PRESENTAZIONE LA PROVA INVALSI ITALIANO è un quaderno operativo per prepararsi a sostenere la Prova Nazionale di Italiano al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Il volume è suddiviso in due parti: la prima, Passo dopo passo, presenta una serie di prove di competenza testuale e riflessione sulla lingua corredate suggerimenti per lo svolgimento delle stesse; la seconda, Verso l’esame, è costituita da quattro prove simulate (ipotesi di simulazione). Ciascuna prova di ogni sezione può essere utilizzata dal docente singolarmente o a corredo di verifiche da far svolgere a casa o in classe. PARTE PRIMA
La prima parte del testo, Passo dopo passo, è articolata in due percorsi. Il Percorso A Competenze di lettura A – Competenze di lettura propone una serie di verifiche sul modello Invalsi centrate sulle tipologie testuali. I testi proposti sono letterari (testo narrativo e testo poetico), espositivi, argomentativi, da sempre oggetto delle prove nazionali. I quesiti sono di diverso formato in modo da consentire lo sviluppo di competenze di lettura e d’interpretazione del testo diversificate. Il testo A è sempre un testo letterario (narrativo, talvolta poetico); il testo B è un testo misto/non continuo la cui interpretazione globale deriva da un confronto tra testi continui e grafici o tabelle; il testo C è di tipo espositivo-argomentativo allo scopo di verificare la capacità dello studente di analizzare e interpretare argomentazioni e/o obiezioni a sostegno di una tesi. PASSO DOPO PASSO
PASSO DOPO PASSO ❯ PERCORSO
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derlo. Mentre le Donnole danzavano sempre più veloci tentando di stare al passo con lui, Coniglio all’improvviso si chinò così profondamente che la resina di pino sui suoi peli prese fuoco con un guizzo. Scappò con la testa in fiamme e le Donnole furiose lo inseguirono gridando: “Prendetelo! Prendetelo! Ha rubato il nostro fuoco sacro! Prendetelo e buttatelo a terra!”. Ma Coniglio corse molto più svelto di loro e si tuffò in acqua, lasciando le Donnole a riva. Nuotò attraverso l’acqua con le fiamme ancora vive sul capo. Le Donnole allora chiamarono gli Uccelli del Tuono perché facessero piovere in modo da spegnere il fuoco rubato da Coniglio. Per tre giorni la pioggia cadde violenta sulla terra e le Donnole erano sicure che non fosse rimasto alcun fuoco acceso oltre a quello nel loro sicomoro. Coniglio, tuttavia, aveva fatto un fuoco in un albero cavo e quando la pioggia fu cessata e tornò il sole, egli uscì e diede il fuoco a tutti gli Uomini. Da allora in poi, ogni volta che piovve, gli Uomini tennero il fuoco nei loro rifugi, e fu così che Coniglio portò il fuoco agli Uomini.
PROVA 1
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A Testo letterario
La scoperta del fuoco è considerata una tappa importante dello sviluppo civile presso tutti i popoli antichi. Il seguente racconto, tramandato di generazione in generazione da una tribù degli indiani d’America, narra in che modo, in tempi lontani e imprecisati, gli uomini iniziarono a usare il fuoco. Non si tratta di una ricostruzione storica, ma di un evento fantastico, in cui gli animali sono protagonisti della vicenda insieme agli uomini.
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In principio non c’era il fuoco e la terra era fredda. Poi gli Uccelli del Tuono mandarono il loro fulmine a un sicomoro11 su un’isola dove vivevano le Donnole. Le Donnole furono le uniche ad avere il fuoco e non volevano darne a nessuno. Gli Uomini sapevano che c’era fuoco sull’isola, perché vedevano il fumo uscire dal sicomoro, ma l’acqua era troppo profonda da attraversare. Quando giunse l’inverno, gli Uomini soffrivano tanto per il freddo che si riunirono a concilio, al fine di trovare un modo per ottenere il fuoco dalle Donnole. Tutti gli animali che sapevano nuotare erano stati invitati. Come potremo ottenere il fuoco?” si chiesero gli Uomini. La maggior parte degli animali temeva le Donnole perché erano sanguinarie e mangiavano topi e talpe e pesci e uccelli. Coniglio fu l’unico abbastanza coraggioso da tentare di rubar loro il fuoco. “So correre e nuotare più veloce delle Donnole” disse. “E sono anche un buon danzatore. Ogni notte le Donnole fanno un grande fuoco e vi danzano intorno. Stasera attraverserò l’acqua a nuoto e mi unirò alle danze. Poi scapperò con un po’ di fuoco.” Considerò un po’ la faccenda, poi decise come si sarebbe comportato. Prima che il sole tramontasse, si strofinò la testa con resina di pino in modo da fare star dritti i peli. Poi, al cadere delle tenebre, attraversò l’acqua a nuoto e raggiunse l’isola. Le Donnole accolsero Coniglio con gioia, poiché avevano sentito parlare della sua bravura come danzatore. Presto un grande fuoco brillò e tutte cominciarono a danzarvi attorno. Mentre danzavano, le Donnole si avvicinavano sempre più al fuoco, al centro del cerchio. Vi si inchinavano davanti e poi, sempre danzando, se ne allontanavano. Quando Coniglio entrò nel cerchio delle danzatrici, le Donnole gli gridarono: “Guidaci tu, Coniglio!”. Egli danzò in testa a tutte, facendosi sempre più vicino al fuoco. Si inchinò ad esso, abbassando sempre più la testa, come se avesse intenzione di pren-
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(da Attorno al fuoco, trad. di C. Solmaggi, A. Mondadori, Milano 1982)
A1. Le Donnole ottengono il fuoco
con una scintilla accidentale
in seguito a un’ingegnosa invenzione
A.
angeli
B.
divinità
C.
demoni
D.
semplici animali
A.
crudele
B.
generoso
C.
egoistico
D.
disponibile
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PROVA 1 ❯ PERCORSO A Competenze di lettura
PROVA 1 ❯ PERCORSO A Competenze di lettura
PASSO DOPO PASSO
4. Roberto è un tipo (ingegnoso / geniale) _____________________________, che sa riparare egregiamente tutti gli elettrodomestici di casa. 5. Solo una persona (sprezzante / spregevole) _____________________________ può tradire un amico. 6. Quel suo carattere (sprezzante / spregevole) _____________________________ gli ha fatto perdere tutti gli amici.
Competenze lessicali I nomi elencati indicano particolari fenomeni atmosferici. Scrivili disponendoli in ordine crescente di intensità. 1. diluvio - temporale - pioggia – nubifragio __________________________________________________________________________________________________
2. nebbia – foschia __________________________________________________________________________________________________
3. guazza - rugiada - brina - galaverna – gelo __________________________________________________________________________________________________
4. nevicata - tormenta – nevischio __________________________________________________________________________________________________
2.
strofinando due legnetti
D.
A3. Le Donnole si comportano in modo
❯ PERCORSO B Riflessione sulla lingua
1.
grazie a un fulmine
C.
A2. Gli Uccelli del Tuono sono presumibilmente
1 sicomoro: albero dalle grandi dimensioni con frutti zuccherini di colore rosso scuro.
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A.
B.
SUGGERIMENTI Quesito 1: per rispondere correttamente devi ricordare che i fenomeni atmosferici sono caratterizzati da una diversa intensità, dal più innocuo al più violento. Può esserti utile ritrovare le definizioni sul dizionario per arricchire il tuo lessico. Quesito 2: anche in questo caso, probabilmente ci saranno degli aggettivi che non ricordi o che non conosci ed è opportuno ricorrere al dizionario per le definizioni. Attenzione: ci sono cinque sinonimi di vigliacco e cinque di coraggioso. Quesito 3: le parole tra parentesi sono aggettivi sinonimi. Ricorda però che non sempre i sinonimi si possono usare indifferentemente; la scelta dipende dal contesto della frase. Per esempio: amabile = che ispira amore, simpatia; amorevole = che prova e dimostra amore o affettuosa benignità.
