Asta 55

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Dipinti e Disegni dal XV al XIX secolo Con una selezione di cornici 14 Novembre 2018 ASTA 14 Novembre 2018 ore 17.00 CET Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 00186 ROMA Tel. +39 06 32609795 +39 06 3218464

ESPOSIZIONE 8 Novembre 19.00-21.00 CET 9-13 Novembre 10.00-19.00 CET Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 00186 ROMA Tel. +39 06 32609795 +39 06 3218464

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MANAGEMENT Giuseppe Bertolami

Amministratore unico

DIRETTRICE DELLA SEDE DI ROMA Manuela D’Aguanno m.daguanno@bertolamifineart.com

DIPARTIMENTI

ARCHEOLOGIA NUMISMATICA Andrea Pancotti

Antonio Ragonesi

Responsabile dei Dipartimenti

Specialist Numismatica

a.pancotti@bertolamifineart.com

a.ragonesi@bertolamifineart.com

Francesca Balducchi

Emanuele De Gattis

Specialist Archeologia

Junior specialist Numismatica

f.balducchi@bertolamifineart.com

e.degattis@bertolamifineart.com

GLITTICA Gabriele Vangelli De Cresci

Responsabile del Dipartimento g.vangellidecresci@bertolamifineart.com ARTE MEDIEVALE Giuliano Catalli

Simona Pignataro

Responsabile del Dipartimento

Junior Specialist

g.catalli@bertolamifineart.com

s.pignataro@bertolamifineart.com

ARTE ANTICA Luca Bortolotti

Responsabile del Dipartimento l.bortolotti@bertolamifineart.com CERAMICHE E PORCELLANE ANTICHE Giuliana Gardelli

Responsabile del Dipartimento g.gardelli@bertolamifineart.com CORNICI ANTICHE Fabrizio Canto

Giorgia Giammei

f.canto@bertolamifineart.com

g.giammei@bertolamifineart.com

Responsabile del Dipartimento

Junior Specialist

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ARTI DECORATIVE DEL ‘900 E DESIGN Manuela D’Aguanno

Raffaele Cecora

Responsabile dei Dipartimenti

Specialist

r.cecora@bertolamifineart.com

m.daguanno@bertolamifineart.com

Vittoria Sut

Mehran Zelli

v.sut@bertolamifineart.com

m.zelli@bertolamifineart.com

Junior Specialist

Specialist

Carla Cerutti

Consulente scientifico Arti Decorative del ‘900 e Design c.cerutti@bertolamifineart.com

STAMPE E MULTIPLI D’AUTORE Filippo Restelli

Responsabile del Dipartimento f.restelli@bertolamifineart.com FOTOGRAFIA Diego Mormorio

Responsabile del Dipartimento d.mormorio@bertolamifineart.com

ARTE ASIATICA E TRIBALE Giorgia Giammei

Francesco Morena

Assistente

Responsabile del Dipartimento

g.giammei@bertolamifineart.com

f.morena@bertolamifineart.com GIOIELLI, ARGENTI E OROLOGI Fabio Romano Moroni

Sandro Lellini

Responsabile del Dipartimento

Senior Specialist e Responsabile Settore Gemmologico

f.moroni@bertolamifineart.com

s.lellini@bertolamifineart.com

Maria Chiara Zaccaria

Specialist

m.zaccaria@bertolamifineart.com FASHION, TEXTILES & LUXURY Elisabetta Subrizi

Ilaria De Santis

Junior Specialist

Responsabile del Dipartimento

e.subrizi@bertolamifineart.com

i.desantis@bertolamifineart.com Jenna Galowich

Assistente

LIBRI, AUTOGRAFI E MEMORABILIA Massimo Fino

Paolo Mecucci

m.fino@bertolamifineart.com

p.mecucci@bertolamifineart.com

Responsabile del Dipartimento

Responsabile del Dipartimento

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AUTO E MOTO DA COLLEZIONE Francesco Bernardini

Claudio Maccaroni

Responsabile del Dipartimento

Responsabile del Dipartimento

f.bernardini@bertolamifineart.com

c.maccaroni@bertolamifineart.com

PRIVATE SALES Giuseppe Bertolami AMMINISTRAZIONE Simone Durante s.durante@bertolamifineart.com

Fabrizio Fazioli f.fazioli@bertolamifineart.com LICENZE DI ESPORTAZIONE Giusi Spiezia g.spezia@bertolamifineart.com LOGISTICA E CUSTOMER CARE Alessandra Tabacco a.tabacco@bertolamifineart.com UFFICIO STAMPA E PR Scarlett Matassi s.matassi@bertolamifineart.com MARKETING Eleonora Renucci e.renucci@bertolamifineart.com E - COMMERCE Alessandro Tini a.tini@bertolamifineart.com GRAFICA & WEB DESIGN Gioia Fiaccadori g.fiaccadori@bertolamifineart.com FOTOGRAFIE DI: Lorenzo Vanzetti l.vanzetti@bertolamifineart.com EDITORIA Massimiliano Fiorelli m.fiorelli@bertolamifineart.com

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LIVE BIDDING:

Bertolami Fine Arts s.r.l Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 - 00186 Roma tel. +39 06 326 097 95 / +39 06 321 8464 /fax. +39 06 323 0610 Bertolami Fine Arts Ltd 63 Compton Street apartment 2 - EC1V 0BN London / ph. +44 7741 757 468 ACR Auctions GmbH

Sendlinger StraĂ&#x;e 24 - 80331 Munich

bertolamifineart.com - info@bertolamifineart.com

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INFORMAZIONI SULL’ASTA 55 - I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 14 novembre 2018 dalle ore 17:00 CET. - Tutti i lotti saranno visibili l’8 novembre 2018 dalle ore 19:00 alle ore 21:00 e dal 9 al 13 novembre 2018 dalle 10:00 alle 19:00 presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. - Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www.bertolamifinearts.com), o il portale Invaluable (www.invaluable. com), via fax, via email, telefonicamente o direttamente presso le sedi di Bertolami Fine Arts. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito sino alle ore 12:00 CET del 14 novembre 2018. - La base d’asta corrisponde, nella maggior parte dei lotti, alla stima minima. - A parità di offerta sul medesimo lotto e in assenza di nuove offerte in sala, quest’ultimo verrà assegnato all’offerta con data anteriore. - In caso di una sola offerta su un lotto, l’importo di aggiudicazione sarà quello dell’importo di base. Esempio: importo base € 1.000. Importo unica offerta € 1.500. Il lotto viene aggiudicato al cliente che ha effettuato l’unica offerta per € 1.000. -

In caso di offerte multiple sul medesimo lotto, l’offerta vincente sino a quel momento verrà calcolata mediante un incremento prestabilito (vedi tabella di seguito) da aggiungere all’offerta immediatamente inferiore rispetto a quella più alta ricevuta. Esempio: prezzo base € 1.000. Cliente (A) offerta € 1.270. Cliente (B) € 1.800. In tal caso l’offerta vincente sarà quella del cliente (B) per l’importo di € 1.370 (ossia con l’incremento prestabilito come da tabella per lo scaglione corrispondente pari ad € 100 oltre l’offerta immediatamente inferiore di € 1.270).

- L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifinearts.com, ai soli fini informativi entro cinque giorni dalla chiusura dell’asta. - Il pagamento dei lotti aggiudicati potrà avvenire come segue: • assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l., con aggiunta all’importo della fattura di € 10 per gli assegni esteri. • Carte di credito Visa, MasterCard e American Express. • Paypal • bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Arts s.r.l., con aggiunta all’importo della fattura di € 10 (bonifici extra-Europei) da effettuarsi su: - UNIPOL Banca SPA - Agenzia 163 - IBAN: IT74J0312705006000000002321 - SWIFT/BIC BAECIT2BXXX - BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. - IBAN: IT12X0570403209000000192600 - SWIFT/BIC BPSPIT31XXX Alle fatture pagate con bonifico bancario, assegno o contanti non saranno aggiunte le tasse amministrative del 3,5%. - L’aggiudicatario corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta, per ciascun lotto, pari al 25% sul prezzo di aggiudicazione. - I lotti aggiudicati con il sistema Live-Bidding del nostro sito web (www.bertolamifinearts.com) avranno un incremento dell’1,5% sul prezzo di aggiudicazione. I lotti aggiudicati con i sistemi Live-bidding Invaluable (www.invaluable.com) avranno un incremento del 5% sul prezzo di aggiudicazione. - Il pagamento dei lotti aggiudicati dovrà avvenire entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della fattura di acquisto. A partire dal 30° giorno seguente la data dell’ aggiudicazione, verrà addebitata una penale dell’1%/mese sull’importo della fattura insoluta. - Eventuali costi doganali, di libera circolazione e quelli di spedizione sono a carico del compratore. Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Arts, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente.

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IMPORTANT INFORMATION FOR BUYERS ABOUT AUCTION 55 - The lots are definitely awarded in the saleroom on the day of sale. The auction will take place on the 14 November 2018 at 5:00 pm CET. - The lots are available for viewing at Bertolami Fine Arts in Rome, Piazza Lovatelli 1, 00186, the 8 November 2018 from 7:00 pm to 9:00 pm CET and from 9 to 13 November 2018 from 10:00 am to 7:00 pm CET. - The absentee bids may be made through our website (www.bertolamifinearts.com), Invaluable (www.invaluable.com), fax, email, phone or directly at the offices of Bertolami Fine Arts. The absentee bids made on our website can be received until 12:00 pm CET on 14 November 2018. - The starting price will be the low estimate in most lots. - In the event of matching bids on the same lots, the earliest bid will take precedence. - In the case of only one bid on a lot, the lot will awarded at the opening price. (e.g. if the opening price is € 1.000 and the only bid offered is € 1.500, the lot will be awarded at € 1.000). - In the case of multiple bids on the same lot, it will be awarded to the highest bidder. The calculation of the offer will be made at predetermined increments added to the bid immediately lower than the highest received. (e.g. if the opening price is € 1.000 and customer (A) offers € 1.270 while customer (B) offers € 1.800, the lot will be awarded to customer (B) at € 1.370 (i.e. with a predetermined increment of € 100 over the immediate lower bid of € 1.270). - The realized sale prices list will be published on the website, www.bertolamifinearts.com within five days of adjudication. - Payment for the purchased lots may be made by the following methods: • bank cheque or cashier’s check to Bertolami Fine Arts s.r.l. with surcharge of € 10 for foreign checks. • credit card Visa, MasterCard and American Express; • Paypal • Direct bank transfers in Euro may be made to Bertolami Fine Arts s.r.l. with surcharge of € 10 for outside European: - UNIPOL Banca SPA - Agenzia 163 - IBAN: IT74J0312705006000000002321 - SWIFT/BIC BAECIT2BXXX - BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. - IBAN: IT12X0570403209000000192600 - SWIFT/BIC BPSPIT31XXX On the invoices paid by bank transfer, cheque or cash will not be added a surcharge of Administration fees of 3,5%. -

The successful bidder will pay a buyer’s fees to Bertolami Fine Arts, for each lot, of 25% on the hammer price.

- All lots purchased on the Live-bidding of our website (www.bertolamifinearts.com) are subject to an increment of 1,5% on the hammer price. All lots purchased on the Live-bidding of Invaluable (www.invaluable.com) are subject to an increment of 5% on the hammer price. - Payment of purchased items must be made within 7 days from receipt of the invoice. If the invoice hasn’t been paid within 30 day following adjudication, will be charged a penalty of 1%/month on the amount of the unpaid invoice. - Any customs charges, export license and shipping costs will be charged to the buyer. In the case of unjustified contestation, by which the items are returned to BFA, any customs and shipping costs will be payable by the buyer.

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Cornici antiche dal XVI al XIX secolo (lotti 1-34)


1 CORNICE, EMILIA, 1660 In legno dorato e intagliato a grandi foglie nervate rivolte verso l’interno. Profilo a fogliette lanceolate ricorrenti che dai centri si muovono verso gli angoli. Luce: 28,7x22,1 cm Ingombro: 47x40,2 cm € 900 - 1.200

2 CORNICE, SPAGNA, XVII SECOLO Cornice in legno scolpito a motivi di foglie nervate e sottofoglie rivolte verso l’esterno. Luce: 35,1x28,2 cm Ingombro: 42,1x34,8 cm € 400 - 500

3 CORNICE, MARCHE, PRIMO QUARTO XVII SECOLO In legno laccato e dorato con sagoma a cassetta dipinta ad imitare il legno naturale. Presenta restauri. Luce: 66x48 cm Ingombro: 85,5x68,5 cm € 900 - 1200 11


4 CORNICE, MARCHE, XVII SECOLO In legno dorato e laccato presenta la battuta a motivi geometrici stilizzati. La sagoma mistilinea è decorata da fascia dipinta ad imitare la tartaruga alternata, agli angoli, da riserve dorate incise a foglia aperta. Un sottile bordo dorato, decorato come la battuta, precede gola liscia che scende a muro. Presenta restauri. Luce, 100x75,8 cm Ingombro 114x89,5 cm € 800 - 1.200

5 CORNICE, VENEZIA, XVIII SECOLO In legno laccato, la cornice è decorata ad arte povera con applicazioni di carta dipinta a motivi di tralci fioriti, alternate ai centri da piccole cartelle con scene allegoriche. Difetti. Luce: 87x59 cm Ingombro: 97,5x69,8 cm € 700 - 1.000 12


6 CORNICE, ITALIA CENTRALE, FINE XVIIINIZIO XVIII SECOLO Cornice alla Salvator Rosa in legno argentato a mecca. Profilo mistilineo. Difetti. Luce: 102,8x78 cm Ingombro: 120,5x95,5 cm € 800 - 1.000

7 CORNICE, ITALIA CENTRALE, XVIII SECOLO Cornice alla Salvator Rosa in legno argentato a mecca. L’ampia cimasa scolpita a giorno con motivo roccaille è sormontata da fiori e inquadrata da volute. Profilo mistilineo. Luce: 104x78,2 cm Ingombro: 144x96,5 cm € 900 - 1.200 13


8 COPPIA DI SPECCHIERE LOMBARDO-VENETE, XVIII SECOLO Ciascuna in legno dorato e intagliato a motivi roccaille, con girali vegetali e tralci fogliacei in stile Luigi XV. Nastri intrecciati, incisi, decorano la fascia centrale. Luce: 58x22 cm Ingombro: 100,5x40 cm â‚Ź 1.800 - 2.500

9 SPECCHIERINA, LUCCA, XVIII SECOLO In legno laccato e dorato. Cimasa con motivo roccaille centrale sormontato da fiore e abbellito da motivi fogliacei che scendono simmetricamente ai lati. Pendaglina ad ampio fiore dal quale si dipartono foglie allungate. Luce: 44,2x17,6 cm Ingombro: 80x39 cm â‚Ź 260 - 360 14


10 CORNICE, TOSCANA, XVII SECOLO Sagoma a giorno intagliata a volute fogliacee che dalla base risalgono simmetricamente il corpo. Nastro a tortiglione segue battuta a gola liscia. Ridorata nel XIX secolo. Luce: 21x16,5 cm Ingombro: 49x44,3 cm â‚Ź 800 - 1.000

11 CORNICE, EMILIA, FINE DEL XVI SECOLO Sagoma a cassetta in legno dorato e scolpito a motivi di fogliette ricorrenti e di foglie e sottofoglie stilizzate. Luce: 34,2x44,5 cm Ingombro: 57,2x67,5 cm â‚Ź 3.400 - 4.000 15


12 CORNICE, MARCHE, FINE XVI SECOLO In legno dipinto a finta tartaruga e finto marmo, angoli dorati e dipinti a motivi fogliacei. Sagoma a cassetta. Luce: 70,8x50 cm Ingombro: 99,2x77,6 cm € 1.800 - 2.500

13 CORNICE, FIANDRE, XVI-XVII SECOLO In legno di palissandro ed ebano, sagoma a cassetta. Luce: 29,3x24 cm Ingombro: 45x39 cm € 3.200 - 4.200 16


14 CORNICE, ITALIA CENTRALE, XVI-XVII Sagoma a cassetta abbellita da motivi di foglie e fiori policromi su fondo nero. Luce: 68,8x58,6 cm Ingombro: 87x76 cm € 2.200 - 3.000

15 CORNICE, ITALIA CENTRALE, SECONDA METÀ XVII SECOLO In legno naturale con sagoma mistilinea. Luce: 90,8x68,8 cm Ingombro: 108x85,5 cm € 700 - 900 17


16 CORNICE MARATTA, INIZIO XVIII SECOLO In legno scolpito e dorato a tre ordini di intaglio. Restauro sulla parte superiore. Luce: 44,2x36,1 cm Ingombro: 63,4x55,5 cm € 1.200 - 1.800

17 CORNICE, TOSCANA, METÀ XVI SECOLO Cornice a cassetta in legno dorato. La fascia centrale decorata da racemi realizzati a bulino è inquadrata da nastri ritorti. Profilo a motivo di foglie e sottofoglie. Difetti Luce: 73x59 cm Ingombro: 98x82 cm € 1.500-2.000 18


18 CORNICE, ROMA, XVII SECOLO In legno scolpito e dorato a motivi auricolari dai quali si dipartono viticci, palmette, foglie e spirali da cui sbocciano fiori. Questa particolare decorazione rimanda al fregio vegetale del registro inferiore del recinto dell’Ara Pacis. Luce: 65x46 cm Ingombro: 88x70 cm; fascia 12 cm ₏ 4.500-5.500

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19 CORNICE MARATTA, XVIII SECOLO Cornice in legno scolpito, dorato ed ebanizzato. Luce: 24,3x18 cm Ingombro: 34,5x28,2 cm € 700 - 900

20 CORNICE, ROMA, SECONDA METÀ XVIII SECOLO Cornice in legno scolpito e dorato a tre ordini di intaglio. Il lotto è stato riadattato. Luce: 35,3x53,5 cm Ingombro: 52,2x69,1 cm € 500 - 600 20


21 CORNICE PITTI, FINE XVIII INIZIO XIX SECOLO In legno dorato e scolpito, ai centri dei lati foglie ritorte generano ampie volute vegetali che si muovono verso gli angoli, caratterizzati da foglie aperte. Luce: 107x83 cm Ingombro: 140x113,5 cm € 2.000 - 2.500

22 CORNICE, FRANCIA, INIZIO XIX SECOLO Cornice in ebano intagliata a motivi di foglie d’acanto che, ai centri e agli angoli, formano degli intrecci mistilinei. Tralci di fiori si avvolgono attorno alla sagoma. Luce: 33,3x24 cm Ingombro: 51,2x42,7 cm € 1.000 - 1.500 21


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CORNICE, LUCCA, XVIII SECOLO

CORNICE, SICILIA, XIX SECOLO

Cornice in legno decorata agli angoli con motivi vegetali alternati da cartelle centrali.

Cornice a guantiera in legno dorato, battuta decorata a motivi di fogliette nervate e sottofoglie rivolte verso l’interno. Sulla fascia volute vegetali incise agli angoli.

Luce: 93,2x72 cm Ingombro: 101x78,7 cm

Luce: 54,3x41,2 cm Ingombro: 66,1x53,1 cm

€ 300 - 400

€ 260 - 360

25 CORNICE IN STILE CANALETTO, VENEZIA, FINE XIX SECOLO In legno intagliato e dorato, sagoma mistilinea decorata da racemi di foglie e fiori, su fondo bulinato, separati da cartelle poste ai centri. Profilo esterno a baccellature che dai centri si distribuiscono verso gli angoli. Luce, 66,5x51,8 cm Ingombro, 79,5x64,3 cm € 700–900 22


26 CORNICE, CENTRO-ITALIA, XVIII SECOLO Cornice in legno dorato, fascia centrale inquadrata da foglie e sottofoglie intagliate e motivo a cordellina stilizzato. Ridorata, difetti. Luce: 46,7x61 cm Ingombro: 62x76 cm € 300 - 400

27 CORNICE INGLESE, FINE XVIII INIZIO XIX SECOLO Cornice in stile Maratta, in legno dorato e scolpito a tre ordini di intaglio. Ridorata. Luce: 42,5x93,2 cm Ingombro: 62x112 cm € 400 - 500

28 CORNICE INGLESE, PRIMO QUARTO DEL XIX SECOLO Cornice in legno dorato decorata alla battuta da motivi di foglie e sottofoglie. Sulla fascia centrale ramages vegetali alternati a fiori. Luce: 77x66 cm Ingombro: 92,3x80 cm € 300 - 400

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29 CORNICE, EMILIA, XIX SECOLO In legno dorato, controbattuta e profilo a motivi di campanule ricorrenti che dai centri si muovono verso gli angoli. Racemi fogliacei, realizzati a bulino, decorano la sagoma. Luce: 37,5x47 cm Ingombro: 50x59 cm € 300 - 400

30 CORNICE, LUCCA, XIX SECOLO Cornice in legno con sagoma a guscio decorata alla battuta con motivi di fogliette nervate e sottofoglie. Profilo a piccola cordella alternata, ai centri dei lati e agli angoli, da foglia nervata. Difetti Luce: 58,7x49 cm Ingombro: 71,5x61 cm € 300 - 400

31 CORNICE A GUSCIO, FINE XVIII SECOLO Cornice in legno dorato, battuta piatta seguita da motivo a perlinature. Ai quattro angoli della fascia centrale conchiglie in pastiglia. Luce: 44,5x38,3 cm Ingombro: 61,3x55 cm € 400 - 500 24


32 CORNICE NEOCLASSICA, PRIMO QUARTO XIX SECOLO In legno dorato e scolpito a più ordini di intaglio. L’ampia fascia lavorata a sabbiatura dorata è inquadrata da motivo a foglie e sottofoglie e, piccolo nastro ritorto. Profilo a foglie nervate sovrapposte che dai centri, legati da nastro annodato, si muovono verso gli angoli. Luce: 104x78 cm Ingombro: 135,5x109,5 cm € 600 - 800

33 CORNICE TOSCANA In legno scolpito e dorato a motivi di foglie e sottofoglie. La cornice è assemblata con materiali antichi di recupero. Luce: 61x47 cm Ingombro: 73x59,5 cm € 300 - 400

34 CORNICE, LOMBARDIA, XVIII SECOLO In legno dorato e laccato a motivo di nastro ritorto. Riadattata Luce: 71,7x52,5 cm Ingomro: 80,5x61 cm € 300 - 400 25



Dipinti e Disegni dal XV al XIX secolo (lotti 35-249)


Una collezione di disegni dal XVI al XIX secolo (lotti 35-44) 35 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO Sant’Antonio da Padova Matita su carta, cm. 19x13 € 500 - 700

36 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO Paesaggio con figure Matita, penna e acquarello, cm. 15,3x21,4 € 400 - 600 28


37 SCUOLA BOLOGNESE, XVIII SECOLO Studio di nudo virile con angeli Matita su carta, cm. 22,1x20 Il disegno è tratto dall’affresco di Domenichino su uno dei peducci nella tribuna della chiesa di Sant’Andrea della Valle in Roma, raffigurante San Matteo e gli angeli. € 500 - 700

38 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO Studio di nudi e teste di carattere Penna e matita su carta, cm. 22x31,5 ca. € 800 - 1.000 29


39 SCUOLA ROMANA, FINE XVI SECOLO Studio di soldato romano con spada Penna e matita su carta, cm. 23x17 ca. € 500 - 700

40 SCUOLA FRANCESE, XVII SECOLO Studio di nudo femminile Matita e gessetti colorati su carta, cm. 22,2x12 € 700 - 800 30


41 SCUOLA LOMBARDA, SECONDA METÀ XVI SECOLO Studio di testa grottesca maschile Matita e sanguigna su carta, cm. 10,3x8,7 € 1.500 - 2.000 31


42 SCUOLA FRANCESE, PRIMA METÀ XIX SECOLO Studi di nudo femminile Matita e biacca, cm. 26x19 € 400 - 500

43 ARTISTA NEOCLASSICO Figura virile togata Tecnica mista su carta, cm. 25,5x15,5 € 500 - 600 32


44 SCUOLA NORD-ITALIANA, XVII SECOLO Ritratto di condottiero con collana d’oro Olio su carta, cm. 13,3x10,8 € 1.000 - 1.500 33


45 SCUOLA VENEZIANA, XIX SECOLO Veduta di canale di Venezia con ponti e figure Tecnica mista su carta, cm. 11,1x17,2 € 500 - 600

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ANGELO TREZZINI, ATTRIBUITO (Milano, 1827 - 1904)

ANONIMO, XIX SECOLO Studio di nudo maschile

Contadinella con cesta

Tecnica mista su carta, cm. 32x22 ca.

