La Voce1 Febbraio 2013

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Anno XIII - N° 1 – FEBBRAIO 2013 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

CI PERMETTIAMO RICORDARVI DI RINNOVARE AL PIU’ PRESTO L’ABBONAMENTO PER L’ANNO 2013 -PROFESSIONE RELIGIOSA PER MARIANGELA CUFFARO -SANTINO BUSCIGLIO E JOE MARTORANA RISTORATORI A LONDRA -PERFORMANCE PER CHIARA E GIOVANNI CICCHIILLO

IN QUESTO NUMERO L’angolo della posta

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Lo Specchio di Carta : la festa della donna

Elezione politiche-I risultati di Cianciana

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La donna nei secoli di M. Serio-Riflessioni di Dato Pag.11

Santino Busciglio e Joe Martorana ristoratori a Londra

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Foto alle pareti delle nostre case di S. Panepinto

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Professione religiosa per Mariangela Cuffaro

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Le miniere-Storie dolorose di padre Ferraro

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Raccolta fondi per missione paolina in Africa

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Performance per Chiara e Giovanni Cicchirillo

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Giornata della memoria-Conferenza sulla dipendenze

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I dati ISTAT riferiti al 2012

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Tampasiannu di Tanino Arfeli : POGGIOREALE

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Notizie dall’Anagrafe

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Case in Festa

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Carnevale 2013-OLTRE IL MARMO

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C O M E E RAVAM O

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RICORDANDO PIETRO GIAMBRONE, NEL 3O° ANNO DELLA SUA SCOMPARSA, AVVENUTA L’8 MARZO 1983 SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 1973-74, CLASSE V In piedi da sinistra : Antonio Di Maria, Carlo Cannatella, Lillo Pecoraro, Gaetano Di Chiazza, Lillo Mannino, Michele Gibilaro, Piero Carubia, Paolo Manzullo, Pietro Pendino; Accosciati da sinistra : Salvatore Mangione, Pasquale Alba, Pino D’Angelo, Domenico D’Angelo, Giovanni Caltagirone, Giuseppe Bellanca, Giuseppe Palminteri, Francesco Di Paola,Angelo Mangione, Luigi Alfano, Paolo Ferraro.


L’angolo della posta

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Anno XIII - Numero 1 Febbraio 2013 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 3 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2013 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

DA TORONTO-CANADA Salvatore noi fino ad oggi stiamo bene e altrettanto desideriamo per voi tutti in famiglia lo stesso bene. Allego alla lettera il mio vaglia di abbonamento per l’anno 2013. Adesso non avendo altro da dire, mando tanti saluti a te e famiglia e a tutto lo staff della Voce di Cianciana. Giuseppe Gambino DA ADELAIDE-AUSTRALIA Caro Salvatore Panepinto, nuovamente torno a scrivere per rinnovare l’abbonamento, assieme a mia cugina Domenica Castellano, alla Voce di Cianciana per l’anno 2013. E’ sempre con tanto piacere che leggo le tante notizie del giornale, specialmente mi piacciono le poesie. Auguro a lei e alla sua famiglia un buon anno, unitamente a tutta la redazione che fa un grandissimo lavoro. Un cordiale saluto Giuseppe Taormina. DA TORINO, Totò carissimo, prima di domandarti come stai (eppure l’ho già fatto) mi permetto ancora una volta di ringraziarti e chiederti scusa per gli eventuali disturbi che oso arrecarti. E comunque spero e mi auguro che tu e i tuoi cari stiate bene in salute. Io al momento mi sento disoccupato non potendo fruire della mia piccola e vecchia macchina da scrivere poiché non riesco a trovare alcuno che sappia e voglia ripararmela. Ma, data la mia non più giovane età, non ho voglia di rifare lo scolaro sull’odierno computer e con le mani ferme non riesco proprio a starmene. A novembre, giorno due, anche se all’anagrafe risulto iscritto il giorno 12, ho compiuto l’ultimo degli anta, novant’anni per la precisione, per cui il giorno prima, festa di tutti i santi, ho voluto riunire la famiglia al completo, dalle radici espanse, per un festoso banchetto, cosa che probabilmente non mi sarà dato più fare nell’avvenire, essendo già bisnonno due volte ed a maggio, a Dio piacendo, dovrei divenirlo per la terza volta. Nell’occasione del mio novantesimo compleanno abbiamo scattato una foto di gruppo che allego alla lettera. (vedi pubblicazione nella rubrica Case in Festa) Non mi resta, assieme a mia moglie, che salutare la cittadinanza, i tuoi collaboratori, te medesimo e i tuoi familiari. Tano Alessi

SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l’abbonamento PER L’ANNO 2013. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : Cianciana : avvocato Salvatore Re, maestra Angela Salvo, maestro Piero Carubia, signora Mariella Bonanno, BAR ARCOBALENO di Paolo Termini, signor Gaetano Ciraolo,DITTA CASTELLANO IMPIANTI . ITALIA : dottor Antonino Perzia-Mazara del Vallo, dottor Ferdinando Cuffaro-Agrigento, dottor Salvatore Cuffaro-Erice, signor Felice CampisiTorino, signor Luigi Alfano-Bregnano, signor Onofrio La Corte-Como, signor Vincenzo Marino-Merate, signora Antonina Gambino-Civezza, signor Alfonso Campisi-Genova, geometra Vincenzo CinquemaniServazzano Dentro Padova, dottor Ignazio Lo Monaco-Venezia Mestre, professoressa Enza Tagliarino-Frosinone, signor Jeanluc Fruneau-Roma, signor Giuseppe Croce-Fano, signor Vincenzo Farruggia-Trieste. ESTERO : BELGIO signori Giuseppe Savarese, Gabriele Di Chiazza, Vincenzo Miceli; FRANCIA : signori Gaetano Di Maria, Ignazio Attardo, Vincenzo Forte; GERMANIA : Signor Gaspare Lo Monaco; SVIZZERA : Coniugi Maurizia e Salvatore Caltagirone.


