OLGA CONTINUA A CAMMINARE di TECLA MARINO
1. EST. PER STRADA – GIORNO/MATTINO Un RAGAZZINO di circa tredici anni dalla pelle mulatta esce di casa e monta sulla sua bicicletta, pedalando tra le stradine del paesino ancora dormiente. L’aria è fresca e soffia un vento delicato. 1 a. EST. GIARDINO GIULIO NAPOLEONE – GIORNO/MATTINO Il ragazzino si ferma davanti a una modesta villetta, nel cui giardino UN UOMO riposa su una sedia a sdraio di legno con i colori della tela ormai sbiaditi dal tempo. L’uomo indossa dei pantaloni di tessuto verde e una camicia bianca di lino, occhiali da sole dalle lenti scure e ha un cappello di paglia sul viso. Nella mano sinistra stringe ancora il suo cilum. Il ragazzino lo chiama da lontano. RAGAZZO Signor Giulio Napoleone! L’uomo alza leggermente il cappello e lancia uno sguardo svogliato verso la strada. I suoi occhi sono strette fessure azzurre, le sue mani sono lunghe e affusolate. GIULIO NAPOLEONE Alla buonora stamattina Nesh? Nesh scende dalla bicicletta e si avvicina a Giulio. NESH Che cos’ha in mano? Con un lento movimento Giulio si rimette il cappello sulla faccia, per poi ritoglierselo subito, stavolta però con un gesto secco e veloce.
GIULIO NAPOLEONE
Ma che ora sono? NESH (guardando l’orologio al polso) Le 8.30 GIULIO NAPOLEONE Cazzo. Giulio si alza e sale i gradini di casa. NESH (urlando) Ma che cos’ha in mano??? 2. INT. CASA GIULIO – MATTINO In risposta, sbuffando.
Giulio
si
chiude
la
porta
di
casa
alle
spalle,
GIULIO Rompicoglioni. Il signor Giulio mette sommariamente in ordine dei vestiti sparsi in giro per la casa. La sua casa ha uno stile raffinato, arredato con antichi mobili di legno scuro rintagliati e decorati accuratamente da una generazione di restauratori francesi. Ovunque ci sono lampade colorate, quadri e tappeti e negli angoli dell’intera casa sono strategicamente posizionate molte delle sue cornici incomplete. Giulio nota UNA RAGAZZA che dorme ancora vestita su una poltrona con il libro “On the road” ancora nelle mani. GIULIO (togliendole il libro dalle mani) Olga, svegliati su. E’ tardi. La ragazza mugola. GIULIO Dai, ti faccio il caffè.
Stavolta la ragazza mugola con un po’ più d’entusiasmo. Apre gli occhi e si stiracchia, come per uscire dalla porta del mondo del sonno. Giulio sta preparando il caffè. OLGA Ho sognato il deserto. GIULIO Si? OLGA Ero in un deserto e un ragazzino indiano mi scattava delle fotografie da lontano. Strano.
GIULIO (ridendo) Ah! Era Nesh! OLGA Chi? La ragazza si alza dalla comoda poltrona di velluto verde e si guarda allo specchio dandosi una sistemata veloce ai lunghi capelli mossi. Il nonno le porge la tazzina di caffè. Bevono in silenzio. GIULIO Dovresti andarci davvero tesoro. OLGA Ma dove? GIULIO Lo sai dove. OLGA (con aria sarcastica) L’ultima volta che io ho deciso di partire i miei genitori hanno deciso di morire! GIULIO
Ehi! Non fare la cinica. Hai solo vent’anni! OLGA (sbuffando) Devo andare. Oggi è giovedì, nonno Ciro vuole le alici fritte. La ragazza prende il suo zainetto e bacia il nonno sulla guancia mentre sta preparando la mista per il cilum. GIULIO Buona giornata tesoro. OLGA Anche a te!
3. EST. PER STRADA - MATTINO La ragazza esce di casa. Si mette le cuffie alle orecchie e sceglie la canzone. Il sole ormai è caldo e alto nel cielo. La MUSICA dalle cuffie arriva fino a noi. Olga osserva i suoi piedi avanzare velocemente sulla strada.