Matita, carboncino e biacca, cm. 29,7x21,7

€ 300 - 400

€ 200 - 300 34


48 ANONIMO, XIX SECOLO Ritratto di fanciulla Tecnica mista su carta, cm. 27x19 Con cornice Reca firma in basso a sinistra “PICCIO”. Deriva dal Ritratto di fanciulla di Anton Raphael Mengs, già nella Galleria Barberini, che potrebbe corrispondere all’esemplare battuto in asta da Christie’s New York il 19/04/2007 (l. 106). € 800 - 1.000

49 SCUOLA ROMANA, XIX SECOLO Estasi di Santa Teresa Inchiostro su carta, cm. 27x21 Con cornice € 500 - 700

50 GIOVANNI BATTISTA BAGUTTI (Rovio, 1744 – 1823)

Trionfo di Marte Olio su carta applicata su tela, cm. 41x28 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. € 3.000 - 4.000 35


51 GIULIO CLOVIO, ATTRIBUITO (Grižane, 1498 – Roma, 1578)

Amor che fabbrica l’arco Tempera su pergamena, cm. 30,5x21,5 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questa raffinata tempera su pergamena può essere avvicinata a quelle eseguite da Giulio Clovio sul modello di opere celebri dei principali artisti del Cinquecento. La nostra opera è dipinta con tenui tinte pastello ravvivate da note di azzurrolapislazzuli nella tenda, nel nastro che ferma i capelli di Cupido e nei panneggi. Il soggetto e la composizione dipendono strettamente dal celebre dipinto di Parmigianino Cupido che fabbrica l’arco, conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna. € 4.500 - 5.500

52 SCUOLA ROMANA, INIZIO XVIII SECOLO Riposo durante la fuga in Egitto Tempera su pergamena, cm. 23,5x19,5 € 3.000 - 4.000 36


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53 SCUOLA EMILIANA, FINE XVI SECOLO San Giuseppe in un paesaggio Olio su tavola, cm. 135x61,8 Con cornice € 2.700 - 3.500

54 BOTTEGA DI FRANCESCO BASSANO (Bassano del Grappa, 1549 Venezia, 1592)

Adorazione dei Magi Olio su tela, cm. 128,5x148 PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.000 - 4.000 38


55 NICCOLÒ DI LIBERATORE, DETTO L’ALUNNO, ATTRIBUITO (Foligno, ca. 1430 - 1502)

San Sebastiano Tempera su tavola, cm. 29,5x11 Con cornice a tabernacolo Questa deliziosa tavoletta raffigurante San Sebastiano trafitto dalle frecce costituiva con ogni probabilità la formella della cuspide di un polittico o lo sportello di un piccolo tabernacolo portatile. Evidente in ogni modo è la sua originaria destinazione alla devozione privata. L’opera va ricondotta nell’alveo della produzione umbra sul finire del Quattrocento. Il dipinto può essere probabilmente ricondotto all’attività del folignate Nicolò di Liberatore detto l’Alunno, come dimostra il confronto con i molti altri San Sebastiano da lui eseguiti e in particolare quello similissimo della paletta d’altare della chiesa di San Giovanni Battista a Cannara, del 1482. € 5.000 - 7.000

56 PITTORE UMBRO O TOSCANO, ULTIMO QUARTO DEL XV SECOLO Vergine in adorazione del Bambino Tempera su tavola, cm. 96x55,5 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 6.000 - 8.000 39


57 AGOSTINO GHIRLANDA, ATTRIBUITO (Massa?, ca. 1545 - Lucca?, ca. 1588)

Madonna di Monserrato Olio su tela applicata su tavola, cm. 120x104 Con cornice Questo interessante dipinto rappresenta un’iconografia piuttosto rara, quella della Madonna di Monserrato. Una Vergine grandiosa ci appare, così, seduta col Bimbo in grembo sul tetto di una chiesa in un’impervia area montagnosa, che allude chiaramente al monastero benedettino di Montserrat in Catalogna. Gesù regge nella mano destra una sega che fa riferimento al nome Montserrat, “monte segato”. La nostra opera è stata accostata al pittore Agostino Ghirlanda, attivo fra Massa, Lucca e Pisa nella seconda metà del XVI secolo, la cui produzione è caratterizzata da un richiamo ai modi dei grandi maestri fiorentini di primo Cinquecento (Sarto, Fra’ Bartolomeo) in una chiave arcaica e popolareggiante. € 10.000 - 15.000

58 SCUOLA CENTRO-ITALIANA, ULTIMO QUARTO DEL XVI SECOLO Madonna con Bambino e san Giovannino Olio su tela, cm. 49x38 Con cornice € 2.800 - 3.500 40


59 SEGUACE DI ANDREA SOLARIO (Milano, 1460 - 1524)

Testa di Giovanni Battista Olio su tavola, cm. 29x40 Con cornice Questo notevole dipinto su tavola dipende strettamente dall’eredità artistica di Leonardo da Vinci. La sua iconografia conobbe una speciale fortuna in area lombarda attraverso le varie redazioni che ne realizzò Andrea Solario, dalle quali la nostra chiaramente deriva. L’utilizzo di tinte sfumate e la resa marcatamente naturalistica si combinano entro una costruzione dell’immagine di raffinato classicismo. € 4.500 - 5.500

60 SCUOLA VENETA, PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO Adorazione dei pastori Olio su tela, cm. 57x114,5 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.500 - 2.500 41


61 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO Resurrezione di Cristo Olio su tela, cm. 137x86 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.000 - 4.000

62 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO Strage degli innocenti Olio su tela, cm. 40x56 Con cornice € 2.000 - 3.000 42


63 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO A NAPOLI, ULTIMO QUARTO XVI SECOLO La Sacra Famiglia nella bottega da falegname di San Giuseppe Olio su rame, cm. 27x19 € 4.000 - 5.000

64 BERNARDO CASTELLO (Genova, 1557 - 1629)

Madonna con Bambino Olio su tela, cm. 63x50 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il linguaggio pittorico rimanda alla produzione di Bernardo Castello e può essere messo in relazione con la Madonna col Bambino e San Giovanni Evangelista in San Giovanni di Pré e la Sacra Famiglia con Sant’Anna nella chiesa di San Matteo, entrambe a Genova. € 5.000 - 6.000 43


65 MICHELANGELO CERQUOZZI, ATTRIBUITO (Roma, 1602 - 1660)

Vagabondo con cane - Pescatore con rete, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 27,5x21 Con cornice € 2.000 - 3.000

66 PIETER VAN BLOEMEN, DETTO LO STENDARDO (Anversa, 1657- 1720)

Cavalli alla mangiatoia Olio su tela, cm. 39x58 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.000 - 3.000 44


67 FILIPPO TEODORO DI LIAGNO, DETTO “FILIPPO NAPOLETANO”, ATTRIBUITO (Roma, 1589 - 1629)

Capriccio con rovine Olio su tela, cm. 49x59 Con cornice Questa gustosa scena villereccia, ambientata in una campagna romana di fantasia con rovine, contadini che danzano e San Pietro lontano sullo sfondo, va accostata a quella porzione dell’attività tarda di Filippo Napoletano che in passato era riferita all’attività romana di Bartholomeus Breenbergh, o di altri artisti fiamminghi come Cornelis Poelenburch e Gottfried Wals. Ne sono riprova le due coppie di rami con Rovine e figure della Galleria Palatina di Firenze, o la tela di analogo tema della National Gallery di Dublino. € 3.000 - 4.000

68 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO Ritratto di gentiluomo con baffi e pizzo Olio su tela, cm. 50x40 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.500 - 2.000 45


69 SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO Filosofo con libro Olio su tela, cm. 129,5x102,5 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.500 - 2.000

70 SIMON JOHANNES VAN DOUW (Anversa, 1630 - ca. 1680)

Sosta di viaggiatori a cavallo Olio su tela, cm. 58x80 Con cornice Firmato in basso a sinistra sul piedistallo: “VAN DOUW”. Questa scena bambocciante, è un tipico prodotto dell’ambiente artistico fiammingo attivo a Roma nella prima metà del XVII secolo. Il suo stile permette di fissarne l’autore in Simon Johannes van Douw, come conferma la firma in basso a sinistra. Evidenti risultano qui gli echi di Van Laer, Goubau e Lingelbach. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.000 - 3.000 46


71 SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO Cristo crocifisso e angeli Olio su tela, cm. 126x106 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.500 - 3.500

72 JAN BOTH E ANDRIES BOTH (Utrecht, 1610 - 1652) (Utrecht, 1612 - Venezia, 1642)

Paesaggio con figure e Ponte Milvio sullo sfondo Olio su tavola, cm. 23x31 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. I fratelli Andries e Jan Both si formarono a Utrecht presso Abraham Bloemaert e giunsero a Roma nel 1634. I due collaborarono abitualmente e molti paesaggi di Jan ospitano figure di mano di Andries. Il nostro dipinto mostra un paesaggio ispirato alle rive del Tevere come suggerisce la libera reinterpretazione di Ponte Milvio nel secondo piano della scena. Tra le opere italiane dei due pittori, particolarmente vicine alla nostra sono il Paesaggio con giocatori di carte presso il Campidoglio della Bayerische Staatsgemäldesammlungen di Monaco e soprattutto la Scena di vita popolare sullo sfondo del Foro romano del Rijksmuseum di Amsterdam. € 4.000 - 6.000 47


73 SCUOLA ROMANA, FINE DEL XVII / INIZIO DEL XVIII SECOLO Fuga in Egitto Olio su tela, cm. 133,5x166,5 € 5.000 - 6.000

74 SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO Visitazione Olio su tela, cm. 92x68 Con cornice € 3.000 - 4.000 48


75 PITTORE CARAVAGGESCO GENOVESE, PRIMA METÀ XVII SECOLO Miracolo del piede risanato da Sant’Antonio da Padova Olio su tela, cm. 158x133,5 Il dipinto illustra un miracolo di Sant’Antonio da Padova che conobbe una certa diffusione nella pittura italiana del XVII secolo. In esso il santo riattacca il piede a un giovane che, dopo aver sferrato un calcio alla madre, se lo era reciso per il rimorso. L’opera è stata autorevolmente riferita da Camillo Manzitti alla mano di Orazio De Ferrari. Senza dubbio si deve qui riconoscere un frutto di particolare interesse di quella peculiare declinazione genovese del tenebrismo caravaggista che ha avuto in Orazio De Ferrari un esponente di punta, coinvolgendo altresì, in varia misura e più o meno a lungo, altri artisti di primo piano attivi in Liguria nella prima metà del Seicento come Bernardo Strozzi, Domenico Fiasella, Luciano Borzone e Gioacchino Assereto. Colpisce l’elegante semplicità della composizione e il tono umile e sin quasi dimesso della rappresentazione. Il registro narrativo risulta così raccolto e privo di enfasi, ”normalizzando” l’evento miracoloso e rendendolo immediatamente comprensibile. BIBLIOGRAFIA: C. Manzitti, scheda in I miti e il territorio. L’influenza di Caravaggio e dei Fiamminghi nella pittura meridionale, cat. della mostra (Salemi, 2015), a cura di F. Paliaga, Pontedera 2015, n. 23, pp. 82-83. € 8.000 - 10.000

76 FILIPPO LAURI (Roma, 1625 - 1694)

Martirio di Santo Stefano Olio su tela, cm. 46x66 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. Questa tela ottagonale è un’opera tipica di Filippo Lauri, nella cui pittura si fondono la tradizione nordica del paesaggio con le tendenze barocche e neo-venete della pittura romana. Nonostante la tragicità della narrazione, il linguaggio pittorico è raffinato, impreziosito da una paletta cromatica chiara e luminosa. L’opera mostra chiare affinità col dipinto dello stesso soggetto conservato alla Burghley House di Stamford, in Inghilterra. € 5.000 - 7.000 49


77 FELICE BOSELLI (Piacenza, 1650 - Parma, 1732)

Natura morta di cacciagione Olio su tela, cm. 30x48 Con cornice Il dipinto è accompagnato dalle expertise del Dott. Ferdinando Arisi e del Dott. Emilio Negro. € 3.000 - 5.000

78 SCUOLA BOLOGNESE, XVII SECOLO Sansone e Dalila Olio su tela, cm. 113,5x150 Con cornice € 3.500 - 4.500 50


79 JEAN FRANÇOIS MILLET, DETTO “FRANCISQUE MILLET” (Anversa, 1642 - Parigi, 1679)

Paesaggio classico con pastore e rovine Olio su tela, cm. 20x27 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questa raffinata composizione si inserisce nel corpus di paesaggi arcadici di fantasia di ispirazione italiana riferiti a Jean-François Millet, chiaramente influenzati da Gaspard Dughet e Nicolas Poussin. Notevoli affinità stilistiche avvicinano il nostro dipinto ai Paesaggi ideati oggi presso lo Szépmüvészeti Múzeum di Budapest, l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera e la National Gallery di Londra, eseguiti dal pittore nel terzo quarto del Seicento. € 3.500 - 4.500

80 SÉBASTIEN BOURDON, ATTRIBUITO (Montpellier, 1616 - Parigi, 1671)

Gesù Bambino adorato dagli angeli Olio su tela, cm. 51x38 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. Il dipinto può essere attribuito a Sébastien Bourdon rispondendo al complesso stile che egli andava sviluppando negli anni tra il soggiorno romano e il ritorno in patria. L’evidente rapporto con il manierismo internazionale e con il primo barocco classicistico è ben espresso nell’elegante disposizione dei putti. L’opera può essere raffrontata con dipinti autografi del Bourdon come la Partenza di Giacobbe del Museum of Fine Arts di Houston, o la Sacra Famiglia dell’Institute of Arts di Dayton. € 6.000 - 8.000 51


81 MARZIO MASTURZO (attivo a Napoli e a Roma nel XVII secolo)

Battaglia Olio su tela, cm. 49x66,5 Con cornice € 4.000 - 5.000

82 PITTORE NAPOLETANO, SECONDO QUARTO DEL XVII SECOLO La caduta della manna Olio su tela, cm. 68x100 Il dipinto rappresenta la raccolta della manna che Dio fece scendere sulla terra come dono agli Israeliti. Sulla destra spicca un maestro anziano, forse l’apostolo Paolo che nelle

sue lettere ai Corinzi descrisse la manna come cibo spirituale, dono eucaristico di Cristo. Questa tela è riferibile a un pittore attivo a Napoli nel secondo quarto del Seicento. La figura in primo piano a sinistra richiama uno dei popolani che assiste alla Liberazione di san Pietro dal carcere di Battistello Caracciolo (Napoli, Chiesa del Pio Monte della Misericordia), a sua volta un rimando alla tela caravaggesca de Le sette opere di Misericordia nella stessa chiesa. La figura del precettore anziano ricalca

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nella posa e nel rapporto con le altre figure La maestra di scuola di Aniello Falcone (Napoli, Museo di Capodimonte). Il pittore si è autorappresentato nel personaggio vestito di rosso che con fare misterioso regge lo sguardo dello spettatore in un dialogo immaginario, dalle sembianze simili all’autoritratto di Francesco Guarini come appare in Giuseppe venduto dai fratelli (Solofra, chiesa S. Andrea). € 7.000 - 10.000


83 LUDOVICO CARRACCI, ATTRIBUITO (Bologna, 1555 - 1619)

Testa di carattere Olio su tela, cm. 41x33 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise della Dott.ssa Nicosetta Roio. Il soggetto del dipinto va senza dubbio collegato al Democrito ed Eraclito di Ludovico Carracci, oggi nella Galleria Arcivescovile di Milano. Recuperando la canonica contrapposizione tra i due filosofi presocratici, la tela milanese sintetizza l’iconografia dei due pensatori, sottolineando nel riso e nel pianto l’ottimismo e il pessimismo cui le visioni dell’uno e dell’altro venivano tradizionalmente ricondotte. La testa di carattere raffigurata nella nostra tela si riferisce al solo Democrito. Realizzata in maniera rapida e sintetica essa può essere considerata uno studio preliminare per l’opera milanese e pertanto collocabile intorno agli anni 1584-1585. € 5.000 - 7.000

84 ATELIER DI GUIDO RENI (Bologna, 1575 – 1642)

Vergine orante Olio su tela, cm. 66x54 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. € 3.500 - 4.500 53


85 SCUOLA GENOVESE, PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO San Giovanni Battista nel deserto Olio su tela, cm. 32x26 € 4.000 - 5.000

86 JOSEPH HEINTZ IL GIOVANE, ATTRIBUITO (Augusta, 1600 - Venezia, 1678)

Sinite parvulos venire ad me Olio su tela, cm. 85,5x118,5 Con cornice € 6.500 - 8.500

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87 PIETER BOEL, ATTRIBUITO (Anversa, 1622 Parigi, 1674)

Natura morta di cacciagione Olio su tela, cm. 30x57 Con cornice € 2.000 - 3.000

88

Il dipinto è accompagnato da un’expertise

Crescenzio Onofri e Gaspard Dughet; ma

PIETER VAN BLOEMEN,

del Dott. Didier Bodart.

soprattutto evidenzia le affinità coi modi del

DETTO LO STENDARDO

Il dipinto rivela la mano del fiammingo Pieter

(Anversa, 1657- 1720)

van Bloemen, detto lo Stendardo, del quale

Scena pastorale

mostra le doti di animalista, lo sguardo puntualmente naturalistico e il vivido

Olio su tela, cm. 27x40

cromatismo della tavolozza. Il vasto brano

Con cornice

di paesaggio evidenzia la conoscenza di 55

celebre fratello, Jan Frans van Bloemen detto l’Orizzonte. Significative affinità di stile legano il nostro dipinto alla serie di nove Paesaggi con armenti nel Palazzo di Propaganda Fide in Roma. € 4.000 - 6.000


89 AMBITO DI LUCA GIORDANO (Napoli, 1634 - 1705)

Sant’Andrea martire Olio su tela, cm. 84x71 Con cornice € 4.500 - 5.600

90 CAREL VAN FALENS (Anversa, 1683 - Parigi, 1733)

Paesaggio con attraversamento del guado Olio su tela, cm. 46x60 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. L’opera qui in oggetto presenta i caratteri tipici del fiammingo Carel van Falens, specializzato in paesaggi, scene di caccia e pittura equestre. Nativo di Anversa, egli visse gran parte della sua vita in Francia, dove venne nominato pittore del re. La nostra tela può essere accostata a dipinti di van Falens, quali le due versioni della Partenza per la caccia rispettivamente del Musée des Beaux-Arts di Quimper e del Muzeum Narodowe di Varsavia, e il Riposo dei cacciatori del Musée du Louvre di Parigi. € 9.000 - 12.000 56


91 PITTORE TENEBROSO VENETO, SECONDA METÀ DEL XVII SECOLO Benedizione di Isacco Olio su tela, cm. 95x75 Con cornice € 5.500 - 7.500

92 OTTO VAN VEEN, DETTO “OTTO VENIUS”, ATTRIBUITO (Leida, 1556 - Bruxelles, 1629)

Madonna con Bambino e angeli Olio su tavola, cm. 67x53 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. La tela presenta una particolare originalità iconografica. La Vergine è posta al centro di un vortice di figure con gli angeli intenti a eseguire un concerto in suo onore. In alto a sinistra spicca scorciato e di profilo il Dio Padre benedicente. La felice sintesi tra le forme del manierismo italiano e la tradizione fiamminga orientano l’attribuzione verso Otto van Veen come confermano le affinità con il Cristo nell’orto degli ulivi degli Uffizi e il Cristo con Marta e Maria del Wallraf Richartz Museum di Colonia. € 5.000 - 7.000 57


93 GIOVANNI BATTISTA BEINASCHI, ATTRIBUITO (Torino, 1636 - Napoli, 1688)

L’incredulità di San Tommaso Olio su tela, cm. 70x85 Con cornice Il Prof. Riccardo Lattuada ha suggerito l’attribuzione a G.B. Beinaschi su base fotografica in una comunicazione scritta al proprietario. € 2.000 - 3.000

