IL LAZIO CENTRALE: ROMA L'Evoluzione dell'Urbs dalle Origini alla fine dell'Età Regia o Monarchica Quando si affronta il problema del dalla nascita e sviluppo del commercio che sinecismo della città di Roma occorre tener nel punto dove sono le comunità della conto delle trasformazioni dell'urbe in futura capitale dell'Impero avvengono per relazione al territorio circostante e alla via terra attraverso i Colli e per via mare posizione geografica da Essa ricoperta nel attraverso la navigazione del Tevere. corso dei secoli. In questo testo cercherò di Il gomito dell'Isola Tiberina con le isolette e mostrare le mutazioni e le evoluzioni di il guado naturale limitrofo sono in Epoca Roma contestualizzandola nello spazio e nel Preistorica per Roma un carrefour di tempo. scambi,spostamenti e commerci che "Roma prima di Roma" alimentano la crescita e il cosmopolitismo La posizione topografica e la condizione dell'urbe. orografica sono i capisaldi della scelta e Echi di questo passato si possono della frequentazione dei siti che riscontrare con gli studi storico Religiosi sui diventerranno il nucleo di Roma. Culti della Religione Romana che conserva La prossimità al Tevere, il legame con il intatti nei secoli retaggi della vita e di Mare, ma anche il limite costituito dai costumi preurbani e di attività medesimi e dai colli circostanti i luoghi economiche diverse da quelle della Civiltà optati dai Latini sono determinanti per la Latina Classica. nascita della futura città. L'ansa del Tevere che scorre nel Lazio Interessante è la scelta nel periodo Centrale diviene dalle Origini anche un preistorico per insediamenti umani anche confine naturale tra i Romani e gli altri della parte limitrofa all'Aniene, nel sito oggi popoli del Lazio; si identificano noto come Casal de Pazzi, un tempo area precisamente nel periodo Arcaico della città del paleo – corso dell'Aniene. Queste tracce 2 "aree culturali": geologiche visibili solo con linee scure, che 1)riva Sinistra Romana del Latium Vetus indicano l'umidità, nella lettura delle La zona dove ci sono i 7 Colli e la sponda restituzioni fotografiche effettuate con Sinistra del Tevere detta dagli antichi aereofotogrammetria, si legano all'uso di Romani anche Ripa Graeca(perchè a queste aree vicine all'acqua dalle comunità ridosso del Tevere ricca di immigrati di umane sin dall'epoca Paleolitica con nazionalità Greca). importanti documentazioni materiali di 2)Riva Destra Etrusco -Italica chiamata industria litica pertinenti facies del anche dai Romani la Ripa Veientana o la Paleolitico Superiore ma anche delle fasi parte "sbagliata" del fiume ancor più antiche, anche sul piano La zona del Gianicolo o Montecitorio, faunistico. Trastevere, Vaticano e Monte Mario che sta Questi gruppi della zona dell'Aniene però verso Viterbo orientata verso il Parco restano un caso isolato di frequentazione Archeologico di Veio. del Lazio Centrale; invece, diversa è la L'immagine poetico- letteraria fornita dalle situazione dell'area che oggi è occupata dal fonti indirette traspone una realtà storico Centro Storico, Lungotevere e Trastevere, archeologica topograficamente complessa Gianicolo o Montorio / Pincio, Vaticano e che vede le orgini di Roma connaturate nei Monte Mario. A questi colli legata per luoghi dei 7 colli e nelle aree a ridosso del legame tra la riva destra e quella sinistra è Tevere vicine all'Isola Tiberina. Si tratta di l'Isola Tiberina, che rappresenta un facile un processo demo etno-antropologico del guado e punto di controllo ed interscambio sinecismo e propagazione di nuclei tra la terra e il mare attraverso il traffico abitativi, simili a villaggi organizzati in fluviale. L'approviggionamento idrico società tribali gerarchizzate con garantito dalle acque del Tevere ha un'aristocrazia ricca