Inserisci opportunamente nella tabella le parole elencate. codardo • ardito • prode • pauroso • audace • pavido • intrepido • vile • animoso • pusillanime Sinonimi di CORAGGIOSO
Sinonimi di VIGLIACCO
Competenze grammaticali 1.
Indica nel brano che segue se loro sottolineato ha valore di pronome personale soggetto, pronome personale complemento, aggettivo possessivo. “ [...] Loro (__________________) lo sanno. Cosa li spinge a questa vita, cosa li spinge a combattere, dimmi? Vedi ci sono i contadini, gli abitanti di queste montagne, per loro (__________________) è già più facile. [...] È la prima guerra umana la loro (__________________ ), la difesa della patria, i contadini hanno una patria. Così li vedi con noialtri, vecchi e giovani, con i loro (__________________ ) fucilacci e le loro (__________________) cacciatore di fustagno, paesi interi che prendono le armi; noi difendiamo la loro (__________________) patria, loro (__________________) sono con noi.”
2.
Collega con una freccia ogni frase della prima colonna con la frase della seconda colonna che la completa.
(I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Einaudi)
3.
Completa le frasi con le parole adatte, scegliendo tra le due proposte in corsivo. 1. Luca è un padre (amabile / amorevole) _____________________________, sempre molto vicino ai suoi figli. 2. Luca è una persona gentile e garbata, decisamente (amabile / amorevole) _____________________________
3. Roberto è un tipo (ingegnoso / geniale) _____________________________, capace di risolvere i problemi di matematica in pochi secondi.
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PROVA 3 ❯ PERCORSO B Riflessione sulla lingua
1. 2. 3. 4. 5.
Verrò in montagna con voi Non vinciamo la partita Mi ha guardato male Loredana mangia troppo Compro la frutta al mercato
A. perché costa meno B. purché ci sia neve. C. se non corriamo di più. D. come se fosse colpa mia. E. anche se le fa male. PROVA 3 ❯ PERCORSO B Riflessione sulla lingua
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Il Percorso B – Riflessione sulla lingua vuole essere un ausilio nell’uso dell’ italiano i base ai contenuti del programma ministeriale di grammatica non solo della classe terza media, ma di tutto il percorso scolastico di scuola secondaria di primo grado. Esso è articolato in due sezioni. La prima si sofferma sulle competenze lessicali tramite esercitazioni mirate, come pure l’abitudine all’uso del dizionario, strumento essenziale per un processo di incremento delle competenze linguistiche. Alcuni descrittori della competenza lessicale del QdR, connessa in modo specifico con la comprensione della lettura, sono:
1. saper comprendere un numero di parole del vocabolario di base adeguato al livello di scolarità (anche quando usate in accezioni diverse); 2. saper ricavare dal contesto il significato di parole che non si conoscono; 3. saper comprendere vocaboli appartenenti al lessico specifico di un determinato campo di discorso o “situazione”; 4. saper comprendere l’uso figurato di parole ed espressioni; 5. saper riconoscere i rapporti di significato fra le parole, quali sinonimia (anche sinonimia testuale, valida cioè solo in quello specifico testo), antinomia, iperonimia/iponimia, ecc.; 6. saper ipotizzare il significato di una parola attraverso il riconoscimento di fenomeni di derivazione.
La seconda sezione riguarda le competenze grammaticali che fanno riferimento alla descrizione esplicita del sistema della lingua e al suo uso corretto in contesti frasali dati. Rientrano in questa prova anche alcune domande che verifichino il grado di padronanza da parte dello studente delle regole grafiche e interpuntive e delle strutture morfosintattiche e testuali dell’italiano Anche questo percorso è corredato da suggerimenti per lo svolgimento dei quesiti. La seconda parte Verso l’esame contiene quattro prove simulate, ciascuna con una batteria di quesiti strutturati secondo il modello della Prova Nazionale, con un numero variabile di tipologie di quesiti: ❯ quesiti a risposta aperta di natura argomentativa; ❯ quesiti a risposta multipla semplice o complessa, o tipologia Vero/Falso, matching, con o senza argomentazioni, cloze.
PARTE SECONDA
VERSO L’ESAME
A4. ove un maiale si grufolò a lungo nella melma - ”nella melma” è:
VERSO L’ESAME ❯ PROVA 1 TESTO A • Testo narrativo
(tratto da Vasco Pratolini, Cronaca familiare)
A1. Attraverso i vetri della sala pervenne fino a noi il motivo di una vecchia canzone. Il soggetto è A.
I vetri
B.
Il motivo
C.
Noi
D.
Una vecchia canzone
A2. Era piovuto. Il verbo essere è A.
copula
B.
verbo ausiliare
C.
verbo servile
D.
verbo difettivo
A3. Nei giorni precedenti è
I testi proposti sono così distribuiti: ❯ Il testo A è un testo letterario (narrativo o poetico);
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complemento Oggetto complemento di termine
C.
complemento di stato in luogo
D.
complemento di tempo
A5. Facendo riferimento al contesto della frase del quesito 14, “si grufolò” significa:
Nei giorni precedenti era piovuto e l’Ema (un fiume) trasportava queste ultime piogge dell’inverno, stretta nel suo alveo e tumultuosa. Nottetempo l’acqua aveva superato gli argini, arenandosi sulle prime zolle dei campi. Dirimpetto a noi, al di là del fiume largo pochi metri, v’era un mulino con le pale immote, accanto a una casa colonica, sulla cui facciata era scritto: “Questa è la guerra che noi preferiamo”. Gli animali da cortile venivano a beccare fin quasi sugli argini, ove un maiale si grufolò a lungo nella melma. Poi una ragazza si affacciò all’unica finestra della casa e si mise a cantare. Attraverso i vetri della sala, aperti a metà, pervenne fino a noi il motivo di una vecchia canzone.
5
A. B.
A.
soggetto più attributo
B.
complemento di tempo più attributo
C.
complemento oggetto più attributo
D.
complemento di specificazione più attributo
A.
andò in cerca di cibo
B.
emise un suono
C.
frugò
D.
si rivoltò
A6 Scegli tra i significati elencati un sinonimo di “tumultuosa” [r. 2] A.
rumorosa
B.
agitata
C.
tempestosa
D.
melmosa
A7. Nella frase Stretta nel suo alveo e tumultuosa [r. 2], la parola “alveo” significa: A.
valle
B.
campo
C.
letto
D.
percorso
A8. Il brano è ambientato: A.
durante la notte
B.
al mattino
C.
di sera
D.
cinque giorni dopo
❯ PROVA 1
❯ il testo B è di tipo espositivo (in formato non continuo); ❯ il testo C è argomentativo (articolo d’opinione); ❯ il testo D è sempre un esercizio di completamento (a scelta da una lista). La seconda parte di ciascuna prova prevede Quesiti grammaticali (in numero variabile) che comprendono i sei ambiti previsti dal QdR: 1. Ortografia; 2. Morfologia; 3. Formazione delle parole; 4. Lessico e semantica; 5. Sintassi; 6. Testualità Le prove consentono di esercitarsi sui vari aspetti di comprensione della lettura e su diversi ambiti culturali. A conclusione di ciascuna prova, lo studente può registrare i risultati in modo da avere via via un quadro di insieme della sua preparazione ed effettuare una prima valutazione delle sue competenze. Nella scelta dei testi proposti per le attività di comprensione, si sono privilegiati non solo autori, brani e argomenti connessi all’attualità o legati agli argomenti studiati nel corso del triennio, ma anche vicini alla sensibilità degli studenti e in grado di stimolare capacità di ragionamento critico. Al volume è allegata una Guida per l‘insegnante con tutte le soluzioni ai quesiti proposti, con l’indicazione dell’aspetto o dell’ambito prevalente.