94 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO Paesaggio con figure e corso d’acqua Olio su tela, cm. 71x95,5 Con cornice € 2.000 - 3.000 58


95 FRANCESCO TREVISANI (Capodistria, 1656 - Roma, 1746)

Estasi di san Francesco d’Assisi Olio su tela, cm. 44x26 Il dipinto è senza dubbio riconducibile alla pala della Cappella Savelli in S. Maria dell’Aracoeli a Roma, la cui esecuzione è documentata al 1728. Il vivace pittoricismo e la rapidità esecutiva, caratteristiche tipiche dei bozzetti preparatori, permettono di considerare questa tela come uno studio propedeutico alla realizzazione del dipinto d’altare. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: F. Petrucci, in Prove d’autore. Dal bozzetto all’opera compiuta, catalogo della mostra, a cura di, E. Negro, N. Roio, G. Corrado, Imola, 14 aprile - 1 maggio 2007, Imola 2007, pp. 24-25. € 5.000 - 7.000

96 CERCHIA DI PIER FRANCESCO MOLA (Coldrerio, 1612 - Roma, 1666)

Paesaggio con Tobiolo e l’arcangelo Olio su tela, cm. 23x37 Con cornice Questa piccola tela di pregevole fattura raffigura l’episodio di Tobiolo e l’arcangelo Raffaele che catturano sulle sponde del fiume Tigri un grosso pesce, le cui viscere guariranno in seguito la cecità di Tobia, padre di Tobiolo. La scena è immersa in una colorata ambientazione boschiva, in cui si riscontra una felice sintesi delle tradizioni della pittura di paesaggio romana, bolognese e fiamminga, sviluppate in una declinazione neo-veneta. Evidente la vicinanza stilistica con Pier Francesco Mola, che trova conferma dal confronto con tele del pittore come Eco e Narciso, Oxford, Ashmolean Museum, Il Profeta Elia riceve il pane dalla vedova di Serapeta, Sarasota, Ringling Museum, e Mercurio e Argo, Berlino, Staatliche Museen di Berlino. Il presente dipinto è stato riferito dal Dott. Emilio Negro alla mano di Pier Francesco Mola in una comunicazione scritta al proprietario. € 6.000 - 7.000 59


97 CIRIACO PARMIGIANI (Piacenza, 1641 - 1704)

Battaglia Olio su tela, cm. 45x58 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. € 4.500 - 5.500

98 PITTORE FIAMMINGO ITALIANIZZANTE, PRIMO QUARTO XVII SECOLO (ADAM VAN NOORTE?) Santa Cecilia o Allegoria della Musica Olio su tavola, cm. 103,5x72,5 Con cornice € 6.500 - 8.500 60


Dalla Collezione romana di Laura Tansini (lotti 99-107) Il ricavo della vendita sarĂ destinato ad attivitĂ filantropiche

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99 GIOVANNI BATTISTA PIRANESI (Mogliano Veneto, 1720 Venezia, 1778)

Tempio di Antonino e Faustina in Campo Vaccino Acquaforte, cm. 40x50 ca. Con cornice Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 150 - 250

100 GIOVANNI BATTISTA PIRANESI (Mogliano Veneto, 1720 Venezia, 1778)

Piramide Cestia Acquaforte, cm 47x67 circa Con cornice Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 150 - 250 62


101 STEFANO DELLA BELLA (Firenze, 1610 - 1664)

Coppia di teste di profilo China su carta, mm. 43x95 Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 400 - 600

102 ANONIMO, XVIII SECOLO Suonatore di violino Tecnica mista su carta, cm. 23x17 Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 200 - 300 63


103 SCUOLA FIORENTINA, XVII SECOLO Cefalo e Procri Olio su tela, cm. 72x98 Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 3.000 - 4.000

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104 PITTORE CARAVAGGESCO, PRIMA METÀ XVII SECOLO Allegoria dell’Autunno Olio su tela, cm. 66x50 Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. Questo fascinoso dipinto si qualifica come

un’intrigante

questione

caravaggesca, ancora sostanzialmente

aperta nonostante le varie attribuzione succedutesi nel tempo, e si pone all’incrocio fra le produzioni di Pietro Paolini, Cecco del Caravaggio, Bartolomeo Cavarozzi e Angelo Caroselli. Negli ultimi anni gli studi hanno privilegiato quest’ultimo riferimento, senza che, però, gli argomenti portati possano essere considerati davvero dirimenti. La raffigurazione allegorica dell’Autunno, mutuata dall’Iconologia di Cesare Ripa e ispirata alla produzione giovanile di Caravaggio, assume qui una marcata 65

coloritura sensuale, efficacemente veicolata dall’espressione ammiccante e dalla procacità esibita dalla fanciulla, dalla corona di foglie di vite (chiaro attributo dionisiaco) e dal generoso grappolo d’uva maliziosamente profferto al riguardante. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: M. Rossetti, Angelo Caroselli 1585-1562 pittore romano. Copista, pasticheur, restauratore, conoscitore, Roma, Campisano, 2015, n. 35, pp. 260-261. € 5.000 - 7.000


106 TOMMASO LORENZONE (Pancalieri, 1824 - Torino, 1902)

L’arrivo della lettera (La cattiva notizia) 105

Seppia su carta, cm. 20x22

ANONIMO, SECONDA METÀ DEL XIX SECOLO Ritratto di dama in abito da sera

Firmato in basso a sinistra: “T. LORENZONE” Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche.

Olio su tela, cm. 37x28 Reca firma “Boldini” in basso a destra.

€ 300 - 500

Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 300 - 400

107 SCUOLA NAPOLETANA, FINE XIX SECOLO Fanciulla sulla terrazza Olio su tela, cm. 50x74 Collezione Laura Tansini, Roma - Il ricavo della vendita di questo lotto sarà destinato ad attività filantropiche. € 500 - 800 66


108 ANTONIO AMOROSI (Comunanza, 1660 - Roma, 1738)

Giovinetta che cuce Olio su tela, cm. 32x30 Con cornice € 2.000 - 2.500

109 GIOVANNI PAOLO PANINI (Piacenza, 1691 - Roma, 1765)

Capriccio con figure Olio su tela, cm. 64x44 Con cornice Questo bel capriccio architettonico con figure, si deve alla mano di Gian Paolo Panini probabilmente intorno al secondo decennio del XVIII secolo. La tela va messa in relazione con un’altra versione oggi al Holburne of Menstrie Museum di Bath, di cui il nostro dipinto offre una leggera variante nella raffigurazione del rilievo posto sulla sinistra ai piedi del sarcofago. I forti contrasti chiaroscurali e la stesura corposa rivelano l’attenzione del Panini alla tradizione vedutista di Viviano Codazzi e Giovanni Ghisolfi. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Etgraphiae editoriale, Roma, 2015, Vol. III, pp. 36-37. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 6.000 - 8.000 67


110 SCUOLA BOLOGNESE, PRIMA METÀ XVIII SECOLO Riposo durante la fuga in Egitto Olio su tela, cm. 74,5x70 Con cornice € 3.000 - 4.000

111 SEGUACE NAPOLETANO DI FRANCESCO SOLIMENA, XVIII SECOLO Transito di San Giuseppe Olio su tela, cm. 77x103,5 Con cornice € 3.000 - 4.000

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112 IGNAZIO STERN (Mariahilf, 1680 - Roma, 1748)

Sogno di Giuseppe Olio su tela, cm. 130x96 Con cornice Ignazio Stern fu allievo di Carlo Cignani a Bologna, dove venne conquistato dall’arte di Correggio e Guido Reni. Giunto a Roma, fu vicino a Francesco Trevisani e a protagonisti delle tendenze rococò della pittura romana come Benedetto Luti e Michele Rocca. Il Sogno di Giuseppe che qui si presenta costituisce un’inequivocabile e notevole testimonianza della sua maniera e delle sue qualità pittoriche. Spicca in particolare, per la sua efficacia narrativa e simbolica, la resa mirabile del pallore metafisico della Vergine, espressione della sua natura divina, in contrasto con il realismo terragno di Giuseppe. € 9.000 - 11.000

113 PAOLO MONALDI (Roma, 1710 - post 1779)

Scena campestre con saltarello Olio su tela, cm. 43,5x58,5 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Prof. Giuliano Briganti. Questa piacevole scena campestre è un esempio tipico della produzione di Paolo Monaldi, pittore che si afferma sulla scena artistica romana del Settecento figurando ‘la gente semplice del contado nella loro tranquillità agreste’ (Busiri Vici 1976, p. 97). La dimensione pastorale trova nella pittura del Monaldi un’aggraziata edulcorazione, ponendosi a metà strada tra una visione concreta della vita rurale e quella pittoresca derivata dai bamboccianti. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: A. Busiri Vici, Trittico Paesistico Romani del ‘700. Paolo Anesi, Paolo Monaldi, Alessio de Marchis, Roma, 1976, PM 14, p. 271. € 3.500 - 4.500 69


114 SCUOLA NAPOLETANA, XVIII SECOLO Scena biblica Olio su tela, cm. 101,5x127 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.200 - 2.800

115 JEAN-ANTOINE VERNET (Avignone, 1716 - Napoli, 1775)

Paesaggio con figure Olio su tela, cm. 50x60 Con cornice Firmato in basso a destra “JEAN VERNET” PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.000 - 4.000 70


116 SCUOLA VENETA, XVIII SECOLO Madonna con Bambino Olio su tela, cm. 66,5x53 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.500 - 4.500

117 SEGUACE VENETO DI MARCO RICCI, SECONDA METÀ DEL XVIII SECOLO Capriccio con architetture classiche e figure Olio su tela, cm. 93x173 Con cornice antica € 5.000 - 7.000

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118 MAESTRO DI SAN MINIATO, ATTRIBUITO (Attivo in Toscana nella seconda metà xv secolo)

Cristo crocifisso fra la Vergine e i santi Giovanni Evangelista, Gerolamo e Francesco Tempera su tavola, cm. 49x36 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Prof. Giuliano Briganti. Questa luminosa tavoletta si situa nell’ambito di un passaggio cruciale della pittura toscana nei decenni successivi alla metà del Quattrocento,

che vede coinvolti artisti come Domenico Veneziano, Filippo Lippi, Benozzo Gozzoli e Alesso Baldovinetti. L’opera può essere così collocata all’intersezione tra la cosiddetta pittura di luce e la nuova civiltà prospettica incarnata da Piero della Francesca. Giuliano Briganti assegnò per primo il nostro dipinto all’ancor’oggi anonimo Maestro di San Miniato, personalità creata e lungamente elaborata da Bernard Berenson a partire dal suo capolavoro, la Madonna con Bambino, quattro santi e la famiglia del donatore della chiesa di S. Domenico a San Miniato. Un fiancheggiatore dei suoi grandi contemporanei, attivo fra il 1460 e il 1500 circa, con un catalogo piuttosto corposo e un’attività imperniata su 72

dipinti destinati alla devozione privata (soprattutto Madonne con Bambino), ma non priva di sortite sul fronte pubblico delle pale d’altare. La nostra piccola tavola si pone all’interno del corpus ancora fluttuante del Maestro di San Miniato, come suggerisce la sua parentela stilistica con la Deposizione di Cristo nel sepolcro già in coll. Campana e di proprietà dei Musée Nationaux francesi, il San Nicola in trono fra quattro santi già nella coll. Woodward di Londra, o la predella con Storie di Santa Barbara della Pinacoteca Vaticana. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 12.000 - 16.000


119 GIROLAMO DENTE, DETTO GIROLAMO DI TIZIANO (Ceneda, 1510 - 1568)

Sacra Famiglia Olio su tavola, cm. 66,5x58,7 La Sacra Famiglia qui in oggetto esibisce chiaramente la sua stretta dipendenza stilistica e iconografica

dalla pittura di Tiziano, qualificandosi immediatamente come un nobile prodotto della sua più stretta cerchia. Essa va così ricondotta ai migliori aiuti attivi fra quarto e sesto decennio del XVI secolo nell’atelier del grande maestro. I più seri indiziati come autori di questa tavola elegante ed aggraziata sono Francesco Vecellio, fratello di Tiziano, Polidoro da Lanciano e soprattutto il fido Girolamo 73

Dente, detto Girolamo di Tiziano, al quale si propone di assegnare la nostra tavola alla luce delle affinità con opere a lui generalmente riferite come la Sacra Famiglia con le sante Caterina d’Alessandria e Maria Maddalena, Firenze,

Galleria

Palatina,

e

la

Madonna con Bambino e santi delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. € 15.000 - 20.000


120 BARTOLOMEO CESI (Bologna, 1556 - 1629)

Deposizione Olio su tela, cm. 99x127 Con cornice Questo bel dipinto va posto in stretta relazione con la tela di analogo soggetto facente parte del trittico della Passione di Cristo della certosa di San Girolamo di Bologna, realizzato da Bartolomeo Cesi negli ultimi anni del XVI secolo. PressochĂŠ sovrapponibili, entrambe le tele presentano i medesimi caratteri formali e stilistici, elaborati dal Cesi attraverso lo studio della scuola toscana e tramite la conoscenza delle opere di Scipione Pulzone, conosciuto durante il soggiorno romano del 1591. â‚Ź 12.000 - 16.000 74


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di Madrid, a Marta e Maddalena del Detroit Institute of Art. Per il sodo plasticismo della composizione e la levigatezza dell’incarnato di Maddalena, risulta peraltro chiaro anche l’influsso di Artemisia e Orazio Gentileschi. L’opera va collocata nell’ambito del caravaggismo olandese o fiammingo entro il 1630, e forse avvicinata alla produzione di Abraham Janssens. Va altresì considerato come un’altra versione del tutto simile alla nostra (Milano, Bigli Art Broker), seppur apparentemente inferiore di qualità, sia stata autorevolmente attribuita da Paul Huys Janssen al fiammingo Theodor Van Loon (Erkelenz, 1582 ca. - Maastricht, 1649).

PITTORE CARAVAGGESCO FIAMMINGO O OLANDESE, PRIMO QUARTO DEL XVII SECOLO (THEODOR VAN LOON?) Maria Maddalena confortata dalla sorella Marta Olio su tela, cm. 109,5x85 Con cornice Questa bella tela con le due sante sorelle riprese a mezza figura esibisce chiaramente una stretta dipendenza da Caravaggio: basti pensare alla Maddalena della Galleria Doria Pamphilj di Roma, alla Santa Caterina d’Alessandria del Museo Thyssen

€ 7.000 - 10.000 75


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nella fase in cui le sue opere divengono più eclettiche, tra ricordi

GIOVANNI BAGLIONE

manieristici, permanenze caravaggesche e aperture al barocco. Lo studioso avvicina questo dipinto alla pala di analogo soggetto

(Roma, 1573 ca. - 1643)

nella chiesa parrocchiale di S. Vincenzo a Gravedon e al Ritorno

Ritorno della Sacra Famiglia a Nazareth

dalla fuga in Egitto conservato nella basilica romana dei Ss.

Olio su tela, cm. 100x75 Con cornice antica

Apostoli. Giovanni Baglione, tra i protagonisti della scena artistica

Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Giuseppe Porzio.

fondamentali Vite de’ pittori, scultori et architetti e per la feroce

capitolina nei primi decenni del Seicento, è noto anche per le sue inimicizia col Merisi. La sua iniziale pedissequa adesione allo stile naturalista del Caravaggio, di cui questa tela rivela solo un’eco

La tela raffigura il ritorno a Nazareth di Giuseppe, Maria e del piccolo Gesù dopo che quest’ultimo si era perso nel Tempio di Gerusalemme. Questo dipinto inedito è stato riconosciuto da Giuseppe Porzio come un’opera matura di Giovanni Baglione,

nell’uso delle ombre e delle luci, provocò infatti l’ira e il dileggio da parte del grande pittore lombardo. € 10.000 - 15.000 76


123 PITTORE CARAVAGGESCO, PRIMO QUARTO DEL XVII SECOLO

marcatamente realista, di soggetto e registro anti-aulico, concentrata su pochi personaggi rappresentati a mezza figura a grandezza naturale e ripresi dal vivo. Bartolomeo Manfredi è ad evidenza il termine di paragone obbligato per questa composizione, che richiama strettamente molti suoi dipinti, dall’Incoronazione di spine del Museo di Springfield al Cristo alla colonna di ubicazione ignota. Ma soprattutto occorre segnalare il Santo legato a una colonna del Musée des Beaux-Arts di Quimper, pressoché identico al nostro, ma di qualità che si direbbe decisamente inferiore, che Gianni Papi ha valutato come una probabile copia da un originale perduto nella sua recente monografia dedicata a Manfredi (Soncino 2013, pp. 186-187).

Martirio di un santo Olio su tela, cm. 105,5x89,5 Con cornice Questa plastica composizione risulta saldamente imperniata sulle due figure che occupano la scena: il santo martire (presumibilmente Sebastiano) e l’aguzzino che lo sta legando. L’immagine è compressa sul primo piano, con i due personaggi che emergono prepotentemente dal buio che pervade l’ambiente retrostante. Un fascio di luce irrompe da sinistra investendo l’uomo seminudo e rilevandone la corporatura possente. La tela presenta un caravaggismo diretto, esplicito ed essenzializzato, che conduce nel cuore della cosiddetta Manfrediana methodus: una pittura

PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 7.000 - 10.000 77


124 FRANCESCO ALBANI (Bologna, 1578 - 1660)

Ecce Homo con angeli Olio su tela, cm. 43x57 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Prof. Andrea Emiliani. Questo bel dipinto va senza dubbio messo in relazione con il celebre Ecce Homo di Francesco Albani, di misure assai maggiori (cm. 144x143), solitamente datato intorno al 1635 e fin dal Seicento nella galleria di Palazzo Colonna a Roma. Il Salvatore, affiancato da tre angeli, si staglia su uno sfondo scuro e uniforme che si sostituisce al chiostro colonnato della tela in collezione Colonna, conferendo alla raffigurazione una struttura compositiva più compressa ed essenziale. Tale espediente genera un tono più drammatico e una resa più partecipe del soggetto, ulteriormente rafforzata dal volto in forte scorcio dell’angelo in secondo piano sulla destra, raffigurato nell’atto di guardare Cristo. Proprio la presenza di questa figura descrive la variazione più evidente della nostra tela che consiste nel raddoppiamento della testa di profilo posta alle spalle dell’angelo di destra. Queste tre figure angeliche manifestano i più tipici tratti pittorici dell’Albani: la stesura morbida della materia, le delicate variazioni cromatiche e la composizione perfettamente calibrata. È opportuno segnalare come l’incisione settecentesca in controparte dell’Ecce Homo di Albani, eseguita da G. Rousselet per il consigliere del Re, presenti una più stretta analogia compositiva con la nostra versione rispetto a quella Colonna. Confermano l’autografia della tela, oltre alla sua elevata qualità, la presenza di vari pentimenti, soprattutto evidenti nelle vesti degli angeli. € 10.000 - 15.000 78


125 HENDRICK VAN MINDERHOUT (Rotterdam, 1632 - Anversa, 1696)

Scena costiera Olio su tela, cm. 82x117 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. La nostra suggestiva scena costiera, con la sua febbrile attività portuale in primo piano, rimanda alle opere di analogo soggetto di Hendrik van Minderhout. Peculiari dell’artista sono i marinai che affollano le imbarcazioni, il gruppo “della buona ventura” composto da gentiluomini e gitane, il convoglio della principessa orientale in sella a dromedari e gli stendardi che sventolano sulla sommità degli alberi delle barche. Il dipinto può essere utilmente raffrontato a varie opere di analogo soggetto dell’artista, ad esempio quelle conservate presso il Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa o al Musée des Beaux-Arts di Rouen. € 13.000 - 18.000 79


126 FRANCESCO CAIRO (Santo Stefano in Brivio, 1607 - Milano, 1665)

Cristo nell’orto Olio su tela, cm. 97x74 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. Questo notevole dipinto, raffigurante Cristo nell’orto dei Getsemani, va riferito a Francesco Cairo, uno dei protagonisti della cultura artistica lombarda del XVII secolo. L’opera esprime un linguaggio pittorico desunto dalla lezione del Morazzone e del Cerano, dove il gusto naturalistico si unisce a un timbro drammatico dai toni fortemente chiaroscurati di memoria caravaggesca. La figura di Cristo, sormontata dall’Arcangelo Michele e circondata dagli strumenti della passione, è fortemente scenografica e suggestiva. Colto nell’istante di maggior tormento, la luce ne illumina il corpo inerme e la parte inferiore del volto, lasciando gli occhi avvolti nell’ombra. Francesco Cairo realizzò numerose versioni di questo tema (per esempio la tela di dimensioni leggermente inferiori conservata presso la Pinacoteca Sabauda in Torino) e la presente redazione appare fra quelle di qualità più sostenuta. € 10.000 - 12.000

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127 GIUSEPPE VERMIGLIO, ATTRIBUITO (Alessandria, 1585 - 1635)

Davide Olio su tela, cm. 100x50 Con cornice Assieme al Sacrificio di Isacco, il tema di Davide e Golia è quello su cui Giuseppe Vermiglio ha avuto più occasione di ritornare nell’arco della sua attività. Per la sua drammaticità e il suo crudo realismo si tratta, del resto, di una delle iconografie predilette nei primi decenni del Seicento dalla pittura di ispirazione caravaggista, e i vari artisti che all’epoca vi si cimentarono non aggirarono di certo il riferimento al capolavoro del Merisi conservato alla Galleria Borghese. Non fece eccezione il milanese Vermiglio, trasferitosi ancora giovinetto a Roma nel 1604. Alle almeno tre versioni note considerate autografe dagli specialisti, si deve così aggiungere ora questa bella tela inedita, che ripropone fedelmente l’elegante e ben rodato schema compositivo, purtroppo decurtato in basso a sinistra della spada e in alto a destra della testa mozza di Golia. Non è affatto da escludere che tali tagli, così accuratamente calibrati, siano stati dettati anticamente dalla volontà di eliminare le porzioni più efferate e impressionanti dell’immagine, addomesticandola e rendendola più immediatamente godibile nel suo nuovo castigato classicismo. PROVENIENZA: Collezione privata, Londra Lotto in Temporanea importazione. € 10.000 - 15.000