e dominante già su permesso prima vicino alle rive poi più in là altre classi sociali arcaiche di retaggio con la canalizzazione dell'acqua lo sviluppo famigliare tribale. Questo è un fenomeno di una potente civiltà: Roma. Ciò è stato dilatato nello spazio e nel tempo. possibile per una sovrapposizione di attività L'immagine che invece traspare oggi di di sussistenza delle comunità che formano Roma è il risultato di una stratificazione la città: raccolta di prodotti spontanei con intensiva ed estensiva di varie epoche caccia e pesca e lo sviluppo della storiche che corrispondono a diverse coltivazione dei campi e l'allevamento di "anime" dell'essenza della città; ciascuna animali per pastorizia, da soma, venatori e ha una sua identità e rappresenta solo per l'aiuto nei campi favoriti da scambi e
"un'immagine residua di sè " testimoniata da tracce che sono: 1-Reperti archeologici 2-Impronte in positivo lasciate sul terreno come i buchi di palo ecc. 3- Tracce in negativo come murature, vie ecc.. Questa visione complessa 3D di città monumentale con una Storia che tradizionalmente cronologicamente dal 753 a.C.( 21 Aprile)Versione Varroniana – 734 a C,.versione Eusebiana, al 2012 proseguendo con prospettive verso il futuro con nuovi progetti architettonici, piani regolatori ecc., in continua espansione verso l'Agro Romano circostante con velocità vertiginosa, dipende dalla scelta effettuata dai Latini che hanno creato quel nucleo urbano nei luoghi dove oggi svetta dopo 2765 anni ancora splendida e con una parte di quel passato che la rende la città Eterna del Lazio Centrale. Il Teatro naturale dove è sorta la città è una scelta voluta dalle popolazioni Latine che è scaturita dalla compresenza di elementi favorevoli: 1)la vicinanza dell'Acqua 2) l'alternanza del terreno collinare a quello " montano" dei Colli di Roma, geologicamente a metà tra la situazione collinare e quella montana 3) la distanza ottimale dal mare vicina ma non troppo grazie al guado tiberino, confine ma anche approdo mercantile 4) la possibilità di duplice comunicazione e scambio culturale: -comunicazione fluviale marittima verso la costa Tirrenica del Mediterraneo -via terra/"pedimontana"verso il Settentrione ed il Meridione a livello interno territoriale. La molteplice occupazione,l'insistenza sul sito e la stratificazione urbane si giustificano in base a questi elementi favorevoli che conferiscono un ruolo strategico al sito di Roma. Oltre all'attestazione della presenza umana, anche nel paleocorso dell'Aniene con resti paleontologici di Homo Neanderthalensis di Sacco Pastore e del sito di Casal de Pazzi di Industria del Paleolitico Inferiore e Musteriana, l'area di Roma è concetrata sulla zona dei Colli e a ridosso del Tevere. All'età Eneolitica appartengono i resti trovati sul colle Esquilino; tracce più copiose sono state trovate nella zona dei 7 Colli e limitrofa il Tevere del Bronzo Medio e Metà Età del Ferro, dalla metà del II
Millennio a.C. alla prima metà dell'VIII secolo a.C. I nuclei di abitato primitivi sono stanziati: - sul Campidoglio - sul Quirinale -sul Palatino -nel Foro Romano nella parte vicino alla c.d. Regia. Tutti orientati verso la sponda tiberina affacciata all'omonima Isola. Questo periodo così remoto è di difficile ricostruzione Storica; come in altri casi di popolazioni preistoriche e protostoriche la Roma delle Origini è di complessa e lacuna interpretazione. Roma in questo frangente storico sembrerebbe caratterizzata da: -l'immediata perdita di Memoria o comunque inconsapevolezza delle Origini Indoeuropee della civiltà Romana e la ricerca della nobilitazione delle proprie elite e dei luoghi occcupati dai medesimi con fondatori considerati illustri che formerà in età storica l'Epopea delle Origini di Roma -un legame molto