Attualità

Numero 1 - Febbraio 2013 ELEZIONI POLITICHE DEL 24-25 FEBBRAIO 2013. I RISULTATI DI CIANCIANA SENATO DELLA REPUBBLICA

VOTANTI 1.756, SCHEDE BIANCHE 35, SCHEDE NULLE 67, VOTI VALIDI 1.657 LISTA AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA’ VOTI 4. FORZA NUOVA VOTI 1. IL POPOLO DELLA LIBERTA’ VOTI 256-FRATELLI D’ITALIAVOTI 6-LEGA NORD VOTI 3-GRANDE SUD VOTI 20MIR VOTI 4-CANTIERE POPOLARE VOTI 1-MPA VOTI 154-LA DESTRA VOTI 2.FIAMMA TRICOLORE VOTI 5. PARTITO DEMOCRATICO VOTI 273-IL MEGAFONO LISTA CROCETTA VOTI 459-CENTRO DEMOCRATICO VOTI 1 -SEL VOTI 10-MODERATI VOTI 7. CON MONTI PER L’ITALIA VOTI 62. PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI VOTI 3. RIVOLUZIONE CIVILE VOTI 20. FARE PER FERMARE IL DECLINO VOTI 12. PRI VOTI 1. MOVIMENTO 5 STELLE VOTI 353. CAMERA DEI DEPUTATI VOTANTI 1970, SCHEDE BIANCHE 45, SCHEDE NULLE 85, VOTI VALIDI 1840 UNIONE DI CENTRO VOTI 38-SCELTA CIVICA CON MONTI PER L’ITALIA VOTI 69-FUTURO E LIBERTA’ VOTI 8. RIVOLUZIONE CIVILE VOTI 35. FORZA NUOVA VOTI 1. CENTRO DEMOCRATICO VOTI 1-PARTITO DEMOCRATICO VOTI 596-SEL VOTI 26. PLI VOTI 13. LISTA AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA’ VOTI 7. FRATELLI D’ITALIA VOTI 9-ILPOPOLO DELLA LIBERTA’ VOTI 331– GRANDE SUD MPA VOTI 23-LEGA NORD VOTI 2-LA DESTRA VOTI 6-MIR-MODERATI IN RIVOLUZIONE VOTI 2. FARE PER FERMARE IL DECLINO VOTI 92. MOVIMENTO 5 STELLE VOTI 581.

GIORNO E NOTTE : CIANCIANA, FESTA DEL MANDORLO IN FIORE PUBBLICIZZATA A LONDRA CIANCIANA. La Festa del Mancipato alla finale sulla tv inglese alla dorlo in Fiore è pubblicizzata gramanifestazione di selezione del mituitamente a Londra, da un giovane glior ristorante italiano in Inghilterra chef internazionale, Santino Buscicon lusinghieri apprezzamenti. Non glio di Cianciana, che ha un ristodimentico mai la mia terra natia, rante a pochi passi da Oxford CirCianciana e la provincia di Agrigencus, nell’area di Covent Garden. Lo to, di cui ogni giorno quando entro chef, che è collaborato da un altro in cucina, ricostruisco ricette per ciancianese, Joe Martorana, nel suo fare gustare a pieno il cibo, i sapori, locale, denominato “Mennula”, in i profumi e i colori della Sicilia”. omaggio al mandorlo in fiore, fa Santino Busciglio è nato a Cianciaconoscere ai suoi avventori la festa na, da piccolo si è trasferito con la agrigentina di primavera con l’invifamiglia a Bolton, in Inghilterra, è to a visitare la Sicilia. Ne approfitta stato due anni con la nonna a Cianper fare assaggiare ai suoi clienti piatti prettamente di cu- ciana, ha lavorato a Manchester, Parigi e Bruxelles, prima cina siciliana per i quali utilizza le mandorle, il vino, l’o- di fermarsi definitivamente a Londra. ENZO MINIO lio extravergine di oliva e le arance che gli arrivano dalla Sicilia. Santino Busciglio propone un turismo non solo paesaggistico e monumentale, ma anche culinario e trova enella Festa del Mandorlo in Fiore di Agrigento un utile alleato. A farci conoscere l’iniziativa singolare dello chef ciancianese è stata una giovane di Ribera Monica Alba, che opera a Londra nel settore professionale dell’informatica e che è stata più volte al tavolo del ristorante “Mennula” dove diversi prodotti in stile siciliano vengono anche preparati in loco come il pane di casa e il gelato e i piatti che hanno peculiarità gastronomiche sicule. “Ho voluto dedicare il ristorante ad Agrigento e alla sua importante festa di primavera – ci dice Santino Busciglio – ho parte-


News

La Voce di Cianciana

PROFESSIONE RELIGIOSA TEMPORANEA PER MARIANGELA CUFFARO le mani della Madre generale della Congregazione, M. Miryam Sida, dopodiché le suore novelle hanno firmato la professione sull’altare e hanno ricevuto dal cardinale il velo benedetto. Uscite dalla chiesa, vi sono rientrate subito dopo vestite con l’abito religioso della loro Congregazione e recanti in mano un cero acceso. La Messa è proseguita nel modo consueto ed infine le suore hanno offerto uno squisito rinfresco a tutti gli intervenuti, tra cui si segnala una significativa rappresentanza ciancianese. Un evento storico, dicevo sopra, perché da anni Cianciana, Madre feconda di moltissimi sacerdoti, non ha avuto nessuna vocazione alla vita consacrata femminile, e per l’originalità di carisma della Congregazione delle suore di Carità di S. Maria a cui suor Mariangela ormai appartiene, che per la prima volta accolgono una vocazione agrigentina. Sebbene presenti nei 5 Continenti, le suore di Sabato 19 gennaio 2013, alle ore 16:57, nel Santuario Carità, con il loro carisma innovativo che abbraccia le della Madonna del Buon Consiglio di Torino, un evento impellenti istanze delle nuove povertà e si pone a servizio storico ed originalissimo, ha visto coinvolta la famiglia di giovani e parrocchie, ancora non hanno avuto modo di Cuffaro, la Congregazione delle suore di Carità di Santa Maria e la Comunità Ecclesiale e Civile di Cianciana. Si tratta della Professione Religiosa Temporanea di Mariangela Cuffaro, di Nino e Anna Lo Monaco, una giovane ragazza ciancianese da anni ormai impiantata a Torino per motivi di studio. Commuovente il rito presieduto dal Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo Emerito di Torino, a cui hanno presenziato 20 sacerdoti amici delle due giovani suore. Le ragazze sono entrate in Santuario vestite con l’abito nuziale bianco, simbolo del loro sposalizio con Cristo. Dopo la proclamazione del Vangelo, la Madre Maestra ha compiuto il suggestivo gesto della chiamata a cui le candidate hanno risposto: “ Mi hai chiamato, eccomi Signore”. Subito dopo il Card. Poletto ha tenuto la sua omelia, ricca di profondi contenuti, con toni affettuosi e paterni, ricordando alle giovani novizie il valore della impiantare la tenda in Sicilia, e con quest’avvenimento loro scelta. A seguire ci sono state le promesse delle can- del tutto speciale, si apre davanti a loro una via inedita e didate e l’emissione della loro Professione Religiosa nel- ricca di speranza. Mariangela nasce a Santo Stefano Quisquina il 5 giugno del 1982, frequenta le scuole elementari e medie a Cianciana, si diploma all’ITCG di Ribera. Da bambina e ragazza frequenta le parrocchie di Cianciana che gradualmente, nel tempo, la vedono impegnata nell’ACR, nel Gruppo Liturgico Parrocchiale, nella Catechesi dei fanciulli, nel gruppo RNS, nel ministero straordinario della santa Comunione. Una ragazza che colpisce tutti per la sua discrezione, per il sorriso coinvolgente, per la disponibilità a servire e per la forte spiritualità. Nel 2003 sceglie di partire per Orbassano ( TO), dove si inserisce egregiamente nel tessuto cittadino e parrocchiale facendosi apprezzare da tutti; ne è segno tangibile la copiosa partecipazione alla sua Professione a Torino. Dopo un’esperienza lavorativa, intraprende gli studi in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli Studi di Torino.