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128 ARTUS WOLLFORT O WOLFAERTS, ATTRIBUITO (Anversa, 1602 - 1641)

Eraclito Olio su tela, cm. 71x56,5 Con cornice In questo notevole mezzo-busto di uomo barbuto in lacrime si riconosce facilmente Eraclito di Efeso, il “filosofo che piange”, nella tipica espressione malinconica. La resa lenticolare delle superfici, la pennellata energica e corposa, la finezza del disegno, spingono l’attribuzione verso un artista fiammingo influenzato dal caravaggismo, non lontano da Abraham Janssens, che può essere identificato in Artus Wollfort (o Wolfaerts). Questi ebbe una cospicua attività nella città natale di Anversa. Wolffort fu attivo principalmente come pittore di storia, impegnato in opere di tema sacro, ma ebbe anche una ricca produzione di dipinti a mezza figura raffiguranti evangelisti, apostoli, o, come in questo caso, filosofi, nella quale adottò un registro più marcatamente naturalistico. € 9.000 - 11.000 82


129 PIER DANDINI (Firenze, 1646 - 1712)

Dalle Storie di Alessandro Magno (Alessandro Magno accoglie la famiglia di Dario) Olio su tela, cm. 87x129 Con cornice Questo notevole dipinto va senza dubbio avvicinato alla versione oggi conservata nella collezione Haukhol, a Houston (USA). In entrambi i dipinti emergono i caratteri peculiari della produzione pittorica di Pier Dandini: l’inconfondibile lessico cortonesco, ravvisabile soprattutto nel repertorio di immagini antiche, la solennità delle pose delle figure e l’intensità luministica dei colori. Giovanni Targioni Tozzetti, nel Settecento, ricorda due dipinti del Dandini raffiguranti tale soggetto nelle collezioni Dandini a Firenze e Del Borro a Livorno. È assai verosimile che le due tele debbano essere identificate con quella in collezione americana e con il dipinto qui proposto. BIBLIOGRAFIA: S. Bellesi, Riflessi cortoneschi in alcune pitture di Pier Dandini, in “Antichità viva”, vol. 36, 2-3 (1997), pp. 102 e 106, n. 20. € 12.000 - 18.000 83


130 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO A GENOVA, XVII SECOLO Interno di cucina con cuoca e natura morta di pesci, ortaggi e cacciagione Olio su tela, cm. 111x135 Con cornice antica L’impianto compositivo di questa notevole scena di cucina deriva dai modelli messi in opera in area fiamminga nel secondo Cinquecento da Pieter Aertsen e Joachim Beuckelaer e portati a piena maturazione, lungo una direttrice di sviluppo barocca, da Frans Snyders e dai suoi maggiori allievi e seguaci. Genova, com’è noto, è stato uno dei principali canali di comunicazione artistica, oltreché commerciale, con le Fiandre e l’incidenza della pittura fiamminga sulla cultura figurativa locale fu di incalcolabile portata, a maggior ragione a seguito dei soggiorni di tanti artisti di alto livello nel corso del XVII secolo. L’elaborata tela che qui si presenta rientra in questa cruciale congiuntura e si lega strettamente, nell’iconografia e nella struttura, alla produzione genovese di Jan Roos e soprattutto Giacomo Legi, esibendo evidenti affinità con opere di analogo soggetto eseguite da quest’ultimo o da suoi aiuti, come quelle conservate nella Quadreria S.A. di Lugano, al Museo di Palazzo Bianco a Genova, o al Musée des Beaux Arts di Bordeaux. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 10.000 - 15.000 84


131 LUCA GIORDANO (Napoli, 1634 - 1705)

Visione di Sant’Antonio da Padova Olio su tela, cm. 75x51 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Questa tela dalla cromia luminosa e sgargiante va posta in stretta relazione con la Sacra Famiglia venerata da Sant’Antonio da Padova di Luca Giordano, eseguita intorno al 1665 per la Chiesa di Santo Spirito a Venezia e oggi conservata presso la Pinacoteca di Brera a Milano. Le evidenti affinità iconografiche e compositive, la stesura rapida e abbreviata, la concezione brillantemente sintetica, capace di delineare con pochi tratti il dinamismo e la monumentalità dell’opera finita, consentono di riconoscere nella nostra tela un brillante bozzetto preparatorio. € 10.000 - 12.000 85


132 ANTONIO BADILE (Verona, 1518 circa - 1560)

San Francesco riceve le stimmate San Girolamo nel deserto, coppia di dipinti Tempera su tavola, cm. 33x41 Con cornici Il dipinto è accompagnato da uno studio del Dott. Enrico Maria Guzzo. Queste due notevoli tempere su tavola, rispettivamente raffiguranti San Francesco riceve le stimmate e San Girolamo penitente, possono essere identificate con le due parti della predella di una pala d’altare raffigurante la Deposizione di Cristo, commissionata ad Antonio Badile nel mese di agosto del 1497 e destinata alla chiesa degli orefici veronesi, intitolata a Santa Maria della Misericordia e a Sant’Alò. L’accurato studio di Enrico Maria Guzzo ci permette di ricostruire puntualmente le vicende, anche collezionistiche, delle due tavole. Dall’originaria ubicazione, esse passarono prima nella collezione della famiglia Monga a San Pietro Incariano, presso Verona, e successivamente, agli inizi del XX secolo, nella collezione di Cesare Laurenti a Venezia. La tavola principale, raffigurante la Deposizione di Cristo con la Madonna, San Giovanni e la Maddalena e i santi Pietro e Girolamo, è ricomparsa in un’asta londinese di Sotheby’s il 21 aprile 1993, sprovvista della predella facilmente individuabile grazie all’accurata descrizione presente nei documenti rintracciati dal Prof. Guzzo. Le formelle laterali della predella ricompaiono, dunque, oggi. Esse confermano la piacevolezza descrittiva tipica della pittura narrativa di Antonio Badile, riscontrabile in opere come la Deposizione di Cristo nel sepolcro del Museo Canonicale di Verona o il Transito di una religiosa della Pinacoteca Nazionale di Ferrara. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: E.M.Guzzo, Il patrimonio artistico veronese nell’Ottocento tra collezionismo e dispersioni (seconda parte), in “Atti e Memorie dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXII, 1995-1996; E.M.Guzzo, Risarcimento di Antonio Badile, in “Arte Cristiana” LXXXI, 1993. € 16.000 - 22.000

86


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individuare qui, oltre alla diretta suggestione di Caravaggio, gli echi di alcuni tra i suoi migliori seguaci italiani e nordici attivi a Roma nei fatidici primi tre decenni del secolo: segnatamente Bartolomeo Manfredi, Cecco del Caravaggio, Jean Ducamps e Valentin de Boulogne. La rappresentazione del soggetto evangelico si avvale di un registro patetico che riserva una particolare accentuazione retorica alla gestualità e alle pose delle figure che occupano il primo piano della scena: un’enfasi funzionale all’efficace comunicazione dell’effetto di stupefazione e sgomento determinato dalla partecipazione all’evento miracoloso. Da sottolineare la serrata compattezza dell’affollata struttura compositiva a fregio, ulteriormente accentuata dallo sfondo scuro e da una luce lunare che produce contrasti chiaroscurali particolarmente profondi e drammatici.

PITTORE CARAVAGGESCO FIAMMINGO O OLANDESE, PRIMO QUARTO XVII SECOLO Resurrezione di Lazzaro Olio su tela, cm. 139x187 Questa notevole tela, di formato e concezione monumentale, è stata avvicinata da Richard Spear e Pierluigi Carofano alla mano di Gerard Douffet (Liegi, 1594 - 1660). I due studiosi hanno offerto argomenti non trascurabili, ma non conclusivi, a sostegno della loro ipotesi attributiva, legati alle analogie con alcune delle opere della fase italiana e strettamente caravaggista del pittore (fra il 1614 e il 1622), quali la Maddalena penitente del museo di Augsburg o la Cattura di Cristo del Museum of Fine Arts di Boston. Nondimeno si direbbe che questo bell’esempio di caravaggismo fiammingo di prima mano, databile entro la metà del terzo decennio del Seicento, richieda ancora, alla luce dei costanti e inarrestabili sviluppi degli studi sull’argomento, un supplemento di indagini prima che la partita in merito al suo autore possa considerarsi chiusa. Risulta agevole, in ogni modo,

BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: P. Carofano, scheda in I miti e il territorio. L’influenza di Caravaggio e dei Fiamminghi nella pittura meridionale, cat. della mostra (Salemi, 2015), a cura di F. Paliaga, Pontedera 2015, n. 5, pp. 32-35. € 25.000 - 35.000 88


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Lanfranco (suo tradizionale riferimento) e Artemisia Gentileschi (in favore della quale in passato, più o meno dubitativamente, si espressero Maurizio Marini e Nicola Spinosa), o artisti della loro cerchia più stretta. Questi due nomi, in effetti, sono quelli che l’opera richiama più immediatamente, per la composizione di nitida chiarezza e marcato plasticismo, per la sapiente coesistenza di naturalismo e classicismo, per la virtuosistica ridondanza dei panneggi e, non ultimo, per la fisionomia delle figure, davvero ricorrente in opere di entrambi gli artisti, al punto che Cleopatra, in particolare, sembra derivare dalla medesima modella di cui si servirono a più riprese sia Lanfranco, sia Orazio e Artemisia Gentileschi.

AMBITO DI GIOVANNI LANFRANCO (Parma, 1582 - Roma, 1647)

Morte di Cleopatra Olio su tela, cm. 138x188 Con cornice La tela fissa originalmente il momento successivo al morso velenoso dell’aspide, raffigurando Cleopatra ormai defunta, con gli occhi chiusi e il corpo senza vita rilasciato sul giaciglio, mentre le due ancelle non possono far altro che constatare l’avvenuto trapasso. Il dipinto presenta uno speciale interesse nel suo

PROVENIENZA: Collezione Duchi Verusio, Ceglie Messapica (Brindisi); Attuale proprietà, Puglia.

equilibrato incrocio di elementi romani e bolognesi, ad un’altezza cronologica che può essere fissata prudentemente tra la metà del secondo e la fine del terzo decennio del Seicento. Nel corso del tempo la sua attribuzione è così oscillata fra Giovanni

€ 16.000 - 22.000 89


135 SEGUACE FRANCESE DI CARAVAGGIO (MAESTRO DELL’INCREDULITÀ DI SAN TOMMASO?) Suonatore di flauto dolce Suonatore di flauto traverso, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 48x65 Con cornice Questa bella coppia di busti di giovani musicanti, uno intento a suonare un flauto traverso, l’altro che ha appena staccato dalle labbra un flauto dolce, rappresenta un notevole ritrovamento nel campo della pittura prodotta a Roma nei primi tre decenni del Seicento sotto l’impulso di Caravaggio: un terreno di cui ancora non si intravedono i limiti e che non cessa di rilasciare generosamente frutti sempre nuovi e interessanti. Le nostre due tele presentano un taglio compositivo di particolare originalità e mostrano uno sguardo autonomo e peculiare rispetto al modello caravaggesco, in cui sembra di riconoscere la mano di un maestro d’oltralpe, probabilmente francese, non lontano da Valentin e sensibile anche alle opere di Ribera, Tournier e Regnier. Si avanza così in questa sede l’ipotesi che nei due dipinti si possa riconoscere la mano del notevole (e ormai noto, in primis grazie a Gianni Papi) Maestro dell’Incredulità di San Tommaso, da identificare, secondo l’opinione di Papi, in Jean Ducamps. A conferma, si suggerisce il confronto con altre opere assegnate dallo studioso al corpus dell’anonimo maestro, chiaramente ancora suscettibile di aggiustamenti e ampliamenti: si pensi al S. Matteo e al Cristo e l’adultera, entrambi in ubicazione ignota, o al S. Giacomo in coll. privata. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 8.000 - 12.000

90


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aggiunta al catalogo di Guido Reni e va

acquistata nel Settecento dalla collezione

GUIDO RENI

collocato negli anni della sua piena maturità,

Crozat di Parigi, che presenta marcate

probabilmente

quarto

analogie col nostro esemplare sotto il

decennio del Seicento. L’immagine fissa il

profilo della materia e del ductus pittorico

ben noto episodio, narrato in tutti e quattro

e dovrebbe risalire allo stesso momento

i vangeli, del pentimento dell’apostolo

dell’attività dell’artista. La nostra redazione,

Pietro successivo al suo tradimento di

di

Gesù. Di questa composizione, ammirevole

una

per compattezza, patetismo e perfetta

corposa,

funzionalità devozionale, Guido realizzò varie

che si esalta nella resa naturalistica

versioni e altre ancora ne affidò alla mano

della barba, dei capelli, delle rughe

dei suoi più stretti assistenti. La più celebre

e degli occhi.

(Bologna, 1575 - 1642)

San Pietro in lacrime Olio su tela, cm. 75x57 Con cornice Il dipinto è accompagnato dalle expertise del Prof. Andrea Emiliani e del Dott. Emilio Negro. Questo impressionante busto di San Pietro in lacrime e con le mani congiunte in preghiera costituisce una significativa

nel

corso

del

smagliante fattura e

pittoricismo,

scioltissima, un

fra le versioni autografe è quella conservata al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, 91

€ 27.000 - 35.000

acceso

presenta

energica

e

luminismo,


137 GERRIT VAN HONTHORST, DETTO GHERARDO DELLE NOTTI (Utrecht, 1592 - 1656)

Giovane con bambino, zingara e la Principessa Louise Hollandine (La buona ventura) Olio su tela, cm. 84x98 Con cornice Il dipinto è accompagnato dalle expertise del Dott. Didier Bodart e del Dott. Maurizio Marini. Il dipinto che qui si illustra, di smagliante qualità pittorica, mette in scena una complessa rappresentazione allegorica imperniata sulla bella giovane elegantemente abbigliata sulla sinistra della tela e sullo studiato contrasto con le altre figure che occupano il primo piano dell’immagine: la zingara che le predice il futuro leggendole la mano (la “buona ventura” della tradizione caravaggesca) e la madre di profilo col bimbo aggrappato sulle spalle. Cardinale per l’interpretazione della scena è il riconoscimento della protagonista principale nella Principessa Palatina Louise-Hollandine (1622-1729), figlia di Enrico V di Boemia ed Elisabetta Stuart, come dimostra il confronto con le sue molteplici effigi note, in primis quelle dovute proprio alla mano di Gerrit van Honthorst. Si possono ricordare, per esempio, quella a figura intera come Diana cacciatrice, firmata e datata 1643, del Centraal Museum di Utrecht, o quella a mezza figura presso Ashdown House nel Berkshire, firmata e datata 1650. Allo stesso grande maestro olandese, e allo stesso giro di anni, va assegnata senza esitazione anche la nostra inedita scena allegorica che viene ora ad arricchire il corpus della produzione matura di Honthorst. Essa si affianca, così, a opere quali Tre gentildonne come tre grazie (1645), presso Castle Zuylen, Utrecht, e il Ritratto del principe Frederik Hendrik con la sua famiglia, del Rijksmuseum di Amsterdam (ca. 1646), condividendone una maniera in cui l’eco ancora presente del naturalismo caravaggesco “in chiaro” è ormai pienamente confluita all’interno di un elegante ed equilibrato classicismo. Louise-Marie, più nota come Louise-Hollandine, fu strettamente legata a Gerrit van Honthorst: oltre a esserne stata immortalata più volte, infatti, ella fu eccellente pittrice dilettante (soprattutto ritrattista), allieva e stretta seguace del grande maestro di Utrecht. € 50.000 - 70.000

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138 MATTIA PRETI (Taverna, 1613 - La Valletta, 1699)

Cristo coronato di spine Olio su tela, cm. 97x78 Con cornice L’attribuzione a Mattia Preti è stata indipendentemente confermata su base fotografica dal Prof. Nicola Spinosa e dal Dott. Giuseppe Porzio. Questo notevole dipinto trova la sua più logica collocazione all’interno del percorso creativo di Mattia Preti nel decennio iniziale del suo lunghissimo soggiorno a Malta, iniziato nel 1661. Probabilmente la sua esecuzione va posta subito dopo l’imponente decorazione della Cattedrale di San Giovanni a La Valletta (1661-1666). La nostra tela, oltre che per la sua evidente qualità pittorica, impressiona per il perfetto controllo della narrazione e dell’espressione degli affetti raggiunto da Mattia Preti, capace di calibrare con magistrale castigatezza il registro patetico richiesto dal soggetto. Preti ripensa qui, con rifinita cultura figurativa, non solo la grande tradizione naturalistica della pittura napoletana della prima metà del Seicento, ma anche l’esempio degli emiliani Lanfranco e Guercino. Il nostro dipinto si inscrive così idiomaticamente nella produzione più intimistica e meditativa di Preti, esprimendone la piena maturità, e va posto accanto a opere come il Cristo e la Samaritana della Fondazione Sicilia di Palermo, la Trinità col Cristo morto della chiesa di Sant’Antonio alla Valletta, il Cristo deriso del Museo della Cattedrale di Mdina, il Battista della Pinacoteca di Palazzo Arnone a Cosenza. € 25.000 - 35.000

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Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma e con quello conservato del Museo di Ponce, Portorico. Come nelle opere migliori di Troppa, artista di cui appare improcrastinabile il definitivo rilancio critico sulla scena artistica romana a cavallo tra Sei e Settecento, troviamo qui un’originale commistione di elementi che traggono spunto da Lanfranco, Mola, Baciccio, Maratti e Brandi, determinando una pittura di forte impatto, caratterizzata da energici contrasti chiaroscurali e da una paletta cromatica accesa e vivida, nella quale convivono felicemente affondi naturalistici e slanci barocchi.

GIROLAMO TROPPA (Rocchetta in Sabina, Rieti, 1636 - Roma, post 1710)

La guarigione di Tobia Olio su tela, cm. 95,5x135 Con cornice La guarigione miracolosa di Tobia per mano dell’Arcangelo Raffaele, grazie alla bile del grande pesce preso assieme a Tobiolo, è il tema più ricorrente nella produzione di Girolamo Troppa. Limitandosi agli esemplari di sicura autografia si contano almeno 5 redazioni, che condividono lo schema compositivo di base, con la sequenza dei personaggi posti orizzontalmente a mezza figura a mo’ di fregio, ma presentano fra loro piccole varianti iconografiche o di struttura. La nostra bella tela va messa in serie col dipinto acquistato dallo Stato e oggi alla Galleria

BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: F. Petrucci, Considerazioni su Girolamo Troppa: un “tenebrista” del tardo Seicento romano, in “Prospettiva”, 146, 2012, pp. 91 e 101 n. 155. € 10.000 - 15.000 96


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riferimento principale da cui deriva la composizione, esso

GIOVANNI LANFRANCO E AIUTI

viene però liberamente sviluppato nella direzione di un più energico dinamismo, di un colorismo più acceso, connotato

(Terenzo, 1582 - Roma, 1647)

da profondi contrasti chiaroscurali, e di una libertà disinvolta

La salita al Calvario

rispetto ai principi del classicismo in favore di un carattere più genuino e sin quasi rustico. L’opera va ricondotta all’interno

Olio su tela, cm. 94x119 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro.

della produzione di Giovanni Lanfranco, il meno ortodosso tra gli allievi di Annibale Carracci, che, qui come in altre opere, si dimostra sensibile alle suggestioni della produzione di Orazio Borgianni e soprattutto di Sisto Badalocchio, che a sua volta si cimentò a più riprese, con esiti affini al nostro, nel tema

Questa tela superba mette in scena con intenso realismo e calibrata teatralità uno dei vertici tragici nel racconto della passione di Cristo: l’ascesa al monte Calvario del Salvatore coronato di spine e piegato sotto il peso della croce. Nonostante la sua forte carica di pathos, la tela presenta un ammirevole equilibrio nella nitida partizione dei due gruppi plastici che ne occupano il primo piano: a destra, quello imperniato sul Cristo portacroce e gli scherani che lo attorniano, a cui risponde, sulla sinistra, quello composto dalle tre Marie. Se è chiaramente carraccesco il punto di

della salita al Calvario. La grande tela che qui si presenta può essere così considerata una significativa aggiunta al catalogo giovanile di Lanfranco entro la metà del secondo decennio, come confermano i confronti con la Crocifissione della Parrocchiale di Porcigatone, la Madonna che adora il Bambino e due santi del Museo di Capodimonte e la Pietà della Collezione Cassa di Risparmio di Cesena. € 15.000 - 20.000 97


Tre nature morte dalle collezioni Reali già proprietà della Principessa Iolanda di Savoia (lotti 141-143)

141 SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO Natura morta Olio su tela, cm. 71,5x114,5 Con cornice antica Dipinto in prima tela. PROVENIENZA: Collezioni Reali, Torino; Villa Savoia, Roma; Principessa Iolanda di Savoia, Roma; Eredi Savoia, Roma. € 4.000 - 6.000 98


142 FELICE BOSELLI (Piacenza, 1650 - Parma, 1732)

Natura morta di fiori e frutta Olio su tela, cm. 71,5x114,5 Con cornice antica. PROVENIENZA: Collezioni Reali, Torino; Villa Savoia, Roma; Principessa Iolanda di Savoia, Roma; Eredi Savoia, Roma. € 5.000 - 7.000

143 SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO Natura morta di pesci Olio su tela, cm. 71,5x124 Cornice antica PROVENIENZA: Collezioni Reali, Torino; Villa Savoia, Roma; Principessa Iolanda di Savoia, Roma; Eredi Savoia, Roma. € 4.000 - 6.000

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144 GIOVANNI ANTONIO BURRINI, ATTRIBUITO (Bologna, 1656 - 1727)

