La Voce2 Aprile 2014

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Anno XIV- N° 2– APRILE 2014 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

-LA POLISPORTIVA CIANCIANA VINCE IL CAMPIONATO PROVINCIALE DI TERZA CATEGORIA E VIENE PROMOSSA IN SECONDA -SPECIALE SETTIMANA SANTA 2014 -LA FESTA DI SAN GIUSEPPE 2014 -RESTAURATO E RESTITUITO ALL’USO LITURGICO L’ANTICO FONTE BATTESIMALE DELLA CHIESA MADRE

IN QUESTO NUMERO L’Angolo della Posta

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La masseria di Bissana, le maccalube di M. Ferraro Pag. 11

La Polisportiva Cianciana vola in Seconda Categoria

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Pietro Arfeli dona ritratto a Tanina ed E. Giannone Pag.12

Speciale Settimana Santa 2014

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Il Salotto della Poesia

La Festa di San Giuseppe 2014

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Mi ricordo che…Il comizio di Peppino di Di Noto Pag.13

Tavola di San Giuseppe a Dammarie-les-Lys

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Mi ricordo che….di Salvatore Cuffaro

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Case in Festa

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Segnali stradali luminosi- Notizie dall’Anagrafe

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Ciancienesi se li conosci… li cerchi : Alfonso Piazza

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Restaurato l‟antico fonte battesimale della Matrice Pag.16

Sostenitori de La Voce

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Oltre il Marmo

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FESTA DEL PATRIARCA SAN GIUSEPPE 2014. LA TAVOLA DELLA SUPERIORA ANTONELLA MARTORANA IN FERRARO


Corrispondenza

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Anno XIV - Numero 2 Aprile 2014 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 14 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2014 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

DA ADELAIDE-AUSTRALIA, Caro Salvatore, grazie per l'ultimo numero della Voce, che mi giunge sempre con molto piacere. Ti prego rinnovare il mio abbonamento e quello delle mie sorelle Anna e Angelina .Ti ho trasferito elettronicamente la quota per i tre abbonamenti e, come di solito, qualcosa in più come membro sostenitore. Colgo l'occasione per salutare i miei cugini Angelina Giambrone, Andrea e Antonino Arcuri con le loro famiglie. Porgo anche un caro saluto ed un augurio per il suo ottantesimo compleanno alla signora Concetta Ciaravella vedova Frisco, mamma di mio nipote Piero. Un caro augurio ed un abbraccio particolare a Padre Don Filippo Ferraro nell'occasione del suo novantesimo compleanno. Padre Ferraro nella sua persona rappresenta Cianciana ed è il simbolo sublime e l'icona del nostro paese. Ti prego di salutarmi tutti i nostri amici comuni, in particolar modo Eugenio Giannone, Gaspare e Sina Albanese, Filippo e Silvestro Acquisto con le loro famiglie, Ignazio e Rosa Gagliano, Ciro Tornitore e famiglia e quanti ho avuto la fortuna di rivedere e riabbracciare durante la mia tanto breve ma meravigliosa visita a Cianciana il maggio scorso. A te e famiglia un saluto e un abbraccio da me ed i miei tutti, Bernardo Barbera Da Trapani Gaetano Di Noto scrive una LETTERA APERTA A GASPARE D’ANGELO Voglio scriverti qui affinché i nostri compaesani sappiano cosa penso di te. Ho letto “La Mia Sicilia” che mi hai gentilmente inviato. E‟ stato come ricevere una randellata sulla testa. Mi hai disorientato, sorpreso, incantato. Un caleidoscopio di fatti, di persone, di sensazioni, di pugni sferrati nello stomaco di chi legge. Sei grande Gaspare! Così poliedrico, geniale, folle di quella follia che anima i geni. Nelle tue pagine ho visto il sociologo, ma soprattutto l‟UOMO. Ho sentito le tue grida contro la violenza, contro le ingiustizie, contro la sperequazione sociale. Voglio rileggerlo lentamente, scandendo ogni singola parola per gustarlo come un liquore raro. La vita spesso si diverte a disperdere le persone come l‟autunno spoglia un albero delle sue foglie ed il vento le spinge in tante direzioni e le porta lontano. Rimpiango che le tue e le mie vicende personali mi hanno impedito di conoscerti prima, di non averti frequentato e non poterti frequentare ora come vorrei. Spero di poterti incontrare presto ed avere il privilegio di abbracciare una persona del tuo spessore umano e professionale. E.. per non sembrare teorico voglio andare a mangiare con te polenta e osei alla Trattoria del Teatro di Bergamo Alta. Ciao grande orso! Hai tutta la mia ammirazione! Gaetano Di Noto Da Grandate-Como, Perché il cimitero di Cianciana è senza illuminazione ? Ci sarà una ragione! Sicuramente c‟è, ma non si può accettare che da molto tempo manchi quella luce, quella luce che ci indica che lì riposano le nostre radici. Un mondo che rimane nei nostri pensieri fatti d‟amore e affetti personali. Ciò mi fa pensare che anche noi saremo inevitabilmente come loro. Non voglio alzare l‟indice del giudizio, speranzoso di riavere quella fiammella che indica con molto significato, qui siamo noi, il tuo passato, le tue origini e restiamo parte di voi. Francesco Dato, 20 gennaio 2014. Da Agrigento, Egregio professor Panepinto, rinnovo con molto piacere, per l‟ennesima volta, l‟abbonamento a “la Voce di Cianciana” perché seguo con orgoglio e simpatia le attività culturali che animano questo mio amato paesello natio e la sua straordinaria evoluzione civica. I ricordi e le nostalgie mi pizzicano il cuore. Penso, soprattutto, a quei giochi che da ragazzo facevo “a lu canaleddu” : a li pumetta, a lignu santu, a li pizzati cu la strummula e tanti altri, ma tutti coinvolgevano la nostra personalità e che ora, purtroppo sono diventati anacronistici, per non dire ridicoli per


