APPUNTI DI ARTE DI ROMA DEL V SECOLO

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1 LE CATASTROFI DEL V SECOLO DOPO CRISTO 401 dc Alarico sconfigge e distrugge Aquileia. 406 d.c. Scendono, dal lato destro del Reno, a Nord delle Alpi, i Vandali, gli Alari e i Suebi.

407 d.c. Treviri è incendiata dai barbari. 408 d.c. Alarico ,re dei Visigoti giunge a Roma, dove resta per due anni. 410 d.c. Sacco di Roma da parte di Alarico. Primo sacco della città in epoca imperiale. Muore Arcadio e sale sul trono imperiale Teodosio II. 411 d.c. I Suebi conquistano la Spagna. 412 d.c. A Costantinopoli viene eretto un muro a difesa della città. 413 d.c. I Burgundi si insediano vicino a Magonza. I Goti conquistano Narbona e Tolosa. 416 d.c. I Burgundi si convertono al Cristianesimo. 418 d.c. L’impero perde la provincia della Britannia. 422 d.c. I Vandali occupano la Spagna Meridionale. 427 d.c. Sant’Agostino scrive il “De Civitate Dei”. 428 d.c. Genserico, re dei Vandali, è riconosciuto sovrano della Spagna indipendente. 430 d.c. Teodosio II è costretto a pagare tributi di 150 libbre di oro agli Unni. 431 d.c. Concilio di Efeso.


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438 d.c. E’ redatto dallo Stato Romano il “Codex Thodosianus”, codice di leggi che comprendono la legislazione romana dal terzo secolo dopo Cristo al quinto. 440 d.c. I Goti, già insediatisi in Africa settentrionale, invadono la Sicilia. 450 d.c. Muore Teodosio II e gli succede Marciano (a lui è attribuito il colosso in bronzo di Barletta). 451 d.c. E’ indetto il quarto Concilio Ecumenico Vaticano a Calcedonia. 454 d.c. Valentiniano III fa uccidere il comandante Ezio nel suo palazzo. 455 d.c. Valentiniano III viene assassinato dai seguaci di Ezio. Secondo sacco di Roma in epoca imperiale ad opera dei Vandali. 458 d.c. I Vandali invadono il Centro Italia. 476 d.c. Caduta dell’Impero Romano d’Occidente, le insegne di Romolo Augustolo sono consegnate nelle mani dell’imperatore romano d’Oriente da Odoacre, re degli Ostrogoti , dopo la sconfitta del generale Oreste. 482 d.c. In Francia si stabilisce Clodoveo. 488 d.c. Teodorico, re degli Ostrogoti, è inviato da Bisanzio a governare l’Italia.


3 Archeologia cristiana: “L’arte di Roma nel V secolo :l’anno 410 e il suo effetto sull’arte cristiana a Roma “ Premessa

Si tenterà di proporre uno studio dello sviluppo archeologico delle attestazioni monumentali statali, private ed ecclesiastiche nel V d.C., delle produzioni di argenti, ori, libri e di oggettistica ,non trascurando, ove sia possibile, il riscontro con le fonti e il dialogo tra l’arte “pagana” del basso impero ( l’ultima produzione tardo antica del mondo romano, ormai per certi aspetti sotto forma nostalgica di un passato aureo, di un impero in crisi sull’orlo del collasso, in un mondo dove la religione dominante è il cristianesimo e il paganesimo dei padri una minoranza religiosa sempre più in via d’estinzione)e

l’arte

cristiana . Dimostreremo come l’arte chiesastica , se pur vivendo in un periodo di catastrofi, non sia un espressione di una società decadente come molti hanno sostenuto, tra cui Ranuccio Bianchi Bandinelli (La Fine dell’arte antica ) ,ma un nuovo tipo di comunicazione figurata con nuove esigenze e significati ,una arte florida e vivace. È un periodo di produzione fertile e fecondo di trasformazioni, sempre in continuo movimento, prima dell’arte alto medioevale, se vogliamo chiamiamola arte tardo antica o basso imperiale e paleocristiana, dell’epoca precedente il crollo dell’impero d’Occidente e la nascita dell’arte dei regni romano barbarici e del successivo linguaggio medioevale in occidente e del mondo bizantino in oriente.

