non/guida Contemporary Art Torino Piemonte

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contemporary art la non/guida di ArteSera agli eventi - novembre / dicembre 2011


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a caratteristica principale e incisiva dell’arte contemporanea è sicuramente quella della contaminazione, dell’ibridazione dei linguaggi e degli ambiti creativi. È sempre più difficile definire nettamente la figura di un artista e il suo fare, così come l’identità di un’opera. Si sta spesso a cavallo di arte visiva, design, cinema, teatro e musica. Definire e recintare gli ambiti rischia di creare sguardi parziali e limitativi.. Torino da sempre è una fucina che produce creatività mescolando stilemi diversi, realizzando esperimenti, spesso senza averne la consapevolezza. Un laboratorio dove si è sempre fatto musica, arte, teatro, design, magari in gruppo, montando insieme pezzi spuri funzionali a una visionarietà oltre gli schemi e le definizioni. Nel palinsesto di Contemporary si sovrappongono linguaggi creativi diversi, sia in programmi paralleli sia in eventi che fondono gli ambiti. Sullo sfondo una città coinvolta su quasi tutta la mappa, di giorno e spesso anche di notte, con una popolazione che accoglierà ospiti da oltre i confini, artisti e pubblico.

SOMMARIO

I MUSEI ARTE E DESIGN ITINERARI ARTE E TEATRO ARTE E CINEMA LA NOTTE BIANCA le gallerie mappa delle luci d’artista

Inserto speciale al N°10 di ArteSera

Direttore Editoriale Annalisa Russo

Realizzato su commissione del Comune di Torino

Direttore Responsabile Olga Gambari

Novembre/Dicembre 2011

Immagini: Courtesy Contemporary Art, i musei, gli spazi espositivi, le realtà culturali e le Gallerie che hanno aderito al progetto.

Copertina Botto&Bruno Il cerchio I (2002, stampa vutek su pvc, cm 200×193) - courtesy Teatro Stabile di Torino

Progetto grafico e impaginazione www.dariobovero.it

Stampa SARNUB Spa Pubblicità MAIL: inserzioni@artesera.it

Contatti Arte Sera Produzioni Via Lamarmora, 6 - 10128 Torino MAIL: redazione@artesera.it


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MUSEI GAM / Galleria d’Arte Moderna

Galleria Arte Moderna

Centrale per la Gam è la sua collezione moderna e contemporanea, spesso in dialogo con altre opere in esposizioni temporanee. Parallelamente c’è l’archivio in continua crescita della Videoteca, e poi i progetti espositivi che ospitano artisti e curatori italiani e internazionali. Luigi Fassi: Il progetto Vitrine - Con gli occhi chiusi, che coinvolge otto artisti torinesi- attivi singolarmente e in coppie – nati tra gli anni sessanta e gli ottanta, riprende il titolo del romanzo d’esordio di Federigo Tozzi (1918). Il protagonista è un ragazzo incapace di avere una visione diretta e lineare delle cose: la realtà per lui è un dato tutto solipsistico, un “abisso schiacciato” da una radicale differenza rispetto alla percezione degli altri. L’intuizione di Tozzi costituisce un’ipotesi di lettura delle opere degli artisti, dando risalto alla loro volontà di presentare visioni di margine, di rimozione e manipolazione.

Dialoghi è il titolo che abbiamo scelto per proporre al pubblico un nuovo progetto che vuole proseguire nella valorizzazione delle collezioni della GAM. Come tutti sanno, il nostro museo possiede un patrimonio straordinario di opere che vanno dalla fine del Settecento ai giorni nostri, e dopo il riallestimento in ordine tematico che permette la rotazione dei nostri capolavori, il progetto Wunderkammer che valorizza la ricchezza delle opere di grafica, questo nuovo ciclo di mostre offre il punto di vista di un artista vivente conosciuto a livello internazionale, chiamato a instaurare un dialogo tra i suoi lavori e quelli già presenti in Museo. James Brown sarà il primo di un gruppo di artisti che ogni anno affronteranno questa sfida.

Danilo Eccher:

Eroi - fino al 6 novembre, a cura di Danilo Eccher Vitrine - fino al 31 luglio, rassegna a cura di Luigi Fassi

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Castello di Rivoli

Gam - via Magenta 3, torino - www.gamtorino.it

Castello di Rivoli Il Castello di Rivoli abbina un lavoro di riflessione e progettazione espositiva che parte da e coinvolge la sua grande collezione, all’ideazione, invece, di mostre con artisti invitati, oltre a un’attenzione al linguaggio del video nell’arte contemporanea. Beatrice Merz: Non è solo una mostra, è un percorso, parte di un più ampio e ambizioso dispositivo di mostre che coinvolge 8 istituzioni in 7 città

italiane su 15.000 metri quadrati espositivi. Arte Povera International si articola su due piani della residenza storica,13 sale dedicate ciascuna a un protagonista dell’Arte Povera si intrecciano con molte altre ospitanti opere di 41 artisti internazionali. S’innesca così un dialogo forte e serrato, talvolta inedito, tra le diverse istanze poetiche dei protagonisti italiani e internazionali di un’arte che a partire dagli anni ’60 ha sradicato i modelli percettivi.

Andrea Bellini: “Un uomo che si rispetti non ha patria” scriveva Cioran. Luigi Ontani il transfuga, il fluido, l’ambivalente,

sembra non avere una patria o un luogo, semmai sempre un altrove. Fin dagli esordi viaggia attraverso l’identità, partendo dal proprio volto e dalla propria persona egli incarna ogni volta identità ulteriori. Il visitatore si trova di fronte a un viaggio “transtorico”, leggero e serioso al tempo stesso, attraverso la rappresentazione iconografica, la maschera, il simbolo, l’allegoria, il mito, la leggenda, il grottesco, la cultura popolare. Si inserisce nel progetto Le Scatole Viventi / The Living Boxes, in continua trasformazione, costruito su un’idea di “dialogo” e di racconto attorno all’arte contemporanea.

Arte Povera International a cura di Germano Celant e Beatrice Merz, fino al 19 febbraio RivoltArteAltrove, personale di Luigi Ontani all’interno de Le Scatole Viventi / The Living Boxes a cura di Andrea Bellini, fino al 29 aprile 2012 Castello di Rivoli - piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO) - www.castellodirivoli.org

Fondazione Merz

fondazione sandretto La Fondazione Sandretto sin dagli inizi è stata attenta alla giovane arte internazionale, sviluppando collettive incentrate su tematiche e aree geografiche, tra emergenti e nomi già affermati. Patrizia Sandretto: Un’espressione Geografica celebra i 150 anni del nostro Paese e guarda al futuro attraverso le opere di 20 artisti stranieri.

Da uno sguardo innovativo e visionario sul nostro territorio, nasce una mostra nuova, con opere nuove, commissionate, finanziate e prodotte in Italia. La mostra racconta il Paese di oggi e di domani, ritraendo le specificità di ciascuna regione. Ne emerge un ritratto inedito, un racconto delle meraviglie e delle contraddizioni che caratterizzano un’Italia unica, sempre in bilico tra tradizione e innovazione, storia e contemporaneità. Accanto alle opere degli artisti stranieri, i disegni dell’italiano Andrea Salvino si ispirano a celebri eventi storici, legati alla società, alla politica e alla cultura, per analizzare l’intenso rapporto, sia intellettuale che emotivo, che ci lega alle immagini.

Andrea Salvino: Nicht Versöhnt oder Es hilft nur Gewalt, wo Gewalt herrscht \ Non riconciliati o Solo violenza aiuta dove violenza regna Un’espressione geografica - fino all’8 gennaio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Via Modane 16, Torino - www.fsrr.org

fondazione merz Partendo dalla figura di Mario Merz, lo spazio della fondazione accoglie progetti che in qualche modo dialoghino con il suo lavoro, anche attraverso corrispondenze di amori sensi. Maria Centonze: Nella mostra concepita da Simon Starling per gli spazi della Fondazione Merz, l’artista stabilisce un circuito di dialogo tra soggetti

che, per provenienza e generazione, sembrano molto lontani tra loro. Prende così forma una galassia in cui possono avvenire strane alchimie, vivere anime differenti che, attraverso le proprie peculiarità, disegnano nuovi modi di condurre il gioco della conoscenza scientifica o della sperimentazione tecnologica.