4. INT. PALAZZO OLGA – MATTINO La musica s’interrompe e un portone si apre: Olga entra, infila la mano nella cassetta postale alla sua destra e con una giravolta scivola verso le scale, salendole velocemente e canticchiando il motivetto della canzone appena conclusa.
4 a. INT. CASA OLGA – MATTINO Un’altra porta si apre e la ragazza si ritrova nel bel mezzo di una discussione tra sua nonna Wanda e la signora Saveria Scazzola del piano inferiore. Sua nonna sventola con veemenza un foglio sulla faccia scarna di Saveria. Nonno Ciro, completamente indifferente alla situazione, è posizionato come sempre davanti la tv, con la solita schedina dell’Enalotto in mano. OLGA
Che succede qui? Ma nessuno le risponde e la discussione tra le due donne ricomincia. WANDA (a Eugenia) Senti, ora basta! questa storia della denuncia è assurda! Dovresti vergognarti della tua ignoranza! E ora fuori dalla mia casa! Saveria, alta e snella ma con fianchi larghi e piccoli occhi cerulei incavati in fosse scure, viene bruscamente invitata da Wanda ad uscire, ma prima che la porta le venga chiusa in faccia riporta alla donna una scottante verità. SAVERIA Questa non è nemmeno casa tua! Due vecchi che vivono a casa della loro nipote. Siete voi ad essere vergognosi. WANDA (mentre sbatte la porta) FUORI! Olga assiste incredula alla scena. OLGA Nonna, mi spieghi quale sia il problema? WANDA Ma tu l’hai sentita quella vecchia puttana? Siamo vergognosi! Ah! Non ho parole! Capendo che non avrebbe avuto risposta alcuna, la ragazza si avvicina al nonno e lo bacia sulla fronte.
OLGA Hai vinto qualcosa oggi?
CIRO No… nemmeno oggi. Olga controlla la schedina. OLGA Nonno ma… è della settimana scorsa! CIRO Ma se ho giocato stamattina! Olga lancia uno sguardo disperato alla nonna che viene però ignorato. OLGA Domani la giochiamo insieme. Vedrai che vinceremo. CIRO E speriamo. La ragazza abbozza un sorriso.
5. EST. CORTILE PALAZZO - POMERIGGIO Olga annaffia le piante del cortile. A pochi metri di distanza un gruppo di bambini discute vivacemente. Uno dei bambini la nota e corre da lei. BAMBINO Olgaaaa OLGA Che c’è, Luca? LUCA Carlo ha spinto mio fratello in quella buca. OLGA Quale buca??? LUCA (indicandogliela) Quella laggiù!
OLGA (sospirando) Andiamo.
5 a. EST. CORTILE PALAZZO - POMERIGGIO Le teste di Olga e Luca sbucano oltre la sommità della buca della profondità di almeno due metri. Loris, il fratellino di Luca, è ancora lì. OLGA Come ci sei finito laggiù? LORIS Carlo mi ci ha spinto. Aiutatemi! OLGA (a Luca) Ma a cosa vi serviva una fossa? Luca la fissa senza rispondere. OLGA Voi bambini di oggi siete davvero strani. Vammi a prendere una corda. Il bambino ubbidisce. Gli altri osservano senza parlare. OLGA (a Carlo) Carlo perché hai spinto Loris? Carlo fa spallucce. OLGA (alzando uno sguardo al cielo) Incredibile! OLGA (a tutti) Coraggio, tiriamolo fuori!
