Natale ad Arte - digital edition

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Natale ad Arte

Catalogo della mostra in edizione digitale a cura di:

16
- Digital edition -
Dicembre 2022
8 Gennaio 2023

Art'è, nata recentemente, ma composta da un team di curatori indipendenti con esperienza decennale, si occupa della promozione dell'arte in tutte le sue innumerevoli sfaccettature attraverso eventi mirati, mostra d'arte contemporanea e di valorizzazione del territorio.

Il lavoro del curatore d’arte oggi, è una professione decisamente onnivora, fatta di spostamenti, nuove conoscenze, scoperte, studio continuo.

Un lavoro che conduce in realtà sfaccettate e visioni spesso antitetiche.

L’arte, invece, costringe a soffermarsi, ad osservare; è visione alternativa, ricerca di senso, articolazione di pensiero, processo di conoscenza e di approfondimento.

Con la sua capacità di fare leva sulla sensibilità può favorire un rapporto riflessivo, di prossimità e di empatia, rispetto al contesto.

Per questo crediamo che oggi i messaggi che l’arte può trasmettere siano più che mai preziosi.

Si tratta di contribuire a risvegliare la sensibilità e l’attenzione.

Ogni opera è un affaccio, una finestra sul mondo.

Ogni artista ci trascina nel proprio universo e nello stesso tempo interseca questioni e sentire condivisi, convoglia qualcosa che afferisce al mondo in cui viviamo e appartiene a molti.

Poiché ogni artista è un mondo a sé stante, quello che l’arte ci offre è uno straordinario caleidoscopio di vissuti e di visioni.

Art'è, operante in tutto il territorio, si rende disponibile per curatela di mostre personali, bi-personali o collettive nelle più belle città Italiane, in Gallerie, Palazzi Storici e Musei.

La rappresentazione del Natale è affidata ad una iconografia legata ai grandi artisti italiani dell’arte moderna, tanti pittori dal Medioevo al Rinascimento, dal Barocco all’arte contemporanea, si sono cimentati nel delicatissimo tema creando dei veri e propri capolavori senza tempo.

Tra le scene più rappresentate in pittura la Natività è sicuramente nei primi posti della classifica. Basti pensare alla Natività di Giotto, bellissimo esempio di arte medievale, nella Cappella degli Scrovegni di Padova. Un affresco dal paesaggio scarno e roccioso: l’armonia è data dai colori del cielo e del mantello della Madonna. L’azzurro del mantello indossato da Maria la collega al cielo, all’immensità dell’infinito e al mondo divino.

La Natività di Piero della Francesca, dall’influenza fiamminga, un esempio straordinario di arte rinascimentale, dove il colore della veste di Maria emerge in modo brillante sui colori spenti del paesaggio e degli altri personaggi. La natività del Botticelli: l'ultimo capolavoro dell'artista. Il soggetto della tela è quello tradizionale, con la Sacra Famiglia al centro della rappresentazione: la grotta e l’adorazione del Bambino da parte di Maria con Giuseppe, i pastori e i Magi. Il resto della composizione è costruita in maniera eccezionalmente ritmica e armoniosa, ma sfugge all’iconografia classica: inusuale è infatti la scena dell’abbraccio tra gli angeli e gli uomini rappresentato nella parte bassa della tela, che rappresenterebbe l’avvenuta riconciliazione fra umano e divino. Anche Caravaggio rappresentò a suo modo la Natività, offrendo alcune interpretazioni mirabili e assai discusse dai suoi contemporanei. Pochi artisti come lui hanno saputo rendere in modo realistico e profondo l’amore materno di Maria, donna umile, stremata dal parto e abbandonata a terra, circondata da poveri pastori, in un contesto quasi di degrado, e tuttavia capace di esprimere un amore e un calore al limite della poesia.

Se c’è un dipinto che trasmette la magia unica della notte di Natale, quello è senza dubbio l’Adorazione del bambino di Honthorst, la cui atmosfera ovattata è il frutto di un uso della luce straordinario, pacato, dalla raffinata armonia. Il bambino appena nato è posto al centro della scena, in una mangiatoia, adagiato su un panno bianco da cui si propaga la luce che accarezza i volti di Maria, di Giuseppe e di due angeli che gli stanno intorno, in adorazione.