Simon Starling. The Inaccessibile Poem, a cura di Maria Centonze - fino al 15 gennaio 2012 Meteorite in giardino - Et Ultra Chaos Pererro di Petra Lindholm Sabato 19 novembre ore 21, Mole Antonelliana – Aula del Tempio - Via Montebello 20 Torino Fondazione Merz - Via Limone 24, torino - www.fondazionemerz.org


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pav / parco d’arte vivente

PAV Parco d’Arte Vivente

Il Parco Arte Vivente nasce dalle intuizioni di Piero Gilardi, dall’ambiente prima naturale e poi umano, che viene visto come opera d’arte vivente. Negli anni l’attenzione del PAV si è rivolta ad artisti che dei materiali, dei processi, dei fenomeni e delle riflessioni legate all’ambiente ne hanno fatto ricerca artistica. Claudio Cravero: il lavoro di Andrea Polli cerca di rendere visibili quei fenomeni naturali cui siamo soliti pensare in astratto, associandoli a teorie o allarmi generalizzati intorno all’ambiente e al suo fragile equilibrio. Temi come il riscaldamento globale assumono evidenza attraverso la traduzione dei dati meteorologici in suoni e visioni che lasciano lo spettatore “senza fiato”, come appunto recita il titolo della mostra, Breathless. Un’esperienza fisica e insieme estetica capace di dare corpo all’intima relazione tra locale e globale, stili di vita e salute ambientale, in nome di una nuova consapevolezza.

Andea Polli / Breathless a cura di Gaia Bindi e Claudio Cravero, fino al 26 febbraio 2012 PAV Parco d’Arte Vivente - Via Giordano Bruno 31, torino www.parcoartevivente.it

cittadellarte

Cesac / Caraglio

Cittadellarte

La Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto imposta il suo fare usando l’arte contemporanea come spazio di sviluppo sociale, di incontro. Mostre e molte residenze, interdisciplinari, che creano reti di collaborazioni internazionali. Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte: Il rapporto tra città e arte è circolare: l’arte plasma la città, dandole forma, ma al tempo stesso essa è espressione della civitas che la città abita. Il termine Artecittà vuole cogliere la natura di questo rapporto. La mostra Artecittà può essere vista come una pagina della bozza di una sorta di atlante dell’artecittà, ossia del rapporto tra pratiche artistiche e contesti urbani, presentando diverse sperimentazioni pratiche dispiegatesi o in corso nelle città di Bordeaux, Medellin, Montevarchi, San Remo, Stavanger, Torino e nei Balcani Occidentali, alcune delle quali costituiscono l’attività di Cittadellarte stessa che così vuole spiegarsi a dimensione reale operando in contesti urbani assai differenti. Cittadellarte, come il nome stesso annunciava fin dai suoi esordi, indaga e opera concretamente sulle sperimentazioni che si possono osservare oggi, in corso alle diverse latitudini, delle nuove forme di rapporto tra cultura e città.

Artecittà - Frac - Dialoghi dell’architettura a cura di Francesco Manacorda, fino al 30 dicembre 2011 Le permanenti Opere di Michelangelo Pistoletto Mari Mediterranei, fino a dicembre Cittadellarte, Fondazione Pistoletto - Via Serralunga 27 - Biella (TO) www.cittadellarte.it

cesac / caraglio

Spinola Banna

Il collettivo torinese a.titolo ha impostato tutto il progetto di Caraglio sul tema di “Fare museo”, provando a immaginare l’arte contemporanea, i suoi protagonisti e i suoi luoghi come spazio di dialogo e interazione. Molte le mostre e iniziative in corso contemporaneamente: a.titolo: Fare Museo, il progetto di a.titolo per il CESAC, prevede la messa a punto di strumenti in grado di far dialogare gli attori locali con i temi e i linguaggi della ricerca artistica contemporanea, dentro e fuori lo spazio espositivo: il Filatoio di Caraglio, la “fabbrica da seta” più antica d’Europa a dieci chilometri da Cuneo. Per un’istituzione che si è data missioni quali la centralità, in un’area che le logiche del consumo culturale considerano decentrata, e la sperimentazione, in una prospettiva di accessibilità, il concetto di patrimonio diviene l’espressione, materiale e immateriale, di un luogo intorno al quale pensare e realizzare una proposta culturale.

Il popolo che manca di Andrea Fenoglio e Diego Mometti - fino al 27 ottobre 00Italia. Non c’è ombra nella quale scomparire, fino al 27 novembre Esponenziale. Vedute dalla Collezione La Gaia, fino al 30 novembre CESAC - Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee - Il Filatoio, via Matteotti 40 - Caraglio (CN) - www.marcovaldo.it

spinola banna Uno spazio privato per la ricerca, la formazione e lo scambio, che si formalizza in residenze e workshop con tutor internazionali, sia nell’ambito dell’arte sia della musica. fin dal suo primo workshop, gli spazi espositivi della Fondazione hanno accolto delle piccole mostre dei giovani partecipanti, destinate a documentare il percorso critico e creativo guidato dai singoli master. Molti artisti hanno lamentato la difficoltà di comprimere riflessioni così complesse e articolate in un atto creativo spontaneo, preferendo spesso l’incompiutezza progettuale all’opera finita. Per questo motivo si è pensato di ripensare i tempi e i modi della mostra di fine workshop, eliminandola in favore di un appuntamento espositivo più distillato e di più ampio respiro, da organizzare annualmente e dove a tutti i giovani artisti partecipanti ai vari workshop dell’anno in corso, si chiederà semplicemente un progetto di opera.

Gail Cochrane:

Mostra annuale 2011 - fino al 13 novembre Fondazione Spinola-Banna per l’arte, Frazione Banna-Poirino - www.fondazionespinola-bannaperlarte.


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pinacoteca agnelli Grandi mostre tematiche e collezioni internazionali sono gli ospiti privilegiati della Pinacoteca, nei due piani che dominano la struttura del Lingotto.

Pinacoteca Agnelli

Ginevra Elkann: La mostra The Urethra Postcard Art of Gilbert & George è nata da un’idea di Mirta D‘Argenzio curatrice della mostra qui

in Pinacoteca, che aveva visto le loro meravigliose opere. Quando me ne ha parlato ho subito pensato al tema del collezionismo e a come questa mostra potesse inserirsi nel nostro programma culturale. Da quarant’anni Gilbert e George collezionano cartoline che entrano a far parte delle loro opere e la cartolina rappresenta una forma di arte democratica a basso costo; Art for All è il loro storico motto. Ho incontrato gli artisti e sono stati entusiasti di questa mostra, di cui hanno ideato anche l’allestimento: una Postal Sculpture che occuperà due interi piani del Lingotto. Credo che questa mostra possa offrire una magnifica prospettiva da cui osservare l’opera di due icone dell’arte contemporanea, suscitando interesse e curiosità.

The Urethra Postcard Pictures di Gilbert & George, a cura di Mirta d’Argenzio - dal 6 novembre 2011 al 4 marzo 2012

Fondazione 107

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli - Via Nizza 230, torino www.pinacoteca-agnelli.it

fondazione 107 Uno spazio privato attento alla scena artistica del territorio come a quella internazionale, in uno ex spazio industriale. Africa, caos e colore sono gli elementi che accolgono il visitatore negli spazi di Fondazione 107. Transafricana è un viaggio attraverso Kenya, Tanzania, Senegal e Sud Africa, un ritorno alle origini prendendo le distanze dalla contaminazione generata dalla globalizzazione. Safari, in arabo, significa spostamento; Transafricana nell’idea del transito e della necessità di affermare la propria identità. Una mostra che ci conduce in un continente misterioso, dove forme, credenze e colori affondano la loro ragione d’essere nelle radici del passato.

