La Voce1 Febbraio 2016

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Anno XVI- N° 1 – FEBBRAIO 2016 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

DON TOMMASO PACE DOTTORE IN ECCLESIOLOGIA SAVERIO RAGONA CAVALIERE TEMPLARE CELEBRATA LA GIORNATA DELLA MEMORIA LA BUSHIDO SCHOOL AL SECONDO POSTO NAZIONALE TRE PODI PER ALESSANDRA SCARDINO E SIMONE PULIZZI

IN QUESTO NUMERO L’angolo della Posta - Sostenitori

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Il Salotto della Poesia

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92 anni per padre Ferraro - Le miniere

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Lu ‘zi Maddì e li giuvani

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Don Tommaso Pace dottore in Ecclesiologia

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Conferenza sulla Menopausa

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Prossima apertura a Cianciana di una sede CIF

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Inaugurato il Ragona Residence per anziani

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Il dottor Saverio Ragona cavaliere templare.

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I giochi di una volta

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La Clessidra del tempo e la scienza storiografica

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La Giornata della Memoria

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M. Cammarata assessore– C. Gattuso presidente del Consiglio Comunale Notizie dall’Anagrafe

Case in Festa

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Sport Jiu-Jitsu– Tre podi per Scardino e Pulizzi

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C

O M E E R A V A M O

I SOLDI LANCIATI AGLI SPOSI IN SEGNO DI AUGURIO E PROSPERITA’

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Corrispondenza

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Anno XVI- Numero 1 Febbraio 2016 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 15 Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2016- Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

DA ROSARIO - ARGENTINA, Ciao mio carissimo Salvatore. Oggi dopo tanto tempo ho potuto riguardare le pagine web delle mia carissima Cianciana, e ho notato che hai fatto il Numero 90 della Voce di Cianciana che conclude 15 anni di lavoro... Complimenti carissimo amico. Ieri, siccome qui in Argentina siamo in estate, ho incominciato a buttare via dalla mia biblioteca le cose che non servono più, però tutti i numeri de la Voce di Cianciana continueranno a stare con me. Ti dico che dei 90 numeri, avrò più o meno 40 di sicuro come ricordo. Approfitto per farti sapere la morte di un’altra figlia di ciancianesi, la sorella di mia mamma Giuseppa Curaba in Messana, deceduta il 14 luglio 2015. Anche grazie a te ho saputo la morte del marito di una cugina di mia mamma, il Cav. Tano Alessi che una volta sono stato a casa sua e ho i suoi libri. Peccato! Mi avevano detto che voleva parlare con me.... non sono arrivato in tempo. Rotary??? Ancora??/ Io ho fatto la donazione per rimborsare la mia borsa di Studio e un pò di più. Adesso sono PH ma anche Donante maggiore. La mia famiglia è spettacolare, con Florencia di 25 anni laureata in Risorse Umane e gli altre due figli di 13 e 10 anni. Sono stato in Italia per suonare dal Papa e dopo ho partecipato ad una riunione insieme tra il Rotary Club ed i Lyons Club di Citta di Castello nel maggio scorso. Non ho potuto tornare in Sicilia.... però vorrei ritornare al più presto. Mando un grossissimo abbraccio a te, a Eugenio, e anche ai miei parenti Carubia. Ciao ciao, Miguel Angel Milano. DA TORONTO-CANADA TRE FEBBRAIO, Salvatore carissimo, noi qui stiamo tutti bene in salute e lo stesso mi auguro per te e famigli. Nella lettera che ti invio accludo il mio abbonamento alla Voce di Cianciana per l’anno 2016. Scusami qualche errore. Non avendo altro da dirti mando tanti cari saluti a te e famiglia e a tutta la Redazione del Giornale. GIUSEPPE GAMBINO DA AGRIGENTO, 10 FEBBRAIO 2016 Rinnovo con molto piacere l’abbonamento al tanto gradito giornale “La Voce di Cianciana” che diventa sempre più importante per le prestigiose penne che vi collaborano e perché testimonia la continua e crescente evoluzione socio-culturale che anima la cittadina e le varie associazioni sociobenefiche che vi fermentano. Tutte queste attività che, a mio modesto avviso, fanno di Cianciana una delle cittadine dell’entroterra agrigentino, più evolute culturalmente mi inorgogliscono ma mi rendono più nostalgica la lontananza. Distinti saluti, Giacinto Schembri, ciancianese di lu canaleddru. P.S. mi pregio allegare alla presente la poesia LU SCECCU INNAMURATU, nella fiduciosa speranza che venga pubblicata. (leggi nel Salotto della Poesia)

SOSTENITORI DE “LA VOCE DI CIANCIANA” La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l’abbonamento PER L’ANNO 2016. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : CIANCIANA : maestra Angela Salvo, arc. Piero Frisco, signora Mariella Bonanno in D’Anna, maestro Piero Carubia, avv. Salvatore Re, imprenditore Alessio Maragliano, dottoressa Maria Denton, falegnameria Salvatore Pulizzi, famiglia Impallari-Ferraro, professor Giovanni D’Angelo, dottor Vincenzo Lo Scalzo, dottor Salvatore Monachino Giolai. ITALIA : Dottor Antonino Perzia-Mazara del Vallo, signora Rosa Gaglio Cuffaro-Agrigento, Di Chiazza Pendino-Torino, Vincenzo Marino-Merate, Domenico Guida-Milano, Onofrio La Corte-Como, Angela Alfano Campisi


Letteratura

Numero 1 - Febbraio 2016

-Cernobbio, Giuseppe Bellanca-Cernobbio, Vincenzo Caltagirone Via Roma-Maslianico, Michelangelo Maragliano-Monticelli, dottor Ignazio Lo Monaco-Venezia Mestre, Salvatore Campisi-Levico T.; ESTERO : Domenica Castellano-Adelaide (Australia), Vincenzo Miceli-Haine-Saint-Pierre (Belgio), Antonino Cilona-Maasmechelen (Belgio), Giuseppe GambinoDownsview (Canada), Ignazio Attardo-Gentilly (Francia), Gaetano Di Maria-Rive de Gier (Francia), Salvatore AlfanoFolschviller (Francia), Giuseppa Di Noto Palminteri-Hoddesdon (Inghilterra), Rosa Savarese-Ashton (Inghilterra), Giuseppe Basilico-Sud Africa, Maurizia e Salvatore Caltagirone-Comano (Svizzera).

PADRE FERRARO FESTEGGIA IL NOVANTADUESIMO COMPLEANNO Con la lucidità mentale di sempre, il 20 febbraio ultimo scorso don Filippo Ferraro, classe 1924, ha raggiunto la venerabile età di 92 anni, festeggiato dalla comunità ecclesiale della nostra cittadina. Sempre attivo, don Filippo ha esercitato il suo ministero sacerdotale sempre a Cianciana, non riposandosi mai un giorno, sempre intento ad onorare la sua missione e dedicandosi alla letteratura e alla poesia. Egli ha fatto sicuramente tesoro della massima che Cicerone ha inserito nel saggio “Cato Maior de senectude” e cioè Memoria minuit si non eam exerceas (la memoria diminuisce se non viene esercitata). In tanti anni di attività pastorale egli è stato Vicario parrocchiale, parroco della Chiesa del Carmelo, parroco Moderatore dell’Unità pastorale ed ha ricoperto altri incarichi come assistente all’Azione Cattolica e alle Acli. Come tanti ciancianesi, appartenente ad una famiglia di minatori, ha scritto anche sulle miniere e per questo motivo La Voce ha il piacere di pubblicare il capitolo LE MINIERE tratto dal volume Ascoltami ed io ti racconto.

