Kromia - Digital edition

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Kromia - Digital edition -

7 – 22 Maggio 2022 Catalogo della mostra in edizione digitale a cura di:


Art'è, nata recentemente, ma composta da un team di curatori indipendenti con esperienza decennale, si occupa della promozione dell'arte in tutte le sue innumerevoli sfaccettature attraverso eventi mirati, mostra d'arte contemporanea e di valorizzazione del territorio. Il lavoro del curatore d’arte oggi, è una professione decisamente onnivora, fatta di spostamenti, nuove conoscenze, scoperte, studio continuo. Un lavoro che conduce in realtà sfaccettate e visioni spesso antitetiche. L’arte, invece, costringe a soffermarsi, ad osservare; è visione alternativa, ricerca di senso, articolazione di pensiero, processo di conoscenza e di approfondimento. Con la sua capacità di fare leva sulla sensibilità può favorire un rapporto riflessivo, di prossimità e di empatia, rispetto al contesto. Per questo crediamo che oggi i messaggi che l’arte può trasmettere siano più che mai preziosi. Si tratta di contribuire a risvegliare la sensibilità e l’attenzione. Ogni opera è un affaccio, una finestra sul mondo. Ogni artista ci trascina nel proprio universo e nello stesso tempo interseca questioni e sentire condivisi, convoglia qualcosa che afferisce al mondo in cui viviamo e appartiene a molti. Poiché ogni artista è un mondo a sé stante, quello che l’arte ci offre è uno straordinario caleidoscopio di vissuti e di visioni. Art'è, operante in tutto il territorio, si rende disponibile per curatela di mostre personali, bi-personali o collettive nelle più belle città Italiane, in Gallerie, Palazzi Storici e Musei.


Il significato dei colori a livello psicologico è inerente al campo delle emozioni, delle esperienze personali e passate. È un linguaggio che cerca di evocare in noi sensazioni di un determinato tipo. La psicologia del colore è usata a livello di neuromarketing, per creare ambienti, pubblicità e cultura in grado di impattare sulle nostre emozioni. Qual è il significato dei colori? Cosa può indurre una persona a preferire un colore anziché un altro? Il colore più affine ai propri gusti o quello più lontano possono svelarti diversi aspetti del tuo carattere. Inoltre la predilezione per un determinato colore può corrispondere a un ben preciso stato d’animo o momento della vita di una persona. Anche il temperamento di un individuo può essere svelato dalla scelta di un colore come pure le attitudini e il carattere. I colori in psicologia hanno sempre avuto un forte valore simbolico, che dipende in parte dalle sensazioni psichiche immediate, ma anche dal nostro vissuto e dal nostro carattere. La psicologia dei colori nasce perché i colori possono stimolare la mente umana provocando delle emozioni particolari. Ogni colore ha infatti il suo significato e la sua connessione precisa con una parte del cervello che determina emozioni o stati d’animo specifici. Lo studio delle sensazioni che le tinte cromatiche stimolano nelle persone ha origini lontane: già a inizio del 1800 c’era chi se ne occupava, e non uno qualunque, bensì il grande scrittore e poeta, Goethe. L’occhio umano assorbe dalla luce una radiazione elettromagnetica. A seconda della lunghezza d’onda e dell’intensità di questa radiazione, i fotorecettori della retina inviano un determinato stimolo al cervello che si trasforma nella percezione di un particolare colore. Quella cosa che chiamiamo colore è ciò che trasforma il mondo in un luogo incredibile, degno di essere osservato, esplorato. Colore è ciò che dà o toglie armonia alle forme che ci circondano. È l’alfabeto che usano i nostri occhi per leggere quello che abbiamo intorno.


Ma quali e quanti colori conosciamo e soprattutto vediamo? Pochi rispetto a quelli che colorano il nostro mondo. Pochi perché le sfumature sfuggono ai nostri sguardi veloci e frettolosi. Pochi perché non abbiamo tempo di stare con il naso all’insù per scoprire quanti verdi sono racchiusi nella chioma di un albero. Non li vediamo, ma loro sono lì, e vale la pena scoprirli. Goethe ha detto che “Un colore che nessuno guarda non esiste”. E se invece stesse semplicemente aspettando di essere scoperto? Ora tocca a noi. Buon Viaggio nel mondo del colore.