Federico Piccari:

Transafricana, a cura di Achille Bonito Oliva - fino al 13 novembre

MIAAO

Spazio 107 - via Sansovino 234, torino www.progetto107.it

miaao

Associazione Barriera

Il Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi è attento alla creatività in tutte le sue forme, che esplora produzioni artistiche passate e del contemporaneo Enzo Biffi Gentili: Abbiamo voluto rendere omaggio a Ugo La Pietra, poliedrico creatore attivo nei settori dell’arte e dell’architettura, del design e dell’artigianato, con un’esposizione che riscopre e illustra un particolare aspetto della sua opera: le ricerche, gli interventi e o progetti nello spazio urbano dal 1960 al 2011. Sia per documentare un suo storico “diritto di precedenza” nell’ambito dell’ “arte pubblica” oggi tanto frequentata, sia il suo ritorno a lavori polemici, se non antagonistici, anche rispetto a un “sistema dell’arte” troppo mercificato e mondializzato (proprio mentre si svolge Artissima).

Ugo La Pietra. Abitare la città. Il futuro di ieri: per una nuova radicalità, a cura di Enzo Biffi Gentili e Luisa Perlo - dal 5 al 27 novembre Miaao - Galleria La Sottana - Via Maria Vittoria 5, Torino www.miaao.org

associazione barriera Dalla passione di un gruppo di collezionisti è nato anni fa questo spazio che dialoga con il mondo dell’arte ma anche con il quartiere dove sorge, promuovendo iniziative artistiche e sociali che mettono in connessione giovani artisti e pubblico. Michael Bauer: I see want to see worlds , private mythologies , inventions. There are all these hidden links between these works,like secret handshakes. The idea of a club whose members are sometimes not even aware of the fact that they are part of it.

(Vorrei lasciare intravedere mondi, mitologie private, invenzioni. Questi sono i legami nascosti tra i lavori, come strette di mano segrete: l’idea di un club dove i membri a volte non sono del tutto consapevoli di esserne parte). The Keno Twins 5, a cura di Michael Bauer - dal 4 al 26 Novembre Associazione Barriera - Via Crescentino 25, torino Inaugurazione: Colazione in Barriera, 6 novembre dalle ore 10.00


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FIERE artissima Chi è: la fiera dedicata all’arte contemporanea arriva alla sua diciottesima edizione Quando: Dal 3 al 6 novembre

Artissima

Dove: All’Oval e nel Quadrilatero Descrizione: La nuova edizione di Artissima parte dal successo di presenze dell’anno scorso, che hanno affollato i corridoi della fiera e i vari eventi proposti. Accanto al cuore commerciale, che vede gallerie giovani e storiche mescolate, confermate le classiche sezioni di Present\Future, New Entries, Main Section e Back to The Future, Il Museo in mostra e poi due nuovi progetti curatoriali: Approssimazioni razionali semplici dentro la fiera, in collaborazione con l’artista Lara Favaretto, giocando al museo immaginario. Artissima Lido all’esterno, nel Quadrilatero, in collaborazione con Christian Frosi, Diego Perrone e Renato Leotta: mostre organizzate da spazi italiani gestiti da artisti, ospitate in locali e negozi, con al centro l’Artissima Social Club, aperto fino alla mezzanotte. Francesco Manacorda: Il mio punto di vista su Artissima è che debba essere la fiera di scoperta. Poi un’idea importante è che il programma della

fiera non commerciale sia curato da o con artisti, e sono tutti artisti italiani.

Paratissima

Oval - Lingotto Fiere, Via Nizza 294, torino www.artissima.it

paratissima Chi è: 500 artisti e giovani creativi, 200 locations per 5 giorni di mostre, esposizioni e performance sono i numeri di Paratissima, la settima edizione di questa fiera nata come spazio libero di mostre, performance, incontri e altro, che quest’anno ha come tema PoII. Futuro remoto, ovvero dove sta andando la creatività? Quando: Dal 2 al 6 novembre. Dove: Nelle strade, nelle case, nei cortili, nelle botteghe artigiane, nei negozi e nei locali storici del quartiere di San Salvario.

The Others

Descrizione: Sezioni Parafumetto (Andrea Pazienza e Roberto “magnus” Raviola), Paradesign (dedicato al disegno industriale, al design autoprodotto, agli oggetti in serie limitata), Paralive (musica dai balconi, in piazza, alle fermate della metropolitana, nei locali, dagli orti pensili e “Musical Basket” ovvero dj-set su cestelli elevatori), Paraphoto (mostre, installazioni, Tif -Torneo Internazionale di Fotografia -, laboratori, incontri, letture di portfolio)

Fake to Fake : Una mostra sul falso nell’arte, rappresentato in tutte le sue possibili e diverse interpretazioni, con Daniel Glaser\Magdalena Kunz, Paola Risoli, Enrico T. De Paris, I Santissimi, Maura Banfo, Nicus Lucà, Canecapovolto, Francesco De Molfetta. Parkissima 52 : L’ex “Garage Madama” (il parcheggio urbano su più livelli ora trasformato in complesso residenziale con appartamenti di pregio) accoglie gallerie d’arte e progetti curatoriali, vicino all’idea dell’happening di arte contemporanea, da Gas Art Gallery alla Fondazione Bartoli Felter e Chiara Canali. Per l’edizione 2011, il tema centrale sarà il “futuro”, non solo dell’arte torinese o dell’arte in generale, ma anche della creatività italiana. Più di 500 artisti e creativi iscritti dimostrano che c’è fame di visibilità, che c’è desiderio di far conoscere le proprie potenzialità e il proprio lavoro, di dimostrare che non è tutto pessimismo e rassegnazione, che alla crisi si può reagire. Paratissima 2011 diventa quindi P 011, dove la cifra numerica rimanda all’anno delle celebrazioni per l’Unità ma anche al prefisso torinese. E trasformando i numeri in lettere, P011 si trasforma nel POII, o meglio nel “e poiii?” che è la classica, infinita domanda che (si) pone colui che non si ferma, che vuole andare oltre, che considera il traguardo raggiunto come un nuovo punto di partenza. Damiano Aliprandi :

(Leggi l’intervista completa su www.artissima.it) PARATISSIMA zona san salvario, torino / Accesso libero e gratuito www.paratissima.it

the others Chi è: È una nuova fiera che arriva a rompere l’egemonia di Artissima, allineandosi su quella che è la tradizione delle fiere-satellite delle grandi manifestazioni internazionali, da Art Basel a Frieze. In Italia, però, è una novità. Quando: Dal 3 al 6 novembre. Dove: Nelle ex Carceri Le Nuove, nel centro della città, in uso fino al 1996. Descrizione: Partecipano gallerie nate dal 2009 e poi centri no-profit, associazioni e fondazioni, collettivi di artisti, progetti editoriali, premi d’arte,

residenze per artisti, scuole e accademie d’arte.

Roberto Casiraghi: The Others è un progetto espositivo riservato esclusivamente ai giovani e giovanissimi e all’Arte. The Others è per definizione off; non si chiamerebbe cosi altrimenti, ma è anche on se è strumentale a rendere ancora più evidente l’essere off ed è sicuramente in e lo sarà sempre più con il passare degli anni, questa è la missione di The Others, cercare di essere sempre in leggero anticipo sul tempo.

ex carceri nuove - Via Paolo Borsellino 3, torino www.theothersfair.com


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ARTE E DESIGN

Gaetano Pesce - Serie Up, in mostra a MEET DESIGN

I n t er vis ta a Flora Ribe ra*

Meet Design è un grande progetto itinerante dedicato al design. Questa prima edizione vuole anche festeggiare l’Unità d’Italia, ed è per questo che abbiamo scelto Roma e Torino. Si tratta di un evento complesso, che nasce dalla voglia di un editore che è RCS, che nel settore dell’arredamento e del design è molto ben radicato- con quattro riviste mensili che si occupano di arredamento, tra Casamica, Case da Abitare, Bravacasa e Abitare e con il canale Casa di Corriere.it, l’unico sito dedicato alla casa che lavora con una propria redazione autonoma- di divulgare il design al grande pubblico, facendolo uscire dai confini tradizionali che sono quelli degli addetti ai lavori. Ci sono persone che hanno in casa dei pezzi disegnati da architetti importanti e spesso neanche lo sanno. Volevamo portare il design più vicino alle persone, allargando la base degli appassionati. La prima parte del progetto è una mostra storica, Meet Show, che racconta il design attraverso il tempo, curata da Marco Romanelli, uno storico e un designer insieme. La mostra esplora il design attraverso otto tipologie, cioè poltrone, sedie, lampade, sanitari, posate, vasi, bicchieri e specchi.