LE MINIERE Mio padre e i parenti di mio padre e di mia madre, lavoravano nelle miniere di zolfo, che si trovavano a tergo della collina su cui sorge Cianciana e precisamente, in contrada Falconeria. Il lavoro in miniera era molto faticoso e anche pericoloso. Gli operai, nel tempo di maggiore occupazione erano circa trecento, si recavano al lavoro prima del sorgere del sole, tenendo in mano una lampada ad acetilene che rischiarava la strada e consentiva di scendere scale a gradino spezzato e di percorrere lunghe gallerie che portavano ai cantieri di lavoro. Lo zolfo estratto nelle nostre miniere era di buona qualità, detta “gialla superiore”. I costi di produzione superavano gli introiti motivo che determinò, in seguito ad una decisione della Regione, la chiusura delle miniere. Il salario corrisposto agli zolfatai, nonostante gli scioperi e le proteste, durante gli ulteriori anni di guerra, era di £ 70 al giorno. Non bastavano per comperare Kg. 1 di pane. C’era gente che talvolta si recava al lavoro senza pane o si portava un pò di fave. La chiusura delle miniere costrinse moltissimi zolfatai ad emigrare nel Nord Italia, negli altri stati europei o anche in altri continenti. Alcuni nostri parenti andarono in Lombardia o nel Veneto, altri in Francia, in Belgio e in Inghilterra e un fratello di mio padre Antonino Ferraro, barbiere, emigrò con tutta la famiglia nella lontana Australia. Mi padre, oltre al lavoro in miniera, svolgeva altre attività: la coltivazioni di alcuni campi o l’estrazione di pietra da impiegare nella costruzione di case. La casa adiacente alla canonica della Parrocchia Matrice fu costruita con pietre fornite da mio padre, quando era arciprete Padre Carmelo Chiarenza da Grotte. Il lavoro in miniera non era solo faticoso e mal retribuito, ma anche molto pericoloso. Di tanto in tanto accadevano gravissimi incidenti che causavano seri danni alle persone e agli ambienti di lavoro. Dalla miniera si ricavava non solo lo zolfo e una certa possibilità di vita, ma anche qualcosa di piacevole. Innanzi tutto i cristalli di zolfo che si presenta-

vano in forme e colori diversi, che posti, sopra un mobiluccio adornavano le abitazioni. Poi versando lo zolfo liquido in apposite forme, venivano fuori animali o raffigurazione umane, etc. Diventavano più gustose e quindi più piacevoli le sardine salate immerse completamente nello zolfo liquido e tirate fuori avvolte di un involucro giallo. Lo zolfo, estratto in forma grezza dalla miniera e purificato nei forni costruiti all’esterno delle miniera, divenuto liquido, veniva raccolto in recipienti di legno a forma di trapezio e successivamente trasportato a Porto Empedocle in tempi più lontani con i muli (i loro padroni venivano detti “vurdunara”) dopo per mezzo dei carretti e infine per mezzo di camions. 25 MARZO FESTA DELL’ANNUNZIATA Nella storia della miniera c’è un giorno che gli zolfatai ricordano con animo grato verso Dio e la Vergine Santa: è il 25 marzo 1929. In questo giorno la Chiesa fa memoria dell’Annunciazione del Signore. Nella notte precedente al 25 marzo avvenne un fatto inaspettato. Alcuni operai lavoravano di notte in miniera: Dell’Arte Andrea, Cicchirillo Leonardo… avvertono improvvisamente uno scricchiolio che diventa più forte e più insistente. Si rendono conto che sta per crollare la volta della galleria in cui stavano lavorando. Si allontanano subito e raggiungono un luogo più sicuro. Sentono i forti rumori causati del crollo della volta. Si allontanano per raggiungere l’uscita della miniera. Fuori già c’era luce. Iniziava il nuovo giorno. Molti zolfatai si avvicinavano all’ingresso della miniera. Furono fermati da Dell’Arte e Cicchirillo, che li informavano dell’accaduto. Se il crollo fosse avvenuto alcune ore dopo, molti operai sarebbero rimasti schiacciati o asfissiati. Ogni anno gli zolfatai partecipavano alla S. Messa in onore della vergine Santa Annunziata per manifestare la propria gratitudine al buon Dio e alla Vergine Santa per avere salvato la vita a tanti operai nel lontano 25 marzo 1929.


News

La Voce di Cianciana

DON TOMMASO PACE DOTTORE IN ECCLESIOLOGIA Una bella pagina nella storia della nostra Chiesa agrigentina è stata scritta a Palermo, il 18 settembre 2015. Il nostro illustre compaesano, sacerdote della diocesi agrigentina, il giovane don Tommaso Pace ha conseguito la licenza in sacra Teologia con specializzazione in Ecclesiologia. Il tema della sua tesi è stato : “L’autocomprensione pneumatologica ed escatologica della Chiesa. Una rilettura dell’Ecclesiologia del Vaticano II in alcuni teologi contemporanei”. Il suo grande impegno ed amore profusi nello studio hanno fatto sì che egli abbia potuto concludere, con la discussione della tesi, il secondo ciclo degli studi, entro i

due anni previsti, riportando il massimo dei voti e la lode da parte della commissione esaminatrice, composta dal professor Francesco Brancato, anche relatore e dai professori Vito Impellizzeri e Giuseppe Trapani. Don Tommaso, pur continuando il suo percorso di studi, ha proseguito ad esercitare il suo ministero sacerdotale come parroco della parrocchia SS. Trinità di Porto Empedocle. A don Tommaso ed alla sua famiglia indirizziamo le congratulazioni della Redazione del giornale per l’importante traguardo raggiunto. Ad majora semper. La redazione

PROSSIMA SEDE DEL CIF A CIANCIANA Venerdì, 12 febbraio 2016,alle ore 18:00, si è svolta, nei locali della Biblioteca comunale di Cianciana, una riunione preliminare che aveva come fine ultimo la raccolta delle adesioni per costituire una sede del CIF anche a Cianciana. Sedi CIF in provincia di Agrigento sono già attive a Agrigento,Cattolica Eraclea, Casteltermini, Licata, Palma di Montechiaro, Ravanusa e San Biagio Platani. Ma cos’è il CIF? Il Centro Italiano Femminile (CIF) è un‘associazione di donne, senza fini di lucro, presente su territorio nazionale da 70 anni! Opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una democrazia solidale e di una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i principi cristiani, la Costituzione e le leggi italiane, le norme del diritto comunitario e internazionale. Il CIF svolge azione di presenza e di partecipazione in ogni ambito sociale e istituzionale e stabilisce rapporti di collaborazione con istituzioni, enti e associazioni, sia pubblici sia privati, per il perseguimento delle finalità associative. E’ proprio grazie a questa rete di collaborazioni estesa non solo all’ambito regionale, ma anche a quello nazionale, che il CIF riesce a rispondere alle esigenze del territorio e a realizzare il bene delle zone in cui ha le proprie sedi! Come ha ben spiegato la presidente provinciale Carmelina Severino, durante l’incontro preliminare, il

CIF, negli anni, ha fondato consultori, ha organizzato convegni su argomenti di carattere sociale (violenza sulle donne, le donne nella storia, violenza, bullismo, problematiche di apprendimento, sono solo alcuni esempi), ha tenuto corsi di formazione, ha aperto sportelli d’ascolto,ha aiutato molte persone attraverso la realizzazione di progetti regionali e tanto altro ancora! IL Cif opera a 360°: promuove, anche attraverso il contributo delle scienze umane, scolastiche e del Magistero sociale della Chiesa, l‘approfondimento e la diffusione di tematiche di interesse generale sul piano sociale, etico, culturale e politico nell‘intento di operare, nelle concrete situazioni storiche, la necessaria mediazione in vista del bene comune. promuove e attua azioni di presenza e di sensibilizzazione nei riguardi delle istituzioni e dell‘opinione pubblica in ordine ai problemi riguardanti i diritti umani, la cittadinanza democratica e la condizione femminile, anche in riferimento al lavoro; svolge attività di volontariato, come espressione di solidarietà, di pluralismo e di partecipazione attiva alla vita della comunità civile; realizza attività di istruzione e di formazione per operatori, animatori, studenti e personale della scuola di ogni ordine e grado; promuove e gestisce attività di formazione professionale e iniziative di formazione dei formatori e di operatori sociosanitari anche in collaborazione con istituzioni ed enti