Art’è vuole per la prima volta aprire le porte della sua Galleria Virtuale a tutti gli artisti per cimentarsi nella loro idea del Natale e delle emozioni che esso è capace di suscitare anche tra coloro che non si riconoscono nella tradizione cristiana. Che esso venga rappresentato da un paesaggio innevato, da un’opera intima a tema astratto e, da qualunque mezzo che possa portare ad esso.

I curatori.

Natale ad Arte

Espongono in galleria virtuale Manuela Borrelli Nicoleta Cimpeanu Franco Curvo Jacqueline Domin Christoph Felix Maier Roberto Mendicino Mauela Mignemi Aldo Pallaro Leonor Trinidade Sousa

Opere e biografie

Manuela Borrelli

“Madonna del riposo”, pastello su carta, 42x27,9, 2022
“Madonna con Bambino”, vetro con tecnica Tiffany, 23,5x31, 2020

Manuela Borrelli nasce a Napoli nel 1977 e sin da bambina è evidente in lei una forte propensione per la pittura e il disegno.

La sua vena artistica è sbocciata definitivamente quando ha realizzato nel 2008 delle illustrazioni ad acquerello per l’opera “La Montagna e i suoi cambiamenti” (Hornitos Edizioni) promossa dal Parco Naturale dell’Etna, consistente nella pubblicazione di fascicoli per ragazzi riguardanti la natura autoctona e le specie presenti sul territorio.

Il passaggio all'olio è stato naturale ed immediato ed ha dato vita ad una serie di opere molto realistiche, piccoli gioielli di pittura che rappresentano i luoghi vissuti dall'artista: dalla sua città natale a quella in cui attualmente vive e che ama fortemente, Cava de' Tirreni, la quale, con le sue fattezze storiche e paesaggistiche, offre sempre nuovi spunti e nuovi stimoli d'arte.

Lavori ad acrilico, pastelli e matite colorate completano la sua volontà di cimentarsi in tutte le tecniche pittoriche.

Ha partecipato a molte mostre ed esposizioni collettive, che hanno cementato la sua passione per la pittura e la ricerca artistica.

Il suo amore per il bello le hanno permesso di abbracciare, oltre alla pittura, anche altre forme d’arte, come la lavorazione del vetro attraverso la tecnica Tiffany che l’ha portata alla realizzazione di vetrate artistiche, lampade, lampadari e oggettistica, dotati di una leggerezza e di un’attualità inaspettate.

L’alta qualità dei materiali usati e l’accuratezza e la precisione della lavorazione completano il valore delle sue opere.

Nicoleta Cimpeanu

“Dicembre”, tecnica mista, 100x70, 2022
“Luci Invernali”, tecnica mista, 100x50, 2021

Anno di nascita: 1977

Luogo di nascita: Ardud (SM) Romania

1991-1996:

Frequenta il Liceo Artistico a Satu Mare in Romania. 1996-2001: Frequenta l'Università delle Belle Arti a Oradea dove studia disegno, pittura, tecniche miste, design di abbigliamento, fotografia, grafica pubblicitaria, storia dell'arte, estetica, filosofia.

1998: Espone alla mostra studentesca di fotografia a Oradea.

2000: Vince il concorso “ZIM" ("Le giornate della moda internazionale") a Bucharest 2001: Finiti gli studi, si stabilisce in Italia, a Ravenna dove incontra e si lascia ispirare dai bellissimi mosaici bizantini e i tappeti di pietra.

2005-2018: Espone nei locali pubblici del centro storico di Ravenna e il litorale ravennate. 2014-2017: Ha una mostra permanente in Piazza del Popolo a Ravenna a Grand'Italia Lounge bar & restaurant.

2012 - 2017: Partecipa a numerose mostre virtuali dove viene spesso selezionata tra i primi migliori artisti. 2017: Ha una mostra individuale al "Caffè Belli" nel centro di Ravenna in via Arnaldo Guerrini,9.

2017: (dal 17 marzo al 19 marzo)

Espone alla "Vernice Art Fair" di Forli. 2017: (dal 30 aprile al 13 maggio)

Partecipa alla mostra collettiva "Ricerca e genialità" nella galleria "Immagini Spazio Arte " di Cremona.

2018:

(dal 7 aprile al 7 maggio)

Partecipa alla mostra collettiva "Materi Ali" a Ravenna.