Vocazioni

Numero 1 - Febbraio 2013

Nel frattempo, inizia a percepire nel cuore il sorgere del Professione religiosa di una giovane ragazza oggi, il Sintravaglio vocazionale e si immerge in un forte e lungo daco S. Sanzeri ha offerto parole di plauso per così ardua periodo di discernimento, confrontandosi con la sua gui- scelta omaggiando sr Mariangela con un bel Crocifisso ligneo, il coordinatore del Consiglio Pastorale Parrocchiale, Francesco Ciraolo, con entusiasmo ha tratteggiato il profilo spirituale ed umano di suor Mariangela donando a nome della parrocchia una pregiata icona del Buon Pastore, don T. Pace, a nome degli amici e suo personale, ha ricordato episodi della vita di sr Mariangela, illustrando il senso di una scelta e la portata delle conseguenze per la persona che la compie e per la Chiesa intera, infine la festeggiata, ha commosso tutti i presenti ingraziando con parole delicate e signorili ognuno, raccontandosi e confidando ai presenti le sue emozioni e i suoi sentimenti per la scelta definitiva del Signore come Sposo. Finita la Messa, la famiglia Cuffaro ha offerto un rinfresco di fraternità presso la sala Antico Ristoro. Mariangela è come un ramo di mandorlo che fiorisce in pieno inverno, segno di speranza per tutti, segno di quanda spirituale e le suore indicatele; cosi il 27 settembre to Dio ami il suo Popolo al punto da chiamare ed associa2008, entra nel Convento di via Curtatone a Torino, tuf- re alla sua missione uomini e donne per la costruzione fandosi nella vita alla sequela di Gesù, il 31 marzo 2010 della civiltà dell’amore e della vita. consegue la laurea con il massimo dei voti e viene amdon Tommaso Pace messa al Noviziato il 14 novembre 2010. Il 27 gennaio 2013, invece, è stata la volta della Comunità ciancianese; infatti nella Messa vespertina delle 18:30, in Matrice, la popolazione ed il clero locale e originario del luogo, si sono stretti attorno al suor Mariangela per ringraziare insieme il Signore. Erano presenti pure le autorità Civili e Militari di Cianciana ed un gruppo di suore di Carità, tra cui la Madre generale, la Madre Vicaria e Segretaria oriunda dal Canada, sr. Daniela Vincenzi e sr. Alessandra Solano ( messicana), tramite tra lo scrivente e le suore nella fase iniziale del cammino di suor Mariangela. Durante la Messa, l’omelia dell’ arciprete don A. Cerenzia, magistralmente ha gettato luce sull’evento della

RACCOLTA DI FONDI PER LA MISSIONE PAOLINA AFRICANA di Vincenzo Martorana Nel luglio 2012, io e Luigi Gagliano, in rappresentanza della Consulta dei giovani di Cianciana (AG), rispettivamente come presidente e vicepresidente, nel nostro paese abbiamo iniziato a promuovere il progetto <<Pagine aperte>> della Società San Paolo a favore dei bambini del Congo, organizzando una raccolta di fondi poi estesa ad un paese limitrofo, Alessandria della Rocca. Sono molto vicino alla Società San Paolo, in cui desidero perfezionare un percorso ecclesiastico di consacrazione, e mi ha onorato l’idea di collaborare con i Paolini per la loro missione africana, tesa a fornire sostegno scolastico ai bambini poveri. Sia io che Luigi siamo stati sensibilizzati dalla ratio della missione: dare la possibilità di studiare ai piccoli che non hanno nulla, affinché questi traggano una formazione culturale e cristiana utile a migliorare la pro-

pria condizione di indigenza. Abbiamo così ottenuto uno spazio nel contesto della festa agostana di Cianciana, grazie al sindaco On. Salvatore Sanzeri e all’assessore alla cultura Antonio Montalbano che hanno patrocinato l’iniziativa presentando la missione, con me e Luigi, sul palco di un concerto musicale (12 agosto). La raccolta delle offerte è continuata per tutta l’estate, per un totale di 1.615 euro. Sentiamo la gioia di avere lavorato per un progetto evangelico e culturale, ed avere impegnato il nostro tempo dando prova di senso civico e missionario alla vita estiva di una cittadinanza volta al divertimento e alla spensieratezza propri di quei mesi. Vincenzo Martorana, presidente della Consulta dei giovani.


News

La Voce di Cianciana

LE INIZIATIVE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “SALVATORE MAMO” DI CIANCIANA GIORNATA DELLA MEMORIA, 27 GENNAIO 1945, PER NON DIMENTICARE… Nel primo pomeriggio di venerdì 25 gennaio, presso il Centro sociale di Cianciana, alla presenza degli alunni di scuola media, di numerosi genitori, delle autorità della nostra cittadina tra cui il sindaco Salvatore Sanzeri, il presidente del Consiglio comunale Paolo Ferraro, dell’assessore Raffaele Impallari e del presidente del Consiglio d’Istituto professoressa Tullia Russo, ha avuto luogo il momento conclusivo della giornata della Shoah del 27 gennaio, giorno dedicato alla memoria, anticipato quest’anno a giorno 25, essendo il 27 domenica. La cerimonia è iniziata sulle note dell’inno nazionale Fratelli d’Italia di Mameli, e, dopo i saluti e i ringraziamenti da parte del professor Salvatore Panepinto che ha coordinato i lavori, si è entrati nel tema : 27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA. Il 20 luglio 2000, con apposita legge, viene istituito in Italia il Giorno della Memoria. Così recita la legge :“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Il 27 Gennaio, dunque, giorno della memoria, giornata speciale, una giornata dedicata allo sterminio del popolo ebraico. La memoria deve dunque continuare per ricordare che tanti anni fa, durante la seconda guerra mondiale, milioni di uomini, donne e bambini sono stati perseguitati con vergognose leggi razziali e portati nei lager, da dove, solo in pochi sono tornati. E’ un pezzo agghiacciante della nostra storia ed è importante non dimenticarla. Ma perché ricordare una storia tanto triste? Perché essa ci deve aiutare a costruire un futuro migliore, un futuro diverso, un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più, perché la SHOAH non è la storia di altri, ma riguarda tutti noi ed è un