News

Numero 1 - Febbraio 2016

italiani, europei e internazionali; svolge iniziative dirette alla difesa dell‘ambiente, alla promozione del dialogo interculturale e della pace; promuove e organizza attività e servizi in favore e a sostegno della famiglia e svolge ogni altra attività idonea alla realizzazione dei propri fini istituzionali; stipula convenzioni con istituzioni pubbliche e private. agisce nelle sedi opportune con tutte le iniziative possibili per tutelare la famiglia e sostenerla nei

suoi compiti. Tutto questo stanno cercando di costruire a Cianciana la presidente provinciale Carmelina Severino e le signore Gaetana La Corte e Flavia Savarino che, nei loro interventi, hanno cercato di comunicare all’attentissima platea i motivi per cui ritengono sia un bene per Cianciana la nascita di una sede Cif e la loro speranza di collaborare con tutte le istituzioni e le associazioni del luogo. E’ d’obbligo ringraziare per la loro gradita presenza ed il loro sostegno il sindaco Santo Alfano, il presidente del consiglio Calogero Gattuso, la sua vice Eloisa Contissa e l’assessore Silvana Bartolomeo. Nel suo intervento, il sindaco si è mostrato entusiasta al punto di mettere a disposizione del Cif alcuni locali del centro sociale ed ha espresso la sua importante volontà di collaborazione futura. Alla fine dell’incontro, sono state raccolte le firme di adesione delle donne che hanno deciso di associarsi. Nei prossimi giorni si procederà alla verbalizzazione che sancirà definitivamente la nascita di una sede CIF anche a Cianciana SAVARINO FLAVIA

CERIMONIA DI INVESTITURA A CAVALIERE TEMPLARE PER IL DOTTOR SAVERIO RAGONA Il giorno 14 Febbraio 2016, presso la Chiesa di San Francesco, sita in Catania in piazza Benedetto Dusmet, si è svolta la cerimonia di investitura a cavaliere templare della Commanderia Beato Giuseppe Benedetto Dusmet, dell'imprenditore ciancianese dott. Saverio Ragona. La "Suprema Militia Equitum Templi" è costituita in conformità dell'art. 2 secondo comma, dello statuto del Gran Priorato Nazionale d'Italia. Sono Membri del Priorato Regionale di Sicilia tutte le persone accolte con la qualifica di Novizio o di Cavaliere Armato nelle Commanderie S.M.E.T, riconosciute dal Gran Priorato Nazionale Italiano. Il Capitolo è stato svolto dal Vescovo Benedetto Chianetta e dal Gran Priore D'Italia. Lo svolgimento della cerimonia ha avuto inizio con la benedizione dei mantelli e delle spade e dopo il cerimoniere ha condotto i novizi davanti all'Officiante. Officiante: Fratelli Novizi, per mezzo dell'armamento, oggi Vi sarà dato diventare uomini tem-

plari. Il Templare oggi come in passato risponde ai seguenti imperativi:- l'attitudine alla giustizia- un comportamento d'onore- una disposizione a servire- il coraggio delle sue opinioni e la lotta contro la vigliaccheria e l'indifferenza. "Siate dunque ricevuti in Cavalleria secondo i nostri usi"- ha continuato l’Officiante, invitando Sua Eccellenza Mons. Chianetta a prendere posto davanti all'Altare, accanto al Priore Generale per il proseguimento della cerimonia. Successivamente il Cerimoniere ha portato sul cuscino rosso la spada all'officiante che ha proceduto alla nomina a Cavaliere. Il Padrino, dopo che Mons. gli ha imposto le mani sulla testa per invocare la discesa dello Spirito Santo, gli ha messo sulle spalle il mantello benedetto. Il cerimoniere ha dato la spada per la punta al Cavaliere Templare che guardando la Croce formata dal manico con l'elsa ha detto: Non Nobis Domine, Non Nobis, Sed Nomini Tuo Da Gloriam! La redazione


Ricorrenze Avvenimenti

La Voce di Cianciana

La clessidra del tempo e la scienza storiografica Il Rotary International, Distretto 2110 Sicilia Malta, Club Bivona Montagne delle Rose - Magazzolo, il 27 febbraio 2016, ha organizzato il Convegno La clessidra del tempo e la scienza storiografica. La giornata di studio è stata ospitata dall’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Luigi Pirandello” di Bivona. Numeroso il pubblico presente alla manifestazione, alla quale hanno partecipato le classi terminali dell’Istituto. Ha introdotto i lavori la Dirigente, Prof.ssa Giovanna Bubello che ha salutato gli intervenuti e ha ringraziato per l’attenzione rivolta al proprio Istituto, dichiarandosi disponibile ad ospitare altre manifestazioni formative per tutta la sua realtà scolastica. Ha preso poi la parola il Dott. Antonino Perconti, Presidente del Rotary, che si è soffermato sulle motivazioni

che lo hanno spinto ad organizzare la giornata di studio ed ha illustrato il calendario della giornata, soffermandosi a presentare i relatori: Prof. Emerito dell’Università di Palermo, Aurelio Rigoli, Presidente del Centro Internazionale di Etnostoria, informando il pubblico degli interessi scientifici e comunicando i numerosi riconoscimenti che gli sono stati tributati dalla cultura italiana. Ha presentato poi l’altro relatore, il Comm. Prof. Francesco Cannatella, Esperto del Centro Internazionale di Etnostoria e Cultore di Storia delle tradizioni popolari, Università di Palermo, che ha introdotto i lavori nel parlare del luminare Prof. Rigoli, allievo di Giuseppe Cocchiara al quale va riconosciuto il grande merito di avere concepito il folklore non come una curiosità locale ma come un aspetto della cultura. Ha presentato l’antropologo Rigoli e la sua visione della Scienza Antropologica come Studio della cultura dell’uomo, illustrandone gli interessi per la Letteratura, per la Poesia Popolare Siciliana e per Filologia folklorica. Il relatore si è soffermato poi sugli interessi del Prof Rigoli per la Etnologia e come egli nell’ambito dell’Antropologia evoluzionistica ha rivelato l’importanza del mito come fonte storiografica. Il Comm. Cannatella ha terminato con l’informare i presenti sulla Fondazio-