Una sorta di ritratto sociale italiano? Un’altra caratteristica è proprio che si tratta di una mostra tutta italiana: noi raccontiamo le aziende italiane e i designer italiani. Infatti il design arriva dal felice connubio e incontro tra le imprese e le falegnamerie che nel dopoguerra, durante il periodo della ricostruzione, sono entrate in contatto con i creativi. Da quel momento nascono i designer, per studiare e progettare pezzi per la casa che non abbiano solo una valenza estetica ma anche di uso. È una mostra dell’italianità, che partendo da tipologie di prodotto mette in fila sulla linea del tempo, dal 1948 a oggi, i 350 pezzi di cui si compone, per esempio per le sedie si comincia dalla Superleggera di Giò Ponti per arrivare all’ultima sedia di Alias del 2011. Immediatamente anche per il consumatore finale è facile intuire, già a colpo d’occhio, che nel tempo non sono solo cambiate le forme, ma anche i materiali, i colori, il modo stesso di progettare e di costruire. Per cui dai primi pezzi di legno tornito si passa alle plastiche per arrivare al carbonio, al titanio e a vari materiali plastici innovativi. Il famoso connubio arte\artigianato che connota da sempre il dna creativo e produttivo italiano. In questo caso più che di artigianato parlerei proprio di piccola e media industria, a cui appartengono le aziende del

design. Quella fascia produttiva che in questo momento sta soffrendo maggiormente e a cui bisogna dare sostegno, altro obbiettivo del nostro progetto. Poi ci sono altre due sezioni. C’è una sezione dedicata ai giovani, Meet Talents: venti studi di designer italiani sotto i 35 anni sono stati selezionati da Francesca Taroni. Questi giovani hanno lavorato nel progettare una serie di pezzi d’arredamento, una Home Collection ispirata al brand della Mercedes (che è il main sponsor di tutta l’iniziativa), cioè in generale al mondo dell’auto. Ne sono venuti fuori pezzi bellissimi, di alta qualità e creatività, che non hanno nulla a che fare con il merchandising, come, invece, ci si potrebbe aspettare. La terza area è Meet People, un ricchissimo palinsesto di incontri, talk il cui desiderio è di far incontrare i consumatori con i protagonsiti veri del mondo del design, che sono le imprese e i designer. A Torino ospiteremo anche contributi di Ied, Iaad e Politecnico; diventiamo un po’ un collettore di attività sul tema del design. Poi tutte le parti che qualche anno fa erano state coinvolte in Torino World Design Capital si sono sentite di rimettersi in moto per fare altro e partecipano in modi diversi. * Flora Ribera è direttore dell’iniziativa Meet Design.


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Daniel Rybakken

Piergiorgio Robino

Elisa Strozik

Anita Donnabianco

1 ) C ’è un con f ine tr a i l d e s i g n e r e l’ a rt i s ta ? 2 ) Qu a li ob iettiv i si d e v e p o rre ogg i i l d e s i g n ? S o no cam biat i ne l t empo? Risponde Daniel

Rybakken (Oslo, www.danielrybakken.com)

1) No, può essere entrambe le cose, anche se principalmente il lavoro del designer deve confrontarsi con l’industria e le sue regole. 2) Sì gli obiettivi sono cambiati, ma non necessariamente l’utilità significa funzione nel senso classico. Un quadro può soddisfare una funzione estetica, o la funzione di comunicare una sensazione o un’idea. Lo stesso concetto di funzione si applica al design. Risponde Piergiorgio

Robino / Nucleo (Torino, www.nucleo.to)

1) Io credo che il confine non ci sia mai stato. 
Bruno Munari “Artista e designer” (ed. Laterza) è stato uno dei libri
più letti e consigliati agli studenti nelle scuole di design.
La necessità di creare il confine è la pura necessità di marcare dei territori.

La definizione che unisce entrambi gli attori è quella di progettisti,
un artista è un progettista di questioni, un designer un progettista di risposte.
Passare da un lato altro prevede la capacità di saper cambiare il punto di vista
ed una grande dote di introspezione.

Sicuramente è più facile per un bravo artista essere un buon designer
che viceversa.

 2) Il design come l’arte e come la moda è lo specchio dei tempi, oggi è il momento del design responsabile.

Forse dovrebbe essere scritto sulle copertine delle riviste di design
 “design responsibly” un po’ come sui pacchetti di sigarette
perchè vedere troppe riviste di design induce a comportamenti poco responsabili.

3 ) L’o ggetto di desi g n è u n p ro d o t t o d ’ a rt i g i a n at o o indust r ia l e ? 4 ) Pr og etta r e un ogg e t t o è c o m e l av o ra re a un’ope r a d’a rt e che , pe r ò, dovr à a nche esser e u t i l e ? Risponde Elisa

Strozyk (Berlino, www.elisastrozyk.de)

1)Per me ci sono diversi approcci al design. Solitamente io inizio dal materiale in sé e dalle diverse tacniche di lavorazione artigianale, dal momento che preferisco il contatto diretto con il materiale. Ma può anche essere interessante adottare le tecniche della produzione industriale. 2) L’oggetto di design deve avere in qualche modo una funzione, ma credo che la sua utilità possa anche risiedere semplicemente nell’essere un oggetto decorativo, o qualcosa che ti piace guardare o toccare. Risponde Anita

Donnabianco (Torino, www.anitadonnabianco.com)

3)L’oggetto di design dovrebbe coniugare coerentemente ricerca formale e funzione in modo tale da auto-comunicarsi al fruitore; il fatto che sia prodotto artigianalmente o su scala industriale non conta nella sua definizione. 4)La componente funzionale è solo uno degli aspetti che distingue gli ambiti di arte e design. In primo luogo cambia l’approccio metodologico: l’artista, nell’atto creativo, può scegliere di seguire un’ispirazione senza porsi limiti, mentre il designer affronta sempre il suo lavoro utilizzando un metodo progettuale. Inoltre il designer, rispetto all’artista, si rivolge ad un pubblico più esteso e variegato, con cui cerca un rapporto reale, inserendosi nel suo quotidiano attraverso i suoi progetti. L’arte vuole essere contemplata, il design usato. La contaminazione tra arte e design ha portato negli ultimi anni a risultati molto interessanti, ma credo sia importante non perdere di vista la distinzione tra i due ambiti.


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APPUNTAMENTI IN CITTà Dna Dna. Italia tecnologia cultura economia per il patrimonio è un salone che individua e valorizza tutto ciò che ruota attorno ai Beni Culturali, patrimonio italiano da un punto di vista culturale ma anche economico, di impresa e gestione per aziende e istituzioni. Una risorsa poco sfruttata e che versa spesso in abbandono, ma piena di potenzialità.

Artò

Lingotto Fiere, Padiglione 3 / Via Nizza 294, torino - Fino al 5 novembre www.dnaitalia.it

Arto’ Art 2011. Salone dei mestieri d’arte esplora un terreno di confine ricchissimo: ci sono mestieri fatti di arte e artigianato, professionalità e talento creativo. Ci sono artisti e designere nascosti nella figura di artigiani, disegnatori, allestitori. Intervengono anche Michelangelo Pistoletto, Philippe Daverio e Michele Guaschino.

Mischer’ Traxler

Lingotto Fiere, Padiglione 3 / Via Nizza 294, torino - Fino al 7 novembre www.ar-to.it

Matthew hilton Tomdesign presenta una retrospettiva del designer Matthew Hilton, tra i protagonisti della scena inglese. Centrali per Hilton sono il rapporto con il passato e il legno.