Tutti i bambini collaborano al salvataggio dell’amico. Ma una volta fuori, Loris si scaglia contro Carlo e stavolta è quest’ultimo a finire nella grande buca. OLGA Ma che cazz… Aaaah! Me ne vado! Olga si allontana, lasciando i bambini litigare nuovamente tra loro. 6. EST. STRADA – SERA Olga passeggia mentre fuma una sigaretta. Dall’altro lato della strada nota un ragazzo con una vecchia macchina fotografica analogica puntata verso di lei. Olga gli fa un cenno con la mano. Il ragazzo le scatta una foto e le gira le spalle. 7. INT. CASA GIULIO – SERA Olga e Giulio sono in cucina e stanno cenando in compagnia di una bottiglia di vino rosso. Lo sguardo della ragazza è triste e spento. GIULIO Cos’hai tesoro? OLGA Penso che nonno Ciro abbia l’Alzheimer. GIULIO (con una smorfia di disapprovazione) Mmm… che intendi fare? OLGA Non lo so… la morte mi ha stancata. GIULIO Hai bisogno di un po’ di aria, bambina mia. Olga sospira. OLGA
Dov’è il cilum? Sulle note di una vecchia canzone blues nonno e nipote fumano della buona erba in silenzio. 9. EST. CORTILE PALAZZO - GIORNO Dieci persone tra cui Olga, i suoi nonni, i coniugi Scazzola, Della Sventura e i Pazienza sono riunite in cerchio nel giardino del condominio. Si osservano l’un l’altro senza dire una parola. Olga ha le braccia conserte e fissa gli altri con disprezzo. Nonno Ciro si gratta la testa. Cosimo Pazienza sonnecchia e sua moglie Elvira controlla le nuove notifiche sul cellulare. Il signor Eugenio Scazzola, un omuncolo calvo e balbuziente, si alza e prende parola. EUGENIO Dunque, la prima questione da affrontare in questa riunione è: ridipingere o no la facciata del nostro palazzo? CIRO (alla moglie) Cos’ha la nostra faccia che non va? WANDA La facciata! Quella del palazzo. WANDA (a tutti) E comunque è inutile che fingiate di interessarvi all’aspetto di questo posto, sono anni che cade a pezzi e la colpa è solo vostra! SAVERIA Questa non è casa tua! Wanda si alza di scatto pronta a scagliarsi contro la donna, ma Olga riesce a fermarla in tempo. Luigi Della Sventura allora rompe il silenzio, parlando anche a nome di sua moglie Sandra, che indossa un collare e si limita ad annuire.
LUIGI DELLA SVENTURA Ci dispiace ma noi non possiamo partecipare a questa spesa. I problemi sono troppi e… CIRO (a Sandra) Che hai fatto al collo? SANDRA Oh nulla, un piccolo incidente. WANDA (ridacchiando) Imbranata come la madre. SANDRA Scusami?!
Olga ora si alza di scatto. OLGA Basta! Siete ridicoli! OLGA (al nonno Ciro) Nonno, andiamo a giocare. CIRO Finalmente qualcuno che dice qualcosa di sensato qui. Olga e il nonno si allontanano dalla riunione, e tutti continuano a discutere con tutti. 10. EST. GIARDINO PALAZZO - SERA Olga fuma una canna mentre osserva il muro e la pittura che a poco a poco se ne sta distaccando. Fa un lungo tiro, aggrotta le sopracciglia, sorride.
11. EST. GIARDINO PALAZZO – MATTINO Olga è nello stesso punto della sera precedente e toglie l’intonaco
dal muro. Sale su una lunga scala rossa e dipinge di verde la facciata. Dall’alto, nota che un ragazzo dall’altro lato della strada la sta fotografando. OLGA (urlando) Chi sei? Ma il ragazzo scatta un’ultima fotografia e se ne va. 11 a. EST GIARDINO - MATTINO Olga fuma una sigaretta mentre osserva soddisfatta il suo lavoro. Luca si posiziona al suo fianco e studia il disegno. LUCA Cos’è? OLGA Un drago LUCA Mia madre dice che la tua famiglia rovina la quiete di questo palazzo. OLGA (con tono indifferente) Oh ma davvero? Il bambino annuisce. Olga come risposta butta la cicca ai piedi del bambino e se ne va. LUCA (urlando) Il tuo drago fa schifo!