ne Rigoli e sui Poli museali di Ucria, che sono luogo di esposizione e palestra di memoria identitaria etnostorica. Il Presidente Perconti ha dato la parola al Prof. Rigoli che ha iniziato con l’esporre l'Etnostoria come scienza etnoantropologica che studia le culture e la loro evoluzione in base ad una matrice complessa e come nella ricerca è necessario affidarsi a diverse fonti, non solo a quelle canoniche, solitamente in forma scritta, ma anche alle tradizioni orali e ad altre informazioni. Si sofferma poi sulle attività di ricerca che egli ha condotto sull’importanza del mito come fonte storiografica e sul rapporto tra folklore e storia. Studi che attraverso ulteriori approfondimenti hanno enucleato una pista disciplinare, quella dell’Etnostoria, intesa soprattutto come antropologia del territorio, di cui egli è stato l’iniziatore. Graditissima dal pubblico la relazione, il Prof. Rigoli ha voluto colloquiare con gli alunni dell’Istituto sul tema che essi hanno proposto: Di cosa parliamo quando ci riferiamo all’Identità Siciliana? Il relatore espone che Identità è un concetto complesso e non sempre chiaramente compreso, almeno nella sua natura intrinseca. Spesso per identità si intende quel retaggio ‘popolare’ che si manifesta in modi e forme di folklore lontanissime dall’identità culturale vera di un popolo. L’identità è razionalità, conoscenza, nel senso che memoria ed eredità culturale, sono elementi essenziali dell’identità. Le sagre con cui molti paesi della Sicilia propongono l’immagine dei propri luoghi non sono segni di un’identità, bensì semplici eventi popolari. Manifestazioni in cui persone si radunano per evasione, dove il cibo è un pretesto, ma dove non si rintracciano ‘riti’ ancestrali che pur rinnovandosi caratterizzano un popolo. Invece, ad esempio e diversamente, le celebrazioni in onore di San Giuseppe, diffuse dappertutto in Sicilia, segnano un momento fortemente simbolico, di carattere collettivo e culturale. Pur rinnovandosi nel tempo mantengono elementi di continuità. Si tratta in questo caso di un rito che non ha perso i contorni né della tradizione né dell’identità popolare, in cui il ‘contagio’ garantisce la durata del gesto, lo riempie di significato rendendolo eredità. Al termine, il Relatore ha dato la propria disponibilità, unitamente a quella della Prof.ssa Annamaria Amitrano, presente al Convegno, prima docente universitaria, titolare di una Cattedra di Etnostoria, a sperimentare con gli alunni come si procede ad unificare fonti scritte e fonti orali. La proposta è stata subito accettata dalla Dirigente, Prof.ssa Bubello, e dagli alunni, individuando il tema della sperimentazione: Bivona, la nascita della città. Salvatore Panepinto


Ricorrenze

Numero 1 - Febbraio 2016

CELEBRATA DAGLI ALUNNI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIANCIANA LA GIORNATA DELLA MEMORIA Il 26 Gennaio 2016, nell’ambito della commemorazione della Giornata della Memoria per ricordare le vittime della Shoah, presso il Centro Sociale “Falcone-Borsellino” di Cianciana, si è svolta la manifestazione conclusiva del progetto “ La Memoria e la Storia: per non dimenticare”. Sono intervenuti la prof.ssa Lina Di Rosa, docente referente del progetto, la Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo prof.ssa Rosaria Provenzano, il sindaco di Cianciana Santo Alfano, il prof. Aldo Mausner, vittima della Shoah, che ha raccontato la sua toccante storia e ha anche suonato un brano con il suo violino, la prof.ssa Loredana Fiorello, autrice del testo “ Il leviatano e le minoranze ebraiche”, il sen. Angelo Lauricella presidente provinciale ANPI di Agrigento, il prof. Eugenio Giannone, l’ins. Rosetta Alfano figlia di deportato, il prof. Alfonso Cacciatore, l’arciprete don Gioacchino Zigarrì. Gli alunni della scuola secondaria di I° grado di Cianciana, hanno messo in scena la rappresentazione teatrale “L’Angelo Caduto”. La storia di una ragazzina ebrea arrestata e deportata insieme i suoi genitori nel campo di concentramento di Auschwitz. Il testo teatrale è stato scritto dal prof. Giuseppe Sanzeri che ne ha curato pure la regia. Questi gli alunni che hanno recitato: Loredana Cucuzzella, Omar D'Ascoli, Giorgia Montalbano, Valentina Cucuzzella, Sofia Mulè, Alessia Caruso, Francesca Giannone, Mirian Pendino,Francesca Chiappisi, Alessia Buggemi, Lara Frisco, Francesca Comparetto, Gaia Grassadonia, Daria Lionti, Angelica Di Prazza, Giorgia La Corte, Vincent Giannone, Salvatore Restivo, Dario Setticasi, Giuseppe Forte, Giuseppe Fragola, Francesco Montalbano, Manuela Gusciglio, Sofia Boas, Salvatore Savarino, Giorgia Traina, Letizia Virzì, Sabrina Schembri, Emily Di Prazza. Ha collaborato alla realizzazione del progetto anche la prof.ssa Angela Setticasi. Al professore Giuseppe Sanzeri La Voce ha fatto alcune domande Prof. Sanzeri, una rappresentazione che ha commosso il numeroso pubblico presente! - Quando si parla di Shoah, delle barbarie subiti dal popolo ebreo nei

vari campi di concentramento è facile commuoversi. Il testo può dire poco se chi lo recita non suscita nello spettatore la giusta emozione, debbo dire che in questo i ragazzi sono stati bravissimi, considerando che non sono degli attori professionisti. Cosa l’ha spinto a scrivere questa storia? - Ho sempre avuto interesse per la storia degli Ebrei, un popolo, nel corso dei secoli, sempre perseguitato. E poi

la Shoah la trovavo irrazionale. Più mi documentavo e più la consideravo una tragedia orribile, terrificante, dall’assurdità incredibile. Con questo testo teatrale volevo esternare la mia solidarietà alle vittime dell’olocausto e soprattutto a quei bambini che non hanno avuto la possibilità di vivere la loro infanzia. E poi per far conoscere ai miei alunni un terribile evento perpetrato nei confronti degli ebrei, zingari, omosessuali ed altri, da parte della Germania di Hitler. Lei non è nuovo a queste iniziative! -Sì, negli altri anni, sempre con gli alunni della nostra scuola di Cianciana, ho messo in scena dei testi che ho scritto. Trattando tematiche importanti per la nostra comunità, come l’emigrazione, la storia degli zolfatari, la legalità, i diritti dei minori, lo sfruttamento minorile, l’accoglienza, l’alimentazione, la solidarietà... Progetti per il prossimo futuro? - Ho finito di scrivere due copioni teatrali. Uno la storia di un personaggio molto importante, l’altro che racconta delle nostre zolfare e dell’emigrazione in America. E allora…? - Alla prossima! S.P.


Ambiente & Sociale

NOZZE D’ORO PER FRANCESCO SOLDANO E GIUSEPPA DI CHIAZZA Cianciana, chiesa del Convento 2 ottobre 1965, Sorbolo (PR), chiesa Madre San Faustino e Giovita, 13 dicembre 2015

La Voce di Cianciana

Seconda laurea in Scienze Politiche all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, con una tesi in Psicologia del lavoro, per

MARIANNA MARTORANA

“dedicata alla mia famiglia…a partire dai miei nonni fino agli ultimi arrivati nella famiglia Martorana..All’esempio che sono saputi diventare nella mia vita.. Trasmettitori di valori e di principi che nessuna Università saprà darmi ”.. Bologna, 17.12.2015 dott.ssa Marianna Martorana

NASCITA

Mattia Rocco di Davide e di Rosalia Soldano, nato a Parma il 9 novembre 2015

60° COMPLEANNO PER AGOSTINO D’ASCOLI, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 18/01/2016


Letteratura

Numero 1 – Febbraio 2016

IL SALOTTO DELLA POESIA LU SCECCU ‘NNAMURATU di Giacinto Schembri U’ sceccu di ‘na scecca ‘nnamuratu, un jornu la so’ scecca avvicinau vistutu pulitu e beddu allicchittatu cu vampa nni lu cori la sciaurau.

Chistu pinsava e lu vuliva fari, lu sceccu cu lu cori ‘mmilinatu. Quannu la gula si vitti vagnari si ‘ntisi piddaveru dispiratu.

La scecca can un era ‘nnamurata, né testa né cudidda cci muviu di cori si la fici ‘na ragliata tantu ca lu sceccu rimbambiu.

Appena c’arrivò nni l’autra riva, cu granni forza cuminciò a ragliari, tantu ca ‘na scecca chi pasciva lu mutivu si fici raccuntari.