I curatori.


Kromia


Espongono in galleria virtuale

Antonio Anastasìa Gianfranco Angioni Riccardo Balestra Ebe De Mitri Cesare Garuti Elena Garuti Inbal Kristin

Francesca Lauria Pinter Teresa Maggiore Anna Maglioccola Ornela Maloku Annarita Micheli Stefano Nardi Fabiano Paterlini

Mauro Ravera Antonella Serratore Bernd Steinert Silvia Tolomeo Rita Tondo Claudio Verganti Ute Zeuschner


Le opere


Antonio Anastasìa

“Le passioni di Fabrizio” olio su tela, 50x70, 2020


Gianfranco Angioni

“Les Beaux Jours” acrilico su tela, 100x70, 2021


Riccardo Balestra

“Landscapes hard edge” olio su tela, 70x45, 2022


Ebe De Mitri

“A Procida” olio su tela, 100x70, 2021


Cesare Garuti

“Anguria e frullino” computer grafica, 70x50, 2012


Elena Garuti

“Sotto la superficie” acrilico su tela, 100x100, 2020


Inbal Kristin

“colours Outbreak” digital art, 150x140, 2022


Francesca Lauria Pinter

“I colori della primavera” olio su tela, 60x60, 2016


Teresa Maggiore

“Cittadino del mondo” acrilico su tela, 60x60, 2020


Anna Maglioccola

“Messaggero di pace” olio su tela, 50x50, 2022


Ornela Maloku

“Teuta, pirate of the Balkan sea” tecnica mista, 33x44, 2022


Annarita Micheli

“Battito” tecnica mista su tela, 80x120, 2021


Stefano Nardi

“La Fumeuse” tecnica mista su carta intelata, 100x70, 2008


Fabiano Paterlini

“Composizioni d’interni (dalla serie “La forza dei primari”)” elaborazione digitale di fotografia, 120x120, 2020


Mauro Ravera

“Marilyn 3D” olio su tela, 70x50, 2022


Antonella Serratore

“Pannello decorativo” tecnica mista su carta, 70x50, 2016


Bernd Steinert

“Diabolo” olio su tela, 90x70, 2021


Bernd Steinert

“Go and see” olio su tela, 95x115, 2021


Silvia Tolomeo

“Simbiosi” tecnica mista su tela, 60x90


Rita Tondo

“Verso l’alto 5, 2015” stampa fotografica inkjet su PVC, 100x100, 2020


Claudio Verganti

“Senza titolo” tecnica mista su tela, 70x100, 2022


Ute Zeuschner

“Abschied – (Un periodo di riposo)”, olio su tela, 60x60


Ute Zeuschner

“Der Himmel weint – (Il cielo piange)”, olio su tela, 80x60


Biografie


Antonio Anstasìa Antonio Anastasìa, Diploma Accademia di Belle Arti Roma 1969 con i Maestri Guttuso, Gentilini e Maccari. Mostre più rilevanti: Prima Biennale Int.le d’Arte di Palermo, Triennale Arti Visive a Roma 2014, Triennale Verona 2016, Triennale Arti Visive 2017 a Roma, mostre personali e innumerevoli collettive. Presente nel Catalogo Mondadori e in molte Riviste ed Annuari d’Arte. Per Biografia, mostre, pubblicazioni, Critiche e premi. Invitato continuamente a partecipare ad eventi e pubblicazioni d’Arte in tutto il Mondo. Il suo stile è Post Cubista, ma dagli anni 70 ama cimentarsi nella ricerca di nuove espressioni e tecniche usando solo gli smalti sintetici senza l’uso dei pennelli per rappresentare un sogno cosmico, un’idea, un evento, ed altro creando effetti di notevole spessore cromatico. Sintesi Critica Prof. V. Sgarbi: Ha reso omaggio al Cubismo in modo rispettoso, ma tutt’altro che obbligato e referenziale, interpretandolo non come meta finale ma, tappa intermedia, per quanto importante. Dal 1970 infatti ha cercato altri linguaggi della modernità come l’Astrattismo e l’Informale con esiti non meno rilevanti…