punto di riferimento ineludibile per rafforzare la coscienza della nostra attuale identità, della nostra faticosa opera di costruzione di un’Europa libera ed in pace. Ha preso successivamente la parola il sindaco Salvatore Sanzeri che complimentandosi con gli insegnanti e on gli alunni per aver portato felicemente a compimento questa lodevole iniziativa, ha ricordato agli astanti il suo pellegrinaggio al campo di concentramento di Auschwitz, esperienza che rimarrà indelebile nella sua memoria, severo monito a non ripercorrere mai più gli errori del passato. Poi il professor Eugenio Giannone, presidente del Rotary Club di Bivona, ha affrontato il tema della seconda guerra mondiale e della Shoah in due momenti, con parole semplici e vibranti e per questo efficaci, dando altresì lettura della sua poesia Auschwitz. Alcuni alunni hanno partecipato attivamente alla cerimonia leggendo delle poesie, mentre il professor Tarantino creava un’atmosfera tutta particolare con il sottofondo musicale. Francesca Soldano ha letto la poesia UOMO DEL MIO TEMPO di Salvatore Quasimodo; Pietro D’Angelo ha letto la poesia ALLE FRONDE DEI SALICI dello stesso Quasimodo; Maria Francesca Reina ha letto la poesia di Giuseppe Ungaretti VEGLIA; Gaetano Bellanca ha letto la poesia di Bertold Brecht LA GUERRA CHE VERRA’; Valentina Cicchrillo ha letto la poesia SAN MARTINO DEL CARSO di Giuseppe Ungaretti; Saverio D’Angelo ha letto la poesia AUSCHWITZ scritta dallo zio Gaspare D’Angelo; Chiara Impallari ha letto il testo della nota canzone di De Andrè LA GUERRA DI PIERO ed infine Rosalia Tamburello, dopo aver esposto il cartellone realizzato dalla classe III B, ha dato lettura della poesia di Joice Lussu C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE. Nel corso della cerimonia il professor Panepinto ha ricordato le figure dei caduti ciancianesi Vincenzo Mandracchia, Antonino Amato e Santo La Corte. La cerimonia si è conclusa con l’ascolto della colonna sonora dl film LA VITA E’ BELLA. Salvatore Panepinto

CONFERENZA SULLE DIPENDENZE PRESSO LA SCUOLA MEDIA una conferenza che ha avuto come tema Le Dipendenze. Destinatari gli alunni delle classi seconde e terze delle medie dell’Istituto Comprensivo. Relatore il dottor Renato Gattuso del Rotary Club di Bivona che oramai da parecchi anni dà il suo grande contributo per evitare che i giovani cadano nella rete tesa da malavitosi senza scrupoli, il cui unico fine è l’arricchimento illecito e che ha come conseguenza la rovina delle famiglie. Per tale motivo egli ha tenuto conferenze praticamente in tutta la Sicila, da Cefalù a Corleone. Nella mattinata del 12 gennaio il dottor Gattuso ha intrattenuto in un primo momento gli alunni della Media di Alessandria e successivamente gli alunni della Media di Cianciana, mettendo in evidenza, con l’ausilio di slide, gli effetti negativi che procura al corpo umano l’uso di deSabato 12 gennaio 2013, nel quadro delle attività programmate terminate sostanze. Alla conferenza ha presenziato, tra gli altri, in sinergia tra l’Istituto comprensivo e gli Enti esterni, è stata il presidente in carica del Rotary Club di Bivona professor Euorganizzata dal docente referente professor Salvatore Panepinto genio Giannone.


Turismo

Numero 1 - Febbraio 2013

VISITA A POGGIOREALE La mia escursione oggi è a Poggioreale che aveva in S. Antonio da Padova il Santo patrono, come Cianciana. Tornando a Poggioreale, il mio girovagare di oggi mi porta in questo paese che nel ‘68 subì un sisma di magnitudo 6.1, come spesso succede, i paesi che vengono colpiti da catastrofi naturali, vengono abbandonati. Il 14 gennaio 1968 furono avvertite le prime scosse: tremò tutta la Sicilia occidentale, non si registrarono crolli ma la gente fu presa dal panico e decise, fortunatamente, di dormire all’aperto, avvolta in coperte o in macchina, sulle piazze dei paesi o in aperta campagna. In piena notte, infatti, si verificò una scossa violentissima che colpì la Valle del Belice, dove subirono danni gravissimi Gibelli-

na, Salaparuta, S. Ninfa, Montevago, Partanna, Poggioreale e Santa Margherita Belice, compresi nei territori delle province di Trapani ed Agrigento che, all’epoca del terremoto, non erano classificati sismici. Il 90% del patrimonio edilizio rurale subì danni irreparabili, con gravi ripercussioni sull’economia quasi esclusivamente agricola dell’area. Sulla gravità del danno pesarono le caratteristiche costruttive e la vetustà degli edifici, realizzati in pietra squadrata con insufficiente malta cementizia, assenza di collegamenti tra le parti strutturali e fondazioni inadeguate. Tre piccoli paesi in particolare, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale, furono praticamente rasi al suolo, come risucchiati dalla terra; le case, per lo più costruite in tufo, erano crollate senza scampo sotto i colpi sussultori del terremoto .Se, tuttavia, dei primi due pressoché nulla è rimasto dei vecchi abitati, di Poggioreale residua ancora l’intero impianto urbano, gran parte delle

abitazioni, delle chiese e degli edifici pubblici. All’ingresso di quello che resta della vecchia Poggioreale o meglio del “paese fantasma” di Poggioreale, sul fianco di uno dei palazzotti nobiliari presente nella via principale, tra le macerie di ruggine, sopravvissuto all’abbandono, un grande cartello pubblicitario su cui si legge ancora «CAMPARI»: emblema e paradosso allo stesso tempo, ché campari in dialetto siciliano vuol dire vivere e quel cartello invece si apre sul nulla, su di una strada che non porta da nessuna parte ove sia la vita. Poggioreale ferita tra le macerie percorre soltanto con i resti delle rovine dove ancora perfettamente si nota l’intreccio urbano tra abitazioni, cortili, vicoli, strade, chiese, palazzi nobiliari e il pregiatissimo teatro. Resti chiaramente leggibili, che fanno apparire ancora questo paese nei suoi contorni urbani e nella definizione degli spazi che ancor di più aprono uno squarcio doloroso nella memoria storica di Poggioreale. Passeggiare tra quei ruderi, in quelle stanze sature di silenzi e profonde solitudini, accarezzano al vento leggero che fa sì che tutte le cose prendano vita sotto i nostri occhi e appare un’esperienza eccezionale ed emozionante, animata da memorie e ricordi che divengono improvvisamente anche nostri, coinvolgendoci a pieno in un’atmosfera di sogno. Oggi, infatti, come detto, sono ancora perfettamente visibili quei luoghi in cui la vita quotidiana degli abitanti del piccolo paese si svolgeva serena, dalle botteghe semidistrutte, alle abitazioni con i propri ambienti di cui tuttora è possibile intuirne l’arredamento; fino alla scuola, all’interno della quale si possono ancora vedere seggiole e banchetti ridotti in macerie. Vi invito quindi, cari compaesani, ad un atto di visita per commemorare questa meravigliosa cittadina, rimasta bloccata nel tempo in quei fatali momenti di distruzione. Gaetano Arfeli