Decollazione di San Giovanni Battista Olio su tela, cm. 204x160,5 Si ringrazia il Dott. Massimo Pirondini per aver confermato su base fotografica l’attribuzione del dipinto a Giovanni Antonio Burrini. Questo notevole dipinto di imponenti dimensioni mette in scena, con sorprendente eleganza e calibrato equilibrio classicista, un’efferata scena di martirio nella quale si riconosce una non convenzionale Decollazione di Giovanni Battista. Il corpo del santo inginocchiato, di impressionante biancore, esprime nella sua rassegnata rilasciatezza la serena accettazione dell’imminente destino terreno, nella certezza della redenzione annunciata dai due angioletti con palma e corona di rose. Non è difficile individuare qui un idiomatico tributo all’arte del maturo Guido Reni, con le sue gamme chiare e liquide e la sua eterea leggerezza, declinato però in un linguaggio più avanzato, con una pittura rapida e fratta, condotta con felice libertà di tocco, e una più sfrangiata delineazione delle forme. Il rimando va così ad alcuni protagonisti della scena bolognese all’inizio del XVIII secolo, come Ercole Graziani, Donato Creti e soprattutto Giovanni Antonio Burrini. Proprio a quest’ultimo va riferita la raffinata tela qui in oggetto, come conferma il confronto con alcuni capolavori dell’artista affini al nostro dipinto, oltreché per stile, anche per soggetto, dimensioni e impianto compositivo: il Martirio di Santa Vittoria (Campiegne, Musée National du Chateau), il Martirio di Sant’Eufemia (Ravenna, Chiesa di Sant’Eufemia) e il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria (Bologna, Chiesa di Santa Caterina di Saragozza). PROVENIENZA: Collezione privata, Londra € 20.000 - 25.000

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145 ANTONIO JOLI (Modena, 1700 - Napoli, 1777)

Capriccio architettonico con figure Olio su tela, cm. 124x171 Con cornice Questo bel dipinto rientra di diritto nella produzione pittorica di Antonio Joli. L’elaborazione di un lessico personale passò attraverso la lezione del Panini durante il terzo decennio del Settecento e la successiva attività di scenografo intrapresa a Venezia, grazie alla quale fece proprio un collaudato repertorio di schemi e moduli compositivi. Il nostro dipinto si inserisce all’interno della porzione più esigua, ma non meno interessante, della produzione dello Joli, il vedutismo di fantasia. La tela mostra un paesaggio costiero immaginario mediterraneo, ove la presenza di monumenti classicheggianti

si presta alla tipica alternanza di antico e moderno: in primo piano a destra, l’arco superstite di un edificio antico in rovina e un fontanile con un piccolo mascherone zampillante; sulla riva opposta, in secondo piano, un edificio cinquecentesco con due ali laterali e balconcini superiori. La nostra grande tela può essere persuasivamente accostata ad altri capricci architettonici di Joli, qual l’esemplare conservato ad Arundel Castle, coll. Duca di Norfolk, o quello oggi a Lugano, Banca BSI. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: G. Sestieri, Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Etgraphiae, Roma 2015, Vol. II, pp. 230-251. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 20.000 - 30.000

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146 FRANCESCO TREVISANI, ATTRIBUITO (Capodistria, 1656 - Roma, 1746)

Maddalena penitente Olio su tela, cm. 162x229 Con cornice Questa tela smagliante rappresenta perfettamente quella felice intersezione tra cultura figurativa veneta, emiliana e romana che si realizza nella pittura di Francesco Trevisani. L’opera che qui si illustra esprime, in effetti, le virtù di colorista, la morbidezza dello sfumato e l’intenso ma aggraziato patetismo del pittore nativo di Capodistria. La Maddalena penitente a figura intera, confortata solo dai tre angioletti al centro della composizione, nella sua posa rilasciata e sognante tradisce

la matrice veneta alla base della formazione di Trevisani, ma anche l’influsso di Reni, Cignani e del classicismo della pittura bolognese del Seicento. Notevole anche l’ampio brano di paesaggio, che aggiorna il riferimento veneto alla luce degli sviluppi della coeva pittura romana. Trevisani ebbe una speciale predilezione per il tema della Maddalena penitente nel deserto, sul quale tornò continuamente con innumerevoli varianti (a mezza figura, a figura intera, in ginocchio, seduta o sdraiata) e mantenendo costanti gli attributi canonici del teschio, del libro aperto e della croce. Utili termini di confronto per il nostro dipinto sono, tra i tanti, le redazioni del soggetto conservate alla Galleria Nazionale delle Marche in Urbino e alla Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma. € 16.000 - 22.000

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147 GIACOMO FRANCESCO CIPPER, DETTO “IL TODESCHINI” (Feldkirch, 1664 - Milano, 1736)

Il banco del venditore di selvaggina Olio su tela, cm. 133x183 Con cornice Questo dipinto spettacolare, raffigurante il ricco banco di mercato di un venditore di selvaggina, conferma la posizione di Giovanni Francesco Cipper tra i maggiori interpreti della natura morta attivi in Lombardia nella prima metà del XVIII secolo. Il ricorrente schema compositivo, che prevede l’inserimento di una figura accanto alla natura morta vera e propria (costituita dalla ricca esposizione dei volatili al centro della scena), trasforma e arricchisce la scena in senso narrativo. Proprio la figura consente di fissare la datazione al primo decennio del Settecento. Le fattezze del nostro giovane venditore sono infatti ravvisabili nei personaggi che animano opere coeve del Cipper, come i Giocatori di carte o i Giocatori di mora con cesta di melanzane e zucche: lineamenti grossolani ma accattivanti, abiti logori, tipico cappellaccio e posizione frontale nei confronti dello spettatore. Anche l’intonazione cromatica, terrosa e monocorde, suggerisce la medesima cronologia, quando la produzione dell’artista si caratterizza per l’elaborazione di sapienti contrasti di luci e ombre e per il tratteggio visibile nella resa delle mani. L’apparente casualità della disposizione dei volatili sul banco maschera una ponderata cadenza spaziale, attraverso la quale il Todeschini sviluppa un moto quasi concentrico attorno al voluminoso corpo del tacchino. La straordinaria capacità di messa a fuoco dei volumi, così come l’utilizzo di una luce radente, che scivolando sui corpi inanimati dà risalto alla varietà cromatica dei piumaggi, permettono di inserire questa tela tra gli esiti più significativi del pittore. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: M.S. Proni, Giacomo Francesco Cipper detto il “Todeschini”, Edizioni dei Soncino, Soncino (CR), 1994, n. 11, pp. 60-61. € 25.000 - 35.000

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148 GIROLAMO TROPPA (Rocchetta in Sabina, Rieti, 1636 - Roma, post 1710)

Adorazione dei pastori Olio su tela, cm. 206x299. Con cornice Ringraziamo il Dott. Francesco Petrucci che su base fotografica ha riconosciuto in questa tela un inedito dipinto autografo di Gerolamo Troppa. Questa tela monumentale rappresenta un’importante aggiunta al catalogo di Girolamo Troppa. In essa trovano espressione i punti di riferimento abituale della sua arte (Mola, Baciccio, Brandi, Giuseppe Ghezzi), ma spicca in modo particolare l’influsso di Carlo Maratti e di opere come la Natività di S. Giuseppe dei Falegnami a Roma e l’Adorazione dei pastori dell’Ermitage di San Pietroburgo. Troppa, però, abbassa drasticamente il tono aulico e classicista connaturato all’arte marattesca e lo riporta su un registro più umile, di una grazia semplice e rustica, al limite del vernacolare, forse più congeniale alla sua maniera e certamente funzionale al racconto evangelico. Uno stringente termine di confronto è costituito dall’Adorazione dei pastori nella Chiesa di Santa Maria del Glorioso di San Severino Marche. € 25.000 - 35.000

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149 DOMENICO CORVI (Viterbo, 1721 - Roma, 1803)

Santa Timotea tra i santi Francesco d’Assisi, Giovanni Battista e Giovanni Evangelista Olio su tela, cm. 228x152 Dipinto in prima tela Il dipinto reca un’etichetta antica al retro “DOMENICO CORVI PINXIT/ROMA 1733”. Questa mirabile tela rappresenta un gruppo di santi che meditano sul mistero della morte di Cristo e sulla triplice natura di Dio. In alto un gruppo di angeli sorregge il corpo esanime di Cristo, mentre Dio Padre fissa il figlio morto con le braccia aperte in un amorevole gesto di accoglienza. Il riferimento al mistero della Trinità è esplicitato dalla presenza della colomba, simbolo dello Spirito Santo. Nel registro inferiore sono dipinti i santi Giovanni Evangelista, Giovanni Battista e Francesco, e al centro la martire Timotea con la palma stretta nella mano destra, il cui nome è riportato sulla tavoletta retta da un angelo ai suoi piedi. Questa tela superba fu dipinta da Domenico Corvi per l’altare maggiore della chiesa dei Ss. Francesco e Timotea, costruita accanto al Palazzo di campagna della famiglia Antonelli a Brugnetto di Trecastelli presso Senigallia. È lo stesso Corvi che documenta in una sua lettera, datata 1752, la frequentazione dell’accademia romana del conte Bernardino Antonelli, giovane nipote del cardinale Nicola, trasferitosi da Senigallia a Roma per intraprendere gli studi. Fu proprio grazie alla protezione del prelato che l’artista romano ottenne numerose committenze, tra cui varie pale d’altare per chiese marchigiane. Il rapporto che legò il Corvi al cardinale Nicola Antonelli è attestato anche da due splendidi ritratti a figura intera, conservati nella Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e nella Biblioteca Antonelliana di Senigallia. In seguito alla morte del cardinale Nicola nel 1767 Domenico Corvi godette della protezione di Leonardo, fratello di Bernardino, che a sua volta ottenne la cappa cardinalizia nel 1775 da papa Pio VI Braschi. Grande appassionato del culto dei santi e delle loro reliquie, l’Antonelli seguì a Roma gli scavi delle catacombe e fu su commissione del cardinale Leonardo che il Corvi eseguì la pala qui in esame nel 1773 - come riportato da un cartiglio antico applicato sul retro della tela originale - in seguito al dono fatto da Benedetto XIV alla famiglia dei resti del corpo della giovane martire romana Timotea, rinvenuto nelle catacombe di S. Callisto. Le sacre spoglie furono trasportate nella chiesa di famiglia a Brugnetto di Trecastelli, dove venne riedificata una chiesa di origine cinquecentesca e dedicata proprio a Timotea e a Francesco d’Assisi. Domenico Corvi ebbe una posizione di assoluto rilievo negli anni di transizione tra il barocco ed il neoclassicismo. Anche in questa tela si scorgono chiaramente i riferimenti alla più nobile tradizione artistica romana, dalla posa michelangiolesca del corpo di Cristo alla citazione marattesca della mirabile figura del Giovanni Evangelista di profilo. BIBLIOGRAFIA: V. Curzi, A. Lo Bianco, Domenico Corvi, catalogo della mostra di Viterbo, Roma 1998, p. 41, fig. 8. PROVENIENZA: Collezione cardinale Leonardo Antonelli, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia); per eredità conti Antonelli Castracani, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia); Collezione privata, Marche. € 45.000 - 65.000

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Un’eccezionale collezione di dipinti su rame e su pietra dal XVI al XVIII secolo (lotti 150-183)

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150 CERCHIA DI CRISTOFANO ALLORI (Firenze, 1577 - 1621)

La comunione mistica di Maria Maddalena Olio su alabastro, cm. 29x22 Con cornice L’opera è accompagnata da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il dipinto, realizzato su alabastro, raffigura la comunione mistica di Maria Maddalena durante l’eremitaggio della santa in Provenza. La particolarità del soggetto, raro in epoca barocca, si accompagna al sapiente sfruttamento delle venature naturali del supporto di alabastro in funzione mimetica del cielo. L’opera può essere raffrontata a varie opere di Cristofano Allori e in particolare alla Susanna e i vecchioni della Galleria degli Uffizi di Firenze. € 4.500 - 5.500

151 SIMON DE VOS (Anversa, 1603 - 1676)

Susanna e i vecchioni Olio su rame, cm. 23x31 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo rame di Simon de Vos deriva da un modello di Rubens oggi presso l’Alte Pinakothek di Monaco, di cui ripropone la costruzione scenica, la disposizione dei personaggi e l’identica fisionomia della Susanna, in cui è riconoscibile il viso di Hélène Fourment, seconda moglie di Rubens. € 5.000 - 7.000 112


152 CORNELIS DE BAELLIEUR (Anversa, 1607 - 1671)

Crocifissione con Maria Maddalena Olio su rame, cm. 34x25 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Il dipinto su rame qui proposto presenta un’iconografia della Crocifissione ricorrente nella pittura del XVII secolo. La Maddalena ai piedi della Croce e la presenza del vaso in primo piano richiamano altre opere di Cornelis de Baellieur, al pari del morbido colorito, del garbo compositivo e della perizia esecutiva. € 4.500 - 5.500

153 JOSEPH HEINTZ IL VECCHIO, ATTRIBUITO (Basilea, 1564 - Praga, 1609),

Deposizione di Cristo Olio su rame, cm. 19x28 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. € 3.500 - 4.500 113


154 HENDRICK DE CLERK, ATTRIBUITO (Bruxelles, 1570 ca. - 1630)

Annunciazione Olio su rame, cm. 23x31 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Significative analogie col nostro dipinto si possono riscontrare in altre opere di Hendrick de Clerk, quali l’Apollo e Marsia del Rijksmuseum di Amsterdam o il Banchetto di Acheloo del Prado di Madrid. € 3.500 - 4.500

155 JACQUES FOUQUIÈRES (Anversa, 1580 ca. - Parigi, 1659)

Valle del Reno Olio su rame, cm. 18x24,7 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo dipinto raffinato esprime compiutamente la maniera matura di Jacques Fouquiéres, successiva al suo viaggio in Italia. Il dipinto può essere avvicinato a sue opere come il Paesaggio d’inverno, Cambridge, Fitzwilliam Museum, o il Paesaggio montagnoso, Nantes, Musée des Beaux-Arts. € 3.500 - 4.500 114


156 ATELIER DI CARLO DOLCI Firenze, 1616 - 1686) Testa di Cristo Olio su rame, cm. 27x20 Con cornice Il rame qui proposto è ben esemplificativo del profondo influsso esercitato dalla pittura di Carlo Dolci. Egli sviluppò una copiosa produzione di mezze figure sacre, focalizzata sull’intensità della resa espressiva ed affettiva. Chiari esempi ne sono la tela di identico soggetto dello Statens Museum for Kunst di Copenaghen e il Cristo benedicente della Gemäldegalerie di Dresda, dai quali il nostro dipinto, uscito dall’atelier del maestro, dipende strettamente. € 4.500 - 5.500

157 CERCHIA DI GIOVANNI FRANCESCO ROMANELLI (Viterbo, 1610 - 1662)

Allegoria del Tempo Olio su rame, cm. 13x18 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise della Dott.ssa Nicosetta Roio. € 3.500 - 4.500 115


158 DIRK VAN DER LISSE (L’Aia, 1607 - 1669)

Paesaggio con amorino e pastori Olio su rame, cm. 30x39 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. In questo paesaggio arcadico si riconosce la mano dell’olandese Dirck van der Lisse, talentuoso allievo di Cornelis van Poelenburch. Conferma l’attribuzione il confronto con opere del pittore quali il Paesaggio con pastori (Berlino, Gemäldegalerie) e il Paesaggio con Mercurio e Argo (Glasgow, City Art Museum). € 4.000 - 5.000

159 JACQUES STELLA (Lione, 1596 - Parigi, 1657)

Ecce Homo Olio su alabastro, cm. 35x26 Con cornicie Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo bel dipinto su alabastro è da ricondurre alla mano del francese Jacques Stella, il quale si trasferì in Italia nel 1618, soggiornando prima a Firenze e poi a Roma fino al 1634. La nostra opera va situata proprio nel periodo italiano dell’artista, quando la sua produzione risente, da un lato, di tardo-manieristi come Stradano e Tempesta, dall’altro di Albani e Guercino. Stella dipinse ripetutamente su pietra, sia su lavagna, sia, come in questo caso, su alabastro (Susanna e i vecchioni e Giuseppe e Putifarre, già Londra, Hazlitt Gallery). € 4.500 - 5.500 116


160 CLAUDE VIGNON, ATTRIBUITO (Tours, 1593 - Parigi, 1670)

Salomè con la testa di Giovanni Battista Olio su rame, cm. 22x17 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Nonostante le dimensioni ridotte, questo dipinto riesce a infondere monumentalità alle figure che spiccano su un fondo chiaro che esalta le tinte smaltate degli abiti e degli incarnati. Il dipinto può essere riferito a Claude Vignon, il quale dopo il debutto caravaggesco sviluppò un linguaggio originale, caratterizzato da un gusto vicino al manierismo francese ma arricchito di inflessioni rembrandtiane. Il dipinto può essere raffrontato con l’Ester e Assuero conservato al Musée du Louvre di Parigi. € 4.000 - 6.000

161 FRANS FRANCKEN III (Anversa, 1607 - 1667)

La Vestizione di Santa Teresa d’Avila Olio su rame, cm. 43x35 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo dipinto su rame rappresenta la Glorificazione di Santa Teresa d’Avila, tema diffuso nell’iconografia controriformista dei Paesi Bassi cattolici. Il rame rivela la marcata influenza di Rubens. Per le sue tinte smaltate, il morbido sfumato, la pennellata fluida e accurata, esso può essere ricondotto a Frans Francken III, come testimonia il confronto con il Festino di Baldassarre dell’Herzog Anton-Ulrich di Brunswick e le sei Scene sacre della Cattedrale di Saint-Paul a Liegi. € 6.000 - 8.000 117


162 SCUOLA VENETA, FINE XVI SECOLO San Girolamo penitente Olio su rame, cm. 22,5x17,5 Con cornice € 1.000 - 1.500

163 PIETRO MERA, DETTO “FIAMMINGO”, ATTRIBUITO (Utrecht, 1570 ca. - Venezia, 1644)

Diana e Atteone Olio su rame, cm. 22x17 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. € 2.000 - 3.000

164 SCUOLA EMILIANA, FINE XVI SECOLO Vergine con Bambino e Sant’Anna Olio su rame, cm. 20x12,5 Con cornice € 2.000 - 2.500 118


165 SCUOLA ROMANA, SECONDA METÀ DEL XVII SECOLO Madonna con Bambino e San Giovannino Olio su rame, cm. 20x15 Con cornice € 2.000 - 3.000

166 MATTEO ROSSELLI (Firenze, 1578 - 1650)

San Francesco riceve le stimmate Olio su rame, cm. 29x22 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. € 2.500 - 3.000

167 PITTORE ATTIVO A ROMA, SECONDA METÀ XVI SECOLO Pietà Olio su rame, cm. 16x13 € 2.500 - 3.500 119


168 HENDRICK VAN BALEN IL VECCHIO, ATTRIBUITO (Anversa, 1575 - 1632)

Deposizione di Cristo Olio su rame, cm. 42x53 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Gli elementi stilistici di questo rame si inquadrano all’interno della corrente romanista sviluppatasi ad Anversa alla vigilia del ritorno dall’Italia di Rubens e connotata come una sorta di variante nordica del maturo manierismo italiano. L’opera è attribuibile a Hendrick van Balen il Vecchio, nella cui produzione si individuano i caratteri tipici della corrente fiamminga italianizzante di inizio Seicento. Tra le opere religiose del pittore che presentano chiare affinità con la nostra si possono citare I Misteri del Rosario, Anversa, chiesa di Saint-Paul, il Trittico della Cattedrale di Notre-Dame ad Anversa e lo Sposalizio della Vergine, Firenze, Gallerie degli Uffizi. € 8.000 - 10.000 120


169 FRANS FRANCKEN III (Anversa, 1607 - 1667)

Adorazione del vitello d’oro Olio su rame, cm. 57x64 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo bel dipinto, eseguito su una lastra di rame di rilevanti dimensioni, presenta inconfondibilmente i caratteri del marchio di fabbrica della famiglia Francken: accuratezza miniaturistica, colori smaltati e accesamente contrastati, ricchezza di dettagli, qualità e importanza del brano di paesaggio, vivacità narrativa nella rappresentazione dell’episodio biblico. In più si rinviene qui un accento rubensiano che permette di riconoscere, pur nella fedeltà agli aspetti più distintivi della tradizione familiare, la mano di Frans Francken III, come conferma il confronto con le sei scene sacre da lui dipinte per la cattedrale di Saint-Paul a Liegi, con il Festino di Balthasar dell’Herzog Anton-Ulrich Museum di Braunschweig o con il Martirio di Sant’Orsola del Museo delle Belle Arti di Budapest. € 13.000 - 18.000 121


170 FRANS WOUTERS (Lier, 1612 - Anversa, 1659)

Deposizione di Cristo con santo francescano Olio su rame, cm. 55x72 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo superbo rame di ampie dimensioni va riferito a Frans Wouters, tra i più stretti collaboratori di Rubens a partire dal 1634. Il dipinto ben si inserisce nella produzione di paesaggi dell’artista, in cui il vivace spirito decorativo si combina con una tecnica precisa e brillante. La medesima fisionomia dei volti dei personaggi del nostro dipinto è riscontrabile nel Venere e Adone conservato presso il National Museum Wales, mentre la stessa vegetazione che abbraccia le figure è riscontrabile in Ninfe sorprese dai Satiri presso la National Gallery di Londra. € 9.000 - 12.000 122


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il quale lo espose nella sua villa romana dove il rame venne

ANNIBALE CARRACCI, ATELIER DI

per la prima volta inciso da Cornelis Bloemaert. La Madonna di Montalto è uno degli apici dell’elaborazione dell’eredità

(Bologna, 1560 - Roma 1609)

raffaellesca da parte di Annibale e uno dei punti di massimo

Sacra Famiglia con Anna e Gioacchino

equilibrio di tutta la sua produzione tra spinte naturaliste e maturo classicismo. Il nostro rame presenta analoghe virtù

Olio su rame, cm. 37x28

e prerogative stilistiche, con l’inserto delle due belle figure Questo rame di mirabile qualità ripropone, con varianti minime

sul secondo piano a sinistra, presumibilmente Elisabetta e

ma con due rilevantissime aggiunte, la strepitosa invenzione

Zaccaria genitori del Battista, che vanno a occupare la porzione

compositiva di Annibale Carracci nota come la Madonnna

di spazio pittorico che nell’originaria versione di Annibale era

Montalto (olio su rame, cm. 35 x 27,5). Quest’ultima (a lungo

riservata al bellissimo brano di paesaggio. Per la sua finissima

considerata perduta fino alla sua riapparizione in asta da

qualità, nonché per l’entità, l’accurata calibratura compositiva

Sotheby’s il 10 luglio 2003 e la sua acquisizione da parte

e la brillantezza dell’esecuzione delle sue varianti rispetto al

della National Gallery di Londra) costituì uno dei più ammirati

prototipo, la presente opera può essere ricondotta all’attività

capolavori di Annibale, oggetto da subito di molteplici copie e

dell’atelier di Annibale sotto il diretto controllo del maestro.