12. EST. STRADA - POMERIGGIO Olga cammina. Una folata di vento le fa arrivare in faccia una cartina geografica. Olga la osserva attentamente. Si guarda intorno, poi lancia un veloce e imbarazzato sguardo al cielo. 13. INT. CASA GIULIO - POMERIGGIO
Giulio sta restaurando un quadro in compagnia di Nesh. Olga entra. GIULIO Oh ciao tesoro. OLGA Nonno, guarda cosa ho trovato. La ragazza le mostra la cartina. GIULIO Mhmh. India. Sarà un segnale. Tu che ne dici Nesh? OLGA (a Nesh) E tu chi sei? GIULIO Nesh viene ad aiutarmi ogni tanto. OLGA Sei indiano? NESH Si. Vengo da Madurai signorina. Olga lancia uno sguardo al nonno, che sorride di rimando. OLGA (al nonno) Pensi davvero che sia un segnale? GIULIO Tu cosa pensi? Olga non sa cosa rispondere. GIULIO Nesh, prendimi il pennello grande dall’altra stanza. Il ragazzino obbedisce.
GIULIO Sai cosa devi fare. E le restituisce la cartina. Si scambiano uno sguardo complice.
13 a. INT. CASA GIULIO - POMERIGGIO Bussano al campanello. Olga apre e si ritrova davanti lo stesso ragazzo che l’aveva fotografata un paio di volte per strada. OLGA Tu! RAGAZZO Oh, ciao. I due si guardano a lungo. RAGAZZO C’è Nesh in casa? Nesh corre alla porta. NESH Eccomi Amar. OLGA Siete fratelli? AMAR Si. OLGA E siete indiani. NESH Ma che problema hai con gli indiani?
AMAR Nesh! Non essere maleducato.
OLGA (ad Amar) Posso sapere perché mi fotografi? Il ragazzo sfoggia il suo più grande sorriso. AMAR Tuo nonno mi ha detto che stai per partire per l’India. Vorrei fotografarti davanti al tuo drago prima. Giulio si palesa sull’uscio della porta. Il dolce e rassicurante sorriso del nonno basta a convincere la ragazza. OLGA Va bene. Domani. Amar sorride. Giulio saluta i ragazzi e abbraccia la nipote, che si stringe nelle sue braccia.
14. EST. GIARDINO PALAZZO - MATTINO Amar prepara l’inquadratura mentre Olga si posiziona davanti il suo gigantesco drago. Il ragazzo ha giusto il tempo di scattare un paio di foto prima che il solenne momento venga interrotto dall’arrivo dei coniugi Scazzola. EUGENIO Cosa sta succedendo qui? SAVERIA Ancora con questa storia del drago?! Non bastava averci imbrattato il muro? AMAR Salve signora. Io sono Amar e sono un inviato della Rai per intervistare questa giovane artista. SAVERIA (spalancando gli occhi) Verranno anche le telecamere?
AMAR Certo signora. I coniugi sono ora amichevoli e cordiali, definendosi grandi sostenitori dell’arte e di Olga. I due ragazzi ridono insieme.
15. CASA OLGA - SERA Olga si chiude la porta alle spalle. La nonna osserva qualcosa alla finestra. WANDA (sottovoce) Ma che stanno combinando quegli idioti? Nonno Ciro è davanti alla tv e controlla sempre la stessa schedina già giocata e già persa. Olga li guarda con tenerezza. 15 a. CAMERA OLGA - SERA Olga è alla sua scrivania e scrive una lettera al nonno Giulio: “Caro nonno, è giunto il momento di andare. Occupati dei nonni e soprattutto di nonno Ciro. Ha tanto bisogno di un amico. Io starò bene. Ti scrivo presto. Con amore, tua Olga.” 16. INT/EST CASA OLGA/STRADA - MATTINO Olga prende le ultime cose e le mette nel suo grande zaino di tela. Scende di casa e vede Amar con al proprio fianco Nesh in sella sua vecchia bicicletta. Alza la mano in segno di saluto. I due ricambiamo. Olga prosegue: camminando, guarda i suoi piedi avanzare velocemente. D’improvviso di ferma e si volta. Il suo sguardo puntato verso quel palazzo, la sua casa. Olga continua a camminare.
FINE