Vattinni, sceccu tintu, munnizzaru, ci dissi la sciccaza ‘nvipirita, va cercati ‘na scecca di issaru ca iu sugnu ‘na scecca ‘ncivilita.

Comu la scecca sappi la ragiuni lu taliau e comu ‘n’arraggiata ci detti nni la vucca un vasatuni. Lu sceccu ca si vitti vaviata

Lu sciccareddu, mestu e scunfurtatu, nun potti diri mancu ‘na parola; lu cori si sintiu trapassatu e lu ragliu ‘cci ristau ‘nni la gola!

tutta la facci di dda brutta vecchia, ci dissi cu lu fari sustinutu : si mi ‘nsurti ancora natra tecchia ti giuru e ti promettu ca t’astuto.

Ammatula circau di ragliari ca ‘ntesta si sintiu un gran mulinu, li gammi si sintiu già trimari e lu vardu pisari ’nni lu schinu.

Poviru sceccu miu quant’ha suffrutu, rispusi la sciccazza ammaistrata; nni sta vita di nenti ha guduto, annamuratu di ‘na rinanzata!

Tuttu pintutu di ‘dda sciaurata, malidiciu puru lu distinu, giurannu d’un passari di dda strata, si fici di ritornu lu caminu.

Si nni sta vita brevi vo’ gudiri ddra scecca maliditta t’ha scurdari mannò la vita ‘ntera po’ suffriri senza ca lu to’ scopu po arrivari.

Arrivatu ca fu a la brivatura La gula arsa vosi rinfriscari Ma, mentri c’astutava chidd’arsura, si vitti di ‘na scecca taliari. Lu sciccareddu cu lu cori ruttu un la vosi mancu riguardari, pinzannu a lu passatu ‘ncuttu ‘ncuttu si rimisi di novu a caminari. Mentri la strata so’ iva facennu, la testa si tiniva a pinnuluni, e ‘nni lu cori so’ iva dicennu ora mi jettu intra stu vadduni.

A sti paroli ditti cu bon sensu, si vota pi guardari lu vadduni unni la vita so’ stava pirdennu p’amari ‘na sciccazza di baruni! Picchì la vita mia è ‘ntussicari, lu sceccu a menti so’ iva pinzannu, anchi ‘na brutta scecca si po’ amari abbasta ca si scansa ogni malannu! Giurannu di scurdari lu passatu l’irbicedda cuminciò a mangiari, mentri la scecca ca l’avia sarvatu cu dilettu lu riturnà a vasari! Giacinto SCHEMBRI


Letteratura

La Voce di Cianciana

Lu guardianu di li ficu di Giuseppe Pulizzi 'Na vota c'era un certu ziu Binnardu sirvibuli e garbatu nni lu fari chi pigliava pi fissa o prestu o tardu li sperti abituati a cumannari. Un jornu un omu spertu e di riguardu cci dissi - "Zi'... Binnà …, m'avi a guardari lu pedi di ficu a lu Pitraru ca orallannu pampini 'un lassaru"? Lu zi' Binnardu ca nni sta cuntrata cci stava notti e jornu a fari issu Rispusi: "‘Un dubitati ca st'annata cu 'ncugna agghiri ddrocu lu subbissu e vi prumettu ca qualchi nuttata ddra sutta mi cci curcu e guardu spissu di modu ca sapennu ca è guardatu lu pedi nun po' essiri tuccatu. Eranu forsi li primi d'Agustu quannu lu ziu' Binnardu, lu guardianu, si misi a fari lu duviri ghiustu guardannu di vicinu e di luntanu. La ficu ca è cchiu megliu di l'arrustu, iddru dicija, si guarda e ammanu ammanu curriva pi lu pedi a taliari cusà li genti ivanu a rubari. Ivanu maturannu li ficuzzi quannu lu ziu' Binnardu, lu issaru, iva circannu canni e bacchittuzzi p'allestiri lu commidu panaru e appena l'allistitu cu ddi manuzzi si l'ammucciau dda dintra lu pagliaru unni la notti quannu si curcava pinsava ficu fatti e l'abbrazzava. Essennu d'accussì comu vi dicu, la notti nun putiva ripusari e si durmiva si sunnava ficu e malumunnu issu di pistari. Circannu di nun farisi nimicu si misi attinticatu a studiari com'è c'avia 'mbrugliari ddru patruni facennu di lu tortu la ragiuni.

Prima chi fù la maturazioni si procurau lu croccu e ’na scala e ucchiannu po' chiddri cchiù boni facia 'na rama lassa e nautra cala, di modu ca cu tanta attinzioni la ficu nun vinia cugliuta mala ma tutta sana e liscia la tirava mentri la bedda pampina ristava. Lu ziu' binnardu 'un'sennu cunfunneru inchiva ogni matina lu panaru e a l'ammucciuni ad usu d’un misteru si li purtava a vinniri a lu scaru. Quannu li ficu all'urtimu fineru arriva lu patruni a lu Pitraru e jennu sutta l'arbulu s'adduna ca ficu nun cci nn'era mancu una. Immaginati allura ddu viddanu bistimiannu l'opira chi fici ca a curriri si misi nni ddu chianu e nni lu ziu' Binnardu cci va dici: "Ma unn'è chi ssù li ficu, bon guardianu? Perciò cussì si gabanu l'amici? Mi dissi vi lu guardu cu ‘ssa vucca e trovu cca li pampini e li zucca?" "Carmativi - cci dissi a lu so amicu, lu ziu' Binnardu - ca nun c'è ragiuni di farivi di mia tantu nimicu cu ssu ragiunamentu a munziddruni. Guardassimi lu pedi di la ficu m'aviti dittu vui, caru patruni, lu pedi di la ficu è ancora ddocu e 'un c'è mutivu d'attizzari focu. Si nun sbagliu po' m'aviti dittu ca orallannu pampini 'un lassaru e aguannu ca di pampini è cchiù fittu diciti ca di novu v'arrubbaru? Si vuliavu aviri lu dirittu, di li ficu parlavavu cchiù chiaru pirchì cu parla nnimma e 'briviatu cca nni 'stu munnu è sempiri gabatu. GIUSEPPE PULIZZI

Dopolavoro Ferroviario di Palermo 2° premio al 2° Concorso Compartimentale di Poesia in Lingua e Dialetto "Conca D'oro" - 1963 Ispirandosi alla poesia di Giuseppe Pulizzi, il sig. Gaetano Siracusa, ceramista, ha realizzato la terracotta, riprodotta a fianco, dal titolo “Lu zu’ Binnardu, guardianu di li ficu”.


Letteratura

Numero 1 – Febbraio 2016

In questo numero pubblichiamo Lu zzi Maddì e li ggiuvani di Domenico Siracusa, che ci narra una delle tantissime storielle di Amedeo Vizzì (1891-1976), falegname e personaggio famoso per le sue facezie. Il racconto fa parte di una poderosa raccolta (150 testi con traduzione in lingua italiana ) del commendatore professor Francesco Cannatella, nostro redattore, dal titolo Cianciana cunta in due volumi. La prefazione dell’opera è di Giovanni Ruffino, preside della Facoltà di Lettere–Università di Palermo, mentre l’introduzione è di Salvatore D’Onofrio, antropologo-Università di Lecce e di Palermo. La raccolta è stata stampata a cura del “Centro Studi Giulio Pastore”- Agrigento 2.000 Nella foto a destra Amedeo (Maddì) Vizzì.