forte con il territorio e le popolazioni limitrofe che si traduce anche in culti toponomastici ed etnologici -una particolare evoluzione dei culti funerari: dalla cremazione delle popolazioni latine nell'età del bronzo all'inumazione introdotta della cultura laziale. Non mancano casi misti; difatti a Roma fino alla Cristianizzazione si assiste alla coesistenza di entrambi i rituali in tutte le classi sociali. -formazione di basi della cultura Latina tra XIII e VIII secolo a.C.con una connotazione delle abitazioni molto semplice come capanne e di un'economia prevalentemente agropecuaria, come già espresso prec. con attività commerciali soprattutto legate all'ambra,elementi che si possono estrapolare dai dati archeologici molto saltuari e lacunosi. La cultura Latina Arcaica precedente all'VIII secolo a.C. è legata alla forte mescolanza dei modelli,di cui ho parlato prec.; il contatto con le altre popolazioni stimolano nel tempo prima la produzione artigianale di imitazione dei modelli e poi la produzione d'arte con forme non peculiarmente definibili "latine". È sempre con l'apporto e lo scambio culturale e commerciale che il popolo Latino nasce la lingua Latina, una lingua del ceppo Latino- Falisco dell'area Indoeuropea nel corso del I millennio a.C. che usa l'alfabeto Greco -Occidentale(Cuma) di interpolazione con il popolo Etrusco. Nel panorama delle lingue italiche del periodo in questione il Latino si inserisce in un contesto
particolare: -Osco-Umbro al Centro Sud -Lingue Indoeuropee(Celti ecc) -Lingue non Indoeuropee(Etruschi ecc). In questa realtà linguistica complessa di popoli Italici intorno alla futura Roma si "attanaglia" la difficile situazione archeologica di materiali archeologici che mostrano gli influssi dovuti agli scambi per via terrestre con il Nord delle culture di tipo Appenninico e sue evoluzioni a Sud con la cultura della colonizzazione sacra e poi organizzata Fenicia e Greca e con le culture Osco -Umbre per via acquatica con la realtà Tirrenica e Mediterranea con modelli di influsso Orientale misto(MinoicoMiceneo,Egeo ed infine Orientalizzante(del Vicino Oriente)1. A questo si aggiungono i resti delle fasi in Età del Ferro della c.d. Cultura Laziale, tipica del Lazio e della topografia dove sorgerà Roma. L'urbanizzazione di Roma è l'ultimo passo ineluttabile nel processo di metamorfosi di questi insediamenti a villaggi sparsi riuniti in un'unica realtà. Roma Arcaica: l'eta Regia
Non meno certa è la ricostruzione storica e la documentazione del Periodo Regio. Gli stessi storiografi Latini avevano difficoltà e imbarazzo nel descrivere questa epoca storica perchè non si erano conservate ai tempi degli scrittori fonti scientifiche di carattere storico o documenti diretti di questo lungo periodo storico della città. La storiografia moderna ha ancora notevoli lacune sulle vicende storiche dei c.d. 7 Re di Roma e sull'epopea dell'Ecismo di Roma che sostituisce il mito di fondazione. Anche questa è un problema: 1)la presenza di 2 cicli di Ecismo: -uno locale che narra le vicende dei Gemelli Romolo e Remo di origine Italica e Latina(Alba Longa)che diverse varianti narrative -il secondo di tradizione Greca legato al ciclo Troiano dei miti Greci con le storie di Enea da cui discendano i Romani per via parentelare con lo stanziarsi di Enea nel Lazio e la fusione tra i reduci della guerra di Troia guidati da questo Eroe Troiano e le popolazioni autoctone del Lazio Antico 2)la discendenza divina dei fondatori di entrambi i cicli da 2 divinità opposte nel Pantheon Pagano: Marte è il padre divino dei Gemelli ed invece Venere è la madre di Enea 3) la divinizzazione post mortem dei Primo 1Nell'Orientalizzante troviamo modelli come soggetti e modelli NeoAssiri Neo-Babilonesi e Neo-Ittiti e Egitto delle Ultime Dinastie.