❯ PROVA 1
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INDICE • Presentazione........................................................................................................................................................................................2 • Introduzione...........................................................................................................................................................................................5 - Prova di Italiano (90 minuti) ...........................................................................................................................................................6 - Le prove INVALSI e l’esame di Stato .............................................................................................................................................6 - Struttura del volume ..........................................................................................................................................................................6 - Tipologia di Quesiti.............................................................................................................................................................................6 - Aspetti e ambiti proposti dal QdR ................................................................................................................................................7 - Ambiti grammaticali ..........................................................................................................................................................................7
Parte Prima
Parte Seconda
PROVA 1
PROVA 1
Passo dopo passo
Verso l’esame
❯ PERCORSO A ❯ Competenze di lettura ........... 8
A. Testo narrativo......................................................... 62
A. Testo letterario ........................................................... 8
B. Testo misto ................................................................ 65
B. Testo informativo-espositivo ............................. 12
C. Testo argomentativo ............................................. 69
C. Testo argomentativo ............................................. 14
• Quesiti grammaticali................................................. 72
❯ PERCORSO B ❯ Riflessione sulla lingua ........ 19 - Competenze lessicali ................................................ 19 - Competenze grammaticali ..................................... 20
PROVA 2 ❯ PERCORSO A ❯ Competenze di lettura ........ 22 A. Testo letterario ........................................................ 22 B. Testo informativo-espositivo ............................. 26 C. Testo argomentativo ............................................. 30 D. Cloze test.................................................................... 34
❯ PERCORSO B ❯ Riflessione sulla lingua ........ 35 - Competenze lessicali ................................................ 35 - Competenze grammaticali ..................................... 36
PROVA 2 A. Testo poetico ............................................................ 74 B. Testo espositivo ...................................................... 76 C. Testo argomentativo ............................................. 79 • Quesiti grammaticali................................................. 82
PROVA 3 A. Testo narrativo......................................................... 84 B. Testo espositivo ...................................................... 92 C. Testo argomentativo ............................................. 95 • Quesiti grammaticali................................................. 98
PROVA 4
PROVA 3
A. Testo narrativo....................................................... 101
❯ PERCORSO A ❯ Competenze di lettura ........ 39
B. Testo misto .............................................................. 107
A. Testo letterario ........................................................ 39
C. Testo argomentativo ........................................... 113
B. Testo misto ................................................................ 44
• Quesiti grammaticali............................................... 117
C. Testo argomentativo ............................................. 49 D. Cloze test.................................................................... 54
❯ PERCORSO B ❯ Riflessione sulla lingua ........ 56 - Competenze lessicali ................................................ 56 - Competenze grammaticali ..................................... 57
INTRODUZIONE Il Quadro di riferimento (QdR) dell’INVALSI per il Primo ciclo d’istruzione individua le seguenti priorità: “La revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti del primo ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa e di orientamento della valutazione, e delle modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo”. Il QdR: ❯ definisce gli ambiti, i processi cognitivi e i compiti oggetto di rilevazione, delimitando quindi il campo rispetto al quale sono costruite le prove. ❯ permette di definire e circoscrivere il valore informativo delle prove che in base ad esso vengono costruite, chiarendone la portata e i limiti. ❯ Costituisce il documento fondamentale per gli autori delle prove, per gli esperti che ne curano la revisione, per i docenti che sono chiamati a interpretare i risultati dei loro allievi e per i cosiddetti stakeholder che utilizzano i risultati delle rilevazioni standardizzate nazionali per valutare i livelli di apprendimento garantiti dal sistema educativo nel suo complesso. Il QdR dell’INVALSI tiene conto delle Indicazioni nazionali e delle Linee Guida che, considerando l’italiano come elemento fondamentale per le competenze di cittadinanza e per le competenze per la vita (Life skills), fornisce valide indicazioni teorico-concettuali: in esso infatti vengono esplicitati i processi cognitivi (individuare informazioni; ricostruire il significato del testo; interpretare e valutare; riflettere sulla lingua), ulteriormente specificati in aspetti/ambiti di valutazione riferiti alle diverse componenti della competenza di lettura e alla riflessione linguistica (conoscenze e competenze grammaticali). Gli aspetti teorici sono inoltre messi in relazione a molti esempi pratici (quesiti relativi a diverse prove). In tal senso, il QdR può rappresentare lo sfondo per costruire o rivedere il curricolo di lettura e di riflessione linguistica. Tale curricolo è finalizzato a realizzare una didattica efficace, con attività per l’insegnamento/ apprendimento di tecniche e strategie utili a stimolare i processi linguistico-cognitivi che consentono agli studenti/lettori di capire e nel contempo, di procedure utili a riflettere sulla lingua che si usa. Esso, coerentemente con il sistema delle Indicazioni nazionali che con vari documenti orientano i curricoli, è pensato in un’ottica di stretta continuità tra le prove per le classi del primo ciclo di istruzione (classi seconda e quinta primaria e terza secondaria di primo grado) e le prove per le classi del secondo ciclo (classi seconda e quinta della scuola secondaria di secondo grado). Fino al 2017 le prove sono state tutte somministrate in formato cartaceo, mentre dal 2018 le prove della scuola secondaria di primo e secondo grado (Grado 8 (terza media), 10 (seconda secondaria superiore) e 13 (quinta secondaria superiore) ) sono computer based (CBT, computer based test) come previsto dalla nuova normativa: artt. 7 e 9 del D. Lgs. 62/2017, e conseguenti specifiche indicazioni operative nei Decreti Ministeriali n. 741 del 3.10.2017, n. 742 del 31/10/2017 e nella nota MIUR prot. n. 1865 del 10.10.2017. Nella fattispecie per quanto riguarda la terza secondaria di primo grado (terza media): ❯ Ambiti disciplinari: • Italiano (durata: 90 minuti) • Inglese (livello A1 e A2 del QCER) • Matematica (durata: 90 minuti) (durata: 90 minuti) ❯ Modalità di somministrazione: • COMPUTER BASED (CBT)1 • ON LINE2
1 La somministrazione mediante computer (CBT) richiede un elevato numero di prove differenti (forme) che condividono le seguenti caratteristiche: • stessa difficoltà complessiva • equivalenza misuratoria • stessa modalità di composizione (ambiti, tipologie di testo, numero di quesiti, formati dei quesiti, ecc.) Ciascuna forma è estratta da una banca di domande composta da centinaia di quesiti ed è assegnata agli studenti secondo un preciso disegno statistico. 2 Trasmissione dei dati e correzione delle prove. Correzione della prova: totalmente centralizzata
❯ INTRODUZIONE
5
Prova di Italiano (90 minuti) Struttura: ❯ una sezione dedicata alla verifica della comprensione della lettura ❯ una sezione dedicata alla verifica delle conoscenze e competenze grammaticali ❯ una sezione dedicata alla verifica delle conoscenze e competenze lessicali Tipologia testuale I testi proposti per la verifica della comprensione sono generalmente tre (ma possono essere anche più di tre), appartenenti a due tipologie fondamentali: ❯ letterario (narrativo o d’altro genere) ❯ non letterario a carattere informativo (espositivo, regolativo, ecc.). Nel primo caso si tratta di testi continui e nel secondo di testi continui, non continui o misti.
Le prove INVALSI e l’esame di Stato Requisito per l’ammissione all’esame di Stato, indipendentemente dall’esito (art. 7, c. 4 del D. Lgs. 62/2017). Confluenza dell’esito delle prove INVALSI nella certificazione delle competenze in livelli descrittivi (art. 9, c. 3, lettera f del D. Lgs. 62/2017 e art. 4 del D.M. 742 del 3.10.2017) distinti per: ❯ Italiano (6 livelli), ❯ Matematica (6 livelli), ❯ Inglese (lettura - 4 livelli), (ascolto - 4 livelli) Entro la fine dell’anno scolastico, prima dello scrutinio di ammissione all’esame di Stato, la scuola può scaricare la certificazione delle competenze di cui all’art. 4, c. 2 (Italiano e Matematica) e c. 3 (Inglese) del D.M. 742/2017.