Lu zzi Maddì e li ggiuvini Lu zzi Maddì faciva lu mastru d’àscia, era liccu di vinu e, stannu a-ttàvula, si vivìa la so beddra buttiglia, po’ si nni scinniva iùsu nta la putìa, unni avìa lu carrateddru a-ppurtata di mani, e-bbiviva arrè. Tannu li màstra di lu paìsi: mastri d’àscia, firrara, varbera, sartira e-ttutti l’atri, avìanu cincu, se’ picciotti chi si mparàvanu l’arti. Lu zzi Maddì u-gnornu scinnì a la putìa e ttruvà tutti li picciòtti atturniati a lu bancuni, chi aspittàvanu d’aviri l’òrdini di zzoccu fari e allura cci dissi a unu: -Videmmu siddru tu t’a ffari mastru, rispunni a mmìa. -Vòssia sa parla. -Pìgliami,pìgliami la... E a stu puntu lu zzu Maddì si firmà pi bbìdiri zzoccu ittava lu picciòttu. -La paletta.- rispunnì ddru ggiùvini. Lu zzi Maddì sturcì lu mussu. -Stu misteri nun è pi ttia. Lu nnumani addumannà a n’atru picciòttu. -Pìgliami, pìgliami lu… -Lu sirràculu,-rispunnì lu ggiùvini. -Mi pirsuadivu,và mparati nti n atru mastru. Lu nnumani arrè sutta n autru ggiùvini. -Videmmu a-tìia, ca mi pari tècchja cchjù sbègliu di l’atri. Pìgliami, pìgliami la… Lu ggiùvani arrispunnì a-ccorpu. -La bbuttìglia di lu vinu. Lu zzi Maddì a-mmenti so’ dissi: -Chistu mi pari abbirsatu. e-ccuntinuà. -Pìgliami, pìgliami lu… -Lu bbiccheri,cci lu ìnchju e ci lu portu a-bbìviri. -Tu si ca ti fa mastru. Lu ggiuvini era Ggiurlannu D’Angilu, oi mastru d’ascia, ca si ‘mparà a la putìa di lu zzi Maddì Domenico Siracusa

Il signor Amedeo e gli apprendisti

Il signor Amedeo era mastro d’ascia, amava il vino e, seduto a tavola, beveva un’intera bottiglia, poi scendeva nel laboratorio, dove aveva una botte a portata di mano, e beveva di nuovo. A quei tempi gli artigiani del paese: maestri d’ascia, fabbriferrai, barbieri, sarti, calzolai avevano nella bottega cinque, sei ragazzi che apprendevano l’arte. Il signor Amedeo un giorno scese nel laboratorio, trovò gli apprendisti attorno al bancone in attesa di ricevere le disposizioni sul lavoro da svolgere, e disse ad uno di loro: -Vediamo se tu hai le capacità di divenire un bravo mastro d’arte. -Vossìa mi metta alla prova. -Prendimi, prendimi la…A questo punto il signor Amedeo interruppe la frase per vedere come era capace di completarla il ragazzo. -La paletta.-rispose l’apprendista. Il signor Amedeo storse il muso, disapprovando. -Questo mestiere non fa per te. L’indomani interrogò un altro apprendista. -Prendimi, prendimi la… -La sega.- completò l’apprendista. -Mi sono persuaso, vai ad apprendere l’arte in un’altra bottega. L’indomani nuovo esame per un altro apprendista. -Vediamo tu, che sembri più sveglio degli altri. Prendimi, prendimi la… Il ragazzo rispose senza indugio: -La bottiglia del vino. Il signor Amedeo disse a se stesso: -Costui mi sembra abbia buona volontà. - E continuò: -Prendimi, prendimi il… -Il bicchiere, lo riempio e lo porto a vossìa per bere. -Tu sarai mastro d’ascia sicuramente. L’apprendista era Gerlando D’Angelo, oggi maestro d’ascia, il quale ha appreso l’arte nella bottega del signor Amedeo.


Conferenze

La Voce di Cianciana

MENOPAUSA. UNA STAGIONE DELLA VITA, RICONOSCERLA, CAPIRLA, VIVERLA.

A

cura della "Consulta delle Donne", LILT, ASP - Distretto di Bivona, con il patrocinio del Comune Di Cianciana, nella serata di sabato 27 febbraio 2016, si è aperta una campagna di iniziative rivolte alle tematiche al femminile che continueranno sino al mese di marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Donna. L'argomento trattato in questo meeting affronta un passaggio fisiologico obbligatorio nella vita delle donne, appunto la Menopausa. A trattare l'argomento, dopo i saluti del sindaco Santo Alfano e della Presidente della Consulta della donne dott.ssa Anna Cannizzaro Gagliano, sono stati: - Il Direttore dell'ASP- Bivona il Dottor Salvatore Sanzeri che nel suo intervento, tra l'altro, ha messo in evidenza il futuro sistema organizzativo dei Consultori Familiari, i quali, saranno arricchiti di mezzi strutturali e potenziati da figure professionali che avranno lo scopo di dare maggiore assistenza alle donne gravide, in virtù del fatto che i centri di natalità nel distretto sono stati chiusi. Quindi, secondo le nuove direttive con professionalità medicoinfermieristico oltre che di altre professioni di supporto, le donne in stato di gravidanza saranno monitorate per tutto il tempo della gestazione, evitando in tal modo fastidiosi e lunghi viaggi, aggravati da una viabilità quasi da "trazzera" per raggiungere gli ospedali autorizzati per questo servizio. - La Dott.ssa Concetta Orlando, ginecologa del Consultori Familiare di Cianciana e San Biagio Platani, ha illustrato, con estrema professionalità e chiarezza di linguaggio, tutti gli aspetti fisiologici e psicologici nessi e connessi alla Menopausa e le varie soluzioni atte ad eliminare in buona parte i disturbi legati a questo periodo di passaggio tra la fertilità e la non fertilità della donna, garantendo in tal modo una qualità della vita del tutto elevata. Un messaggio positivo che invita le donne a vivere questo passaggio naturale non come una malattia, ma con serenità e consapevolezza. - la Sig.ra Angela Bondì, infermiera professionale del Consultorio Familiare di Cianciana e San Biagio Platani, attiva collaboratrice di tante iniziative delle campagna di prevenzione, ha illustrato gli aspetti socio-culturali le-

gate alla "stagione della donna" in Menopausa, evidenziando e sollecitando le donne presenti ad affrontare questo percorso di vita con atteggiamento positivo, insistendo sul fatto che questo "passaggio obbligatorio" tra fertilità e non fertilità, non sussiste una fattore legato ad una malattia, ma bensì, ciclo naturale come tutte le altre "stagioni" quale, la fase della pubertà, il ciclo mestruale, la gravidanza. Pertanto, invita e suggerisce alle donne presenti di mettere in atto tutte quelle risorse personali, nonché l'aiuto farmacologico unitamente all'attività fisica e adeguata alimentazione. In pratica tutti quegli atteggiamenti per vivere la Menopausa con la massima serenità personale e di coppia. - Diverso è stato invece l'approccio all'argomento Menopausa dalla Dott.ssa Giovanna Riolo, Biologa Nutrizionista, basato sull'educazione alimentare quale strumento di prevenzione e supporto alle terapie farmacologiche unitamente all'attività fisica, con lo scopo di alleviare gli effetti collaterali del cambiamento fisiologico - ormonale, contrastandone gli effetti con una accurata e mirata dieta alimentare che favorisce il supporto di tante elementi naturali che vengono meno in questo "percorso di vita", aiutando l'organismo a recuperarne le sostanze necessarie. Nella sua esposizione, la Dott.ssa Riolo ha evidenziato l'importanza di tutte quelle abitudini alimentati, che oltre il fumo e l'alcol, sono di pregiudizio ad un buon andamento dell'organismo delle donne in questo particolare momento del ciclo di vita. - Conclude gli interventi il Prof. Gaetano Taormina, Cinesiologo, dipendente del Comune di Cianciana, operante presso la palestra comunale sita nei locali del Centro Sociale, nella qualità di educatore fisico-motorio, quale disciplina indispensabile che, grazie ad esercizi mirati, costituiscono un fattore positivo fisico e mentale per migliorare la qualità della vita della donna in Menopausa, aiutando a stimolare con tale attività gli organi che subiscono un cambiamento fisiologico, nonché lo stato psicologico grazie all'autostima che ne deriva dal movimento e dal prendersi cura del proprio corpo. La redazione