più volte tradotto a stampa. Annibale lo eseguì per il Cardinal Alessandro Peretti Montalto all’incirca tra il 1595 e il 1597,

€ 12.000 - 16.000

123


172 CARLO MARATTI, ATTRIBUITO (Camerano, 1625 - Roma, 1713)

Lactatio di San Bernardo Olio su rame, cm. 27x22 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il rame rappresenta il miracolo del latte, in cui la Vergine fa zampillare il latte dal seno per bagnare le labbra di San Bernardo di Chiaravalle. L’opera è caratterizzata da una particolare raffinatezza compositiva, da una pennellata compatta e da gamme brillanti e luminose. Si può qui riconoscere la mano di Carlo Maratti come suggerisce il confronto con la Madonna con Bambino (Vienna, Kunsthistorisches Museum) o l’Adorazione dei pastori (San Pietroburgo, Hermitage). € 5.000 - 7.000 124


173 MAARTEN DE VOS (Anversa, 1532 - 1603)

San Michele Arcangelo Olio su rame, cm. 35x27 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo bel rame, raffigurante l’Arcangelo Michele, è opera tipica dell’anversese Maarten de Vos e databile al biennio 15831584. La restituzione del dipinto al pittore si fonda su altre redazioni del medesimo soggetto a lui riconducibili con sicurezza: un disegno dei tre arcangeli, oggi conservato al Louvre, firmato e datato 1583, mostra i tratti del viso dell’Arcangelo; l’incisione di Jerôme Wierix, datata al 1584, che riporta l’iscrizione “M. de Vos figuravit”; e da ultimo una versione di grande formato conservata presso il convento di Cuautitlan in Messico, firmata “Martinus de Vos antverpiensis inventor et fecit anno 1587”. La datazione del nostro dipinto potrebbe essere quindi successiva al disegno del Louvre (1583), che dovremmo considerare uno studio preparatorio al nostro dipinto, antecedente alla grande tavola messicana (1587) e contemporanea all’incisione di Wierix del 1584. € 6.000 - 8.000 125


174 CERCHIA DI GUIDO RENI (Bologna, 1575 - 1642)

Madonna del Velo Olio su rame, cm. 32x23 Con cornice Questo rame di raffinata qualità si presenta come un felice recupero, in chiave di classicismo emiliano seicentesco, della celebre invenzione iconografica raffaellesca della Vergine che copre con un velo trasparente il Bimbo dormiente (Chantilly, Musée Condé). Appare chiaro il riferimento a Guido Reni e a dipinti come la Madonna in adorazione di Gesù dormiente della Galleria Doria Pamphilj di Roma. Il linguaggio pittorico risulta ricco di finezze tecniche, evidenti nell’utilizzo dell’oltremarino lapislazzulo e della lacca di cocciniglia, mostrando affinità di stile con la produzione devozionale di Elisabetta Sirani. € 5.000 - 7.000

175 FRANCESCO TREVISANI, ATTRIBUITO (Capodistria, 1656 - Roma, 1746)

Madonna e San Giovannino in adorazione di Gesù Bambino Olio su rame, cm. 26x21 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Questo elegante dipinto presenta caratteri stilistici che combinano felicemente elementi veneti, bolognesi e romani. La pennellata decisa e smaltata, le cromie sapientemente accordate e la calda luminosità consentono di riferire l’opera a Francesco Trevisani, come conferma il confronto con il dipinto di analogo soggetto oggi al Musée du Louvre. € 3.000 - 4.000 126


176 PIETER DE WITTE, DETTO PIETRO CANDIDO, ATTRIBUITO (Bruges, 1548 - Monaco di Baviera, 1628)

Gesù Bambino adorato dai pastori Olio su rame, cm. 21x27 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Questo luminoso rame rivela la mano di un pittore nordeuropeo attivo in Italia tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Le evidenti influenze della pittura manierista, combinate ad una pennellata riccamente materica e a una tavolozza dalle tinte accese e luminose, accreditano l’attribuzione a Pieter de Witte detto Pietro Candido, come conferma il confronto con i suoi capolavori Adorazione dei pastori e il Compianto su Cristo morto, entrambi conservati presso la Pinacoteca Civica di Volterra. € 5.000 - 7.000

177 RAFFAELLO VANNI, ATTRIBUITO (Siena, 1590 - 1657)

Crocifissione Olio su rame, cm. 59x39 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Questo rame può essere riferito al senese Raffaello Vanni. L’iconografia deriva da un’invenzione di Francesco Vanni, padre dell’artista, e prevede attorno al Cristo crocifisso la presenza delle figure di Maria e dei santi Francesco e Caterina da Siena. La scena è ambientata sullo sfondo di un orizzonte cupo, rischiarato contemporaneamente dal sole, dalla luna e da lampi di luce che accentuano la drammaticità dell’evento. I caratteri stilistici confermano l’attribuzione al pittore, in grado di combinare un rigore e una compostezza riformata ad una luminosità dai toni barocceschi. Caratteristiche analoghe possono essere riscontrate in altre opere di Raffaello Vanni come ad esempio la pala con S. Maria Maddalena che ascolta la predica di Gesù, Siena, chiesa di Santa Maria Maddalena, o l’Allegoria delle quattro stagioni in collezione Chigi Saracini, pure a Siena. € 7.000 - 10.000 127


178

179

ABRAHAM VINCK

SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO Vergine col Bambino

(Anversa, 1575 - Amsterdam, 1619)

Cristo sollevato dagli angeli

Olio su rame, cm. 24x18,5 Con cornice

Olio su rame, cm. 22x16,5 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart.

€ 800 - 1.000

€ 2.500 - 3.500

180 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, ULTIMO QUARTO XVI SECOLO Annunciazione

181

Olio su rame, cm. 14x21 Con cornice

Olio su rame, cm. 14x17,8 Con cornice

€ 2.500 - 3.500

€ 1.700 - 2.200

SCUOLA VENETA, FINE XVI SECOLO Sacra Famiglia e sante

128


182 JOSEPH PARROCEL DETTO “DELLE BATTAGLIE”, ATTRIBUITO (Brignoles, 1646 - Parigi, 1704)

Battaglia tra l’esercito cristiano e i turchi (San Luigi dei francesi guida l’esercito contro i turchi?) Olio su rame, cm. 55x41 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Questo bel rame raffigura una carica di cavalleria sullo sfondo di un cielo tempestoso. La croce d’oro al collo del cavaliere in primo piano sulla sinistra e l’elmo coronato dal giglio di Francia permettono di identificare verosimilmente l’esercito francese guidato da Luigi IX contro i turchi. Il linguaggio pittorico, caratterizzato da pennellate irruente e vivide, rimanda alla produzione di Joseph Parrocel detto delle battaglie, tra i migliori allievi del Borgognone, come conferma il confronto con l’Armata di Luigi XIV al passaggio del Reno, del Musée du Louvre. € 5.000 - 7.000

183 FRANCISCO DE HERRERA IL GIOVANE, ATTRIBUITO (Siviglia, 1627 - Madrid, 1685)

San Francesco e l’angelo Olio su rame, cm. 42x34 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il rame è ascrivibile allo spagnolo Francisco de Herrera, i cui dipinti sono caratterizzati dalla lucentezza del colorito, dal dinamismo della composizione e da un’attenta calibratura del chiaroscuro. Da segnalare l’invenzione iconografica che mette in relazione l’angelo che conforta il Santo con l’annuncio a Maria della nascita del Salvatore, ben visibile sulla pagina aperta del libro. Utili confronti si possono istituire con l’Apoteosi di Sant’Ermenegildo del Museo del Prado di Madrid e il Trionfo dell’Eucaristia nella Cattedrale di Siviglia. € 4.500 - 5.500 129


184 DOMENICO GARGIULO DETTO “MICCO SPADARO”, ATTRIBUITO (Napoli, 1610 -1675)

Adorazione dei Magi Olio su tela, cm. 126x157 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Prof. Ferdinando Bologna. Questa inedita e luminosa Adorazione dei Magi combina chiarezza d’impaginazione e complessità d’invenzione, articolando magistralmente la coesistenza di tante figure e animali, di un’architettura di monumentali rovine classiche ricoperte di vegetazione e di un suggestivo e realistico paesaggio roccioso. La tela fu assegnata inequivocabilmente da Ferdinando Bologna a Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro (definita “Opera tipica e autografa del pittore napoletano”) e collocata in una fase relativamente giovanile dell’attività del maestro, nella seconda metà del quarto decennio del Seicento. Tale indicazione va confermata alla luce del complesso tessuto di riferimenti figurativi che la tela esibisce, che include, in

particolare, Aniello Falcone per quanto concerne le figure sottili e allungate, il giovane Salvator Rosa per il “romantico” paesaggio e ovviamente Viviano Codazzi per le architetture. Il nostro dipinto si situa in stretta relazione con altre opere all’incirca coeve di Micco Spadaro, come la Cacciata dei mercanti dal tempio, in proprietà privata napoletana (Sestieri – Daprà, n. 9, p. 73), l’Adorazione dei pastori, di ubicazione sconosciuta (Ibid., n. 12, p. 75), e con due opere frutto della collaborazione col Codazzi (a Napoli fra il 1634 e il 1647): la Basilica di Costantino con l’Adorazione dei Magi, pure in ubicazione sconosciuta (Ibid., n. 31, p. 105), e il San Pietro risana lo storpio, del Museo di Capodimonte a Napoli (Ibid., n. 84, p. 206). Le chiare affinità con le ultime due per quanto concerne l’invenzione architettonica e la relazione figure-architettura inducono a considerare l’ipotesi di una partecipazione diretta del Codazzi anche nell’esecuzione di quest’opera. BIBLIOGRAFIA: G. Sestieri, B. Daprà, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. Paesaggista e “cronista” napoletano, Milano-Roma 1994. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 12.000 - 16.000

130


185 DIANA DE ROSA, ATTRIBUITO (Napoli, 1602 - 1643)

Noli me tangere Olio su tela, cm. 146x123 Si ringrazia il Prof. Riccardo Lattuada che ha attribuito il dipinto a Diana de Rosa attraverso la visione diretta dell’opera. € 5.000 - 7.000 131


186 ANTONIO BELLUCCI E AIUTI (Pieve di Soligo, 1654 - 1726)

Diana dormiente Olio su tela, cm. 85,5x116 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il dipinto ritrae la figura di Diana dormiente, effigiata secondo l’antico modello classico con la figura adagiata su un fianco, la faretra e il cane. La composizione si articola lungo una sinuosa diagonale che partendo dal piede sinistro segue il

corpo della figura fino al gomito destro, determinandone in tal modo la profondità. La figura di Diana si caratterizza per la dolcezza del volto, la morbidezza del corpo e il movimento del panneggio. Caratteristiche simili sono emblematiche delle tendenze rococò della pittura veneziana del Settecento e in particolare di Antonio Bellucci, artista dalle composizioni estremamente raffinate, in cui i canoni figurativi seicenteschi si fondono col classicismo della scuola emiliana di Reni, Albani e Domenichino. Utile il confronto con altre opere dell’artista, come l’Ercole e Onfale conservato presso Ca’ Rezzonico a Venezia e l’Amore geloso della fedeltà del Musée des Beaux Arts di Bordeaux. € 13.000 - 18.000

132


187 GENNARO GRECO, DETTO “IL MASCACOTTA” (Napoli, 1665 - 1714)

Capricci costieri con rovine architettoniche e figure, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 63x100,5 Con cornice € 12.000 - 16.000 133


188 SEGUACE DI SALVATOR ROSA Serie di tre Scene di battaglia Olio su tela, cm. 40x50 Con cornice PROVENIENZA: Coll. Gavotti-Verospi, Roma; Coll. Valentini di Laviano; Coll. Privata. € 5.000 - 7.000 134


189

a quello contenuto nel monumento celebrativo

POMPEO BATONI

di

(Lucca, 1708 Roma, 1787)

Leonardo,

a

sua

volta dipinto su una lastra

Ritratto del Cardinale Nicola Maria Antonelli

di

ardesia

di

uguali misure proprio sull’esempio dell’altro,

Olio su ardesia, cm. 75x56 Al retro, in basso al centro, il dipinto reca la firma a pennello: “P. Batoni Pinxit Roma 1761”

che era stato messo in opera l’anno prima nella chiesa di famiglia: “Munifico oratori apud Lateranense et

Questo bel ritratto su ardesia del Cardinale Nicola Maria Antonelli, collocato dal 1778 sulla parete sinistra della chiesa di famiglia nel Palazzo Antonelli a Brugnetto Trecastelli, presso Senigallia, recava una tradizionale attribuzione a Domenico Corvi. Due preziosi documenti recentemente rinvenuti nel corso di uno spoglio sistematico dell’archivio privato della famiglia Antonelli, hanno ora permesso di ricondurre anche questo ritratto, come già quello del nipote Cardinale Leonardo, alla paternità di Pompeo Batoni e di fissarne l’esecuzione nel 1761. Il primo è una ricevuta relativa al pagamento di 600 scudi, su un totale di 1800 pattuiti, inviata da Batoni al cardinale Nicola Maria: “Eccellenza colendissima, Prence Antonelli, al soglio de Sacra Romana Ecclesia, porgo ginocchia flessa e bacio de lo anello. Codesto maestro Pompeo Batoni declara a vossia la recetione de 600 scudi de argento per lo ritratto Suo qual a conto pretio (...) de 1.800 de moneta, Pittato a olio, nudo de cornice in lavagna per lo tiempo a comodo de Sue commendevoli incombenze. Con deferente umilitate ella voglia dare accoglienza et gratias opere. Da Ella divoto / Maestro Pompeo Batoni /Romae 1761” Il secondo documento è una comunicazione del 1778 di mano del segretario lateranense che per conto di Leonardo sollecita il trasferimento del ritratto dello zio defunto dal Palazzo Pamphilj in Piazza Navona a Roma, dove si trovava custodito (e dove Nicolò aveva la sua residenza e Leonardo aveva da poco trasferito l’imponente biblioteca dello zio), nel palazzo di famiglia presso Senigalllia, allo scopo di collocarlo di fronte

custos

Basilice Francisco

Victorio. Avuta novella di solita quiete de augusteo mese in Senigallia verrete a me fedelissimo quero vostro dono. Duolmi ancor che lo zio mio Princeps Ecclesia 1767 defuncto. Ognor non abia immagine in ecclesia de familia Antonelli. Or non è mirabilmente giunta al fine de Vanvitella mano e imago de meo benefactore non v’è di presentia. Porgo prece inviarmi a Palatio Antonelli Suo ritratto de Batoniana arte appeso in Palatio Pamphili. Venite amico prevosto fedele a me medesmo cum maxima cura. Ita il mio dolor sia pago. Benedictio domini erga vos siat. Gratias tibi ago. 1778. Francesco Vittorio”. Il conte Nicola Maria Antonelli fu una figura di spicco nella nomenclatura Vaticana. Nato a Pergola l’8 luglio 1698, nel 1730 fu nominato segretario di Propaganda Fide e tre anni dopo prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano. Fu creato cardinale da papa Clemente XIII il 24 settembre 1759. Morì il 25 settembre 1767 a Roma e sepolto in San Giovanni in Laterano. PROVENIENZA: Cardinale Nicola Maria Antonelli; Collezione cardinale Leonardo Antonelli, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia); Per eredità, Conti Antonelli Castracani, Brugnetto di Trecastelli (Senigallia); Collezione privata, Marche € 18.000 - 24.000

135


190 SALOMON ADLER (Danzica, 1630 - Milano, 1709)

Ritratto di gentiluomo Olio su tela, cm. 75x60 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Francesco Petrucci. Questo bel ritratto a mezzo busto di gentiluomo si richiama alla produzione di Salomon Adler nel decennio 1675-85, in cui ritroviamo spesso i motivi dell’ampia parrucca sviluppata in altezza e del papillon con abbondanti giochi di nastri di raso rosso. Le caratteristiche tecnico-stilistiche rimandano chiaramente alla maniera di Salomon Adler, nativo di Danzica ma a tutti gli effetti protagonista della ritrattistica lombarda di fine Seicento, come dimostra il confronto con le molte effigi di sua mano dei benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano conservate nell’omonima struttura meneghina. € 6.000 - 8.000

191 JEAN-FRANÇOIS DE TROY (Parigi, 1679 - Roma 1752)

Ritratto di gentiluomo in armatura Olio su tela, cm. 111x90 Con cornice Si ringrazia il Dott. Francesco Petrucci che ha riconosciuto nel presente dipinto un importante inedito di Jean- Françoise de Troy attraverso la visione diretta dell’opera. € 11.000 - 13.000 136


192 ANTONIO MARIA MARINI (Venezia, 1668 - 1725)

Paesaggi con figure, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 50x41 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise della Dott. ssa Nicosetta Roio. Questa coppia di paesaggi rocciosi fu restituita alla paternità di Antonio Maria Marini su indicazione di Federico Zeri. Prevale in essi una natura selvatica e primitiva, caratterizzata da frastagliati macigni rocciosi, sui quali sopravvive faticosamente qualche arbusto. Le nostre due tele costituiscono una dimostrazione eloquente dell’acceso virtuosismo di tocco tipico del Marini e della sua visione proto-romantica della natura che trae ispirazione dalle invenzioni di Salvator Rosa. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: P. Consigli, I. Consigli, Paesaggi e marine dal Cinquecento all’Ottocento, introduzione di F. Zeri, Banca Emiliana, Reggio Emilia 1990, pp. 140-141. € 12.000 - 16.000 137


193

Maria Marchesini, ma eseguita per il Marchese Pirro Malvezzi, e non l’altra redazione conosciuta, oggi in collezione privata. Come che sia, nella sua articolata composizione, nelle sue ombreggiature profonde, nei suoi colori cupi ravvivati occasionalmente da squilli di rosso e di blu, essa costituisce una bella testimonianza del tardo stile del Tiarini.

ALESSANDRO TIARINI (Bologna, 1577 - 1668)

Susanna trascinata di fronte al giudice Olio su tela, cm. 135x131 Con cornice Questa grande tela, sicuro autografo della maturità di Alessandro Tiarini, mette in scena la vicenda di Susanna che, secondo un Apocrifo dell’Antico Testamento, venne condotta davanti al tribunale a causa delle calunnie di due vecchioni alle cui avances ella aveva tenacemente resistito. Il dipinto nacque in pendant (anche iconografico) con un Giudizio di Salomone, al quale è rimasto abbinato fino a pochi anni fa. Secondo Negro-Roio, era quest’ultima la coppia descritta da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina pittrice in casa di Giacomo

BIBLIOGRAFIA SPECIFICA: E. Negro - N. Roio, Caravaggio e i caravaggeschi in Emilia, Modena 2013, pp. 244-247. PROVENIENZA: 1678-1685, Bologna, Giacomo Maria Marchesini (?); Bologna, collezione privata; Modena, Zanasi Foundation; Attuale proprietà, Bologna. € 16.000 - 20.000

138


194 GIACOMO DEL PO, ATTRIBUITO (Palermo, 1654 - Napoli, 1726)

Ercole e il centauro Olio su tela, cm. 141x217 Con cornice Questo grande dipinto rappresenta lo scontro tra Ercole e Nesso, il centauro che viveva sulle rive dell’Eveno e che, secondo la mitologia, traghettava i viaggiatori da una sponda all’altra del fiume. La tela raffigura il momento in cui l’animale

del Po, che si trasferì a Napoli probabilmente al seguito del viceré spagnolo, marchese del Carpio. Nella città partenopea il pittore fu molto richiesto soprattutto per opere di soggetto profano. Alcune figure del nostro dipinto richiamano modelli famosi che l’artista aveva avuto modo di studiare a Roma durante la sua formazione, come i gruppi scultorei berniniani, citati negli atteggiamenti e negli spasimi delle figure che affollano la scena centrale. Non mancano i rimandi anche alla produzione di Pietro da Cortona. Chiara la vicinanza stilistica con varie opere di Giacomo del Po, quali, in particolare, il Ratto delle Sabine e l’Ercole uccide sua moglie Megara, oggi in ubicazione sconosciuta ma dei quali esiste la riproduzione fotografica presso l’archivio della Fondazione Federico Zeri.

mitologico perisce sotto i colpi del dio avendo tentato di rapire sua moglie Deianira. L’opera può essere attribuita a Giacomo

€ 15.000 - 20.000 139


195 AMBITO DI ABRAHAM BRUEGHEL (Anversa, 1631 - Napoli, 1697)

Natura morta di mele, pere e fichi - Natura morta di frutta con melone spaccato, coppia di dipinti sopraporta Olio su tela, cm. 39x127,5 Con cornici ₏ 10.000 - 12.000  140


196

composizione mette bene in luce la virtù del suo autore, sia

PITTORE VENETO, PRIMA METÀ XVIII SECOLO

nella costruzione della figura, sia nella resa delle superfici - dai

Venere nuda dormiente

fruscianti panneggi al piumaggio dei due colombi che tubano

Olio su tela, cm. 123x163 Con cornice

la pennellata leggera e la morbidezza dello sfumato la tela

-, sia nel bel brano di paesaggio. Per il suo colorito brillante, può essere avvicinata ai modi di Jacopo Amigoni e Antonio

Questo sensuale nudo femminile, mollemente adagiato su un giaciglio di stoffe e cuscini, si inserisce perfettamente nella più peculiare tradizione veneta (si pensi solo alla Venere di Dresda di Giorgione o alla Venere di Urbino di Tiziano) declinata in una languida e maliziosa atmosfera rococò. La

Pellegrini nelle loro opere più rifinite e felicemente decorative. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 13.000 - 18.000