Tomdesign, corso San Maurizio 73\b, torino - Fino al 6 novembre www.tomdesign.it

Matthew Hilton

Mischer‘ traxler Per la coppia viennese formata da Katharina Mischer e Thomas Traxler il design deve essere funzionale, bello e buono non solo nell’oggetto stesso ma nell’idea che ne ha informato la progettazione. Dal 5 novembre alla galleria Novalis in una personale (Mis)using what is there a cura di Maria Cristina Didero. Galleria Novalis, Via Maria Vittoria 19, torino www.novalisfinearts.com

In Residence talk Nell’ambito della quarta edizione del workshop In Residence. Design dialogues, condotto da giovani designer internazionali già riconosciuti con un gruppo di studenti torinesi, che si svolge al Residence Du Parc, sabato 12 novembre alle ci sarà una conversazione aperta con il pubblico. Partecipano BCXSY, Studio Besau Marguerre, Maarten De Ceulaer, Pepe Heykoop, Daniel Rybakken ed Elisa Strozyk. Palazzo Bertalazzone di San Fermo, Via San Francesco d’Assisi 14, torino - sabato 12 novembre, ore 18.00 www.inresidence.it

Operae Operae è una mostra mercato del design autoprodotto, seconda edizione di un progetto di grande successo di pubblico, sparso per la città. Un marketplace diffuso sul filo del rapporto diretto tra produttori e consumatori, che permette un dialogo sul processo realizzativo e sulle esigenze reali. Location varie centro città - dal 4 al 6 novembre

www.operae.biz

Diplopie Si chiamano Diplopie e sono una collezione di posate di uso quotidiano, funzionali ma decisamente insolite. Pezzi in acciaio inox che sembrano concetti astratti, dal 2 al 6 novembre. Bottega Baretti, via Baretti angolo via Sant’Alnselmo, www.diplopie.it


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ARTE E TEATRO

Cinematique - Foto Adrien Mondot

I n ter vista a FILIPPO FONSATTI *

Già nel concetto stesso di arti peformative si mescolano ambiti diversi che sono arte visiva, teatro, danza, video. Ciò avviene nei programmi dello Stabile ? Per quanto riguarda il festival Prospettiva è proprio una dichiarazione programmatica quella di mischiare le carte, per cui accanto agli eventi di teatro più puro c’è tutta un’altra serie di artisti che sceglie, invece, la interdisciplinarietà: non ci sono confini tra teatro e danza, tra musica e arti visive. In Prospettiva, incentrato sul tema degli stranieri in patria, I’m a stranger in my own country, cioè sono straniero nella mia stessa patria, non abbiamo lavorato attraverso i generi ma mettendo insieme le varie discipline performantive, e dando varie interpretazioni del tema stesso al di là delle barriere. Penso ad alcuni performer come i torinesi Portage, che vengono trattati come artisti teatrali tout court, oppure ai musicisti di Club to Club, che hanno una grandissima valenza performativa e quindi li presentiamo come se fossero uno spettacolo teatrale. Ma anche lo spettacolo Cesena di Anne Teresa De Keersmaeker, all’interno del programma di Torinodanza Festival sostanzialmente è un concerto perchè insieme ai danzatori ci sono splendidi cantanti che eseguono musiche antiche e medioevali: c’è uno scambio i ruoli e non si capisce più se sia un concerto o una perfor-

mance teatrale. Direi che in generale avvenga un completo abbattimento delle barriere, all’insegna della contemporaneità, del meticciato e della interdisciplinarietà. Non è un caso se l’immagine che abbiamo scelto per Prospettiva sia un’opera del collettivo artistico russo AES+F. Invece l’immagine della stagione 2011\2012 del Teatro Stabile di Torino è un’opera degli artisti torinesi Botto&Bruno. Li avevo già coinvolti in teatro dieci anni fa, commissionando loro le scenografie di uno spettacolo di Davide Livermore al Piccolo Regio, La vergine della tangenziale, di Davide Livermore. Più recentemente hanno fatto le scenografie di uno spettacolo di Valter Malosti, i Quattro atti profani: lì abbiamo capito che c’era una coincidenza molto forte tra la loro poetica e i contenuti di questa nostra stagione.

* Filippo Fonsatti è Direttore organizzativo della Fondazione Teatro Stabile di Torino


ArteSera ti propone 4 itinerari tra arte, design, teatro e cinema: scegli quello che pi첫 ti appartiene!

Oppure scrivici le tue personali tappe della Torino artistico/creativa sulla nostra pagina Facebook o mandando una mail a redazione@artesera.it: i percorsi pi첫 interessanti, curiosi e originali verranno postati sul sito www.artesera.it


1. off Se vuoi scoprire luoghi inaspettati, spazi dove la creatività si libera improvvisa fuori dai circuiti istituzionali, questo è l’itinerario che fa per te: un giro che parte da WE nell’ex Manifattura Tabacchi, passando poi per Barriera con una collettiva curata dall’artista Michael Bauer. Tappa d’obbligo un bicchiere di vino insieme a un po’ di musica da Amantes, storico locale di riferimento, dal sapore un po’ underground, per chi le arti le fa e chi se le gode. Per finire, magari la sera del 5 novembre, la serata può continuare in San Salvario, dove la nuova edizione di Paratissima promette scintille, tra performance, attività commerciali che diventano gallerie, musica e molto altro. Oppure all’Artissima Social Club con le sue mostre gestite da collettivi di artisti, in giro per il Quadrilatero. WE Via Maddalene 40/b www.weprojectwhat.it BARRIERA Via Crescentino 25 www.associazionebarriera.com AMANTES Via principe Amedeo 38 www.arteca.org PARATISSIMA Zona San Salvario www.paratissima.it ARTISSIMA SOCIAL CLUB La magnifica preda - Via Sant’Agostino 28/e www.clubtoclub.it/2011/ita/location/30

Stefanie Popp, BARRIERA

San Salvario, PARATISSIMA

Rems182, GALO

2. storico Tante volte è il passato a illuminare il presente. Regola la luce per farti vedere, scoprendosi spesso più attuale di ciò che è ufficialmente contemporaneo. La mostra al Castello di Rivoli Arte Povera International ripercorre un “movimento” in ascolto di energie e materiali elementari senza tempo. Insieme, la poliedrica visionarietà di Ontani. Poi ridiscesi in città, la mostra al Miaao di Ugo La Pietra scalda l’anima di passione civile, che si fa missione culturale, con ironia e voglia di non mollare, di riscattare la quotidianità. A Palazzo Bertalazone di S. Fermo, invece, il viaggio attraverso l’evoluzione degli oggetti di uso comune narra una storia sociale tutta italiana per Meet Design. E la sera può finire in bellezza con uno spettacolo del cartellone dello Stabile. Se capita il 3 o il 4 dicembre, suggerito lo spettacolo La Princesse de Milan. MIAAO / Ugo La Pietra Via Maria Vittoria 5 www.miaao.org CASTELLO DI RIVOLI / Le scatole Viventi monografica di Luigi Ontani e Arte povera International - Piazza Mafalda di Savoia , Rivoli www.castellodirivoli.org PALAZZO BERTALAZONE DI SAN FERMO / Meet show-Design, una storia italiana - Via San Francesco d’Assisi 14 www.palazzobertalazone.com www.meetdesign.it TEATRO STABILE TORINO - Teatro Carignano / Le princes de Milan, Piazza Carignano 6 www.teatrostabiletorino.it

Meet Show, Palazzo Bertalazone di San Fermo

Alighiero Boetti, ARTE POVERA INTERNATIONAL

La princes de Milan, TST - TEATRO CARIGNANO


3. visionario Libertà di sognare, volare, delirare. Ma chi lo dice cosa sia razionale, pragmatico e reale? La coppia di artisti inglesi Gilbert&George alla Pinacoteca Agnelli ancora una volta prende in giro l’ipocrisia formale del mondo britannico con decine di cartoline, che sono caleidoscopi al cui gioco abbandonarsi. Alla Mole Antonelliana, già frutto della visionarietà temeraria dell’architetto Antonelli, il regista Amos Gitai crea un mondo sensoriale di immagini, suoni, ricordi, emozioni, dove immergersi. Poi in Africa con la collettiva Transafricana alla Fondazione 107, davvero un altro modo di vedere il continente nero. Se fate questo percorso all’inizio di novembre vi consigliamo un giro per i locali di Club to Club; altrimenti, tra il 16 e il 19 novembre, imperdibili i due spettacoli firmati da Anne Teresa De Keersmaeker alle Fonderie Limone . PINACOTECA AGNELLI / The Urethra Postcard Art of Gilbert & George Via Nizza 230 www.pinacoteca-agnelli.it MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA / Tracce video-installazione del regista Amos Gitai Via Montebello 20 www.museonazionaledelcinema.it FONDAZIONE 107 / Transafricana via Sansovino 234 www.fondazione107.it TEATRO STABILE TORINO / Rosas & Graindelavoix presentano Cesena, / Fonderie limone via Eduardo de filippo ang. via pastrengo, 88 – Moncalieri www.teatrostabiletorino.it