Struttura del volume Il volume presentato intende proporsi come supporto ai docenti del primo ciclo di istruzione classe terza secondaria di primo grado, nell’ottica della necessità di un confronto sulle conoscenze e abilità linguistiche e sull’uso consapevole della lingua in diversi contesti comunicativi al termine della scuola secondaria di I grado e di un confronto tra la Scuola secondaria di I grado e l’inizio del secondo ciclo di istruzione di II grado. Il QdR, nel prendere in considerazione gli aspetti della comprensione che la prova INVALSI intende misurare, si muove secondo due direzioni:
Tipologia di Quesiti I quesiti usati nelle prove Invalsi possono avere i seguenti formati: ❯ quesiti a risposta chiusa ❯ quesiti a risposta aperta I quesiti a risposta chiusa possono essere: ❯ a scelta multipla semplice, costituiti da una domanda e da quattro alternative di risposta, di cui una sola esatta; ❯ a scelta multipla complessa, cioè una domanda generale, un’istruzione sul modo di rispondere (SI/NO, VERO/FALSO) e una tabella dove compaiono diversi elementi del quesito, cioè i diversi item o individuazione dell’elemento corretto all’interno di un menù a tendina. ❯ quesiti di corrispondenze o collegamento (matching), associando gli elementi di due categorie o elenchi; oppure quesiti nei quali si chiede di riordinare diversi elementi secondo una sequenza causale o temporale; ❯ a completamento (cloze a scelta multipla), cioè inserire nelle lacune di un testo parole o espressioni mediante l’utilizzo di elementi forniti nel testo ❯ di riordino I quesiti a risposta aperta sono essenzialmente di due tipi: ❯ quesiti aperti a risposta breve o univoca, dove la risposta richiesta è breve e ve ne è una sola che possa essere considerata corretta (con un numero limitato di varianti possibili); ❯ quesiti a risposta aperta articolata, dove la risposta è più lunga e con diverse possibilità di risposta corretta. Tali quesiti sono corredati da precise istruzioni per la correzione con l’indicazione di risposta accettabile, parzialmente accettabile, non accettabile, e possono richiedere argomentazioni, giustificazioni, riflessione sulla lingua.
6
❯ INTRODUZIONE
Aspetti e ambiti proposti dal QdR ASPETTI DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA: ❯ Aspetto 1: Comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole. ❯ Aspetto 2: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. In questo aspetto sono comprese le domande in cui, per rispondere, si richiede di ritrovare una o più informazioni date in maniera esplicita nel testo ❯ Aspetto 3: Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore. ❯ Aspetto 4: Cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase). ❯ Aspetto 5a: Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. ❯ Aspetto 5b: Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. ❯ Aspetto 6: Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale3. ❯ Aspetto 7: Riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed esperienze personali.
Ambiti grammaticali Codice 1
Ortografia
2
Morfologia
3
Formazione delle parole Lessico e semantica
4
5
Sintassi
6
Testualità
Ambito Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole, segmentazione delle parole (gliel’ho detto), uso delle doppie, casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso dell’h, della q, dei digrammi, ecc.). Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado, modo, tempo, persona, aspetto, diatesi); categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo, ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.) e loro funzione nella frase. Parola-base e parole derivate; parole alterate; parole composte; polirematiche (ferro da stiro, asilo nido). Relazioni di significato tra parole; campi semantici e famiglie lessicali; polisemia; usi figurati e principali figure retoriche; espressioni idiomatiche; struttura e uso del dizionario. Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra soggetto e predicato, ecc.); sintagma (nominale, verbale, preposizionale); frase minima19 , semplice (o proposizione), complessa (o periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.; elementi della frase semplice: soggetto (esplicito o sottinteso, in posizione pre-verbale o post-verbale), predicato, complementi predicativi e altri complementi (obbligatori, facoltativi); gerarchia della frase complessa: frase principale, coordinate, subordinate (diverse tipologie); uso di tempi e modi nella frase. Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell’enunciato, ecc.).
3 In questo aspetto sono comprese le domande che presuppongono, per così dire, una “presa di distanza” dal testo, un guardare dal di fuori al suo contenuto e alle sue caratteristiche formali, per identificarne il messaggio, lo scopo, l’intenzione comunicativa, in una parola il suo “senso”, o per riconoscerne il genere, il registro, il tono, lo stile. Per “senso” qui si intende l’insieme dei significati attuali che un testo realizza. La capacità di “produrre senso” di un testo dipende dalla sua coerenza (“continuità di senso”) e dalla capacità del lettore di contribuire con le proprie attese, conoscenze, inferenze (cfr. Beaugrande de - Dressler ,1984: 121 -122).
❯ INTRODUZIONE
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PARTE PRIMA
PASSO DOPO PASSO
PROVA 1
❯ PERCORSO A Competenze di lettura A Testo letterario La scoperta del fuoco è considerata una tappa importante dello sviluppo civile presso tutti i popoli antichi. Il seguente racconto, tramandato di generazione in generazione da una tribù degli indiani d’America, narra in che modo, in tempi lontani e imprecisati, gli uomini iniziarono a usare il fuoco. Non si tratta di una ricostruzione storica, ma di un evento fantastico, in cui gli animali sono protagonisti della vicenda insieme agli uomini.
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In principio non c’era il fuoco e la terra era fredda. Poi gli Uccelli del Tuono mandarono il loro fulmine a un sicomoro11 su un’isola dove vivevano le Donnole. Le Donnole furono le uniche ad avere il fuoco e non volevano darne a nessuno. Gli Uomini sapevano che c’era fuoco sull’isola, perché vedevano il fumo uscire dal sicomoro, ma l’acqua era troppo profonda da attraversare. Quando giunse l’inverno, gli Uomini soffrivano tanto per il freddo che si riunirono a concilio, al fine di trovare un modo per ottenere il fuoco dalle Donnole. Tutti gli animali che sapevano nuotare erano stati invitati. Come potremo ottenere il fuoco?” si chiesero gli Uomini. La maggior parte degli animali temeva le Donnole perché erano sanguinarie e mangiavano topi e talpe e pesci e uccelli. Coniglio fu l’unico abbastanza coraggioso da tentare di rubar loro il fuoco. “So correre e nuotare più veloce delle Donnole” disse. “E sono anche un buon danzatore. Ogni notte le Donnole fanno un grande fuoco e vi danzano intorno. Stasera attraverserò l’acqua a nuoto e mi unirò alle danze. Poi scapperò con un po’ di fuoco.” Considerò un po’ la faccenda, poi decise come si sarebbe comportato. Prima che il sole tramontasse, si strofinò la testa con resina di pino in modo da fare star dritti i peli. Poi, al cadere delle tenebre, attraversò l’acqua a nuoto e raggiunse l’isola. Le Donnole accolsero Coniglio con gioia, poiché avevano sentito parlare della sua bravura come danzatore. Presto un grande fuoco brillò e tutte cominciarono a danzarvi attorno. Mentre danzavano, le Donnole si avvicinavano sempre più al fuoco, al centro del cerchio. Vi si inchinavano davanti e poi, sempre danzando, se ne allontanavano. Quando Coniglio entrò nel cerchio delle danzatrici, le Donnole gli gridarono: “Guidaci tu, Coniglio!”. Egli danzò in testa a tutte, facendosi sempre più vicino al fuoco. Si inchinò ad esso, abbassando sempre più la testa, come se avesse intenzione di pren1 sicomoro: albero dalle grandi dimensioni con frutti zuccherini di colore rosso scuro.
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PASSO DOPO PASSO
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derlo. Mentre le Donnole danzavano sempre più veloci tentando di stare al passo con lui, Coniglio all’improvviso si chinò così profondamente che la resina di pino sui suoi peli prese fuoco con un guizzo. Scappò con la testa in fiamme e le Donnole furiose lo inseguirono gridando: “Prendetelo! Prendetelo! Ha rubato il nostro fuoco sacro! Prendetelo e buttatelo a terra!”. Ma Coniglio corse molto più svelto di loro e si tuffò in acqua, lasciando le Donnole a riva. Nuotò attraverso l’acqua con le fiamme ancora vive sul capo. Le Donnole allora chiamarono gli Uccelli del Tuono perché facessero piovere in modo da spegnere il fuoco rubato da Coniglio. Per tre giorni la pioggia cadde violenta sulla terra e le Donnole erano sicure che non fosse rimasto alcun fuoco acceso oltre a quello nel loro sicomoro. Coniglio, tuttavia, aveva fatto un fuoco in un albero cavo e quando la pioggia fu cessata e tornò il sole, egli uscì e diede il fuoco a tutti gli Uomini. Da allora in poi, ogni volta che piovve, gli Uomini tennero il fuoco nei loro rifugi, e fu così che Coniglio portò il fuoco agli Uomini.