Sport

Numero 2 - Aprile 2014

una gioventù che vive all‟ombra dei computer. Penso anche alla gioia che mi pervadeva appena vedevo spuntare il campanile della chiesa Madre allorché, ragazzo, venivo col treno a passare le ferie a Cianciana. Oggi la nostra città, grazie all‟abnegazione dei suoi amministratori, è diventata cosmopolita. A proposito mi viene in mente quanto scriveva attorno agli anni 39-40, su un articolo del Giornale di Sicilia, il compianto avvocato Giandalia “Cianciana per il suo dolce e temperato clima e per la proverbiale accoglienza dei suoi cittadini potrebbe diventare una zona climatica di primaria importanza e di forte richiamo turistico”. Questo auspicio è diventato realtà per la gioia e la prosperità di tutta la cittadinanza e per la significativa svolta culturale. Giacinto Schembri P.S. Allego una poesia che ho dedicato a mio fratello Giuseppe, ex funzionario all‟assessorato ai lavori pubblici, nato a Cianciana il 22 luglio del 1925 e spentosi a Palermo l‟8 gennaio c.a., dopo una lunga e travagliata malattia. Spero che voglia pubblicarla. Nel ringraziarla la prego gradire i sensi della mia più alta stima e simpatia.

GRANDI I RAGAZZI DELLA POLISPORTIVA CIANCIANA CHE VINCENDO IL CAMPIONATO PROVINCIALE DI CALCIO DI TERZA CATEGORIA

VIENE PROMOSSA IN SECONDA CATEGORIA

“Una stagione Fantastica – commenta il Presidente Massimo D‟Angelo – sin dall‟inizio abbiamo lavorato per la Vittoria del Campionato ed alla fine ci siamo riusciti. E‟ stata una gioia indescrivibile, al culmine di un‟annata piena di impegni e sacrifici, ma adesso è tutto passato e c‟è solo la gioia!” La gioia per un campionato vissuto da protagonisti, con la squadra bianco-verde che sin dalle prime giornate è stata nelle posizioni di vertice del girone e che è culminata con la vittoria della finale play-off contro il San Biagio Platani, per 2-0, in uno Stadio “Setticasi” invaso da oltre 500 tifosi e appassionati provenienti da Cianciana e dai paesi vicini. La Stagione regolare dei ragazzi, guidati in panchina da Raimondo Salemi, si è chiusa al secondo posto a soli 2 punti dal Ribera, ma visto il miglior piazzamento in Classifica i nostri Ragazzi hanno ottenuto il Diritto di disputare la Finale Play-Off tra le mura amiche, e non hanno fallito l‟obiettivo, sconfiggendo il forte San Biagio Platani, in una partita che ha visto i Ciancianesi sin dai primi minuti all‟attacco, guidati dal Bomber Iapicone e dal Capitano Bahou.