141


197 PIETRO DA CORTONA E ATELIER (Cortona, 1596 - Roma, 1669)

La clemenza di Alessandro di fronte Sisigambi, dalle storie di Alessandro Magno Olio su carta applicata tela, cm. 47x64 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. In questo prezioso dipinto è possibile identificare uno studio propedeutico alla realizzazione dell’affresco di Pietro da Cortona nella lunetta della “Sala di Venere” in Palazzo Pitti a Firenze, raffigurante Alessandro e la famiglia di Dario. L’episodio avviene nei pressi della tenda del re macedone, di fronte al quale è inginocchiata la famiglia di Dario. Nonostante la maniera sia quella rapida e sintetica tipica degli studi preparatori, essa non cela le peculiarità del pennello del maestro. Le valenze neo-venete sono espresse dal vivace cromatismo esaltato dalle tinte azzurre, rosse, gialle e verdi dei panneggi, con tocchi luminosi di biacca; mentre per i tipi fisici Pietro trasse ispirazione dagli studi dei rilievi della Colonna Traiana a Roma. L’opera, ovviamente coeva alla campagna decorativa in Palazzo Pitti, è databile al biennio 1641/42. € 8.000 - 12.000 142


198 PIERRE PAUL PUGET (Marsiglia, 1620 - 1694)

Santa Caterina d’Alessandria Olio su tela, cm. 80x64 Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Scultore e pittore francese allievo di Pietro da Cortona, con il quale collaborò alla decorazione dei grandiosi soffitti di palazzo Barberini di Roma e di Palazzo Pitti di Firenze, Pierre Puget fu uno tra gli artisti d’oltralpe più vicini al barocco italiano, di cui sviluppò una personale interpretazione, spettacolare e virtuosistica. Nel nostro dipinto riecheggiano in maniera evidente le influenze del Berrettini e di Rubens, combinate secondo il rigore compositivo tipico della pittura genovese di pieno Seicento. L’atmosfera quasi smaterializzata e sensuale della composizione è arricchita di notazioni eleganti e preziose, come i due bei lacci di perle che si intrecciano tra i capelli biondi e che ricadono sul decolleté della Santa. I caratteri peculiari dell’artista presenti nella nostra opera sono ravvisabili in due opere conservate al Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, Il Battesimo di Clodoveo e La Madonna che insegna a leggere a Gesù Bambino. € 7.000 - 10.000 143


199 AMBITO DI MARCELLO VENUSTI (Como,1512 ca. - Roma, 1579)

Pietà Olio su rame, cm. 33x25 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini che attribuisce l’opera a Marcello Venusti. Il linguaggio espresso in questo dipinto mostra chiaramente l’influsso del manierismo centro-italiano. La posa delle due figure è una chiara eco delle soluzioni michelangiolesche, attenuate, soprattutto per quanto riguarda la tensione muscolare dei corpi, da una pittura fluida e compatta, arricchita dall’ampio brano paesaggistico e dalla descrizione della città. Gli ulteriori riferimenti a Raffaello e Sebastiano del Piombo indirizzano l’attribuzione verso un artista di alta qualità attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo, impressionato dalle opere di Marcello Venusti. € 5.000 - 7.000

200 BARTOLOMEO GENNARI (Cento, 1594 - Bologna, 1661)

Sant’Agnese Olio su tela, cm. 114x92 Il dipinto è accompagnato da un’expertise della Dott.ssa Nicosetta Roio. Il dipinto deriva da una Sant’Agnese eseguita dal Guercino nel 1637 e oggi in collezione privata inglese. La nostra tela costituisce un prodotto di alto livello uscito dal prestigioso atelier del maestro di Cento. Vi si riconoscono i tratti distintivi di Bartolomeo Gennari e la sua pittura fluida e morbida, in particolare nella fisionomia della santa, quasi sovrapponibile ad altri volti dipinti dall’artista quali il San Marco della chiesa del Voto di Modena e nella Crocifissione della chiesa dei Ss. Rocco e Sebastiano a Pieve di Cento. € 12.000 - 16.000 144


201 BARTHOLOMEUS BREENBERGH, ATTRIBUITO (Deventer, 1598 - Amsterdam, 1657)

Capriccio con monumenti romani Olio su tela, cm. 47,5x80,5 Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo bella veduta combina elementi di fantasia con ampi riferimenti architettonici romani, come la Torre delle Milizie e la Colonna Antonina. La scenografia è animata da viandanti e illuminata da una luce tenue che infonde all’ambientazione quel carattere melanconico tipico dei paesaggi italianizzanti, di cui Bartholomeus Breenbergh fu uno dei protagonisti. L’attribuzione trova chiare affinità nel Paesaggio con rovine romane e un ritratto di gruppo (vedi M. Roethlisberger, Bartholomeus Breenbergh. The paintings, Berlino, 1981, pp. 69-70, n°169, fig.).

202 CARLO COPPOLA, ATTRIBUITO (attivo a Napoli nel XVII secolo)

Zuffa di cavallerie con fortezza sullo sfondo Olio su tela, cm. 62x83 Con cornice Questa luminosa e notevole scena di battaglia, imperniata sullo scontro tra cavallerie cristiane e turche, presenta caratteri che l’avvicinano molto all’attività di battaglista di Aniello Falcone e la rendono una testimonianza di alto livello della più peculiare produzione napoletana nei decenni centrali del Seicento. Si tratta, com’è noto, di una congiuntura cruciale per la fortuna del genere, che vide protagonisti, oltre a Falcone, anche Salvator Rosa, Micco Spadaro, Andrea de Leone e Carlo Coppola. Questi ultimi due si candidano seriamente come autori della nostra Battaglia: ma i due manici dello scudo poggiato a terra in primo piano a destra, sotto al cavallo scuro, configurando una doppia “C” sembrano sciogliere il rebus attributivo e costituire la sigla dell’autore dell’opera: “Carlo Coppola”.

€ 8.000 - 10.000

€ 8.000 - 10.000 145


203 AUGUST QUERFURT, ATTRIBUITO (Vienna, 1696 - 1761)

Battaglia di cavalieri Olio su tela, cm. 73x135 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.000 - 3.000

204 CERCHIA DI GUIDO RENI, PRIMA METÀ XVII SECOLO Cristo coronato di spine Olio su tela, cm. 85x65 Con cornice antica € 2.800 - 3.500 146


205

206

GIOVANNI BATTISTA CRESPI, DETTO “IL CERANO”, ATTRIBUITO

SCUOLA LOMBARDA, XVII SECOLO Estasi di Maria Maddalena

(Cerano, 1573 - Milano, 1632)

Olio su tela, cm. 78x63 Con cornice antica

San Francesco Olio su tela, cm. 94x71 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. Il dipinto richiama in maniera eloquente il linguaggio pittorico di Giovanni Battista Crespi. Tra i maggiori esponenti della pittura lombarda di primo Seicento, il Cerano mostra in questa tela la sua particolare propensione al dramma pietistico, espresso attraverso il tipico timbro naturalistico di matrice lombarda. Una datazione nell’immediato torno cronologico prossimo al soggiorno romano, nei primi anni del Seicento, appare verosimile e il San Francesco in preghiera (Napoli, Quadreria del Pio Monte della Misericordia) generalmente datato intorno al 1602, conferma l’autografia e la datazione della nostra tela. € 6.000 - 8.000 147

La tela in esame rappresenta la morte di Maria Maddalena, che secondo la tradizione si ritirò nel deserto dopo l’incontro salvifico con Cristo, dove visse il resto della sua vita tra privazioni e digiuni. La santa visitata dagli angeli è molto vicina ai modelli di Francesco Cairo, nonché alla pittura del Morazzone e del Montalto. La stesura cromatica, con esiti sfatti e sfumati, conferisce intensa drammaticità alla scena rappresentata. € 5.000 - 6.000


207 PIETER VAN MOL (Anversa, 1599 - Parigi, 1650)

Mater dolorosa Olio su tavola, cm. 54x43 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Questo bel dipinto su tavola presenta un’iconografia della Vergine Maria che ebbe ampia diffusione tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, a partire dal prototipo che Tiziano eseguì nel 1555 per Carlo V. L’opera può essere riferita al fiammingo Pieter Van Mol, che qui esibisce la sua tipica materia pittorica sontuosa e smaltata, che produce accordi cromatici brillanti e ben equilibrati. Utile il confronto con altre opere dell’artista quali il San Francesco della Galleria Palatina di Firenze, la Deposizione di Cristo del Musée Saint-Denis di Reims e la tela di analogo soggetto conservata presso il Museo Puškin di Mosca. € 7.000 - 8.000

208 RICHARD SCOIDON (Germania, intorno al 1700)

Natura morta di frutta Olio su tela, cm. 40x31 Con cornice Il dipinto reca firma sulla pietra in primo piano a sinistra: “SCOIDON”. Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. Artista vicino ad Abraham Mignon, Richard Scoidon sviluppa qui una composizione tipicamente caratterizzata dai forti contrasti chiaroscurali e dalla cromia brillante, apprezzabile in particolare nelle sfumature di rosso sul grappolo d’uva. € 4.000 - 5.000 148


209 GREGORIO LAZZARINI (Venezia, 1655 Villabona Veronese, 1730)

Predica di San Paolo Decollazione di San Paolo, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 32x42 Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Ugo Ruggeri. La coppia di vivaci telette può essere riferita a Gregorio Lazzarini, come dimostrano l’eleganza compositiva, le tonalità calde, i guizzi di luce e la stessa morfologia delle figure. Ritroviamo tali caratteri in molte opere dell’artista, come ad esempio, la Rebecca al pozzo del Museo Ca’ Rezzonico in Venezia. Pur trattandosi di bozzetti, caratterizzati da una stesura abbreviata, le due tele confermano il temperato classicismo tipico delle opere di grandi dimensioni del Lazzarini, come l’Elemosina di San Lorenzo Giustiniani in San Pietro di Castello a Venezia. € 7.000 - 9.000

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210 LUDOVICO STERN (Roma, 1709 - 1777)

San Francesco e l’angelo Olio su tela, cm. 94x86 Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. Questa bella tela esprime una cultura pittorica di raffinato e colto eclettismo, che fa perno sul classicismo barocco romano. La sua esecuzione va riferita a Ludovico Stern, che fu capace di elaborare un lessico pittorico originale, che spazia da Correggio a Parmigianino, da Guido Reni a Cignani, passando per la lezione caravaggesca. La presente composizione, di toccante intensità, impiega un chiaroscuro fortemente contrastato senza rinunciare alla leggerezza di pennellata tipica dell’autore, come indica il confronto con la Giuditta di Monaco di Baviera, la Vergine Addolorata del Museo di Hanover (USA), il San Bruno penitente della Collezione Lemme, oggi in Palazzo Chigi ad Ariccia. € 8.000 - 10.000

211 GIAN ANTONIO GUARDI, ATTRIBUITO (Vienna, 1699 - Venezia, 1760)

Santa Cecilia Olio su tela, cm. 90x72 Fratello maggiore di Francesco, con cui si trovò spesso a collaborare, Gian Antonio Guardi seppe infondere ai suoi dipinti un estro di invenzione, una vaporosità di colorito, una libertà e rapidità di pennellata tipicamente rococò. La nostra S. Cecilia, raffigurata all’organo nel suo ruolo di patrona dei musicisti, è un esempio della brillantezza coloristica di Gian Antonio Guardi, la cui tecnica si esalta negli effetti serici della luce sulle pieghe delle vesti. Stretti termini di comparazione con la presente tela sono la Fortezza e la Temperanza già in coll. Marcos, la Cibele in collezione privata veneziana, la Sant’Agnese in coll. privata (Christie’s Londra, 5 luglio 1985, l. 31) e la Clorinda morente del Museum of Fine Arts di Montreal. € 4.500 - 5.500 150


212 FRANCESCO LAVAGNA, ATTRIBUITO (attivo a Napoli, 1684 - 1724)

Coppia di vasi di fiori Olio su tela, cm. 43x33,5 Con cornice antica € 4.000 - 5.000

213 DOMENICO FEDELI, DETTO “IL MAGGIOTTO” (Venezia, 1712 - 1794)

Due fanciulli Olio su tela, cm. 50x41 Il dipinto è accompagnato da un’expertise della Dott.ssa Consuelo Lollobrigida. Questo piacevole dipinto si inserisce pienamente nella produzione di Domenico Fedeli detto il Maggiotto, tra i migliori allievi di Giambattista Piazzetta. Questa tela esibisce i caratteri tipici della sua prima produzione, quando è più marcata la predilezione per scene di genere e ritrattistica di carattere. Limitandoci a pochi esempi, la nostra tela presenta chiare analogie con il Ragazzo con flauto e il Pastorello con pecora, conservati presso il Museo Ca’ Rezzonico di Venezia. € 3.000 - 4.000 151


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spazio mostrando le qualità di disegnatore del Vignali e la sua

JACOPO VIGNALI

padronanza nella resa delle anatomie. Agar è rappresentata come

(Pratovecchio, 1592 - Firenze, 1664)

una nobildonna, avvolta in abiti sontuosi dai colori sgargianti, che testimoniano al meglio le qualità di colorista del pittore e i suoi tipici

Agar e l’angelo

delicati passaggi di luci e di ombre. L’attento bilanciamento della

Olio su tela, cm. 120x160 Con cornice

composizione, il lirismo delle figure e il delicato paesaggio recano i segni inconfondibili dello stile di Jacopo Vignali e rimandano ad

L’episodio biblico dell’apparizione dell’angelo ad Agar è rappresentato con notevole efficacia narrativa in questa bella tela di Jacopo Vignali. Ambientato in un vasto spazio aperto, il dipinto, di impostazione marcatamente teatrale, mette in risalto i due protagonisti, le cui figure monumentali dominano l’intero

altre opere dell’autore, quali Il buon smaritano del Museo di San Marco a Firenze, la Vestizione di San Benedetto del Seminario Maggiore a Firenze, Ruggero soccorso da Leone e dalla maga Melissa della Galleria Palatina pure in Firenze. € 9.000 - 11.000

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215 PITTORE CARAVAGGESCO, PRIMA METÀ XVII SECOLO Il tributo della moneta Olio su tela, cm. 87x124,5 In alto al centro della tela reca l’iscrizione latina a pennello: “REDDITE QUAE SUNT CAESARIS CESARI ET OVAE DEI DEO”. La tela dipende, con minime varianti, dal dipinto di analogo soggetto eseguito da Pieter Paul Rubens verso il 1614 e oggi conservato presso il Fine Arts Museum di San Francisco, che fu tradotto in incisione da Lucas Vorsterman nel 1621. Proprio da quest’ultima deriva la nostra opera, che ripropone in controparte la composizione di Rubens adottando un linguaggio pittorico più marcatamente caravaggista. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.000 - 4.000

216 JOHANN GEORG VOLMAR (Mengen, 1770 - Berna, 1831)

Sinite parvulos venire ad me Olio su tela, cm. 120x162 Con cornice Firmato in basso a sinistra: “G. VOLMAR / INV. ET FECIT”. Dipinto in prima tela. € 3.000 - 4.000 153


217 CERCHIA DI SEBASTIANO CONCA (Gaeta, 1680 - Napoli, 1764)

Visione mistica di San Francesco di Sales Olio su tela, cm. 170x127 Il dipinto raffigura San Francesco di Sales in abiti episcopali, assorto in estatico rapimento, con una colomba, simbolo dello Spirito Santo, e un libro che rimanda ai volumi da lui scritti. L’equilibro raggiunto tra il classicismo di Carlo Maratti e Giuseppe Chiari e l’andamento più vaporosamente barocco degli angeli suggeriscono di accostare il dipinto ad un buon seguace di Sebastiano Conca. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.500 - 3.500

218 ALESSANDRO GHERARDINI, ATTRIBUITO (Firenze, 1655 - Livorno, 1723)

Sacra Famiglia con angeli Olio su tela, cm. 116x87 € 1.500 - 2.000 154


219 SCUOLA VENETA, FINE XVIII SECOLO Coppia di pastori con armenti Olio su tela, cm. 40x50 Con cornice Il dipinto presenta una rielaborazione di temi derivanti dalla tradizione pittorica nordica, in particolare da Nicolaes Berchem, rivisitata nel linguaggio pittorico della pittura veneta di fine XVIII secolo. Caratteristiche analoghe possono essere ad esempio riscontrate nel Paesaggio con pastori e un mulino di Giovanni Bernardino Bison (Conegliano, Collezione Carlo Stigliano). € 5.000 - 6.000

220 ANTONIO AMOROSI (Comunanza, 1660 - Roma, 1738)

Ritratto di fanciullo con berretto e calice di vino Olio su tela, cm. 48x36 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Maurizio Marini. € 3.000 - 4.000 155


221 ANONIMO, PRIMA METÀ XVIII SECOLO Scontro di cavallerie Olio su tela, cm. 22,5x34,6 Con cornice € 1.000 - 1.500

222 SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO Filosofo con pergamena Olio su tela, cm. 67,5x52 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.000 - 1.500

223 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO Veduta di Campo Vaccino Olio su tela, cm. 49x65 € 2.000 - 3.000 156


224 BENEDETTO GENNARI (Cento, 1633 - Bologna, 1715)

Sant’Antonio da Padova Olio su tela, cm. 60x52 Con cornice Il dipinto è accompagnato dalle expertise della Dott.ssa Nicosetta Roio e del Dott. Massimo Pulini. € 3.500 - 4.500

225 PITTORE FIAMMINGO (?), XVII SECOLO Testa di Maddalena Olio su tavola, cm. 32x24,5 Con cornice € 2.000 - 3.000 157


226 SEGUACE DI POMPEO BATONI (Lucca, 1708 – Roma, 1787)

Vergine leggente Olio su tela, cm. 64x49,5 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.000 - 1.500

227 SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO Toeletta di Venere Olio su tela, cm. 179,5x128 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 2.000 - 3.000

228 SCUOLA VENETA, XVIII SECOLO Ritratto di letterato Olio su tela, cm. 92,5x76 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.000 - 2.000 158


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230

ANONIMO, XVIII SECOLO Ritratto virile

SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO Elia visitato da un Angelo

Olio su tela, cm. 13,5x10,5 Con cornice

Olio su tela, cm. 55x83 Con cornice

€ 1.000 -1.500

€ 2.300 - 2.800

231 GIACOMO DEL PO, ATTRIBUITO (Palermo, 1654 - Napoli, 1726)

Maddalena penitente Olio su tela, cm. 34x26 Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Emilio Negro. € 2.500 - 3.500 159


232 BON BOULLOGNE (Parigi, 1649 - 1717)

Venere e Adone Olio su tavola, cm. 26x21. Con cornice Il dipinto è accompagnato da un’expertise del Dott. Didier Bodart. € 2.000 - 3.000

233 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO Paesaggio con Ponte Milvio Olio su tela, cm. 55x94 Con cornice € 1.700 - 2.200

234 SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO Ritratto di gentiluomo Olio su tela, cm. 69x56 PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 600 - 1.000 160


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SCUOLA TIROLESE, XVII SECOLO Pietà

SCUOLA LOMBARDA, INIZI XVI SECOLO Cristo deposto dalla croce da due angeli

Olio su tavola, cm. 31x22,5 Con cornice

Olio su tavola, cm. 38,5x25,5

€ 1.500 - 2.500

€ 2.000 - 3.000

237 SCUOLA ROMANA, XVII/XVIII SECOLO Paesaggio Olio su tela, cm. 82x66 Con cornice € 1.300 - 1.700 161


239 SCUOLA NORD ITALIANA, XVIII SECOLO Ritratto di gentiluomo con lettera

238 SCUOLA NORD ITALIANA, XVIII SECOLO Ritratto di gentiluomo con fucile

Olio su tela, cm. 80x60 Con cornice antica Il dipinto reca un’iscrizione sulla lettera “MONSIEUR JEAN ROUGIER/A MILAN”

Olio su tela, cm. 80x60 Con cornice antica PROVENIENZA: Collezione privata, Roma

PROVENIENZA: Collezione privata, Roma

€ 700 - 900

€ 700 - 900

240 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, XVII SECOLO Adamo ed Eva Olio su tela, cm 68x89 Con cornice € 1.500 - 2.000 162


241 AMBITO DI ALESSIO DE MARCHIS (Napoli, 1684 - Perugia, 1752)

Paesaggi con figure, coppia di sopraporta Olio su tela, cm. 37,5x99 Con cornice PROVENIENZA: Coll. Privata, Roma. € 2.000 - 3.000

242 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO Paesaggio di fantasia con figure e un borgo sullo sfondo Olio su tela, cm. 18,5x25,5 Con cornice € 1.000 - 1.500 163


243 SCUOLA BOLOGNESE, XVII SECOLO Carità romana (Cimone e Pero) Olio su tela, cm. 100x60 € 1.800 - 2.200

244 SCUOLA VENETA, FINE XVIII SECOLO Capriccio architettonico veneziano Olio su tela, cm. 54,5x70 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 1.000 - 1.500

245 SCUOLA ROMANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO San Sebastiano Olio su tela, cm. 54x37 Con cornice € 1.500 - 2.000 164


246 ANONIMO, XIX SECOLO Nature morte di fiori e frutta, coppia di dipinti Olio su tela, cm. 67x105,5 Con Cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 3.000 - 4.000

247 CERCHIA DI GASPARE TRAVERSI (Napoli, 1722 - Roma, 1770)

Ritratto di travestito Olio su tela, cm. 62x50 Con cornice € 800 - 1.000 165


248 SCUOLA FIAMMINGA Scena di osteria Olio su tela, cm. 38,5x51,5 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 500 - 700

249 PIETRO GRAZIANI, ATTRIBUITO (Napoli, attivo nella prima metà del XVIII secolo)

Battaglia di cavalieri Olio su tela, cm. 22x35 Con cornice PROVENIENZA: Collezione privata, Roma € 700 - 1.000 166