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(da Attorno al fuoco, trad. di C. Solmaggi, A. Mondadori, Milano 1982)
A1. Le Donnole ottengono il fuoco
▢ grazie a un fulmine B. ▢ strofinando due legnetti C. ▢ con una scintilla accidentale D. ▢ in seguito a un’ingegnosa invenzione A.
A2. Gli Uccelli del Tuono sono presumibilmente
▢ angeli B. ▢ divinità C. ▢ demoni D. ▢ semplici animali A.
A3. Le Donnole si comportano in modo
▢ crudele B. ▢ generoso C. ▢ egoistico D. ▢ disponibile A.
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PARTE PRIMA
A4. Gli Uomini si riuniscono in concilio per
▢ scaldarsi insieme agli animali B. ▢ parlare di politica e di attualità C. ▢ chiacchierare del più e del meno D. ▢ cercare un mezzo per procurarsi il fuoco A.
A5. L’obiettivo di Coniglio è
▢ burlarsi delle donnole B. ▢ procurare il fuoco agli Uomini C. ▢ rendersi simpatico agli Uomini D. ▢ scaldarsi e cuocere il proprio cibo A.
A6. Coniglio raggiunge il proprio obiettivo
▢ con le buone maniere B. ▢ grazie alla sua forza fisica C. ▢ con la forza della persuasione D. ▢ con uno stratagemma e l’inganno A.
A7. Le Donnole erano temute perché erano
▢ molto grandi B. ▢ intelligentissime C. ▢ abili nella guerra D. ▢ inclini a uccidere A.
A8. L’espressione “Tutti gli animali che sapevano nuotare erano stati invitati” significa che
▢ gli Uomini sono socievoli e amano la compagnia B. ▢ gli animali sono fisicamente superiori agli Uomini C. ▢ vi è una profonda integrazione fra gli esseri viventi D. ▢ gli Uomini sono incapaci di progredire con le proprie forze A.
A9. Coniglio dimostra
▢ forza e aggressività B. ▢ coraggio e generosità A.
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PASSO DOPO PASSO
▢ eccessivo amore per il rischio D. ▢ un’attrazione pericolosa per il fuoco
C.
A10. La vicenda si svolge in
▢ estate B. ▢ inverno C. ▢ autunno D. ▢ primavera A.
A11. A narrare la storia
▢ è una voce esterna ai fatti B. ▢ è il personaggio di Coniglio C. ▢ è una delle Donnole egoiste D. ▢ sono più personaggi che si alternano A.
A12. Nel racconto i fatti
▢ procedono in ordine cronologico B. ▢ sono alterati nella loro successione da un flashback C. ▢ sono alterati nella loro successione da un’anticipazione D. ▢ procedono secondo un ordine inverso: la narrazione inizia dal fatto conclusivo A.
A13. I termini Uomini, Donnole e Coniglio sono scritti con la maiuscola
▢ per le loro dimensioni gigantesche B. ▢ per particolare rispetto nei loro confronti C. ▢ perché sono nomi propri di esseri viventi D. ▢ in quanto personaggi mitici appartenenti alle origini A.
A14. Nel periodo da “La maggior parte degli animali…” fino a “e raggiunse l’isola” le parole del personaggio
▢ non sono riportate B. ▢ vengono riassunte dalla voce narrante C. ▢ sono riportate attraverso il discorso diretto D. ▢ sono riportate attraverso il discorso indiretto
A.
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PARTE PRIMA
PASSO DOPO PASSO
PROVA 2
❯ PERCORSO A Competenze di lettura A Testo letterario
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Anna sembrava ancora una ragazza. E in casa, nei confronti del marito, della nonna e di Bruno, non contava molto. Non vi aveva portato né movimento né gioventù: nulla di nuovo e di diverso vi era entrato con lei. Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta: ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui. Anna era soltanto buona, docile, piena di cure materne per tutti. Con i contadini, che si recavano alla villa per vendere frutta e verdura, polli e conigli, trattava la nonna. Anna apriva la porta, prendeva i panieri, li vuotava calma, senza un gesto o una parola di meraviglia per la grossezza dei cocomeri, per il colore delle melagrane e delle pesche. Allora pareva quasi vecchia. Nei pomeriggi di primavera e d’estate, la villa, dopo le faccende della mattina e il pranzo, cadeva nelle ore più silenziose della giornata. Il babbo se ne andava al lavoro, la nonna e la vecchia donna di servizio si mettevano a pregare in un angolo della cucina o dormivano nelle loro camere. Anna indossava una gonnella di lana bianca e una camicetta di seta, prendeva il suo bambino e lo portava nella strada campestre dietro la casa dei contadini. Dapprima camminava in silenzio, poi cominciava a scherzare, a dire dolci parole a Bruno, a correre con grazia. Giungevano al cancello, non senza avere tirato bruscamente un ramo d’edera per udire lo scroscio delle foglie e il precipitare dei piccoli animali che stavano in alto a prendere il sole; e gridavano felici per la fuga delle lucertole impazzite attraverso la strada. Al cancello Anna si fermava e ogni giorno chiedeva al figlio quale direzione dovessero prendere. Bruno indicava sempre la pineta e lei lo baciava gioiosa e riconoscente, come una bambina che vedesse appagato il suo maggior desiderio. Forse ripeteva tutti i giorni la stessa domanda per godere della risposta di Bruno. Subito ella si gettava di corsa per la discesa, saltava il rigagnolo formato dall’acqua della gora, e di corsa imboccava la salita inseguita da Bruno, e si davano lievi colpi, si nascondevano nei varchi delle siepi e si scoprivano, si urtavano e si baciavano. Appena scorgevano la pineta abbandonavano la strada e si lanciavano nei viottoli che dividevano i campi di grano; e strappavano un ciuffo d’erba, qualche spiga, e ora l’uno ora l’altra fingeva di essere un contadino che, inferocito, li sorprendesse a straziargli il raccolto. Raggiungevano esausti la pineta, l’attraversavano silenziosi e sedevano vicino ai solchi lasciati dalle persone sconosciute che si erano recate verso le case lontane. Non avevano mai visto passare alcuno di là. Bruno guardava i solchi lucidi e freschi e diventava inquieto. Siccome la mamma parlava spesso di uomini misteriosi che si aggiravano per la campagna, egli temeva che da quella lontananza venisse un uomo forte e la portasse via. Del dolore e del furore in cui sarebbe caduto il padre non gli importava: soltanto di se stesso gli importava. Egli non sarebbe andato dietro all’uomo forte, neppure se la PROVA 2 ❯ PERCORSO A Competenze di lettura
PASSO DOPO PASSO
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mamma lo avesse pregato di seguirla; ma verso il babbo e la nonna non riusciva a provare alcun sentimento di pietà. Via via che tali pensieri lo occupavano, la gelosia aumentava provocandogli pene terribili; si fissava in queste pene e diventava immobile come il giovane pino a cui stava appoggiato, confondendosi nella calma quasi irreale della natura. A forza di pensare a Anna, di inseguire timori e gioie, si dimenticava di avere accanto la creatura più amata e più sua; scivolava lentamente sul dorso e giacendo sul terreno socchiudeva gli occhi. Allora la mamma gli faceva il solletico con un ago di pino; il ragazzo sussultava, poi le si rovesciava nelle braccia. [...] La sera, tornati a casa, rimaneva ancora del tempo libero prima della cena. Anna licenziava Bruno, annoiata e autoritaria, con immenso dispiacere di lui, quasi avesse dimenticato quanto era accaduto per la strada, e andava a cambiarsi il vestito. Metteva molta cura nel farsi bella in quell’ora silenziosa; la finestra della sua camera si apriva con fragore e le persiane battevano violentemente sulla facciata. Bruno udiva un breve canto, poi più nulla.