“Abbiamo concluso la stagione regolare al secondo posto, a due punti dal Ribera - prosegue il Presidente D‟Angelo- ma non ci sentiamo secondi a nessuno : Miglior Attacco....58 goal...Miglior Difesa (compreso il Playoff) solo 15 goal subiti...Miglior Differenza Reti +43... Stefano Iapicone capocannoniere del Girone con 23 Goal in 20 partite...solo per una giornata storta non siamo arrivati primi nel girone...Ma forse è meglio così.. .è stato magnifico così...vincere la finale in Casa è una cosa unica!” Dopo la partita la festa, la scalunata che si tinge di Bianco-Verde e i brindisi!Grazie a Tutti quanti ci hanno dato una mano, ed arrivederci ai prossimi eventi! CLASSIFICA FINALE : Atletico Ribera 51, Polisportiva Cianciana 49, San Biagio Platani 46, Calamonaci 36, La T. A. N. A. Football Club 26, Virtus Canicatti 23,Real Phintia (-1) 22, Fontanelle Calcio 2013 16, Quisquinese 15, Canicatti 1928 11, Citta Di Joppolo 6. CLASSIFICA MARCATORI :Stefano Iapicone 23 Goal, Davide Maniscalco 9,Giovanni Ferlisi 8,Roberto Cimino ,Gero Abate 3,Domenico Carubia 2,Alfonso Di Maria 2,Fabio Ceroni 2,Salah Bahou 2,Giuseppe A. Diecidue 2,Salvatore Piazza 1,Salvo Cullaro 1,Giuseppe P. Diecidue 1. S.P.


Festività

La Voce di Cianciana

SPECIALE SETTIMANA SANTA CIANCIANA FEDE,CULTURA E FOLCLORE NEI RITI SACRI di Enzo Minio E‟ una delle feste più antiche, popolari, tradizionali ed intrise di intima religiosità tra i comuni della provincia di Agrigento. Basta dire Via Crucis Vivente o pronunciare il nome di associazione “Settimana Santa” che tutti pensano ai riti sacri di Cianciana che sono cominciati la domenica delle Palme e si sono conclusi il venerdì notte con la deposizione del Cristo Morto, con una sacra rappresentazione di personaggi biblici viventi che non ha eguali in altri paesi perché a Cianciana viene coinvolta l‟intera popolazione, dai bambini agli anziani, di ogni ceto sociale. E‟ l‟associazione “Settimana Santa”, diretta da Gerlando D‟Angelo, ad organizzare ormai da diversi decenni i riti della Morte e Passione di Gesù Cristo con una manifestazione a cui collaborano l‟assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo, il comune di Cianciana, la parrocchia della Santissima Trinità e la congregazione di Maria SS. Addolorata e Gesù Crocifisso. Oltre 150 tra attori e figuranti, in rigorosi costumi d’epoca, tutti appassionati di recitazione, su un testo tratto della “Passio Christi” con la rivisitazione del regista locale Mario Cammarata, hanno intrattenuto la popolazione, i visitatori e i turisti, che quest‟anno sono arrivati pure dall‟estero, per un‟intera settimana con il preludio, la sfilata dei quadri della Passione il mercoledì, con l‟ultima cena, il processo, la flagellazione, la condanna di Gesù il giovedì e con la Via Crucis, sempre con personaggi viventi, la crocifissione, la morte, la processione con l‟urna e la deposizione del Cristo il venerdì sino a tarda notte. Tra le novità di quest‟anno, per la prima volta nei riti sacri, vi sono la crocifissione, accuratamente realizzata con i per-

