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Rifugio Europa: simbolo per un’Europa comune

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Vor 100 Jahren

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Rifugio Europa

Poste le basi per la ricostruzione

Il rifugio Europa è situato sulla cresta Sud Ovest della Gerla, tra la Val di Vizze (Italia) e la Vennatal (Austria), a cavallo della linea di confine. Il Rifugio è situato a 2693 m in posizione molto panoramica sulla Val di Vizze. La solitudine del luogo e i panorami lontani sulle Alpi Aurine ripagano ampiamente della lunga camminata, che è necessaria per raggiungerlo dal Passo di Vizze. Il rifugio venne costruito sul finire del secolo scorso dalla sezione dell’Alpenverein di Landshut (Germania).

Dopo la costruzione del sentiero di accesso, nell’estate del 1887 fu dato il via ai lavori. Il rifugio fu inaugurato nell’agosto del 1899. Tre anni dopo, in considerazione del notevole afflusso di alpinisti, il rifugio venne ampliato. Durante la prima guerra mondiale il rifugio venne abbandonato. Con il trattato di St. Germain venne spaccato in due dal passaggio della linea di confine. Due terzi del manufatto si vennero a trovare in territorio italiano e l’altro terzo in territorio austriaco. Il Rifugio rimase per anni abbandonato e semi distrutto. Finalmente nel 1984 ad opera del C.A.I. di Vipiteno iniziaranno i lavori di ricostruzione della parte italiana. Alla sua inaugurazione nel 1989, il Rifugio Venna alla Gerla / Landshuter Hütte, proprio per la sua transnazionalità, fu rinominato Rifugio Europa/Europahütte. Quest’anno nell’ambito della riunione della Giunta dell’Europaregion Tirol Trentino/Euregio Tirolo Alto Adige Trentino sono state poste le basi per portare avanti il progetto congiunto Rifugio Europa. Sarà costruito ex novo quale simbolo per un’Europa comune e per la collaborazione transfrontaliera nello spirito europeo. Il rifugio Europa potrà essere ricostruito nel medesimo sito. Lo certificano indagini tecniche. La struttura, posta sul confine Italia-Austria, è un simbolo di unità europea. Grazie ad un progetto transfrontaliero, Interreg Fit4Co Fit for Cooperation, che si intende concretizzare questo obiettivo entro il 2024, per la ricorrenza dei 125 anni del rifugio. Per il rifugio Europa del futuro gli esperti parlano di ricostruzione ex novo nel medesimo sito e non di ristrutturazione dello stabile esistente. A causa della complessa struttura del sottosuolo, infatti, l’edificio attuale del rifugio presenta molteplici problemi di staticità. Si registra in particolare il cedimento del basamento direttamente sotto l’edificio principale, e fessurazioni dovute ai movimenti della dorsale rocciosa fortemente smembrata a causa dei cambiamenti di gelo-disgelo, ma anche dei movimenti di creep, soprattutto sul versante nord. La situazione precaria del rifugio è dovuta anche all’influenza dei cumuli di neve e dell’acqua penetrante durante lo scioglimento della stessa. È, invece, fattibile la ricostruzione secondo lo stato dell’arte e tenendo conto delle linee guida per la costruzione nel permafrost. Queste indicazioni emergono dagli esiti di uno studio propedeutico rispetto alla futura progettazione. Prima di avviare la fase progettuale, infatti, l’Ufficio provinciale geologia e prove materiali, che fa capo all’assessore provinciale all’edilizia pubblica e patrimonio Massimo Bessone, ha condotto una serie di indagini geologiche e geotecniche per approfondire vari aspetti. Gli esperti provinciali assieme a quelli universitari hanno adottato vari metodi d’indagine nello svolgimento dello studio. “Un’indagine dettagliata ha interessato lo stato delle fessurazioni e dei vettori di movimento delle strutture statiche della struttura del rifugio, che è stata sottoposta anche ad una scansione laser da tutti i lati - spiega Volkmar Mair, direttore dell’Ufficio geologia e prove materiali - inoltre sono state compiute misure di movimento del rifugio stesso così come degli annessi e dei blocchi di roccia nelle immediate vicinanze, un rilevamento geologico, strutturale e geotecnico dell’intera dorsale rocciosa e, non da ultimo, indagini geoelettriche e sismiche del sottosuolo. cm

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI VIPITENO

Anche quest'anno i Vigili del Fuoco Volontari di Vipiteno organizzano la tradizionale raccolta fondi con la vendita del loro calendario. A causa dell’attuale situazione d’emergenza, la distribuzione, nel completo rispetto di tutte le misure di igiene e sicurezza vigenti, non inizierà prima di metà dicembre. Con un grande ringraziamento per il vostro sostegno, i Vigili del Fuoco di Vipiteno augurano a tutti i concittadini tanta serenità in questo difficile momento.

Gruppo Giovani di Stilves Il serpente di pietre colorate

Le misure assunte dal Governo e dagli organi provinciali di isolamento e di chiusura, se pure poste in essere con l’intento di mettere in sicurezza la salute delle famiglie, certamente pesano molto sulle categorie più deboli in particolar modo su bambine, bambini ed adolescenti. Non potere andare a scuola, non poter vedere le proprie maestre ed i propri compagni di classe, non poter correre e giocare su di un parco o su un campo sportivo con i propri amici, sicuramente li ha penalizzati. Ed allora ben vengano tutte le iniziative poste in essere per mitigare gli effetti di questa situazione che chissà per quanto tempo ancora ci vedrà tutti coinvolti. Il Gruppo Giovani di Stilves, nella impossibilità, causa il “lockdown”, di radunare tutti i bambini e le bambine della zona, per non farli sentire soli, ha ideato un gioco coinvolgendo anche tutti i genitori e coloro che passeggiano all’aria aperta. “Anche con le pietre che ognuno di noi incontra percorrendo la strada della vita, si può creare qualcosa di bello”. Ed allora ecco che Annalena ha invitato tutti i bambini e le bambine, aiutati dai loro accompagnatori, a raccogliere per strada o sui sentieri delle pietre di diverse dimensioni, non troppo grandi, colorarle ed a depositarle sul marciapiede creando la figura di un serpente variopinto. L’invito è stato accolto favorevolmente ed il serpente sta diventando sempre più lungo. Un’ ottima idea per accompagnare i nostri bambini per mano fuori e far ritorno ad una quotidianità che vorremmo fosse la più bella e sicura possibile, consapevoli che si può combattere e vincere anche una battaglia difficilissima come quella che stiamo condividendo contro il Coronavirus.

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