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(ROMANO BILENCHI, Anna e Bruno e altri racconti, in Opere, a cura di B. Centovalli, M. Depaoli, C. Nesi, Rizzoli, Milano, 1997).
A1. Come viene presentata Anna, la madre?
▢ Una donna dal comportamento mutevole. B. ▢ Una donna vivace e bizzarra. C. ▢ Una moglie e una madre affettuosa ed equilibrata. D. ▢ Una persona immatura e irresponsabile. A.
A2. Come può essere riformulata la frase seguente: «Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta: ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui» (rr. 3-4)? A.
▢ Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta, anche se ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui.
B.
▢ Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta, dato che ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui.
C.
▢ Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta, infatti ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui.
D.
▢ Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona spensierata e irrequieta, ma ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui.
A3. Nel contesto del racconto che cosa significa «docile» [r. 5]?
▢ Arrendevole. B. ▢ Debole. C. ▢ Dolce. D. ▢ Modesta. A.
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PARTE PRIMA
A4. A quale parte del discorso appartiene forse in: «Forse ripeteva tutti i giorni la stessa domanda per godere della risposta di Bruno» [rr. 19-20]?
▢ Avverbio. B. ▢ Congiunzione. C. ▢ Preposizione. D. ▢ Sostantivo. A.
A5. A quale parte del discorso appartiene uno in: «e ora l’uno ora l’altra fingeva di essere un contadino...» [rr. 26-27]?
▢ Aggettivo. B. ▢ Articolo. C. ▢ Nome. D. ▢ Pronome.
A.
A6. Quali delle seguenti frasi sottolinea l’intimità tra madre e figlio? A.
▢ Anna indossava una gonnella di lana bianca e una camicetta di seta, prendeva il suo bambino e lo portava nella strada campestre.
B.
▢ Appena scorgevano la pineta abbandonavano la strada e si lanciavano nei viottoli che dividevano i campi di grano.
C.
▢ Dapprima camminava in silenzio, poi cominciava a scherzare, a dire dolci parole a Bruno, a correre con grazia.
D.
▢ Si davano lievi colpi, si nascondevano nei varchi delle siepi e si scoprivano, si urtavano e si baciavano.
A7. Qual è il significato di «esausti» [r. 28]?
▢ Esauditi. B. ▢ Stanchi. C. ▢ Stremati. D. ▢ Vigorosi. A.
A8. Per quale motivo Bruno, una volta raggiunta la pineta, si sente inquieto?
▢ È terrorizzato dal silenzio di quel luogo misterioso. B. ▢ Ha paura che un malintenzionato possa fargli del male. A.
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PASSO DOPO PASSO
▢ Non vuole condividere con il padre la compagnia della madre. D. ▢ Teme che un’altra persona possa intromettersi tra lui e la madre.
C.
A9. Che tipo di subordinata è contenuta nella frase: «Egli non sarebbe andato dietro all’uomo forte, neppure se la mamma lo avesse pregato...» [r. 34]?
▢ Causale. B. ▢ Condizionale. C. ▢ Interrogativa indiretta. D. ▢ Temporale ( se = quando).
A.
A10. Qual è il significato di «autoritaria» [r. 44]?
▢ Autorevole. B. ▢ Dispotica. C. ▢ Imperiosa. D. ▢ Severa. A.
SUGGERIMENTI
Quesito 1: è importante soffermarsi sulla descrizione del personaggio nel primo capoverso. Quesito 2: riformulare la frase significa riscriverla senza modificarne il significato; per tale motivo è importante ricordare che i due punti hanno un valore esplicativo, cioè spiegano quanto affermato nella frase precedente. Quesito 3: trovare un sinonimo, ricordando che è molto importante capire in che contesto è utilizzato l’aggettivo “docile” (Anna era soltanto buona, docile, piena di cure materne per tutti […]). Quesito 4: in questo caso puoi subito eliminare le alternative C e D. Ricorda che le congiunzioni servono a collegare due elementi all’interno di una frase o due frasi all’interno di un periodo! Quesito 5: ricorda la differenza tra aggettivo e pronome! Quesito 6: per la corretta comprensione di questa frase è importante la parola intimità = grande confidenza e familiarità. Quesito 7: per la corretta comprensione di questo vocabolo soffermati sul periodo precedente: “Appena scorgevano la pineta abbandonavano la strada e si lanciavano nei viottoli che dividevano i campi di grano; e strappavano un ciuffo d’erba, qualche spiga, e ora l’uno ora l’altra fingeva di essere un contadino che, inferocito, li sorprendesse a straziargli il raccolto. Raggiungevano esausti la pineta[…]”. Quesito 8: per la corretta interpretazione del comportamento del personaggio soffermati sul periodo successivo a quello della pineta: “Siccome la mamma parlava spesso di uomini misteriosi che si aggiravano per la campagna, egli temeva che da quella lontananza venisse un uomo forte e la portasse via.” Quesito 9: ricorda che neppure se = negazione e condizione. Quesito 10: l’aggettivo ha un significato negativo perciò devi scegliere tra le alternative B e C.
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PARTE PRIMA
B Testo misto Dal cantone ci si volge a sud, mentre le province italiane della comunità di lavoro tendono a guardarsi tra loro
La Regio insubrica convince i ticinesi Sondaggio d’opinione: sono i comaschi i meno consapevoli dell’identità
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Sono i cittadini ticinesi i più consapevoli dell’esistenza e dell’appartenenza alla realtà insubrica, e – pur non desiderando emigrare nel versante italiano – i più aperti verso la realtà transfrontaliera che resta un punto di riferimento economico e culturale. È il dato caratterizzante della seconda indagine d’opinione sull’identità e le possibili collaborazioni nel territorio di confine, studio demoscopico presentato a Como. Ma proprio i comaschi appaiono l’anello debole della compagine insubrica: solo il 52,3 per cento è “fermamente o abbastanza convinto” che esista la Regio insubrica, contro il 65 per cento dei varesini, il 68,9 per cento dei ticinesi, e il 64,3 per cento del Verbano–Cusio–Ossola (V.C.O.). Viceversa quasi il 48 per cento dei comaschi considera un ufo la Regio insubrica, costituita quasi dieci anni fa, contro il 35,1 per cento dei varesini, il 31 per cento dei ticinesi, e il 35,6 per cento del V.C.O. Insomma i comaschi risultano i più scettici sulla reale esistenza di una comunità dove le varie aree di qua e di là della frontiera hanno caratteristiche comuni, possono collaborare, approfondire le relazioni e gli scambi, unificare i progetti di sviluppo e di qualità della vita. I comaschi sono anche tra i meno disponibili a spostarsi all’interno del territorio insubrico se venisse offerto loro un lavoro più remunerativo rispetto a quello che svolgono nella propria provincia: si sposterebbe il 37,8 per cento, contro il 43,2 per cento dei varesini, il 39,1 per cento del V.C.O. Ma sono i ticinesi i più restii a lasciare il Cantone. Però ben il 61,3 per cento ha riferito agli intervistatori che se proprio dovesse cambiare paese, andrebbe in provincia di Como. Il Canton Ticino, a dispetto di certi luoghi comuni, è molto ambito dai dirimpettai: il 37,5 per cento dei comaschi vi si trasferirebbe, mentre solo il 19,5 per cento di loro abiterebbe in provincia di Varese e non più del 4,5 per cento nel V.C.O. Cordialità ricambiate: il 15,5 per cento dei varesini abiterebbe nel Comasco e solo il 3,3 per cento dei verbanesi. L’area svizzera appare comunque trainante per gli insubrici, e non solo sotto l’aspetto economico: si va oltre frontiera per divertimento o per turismo, per visitare amici e assistere a manifestazioni culturali. I ticinesi sconfinano per acquisti settimanali, ma in misura minore. Complessivamente nella Regio insubrica non si vive male: l’84 per cento degli intervistati ritiene che sia bella; il problema più serio è l’inquinamento; il difetto più evidente degli abitanti è la scarsa socievolezza e la poca capacità di comunicazione. I ticinesi sono i più soddisfatti della qualità della vita e della sicurezza; varesini e comaschi sono i più fiduciosi nello sviluppo economico; gli abitanti del Verbano–Cusio–Ossola i più sensibili ai temi ambientali. Sui campi delle intese gli italiani dicono che il loro futuro è più legato alla collaborazione con le altre province che non con il Ticino; i ticinesi guardano invece più alla Lombardia che a Berna. (tratto da: Alessandro Galimberti, su Il Corriere del Ticino, 9 aprile 2004)
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PASSO DOPO PASSO
Grafico 1
Lei conosce la Regio insubrica? 71,79%
70,0
65,56%
60,0 50,0 40,0 30,0
1999 2003
34,44% 28,21%
20,0 10,0 0,0 Sì
No
Grafico 2
Lei pensa che esista oppure non esista un territorio insubrico? 19,3
Non sono per nulla convinto che questo territorio esista
13,6
19,4
Sono poco convinto che questo territorio esista
24,7
1999 2003 35,4
Sono abbastanza convinto che questo territorio esista
42,0
25,9
Sono fermamente convinto che questo territorio esista
19,7
0,0
1.