Re Romolo con un nome diverso di un Dio Quirino 4) l'inaffidabilità storica e di contenuto storiografico delle vicende delle Origini. Nei testi Antichi "Romolo e le sue avventure" compaiono descritti come eventi storici realmente esistiti, ma non si hanno dati certi. Il mito nel racconto Romano perde l'affabulazione fantastica e ambisce a racconto storico con echi sacri nell'atto di fondazione della città e nella morte del Re. Echi religiosi compaiono anche nella storia di Enea con animali sacri guida ecc che rimandano alle culture etnologiche tribali di origine dell'urbe. Romolo è il Primo Re già ad espandere il territorio cittadino con la concezione della Roma Quadrata.Dopo avviene l'annessione di popolazioni sabine, di origine umbra sul Quirinale con l'episodio dell'Epopea di Romolo noto come il Ratto delle Sabine. Questa parte è molto lacunosa perchè alcune fonti dicono che Roma era divisa in 2 con Romolo re ma nel Palatino e Tito Tazio sul Quirinale. Romolo fece la prima divisione delle tribù dell'aristocrazia Romana in:Tities, Ramnes e Luceres. I Ramnes erano i Latini delle zone pianeggianti; i Tities erano i discendenti di Tito Tazio di origo Sabina e i Luceres che abitavano i luoghi boscosi e guidati dai Lucumoni cioè gli Etruschi. Segue un altro Re avvolto nel mistero o meglio nell'origine della Religione Romana: Numa Pompilio di famiglia sabina e primo Re sacerdote. A lui è legata la vexata questio dei pignora imperii; in particolare uno dei 7: Gli 11 Ancili copie dello Scudo di Giove scesi dal Cielo ad illuminare il destino di Roma. Il Terzo Re di Roma è Tullo Ostilio associato alle conquiste della zona dei Veienti e di Fidene. È il rappresentante della sfera militare; la tradizione vuole che la sua mancanza di rispetto verso gli Dei lo abbia portato alla morte, colpito dal fulmine di Giove. Anco Marzio il 4° Re è invece il Re del Commercio, di origine sabina. È con lui che Roma inizia il suo governo articolato di città legate a sè: colonie, municipi ecc. Con lui Roma si apre verso il Mar Tirreno, il primo elemento di comunicazione verso il Mediterraneo. Questo provoca secondo la tradizione la nascita anche della plebe. Dopo di lui seguono Re di ceppo Etrusco; Roma diviene una sorta di città -Stato Latina con sovrani Etruschi; la dinastia
Etrusca trasforma la cittadina Latina in una città monumentale monarchica con forme artistiche e cultuali Etrusche con mistione di elementi Latini e Italici. La Roma Monarchica dei Tarquini, i Re Etruschi è una città Arcaica; la cultura, lo stile e i costumi di questa fase dall' VII al VI secolo a.C. si "etruschizzano". Oltre ai modelli decorativi Geometrici e SubGeometrici delle culture Europee dell'IX -VIII secolo a.C. si riscontrano influssi dell'Arte Etrusca Arcaica. La prima fase, comune anche ad altri popoli Italici dello stesso frangente storico è l'Orientalizzante che si mescola con i modelli della Cultura Laziale e con quelli dell'elaborazione dello stesso stile nell'Arte Etrusca. Segue uno stile che viene definito Romano Arcaico che è molto simile all'Arcaico della sfera Etrusca. La società perde il suo retaggio etnologico con la nascita con Servio Tullio delle classi sociali al posto delle tribù. Roma si monumentalizza; diviene una vera città con il Primo Acquedotto e sistema di smaltimento delle Acque(Cloaca