sonaggi viventi dell‟associazione a mezzogiorno di venerdì prima della crocifissione tradizionale con le statue, e il mercoledì alle 21 il preludio con la sfilata dei quadri della Passione. Il Venerdì santo tutta la città a lutto ha partecipato mestamente ai riti sacri, con attimi di palpitazione, commozione e anche di riflessione. L‟evento religioso e tradizionale desta interesse tra migliaia di visitatori che con telecamere, macchine fotografiche e telefonini trasmettono le immagini ai parenti lontani da Cianciana, sparsi in ogni angolo del globo. “La manifestazione che portiamo avanti da anni – ci dice il presidente dell‟associazione “Settimana Santa” Gerlando D‟Angelo – ha un duplice scopo, quello di annunciare il messaggio di Gesù, attraverso la sua Passione, con il risveglio della fede, e quello di creare e sviluppare rapporti culturali, filantropici tra le tutte le associazioni italiane ed europee che rappresentano la vita e la morte di Cristo. Tanto è vero che sono arrivate in città due nutrite delegazioni di cittadini europei che, provenienti dalla Francia e dal Belgio, hanno assistito alla Settimana Santa e si sono fermato altri giorni per visitare il territorio”. Mario Cammarata, regista teatrale ciancianese, dopo un paio d‟anni di pausa e dopo decenni di intensa attività, è tornato a dirigere l‟opera sacra e i tanti attori. “Abbiamo presentato alcune varianti – ci dice il regista – come il preludio che il mercoledì si è svolto con una sfilata storica in costume per dare maggiore dignità alla rappresentazione con la voce dal vivo e con la flagellazione il giovedì affidata a due esperti attori locali che hanno frustato il Cristo e che hanno recitano durante il rito, suscitando pietà e intensa commozione tra i fedeli”. L‟aspetto peculiare della sacra rappresentazione è data dal pieno coinvolgimento di tutta la popolazione. La suggestione provocata dai personaggi viventi è talmente tangibile che l‟intera città partecipa all‟evento. Lunghe ali di folla e fedeli commossi, con qualche esercizio commerciale che chiude pure i battenti per il momento di lutto, hanno animato le varie fasi della festività. Solo la domenica di Pasqua è festa grande, di gioia, di pace e di resurrezione quando a mezzogiorno sul corso principale, sotto la torretta dell‟orologio comunale, si incontrano i simulacri di Gesù e di Maria. ENZO MINIO

I 150 ATTORI DELLA SETTIMANA SANTA 2014 Tutta la città partecipa alla Settimana Santa. Non c‟è famiglia che non abbia un componente coinvolto nei riti sacri. Ecco l‟elenco completo degli attori: PERSONAGGI PRINCIPALI - Gesù: Liborio Curaba, Maria: Carolina Cicchirillo, Maria Maddalena: Giusy Di Liberto, Maria Di Cleofa: Lina Lo Monaco, Veronica: Elisa Caltagirone, cieco: Luigi Gagliano, Pilato: Domenico Tornatore, Claudia: Francesca Cicchirillo, Lucio: Alfonso Di Maria. SACERDOTI – Caifa: Francesco Alfano, Anna: Franco Ciraolo, Aram: Gigi Loria, Haggai: Alfonso Salamone, Giuseppe: Vincenzo La Corte, Nicodemo: Fabio Albanese, sacerdoti: Domenico D‟angelo,