CLUB TO CLUB varie sedi www.clubtoclub.it

Transafricana, fondazione 107

Tracce, museo nazionale del cinema

Gilbert & George, PINACOTECA AGNELLI

4. al buio Non sempre la luce illumina. Il buio apre altri varchi su mondi rimasti in ombra alla luce. Un po’, certo, bisogna lasciarsi andare, bisogna affidarsi a cose che ben non si capiscono finchè non le vivi. Per provare anche esperienze insolite. In un appartamento Gregorio Samsa offre un doppio sguardo sulla sua mostra, reale e virtuale, da vivere con il corpo e con la mente. Daniela Perego, invece, crea ricordi per chi li sta perdendo, cancellati dall’Alzheimer. Nel buio della Videoteca Gam, scorre un video di Luca Vitone, ma a chi non bastasse, le sale si riempiono di film e corti durante il Torino Film Festival. Nel buio della notte, che magia sono alcune installazioni di Luci d’Artista, fiabe metropolitane colorate e silenziose. ERIC / Progetto Eric di Gregorio Samsa a cura di Adriana polveroni via Bellezia 14, secondo piano - www.gregoriosamsa.com INGENIO ARTE CONTEMPORANEA / Nove Mesi, mostra fotografica di Daniela Perego corso San Maurizio 14/e www.danielaperego.it GAM / Trame di Luca Vitone via Magenta 31 (videoteca) www.gamtorino.it CENTRO STORICO DI TORINO - luci d’artista di sera www.comune.torino.it/artecultura/luciartista MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA / rassegna di video d’arte del Castello di Rivoli via Montebello 20 www.museonazionaledelcinema.it

Daniela Perego, ingenio arte contemporanea

luci d’artista

luci d’artista



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APPUNTAMENTI IN CITTà

Torinodanza Festival

Torinodanza Festival Miti, Italiana Dance Platform, Al femminile e Circo Contemporaneo sono le sezioni in cui si suddivide il programma del festival di TorinoDanza, fino al 4 dicembre La coreografa Anne Teresa De Keersmaeker propone due spettacoli: Bartòk/Mikrokosmos (16 novembre alle Fonderie Limone) e Cesena (18 e 19 novembre al Teatro Carignano), tra musica, danza e performance. La princesse de Milan unisce Shakespeare alla coreografia di Karine Saporta e alla musica di Michael Nyman. FONDERIE LIMONE e TEATRO CARIGNANO,16-18-19 novembre - www.torinodanzafestival.it

Le vergini

Le Vergini

Unire fotografia, video, installazione e musica: è la sfida dello spettacolo Le vergini, nuova creazione di Matteo Levaggi, nata come trasposizione in danza del progetto degli artisti visivi CORPICRUDI (Samantha Stella e Sergio Frazzingaro). BALLETTO DI TEATRO torino - Lavanderia a vapore di Collegno, via Pastrengo 51 - 24 e 25 novembre www.ballettoditeatroditorino.it

Insoliti Festival Nel 2002 nasce questo festival che mette in relazione artisti e coreografi. La rassegna è ospitata nella Cavallerizza Reale, ma vive anche in un percorso danzato per le vie del centro cittadino, un itinerario urbano.

Insoliti Festival

CAVALLERIZZA REALE via Giuseppe Verdi 9, dall’8 al 16 dicembre - www.insoliti.com

Childrens Theatre for contemporary arts Alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani si fanno esperimenti in cui il teatro diventa piattaforma di contaminazioni. Il teatro lo si vive e lo si ama fin da piccoli. La rassegna Childrens Theatre for contemporary arts propone sei spettacoli dal 4 novembre in cui l’arte diventa stimolo e comunicazione per il pubblico più giovane. Dal 4 novembre. CASA TEATRO RAGAZZI Corso Galileo Ferraris 266, dal 4 novembre www.casateatroragazzi.it

Teatro Regio Madama Butterfly di Giacomo Puccini è un’opera diventata un’icona per l’arte contemporanea. Eroina amata e sognata, trasfigurata in tante opere, con le sue suggestioni esistenziali e quell’immaginario esotico che impregnava il secolo scorso.Dal 10 novembre al Teatro Regio in scena. TEATRO REGIO Piazza Castello 215, dal 10 novembre - www.teatroregio.torino.it

Labper Il Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore animato da Domenico Castaldo, che ha la sua sede in San Pietro in Vincoli, propone per novembre un workshop intitolato” The garden. Ongoing educational project”, dal 18 al 27. Il 3 novembre alle 21, invece, a Buttigliera Alta nella Casa Famiglia in via Rosta 14, va inn scena il loro spettacolo “Donnarumma”, rilettura del testo di Ottiero Ottieri che parte dal sogno di Adriano Olivetti. www.laboratoriopermanentedicastaldo.it

Teatro della caduta E’ più piccola sala teatrale in città, e ne succedono di tutti i colori. Prima era una cantina di damigiane nel cuore del quartiere Vanchiglia, pola i dal 2004 è diventata una caverna delle meraviglie. Non c’è biglietto d’ingresso, quando te ne vai decidi tu quanto lasciare, in base al tuo gradimento dello spettacolo e del progetto in generale del teatro. Siamo nell’ off off, 45 posti a sedere, ogni settimana cabaret e spettacoli di teatro e musica. Entusiasmo e poesia. Consultare il programma sul sito. www.teatrodellacaduta.org


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ARTE E CINEMA

Marinella Senatore - Variations (2011), dalla rassegna “Ceci n’est pas du cinema!“

I n ter vista a F r a n c esco Be rnarde lli *

Da sempre a Torino c’è un grande interesse creativo, produttivo e fruitivo riguardo al cinema inteso nelle sue varie accezioni e contaminazioni. Torino è una città del cinema, ma in realtà il dna degli artisti torinesi è storicamente legato a pittura e scultura, meno al video. La rassegna Ceci n’est pas du cinema! al Museo del Cinema organizzata dal Castello di Rivoli, che presenta fino a gennaio un panorama italiano a partire dal 2000, è il tentativo di immaginare un contesto più aperto e fluido per la fruizione dell’immagine in movimento dal punto di vista degli artisti visivi, cioè il video d’arte in una sala cinematografica. Molti artisti hanno spesso il cinema come riferimento, anche indirettamente. Il Cinema Giovani (ora Torino Film Festival, ndr) per sua natura era interessato alle produzioni giovani e emergenti, quindi a un’idea di cinema molto più leggero, fatto non con apparati pesanti e costosi come la produzione in 35 mm o in 16mm. Il Cinema Giovani testimoniava il cinema in video, che era qualcosa di inedito allora. Un cinema indipendente, soprattutto nello spirito, e leggero da un punto di vista tecnologico, direi però non molto imparentato con l’arte, come se ci fosse una reciproca diffidenza tra i due linguaggi. A Torino, infatti, la scena più vivace è sempre stata quella del cinema-cinema o del cinema documentario, fatto da moltissimi registi, poi confluiti in ambiti produttivi.

E ora? Ora il fatto molto interessante in atto a Torino è tutta una realtà di produzioni indipendenti video, che potremmo chiamare “cinema sul territorio”, che ha l’esperienza dei laboratori nati in realtà territoriali di quartiere, con una forte base didattica educativa. Questi laboratori stanno portando avanti un lavoro sia di avvicinamento e dimestichezza verso le tecniche dell’audiovisivo con i ragazzini più giovani, sia di integrazione con arabi, slavi, etc oltre che con italiani. Rappresentano la composizione sociale dell’Italia attuale. Fanno cinema come documentario e reportage, in una forma di intervento diretto sui problemi sociali e quotidiani. È un fenomeno che sta diffondendosi tantissimo perché nello stesso tempo è convettore di autoespressione e consapevolezza ma reincarna le grandi utopie del video negli anni Settanta, cioè quando si pensava che con il video si potesse fare controinformazione, perché indipendente e libero. In più si avvale anche di quella forma spontanea di video tecnologia portatile realizzata con i telefonini, un nuovo terreno di applicazione globale, collegato a un discorso di sociale network, come fattore di circolazione e motivazione, dalla primavera araba al mondo dei teenagers. * Francesco Bernardelli è curatore e critico d’arte.