Maxima). Nascono templi monumentali con Statue fittili. Roma si cinge di una cinta difensiva di mura con Servio Tullio, anche se i resti di questa sono datati al IV a.C. , loro restauro in Epoca Repubblicana. Vengono creati i primi edifici per Spettacolo in legno come il Circo Massimo. Curia e Comizio, il Foro Romano, la Regia e la Cloaca sono le prime testimonianze architettoniche di Roma Urbana sul piano pubblico cui seguono templi come Tempio di Giove Ottimo Massimo ecc. L'Archeologia conserva un piccolissima percentuale delle cortine murarie della fase edilizia dei Tarquini. Viene codificata la Religione con i Libri Sibillini. La lex Regia e i Mores sono le prime forme di Diritto Romano di questa fase culturale di Roma. II sinecismo di più popolazioni nella formazione urbana e poi le conquiste di villaggi, città e popolazioni nel Lazio Centrale sono l'espressione di una politica di Espansione anche in un periodo così Remoto. Per me, come sosteneva anche per il prof. Musti questi sono i segni delle mire di grandezza e imperialistiche della città di Roma. Ambizione e Retorica nell'edilizia Monumentale dei Tarquini lasciano trasparire la volontà della città del Lazio
Centrale di bramare la Conquista e il Centro del Potere. La sete di ascesa di Roma è chiara anche nelle piccole comunità pre Romane mosse dalle rotte commerciali e dal lusso. Il desiderio di nobilitazione e di crescita aumentano il processo di sviluppo urbano. Il progresso culturale e dello scibile umano dei Romani amplia gli orizzonti comuni del popolo Latino che si apre verso nuove mete e nuovi territori. Roma, con il suo pensiero, con le sue legioni e con i suoi costumi porta ovunque se stessa nei luoghi della conquista emanando parte della sua civiltà nel Mediterraneo creando lentamente, ma inesorabilmente il suo Impero. Sono le radici messe nel Periodo Regio che lanciano Roma verso lo sviluppo delle sue potenzialità e delle sue peculiarità. La tirannia dell'ultimo Re provoca il crollo del regime monarchico la crisi delle istituzioni assolutistiche con la creazione di un governo Oligarchico aristocratico per il popolo: la Repubblica. Questa politica unita allo scandalo nella tradizione per la violenza sessuale di Tarquinio Sestio, principe e figlio di Tarquinio il Superbo ai danni della matrona Lucrezia mettono fine alla Monarchia a Roma. Del periodo Regio rimane anche il ricordo nella Repubblica della Fuga del Re annuale, una caccia -esilio con prove da affrontare per il Re per dimostrare di poter continuare a governare: il Regifugium. È un rituale con la fuga del Rex Sacrorum nel Foro Romano, rito Arcaico che è anche documentato nell'Epigrafe del Lapis Niger. Questo rituale rimane in uso dopo la Monarchia nella sfera puramente sacra. A cura della dott.ssa Alessandra Pignotti Bibliografia: AAVV, 2001. AAVV, Luoghi e Tradizioni dell'Italia Antica, vol. I, Lazio Centrale: Roma, 2001 Bianchi Bandinelli,2000 Ranuccio Bianchi Bandinelli”La Fine dell’arte antica”, Milano 2000 Bianchi Bandinelli 2001 Ranuccio Bianchi Bandinelli Roma- “L’Arte Romana nel Centro del Potere”, Milano 2001. Cerchiari, De Vecchis 1999 Cerchiari, De Vecchis, Arte nel Tempo “1999 Tomo 1 Pallottino, 2002 Pallottino, in Etruscologia,“L'Italia agli Albori della Storia“,pp. 41-70. Milano 2002. Zanker, 2001 Zanker Paul, “Arte Romana” 2001