Franco Cicchirillo, Giuseppe Gagliano, Calogero La Corte, Vincenzo Paci. SOLDATI EBREI - Claudio Mirasola, Mario Mirasola, Francesco Gambino. APOSTOLI – Pietro: Gino Pace, Giovanni: Peppe Attilio D‟Angelo, Giuda: Carmelo Gullotta, e Salvatore Perconti, Gabriele Arcuri, Domenico Tamburello, Pietro Bondì, Pietro Sanzeri, Salvatore Perconti, Savio Martorana, Salvatore Carubia, Antonio Lo Monaco. PERSONAGGI – Erode:Giovanni Lo Bue, Erodiade: Sabrina Taglialavore, servo di Erode: Francesco Campisi e Franco Bondì, Giuseppe Diecidue, Antonella Pullara, (continua pag. seg.)


Conferenze

Numero 2 - Aprile 2014

Fabiola Ragona. FLAGELLATORI - Domenico D‟angelo, Giuseppe Montalbano, Giuseppe Miceli, Maurizio Termini, Calogero La Corte. LADRONI Davide Perconti e Mercurio Campisi. PIE DONNE Teresa Fidanza, Rosalia Castellano, Giovanna Amato, Clara Messina, Sabrina Taglialavore, Antonella Martorana, Angela Carubia, Fabiola Ragona, Giusy Perrone, Lucia Riggio, Maria Rosaria Alessi, Isabella Di Prazza, Maria Antonina Setticasi, Maria Cocolinette Giannetto, Rosa Lo Pilato e Piera Conti. BAMBINI - Alessia Caruso, Aurora Ferraro, Ornella Montalbano, Giorgia Montalbano, Elisa Musso, Gino Carubia, Salvatore Messina, Serena Milioto, Simona Arcuri, Francesca Chiappisi, Sophia D‟Angelo e Lorena Messina. SOLDATI ROMANI – Salvatore Di Frisco, Matteo Fortunato, Domenico Bosciglio, Gigi Loria, Giuseppe Cusumano,

Giuseppe Costanza, Alfonso Ciraolo, Elvis Montalbano, Salvatore Spoto, Federico Pace, Giacobbe Mazouz, Pietro D‟Angelo, Antonio Di Maria, Luigi Cicero, Giacinto Alba, Giuseppe Panepinto, Antonio Cammarata, Giovanni Ferlisi, Filippo Tommasino, Davide Virzì, Giuseppe Passafiume, Davide Cimino, Vito Cicchirillo, Federico Montalbano, Salvatore Forte, Silvio Filocco, Parys Di Prazza, Leonardo Di Stefano, Ignazio Ciraolo e Antonio Traina. COLLABORATORI - Mariangela Di Fratello, Giuseppe Di Maria, Antonio Caruso, Salvatore Martorana, Chiara D‟Angelo, Ingravidi Vincenzo, Marika Sciurba, Mariella Traina, Tornatore Ciro, Alessandro Piazza, Salvatore Coniglio, Domenico Contissa, Massimo D‟Angelo. REGIA – Mario Cammarata, AIUTO REGIA - Marika Sciurba.

CIANCIANA PUNTA SUL TURISMO RELIGIOSO A margine delle celebrazioni del Venerdì Santo, l‟associazione “Settimana Santa” di Cianciana ha organizzato il primo raduno regionale delle associazioni che in Sicilia mettono in scena la rappresentazione vivente della passione di Cristo con una giornata di studio sui riti sacri siciliani, con un incontro partecipato svoltosi nel salone del centro sociale. Il fine della riunione, alla quale ha preso parte il presidente dell‟associazione Europassione per l‟Italia Flavio Sialino, arrivato appositamente da Udine, è quello della salvaguardia e della conoscenza del ricco patrimonio culturale, storico, artistico della Sicilia e della provincia di Agrigento e anche l‟opportunità di creare uno sviluppo turistico, religioso e non, praticabile. Alla giornata di studio hanno partecipato con relazioni, filmati, materiale illustrativo le delegazioni delle associazioni di Barrafranca, Caltanissetta, Trabia, Cianciana con i responsabili dei gruppi e i sindaci delle cittadine. Gerlando D‟Angelo ha reso noto che altre associazioni e confraternite siciliane hanno aderito al progetto comune, ma che non hanno potuto prendere parte al raduno di Cianciana perché impegnate nei rispettivi paesi con i preparativi e con le rappresentazioni sacre. Si tratta dei comuni di Pedara, Augusta, Carini, Canicattini Bagni, Balestrate, Sci-