News

Numero 1 - Febbraio 2016

INAUGURATO IL “RAGONA RESIDENCE” RESIDENZA PER ANZIANI Sabato 30 gennaio 2016 è stato inaugurato il ” Ragona Residence” sito in Cianciana in via Giacomo Leopardi, 16 e che si articola al piano sollevato e al primo piano, collegati con ascensore. La Residenza offre all’utenza camere ampie, accoglienti, luminose, climatizzate, dotate di servizi in camera e di elementi decorativi che contribuiscono a rendere lo spazio più simile alla propria casa. Verranno donati agli ospiti i migliori servizi alberghieri come la ristorazione, il bar, la lavanderia, stireria e guardaroba, la pulizia e la sanificazione, posta ed internet, l’assistenza religiosa, il trasporto, i sistemi di sicurezza. Verranno altresì garantiti i servizi sanitari e assistenziali come l’assistenza medica, l’assistenza infermieristica 24 ore su 24, il servizio dietologico, l’assistenza tutelare, l’assistenza fisioterapica. Sono previsti inoltre vari servizi di animazione come attività artigianali, attività sociali e culturali, attività ludiche e ricreative, gite ed escursioni, la palestra. L’obiettivo del titolare dottor Saverio Ragona è quello di offrire, sia ai residenti sia a coloro che vogliono trascorre-

C O M E E R A V A M O

re una breve vacanza a Cianciana, i migliori conforts delle proprie abitazioni, sentendosi come a casa propria.

Telefono-fax : 0922-984.868. Cell. 3880566095. E-mail ragonaresidence@gmail.com La redazione

I

U N G A I O V C O H L I T A D I

“A cicireddu” I ragazzi si dividevano in due squadre di pari numero. “Lu mastru” cioè il ragazzo che faceva da capo, si sedeva sopra una sedia. I membri di una delle due squadre si disponevano dinanzi a lui, l’uno dopo l’altro, a spalle basse e con la testa poggiata al fianco del ragazzo che si era curvato prima di lui. Il primo ragazzo poggiava la testa sulle gambe congiunte del capo. I ragazzi della squadra avversaria saltavano l’uno dopo l’altro sul treno degli avversari. Se riuscivano a stare a cavallo e in equilibrio fino a quando il capo finiva di contare fino al numero stabilito, avevano il diritto a tentare un altro salto e un’altra prova. Ogni volta veniva aumentato il numero di alcune unità fino a toccare il tetto stabilito. Se uno o più ragazzi non si tenevano in equilibrio o cadeva a terra, il gioco passava all’altra squadra. “A travu longu” Un gruppo di ragazzi si disponevano l’uno dopo l’altro lungo la strada, a spalle curve, a testa bassa e le mani poggiate sulle ginocchia, ad una certa distanza. Il giocatore di turno spiccava un salto e, saltandoli uno dopo l’altro, si andava poi a collocare nella stessa posizione degli altri, dinanzi a tutti. Tutti i partecipanti al gioco ripetevano la stessa prova. (I testi sono tratti da Ascoltami ed io ti racconto di don Filippo Ferraro).


News

La Voce di Cianciana

LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA CALOGERO GATTUSO NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CIANCIANA, ELOISA CONTISSA VICE-PRESIDENTE In conseguenza delle dimissioni presentate dal Presidente del Consiglio comunale Francesco Messina e della vicepresidente Angela Setticasi, nella seduta del 28 gennaio 2016 i consiglieri hanno eletto il nuovo presidente del consiglio nella persona di Calogero Gattuso, e vice presidente Eloisa Contissa, eletti entrambi con voti 9 su 14. Calogero Gattuso è nato a Cianciana il 18 gennaio 1952. Ha frequentato nel paese natio le scuole dell’obbligo, proseguendo gli studi ad Agrigento dove ha conseguito il diploma di infermiere professionale. Prossimo alla pensione, presta la sua attività lavorativa presso il Poliambulatorio di Bivona. Coniugato con la signora Linda Traina ha un figlio Maurizio, sposato con Antonina Bavuso, e due nipoti gemelli, Marco e Sofia. E’ stato per tre anni consigliere provinciale presso il collegio infermieri professionali di Agrigento. Impegnato in politica dal 1988, è stato eletto consigliere comunale nella Lista Uniti Per Cianciana, collegata al sindaco Santo Alfano

nel giugno del 2013, ottenendo 280 preferenze. E’ stato altresì assessore e vice sindaco dal 2002 al 2003 e assessore con delega alla pubblica istruzione, cultura e biblioteca. Disponibile con tutti coloro che hanno bisogno e impegnato da sempre nel sociale, partecipando fra l’altro attivamente alla formazione dei giovani, è anche catechista per la formazione dei cresimandi adulti nonché ministro straordinario della Comunione. La redazione

LA DOTTORESSA MARILISA CAMMARATA, NUOVO ASSESSORE DEL COMUNE DI CIANCIANA In conseguenza delle dimissioni presentate dall’assessore Filippo Cicchirillo, il sindaco Santo Alfano ha nominato un nuovo assessore, martedì primo febbraio 2016. Si tratta della dott.ssa Marilisa Cammarata, Psicologa, Psicoterapeuta, Gruppoanalista. Le deleghe a suo carico spaziano dall’ambito dei Servizi Sociali fino ad includere, Famiglia, Volontariato, Pari Opportunità, rapporti con gli immigrati, integrazione sociale, Cultura e Pubblica Istruzione. Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità, presso l’Università degli Studi di Palermo, specializzata in Psicoterapia gruppo-analitica , presso la scuola COIRAG di Palermo, ha conseguito un Master Universitario di II livello in “Esperto di Orientamento scolastico e Professionale”, presso l’Università degli Studi di Palermo. Negli ultimi anni della sua carriera professionale ha maturato un particolare interesse verso l’ambito delle risorse umane, acquisendo competenze tecnico specifiche nel settore dell’orientamento formativo e professionale. Gli strumenti di applicazione efficacemente utilizzati in vari ambiti di orientamento, dall’università, al mondo del lavoro hanno compreso: bilanci di competenze individuali e di gruppo, formazione, team building, focus group. Nell’ultima esperienza lavorativa si è occupata della mappatura delle competenze e selezione del personale degli ex dipendenti FIAT e Magneti Marelli di Termini Imerese, per

contro della Blutec (Metec settore metalmeccanico), con l’obiettivo di agevolare il reinserimento lavorativo degli operai cassaintegrati verso la nuova mission aziendale. Dal 2002 svolge attività libero professionale come Psicologa - Psicoterapeuta (individuale, di coppia, di gruppo) nella cura dei disturbi psicopatologici di varia entità. Nel 2012, presso l’Università degli Studi di Palermo in copartecipazione con il Comune di Palermo, ha svolto attività di formazione per tutti gli operatori professionisti (psicologi, sociologi, assistenti sociali, avvocati) coinvolti nel progetto “Produrre sociale per fare comunità”. Dal 2002 al 2012, presso l’Università degli Studi di Palermo, ha ricoperto posizioni di Psicologo- Psicoterapeuta, con mansioni di coordinamento dei servizi di counselling psicologico e di orientamento, per gli studenti universitari. Dal 2008 al 2011, come Volontario Psicologo Psicoterapeuta, ha svolto attività di supporto psicologico ai pazienti cardiopatici e ai loro familiari, presso l’Unità Operativa di Cardiochirurgia del Policlinico - Università degli Studi di Palermo. Dal 2005 al 2006 ha lavorato con studenti di scuola media -superiore, con una metodologia gruppale, nel Progetto “Continuità educativa fra scuola media superiore ed università con particolare attenzione ai saperi essenziali anche in situazioni di disabilità”, Università degli Studi di Palermo. Nel 2006, presso l’Università degli Studi di Palermo – Facoltà di Scienze della Formazione, ha svolto l’ Osservazione delle dinamiche dei gruppi mediani degli studenti del corso di laurea in Psicologia in contesti di laboratorio. La Redazione