5,0
10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0
Quale tra le seguenti informazione viene data dall’”occhiello”?
▢ I dati forniti derivano da un sondaggio d’opinione B. ▢ La Regio insubrica ha finalmente convinto i Ticinesi C. ▢ Il Canton Ticino è interessato a ciò che avviene in Italia D. ▢ C’è una forte rivalità tra le province italiane A.
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PARTE PRIMA
SUGGERIMENTI
Quesito 1: per rispondere a questo quesito devi concentrarti sulla prima frase in alto che corrisponde all’occhiello. Nella figura sottostante è presente la struttura della titolazione di un articolo di giornale
LA TITOLAZIONE occhiello Recuperati dalla Finanza dieci milioni nelle banche. Il commissario Biondi diventa presidente della società di calcio
«Crac Parmalat come la manovra bis»
titolo
Tremonti all’attacco; l’impatto della crisi pari alla correzione di una Finanziaria
titolo
sommario
sommario
catenaccio
Quesito 2: osserva ancora attentamente la figura presente nel quesito 1.Quesito 3: la chiave per rispondere al quesito è contenuta nel sommario. Quesito 4: per ufo s’intende generalmente un oggetto volante non identificato. Le due alternative sulle quali devi focalizzarti sono la A e la D. Quesito 5: nel secondo capoverso puoi ricavare le informazioni per poter rispondere al quesito. Quesito 6: al rigo 6 si parla di compagine insubrica; la parola compagine significa complesso di persone o cose unite, da cui è semplice far discendere la risposta al quesito. Quesito 7: i dati statistici riportati nel brano fanno comprendere che si tratta di una realtà abbastanza recente, perciò analizza attentamente le date proposte! Quesito 8: la Regio insubrica è stata creata per favorire scambi economici e lavorativi, perciò è evidente che una di queste alternative è in contrasto con questa idea. Quesito 9: puoi ricavare l’informazione direttamente dal testo, analizzando il quarto capoverso. Quesito 10: l’informazione è recuperabile al quinto capoverso. Quesito 11 e quesito 12: nell’analizzare i grafici aiutati osservando le differenze tra i blocchi che corrispondono a variazioni numeriche. In questo caso la variazione numerica è precisamente indicata; molto importante è anche la legenda che fa riferimento agli anni in cui avviene la variazione (in bianco un anno, in azzurro un altro). Quesito 13: rileggendo il titolo e il primo capoverso risulta evidente l’oggetto specifico del testo, cioè di cosa effettivamente si sta parlando. Trattandosi di un quesito a risposta aperta, cerca di sintetizzare il più possibile concentrandoti esclusivamente sullo scopo del testo.
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PASSO DOPO PASSO
C Testo argomentativo La scuola della vita. Quando i giovani si appassionano alla lettura
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Non me ne vogliate, ma non ho paura di affermare che il mago della Rowling è per noi insegnanti una benedizione: non è un giudizio, ma un dato di fatto. Ci lamentiamo sempre che i ragazzi non leggono, ma Harry Potter, Il Signore degli Anelli (di R. Tolkien), Le cronache di Narnia (di C.S. Lewis) sono libri da migliaia di pagine che i giovanissimi divorano. Il pregio di queste saghe, senza entrare ancora nel merito dei contenuti, è avere appassionato alla lettura milioni di persone, nutrite da una cultura fatta per lo più di immagini. Il primo giorno di scuola delle superiori sottopongo ai miei nuovi alunni un questionario che contiene la scelta del loro libro, film, canzone, luogo preferiti. Spesso, nella sezione libri, la casella è riempita dalla saga di Harry Potter, un fenomeno che ha segnato una generazione di ragazzi. Mi sono chiesto perché i ragazzi facevano file da concerto davanti alle librerie per accaparrarsi il volume fresco fresco. Leggendo i libri, io per primo, e ascoltando le loro motivazioni, sono arrivato ad alcune conclusioni. Innanzitutto la trama. Lo snodarsi degli eventi è incalzante e appassionante. Ma questo non basta e potrebbe inserire il libro nella moltitudine di storie fatte solo di colpi di scena. In Harry Potter la trama è di più della trama. I 7 libri sono attraversati da un’unica grande storia in cui non si può spostare un pezzo senza far crollare il puzzle: questo offre ai ragazzi la possibilità di concepire la vita come un racconto unitario. Noi leggiamo storie perché cerchiamo la nostra. Chi non ha una storia non ha identità: i ragazzi hanno fame di poter concepire la loro vita, alla sua alba, come un «intero sensato», con un inizio, uno sviluppo e una fine. Loro si chiedono, nell’età fatta per questo, che senso ha la vita? Cosa ne sarà di me? Per cosa potrò spendere le mie risorse migliori? In definitiva: chi sono io? Harry è un ragazzino qualunque, piuttosto sfortunato nella vita ordinaria, nella quale però scopre la sua vera vocazione: la magia. Cosa è questa se non la biografia di un adolescente, che si sente brutto, incapace, inadeguato come ogni adolescente che si rispetti, e ha fame di trovare quel qualcosa che lo renderà diverso dagli altri, originale, autentico, vivo? L’identificazione con Harry è dovuta alla domanda centrale dell’adolescenza: che storia sono venuto a raccontare io, così come sono? È pura evasione! Sentenziano alcuni. Ma la letteratura è sempre momentanea evasione, per una successiva più profonda immersione nel reale. In Harry Potter c’è quello di cui tutti abbiamo bisogno: come si affrontano i draghi della vita? Forse non passerà alla storia della letteratura, ma questa saga ha qualcosa da dire al cuore dei suoi giovani e meno giovani lettori: tutti vogliamo essere amati e amare. Tutto il romanzo è un grande inno all’amicizia. Harry raggiunge i suoi obiettivi grazie all’aiuto dei suoi amici, capolavori di luci e ombre come sono gli amici veri. Pochi hanno sottolineato che Harry Potter è una saga che racconta la scuola. La scuola come i ragazzi di tutto il mondo la vorrebbero. Una scuola in cui si studia, si fatica, ma per qualcosa di grande. Una scuola con un pizzico di follia e mistero. Una scuola in cui i professori sono tutti veri esperti della materia. Forse non tutti simpatici, ma è una scuola in cui gli adulti sono e fanno gli adulti, non lesinano sforzi e affiancano battaglie e paure dei ragazzi, aiutandoli a trovare la loro vocazione, la loro storia: sfidandoli, mettendoli alla prova, mostrando PROVA 3 ❯ PERCORSO A Competenze di lettura
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PARTE PRIMA
loro che la scuola c’entra con la vita e con il mondo. Harry Potter è il libro che ha conquistato alla lettura una generazione. Ciascuno di noi ha un libro che alle elementari o alle medie ha inaugurato un mondo nuovo. Poi siamo andati oltre, abbiamo raffinato la ricerca e le scelte. Oggi, che ci piaccia o no, c’è la storia di Harry Potter. Se milioni di ragazzi di culture diverse lo leggono con fame non è solo questione di mercato: è anche questione di cuore. E il cuore di un ragazzo bisogna ascoltarlo con le parole che ha, anche se suonano assai semplici.
