2016
Progetto Pimpa Il Dialogo Felice Stefano Esposito
Non violenza è uno dei più grandi atti di forza dell'uomo sociale. Rispondere a una violenza, scartando l'istinto dell'atto violento, è un vertice della cultura che Sémelin si sforza di spiegare alle nuove generazioni.
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Un percorso nell’editoria per l’infanzia, con alla base un testo di Jacques Semelin “La nonviolenza spiegata ai giovani” edito per i tipi dell’Arkinto nel quale testo, l’autore per rispondere alle domande delle figlie ha delineato le motivazioni e il modo di azione della non violenza. La Biblioteca della Nonviolenza (SBN) appartenente all’Associazione ERA Onlus Esperanto Radikala Asocio, si adopera affinché possa affermarsi l’Esperanto come lingua internazionale che rispetti la naturale diversità linguistica e possa così favorire un dialogo paritario tra tutte le culture. Segue la presentazione dell’Associazione Era Onlus. Alla base di ogni iniziativa dell’associazione si ritrova il principio della lotta nonviolenta e del convincere sulla scia di quanto realizzato dal Mahatma Gandhi.
Ha deciso di prendere parte a questo progetto anche l’associazione Nessuno Tocchi Caino, anch’essa affiliata al partito Radicale Transnazionale. Fondata a Bruxelles nel 1993 ad opera dei parlamentari Maria Teresa Di Lascia e Sergio D’Elia, l’associazione ha come obiettivo l’abolizione della tortura e della pena di morte nel mondo". Ha un posseduto di :
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Volumi Moderni: 2000
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Periodici totali: 30
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Periodici correnti: 4
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Ebook: 1000 (in italiano, inglese, esperanto)
A proposito degli ebook, la Biblioteca della Nonviolenza, propone un progetto finalizzato all’educazione alla lettura dei libri digitali ai bambini, prendendo spunto dalle riviste e dai volumi conservati al suo interno, nella sede sita in Via di Torre Argentina, Roma.
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Perché La Pimpa?
Innanzitutto come specificato nel titolo del progetto, le caratteristiche del cagnolino a pois rossi, corrispondono esattamente alle finalità dell’Associazione Esperanto Radikala Asocio, il rispetto fra i popoli, il dialogo e quindi il confronto, l’utilizzo della lingua ESPERANTO.
“ L'esperanto nasce come lingua internazionale 125 anni fa. Si propone come lingua ausiliaria da affiancare alle varie lingue nazionali, nel rispetto della diversità delle culture e delle lingue di tutti i popoli, e non vuole sostituirsi a loro (http://www.esperanto.it/)”. Chi meglio della Pimpa, riesce a dialogare con le differenti specie di animali che incontra; chi meglio della Pimpa ha il mondo nel palmo della mano e con curiosità naviga e sorvola i cieli di tutti i continenti; un vero è proprio dialogo felice con il Tutto, anche con gli elettrodomestici che, generalmente stressano.
Attualmente la Biblioteca della Nonviolenza, si adopera all’ingresso dei libri digitali, sperimentando una propria scheda di catalogo; una parte consistente degli ebook rientra nell’ambito dell’editoria per l’infanzia in lingua Esperanto, tra essi sono conservate Le Favole di Andersen , Il Mago di Oz, Il Piccolo Principe, Alice nel Paese delle Meraviglie, Alice attraverso lo specchio, riviste quali: Juna Amiko Revuo, Lingua Verde (Periodico di Cultura Interlinguistica), la rivista per bambini "ETULETO", edito dalla Lupo&SoleEdizioni di Marino Curnis. Etuleto è una rivista di fiabe, filastrocche, giochi, curiosità per bimbi, nonni e nonne, mamme e papà, maestri e maestre. “Etuleto significa "piccoletto" in lingua esperanto. La rivista raccoglie in sè il magico e incantato mondo dell'immaginario infantile; è stato pubblicato su carta riciclata al 100% per 7 numeri mensili nell'anno 2010” (http://www.marinocurnis.com/01Italia/Etuleto.html). L’esperanto è una lingua semplice, si legge esattamente come viene scritta, la sua particolarità, sono i numerosi accenti con i quali è possibile giocare, come un esercizio di epigrafia medievale, con i nessi, le cravatte, quindi un vero e proprio laboratorio dove poter sperimentare il gioco, la storia del proprio popolo e quella dei diversi continenti e, 4
soprattutto è un laboratorio dove è possibile sperimentare i valori fondamentali quali il rispetto, il confronto, la pace.
“Che cos’è la non violenza? Due figlie chiedono. Un padre risponde. La violenza, inutile spiegarla. Basta guardarsi attorno: insulti, pugni, spari, bombe, sangue che scorre. Ma la non violenza? Non fa rumore, è invisibile...E neppure puoi confonderla con il fare, perché, come diceva Luther King, non violenza è un modo di agire che, nel conflitto, rispetta l’altro. E’ come l’aikido: difendersi senza attaccare, svuotare l’avversario nella sua intenzione ostile. Seguendo l’insegnamento di Cristo, non comportarsi come l’aggressore: spezzare la legge dell’imitazione. Rispondere a una violenza scartando l’istinto dell’atto violento, è un vertice della cultura, che Jacques Sémelin cerca di trasmettere con semplicità alle nuove generazioni. Perché, diceva Gandhi, "il fine è nei mezzi come l'albero nel seme". (Jacques Semelin , La nonviolenza spiegata ai giovani)
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