Gianfranco Angioni Mi chiamo Gianfranco Angioni. Sono nato a Cagliari nel 1947, nel 1978 mi sono trasferito a Milano per altra attività lavorativa. Ho iniziato presto a dipingere e a scrivere, poesie e poi romanzi e racconti. Per 4 anni ho frequentato il corso di pittura per Artefici dell’accademia di Brera a Milano. Dal 2014 mi dedico unicamente alla pittura e alla scrittura. Ho esposto in mostre a Londra, Parigi, Zurigo, Barcellona e a Milano, Savona, Genova, Bologna, Piacenza, Modena, Venezia. Oltre a vari centri in Liguria, Veneto e Piemonte.


Dispongo di uno spazio espositivo personale a Sassello SV dove vivo. Scrivo e dipingo per me stesso. Ricerco la bellezza, ciò è fare arte, confidando possa contribuire al mio arricchimento culturale, senza dimenticare che i prodotti artistici devono essere mostrati e fruiti da lettori e spettatori. I lavori possono attrarre o respingere il fruitore, ma lo scopo è creare comunque emozione e, se questo accade, la persistenza di tale emozione nella memoria può stimolare gli altri, accrescere conoscenza.

Riccardo Balestra Gioie e delusioni di un’arte maturata nel tempo, a cui non avrei mai pensato di dedicarne tanto! Forse ero un artista senza saperlo, quando da ragazzo ho portato a casa delle pietre di fiume volendone fare delle sculture, quando da giovane sviluppavo e trattavo pellicole bianco e nero, per ricavarne il suolo lunare, quando più tardi ho voluto mettermi in gioco come pittore. Nonostante le difficoltà di un mondo artistico che non conoscevo, per cui a volte, “bisognava farsene una ragione”. Questa ragione, oltre la famiglia, la casa, è stata la pittura e tutto quello che ne consegue. Sono andato avanti con volontà ed entusiasmo, la tecnica ad olio con i suoi colori accesi impattanti, ha permesso di esprimermi in piena libertà in una ricerca introspettiva e psicologica di immagini figurative e paesaggistiche nuove che richiamano alla pop-art e tendono inconsciamente all’astratto. Le mie opere traggono ispirazione diretta dalla realtà e da tutti quegli stimoli che colpiscono necessariamente i nostri sensi nel quotidiano e che ti arrivano tramite i media, dal mondo intero. Hanno scritto: “Siamo qui in presenza di immagini fortemente evocative, dalla metafisica eleganza, enigmatiche per il distacco da ogni fedeltà al vero, dove la ricerca della bellezza è cristallizzata in forme e colori che rivelano l'aspirazione dell'artista a quell'infinito sempre irraggiungibile ma al quale è necessario tendere”.


Dopo la collana “Abstract landscapes”, dove con un gioco di strisce colorate simulo un paesaggio in cui la distanza tra cielo e mare viene azzerata e tutto rimane collegato in un‘immagine unica, confortato dalla critica, ho deciso di astrarre maggiormente le mie opere.

Ebe De Mitri Ebe De Mitri nasce a Napoli, si trasferisce prima a Roma, dove studia psicologia, e poi a Torino, dove lavora. Artista dilettante, ha sempre avuto la passione del disegno e della pittura, e da alcuni anni si cimenta con maggiore continuità nella pittura ad olio, alla quale si è avvicinata da autodidatta. Le sue opere spaziano dalla natura morta al paesaggio, anche se molte sono incentrate sul ritratto e sull’analisi delle varie espressioni del viso. Diversi dei suoi quadri, inoltre, si rifanno a momenti diversi della realtà attuale a cui l’autrice si ispira volendo essere testimone ed interprete del proprio tempo. Ha partecipato a diverse mostre ricevendo apprezzamenti e riconoscimenti. L’Opera “A Procida” nasce dall’affetto verso quest’isola e dal voler celebrare i suoi straripanti e particolari colori.