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

97° COMPLEANNO PER IL SIGNOR ALFONSO CICCHIRILLO,FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 12 GENNAIO 2013. Nella foto a sinistra il festeggiato è con la moglie Giuseppina Radosta e a destra con il figlio Matteo e la nuora Rosalia D’Amico

90° COMPLEANNO PER GAESTANO ALESSI, FESTEGGIATO A TORINO IL 2 NOVEMBRE 2012

80° COMPLEANNO PER IL SIGNOR ROSARIO GIANNONE, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 13 GENNAIO 2013


Ambiente & Sociale

Numero 1 – Febbraio 2013

NOZZE D’ARGENTO PER I CONIUGI ALFONSO NUARA E FRANCA D’AMICO, Cianciana 22 dicembre 1987, Ribera Chiesa di San Francesco d’Assisi, 22 dicembre 2012

LAUREA IN INFORMATICA UMANISTICA PER ALESSANDRO CROCE, conseguita il 21 febbraio 2013 presso l’Università di Pisa. Titolo della tesi: Visualizzatore di spazi semantici : un approccio sintagmatico. Relatore professor Alessandro Lenci, correlatore Maria Simi.

18° COMPLEANNO PER SARA SCARLATA, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 17 FEBBRAIO 2013

LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE PER LA SIGNORA MARIELLA TAMMUZZO, conseguita il 20 dicembre 2012 pressso la facoltà di Medicina e chirurgia di Parma

Il 4 aprile del 2012 c’è stata l’INAUGURAZIONE DEL NUOVO STUDIO FOTOGRAFICO di Dario Castellano (nella foto con i genitori), ubicato a Cianciana, in via Roma,98.


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO PER CARLA PENDINO conseguita in data 1 Febbraio 2013 presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università degli Studi di Trento. Titolo della tesi : “Realizzazione di una Microbial Fuel Cell per il trattamento delle acque reflue”. Descrizione: tesi sperimentale atta ad indagare le potenzialità offerte dalla nuova tecnologia delle Microbial Fuel Cells (Celle a combustibile microbiche) nell’ambito della depurazione delle acque reflue e del contemporaneo recupero energetico.La fase di sperimentazione ha previsto la costruzione ed il monitoraggio di una cella bio-

elettrochimica in grado di convertire l’energia chimica contenuta nei substrati biodegradabili delle acque reflue in energia elettrica, grazie all’azione di biocatalisi svolta dalla comunità batterica inoculata all’interno della cella stessa. Gli ottimi risultati ottenuti lasciano intravedere interessanti sviluppi futuri di tale tecnologia nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità delle modalità di trattamento dei reflui, e rappresentano un primo passo verso lo sviluppo di micro-impianti autonomi di produzione di energia rinnovabile.

NASCITA

NASCITA ELISA PANEPINTO ( in braccio alla sorella Marta) di Carmelo e di Giuseppina Montalbano, nata a Santo Stefano Q. il 10 gennaio 2013

“LO SPECCHIO DI CARTA”

(arte,

KATRINA TERMINI di Nicolò e di Michelle Castillo, nata a Colon (Panama) il 28 febbraio 2013. Alla bambina è stato messo il nome in memoria della zia

cultura e tradizioni) a cura di Francesca Perconti

FESTA DELLA DONNA. PERCHE’ LA MIMOSA? Dal 1909, una giornata internazionale per ricordare conquiste sociali e discriminazioni. In Italia, la festa, ha sempre avuto forti connotazioni politiche. La Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito Comunista, ricordando le dichiarazioni di Lenin, che attribuiva alle donne un ruolo fondamentale nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo. Nel settembre del 1944 si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro. E’ su iniziativa dell'UDI che si comincia a celebrare(l'8 marzo 1945) la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa. La mimosa fiorisce nei primi giorni del mese di marzo, colorando di giallo brillante tutta la chioma della pianta. L'idea di legare la mimosa alla Festa della Donna sembra sia venuta alle esponenti del Partito Comunista Italiano come Teresa Noce, e Rita Monta-

gnana. Si racconta, infatti, che quando la Mattei venne a sapere che Luigi Longo intendeva celebrare la Festa della Donna omaggiando le signore con delle violette, suggerì di cercare un fiore più povero e maggiormente diffuso nelle campagne. Così la scelta della mimosa non ha un significato ideologico, ma fu una scelta semplice e casuale che ebbe un grande successo, visto che è arrivata fino ai nostri giorni. Nel linguaggio dei fiori la mimosa indica forza e la femminilità, e da allora è divenuto il simbolo di innocenza, di libertà e allo stesso tempo di forza e vitalità, ma rappresenta anche tutte le conquiste sociali, politiche ed economiche che le donne hanno ottenuto e raggiunto nella società attuale. In seguito all'esplosione del movimento femminista, nel 1975 le Nazioni Unite proclamarono l'Anno Internazionale delle Donne. Lo stesso anno in tutto il mondo vi furono manifestazioni che onoravano gli avanzamenti della donna verso l'uguaglianza dei diritti. A partire dal 1975 l'ONU istituì la giornata dedicata alla donna, da celebrare in tutto il mondo.


Letteratura

Numero 1 - Febbraio 2013

E per restare nel tema della donna, la Voce pubblica la poesia LA DONNA NEI SECOLI di Mariella Serio, ciancianese di cuore, ormai nota ai nostri lettori. La donna per prima bambina, donna contadina, donna mondina, donna artista, donna impiegata donna maestra, dottore, avvocato il lavoro di fondo è sempre la mamma. Con la zappe e con le mani, con il pettine o la penna, con il ritmo e la danza con il segno , con i bisturi e la toga Le mani delle donne raccolgono tute le coccole, tutte le calde sensazioni ed emozioni necessarie per armonizzare la famiglia. Cerbiatto dolce e malinconico quando la violenza svota la tua dignità. Oggi grida la tua rabbia e imponi la tua femminilità, la tua libertà di essere madre:

privilegio dell’attenzione del Creatore. Oggi la donna moderna nei figli La logica del web, ma nei secoli è stata, è, e sarà sempre l’espressione della vita familiare: punto di riferimento, culla di valori. E come sirene irresistibili darai la mano per attraversare i disastri della vita ambientale, perché l’abbiamo riempita di superfluo. La donna sventola la sua bandiera di buon senso per dimostrare che è sempre se stessa e che si completa con l’amore del suo compagno e non essere subalterna ad un uomo. Come la rosa che cerca il suo orto-giardino per essere regina. Marzo 2012 Mariella Serio DD. “Ettore Arculeo”