2019: (dal 24 al 30 settembre)

Partecipa alla mostra collettiva

"Incontri di U-Mani" al Palazzo Marini ad Alfonsine. 2019- ad oggi

Ha una mostra in continuo movimento nello showroom "Auri Infissi" in via Zalamella 52 a Ravenna.

Franco Curvo

“Natale in pandemia”, pittura digitale algoritmica, 100x50, 2020

Franco Curvo di origini Piemontesi, ha vissuto in Liguria e dal 1991 risiede a Firenze. Laureato in matematica, si occupa di Informatica, consolidando in età matura la passione per l’arte affiorata fin dalla giovinezza.

Dal 1998 si vota alla sperimentazione di una tecnica pittorica digitale innovativa che diviene la cifra espressionistica del suo universo figurativo dagli accenti meditativi, con allestimento di Personali ed il perseguimento di importanti premi. Il suo linguaggio digital painting sorprende per l’originalità grafico – cromatica delle sue ideazioni dalla singolare modernità della linea, la sapienza efficace del colore, secondo una deformazione concettuale retrò dai potenti echi metafisici.

Dalla veridicità allegorica degli studiati immaginari emergono i temi di una poetica assorta di intima rimembranza formale ed analogica fra interiorità ed esteriorità, nel cuore della dialettica tra passato e presente.

Le stilizzazioni inconsuete delle forme, nella visionarietà delle ambientazioni surreali, rincorrono la dimensione del tempo, l’universo femminile, l’amore, la magia del quotidiano nell’ordinario trascolorare dell’esistere nelle segretezze del vivere tra rimandi consci ed inconsci.

Le silhouettes delle ideazioni catturano l’animo del fruitore verso il potere ammaliatore della fantasia al servizio del connubio tra inventiva disegnativa e tavolozza ora pastosa, ora avvincente di pigmenti saturi tra sogno e realtà, ideale e reale. Il fluire del tempo nei coaguli dei vissuti si incarna nello strumento classico della famiglia dei cordofoni, la cetra, impiegata fin dall’antichità nell’accompagnamento alla poesia, menzionato anche da S. Quasimodo nel componimento: Alle fronde dei salici con richiamo biblico; così come si propone nel fascino di antiche lampade ad olio, lanterne o lucerne dagli effetti atmosferico – simbolici della luce nei meandri del vivere.

Jacqueline Domin

“Il nido”, fotografia analogica, 40x60, 2008

“Candido silenzio”, fotografia analogica, 70x50, 2009

Jacqueline Domin, francese, fotografa d’arte naturalista autodidatta.

Vincitrice di molti premi per la bellezza pittorica delle sue fotografie in Italia e all’estero.

Presta grande attenzione alla luce, accogliendo l’istante di gloria che la luce crea.

Le sue fotografie sono scatti contemplativi che partecipano all’energia creativa e creatrice profusa dalla Natura.

Christoph Felix Maier

“Il cavallino”, tecnica mista su legno, 79x82, 2022
“Caterpillar Feast”, tecnica mista su legno, 81x80,5, 2022

Nasce a Stoccarda e vive in un piccolo villaggio chiamato Beilstein incastonato tra vigneti, foreste e castelli, si diploma alla scuola superiore Friedrich Schiller nel 1998.

Dopo aver completato il servizio nazionale nel 2000, si dedica a una delle sue più grandi passioni, l’arte. È qui infatti che inizia il suo periodo di formazione tecnica e artistica presso i Teatri di Stato di Stoccarda. Diventa il pittore teatrale statale per il più grande teatro di balletto e Teatro d'opera del mondo, "Die Staatstheater Stuttgart".

Ha fondato 55 Stages GmbH & Co.KG. Un'azienda di scenografie, esposizioni e design. Tra i suoi clienti troviamo Hugo Boss, Mercedes Benz, Expo 2008 padiglione tedesco, Bruno Banani, Feraud Paris e molti altri.

Collaborazione con grandi agenzie pubblicitarie, direttori artistici e rinomati scenografi e gallerie. Attualmente sta portando avanti numerosi progetti artistici insieme alla sua compagna sotto il nome dell'artista: SOCHRI.