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(Tratto e adattato da: A. D’Avenia, Harry Potter, la scuola della vita, La Stampa, 3 luglio 2011)
C1. Questo articolo è stato scritto per mettere in luce il ruolo positivo svolto dai romanzi di Harry Potter. Perché l’autore dice, ad esempio, che “il mago della Rowling è … una benedizione” [rr. 1-2]? __________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________
C2. Nel primo capoverso [rr. 1-4], quale verbo utilizza l’autore per indicare l’estremo interesse con cui i giovani leggono certi libri? Risposta:
_______________________________________________________________________________________
C3. Da quello che dice l’autore di questo testo si capisce che il suo mestiere è quello di __________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________
C4. Che cosa vuol dire l’autore dell’articolo con l’espressione “la trama è più della trama” [r. 15]?
▢ La trama è fantasiosa, piena di avventure e di colpi di scena B. ▢ La trama è più importante del protagonista stesso C. ▢ La trama piace moltissimo a tutti, ragazzi e ragazze D. ▢ La trama ha un significato che va al di là dei singoli avvenimenti
A.
C5. Perché la storia di Harry Potter è paragonata a un “puzzle” [r. 16]?
▢ Perché è un rompicapo complesso e difficile da risolvere B. ▢ Perché è composta da molti elementi in stretta relazione tra loro C. ▢ Perché richiede molta pazienza per arrivare fino alla fine D. ▢ Perché solamente alla fine si capisce l’ordine di tutti gli elementi A.
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PROVA 3 ❯ PERCORSO A Competenze di lettura
PASSO DOPO PASSO
C6. Che cosa si intende per “intero sensato” riferito alla vita [r. 19]?
▢ Una vita piena di eventi sensazionali B. ▢ Una vita lunga e felice C. ▢ Una vita piena di emozioni e soddisfazioni D. ▢ Una vita con un significato compiuto
A.
C7. Ricopia dal testo l’espressione metaforica con cui l’autore indica gli aspetti positivi e negativi degli “amici veri” [r. 34]. Risposta:
_______________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________
C8. Secondo l’autore dell’articolo, quali sono le caratteristiche principali dei professori della scuola di Harry Potter [rr. 37-41]?
▢ Sono severi e intransigenti B. ▢ Sono autorevoli e competenti C. ▢ Sono simpatici e comprensivi D. ▢ Sono tolleranti e permissivi
A.
C9. Secondo l’autore dell’articolo, il vero scopo della scuola descritta in Harry Potter è quello di:
▢ formare abili maghi B. ▢ spingere i ragazzi a competere fra loro C. ▢ approfondire tutte le arti magiche D. ▢ preparare alla vita
A.
C10. Che cosa vuol dire l’autore sottolineando che per ciascuno di noi c’è un libro che “ha inaugurato un mondo nuovo” [r. 43]?
▢ C’è un libro che ci ha affascinato per la sua trama avvincente B. ▢ C’è un libro che ci ha colpito per la novità delle situazioni e dei personaggi C. ▢ C’è un libro che ha avuto un ruolo fondamentale nella nostra formazione D. ▢ C’è un libro che tutti i ragazzi delle elementari e delle medie hanno letto
A.
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PARTE PRIMA
C11. Quali delle seguenti affermazioni corrispondono al pensiero dell’autore dell’articolo e quali no? Metti una crocetta per ogni riga. A.
Harry Potter piace perché è un ragazzino dai poteri magici, ma alle prese con i problemi di tutti gli adolescenti
B. I libri di Harry Potter sono testi di grande valore letterario C.
Le storie di Harry Potter hanno avuto un grande successo tra i giovani di tutto il mondo
D. I libri di Harry Potter possono piacere solo agli adolescenti
SÌ
No
SÌ
No
SÌ
No
SÌ
No
C12. Secondo l’autore dell’articolo, Harry Potter ha successo anche perché affronta aspetti della vita che coinvolgono gli adolescenti. Indica quali di questi aspetti sono citati nell’articolo e quali no. Metti una crocetta per ogni riga. È un aspetto Non è un aspetto citato nell’articolo citato nell’articolo A. La ricerca dell’identità personale B. Il cambiamento del proprio corpo C. La disponibilità ad amare D. L’interesse per l’altro sesso E. Il rapporto con la scuola C13. Come si possono sintetizzare le riflessioni dell’autore dell’articolo sulle ragioni del successo di Harry Potter? A.
▢ Il personaggio di Harry Potter suscita ammirazione perché non assomiglia a nessun altro
B.
▢ Nella storia di Harry Potter si coniugano gli interessi e i bisogni dei ragazzi con una trama avvincente
C.
▢ Il personaggio di Harry Potter è diventato popolare perché è il protagonista di una serie di libri e di film
D.
▢ La storia di Harry Potter dà un messaggio di speranza per lettori di tutte le età
C14. Chi ha scritto questo testo espone argomenti in difesa dei romanzi di Harry Potter, immagina anche delle obiezioni ai suoi argomenti e replica a tali obiezioni. Nella prima colonna della tabella sono riportati due degli argomenti. Metti nella tabella, al posto giusto (Obiezione e Replica alla obiezione), le quattro frasi elencate qui sotto, scrivendo il numero ad esse corrispondente.
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PASSO DOPO PASSO
1) È pura evasione! 2) Ma questo non basta e potrebbe inserire il libro nella moltitudine di storie fatte di colpi di scena. 3) Ma la letteratura è sempre momentanea evasione, per una successiva più profonda immersione nel reale 4) In Harry Potter la trama è più della trama Argomento dell’autore in difesa di Harry Potter
Obiezione
Replica alla obiezione
a) Il libro appassiona perché la trama è incalzante e appassionante a) Harry Potter risponde alla domanda centrale dell’adolescenza
SUGGERIMENTI
Quesito 1: la spiegazione è contenuta nelle righe immediatamente successive: Harry Potter è una saga che invoglia alla lettura. Quesito 2: il verbo i questione rientra nell’area di significato del mangiare. Quesito 3: l’autore parla di un questionario che fa svolgere per capire i gusti di lettura dei giovani con i quali lavora. Quesito 4: con questa espressione iperbolica (esagerata) l’autore si riferisce ai contenuti più profondi del testo. Attenzione: l’iperbole è una figura retorica di significato e rappresenta un’esagerazione per enfatizzare quanto si sta affermando. Può essere per difetto: “Vado a fare quattro passi” e per eccesso: “Ti amo da morire”. Quesito 5: il puzzle è un tipo di passatempo in cui occorrono tempo e pazienza per riuscire ad avere una visione complessiva dell’immagine che si sta componendo. Quesito 6: la definizione dell’espressione è contenuta nel rigo precedente. Quesito 7: gli amici veri sono definiti capolavori di luci e ombre. Quesito 8: secondo l’autore i professori devono puntare ad una scuola in cui si studia, si fatica, ma per qualcosa di grande. Quesito 9: nella scuola di Harry Potter la magia è importante ma c’è qualcosa di ancora più importante da imparare che è poi la domanda che si pone ogni adolescente: “Che ne sarà di me?” Quesito 10: ogni libro scelto in un’epoca della vita apre nuove prospettive e insegnamenti. Quesito 11: la particolarità di una saga come quella di Harry Potter sta nel fatto che attira migliaia di lettori indipendentemente dal suo valore letterario. Quesito 12: un aspetto fondamentale è in “Cosa è questa se non la biografia di un adolescente, che si sente brutto, incapace, inadeguato come ogni adolescente che si rispetti, e ha fame di trovare quel qualcosa che lo renderà diverso dagli altri, originale, autentico, vivo? L’identificazione con Harry è dovuta alla domanda centrale dell’adolescenza: che storia sono venuto a raccontare io, così come sono?” Quesito 13: la trama accattivante è il pretesto per affrontare temi propri dell’adolescenza. Quesito 14: ricorda che obiezione è un argomento che si contrappone ad un’opinione, ad una tesi; per rispondere ad un’obiezione è necessario un nesso avversativo come ma, però.
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