cli, Polizzi Generosa, Agrigento e Taormina i quali hanno offerto la loro disponibilità a collaborare con i confratelli ciancianesi e hanno proposto la convocazione di un‟assise unitaria lontana dagli impegni che precedono la Pasqua. All‟incontro hanno preso parte l‟arciprete don Angelo Carenzia, il sindaco di Cianciana Santo Alfano, i rappresentanti delle associazioni e gli amministratori comunali Carmelo Orofino, Salvatore Lupo, Leonardo Ortolano, Filippo Vallelunga, Concetta Ansaldo, Gianni Taibi e Flavio Sialino, quest‟ultimo presidente di Europassione per l‟Italia. I lavori del raduno sono stati curati da Francesco Cannatella, appassionato ricercatore di tradizioni popolari e autore di pubblicazioni. Sia Gerlando D’Angelo che Flavio Sialino hanno sottolineato che lavoreranno in sintonia sia per la creazione di un‟associazione siciliana che raggruppi tutti i sodalizi religiosi interessati dai riti sacri e dalla loro rappresentazione scenica e vivente, per la costituzione di un circuito turistico e religioso attraverso le province isolane e soprattutto per ottenere dall‟Unesco, con un progetto in itinere, il riconoscimento delle manifestazioni religiose tradizionali come patrimonio dell‟umanità. ENZO MINIO


Ricorrenze

La Voce di Cianciana

LA FESTA IN ONORE DEL PATRIARCA SAN GIUSEPPE 18-19 MARZO 2014 Poi, per grazia ricevuta a lui si dedicano le tavole, presso le quali si siedono i Santi, poveri e bisognosi della collettività, per assaporare i tanti prodotti della terra generosa. Ed è festa per tutti i ciancianesi che danno il loro fattivo contributo per la riuscita della festa.

Lontani ormai i rigori invernali, è arrivata finalmente una timida primavera e con essa puntuale la festa di San Giuseppe che apre il ciclo dei festeggiamenti primaverili. Il Santo è particolarmente venerato dalla collettività ciancianese, nel rispetto delle tradizioni consolidatesi nei vari decenni di storia, condivise e rispettate da tutta la popolazione che ha sempre dimostrato un particolare attaccamento a questo evento religioso e una sincera devozione nei confronti del Santo, patrono della Chiesa Universale, protettore di tutti i poveri e di chi soffre la fame e il freddo, a cui i devoti si rivolgono nei momenti di bisogno, nei momenti di tristezza, nei momenti di paura affinché egli, padre putativo di nostro Signore, possa intercedere per noi presso di Lui e alimentare le nostre speranze.

Quest‟anno si è fatto carico di organizzare i festeggiamenti il comitato costituito dalla presidente Antonella Martorana in Ferraro con gli assistenti Giuseppe Bosciglio e Angela Castellano in Cicchirillo. Ci ha riferito la signora Antonella Martorana : “ I segni che San Giuseppe desiderava che organizzassi proprio io la sua festa sono stati innumerevoli. Già mia madre Fina Giannone ha sognato per tanti anni, proprio nel periodo della sua festa, un vecchio con un bastone che bussava alla sua porta. Io per grazia ricevuta, avevo intenzione di dedicare una tavola al santo, senza ancora stabilire né la data né il numero dei santi. Durante il rosario della Madonna Pellegrina, nell‟abitazione della signora Anna Pulizzi in Carubia, Giuseppe Bosciglio conversava con mia madre alla quale fece notare che io, senza volerlo mi trovavo proprio sotto ad un‟immagine di San Giuseppe e che sarebbe stato bello che io prendessi la festa. Mia madre me ne parlò e io risposi che era da tempo che ci pensavo. Fu così che ne parlammo a don Angelo Cerenzia che si congratulò con me per la pia intenzione.