Cesare Garuti La grande passione mi ha portato, nei ritagli di tempo dalla mia attività di programmatore, a dipingere producendo un’enorme quantità di lavori. Scoperte le possibilità grafiche che il computer offre, ho abbandonato i pennelli e mi sono buttato a capofitto nella nuova direzione, conseguendo anche l’attestato di web designer. Una decina di queste nuove opere è stata presentata al pubblico sotto il titolo “Dalla matita al mouse: esperimenti di grafica con il computer”. Da allora ho partecipato a diverse mostre collettive e concorsi, ottenendo anche qualche segnalazione e vivo praticamente in simbiosi con il mio computer.


Elena Garuti Elena Garuti è nata il 19-02-1997 a Milano, dove tuttora vive. Diplomata al Liceo Artistico “Caravaggio” ha proseguito gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Brera ottenendo la laurea di primo livello in Decorazione. Ha appreso diverse tecniche espressive e in pittura, predilige figure stilizzate in movimento dai vivaci colori e figure di animali, utilizzando la tecnica acrilica o a olio su tela. Ha approfondito l'uso dell'argilla anche frequentando vari corsi, tra cui la Scuola di ceramica di Montelupo Fiorentino, dove ha appreso le tecniche di foggiatura a tornio, modellazione e decorazione, alcuni suoi lavori trattano dell'estinzione e sfruttamento di alcune specie di animali. Propone inoltre opere scultoree in rete metallica. Esprime emozioni e sentimenti anche attraverso la scrittura di racconti brevi.

Inbal Kristin Inbal è un'artista multidisciplinare, nata il 21 marzo 1980 e residente ad Ashkelon (Ascalona), Israele. Ha conseguito una laurea in scienze sociali e umanistiche presso la Open University e un diploma in Media design all'Accademia di Ashkelon. Crea opere principalmente combinando diverse forme d'arte: pittura, fotografia e computer grafica, aggiungendo vari materiali dalla natura e dalla vita quotidiana. Tuttavia, la maggior parte delle sue opere sono arte digitale. La fotografia la vede coinvolta su temi diversi: da quella legata al paesaggio, alla fotografia di strada, passando da quella con soggetto animale alla fotografia astratta. Inbal ha ricevuto molti premi e ha partecipato a diverse mostre, biennali e festival internazionali in tutto il mondo: Ungheria, Grecia, Spagna, Francia, Svizzera, Israele, Hong Kong, Filippine, Nepal, Scozia e soprattutto in Italia: Milano, Roma, Genova, Venezia, Torino, Palermo, Bologna, Gattinara e Varallo. I suoi lavori sono stati pubblicati in diverse riviste e libri internazionali.


Francesca Lauria Pinter Opera dal 1977 in campo nazionale ed internazionale con Personali e Collettive. Oltre 200 esposizioni in Gallerie e Fiere d’Arte. Presente in 50 cataloghi- Libri: Grafiche Antiga - Biblioteca Cominiana. Esempio di qualche sede: Galleria Farsetti Cortina-Montmartre-Maratea-Cadice-Centro d’Arte S. Vidal VE Kursaal di Iesolo (VE)-Villa Pisani Montebelluna-Ca’ dei Ricchi TV-Castello di Marostica-Firenze-Roma-RiminiFrancoforte-Londra-Scuola Grande S. Giovanni Evangelista VE-Grecia Salentina-Castello di Corigliano CSPalazzo Crepadona BL-S. Sebastian Spagna-Torino-Villa Farsetti- Pisa le Logge- Gubbio- Ca’ Robegan… Testi critici: Morales BL-Miniaci Cs- de Gaudio Roma-Rizzi VE-Varanelli FG- Guadagno MN- Semenzato PDStefani TV - Vergaro LE-Santese TS-Marasà PA- Mazzei CS-Santese TS-