LE RIFLESSIONI DI FRANCESCO DATO DOVE VANNI NOSTRI GIOVANI ? Spesso se ne parla e, più che un tema è un grosso problema, che diventa retorica istituzionale, i nostri Giovani, non hanno molta possibilità di scelta e, attraverso mille curricula, coltivano i loro sogni: questa è la loro speranza. Spesso i giovani vengono definiti come il nostro futuro, in realtà crediamo che questo è un paese per soli vecchi, per i giovani c’è poca considerazione, invece che parte integrante e forza nuova della società. Purtroppo per il futuro c’è solo la speranza, quella dei sacrifici, ma bisogna rivivere tempi lontani, oltre Oceano l’America, l’Europa il nord Italia, dove abbiamo contribuito in tutte le fasi dello sviluppo, industriale e civile. Oggi vediamo i nostri figli nelle nostre stesse condizioni di allora è molto difficile vedere un futuro, oggi vivono di sogni, con l’aiuto della Famiglia il vero ammortizzatore sociale e tutto ciò è uno scompenso per l’intera società italiana, per i nostri giovani è una corsa a ostacoli, tra agenzie e la ricerca di opportunità. Credo che i venti del sud continueranno a soffiare oltre le Alpi, lontani dei nostri confini,è un progetto, una speranza o una scommessa ? una domanda che ci poniamo con qualche preoccupazione. Noi padri siamo partiti, ma non siamo ancora tornati, viaggiamo con la mente affollata di pensieri per il futuro dei nostri figli. Anni di studi con il disperato bisogno di un futuro migliore. Altrimenti bisognerà ritornare in piazza, a farsi sentire come negli anni ’60. Il Cuore dovrà continuare a battere più forte e continuare a crederci, i nostri padri ci hanno creduto, e in parte vinto. I figli dovranno fare altrettanto, rileggendosi la storia e crearne una nuova da vivere con la schiena diritta.

TEMPI E MODI DA DIMENTICARE Mi accorgo che il tempo in cui viviamo è in un cambiamento irreversibile, si perdono quelle cose e valori che, a costi di sacrifici di una vita, tramandati da padre a figli, oggi perdono anche il valore affettivo. Valori che si perdono per bisogno e mi accorgo che in questo tempo, di bisogno si muore. Pensieri e preoccupazioni, diretti e indiretti, la famiglia. La precarietà delle Istituzioni, la democrazia, la libertà, oggi rimangono solo sulla carta, che vale per i poteri forti, per quelli che non ascoltano gli INTOCCABILI. I delinquenti che scrivono le leggi, il destino dei Giudici, in mano agli Avvocati, le verità che vengono travisate da giornali e tv. Quelli che fino a ieri cantavano tutto OK. Quelli che dovrebbero essere d’esempio, non danno nessun tributo e truffano lo Stato. Quelli eletti dal popolo sovrano ci hanno ingannato. Il muro più basso fa comodo, anche a chi dovrebbe decidere con imparzialità, equità e coraggio. Perché io sono convinto che i debiti d’Italia non li hanno creato gli Italiani, ma quelli che hanno governato che si sono riempite le tasche. Mi viene da pensare che a quelli con le tasche piene, l’Italia sta stretta. E tutti quelli che gridano a ladro,a ladro questi già lo sono, e poi vanno oltre confine. E così grande e fruttuoso l’albero della politica che, quando sono saliti non scendono più. Se non prima di spogliarlo. F. Dato


Tradizioni

La Voce di Cianciana

FOTO ALLE PARETI DELLE NOSTRE CASE L’esigenza di rendere accogliente la propria abitazione, il posto in cui si vive, circondandosi di immagini, di simboli, di raffigurazioni inerenti alla propria vita, al proprio vissuto o al vissuto dei propri avi, è antica quanto l’uomo. Ricordiamo che fin dalla preistoria l’uomo è riuscito a rappresentare con perizia e talvolta con arte, scene legate alla propria vita, incidendo o disegnando le pareti delle caverne che abitava, realizzando così delle immagini alcune delle quali, sfidando un lunghissimo lasso di tempo, sono pervenute fino noi. Ci riferiamo, ad esempio, alle grotte dell’Addaura e di Niscemi nel monte Pellegrino o alla grotta dei Genovesi nell’isola di Levanzo, tanto per restare nella nostra Sicilia. Esigenza di ogni tempo, dunque, rimasta immutata nei vari secoli, avvertita maggiormente presso le classi agiate, nobili benestanti, uomini di potere i quali tutti, pur di tramandare il loro ricordo, si facevano raffigurare con statue o con dipinti. Cose da ricchi, comunque! Nel secolo XIX la scoperta della fotografia, grazie al concorso di diversi scienziati, cambiò il volto della nostra società, sempre più legata alle immagini. Gli effetti di tale invenzione, le fotografie appunto, cominciarono con il passare del tempo ad essere sempre più popolari, alla portata di tutti. Esse cominciarono a comparire in ogni casa, attaccate alle pareti degli angoli più accoglienti, insieme a qualche immagine sacra, come ad esempio “La Sacra Famiglia”, “L’Angelo custode” etc. Foto di gruppo o foto di singole persone. Per quanto riguarda queste ultime, i più anziani sicuramente ricorderanno che esse venivano collocate alla parete in due posizioni diverse : nella prima la cornice era collocata in maniera parallela alla parete, agganciata ad un chiodo; nella seconda la foto era posizionata in maniera obliqua. In quest’ultimo

caso la cornice poggiava, nella sua parte inferiore, su due o tre chiodini collocati preventivamente alla parete e che ne costituivano il punto di appoggio, mentre la parte superiore era staccata dalla parete, sorretta da alcuni centimetri di spago legato ad un chiodo. Vista di fianco la foto inserita nella cornice veniva a disegnare un triangolo con il lato più corto costituito dallo spago. Queste due posizioni erano dovute al caso? Assolutamente no. Esse avevano un preciso significato, codificato nella società. Ci troviamo di fronte ad uno di quei casi in cui una data cosa, a seconda della sua posizione, ci comunica qualcosa e “ parla da sé “. In buona sostanza, la foto collocata in posizione obliqua si riferiva a persone viventi, mentre la foto in posizione parallela alla parete si riferiva a persone decedute. Inventiamo una situazione : una persona si reca a fare la sua prima visita ad una famiglia. Viene ricevuta in una stanza alle cui pareti sono collocate delle foto di singole persone nelle due posizioni che già conosciamo. Per appagare qualche sua curiosità, l’ospite, indicando una foto in posizione obliqua, poteva fare tutta una serie di domande ma adoperando il tempo al presente : Cu iè ? Quant’anni avi ? Unni sta ? Chi vi veni ? Etc. ( Chi è ? Quanti anni ha ? Dove abita ? Qual è il vostro rapporto di parentela ? Etc.) E indicando una foto in posizione parallela alla parete, avrebbe potuto chiedere, adoperando un tempo passato : Cu era ? Quant’anni avìa quannu murì ? Comu si chiamava ? Chi misteri facìa ? Etc. ( Chi era lui ? Che età aveva quando è morto ? Come si chiamava ? Qual era il suo mestiere ? ) Con il passare degli anni questa usanza, lentamente, è caduta in disuso. In conclusione non ci sembra del tutto azzardata l’ipotesi che il detto siciliano mettiri cu li spaddri a lu muru che oggi ha l’identico significato dell’italiano “ mettere con le spalle al muro “ e cioè costringere a fare qualcosa che si vorrebbe evitare, qualche decennio fa avesse un significato diverso e cioè “ far morire “ Chiffà mi vo’ mettiri cu li spaddri a lu muru ? cioè mi vuoi far morire? Perché, appunto, morendo, bisognava cambiare la posizione della foto. Salvatore Panepinto