Roberto Mendicino

“Altrove”, olio su tela, 70x70, 2018

Roberto Mendicino nasce a Cosenza e attualmente vive a Cerisano. Frequenta il Liceo Artistico “U. Boccioni” di Cosenza, quindi si laurea in Lettere Moderne presso l’Unical (Cs).

Attualmente è docente di italiano presso il Centro Istruzione Adulti di San Giovanni in Fiore.

All’età di 15 anni sperimenta per la prima volta la pittura ad olio, che da allora sarà la tecnica protagonista dei suoi migliori lavori insieme ad un cromatismo che lo distinguerà rendendolo immediatamente riconoscibile. Negli anni ‘80 percorre la strada della rappresentazione iperrealistica per dedicarsi poi alla realizzazione di serigrafie con la tecnica del puntinismo ad inchiostro.

Dopo un lungo periodo di ricerca, si imporranno tematiche che ricorreranno con frequenza nelle scelte pittoriche dell’artista, che non mancherà di riproporre elementi e figure significative per la sua ricerca.

Le scene oniriche e una nuova reinterpretazione metafisica e surreale, rappresentata da scenari di incomparabile suggestione, suggeriranno atmosfere arcane e remote.

Durante la pandemia queste tematiche verranno riproposte in una chiave diversa: i dipinti “dell’immediato”, così come li definirà l’artista stesso, troveranno una nuova linea di intreccio tra astrazione, neo -surrealismo e sintesi formale estrema.

Alcune opere sono a carattere sacro, tra queste “Vergine Sposa col Bambino”, dipinto a cui l’autore è particolarmente legato e la cui iconografia risulta finora inesistente in Italia e in Europa.

Quest’opera ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui la recensione di Vittorio Sgarbi che ne ha decretato il II posto al Premio Pandosia nel gennaio 2022.

Per le importanti attività che ha svolto e svolge nel campo della cultura e dell’arte, ha ricevuto riconoscimenti molto prestigiosi.

Manuela Mignemi

“Sguardo di Madre”, olio su tela, 25x30, 2022
“Attesa”, olio su tela, 25x30, 2022

Manuela Mignemi nasce a Palermo nel 1980.

Fin da ragazzina mostra una predisposizione verso l’arte e soprattutto il disegno, ma non intraprende un percorso di studio dell’arte.

Il suo primo vero approccio con l’arte inizia quando cambia il suo modo di osservare la realtà e soprattutto la natura, inclusa la natura umana: comincia ad osservare a fondo i colori e nutre il desiderio di ricrearli.

Il suo primo dipinto nasce nel 2014 e da allora non si è più fermata, alla continua ricerca di armonie di colori e sperimentazioni, prediligendo la tecnica ad olio.

Ha partecipato a mostre collettive, contest, concorsi internazionali e mostre organizzate per beneficienza. Nel 2021 si è aggiudicata il premio “Pittamu” alla quinta edizione del concorso internazionale “Un cuore d’artista” a Castelbuono (Pa). Il quadro oggetto della premiazione è stato, successivamente, pubblicato nell’Annuario d’Arte Moderna del 2022.

Il suo studio continuo si basa sull’attenta osservazione delle opere dei grandi pittori di varie epoche e sull’osservazione dell’arte contemporanea.

Ciò che la colpisce e la impegna maggiormente sono le espressioni dei volti umani e il linguaggio para-verbale, in tutte le sue sfaccettature.

Negli ultimi due anni ha realizzato opere che ritraggono volti ed espressioni e la sua ultima sperimentazione riguarda la realizzazione di tele che esprimono relazioni tra persone ritratte senza volto, per consentire all’osservatore di “vedere”, di volta in volta, espressioni sempre diverse dettate dalle proprie emozioni.

Aldo Pallaro

“Overture”, scultura in legno, essenza: robinia, 20x35x h51, 2006

Scolpisce i primi bassorilievi in legno all’età di 13 anni; dopo gli studi artistici si dedica per un dece nnio alle arti applicate.

Nel 1985 l’impegno notturno di tipografo (stampa dei quotidiani) lo allontana dal fare artistico, ma nel 1993 ritorna a scolpire.

Due ritratti, una grande installazione iperrealista, una madre e figlio abbracciati.

Poi il percorso di ricerca si orienta verso la Natura…e l’albero diventa protagonista. Nascono le prime OUVERTURE, tronchi d’albero aperti che dialogano con noi raccontando storie di nodi, di anni difficili e sereni…storie comuni ad alberi e uomini.