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APPUNTAMENTI IN CITTà

Torino Film Festival

Torino Film Festival All’inizio degli anni Ottanta era il Festival Cinema Giovani, un festival “underground”, libero e di ricerca che è diventato un cult. Poi è cresciuto, e diventato adulto e ha preso il nome di Torino Film Festival, con sezioni ufficiali e altre, invece, di ricerca aperta e in definizione. Dalla scena internazionale a Torino, in mezzo, grandi nomi e piccole sorprese da scoprire. Molte le sezioni: Concorso internazionale lungometraggi, Italiana.doc, Italiana.corti, Spazio Torino, Figli e amanti, Onde (con l’omaggio al regista francese Eugène Green), Festa mobile. Al regista Robert Altman il 29°TFF dedica una retrospettiva e una mostra fotografica alla Mole Antonelliana. Cinema Reposi\Cinema Massimo Dal 25 novembre al 3 dicembre www.torinofilmfest.org

Amos Gitai

Videoarte alla Gam Oltre ad avere una delle più belle e importanti cineteche di arte in Europa, alla Gam in questi giorni arte e cinema dialogano in due progetti. Fino al 6 novembre si presenta Trame, video d’artista realizzato da Luca Vitone in relazione con l’Ecomuseo Villaggio Leumann di Collegno, nell’ambito di Eco e Narciso/Video. Dal 24 novembre, invece, per Vitrine, una piccola personale della coppia De Serio, artisti e registi, dai musei ai festival. Gam Galleria d’Arte Moderna, via Magenta 31, dal 24 novembre www.gamtorino.it

Insoliti Festival

Amos Gitai È un regista ma presenta una video-installazione, che si intitola Tracce, nel piano interrato della Mole Antonelliana, visitabile dal pubblico per la prima volta in questa occasione. Immagini e suoni per un flusso intenso ed emozionante, che racconta la storia di suo padre, architetto della Bauhaus vittima dei nazisti. Parallelamente il Cinema Massimo gli dedica una retrospettiva. Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana, via Montebello 20, dal 4 novembre www.museocinema.it

share festival Arriva alla sua settima edizione lo Share Festival Simona Lodi: Share festival storicamente nasce legato a una tecnologia che è diventata una modalità di espressione, un linguaggio connesso a tutto quello che la rete ha rappresentato come rivoluzione sociale, ma anche alla possibilità di ribaltare alcuni paradigmi culturali, artistici, letterari. Si cerca di creare una convergenza sula rete delle arti, per capire come tutti i nuovi media abbiamo cambiato i linguaggi creativi ma anche la società stessa. Share Festival si è sempre interrogato su quale fosse l’impatto dipartendo dalle arti visive e poi allargando il raggio. Questa edizione 2011 si chiama Cops & Robbers, guardie e ladri, è un’edizione molto politica, sull’uso politico dell’arte, che si interroga su quando l’arte sia diventata attivista, su quanto uso politico si faccia con i nuovi media e la rete. c’è sempre qualcuno che ruba qualcosa e qualcun altro che lo insegue, in un gioco di guardia e ladri.

Dal 2 al 6 novembre, Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, via Giolitti 36, dal 2 al 6 novembre www.toshare.it

Ceci n’est pas du cinema! Una rassegna sulla video-arte italiana dal 2000 a oggi, organizzata dal Castello di Rivoli al Cinema Massimo. Che effetto fa, quali altre letture e aperture consente la proiezione di video d’arte nella dimensione della sala cinematografica? Questa è l’idea della rassegna.

Strane Visioni Al circolo Amantes da undici anni va avanti questa rassegna di proiezioni e incontri con gli autori, che esplora il mondo della videocinematografia indipendente torinese ed italiana. dal 7 novembre ci saranno Tonino De Bernardi, Claudia Tosi, Marino Bronzino, Alessandro Castelletto e Mario Balsamo. Amantes, via Principe Amedeo 38, www.arteca.org


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ARTE E MUSICA

Club to Club - Lingotto fiere

I n ter vista a ALBERTO CAMPO*

Da anni nel mese di Contemporary Art avviene sia una sovrapposizione sia una collaborazione tra eventi di arte visiva e di musica. È una sovrapposizione che nasce dal fatto che c’è un comune sentire. L’evento di punta durante il mese di Contemporary è sicuramente Club to Club, che ha un approccio verso la musica elettronica che è spontaneamente rivolto a una visione non parziale, non di settore. Come se avesse naturalmente lo sguardo rivolto verso l’arte contemporanea, non come linea programmatica scelta. In generale Torino è una città in cui le arti tendono a incrociarsi fra di loro, non ci sono steccati ma canali di comunicazione istintivi, non istituzionali. È una logica della città, quell’essere abituata al modo in cui nella contemporaneità in generale le arti dialogano, si fondono insieme senza settorialità. Che artisti ti vengono in mente legati al mondo della musica? Galliano, Pusole, Saini sono alcuni. Per dire Pusole suonava, aveva una band, Galliano all’inizio faceva ritratti alle persone che frequentavano i locali notturni. Il bacino torinese è ricchissimo, uno dei posti in cui più è stret-

ta la relazione fra musica e arte contemporanea, perché non si tratta solo di una relazione accademica ma di energie che nascono dagli stessi luoghi. Ora alcuni di quei locali non esistono più, per esempio in momenti diversi c’è stato il Taxido e poi lo Studio 2, e a suo modo il Big Club, cioè i posti dove si suonava la musica dal vivo in città. Erano luoghi di esperienza condivisa, in cui sono transitati concerti che hanno segnato una generazione. Erano lì alcuni che sarebbero poi diventati musicisti famosi, ed erano lì alcuni che sarebbero diventat, a loro volta,i artisti famosi. C’è stato un processo di crescita generazionale attraverso alcuni spazi di snodo della storia culturale della città, una specie di formazione comune spontanea. Adesso? Mi viene in mente lo Spazio 211, l’unico che in questo momento abbia una storia abbastanza viva da questo punto di vista. Ma ora quel tipo di convivenza di mondi più che nei locali lo si ritrova in alcune zone della città , penso a San Salvario, un vero incubatore, ma anche molto a Vanchiglia, un posto dove vivono musicisti, artisti, designer, in cui anche i Subsonica hanno ridislocato il loro studio. * Cronista e critico musicale, collabora con diversi quotidiani e radio. è condirettore artistico del Traffic - Torino free Festival


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APPUNTAMENTI IN CITTà club to club

Club To Club

L’undicesima edizione di Club to Club, festival internazionale di musiche e arti elettroniche, si ispira al tema The italian new wave. Dal 3 al 5 novembre concerti dal Teatro Carignano al Lingotto passando per Lapsus, Jam Club e Hiroshima Mon Amour. www.clubtoclub.it

Temporary Art Club Musica 90 mette in campo il progetto Temporary Art Club, che dal 2 al 6 novembre ogni sera dalle 19 in poi all’interno degli spazi appena ristrutturati del Teatro Colosseo si potrà visitare mostre di arte contemporanea, ascoltare musica dal vivo e dj set nel foyer del teatro, tra jazz, canzone d’autore ed elettronica. Ospiti Carlot-ta, Il Grande Fresco con Guido Catalano, Federico Sirianni, Matteo Negrin, poi i Gemini Excerpt e Ivan Bert con Federico Gandin.

Alva Noto

TEATRO COLOSSEO, via Madama Cristina 71, dal 2 al 6 novembre www.musica90.net

Musiche in mostra Formula rodata quella dei concerti negli spazi d’arte per la rassegna Musiche in mostra di Rive Gauche Concerti. Musica da camera del Novecento e contemporanea eseguita da musicisti internazionali in dialogo alla Gam.