Ricorrenze Da notare che fino ad allora nessuno si era fatto avanti per avere la festa. La mia assistente Angela mi riferì di un suo sogno dove io preparavo la tavola, mentre lei mi collaborava. Sono molto grata al mio assistente Giuseppe Bosciglio che ne ha parlato a mia mamma. Siamo tutti molto contenti per la riuscita della festa e voglio ringraziare tutti, e sono tantissimi, quelli che spontaneamente hanno dato un valido contributo. Un particolare grazie voglio indirizzare a Giuseppe Bosciglio e Angela Castel-

lano e poi a Giovanni Caltagirone cui va il merito di avere allestito la tavola secondo i miei desideri, a Franca Setticasi in Vaiana che ha organizzato il tutto e a tutti quelli che si sono prodigati, a volte, fino a tarda notte e infine ai miei genitori e a mio marito Luigi che mi hanno sempre sostenuta ed incoraggiata”. Ma torniamo alla festa che ha

Numero 2 - Aprile 2014 richiamato moltissimi ciancianesi e non che risiedono fuori. Erano presenti in molti, venuti con 5 pullman, c‟era persino presente una comunità di italo-americani abitanti a Tampa (USA). La cerimonia della vestizione è avvenuta, come avviene da parecchi anni in via Carubia, nell‟abitazione del signor Francesco (Peppe) Montalbano. Verso mezzogiorno i tre santi, impersonati da Salvator Pace-San Giuseppe, Anna Maria Franciamore-Maria sua sposa e Emanuele Franciamore-il bambin Gesù, accompagnati dalla banda musicale e da un corteo di devoti, hanno attraversato in processione le vie del paese, già da qualche giorno addobbato con palme, simboleggianti l‟ingresso di Gesù nella città di Gerusalemme, con nastrini, mimose, agrumi ed alloro. Il corteo ha infine raggiunto la tavola della presidente in via Verdi. Nel pomeriggio i tre santi si sono recati in corso Vittorio Emanuele per la tradizionale tuppiatina a lu funnaco (davanti alla farmacia Contissa) e poi alla scalinata dell‟Orologio per il desinare. Nella serata si è svolta la solenne processione per le vie del paese conclusasi con i fuochi d‟artificio. S.P.

TAVOLA DI SAN GIUSEPPE ALLESTITA A DAMMARIE-LES-LYS (FRANCIA) DALLA FAMIGLIA DI FRANCESCO MATTALIANO La voglia di rispettare le tradizioni e precisamente domenireligiose del nostro paese, il desiderio ca 4 maggio 2014. Per di onorare San Giuseppe e la Sacra l‟occasione un gruppo di Famiglia : sono stati questi i sentiCiancianesi si è recato in menti che hanno indotto la famiglia Francia per dare una del signor Francesco Mattaliano, mano. Numerosissimi ciancianese emigrato in Francia da sono stati i Ciancianesi più di cinquanta anni, a voler allestire residenti in zona a visinel proprio ristorante sito a Dammatare la tavola ai quali si rie-les Lys, a pochi chilometri da Pasono aggiunti altrettanti rigi, una tavola in onore del patriarca Francesi. Presente altresì San Giuseppe. Già quattro anni fa il una delegazione del Cosignor Francesco aveva manifestato mune di Cianciana, coai parenti di Cianciana questo suo stituita dal sindaco Santo grande desiderio e l‟evento si è concretizzato quest‟anno Alfano e dal consigliere comunale Felice Milioto. S.P.