Teresa Maggiore Nasce a Monteparano (TA) l’11 maggio 1947. Nel 1966 si diploma presso il Liceo Artistico “Nicolò Barabino” di Genova dove studia con i maestri Aldo Bosco, Libero Verzetti, Lorenzo Garaventa e Stefano D'Amico. Dopo il diploma si trasferisce a Milano dove inizia a dipingere frequentando l'ambiente artistico milanese e partecipando anche a mostre collettive in Lombardia. Nel 1968 conosce Giuseppe Motti, dal quale apprende lezioni di vita e di pittura, e nel 1973 conosce e si avvicina a Bruno Munari e al suo metodo progettuale. Dal 1967 al 1969 frequenta la Facoltà di Architettura di Milano e dal 1968 al 1974 insegna Educazione Artistica e Disegno, presso istituti medi e superiori, pubblici e privati, della provincia di Milano. Nel 1975, si abilita all'insegnamento dell'Educazione Artistica. Rientrata a Genova nel 1975, sospende l'attività artistica e, dopo una significativa esperienza manageriale in Multinazionali di servizi.


Nel 2011 si iscrive alla Facoltà di Architettura dell'Uni.Te. di Genova e, dopo anni di inattività nel campo artistico, ritorna con passione a dipingere. Nel 2014/2015 frequenta il corso libero di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Genova e dal 2015 al 2020 è socia del Centro d'Arte La Spiga.

Anna Maglioccola Anna Maglioccola nasce a Catania nel 1964, vive e lavora a Pompei (Na). Di formazione autodidatta, fin dalla tenera età sviluppa un forte interesse per la pittura. Predilige la tecnica ad olio su tela soft pastel e needle embroidery (arte tessile). Principale artista di riferimento è” Rosalba Carriera” pittrice veneziana del ‘700. Le tematiche delle sue opere: spiritualità, sacralità, maternità e fanciullezza. Ha partecipato a mostre collettive internazionali. Diversi sono i riconoscimenti ottenuti per meriti artistici.

Ornela Maloku Ornela Maloku nasce a Tirana, capitale dell’Albania, il 25/04/1988. Nel 1992 si trasferisce in Italia a Treviso dove proseguirà i suoi studi liceali presso il Liceo Classico di Treviso Antonio Canova. Continua la formazione Universitaria a Udine in Biotecnologie con specializzazione in Genetica e poi al Cà Foscari di Venezia in Scienze e tecnologie dei bionanomateriali per proseguire il percorso accademico con un dottorato di ricerca in Informatica, Matematica e Fisica presso l’Università di Udine.


Attualmente vive in Germania a Berlino e lavora come ricercatore in ambito computazionale presso il Medical Centre dello Charité e come artista freelance occupandosi in particolar modo di pittura e arte astratta.

Annarita Micheli Sono nata al mattino di una nevosa giornata di fine novembre del 1968. Sono nata, per caso, o almeno così mi piace pensare a Pavia, ma mi sento semplicemente appartenente al mondo… Non ho studiato arte, ma la amo, la vivo, la respiro, è dentro di me; o almeno credo sia arte quella voglia di bello che sento, quella sensazione di stupore davanti al sole di primo mattino oppure con il naso all’insù aspettando che l’occhio si abitui al buio per scoprire nuove stelle, percorsi luminosi a milioni di km da me…se non è arte questa! Se non è arte il rumore cullante del mare, il ruggito delle onde gonfiate dal vento, le miriadi di granelli di sabbia che si muovono quando posi un piede sulla spiaggia. Per me questa è arte. Studio il mondo, la natura, il cielo e la terra e poi provo a “raccontarli” a modo mio. Non voglio essere influenzata da chi potrebbe sicuramente insegnarmi qualcosa di tecnico ma che, probabilmente, contemporaneamente, riuscirebbe ad intaccare la mia spontaneità, smussare la mia creatività, rischiando di omologarmi ed assomigliare ad altri. Non è un peccato di presunzione il mio! Non credo assolutamente di non necessitare di qualche spiegazione tecnica in più, di qualche nozione pratica. Il mio è proprio timore di rimanere affascinata da chi sa! Da chi professa l’arte con vera maestria. Conoscendomi correrei il rischio di volere sempre di più, di voler sapere sempre di più, perdendomi quindi per quella che sono….