Condizioni di Vendita Le presenti informazioni sono rivolte a qualsiasi soggetto interessato all’acquisto dei lotti posti in vendita da Bertolami Fine Arts srl nelle proprie aste. Informazioni riguardanti l’asta in corso possono essere inserite in catalogo o comunicate in sala prima o durante la vendita. I termini e le condizioni di vendita possono subire degli aggiornamenti che saranno immediatamente pubblicati sul nostro sito www.bertolamifinearts.com. Ove si registrassero discrepanze tra il testo del regolamento pubblicato sui cataloghi cartacei e quello pubblicato sul nostro sito fa fede la versione on line. 1. Bertolami Fine Arts srl (d’ora in avanti BFA), agisce direttamente o quale mandataria in esclusiva in nome proprio e per conto di ciascun venditore il cui nome viene trascritto negli appositi registri di P.S. presso BFA. Gli effetti della vendita influiscono sul venditore e BFA non assume, quando agisce quale mandataria, nei confronti dell’aggiudicatario o di terzi in genere altra responsabilità oltre quella ad essa derivante dalla propria qualità di mandataria. 2. Gli oggetti vengono aggiudicati al migliore offerente e per contanti. In caso di contestazione tra più aggiudicatari, il lotto verrà, a insindacabile giudizio del banditore, rimesso in vendita in corso dell’asta stessa e nuovamente giudicato. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www. bertolamifinearts.com) o i portali web pubblicati nelle informazioni di vendita, via fax, via email, telefonicamente (in questo caso le telefonate saranno registrate) o direttamente presso la sede di BFA. Le offerte telefoniche, via email, via fax, attraverso il nostro sito o i portali web sopra indicati potranno essere effettuate sino all’ora indicata nelle informazioni dell’asta. BFA non accetterà trasferimenti a terzi di lotti già aggiudicati e riterrà unicamente responsabile del pagamento l’aggiudicatario. La partecipazione all’asta in nome e per conto di terzi potrà essere accettata esclusivamente previo deposito presso gli uffici di BFA di una procura autenticata e di adeguate referenze bancarie. 3. BFA si riserva la facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto. Il banditore, durante l’asta, ha facoltà di abbinare o separare i lotti ed eventualmente variare l’ordine di vendita. Lo stesso potrà, a proprio insindacabile giudizio, ritirare i lotti qualora le offerte in asta non raggiungano il prezzo di riserva concordato tra BFA e venditore. 4. L’ aggiudicatario corrisponderà a BFA una commissione d’asta, per ciascun lotto. 5. A tutti i partecipanti all’asta è richiesto, ai sensi della validità di un eventuale aggiudicazione, di compilare una scheda di partecipazione con i dati personali e le informazioni richieste, prima di ogni asta. Per poter effettuare acquisti è necessario possedere la capacità di agire richiesta dalla legge italiana ovverosia aver raggiunto la maggiore età che si ottiene con il compimento del diciottesimo anno di età. Diversamente, ogni attività dovrà essere effettuata tramite il genitore o comunque persona esercente la potestà parentale o il tutore. 6. BFA può accettare mandati per l’acquisto, effettuando rilanci mediante il banditore, in gara con il pubblico partecipante all’asta. In caso di offerte identiche, l’offerta scritta prevarrà su quella orale manifestata in sala. Sempre nel caso di offerte identiche per il medesimo lotto, lo stesso verrà aggiudicato all’offerente la cui offerta sia stata ricevuta per prima. BFA si riserva il diritto di rifiutare le offerte di acquirenti non conosciuti a meno che non venga rilasciato un deposito a intera copertura del valore dei lotti desiderati o, in ogni caso, fornita altra adeguata garanzia. 7. All’atto di aggiudicazione, BFA potrà chiedere all’aggiudicatario le proprie generalità e, in caso di pagamento non immediato e in contanti, l’aggiudicatario dovrà fornire a BFA referenze bancarie congrue e comunque controllabili: in caso di evidente non rispondenza al vero o di incompletezza dei dati o delle circostanze di cui sopra, o comunque di inadeguatezza delle referenze bancarie, BFA si riserva di annullare il contratto di vendita del lotto aggiudicato. 8. BFA quando agisce in qualità di mandataria dei venditori declina ogni responsabilità in ordine alla descrizione degli oggetti contenuta nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illus168


trativo; le descrizioni di cui sopra, così come ogni altra indicazione o illustrazione, sono puramente indicative e non potranno generare affidamento di alcun tipo negli aggiudicatari. Tutte le aste sono precedute da un’esposizione al fine di permettere un esame approfondito circa lo stato di conservazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli oggetti. Dopo l’aggiudicazione, né BFA né i venditori potranno esser responsabili per i vizi relativi allo stato di conservazione, per l’errata attribuzione, per la provenienza, per il peso e per la mancanza di qualità degli oggetti. Né BFA né il personale incaricato da BFA potranno rilasciare una qualsiasi garanzia in tal senso, salvi i casi previsti dalla legge. Ai fini e per gli effetti dell’art. 1488, comma 2, del codice civile, BFA precisa che la presente vendita costituisce contratto aleatorio ed è esclusa, quindi, ogni garanzia per l’evizione. Pertanto, nell’ipotesi in cui l’aggiudicatario dovesse subire l’evizione, totale o parziale, del bene oggetto della presente vendita, lo stesso non potrà pretendere da BFA né il risarcimento dei danni subiti, né la restituzione del prezzo pagato e il rimborso delle spese. Resta ferma, ai sensi dell’art. 1487, comma 2, del codice civile, la garanzia per l’evizione derivante da fatto proprio di BFA. BFA, inoltre, non è responsabile nei confronti dell’aggiudicatario per qualunque lucro cessante ovvero per qualsiasi altra perdita o danno indiretto o consequenziale derivante sia da inadempimento contrattuale che da responsabilità extracontrattuale e pre-contrattuale di BFA. BFA si impegna a fornire all’aggiudicatario il bene che quest’ultimo si è obbligato ad acquistare, fatti salvi gli impedimenti dovuti a causa di forza maggiore, od altra causa che esuli da proprio ragionevole controllo (quale, ad esempio, scioperi, furti, incendi od altri disastri naturali, ritardi ed annullamenti di viaggi di trasporto) ovvero altre cause dovute alla volontà di terzi e non dipendenti da BFA (quali, ad esempio, divieti alla vendita, all’esportazione od all’importazione posti da Autorità Statali Italiane o Straniere). BFA rifonderà le somme ricevute dall’aggiudicatario per l’acquisto del bene ad esclusione di quelle relative alle spese per il trasporto del bene, se avvenuto od in corso, per l’assicurazione dello stesso e le tasse doganali e/o di importazione. 9. Le stime relative al possibile prezzo di vendita di ciascun lotto sono stampate sotto la descrizione dei lotti riportata nel catalogo e non includono i diritti d’asta dovuti all’aggiudicatario. Tali stime sono puramente indicative. Le descrizioni dei lotti nel catalogo potranno essere soggette a revisione, mediante comunicazioni al pubblico durante l’asta. BFA può accettare offerte pre-asta sui lotti posti in vendita anche sotto l’importo di riserva. Ove un lotto non riceva offerte superiori o pari alla riserva, Bertolami Fine Arts, sottopone all’approvazione del venditore la maggiore offerta pervenuta nella fase pre-asta. La decisione del venditore viene comunicata all’offerente entro quindici giorni dalla data dell’asta.

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13. Gli aggiudicatari sono tenuti all’osservanza di tutte le disposizioni legislative o regolamentari in vigore relativamente agli oggetti dichiarati di interesse storico o artistico particolarmente importante. L’esportazione di oggetti di rilevante interesse storico ed artistico da parte di aggiudicatari residenti e non residenti in Italia è regolata da specifiche normative doganali, valutarie e tributarie. I tempi di attesa di un permesso di libera circolazione sono di circa 60 giorni dal giorno delle richieste all’Ufficio Esportazione competente. La richiesta del permesso è inoltrata all’Ufficio Esportazione solo previo pagamento del lotto e su esplicita autorizzazione dell’aggiudicatario. BFA non assume alcuna responsabilità nei confronti degli aggiudicatari in ordine ad eventuali restrizioni all’esportazione dei lotti aggiudicati, né in ordine ad eventuali autorizzazioni o attestati che l’aggiudicatario dovrà ottenere in base alla legge italiana. L’aggiudicatario, in caso di esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato italiano, non potrà pretendere da BFA o dal venditore alcun rimborso di eventuali interessi sul prezzo e sulle commissioni d’asta già corrisposte. 14. Gli aggiudicatari (cittadini italiani o residenti in Italia) sono tenuti a fornire alla BFA un valido documento d’identità ed il proprio Codice Fiscale. 15. La casa d’asta offre una garanzia incondizionata e senza riserva di tempo sull’autenticità degli oggetti. Le indicazioni e descrizioni contenute nel catalogo sono opinioni soggettive e sono espresse in buona fede. 16. BFA in osservanza all’articolo 49, comma 1, del D.Lgs. n. 231/2007, non può accettare pagamenti in contanti per un importo pari o superiore ai 2.900,00 (duemilanovecento/00) euro. 17. I lotti contenenti più oggetti non illustrati sono venduti come visti e piaciuti e non sono soggetti a resa da parte dell’acquirente. 18. Le presenti condizioni di vendita sono accettate automaticamente da quanti concorrono all’asta e sono a disposizione di qualsiasi interessato che ne faccia richiesta. 19. Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. n. 196 del 30.6.2003 (Codice Privacy) si informa il partecipante all’asta che i suoi dati personali saranno trattati per (I) finalità funzionali all’adempimento di obblighi fiscali, contabili e di legge e finalità di gestione contratti e clientela e (II) finalità connesse all’attività commerciale. I dati saranno trattati, anche attraverso la creazione e la gestione di un archivio centrale, con supporti cartacei, informatici e telematici a cui ha accesso personale specializzato e autorizzato. Il conferimento dei dati personali essenziali per gli adempimenti di legge e/o all’instaurazione e/o prosecuzione del rapporto contrattuale è obbligatorio, nel senso che in mancanza sarà impossibile instaurare e/o dar corso a tale rapporto. Il conferimento degli altri dati personali è facoltativo e in genere funzionale a fornire un migliore servizio alla clientela; un eventuale rifiuto a tale conferimento non avrà conseguenze negative a carico del partecipante. I dati personali che riguardano il cliente potranno essere oggetto di Comunicazione a società controllanti, controllate e/o collegate per le stesse finalità di cui sopra o a soggetti esterni di servizi specializzati in: I) gestione di software, hardware, sistemi telematici e informativi; II) attività di elaborazione e archiviazione dati ; (III) attività di stampa, trasmissione, imbustamento, trasporto e smistamento delle comunicazioni alla clientela; (IV) servizi di finanziamento, recupero crediti e rilevamento rischi finanziari. Il partecipante potrà sempre esercitare i diritti previsti dall’articolo 7 del Codice Privacy. Il Titolare del trattamento è Bertolami Fine Arts S.r.l., con sede legale in Roma, Piazza Lovatelli, 1. Il responsabile è il signor Giuseppe Bertolami. Il partecipante, con l’invio telematico della conferma del proprio ordine d’acquisto, prende atto della suesposta informativa ed acconsente al trattamento dei dati personali forniti. 20. Ogni controversia relativa alla applicazione, esecuzione, interpretazione e violazione del presente contratto d’acquisto è sottoposta alla giurisdizione italiana. Per qualsiasi controversia tra le parti in merito al presente contratto sarà di esclusiva competenza del Foro di Roma. IVA Regime IVA (Regime del margine) Tutte le vendite effettuate da Bertolami Fine Arts s.r.l. sono operate in virtù di rapporti di commissione stipulati con privati o con soggetti IVA, che operano nel regime del margine, regolato dall’art. 40bis dl n. 41/95 e successive modifiche. Per le Note Legali e la bibliografia, consultare il sito www.bertolamifinearts.com

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Terms and conditions of Business This notice is addressed by Bertolami Fine Arts srl to any person who may be interested in a Lot. An additional information applicable to the Sale may be set out in the Catalogue for the Sale, in an insert in the Catalogue and/or in a notice displayed at the Sale venue and you should read them as well. The terms and conditions of sale are subject to the updates that will be immediately posted on our website www.bertolamifinearts.com. If there are discrepancies between the text published in the printed catalogs and the text published on our website is authentic the online version. 1. Bertolami Fine Arts s.r.l. (henceforth BFA) acts as the sole agent for officially registered sellers. The proceeds of the sale are due to the seller, BFA does not assume any liability beyond those accruing to it as a mandatory agent for the seller or any other third parties. 2. The highest bidder is the buyer at the final hammer price, any dispute shall be settled at the auctioneer’s absolute discretion. Every bidder is deemed to act as a principal unless BFA has written acknowledgement that he or she acts as an agent on behalf of a named principal. Offers may be made through our website (www.bertolamifinearts.com), or live portal web, fax, email, phone (in this case, the calls will be recorded) or directly to the offices of BFA. Offers made by email, fax, phone, through our website or live portal web, can be received until the time indicated in the information for buyers. BFA cannot transfer to third parties lots already awarded, therefore only the original buyer is considered responsible for payment. Buyers who have not established a credit arrangements with BFA will be asked to pay for their purchases in Euro on taking possession. BFA cannot take banker’s references over the telephone at the time of clearance and buyers will not be entitled to possession of their purchases until payment is made in full. 3. BFA reserves the law to remove any lot. During the auction, the auctioneer has the right to combine or separate lots and change the order of sale. BFA may also remove lots if the offers do not reach the reserve price agreed between BFA and the seller. 4. A premium on the hammer price (inclusive of VAT for European customer) is payable by the buyer on all sales. 5. All prospective bidders are required to register with BFA and fill out a commission form before each auction. Under Italian law purchases can only be made by persons over the legal age of 18. A prospective bidder under the legal age must bid through a parent, legal guardian or acquaintance of legal age. 6. BFA can make bids, agreeing mandates for the purchasing, through the auctioneer during the auction. In case of identical bids, the written bid prevails over the oral expressed in the auction. In case of matching written bids the lot will be awarded to the bidder whose bid has been received first. BFA can refuse bids of unknown bidders, unless it is issued a deposit for the entire value of the desired lots. However, other adequate collateral may be given. 7. BFA requires personal ID from successful bidders at the time of award. The successful bidders shall provide adequate and verifiable credit reference. In case of mismatch with genuine ID or incomplete ID, BFA may cancel the contract of sale of lots. 8. BFA, as acting agent for the seller, declines any responsibility as to the descriptive content and illustrations of the objects in its catalogues, brochures or other forms of artwork it generates, all descriptions and images are indicative. In order to allow for a thorough examination of the condition, provenance and appearance of the objects offered, ample time is given for their inspection. Neither BFA nor the seller is responsible for statements of opinion concerning the description, condition, 171


weight or erroneous attribution of the items offered. After adjudication neither BFA nor the personnel of BFA will be held responsible for any controversies arising as to the state of preservation, provenance, omissions or erroneous attribution of the items offered. Neither BFA nor its personnel can give any guarantee to this effect, except in cases as foreseen by Italian law. BFA stipulates that according to Article 1488, paragraph 2, of the Italian Civil Code, this sale contract is defined as of “an uncertain nature” and is therefore exempt of any warranty for loss or dispossession. Therefore, if a buyer suffers a loss or dispossession in part or whole of a purchased item of the present sale, no refund of the price paid or of costs incurred thereof may be claimed from BFA. Under Article. 1487, paragraph 2, of the Italian Civil Code, there is a continuing guarantee for the loss or dispossession of items when in the possession of BFA. Moreover, BFA is not liable to the buyer for any loss of profit or any other indirect or consequential loss or damage arising from breach of contract, from non-contractual to pre-contractual liabilities. BFA is obliged to consign to the buyer any item contractually purchased, but is freed from this liability in the event or circumstance beyond the control of both parties, such as a strikes, theft, fire or other natural disasters, delays and the cancellations of transport systems, including bans on sale, export or import on the part of Italian or foreign authorities. BFA will refund the amounts received by the buyer for the purchase of the property except those relating to the cost of transporting the goods, if executed or in progress, insurance and customs export or import taxes applied to any item. 9. The pre-sale estimates are intended as a guide for prospective bidders and do not include commission charges on the hammer price. Lot descriptions in the catalogue can be changed, revised or corrected, any such sale notices will be communicated before or during the sale. BFA may accept absentee bids which are below the reserve price. If the bidding ends before the reserve is reached, Bertolami Fine Arts will submit the consignor the highest absentee bid below the reserve price received. The decision of the seller will be communicated to the bidder within fifteen days from the auction date. 10. All payments must be made in Euro and payable in full to BFA within seven days of the auction closure date and time. Failure of payment will incur, without prejudice to any other rights, proceedings against the buyer for the following: a) For damages and breach of contract with the enforcement of the compulsory purchase obligation. b) To dispose the lot by private treaty or cause it to be re-sold by public auction for which the defaulting buyer shall be liable to BFA for any resulting deficiency in the total amount realized and advance payments received will be withheld. Unpaid items will be held by BFA at the buyer’s risk and expense until sold as stated above or returned at the Vendor’s request. In any case, until the date of payment or sale, the buyer shall held responsible by BFA for a penalty of 1%/month of the total invoice. The interest will be calculated from the 30th day following adjudication. Ownership of lots purchased shall not pass to the buyer until he or she has made payment in full. 11. Shipment for goods sold to Italian buyers is normally made by courier and insured at the risk and expense of the recipient, except otherwise agreed directly with the buyer. The shipment for goods sold to foreign buyers for an amount exceeding € 200.00 are usually made with courier at the expense and risk of the recipient, except otherwise agreed directly with the buyer. If specifically requested by the customer, BFA will make shipment by registered mail, insured and traceable. The shipment of the invoices amount less than € 200.00 is normally done by registered mail. 12. Notwithstanding any provision to the contrary contained herein, BFA reserves the right to accept alternative methods of payment including items deposited in private or public warehouses or sell privately the lots awarded. In order to resolve disputes or complaints made by buyers BFA may take any action deemed appropriate to collect the amount due or depending on the circumstances, cancel the sale under articles 13 and 15 of our conditions of sale and return the money paid by the buyer. 13. Successful bidders are required to comply with all the laws and regulations of The Italian Republic concerning historical or cultural objects of art. The export of archaeological or items of historical and artistic interest by buyers, resident and not in Italy, is regulated by specific regulations, currency restrictions and taxes. The waiting time for export permits is approximately 60 days from date of request at 172


the competent Export Office. The license application is submitted to the ministry upon full payment of the lot and the express request of the buyer. BFA accepts no responsibility in respect of the buyer regarding possible restrictions on the export of purchased lots, either in regard to export licenses or other certificates required under Italian law. In case of the Italian State exercising its Right Of First Refusal, the buyer cannot claim from BFA or the seller any reimbursement of interest on the hammer price and fees already paid. 14. Successful bidders (i.e. Italian citizens resident in Italy) are required by law to provide BFA with their identity document and tax code number. 15. The Auction House offers an unconditional and unlimited guarantee for the authenticity of objects. All identifications and descriptions of the items sold in this catalogue are statements of opinion and were made in good faith. 16. Under Article 49 of Italian Legislative Decree no. 231/2007, paragraph 1, payments in cash are not accepted for an amount equal to or greater than 2.900 â‚Ź. 17. Multiple lots containing coins that are not illustrated are sold ‘as is’ and may not be returned by the buyer. 18. These terms and conditions of business are automatically accepted by those participating in our sales and are available on request. 19. Under Article 13 of Italian Legislative Decree no. 196 of 30.6.2003 (The Privacy Code) bidders are reassured that personal data given to AR is protected and exclusively to satisfy the requirements of the Italian authorities with regard to contracts, customers and related trade. This personal data is centrally kept and is only accessible to authorized personnel. The disclosure of personal data is obligatory under Italian law and facilitates the establishment and the continuation of commercial relationships, the absence of which is departmental to the contractual obligations of bidders and consignors. The disclosure of other personal data is voluntary, aimed at enabling better customer service and may be disclosed only to a parent, affiliated companies or specialist service providers such as: I) software, hardware and information computer systems. II) data processing and storage systems. III) printing, transmission, addressing, transport and handling systems. (IV) financial services companies, debt collection and financial risk agencies. Customers may always exercise the right of privacy as stipulated by Article 7 of The Privacy Code. The responsibility for data protection is with Bertolami Fine Arts s.r.l., in Piazza Lovatelli, 1, 00186 Rome, Italy, founded and owned by Mr. Giuseppe Bertolami. Customers sending purchase orders by email acknowledge the above notices and agree to the aforesaid processing of their personal data. 20. Any legal action or claim related or arising from this agreement regarding the application, execution or interpretation of the present purchase contract, shall come under Italian law. Any legal dispute between the parties relating to this contract will be brought only in a court sitting in Rome, Italy. The above mentioned conditions are written in English, in the event of any legal dispute, the only valid text is the Italian version.

Value Added Tax The Value Added Tax Margin Scheme All sales are conducted by BFA under the VAT Margin Scheme (Articles 40 bis, 41/95 and subsequent modifications). Therefore BFA will not apply additional VAT on the hammer price.

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La prego di acquistare per mio conto, i seguenti lotti ai limiti indicati, secondo le condizioni di vendita. Please, buy the following items on my behalf at your auction sale up to the limits indicated and subject to the conditions of sale. Nome - Cognome/First name - Last name .................................................................................................................................................................... Indirizzo/Address ..........................................................................................................................................................CAP/ZIP Code .......................... Città/City ..............................................Nazione/State ..............................................................CF - P.IVA ................................................................ Tel. ........................................................................Cell. ..............................................................................Banca/Bank........................................................ Documento d’identità/Identity card ................................................................................................................................................................................ Email ............................................................................................................Data/Date ..........................Firma/Signature .............................................. Asta Auction

Lotto Lot

Descrizione Description

Offerta massima Maximum bid

Partecipazione telefonica Phone bid

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐ ☐

Desidero pagare nel modo seguente:/If successful, i wish to pay by:

☐ Bonifico bancario/Bank transfer ☐ Carta di credito (Visa - Mastercard)/Credit card (Visa - Mastercard) Numero della carta/Card no.

................................................................................................................

Data di scadenza/Expiration date

...... / ......

Titolare/Holder

................................................................................................................

Codice di sicurezza/Security code

...... / ......

☐ Paypal Bertolami Fine Arts s.r.l. Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 - 00186 Roma / tel. +39 06.32609795 / 06.3218464 / fax +39 06.3230610 Bertolami Fine Arts Ltd 63 Compton Street apartment 2 - EC1V 0BN London / ph. +44 7741 757468 ACR Auctions GmbH Sendlinger Straße 24 - 80331 Munich www.bertolamifinearts.com - info@bertolamifinearts.com

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Asta di

Arte Moderna e Contemporanea,

Arti Decorative del ‘900 e Design Roma , 24 Novembre 2018


Asta di

Arte Asiatica e Netsuke Roma , 4 Dicembre 2018


Broker di assicurazioni ufficiale di Bertolami Fine Art

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