Espone dal 1999 in mostre personali, collettive e itineranti.

Partecipa a numerosi Simposi in Italia e all’estero ottenendo diversi riconoscimenti.

Aldo Pallaro nasce nel 1952 a Piombino Dese PD, dove vive e lavora.

Il Tema della mia ricerca sono gli alberi.

Vivono fino ed oltre cento generazioni umane. Bellezza e longevità. Scolpire la loro intimità mi affascina perché dentro custodiscono Il tempo, la luce, la musica, Il profumo, la quiete, la vita.

Leonor Trinidade Sousa

“Fénix – Renascer das Cinzas”, acrilico su tela, 100x80, 2022
“Inquietude”, acrilico su tela, 50x40, 2022

Leonor Trindade Sousa è nata a Vagos, in Portogallo. Ha completato la sua formazione secondaria nell'area delle Arti al Liceu Dr. Manuel Laranjeira di Espinho, la città che l'ha vista crescere.

Fin dall'adolescenza, l'intuizione, il gusto e la curiosità l'hanno avvicinata al mondo delle arti, in particolare della pittura.

Attraverso varie tecniche... dal figurativo all'astratto... dall'acrilico all'olio... Leonor ha dipinto diverse collezioni. Il suo curriculum conta già numerose mostre, alcune individuali, altre collettive, sia in Portogallo, Francia, Italia, Svizzera, Spagna, Lussemburgo, Danimarca, Brasile, Messico, Turchia, India, Stati Uniti.

Nel 2018 è stata invitata a essere l'Ambasciatrice del Portogallo in Danimarca, con la partecipazione al Museo Europeo d'Arte di Frederiksvaerk, Danimarca.

Nel 2019, in collaborazione con i Marinai della Speranza, sono state donate due opere, ora attualmente nel Museo dei Caraibi, in Colombia.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti come il Premio Literarte "Best of the Year 2018" in Brasile, il Premio Internazionale "Gran Maestro dell'Arte" Caravaggio a Milano, il Premio Internazionale "Gran Maestro dell'Arte" Botticelli, Milano.,Gran Maestro dell'Arte" Botticelli, a Firenze, il Premio Internazionale d'Arte Diego Velázquez, a Barcellona, "Artista dell'Anno 2019", a Mantova, Italia, il "Trofeo Pennello d'oro" e il titolo "Académie".e il titolo "Académica do Núcleo de Letras e Artes em Portugal" dell'Associazione Literarte, il Premio Internazionale Michelangelo, a Firenze.,il Premio Internazionale Michelangelo, a Roma, il "Best of Year 2019", Brasile, Premio Internazionale d'Arte "Renoir", Milano, Premio Internazionale d'Arte "Giotto", Roma, Menzione d'onore dell'Art Cicles, Francia, Certificato di Eccellenza Artavita Galeria Online, Premio Internazionale d'Eccellenza d'Arte 2020, India, Premio Mondiale d'Oro, Creatività Artistica, Italia., Artista dell'anno 2020, Italia, Palma d'Oro, Cannes, Certificato di Merito XII Trofeo Costa Azzurra, New York Art Award, USA, Premio Internazionale d'Arte, Critica d'Arte, Museo del Louvre, Premio Internazionale Maestro d'Arte "Perseo", Italia, Premio Mimosa d'Oro - Grandi Donne dell'Arte, Italia. Premio Mimosa d'Oro - Grandi Donne dell'Arte, Italia, Premio Internazionale della Creatività Pierre Auguste Renoir, Italia. Premio Pierre Auguste Renoir, Italia, Premio Artisti 2021, Italia e Premio Internazionale d'ArteArt Ambassador 2021, Italia e molti altri. La vita le ha dato la possibilità di esprimersi attraverso l'arte. " Sono ciò che la vita fa di me... il resto di tutto e l'inizio di molte cose".

Ringraziamenti

I curatori vogliono ringraziare tutti gli artisti partecipanti, che con il loro indubbio talento, hanno contribuito ad impreziosire questa mostra e questo catalogo. Auguriamo a tutti loro, una sempre più proficua e soddisfacente carriera artistica. Arrivederci ai prossimi eventi.

I curatori.

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