Stefano Nardi Stefano Nardi nasce in provincia di Mantova e trascorre l'infanzia tra Verona e Mantova, dove rimane fino agli anni '70. Fino da giovane ragazzo predilige, come giochi e passatempi, colori e matite e materiali vari per il disegno. Già all'epoca della scuola media inferiore partecipa, con alcuni coetanei, a mostre di pittura per giovani, organizzate dalla Provincia di Mantova, avendone buone segnalazioni. La sua formazione scolastica è di orientamento tecnico (consegue infatti il diploma di geometra). In quella artista è autodidatta. Subito dopo il termine degli studi scolastici si dedica assiduamente alla attività di pittore. Si trasferisce, poi, a Castiglione delle Stiviere, dove risiede e lavora e dove svolge l'attività collaterale di designer. Nel '95 aderisce alla Società Belle Arti di Verona. Nel '97 organizza il gruppo artistico "Arte-Anno" il cui programma dichiarato consiste nel promuovere l'attività artistica e lo sviluppo del livello culturale dell'ambiente. Tra i vari incarichi che riceve su commissione, gli viene affidato quello, assai qualificante, per il ritratto ufficiale del Vescovo di Mantova, opera che propone, oltre che nella soluzione celebrativa, anche in successive forme riferite al proprio peculiare modo pittorico.


Fabiano Paterlini Fabiano Paterlini nasce a Bagnolo Mella (BS) il 30 agosto 1952, dove vive ed elabora le sue passioni artistiche in completa autodidattica. I primi lavori, in bianco e nero, ricalcano le orme del padre, ma ben presto il colore prende di necessità i suoi disegni. La ricerca lo porta a sperimentare tecniche e materiali di qualsiasi genere. La prima personale risale al 1973 a Brescia. Negli anni successivi numerose sono le collettive ed i concorsi nazionali a cui ha partecipato incontrando parere favorevole della critica, consolidando sempre più l’aspetto surrealista delle sue opere. Negli anni duemila c’è una svolta: dal 2004, in collaborazione con altri artisti fonda il Gruppo Artisti Bagnolo Mella - GABM - e ne diventa il presidente. Nel frattempo la linea surrealista si sviluppa in modo esponenziale fino ad approdare nel 2009 ad un progetto artistico “la luce” presentato nella personale “dal disegno alla luce”, personale presentata col papà. Questo è il periodo in cui inizia in forma massiva lo sviluppo di sculture polimateriche utilizzato per creare forme ed emozioni.

Mauro Ravera Il percorso del piemontese Mauro Ravera inizia da autodidatta, seguendo quel filo sottile che lo ha sempre legato indissolubilmente alla gioia di disegnare e dipingere senza influenza accademiche, senza regole, solo con la libertà assoluta di sperimentare strade artistiche e dirigersi verso quella che sente più affine a ogni particolare momento del suo percorso. Inizialmente legato al Neorealismo, lentamente si sposta verso il Metafisico grazie al quale esplora e si interroga su concetti filosofici ed esistenziali.


Il passaggio verso il NeoPop è lieve, prima modifica la gamma cromatica per sportarsi verso tonalità piene, irreali, che permettono all’osservatore di guardare la realtà come se avesse davanti un filtro colorato, nelle quali il concetto e i soggetti diventano co-protagonisti dele tonalità intense e vibranti, capaci di trasportare l’osservatore all’interno di un mondo parallelo dove tutto può essere differente. Si dedica ai miti cinematografici, i nuovi miti, quelli che non erano stati immortalati nella Pop Art. Mauro Ravera sceglie Julia Roberts, Angiolina Jolie, Monica Bellucci nelle loro pose più naturali, in momenti di relax anziché immortalarle nelle loro immagini più istituzionali, pubbliche, proprio perché la società contemporanea è cambiata e il pubblico, quel Popolo a cui la Pop Art si rivolge, desidera modelli più raggiungibili, più vicini alla loro quotidianità, per credere che tutto possa essere possibile, per chiunque. Un artista singolare, Ravera, un po’ironico che fa l'occhiolino al cinema, ma non dimentica anche le basi scientifiche che permettono all'uomo contemporaneo devi vivere con le comodità e i comfort che prima non c'erano.