Notizie dall’anagrafe

Numero 1 – Febbraio 2016

MOVIMENTI DELLA POPOLAZIONE DI CIANCIANA DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2015 Maschi

Femmine

Totale

1.667

1827

3.494

Nascite All’estero

9 1

10

20

Morti nel comune

25

26

51

Morti in altro comune

3

3

6

Morti all’estero

0

0

0

TOTALI DECESSI

28

29

57

Nuovi iscritti provenienti da altri comuni

20

20

40

Nuovi iscritti provenienti dall’estero

5

9

14

Cancellati per altri comuni

19

11

30

Cancellati per l’estero

1

4

5

1.652

1.822

3.474

Popolazione residente al 1/1/2015

Popolazione residente al 31/12/2014

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI - NASCITE

Edoardo Alba di Frederico e di Francesca Leto, nato ad Agrigento il 31 dicembre 2015

GLI EVENTI TRISTI - DECEDUTI

Antonino Gaiteri, coniugato Filippa La Corte, nato a Cianciana il 19 agosto 1935, deceduto il 7 gennaio 2016 Leonarda Carubia, vedova Giuseppe Alfano, nata a Cianciana il 14 maggio 1934, deceduta l’otto gennaio 2016 Angela Pulizzi, vedova Gaspare Gagliano, nata a Cianciana il 27 ottobre 1921, deceduta il 10 gennaio 2016 Francesca Di Maria, nata a Cianciana il 14 luglio 1970, deceduta il 15 gennaio 2016 Giuseppa Pendino, vedova Salvatore Greco, nata a Cianciana il 23 febbraio 1929, deceduta il 21 gennaio 2016 Maria Gaetana Arcuri, vedova Giuseppe Miceli, nata a Cianciana il 3 gennaio 1923, deceduta il 21 gennaio 2016 Carlos Joseph Carubia, coniugato Martina Laura Destefano, nato a Rosario (Argentina) il 22 settembre 1952, deceduto il 9 febbraio 2016 Serafina Frenna, vedova Gaetano Pulizzi, nata a Cianciana il 20 luglio 1932, deceduta il 15 febbraio 2016

DECEDUTI FUORI CIANCIANA

Antonina La Corte, vedova Alfano, nata a Cianciana il 26/09/1926, deceduta a Burgio (Ag.) il 4/09/2015 Marcello Gagliano, nato a Cianciana il 24 febbraio 1938, deceduto a Finale Ligure il 20 febbraio 2016 ERRATA CORRIGE RIFERITE AL NUMERO DI DICEMBRE 2015 Decessi : Francesco Carubia, coniugato Anna Cunsolo, nato a Cianciana il 5/3/1937, deceduto il 6 /12/2015

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 25, Italia € 26, Europa € 32, America, Africa, Australia € 38. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.


La Voce di Cianciana

Numero 1 – Febbraio 2016

SPORT JIU-JITSU: LA BUSHIDO SCHOOL DI CIANCIANA AL SECONDO POSTO NAZIONALE CON 10 ATLETI SUL PODIO CIANCIANA. Nei giorni scorsi ai campionati nazionali di Jiu-Jitsu, svoltisi a Rieti, la società di arti marziali di Cianciana, diretta dal maestro Giuseppe Diecidue, si è classificata al secondo posto tra una ventina di associazioni sportive partecipanti da tutta la penisola e ha piazzato sul podio nelle varie categorie dieci giovani atleti agrigentini, tutti di età compresa tra i 13-14 anni e i 20-25 anni, compresi nelle categorie junior e senior. Ad organizzare l’evento nazionale è stato il Centro Sportivo Educativo Nazionale e la Kuden

Goshin Ryu, società rietina del maestro Giuliano Spadoni. Questi gli atleti protagonisti dell’affermazione sportiva nazionale: Adriana Calabria di Alessandria della Rocca (2^ classificata), Simona Arcuri di Cianciana (1^ classificata), Sonia Diecidue di Cianciana (2^ classificata), Alfonso Cardinale di Bivona (3^ classificato), Angelo Montalbano di Cianciana (3^ classificato), Angelo Mattaliano di Cianciana (2^ classificato), Anita Dell’Arte di Cianciana (2^ classificata), Giovanni Fanara di Ribera (3^ classificato), Salvatore

Palumbo di Cattolica Eraclea (1^ classificato), Ivan Virzì di Cianciana (1^ classificato). A presenziare alla premiazione, avvenuta con coppe e medaglie individuali, dopo ben tre giornate intense di gare, è stato il sindaco di Cianciana Santo Alfano che si è recato a Rieti, che si è complimentato con allievi e maestro e che premierà gli atleti e la società nel corso di un’apposita cerimonia che si svolgerà giovedì prossimo al palazzo municipale di Cianciana. “I nostri obiettivi sportivi per il 2016 – afferma il maestro Giuseppe Diecidue – sono abbastanza ambiziosi perché i nostri ragazzi vogliono essere protagonisti nella Coppa Italia in programma a novembre e soprattutto vogliono mettersi in evidenza anche ai campionati internazionali di Madrid, in programma in Spagna, entro l’anno”. ENZO MINIO

PALASPORT “ PALACERAMICA” S.STEFANO DI CAMASTRA(ME) 21/02/2016

5° TROFEO AGARI COREU'O. Competizione Nazionale Amatoriale Open. La coppia Alessandra Scardino e Simone Pulizzi conquistano tre podi. L’A.D.S. Agari Coreu’o diretta da Cosimo e Pina Palumbo in collaborazione con la FIDA, Federazione Italiana Danza Amatoriale, associata al CONI ha organizzato domenica 21 febbraio 2016 la 5° edizione del Trofeo di danza “ Agari Coreu’o”.E’ stato uno spettacolo di balli, musica,colori e passione. Sono arrivati in migliaia da tutta la Sicilia per riempire il PalaCeramica di S.Stefano di Camastra (ME), cittadina che ha ospitato la manifestazione nota per la bellezza della sua ceramica. La competizione si è svolta in un’unica giornata, in pista 85 gruppi per 810 ballerini nelle danze coreografiche, e 148 coppie per un totale di 328 discipline per le danze di coppia. Presente anche tutto lo

staff del consiglio regionale ANMB, associazione nazionale maestri di ballo, con in testa il presidente Massimiliano Gandelli. Ha presentato e diretto la gara il maestro Leonardo Angileri. Alla Manifestazione sportiva hanno partecipato pure gli atleti dell’A.S.D. Manuela Dance di Sciacca ottenendo diversi primi posti, tra i quali la coppia Ciancianese formata da Alessandra Scardino e Simone Pulizzi, i ragazzi hanno dovuto “duellare”per conquistarsi il voto dei giudici e dei maestri in sala, ma alla fine i due ballerini hanno conquistato ben tre podi, classificandosi al 1°,2° e 3° posto in tre diverse discipline. Complimenti a Simone ed Alessandra per i piazzamenti ottenuti, sicuramente ci regaleranno nelle prossime gare ancora delle belle soddisfazioni. Angelo Scardino


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