Attualità

Numero 1 - Febbraio 2013

Il 20 febbraio ultimo scorso, don Filippo Ferraro ha festeggiato il suo 89° compleanno, essendo nato a Cianciana il 20 febbraio del 1924. Nel formulargli i migliori auguri da parte di tutta la redazione de la Voce di Cianciana, pubblichiamo Le miniere-storie dolorose, tratte dal suo volume Ascoltami ed io ti racconto, edito nel 2011. LE MINIERE - STORIE DOLOROSE Mio padre e i parenti di mio padre e di mia madre, lavoravano nelle miniere di zolfo, che si trovavano a tergo della collina su cui sorge Cianciana e precisamente, in contrada Falconeria. Il lavoro in miniera era molto faticoso e anche pericoloso. Gli operai, nel tempo di maggiore occupazione erano circa trecento, si recavano al lavoro prima del sorgere del sole, tenendo in mano una lampada ad acetilene rischiarava la strada e consentiva di scendere scale a gradino spezzato e di percorrere lunghe gallerie che portavano ai cantieri di lavoro. Lo zolfo estratto nelle nostre miniere era di buona qualità, detta “gialla superiore”. I costi di produzione superavano gli introiti motivo che determinò, in seguito ad una decisione della Regione, la chiusura delle miniere. Il salario corrisposto agli zolfatai, nonostante gli scioperi e le proteste, durante gli ulteriori anni di guerra, era di £ 70 al giorno. Non bastavano per comperare Kg. 1 di pane. C’era gente che talvolta si recava al lavoro senza pane o si portava un pò di fave. La chiusura delle miniere costrinse moltissimi zolfatai ad emigrare nel Nord Italia, negli altri stati europei o anche in altri continenti. Alcuni nostri parenti andarono in Lombardia o nel Veneto, altri in Francia, in Belgio e in Inghilterra e un fratello di mio padre Antonino Ferraro, barbiere, emigrò con tutta la famiglia nella lontana Australia. Mi padre, oltre al lavoro in miniera, svolgeva altre attività: la coltivazioni di alcuni campi o l’estrazione di pietra da impiegare nella costruzione di case. La casa adiacente alla canonica della Parrocchia Matrice fu costruita con pietre fornite da mio padre, quando era arciprete Padre Carmelo Chiarenza da Grotte. Il lavoro in miniera non era solo faticoso e mal retribuito, ma anche molto pericoloso. Di tanto in tanto accadevano gravissimi incidenti che causavano seri danni alle persone e agli ambienti di lavoro. Dalla miniera si ricavava non solo lo zolfo e una certa possibilità di vita, ma anche qualcosa di piacevole. Innanzi tutto i cristalli di zolfo che si presentavano in forme e colori diversi, che posti, sopra un mobiluccio adornavano le abitazioni. Poi versando lo zolfo liquido in apposite forme, venivano fuori animali o raffigurazione umane, etc. Diventavano più gustose e quindi più piacevoli le sardine salate immerse completamente nello zolfo liquido e tirate fuori avvolte di un involucro giallo. Lo zolfo, estratto in forma grezza dalla miniera e purificato nei forni costruiti all’esterno delle miniera, divenuto liquido, veniva raccolto in recipienti di legno a forma di trapezio e successivamente trasportato a Porto Empedocle in tempi più lontani con i muli (i loro padroni venivano detti “vurdunara”) dopo per mezzo dei carretti e infine per mezzo di camions. 25 MARZO FESTA DELL’ANNUNZIATA Nella storia della miniera c’è un giorno che gli zolfatai ricordano con animo grato verso Dio e la Vergine Santa: è il 25 marzo 1929. In questo giorno la Chiesa fa memoria dell’Annunciazione del signore. Nella notte precedente al 25 marzo avvenne un fatto inaspettato. Alcuni operai lavoravano di

notte in miniera: Dell’Arte Andrea, Cicchirillo Leonardo… avvertono improvvisamente uno scricchiolio che diventa più forte e più insistente. Si rendono conto che sta per crollare la volta della galleria in cui stavano lavorando. Si allontanano subito e raggiungono un luogo più sicuro. Sentono i forti rumori causati del crollo della volta. Si allontanano per raggiungere l’uscita della miniera. Fuori già c’era luce. Iniziava il nuovo giorno. Molti zolfatai si avvicinavano all’ingresso della miniera. Furono fermati da Dell’Arte e Cicchirillo, che li informavano dell’accaduto. Se il crollo fosse avvenuto alcune ore dopo, molti operai sarebbero rimasti schiacciati o asfissiati. Ogni anno gli zolfatai partecipavano alla S. Messa in onore della vergine Santa Annunziata per manifestare la propria gratitudine al buon Dio e alla Vergine Santa per avere salvato la vita a tanti operai nel lontano 25 marzo 1929. Tratto da Ascoltami ed io ti racconto di don Filippo Ferraro Grafiche Geraci, 2011

FOTO DI MINATORI CIANCIANESI

FORBACH-MOSELLA (FRANCIA) ANNO 1956 GRUPPO DI MINATORI CIANCIANESI In piedi da sinistra : Gaspare Cuffaro, Gaspare Perconti,?? Seduti da sinistra : ???, Giovanni Cammarata, Vincenzo Ciaravella.