Antonella Serratore Antonella Serratore è nata a Lentini (SR). Valida pittrice figurativa formatasi studiando all’Istituto Statale d’Arte di Catania, l’artista continua a essere apprezzata concretamente da numerosi critici d’arte per il suo linguaggio pittorico impregnato da un’originale ricerca di libertà espressiva del tutto personale ed eterogenea. Di lei hanno scritto, tra gli altri, i noti critici d’arte Fortunato Orazio Signorello (che all’artista ha dedicato una pubblicazione monografica, editata nel 2012 dalla Kritios Edizioni, dal titolo Antonella Serratore. Dinamismo stilistico) e Giorgio Falossi. Ha partecipato a numerose mostre regionali e nazionali. Nel 2017 il Museo Emilio Greco di Catania ha ospitato - curata dal critico d’arte Signorello - la mostra personale Virtuosismi Tecnici. L’anno successivo nel museo suddetto si è svolta un’altra sua mostra personale organizzata dall’Accademia Federiciana e curata da Signorello - dal titolo Contrasti Cromatici.


Nel settembre del 2020 la Kritios Edizioni ha deciso di inserire 4 sue illustrazioni nella silloge di poesie “Nel giardino dei sensi” (in corso di stampa) della poetessa Graziella Scuderi. È socia dell’Accademia Federiciana (Catania) ed è censita nell’Archivio delle arti visive della stessa istituzione. Tra le ultime pubblicazioni, nel 2022 è inserita nel Catalogo “L’Arte in quarantena”, Editoriale Giorgio Mondadori e in “Artisti Italiani”, Catalogo Sartori.

Bernd Steinert Bernd Steinert, classe 1964, vive e lavora a Thale, in Germania. Da sempre molto attivo nell’ambito artistico, si avvicina all’arte fin da giovane. Studia prima all’ Università di Potsdam per specializzarsi successivamente presso l'Università di Arte e Design di Halle. La sua carriera è contraddistinta da riconoscimenti nazionali ed internazionali. Partecipa a numerosi eventi come la Biennale di Venezia, l’Art expo di New York, l’Art Basel di Miami e all’ Art San Diego. È membro della CIRCLE Foundation For The Arts – New York, del MUSA International Art Space di Palermo e dell’Associazione professionale degli artisti visivi Sassonia Anhalt in Germania. È socio fondatore e presidente dell'Associazione artistica "Arbeitskreis 7kunst” dove è responsabile della Galleria d'Arte 7kunst.

Silvia Tolomeo L'Artista nata in Sicilia, terra privilegiata, dove il calore e il colore trovano spazio e costituiscono le condizioni più favorevoli di vita per l’uomo, culla di straordinarie civiltà e crocevia di popoli diversi. Silvia Tolomeo artista, ha inglobato in sé i diversi aspetti delle civiltà pregresse, che si sono dilatate all'infinito, scandendo attimi e ritmi di ampio respiro, che è vita vissuta.