L’effetto del 410 L’ arte che si sviluppa in questo periodo è di tre tipi principali : statale, dove si riscontra sia l’affermazione della gerarchia dell’amministrazione (dittici, ritratti) sia una nostalgia verso un meraviglioso e glorioso passato dei primi secoli dell’impero(Notizia Dignitatum, Virgilio Romano)


4 2. ecclesiastico, che si esprime in opere di altissimo livello con i fondi raccolti e racimolati durante i due secoli precedenti , volte a celebrare la grandezza della chiesa e della parola di Dio, adottando talvolta un linguaggio e delle tecniche in precedenza riservate alle committenze imperiali. 3. privato, che vede lo spegnersi delle committenze senatorie di recupero del classico e del paganesimo e il fiorire di fondazioni basilicali cristiane su fondi privati (s. Vitale e S. Agata die Goti). L’arte profana registra questo evento catastrofico con produzioni ambiziose e elitarie che pochi possono permettersi come libri miniati o avori intagliati dei consoli e certe argenterie, serie di lusso legate a questo spirito nostalgico . L’arte paleocristiana affronta le tematiche iconografiche in parallelo al riaffiorare di eresie legate a interpretazioni teologiche e all’autorappresentazione del Papato e della Chiesa Romana Si moltiplicano cantieri edilizi di basiliche. Questo parrebbe contrastare l’aspetto politico della società del V d C. Sono rinvenuti nei tesori delle chiese numerosi dittici consolari e quelli sacri, quantità eccezionale per un reperto così caro e prezioso appartenenti a questa fase, considerando la scarsità di questi nelle fasi alto e medio imperiali . L’effetto del 410 è un’arte nuova,che si rivolge ad un pubblico a vari livelli applicando delle scelte diverse dal passato, in cui, spesso, Il bello viene negato, facendo contare sempre di più il contenuto delle scene raffigurate rispetto alla forma . Occorre sottolineare che tale periodo artistico non è affatto , come in precedenza si è ritenuto, una fase di decadenza , ma un’epoca di fioritura di un

nuovo linguaggio figurativo che non si cura sempre

dell’aspetto formale, in cui spesso il contenuto travalica la forma . Quest’arte si traduce in splendidi mosaici e favolose pitture rappresentanti scene vetero o neotestamentarie

o caratterizzate da ornati geometrici e/o vegetali che riempiono le

pareti, l’abside, archi trionfali, pavimenti. Mentre la produzione di IV

secolo

non

è

ancora pronta a produrre cicli pittorici e affini , mantenendo sfondi neutri o a fondo dorato, nel V secolo i papi scelgono di produrre “immagini”; il V secolo è una svolta decisiva del mondo artistico cristiano, le immagini prima solo usate da privati per le loro tombe e per le loro domus, legate al culto e al gusto privato sono accettate nell’ambito

ufficiale e

tramandano messaggi ufficiali-chiesastici. Sono immagini ricche di storia salvifica del cristianesimo e del papato realizzate con una nuova attenzione ad una composizione più semplice , una narrazione più chiara che


5 sceglie la paratassi delle figure , ignora le proporzioni naturalistiche della anatomia e del mondo riprodotto in 2D ( ad esempio le architetture perdono la loro fisionomia ecc,). Nel corso del V secolo ,infatti ,nasce una nuova moda che non usa la prospettiva, sviluppa la paratassi figurativa, un linguaggio spesso umile ed evita problemi formali e stilistici. L’artista evita complicazioni di composizione e di espressione, anche se qualche volta i riferimenti di alcune scene non sono compresi dai comuni fedeli ( non era compreso da tutti il riferimento alla conversione degli ebrei al cristianesimo nel I secolo ,fatto dal mosaicista della basilica di San Paolo ).

Cosa dicono le fonti

Il 24 agosto 410 le truppe barbariche di Alarico fino a poco tempo prima alleate di Onorio espugnano Roma mettendola a sacco per tre lunghi giorni . La notizia ha subito una vasta risonanza in ogni regione dell’impero suscitando reazioni di sgomento: “ Ci giunge dall’occidente una notizia spaventosa : Roma è stata assediata e conquista dai barbari Visigoti . la mia lingua si rifiuta

di parlare e dalla mia bocca non escono che

singhiozzi . la città , che aveva conquistato il mondo , è stata conquistata e muore di fame prima di perire. Durante l’assedio si sono verificati episodi terribili : vi sono state persino madri che hanno divorato i propri bambini . l’impero romano è ormai decapitato. La distruzione di una sole città ha distrutto il mondo.” S.,Girolamo L’evento colpisce il significato simbolico della città: cade il mito di Roma ,città eterna ed invincibile, inespugnata da ottocento anni . Le fonti di V secolo reagiscono all’evento quasi fossero dei sismografi al terremoto,come si può vedere dal reportage di Girolamo : sebbene la religione dominante sia il cristianesimo non mancano voci del paganesimo che ci narrano delle catastrofi che colpirono l’impero occidentale a partire dal primo ventennio,poiché il fatto produce un effetto sconvolgente soprattutto nella cerchia dei pagani .