Performances

La Voce di Cianciana

I GIOVANISSIMI CHIARA E GIOVANNI CICCHIRILLO PARTECIPANO ALLA RASSEGNA MUSICALE DELL’OPEN DAY DI LADISPOLI (ROMA) musica, l’Associazione Massimo Freccia ha invitato nella parte mattutina, tre formazioni corali del territorio e, dal primo pomeriggio fino a tarda sera, alla presenza di un foltissimo pubblico, si sono alternati giovanissimi di appena cinque anni, ragazzi e giovani concertisti con repertori che spaziano da Vivaldi ai nostri giorni. Tra i giovanissimi musicisti dell’Orchestra Giovanile Massimo Freccia, si annoverano i ciancianesi di origine Giovanni Cicchirillo come percussionista e la sorella Chiara come violinista, figli di Alessandro Cicchirillo che fa parte dell’Orchestra come tutor degli ottoni. I fratelli Cicchirillo hanno ottenuto lusinghieri apprezzamenti e l’invito a continuare la carriera musicale. La tradizione musicale dei Cicchirillo è dunque segnata. La redazione de La Voce nell’esprimere le congratulazioni a Giovanni, Chiara ed Alessandro, si augura di assistere al più presto nella nostra Cianciana ad una permormance del trio. Salvatore Panepinto

Domenica 17 febbraio nella sala polifunzionale di via Yvon de Begnac di Ladispoli (Roma), l’associazione e l’orchestra Massimo Freccia, guidata dal maestro Massimo Bacci, hanno dato vita al primo Open Day del 2013 con una serie di performance, singole e in vari gruppi, che hanno messo in luce tute le fantastiche potenzialità strumentali di questi giovani concertisti. “Per far crescere un grande gruppo-osserva Bacci- è essenziale dare a tutti i suoi componenti l’opportunità di una regolare esperienza solistica individuale, fornire la possibilità di poter interagire tra loro in gruppi autonomi, affinché si consolidi la loro personalità artistica”. In questa grande festa della

DIMISSIONE DA ASSESSORE DI GAETANO ANTONIO NUARA Il 14/01/2013 per motivi politici mi sono dimesso dalla carica di Assessore Comunale. Debbo ringraziare tutti i Ciancianesi per avermi dato la fiducia di svolgere il ruolo di Consigliere Comunale, di Vice Presidente del Consiglio e di Vice Sindaco, ruoli che credo di averli svolti con sincerità, con trasparenza e con la disponibilità che caratterizza la mia persona. Anche se qualcuno dice che le cariche Assessoriali nel nostro Comune si sono date per dare un contentino a qualche Consigliere, per quel che mi riguarda debbo dissentire da questa affermazione, in quanto il ruolo di Assessore credo di averlo svolto con impegno e con competenza. Essendo convinto di poter continuare ad agire per il bene della collettività, per la prossima tornata elettorale, mi dichiaro disponibile a dare un sostanziale contributo per fare sempre meglio e di più. TANO NUARA “ L’AMICO DI TUTTI “


Notizie dall’anagrafe

Numero 1 - Febbraio 2013

MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE DI CIANCIANA DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2012 Maschi

Femmine

Totale

1.701

1843

3.544

Nascite

5

12

17

Morti nel comune

17

21

38

Morti in altro comune

6

5

9

1

1

Popolazione residente al 1/1/2012

Morti all’estero TOTALI DECESSI

23

26

49

Nuovi iscritti provenienti da altri comuni

19

21

40

Nuovi iscritti provenienti dall’estero

20

21

41

Cancellati per altri comuni

11

5

16

Cancellati per l’estero

11

5

16

1.695

1.841

3.536

Popolazione residente al 31/12/2012 Matrimoni

17

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI : NASCITE Elisa Panepinto di Carmelo e di Giuseppina Montalbano, nata a Santo Stefano Q. il 10 gennaio 2013 GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Benedetto Piazza, coniugato Rosa Acquisto, nato a Cianciana il 19 maggio 1928, deceduto il 5 gennaio 2013 Giuseppe Abella, coniugato Paolina La Corte, nato a Burgio l’11 aprile 1949, deceduto il 15 gennaio 2013 Pietro Sanzeri, coniugato Pietra D’Angelo, nato a Cianciana il 13 febbraio 1915, deceduto il 17 gennaio 2013 Nicolò Termini, coniugato Giuseppa Milillo, nato a Cianciana il 7 gennaio 1925, deceduto il 26 gennaio 2013 Giacomo Gambino, coniugato Rosaria Marino, nato a Cianciana il 4 ottobre 1934, deceduto il 4 febbraio 2013 Angela Ciraolo, vedova Piazza, nata a Cianciana il 28 dicembre 1913, deceduta il 16 febbraio 2013 Onofria Carubia, ved. Michelangelo D’Angelo, nata a Cianciana il 22 agosto 1922, deceduta il 18 febbraio 2013 Gesua Tambuzzo, nata a Cianciana il 15 maggio 1961, deceduta il 21 febbraio 2013 Salvatore Perconti, vedovo Rosalia Abate, nato a Bivona l’8 gennaio 1919, deceduto il 20 febbraio 2013 Stefano Giambrone, vedovo Gaetana Provenzano, nato a Cianciana il 18 aprile 1920, deceduto il 28 febbraio 2013 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Pietra Pollari, ved. Ferraro, nata a Cianciana l’1/12/ 1912, deceduta a Carugate (Milano), l’1 gennaio 2013 Antonino Romano, nato a Cianciana il primo aprile 1940, deceduto a Stock on Trend (Inghilterra) il 2 gennaio 2013 Francesco Montalbano, coniugato Maria Ciraolo, nato a Cianciana il 10 febbraio 1929, deceduto a San Fermo della Battaglia (Como) il primo febbraio 2013

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30 , America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT56 A057 7282 9200 0001 0002 499 BIC PSANIT3PXXX, Numero Conto Corrente 100024998, intestato a Salvatore Panepinto.


La Voce di Cianciana

Numero 1 - Febbraio 2013

ALCUNE FOTO DEL CARNEVALE EDIZIONE 2013 Con la voglia di spensieratezza e di divertimento di sempre, nonostante la crisi economica o forze proprio per questo, anche quest’anno i ciancianesi hanno voluto celebrare il carnevale edizione 2013, certo in maniera più sobria, ma pur sempre efficace. Il paese brulicava di maschere, alcune bellissime, nonostante le condizioni atmosferiche poco favorevoli. Oltre alle tante maschere, un gruppo di giovani ha realizzato un carro allegorico, ispirandosi alla serie animata statunitense di SpongeBob SquarePants . È stata realizzata dal biologo marino e disegnatore Stephen Hillenburg, e prodotta dalla sua compagnia, la United Plankton Pictures. Sebbene la sua prima trasmissione sia avvenuta in America nel 1999, la serie è stata ideata diversi anni prima. In America hanno avuto molto successo anche i gadget ispirati al cartone animato. La serie è ambientata a Bikini Bottom, una cittadina sul fondo dell'oceano Pacifico, e i suoi pro-

tagonisti sono creature marine che vivono in un mondo simile a quello umano. I personaggi principali sono SpongeBob SquarePants, da cui il cartone prende il nome, una spugna allegra e spensierata, i suoi amici Patrick e Sandy, la sua lumaca marina Gary, il suo vicino Squiddy, il suo capo Mr. Krabs e il rivale in affari di quest'ultimo, Plankton. Dalla serie è stato tratto un film, uscito nelle sale americane nel 2004 e in quelle italiane

nel 2005. La Paramount ha annunciato un seguito del film che uscirà nelle sale a fine 2014. S.P.


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