Il problema dell'artista, sembra essere il suo rapporto con la realtà che la circonda, senza schematizzare nulla, la pittrice si lascia trasportare dalla fantasia, che libera da costrizioni esterne 0 interne, riesce a fissare e fermare sulla tela, la sua volitiva essenza di libertà. Il narratore, riporta pedissequamente, ogni movimento, anche di una semplice foglia e non sottrae nulla alla narrazione, mentre l'artista, liricamente smargina il superfluo, toglie e rimuove un colore, che non la soddisfa, rattenendone l'essenza, senza ramificazioni esterne. Le mie parole scaturiscono da un titolo ‘Non solo Tele” che è l'affermazione di un’artista completa, ogni suo “Dire”, viene espresso senza reticenze, omissioni o rimozioni, rinnegando tutto quello che risulta artificioso di fronte alla realtà. Nella necessità di compilare una schematica antologia, mi fermo ad analizzare una sinossi, che in certi passaggi di tempo, sono molto particolari, il momento magico è così colmo in Silvia Tolomeo, che il tempo inizia a dilatarsi all'infinito. Artista di pregio e fervida promotrice di eventi, ha progettato e partecipato a diverse collettive e mostre personali, in Italia e all'estero, attualmente le sue opere sono in permanenza, in Grecia presso una galleria, della città di Elassona. L'artista Silvia Tolomeo ha partecipato anche all'arte contemporanea ci tempi della 58° Biennale di Venezia presso Palazzo Zenobio.

Rita Tondo È nata a Salice Salentino (LE) nel 1947. Dopo aver insegnato all’Accademia di BB.AA. di Bologna, è stata titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di BB. AA. di Lecce. Inizia l’attività artistica nel 1971. Sue opere sono presenti in musei e collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.


Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, Padiglione Italia. Nel 2015 le è stata conferita l’Onorificenza alla carriera da parte dell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha svolto un ciclo di Master-class a Pechino per la formazione tecnica e artistica di studenti cinesi nel novembredicembre 2015. Vive e lavora a Lecce

Claudio Verganti Claudio Verganti nasce a Cuvio, in provincia di Varese e attualmente vive e lavora tra Milano, Ostuni e Buenos Aires. Fin da giovanissimo approccia la materia pittorica dapprima con pastelli a cera e, in seguito, con colori ad olio. La sua impronta stilistica è caratterizzata da una varia ed approfondita sperimentazione in virtù della quale unisce ed utilizza materiali poveri come plastica, bitume, pezzi di giornale e polveri mescolati ed impastati con il colore ad olio. Il corpus delle opere di Verganti offre all’osservatore un viaggio nel più puro astrattismo novecentesco. Esso si configura come un percorso graduale rispondente ad un solo imperativo: l’informale. Prendendo infatti in esame il periodo dei primi anni Duemila, si nota come l’astrazione diluisca, sfaldi e lentamente annienti la figurazione. Il colore, eludendo il limite plastico, sfocia in geometrismi bidimensionali. Le tonalità virano verso toni prima gialli, poi color sabbia, facendo così emergere timidi elementi che aleggiano in superficie con un segno sicuro, privo di incertezze. Perfettamente adeguate alla poetica dell’artista lombardo appaiono le parole di Gillo Dorfles in un testo del 1951 sugli artisti del MAC: “Potremmo veder affiorare – sosteneva – la forma ameboide d’una cellula, gli aspetti di strane strutture organiche. Potremmo assistere cioè alla proiezione di archètipi formativi restati a lungo inutilizzati, e che oggi riappaiono, diventando i generatori di nuovi spunti plastici.” Le opere degli ultimi anni vedono la trasformazione del segno, il quale progressivamente si allunga, compiendo arditi intrecci per poi tornare su sé stesso.


Il tratto solca con forza la superficie densamente materica dell’opera e la graffia nel tentativo di far emergere dal sottosuolo una potente energia vitale.

Ute Zeuschner Ute Zeuschner è nata a Berlino nel 1943. Ottiene vari incarichi semestrali presso l'ex Freie Kunstschule di Berlino-Steglitz, partecipa a corsi permanenti nella galleria Andreas Rössiger, a workshops e studi estivi. È membro dell'ESSENHEIMER KUNSTVEREIN e della Galleria ARTINNOVATION di Innsbruck. Partecipa a numerose mostre collettive e personali. Numerose delle sue opere sono state acquisite da collezionisti privati ed aziende.


Ringraziamenti


I curatori vogliono ringraziare tutti gli artisti partecipanti, che con il loro indubbio talento, hanno contribuito ad impreziosire questa mostra e questo catalogo. Auguriamo a tutti loro, una sempre più proficua e soddisfacente carriera artistica. Arrivederci ai prossimi eventi.

I curatori.




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