6 Spiccano figure come Zosimo , S. Agostino , Orosio che ”portando l’acqua ai propri mulini” ci narrano le cause e gli effetti del primo sacco di Roma, dopo quello remoto e rimosso dai Romani dei Galli, del 390 a.C. e del terzo incendio dopo il neroniano e il gallico . Zosimo, autore pagano del VI secolo, racconta un episodio sulla tolleranza del papa Innocenzo nei confronti del praefectus urbi , a proposito dell’arrivo di Alarico nel 408 alle porte della città ; il prefetto si consultò con Innocenzo e sembra che il papa abbia acconsentito alla celebrazione dei sacrifici a patto che le cerimonie si svolgessero in segreto poiché, in quella circostanza, i pagani, spinti dal “timor deorum “chiesero al praefectus urbi di poter celebrare solenni sacrifici alle loro divinità, cosa allora vietata dalla legge imperiale; sappiamo che

l’anno successivo Alarico porrà

l’assedio di Roma ,

(Zosimus Historia Nova V,41. 1-3). Infatti i pagani interpretano la caduta di Roma come una conseguenza di empietà , dovuto alla cacciata degli dei a favore del Dio cristiano, proponendo di ritornare agli antichi riti come afferma Zosimo. Dall’altra parte i cristiani rovesciano le accuse sul mondo pagano; pone fine a questa questione Agostino , che in senso più oggettivo spiega le vere cause del sacco , affrontando un discorso di tipo teologico.( “DeCivitate Dei”)

L’arte cristiana di Roma nel V secolo

Sono edificate le basiliche. di San Clemente da un privato di S. Paolo f.l.m.( del . 485/7 d. C) di committenza imperiale di Santa Sabina, datata al 422-432 d. C.. da un privato,un tale, Pietro da Illyria di San Vitale da un privato , matrona Vestina illustris femina (401-417 d. C) di S. Pudenziana fondata da un famigliare (successore) di un certo Pudens o Pudente nel 401-417 d. C di Santa Agata dei Goti (fondato dal magister militum Ricimer) di San Pietro in Vincoli di committenza imperiale (imperatrice Eudossia) e dal papa Sisto III (440) di Santa Maria Maggiore (fondata dal papa Sisto III o da papa Celestino )


7 Tra IV e V secolo assistiamo da un boom edilizio di chiese costruite o restaurate con impianti e decorazioni spesso precedentemente consone all’arte imperiale. I monumenti ecclesiastici non conoscono interruzioni di cantiere . Emergono fondazioni vescovili e papali , a sostituzione di quelle imperiali con il venir meno del potere temporale. La chiesa si fa carico di un potere non più solamente spirituale , ponendosi come guida temporale in occidente e soprattutto a Roma in assenza del potere imperiale; sono i primi passi per l’origine del potere temporale dello stato pontificio . Le famiglie aristocratiche romane cominciano a partecipare attivamente all’edilizia sacra della città per l’ambizione a fianco dello stato pontificio , contendendosi gli appalti cittadini . Gli edifici civili senza manutenzione statale cadono in rovina , altri in strane occasioni sono rimaneggiati dai papi. L’arte del mosaico conosce alti livelli di espressione; le pitture

raggiungono nuovi

traguardi estetici , tende a scomparire la scultura mezzo all’inizio poco praticato dai cristiani per la raffigurazione sacra

a favore delle prime due , favorendo la

bidimensionalità contro il 3D degli idolatri pagani . La simbologia e la decorazione aniconica geometrica e vegetale si sviluppano in modo preponderante, perché non incorrono in problemi teologici. Dai sacri testi compaiono figure chiave come il Mosè nel VT , prefigurazione del Cristo che sono frequentemente rappresentate in parallelo tra nuovo e vecchio testamento . La crisi dell’impero non si rintraccia nelle opere cristiane di questi anni, mentre nelle produzioni di lusso pagane o nelle opere profane si avverte la melanconia del tempo e la tensione politica e storica di cui ci parlano le fonti che nel fenomeno della spogliazione e del riuso si vede molto chiaramente dalla maggiore diffusione e spesso dall’abuso che porta lo stato languente ad un provvedimento del 458 dC che sancisca lo spoglio di un edificio per ragioni di pericolo e il riuso per ragioni di decoro.


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