Spazio 211

GAM Galleria d’Arte Moderna via Magenta 31, ogni domenica fino a dicembre www.arpnet.it/rgauche

Spazio 211 Il 19 novembre arriva in città la coppia dei PinkBack in concerto, con il loro contemporaneo pop-rock americano. Tappa allo Spazio 211, luogo torinese amato dagli artisti della scena indipendente e underground. Musica vintage, elettronica, indie e alternativa da tutto il mondo, e poi autoproduzioni di giovani artisti, dj set. Concerti ma anche sala prove, studio di registrazione e corsi, oltre a film e videoclip, arte. Merita sempre dare uno sguardo al programma. SPAZIO 211 Via Francesco Cigna 211 - 19 novembre www.spazio211.com

Musica90 Prosegue il lavoro di esplorazione della scena musicale contemporanea di Musica90. La sua XXII Stagione propone fino a marzo il novo fado, il patrimonio jazz internazionale, l’elettronica, il repertorio afroamericano, la composizione d’autore e le nuove promesse del territorio. Concerti fra il Teatro Astra, il Teatro Colosseo e il Giardino d’Inverno in piazzale Valdo Fusi. Artisti come Ana Moura, Mulatu Astatke, Nills Petter Molvær e Stian Westerhus, Ricardo Villalobos, Max Loderbauer e Gianluca Petrella nel progetto RE:EMC, Walt Whitman’s Soul Children of Chicago. TEATRO ASTRA, TEATRO COLOSSEO, GIARDINO D’INVERNO - da ottobre 2011 a marzo 2012 www.musica90.net

Amantes Appuntamenti fissi al circolo Amantes dall’aperitivo in su. Ogni martedì il circolo si tinge di Rossofuoco con le teste calde di Gandalf, Marco Ricompensa e i loro ospiti. Dj set e video cut-up, più Lastvagito, lettura di portfoli settimanale con le novità di writers e street artist piemontesi. Il mercoledì, invece, Godereccia da balera, tra canti partigiani, anarchici, di lotta e tradizione popolare. Infine il giovedì Flanella XL con Paolone AKA, un blog umano fuori rete tra 45 giri di Kingston e quelli dei jukebox torinesi ’70, vecchi album e cd global beat, anteprime e ospiti, blitz letterari e immagini su schermo. Amantes, Via Principe Amedeo 38, TORINO www.arteca.org


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5 NOVEM BRE / LA N O TTE D EL L E ART I C O NTEM P ORA NEE

A

ll’inizio si chiamava Saturday night fever, un gruppo di gallerie e i musei cittadini che aprivano la sera del sabato di Artissima in un opening collettivo che andava avanti nella notte. Un modello adottato anche in altre città italiane e non, con la formula dell’inaugurazione serale per tutti. Poi negli anni alle prime gallerie se ne sono unite altre, insieme a spazi che con l’arte condividevano l’idea di creatività, ma non solo più legata strettamente a un ambito di arti visive. Così, assumendo l’identità meticciata caratteristica di Contemporary, anche la notte del sabato è diventata una città che apre mille porte al pubblico in luoghi diversi. Quest’anno ci sarà una galassia di eventi grandi e piccoli che mescolano le tante città che ci sono dentro Torino, le sue tante anime creative, fatte di arte, musica, teatro, e danza ma anche di una visione del design applicata al food, alla gioielleria, all’abbigliamento, con la partecipazione di molti negozi e show room tra stilisti, architetti, cuochi e grafici. Un flusso di energia e sguardi da cui lasciarsi trasportare, dove molte cose si scoprono per sentito dire, altre su programmi e inviti, altre per caso passandoci davanti. Questo è lo spirito della notte bianca, di vivere la città come se fosse un happening collettivo. Tutti in pista da ArtissimaLido, Paratissima e The Others e poi...:

E v e n t i c h e pr ose guono: Spazio Barriera Collettiva The keno twins 5 a cura dell’artista inglese Michael Bauer, Spazio Barriera via Crescentino 25, inaugurazione domenica 6 novembre con una colazione alle 10. www.associazionebarriera.com

WE Personale Volevamo tutto di Angelo Castucci a cura di Viviana Checchia da WE, in via Maddalene 40/b Torino, dal 7 novembre. www.weprojectwhat.it

E ven ti della notte: Eric Il progetto Eric di Gregorio Samsa, curato da Adriana Polveroni, in un appartamento al secondo piano in via Bellezia 14, dal 4 al 6 novembre. www.gregoriosamsa.com

Vieni a prendere un caffè da noi Collettiva in casa di Eva Menzio con padrone di casa Caterina Fossati e Luciana Littizzetto, piazza Vittorio 24, 5 e 6 novembre. Informazioni: caterina_fossati@fastwebnet.it

Concerto Ugo La Pietra Concerto Ugo La Pietra al clarinetto con la Global Jazz Gang, Oratorio di San Filippo Neri, via Maria Vittoria 5, ore 21.30 il 5 novembre. www.miaao.org

Diogene Sul tram parcheggiato in corso Regio Parco angolo Corso Verona, sede del collettivo Diogene, a settembre è salito Graham Hudson. Poi è sceso per andarsene in giro nella città, filmando architetture, cantieri e strutture non definitive. Il video “Rushes and outtakes (Sondaggio: Torino)” racconta questo, con la collaborazione alla colonna di sonora di musicisti di strada. Fino al 6 novembre. www.progettodiogene.eu

InGenio Si intitola Nove mesi, i miei ricordi a chi i ricordi li sta perdendo, il progetto di Daniela Perego a Spazio InGenio, corso San Maurizio 14\e, dal 14 ottobre al 23 novembre. www.comune.torino.it/pass/ingenio

Galo Art Gallery I Truly Design, tra street art e design, espongono alla Galo Art Gallery, in via Saluzzo 11\g, dal 27 ottobre. www.galoartgallery.com

Armida Gandini Personale di Armida Gandini alla Società Canottieri Armida, viale Virgilio 45, dal 5 al 13 novembre. www.41artecontemporanea.com

Share The 14th Japan Media Art Festival ore 21.00 + film Zapruder ore 22.00, Museo di Scienze Naturali, via Giolitti 3, per Share Festival 2011dal 2 al 13 novembre. www.toshare.it

Sonia Rosso Imperdibile il nuovo Lira Hotel aperto da Sonia Rosso con Johnatan Monk nello spazio che fu della galleria in Via Giulia di Barolo 11\g. Una camera disegnata da Scott Myles per inaugurare il progetto che esplorerà il mondo dell’arte con un altro sguardo. lirahotel@soniarosso.com


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le gallerie

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Tavola delle g a lleri e - l e ge n da :


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P O R TA PA L A Z ZO

R O S S I N I V I A ALBERTO

SCIENZE

A L B E R T I N A

ALBERTO

PIAZZA C ARLO EMANUELE II

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PIAZZA CARLO FELICE

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F R A N C E S C O

G A R I B A L D I

SATMPATORI

V I A

VIA

VIA

PIAZZA SAVOIA

VIA

X X

C H I A R A

B O T E R O

V I A

SANT’AGOSTINO

C H I A R A

V I A

S A N T A S A N T A

TOMMASO

G I U L I O

BELLEZIA

V I A

M I L A N O

PIAZZA DELLA REPUBBLICA

P E L L I C


C O PIAZZA CAVOUR

V I A C A L A N D R A

V I A

V I A

V I A

S A N

P L A N A

D E L L E

R O S I N E

M A S S I M O

I O L I T T I V I A

C A V O U R V I A

VIA

V I A G .

VIA

V I A

GLI A

VIA VA N CHI A

S.O

GLI

VIA T TA VIO

GIU

M A T T E O

PIAZZA VIT TORIO EMANUELE

G I O L I T T I

M A Z Z I N I B A VA

CHI

S . OT TAV I O

M O N T E B E L L O

B A R O L O

VERDI

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V I A

VIA

C A I R O L I

F R A T E L L I

M A S S I M O

SAN

C O R S O

S A N

A M E D E O

V I A

V I A

23

VIA TA LIA

P E S C AT O R E



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