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

90° compleanno per la signora GAETANA FILOCCO, vedova Giuseppe Ciraolo, festeggiato a Cianciana il 3 febbraio 2014. La signora Gaetana ha 8 figli, 5 femmine e 3 maschi, 20 nipoti e ben 28 pronipoti. 80° compleanno per la signora BENEDETTA VAIANA, vedova Caltagirone, festeggiato a Canciana il16 febbraio 2014

NOZZE DI PERLA ( 30 ANNI DI MATRIMONIO) PER I CONIUGI GASPARE D’ANGELO E JUDITH EVANS Palermo, Chiesa di San Francesco d‟Assisi, 26 aprile 1984, Bergamo 26 aprile 2014


Ambiente & Sociale

Numero 2– Aprile 2014

FOTO A SINISTRA SPOSI

SANDRA E YOANN CALTAGIRONE, figlio di Saverio e di Joséphine Caltagirone, Saint Romain en Jarez (Francia) 7 settembre 2013. FOTO A DESTRA 2° COMPLEANNO PER TEODORO CALTAGIRONE, di Lorenzo e di Justyne, festeggiato a Cernobbio (Como) il 18 marzo 2014. LAUREA IN BENI CULTURALI PER FELICE CAMMARATA, conseguita presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università di Palermo, Agrigento, 10 marzo 2014. Titolo della tesi: Romito, Blandaleone e Lauricella: Editori ad Agrigento nel XIX secolo. Relatore: Prof.ssa Claudia Rosalia Giordano.Il lavoro presenta la storia dell' editoria siciliana, in particolare quella agrigentina e la storia di tre editori ( Romito, Blandaleone e Lauricella) che vissero nella città di Agrigento tra la fine del '700 e la prima metà dell' 800. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con la soprintendenza di Agrigento e mira a far capire e conoscere l' intera storia dell' editoria dell' isola precisamente dalla fine del „700 ai giorni nostri. 61° COMPLEANNO PER

VINCENZO SCARLATA, nella foto con la moglie Antonina Ficatrrotta e le figlie Rosamaria e Sara, festeggiato a Cianciana il 19 aprile 2014

NASCITA MAELANN CALTAGIRONE, di Grégory e Morgane Hervé, nata a Lorient (Francia) il 16 aprile 2013


Ambiente & Sociale Laurea in Ingegneria dei Sistemi Edilizi per

ANDREA CARUBIA, conseguita presso l‟Università di Palermo il 27/03/2014 con la votazione di 110/110 e la lode. Titolo della tesi “Valutazioni contestuali e analisi costruttiva finalizzata all‟apporto energetico: quartieri di edilizia residenziale pubblica degli anni cinquanta. Villaggio Ruffini.” Relatore Prof.ssa Silvia Pennisi. Lo studio affrontato nella tesi si inserisce nell‟attuale problematica della riqualificazione energetica degli edifici e della loro certificazione. In particolare ha l‟obiettivo di contribuire alla creazione di linee guida per il recupero dei manufatti edilizi dal punto di vista delle prestazioni energetiche dell‟involucro edilizio. Lo studio si concentrata su una particolare tipologia costruttiva, caratteristica dell‟edilizia pubblica residenziale degli anni Cinquanta

La Voce di Cianciana a Palermo, proponendo e analizzando delle soluzioni tecniche mirate a tale tipologia costruttiva dal punto di vista delle prestazioni energetiche delle singole componenti dell‟involucro, in modo da rispettare i valori di legge, e dal punto di vista del costo totale dell‟intervento analizzato.

CIANCIANESI : SE LI CONOSCI...LI CERCHI ! Ciancianesi: Se li conosci… li cerchi! Abbiamo avuto modo, nel tempo, di presentare i profili di figli di Cianciana che hanno illustrato con la loro attività il nostro Paese. Con questa rubrica, curata da Eugenio Giannone, iniziamo a presentarne altri. Quanti possono apportare un contributo di conoscenza e approfondimento sono invitati a inviare le notizie alla Redazione de “La Voce”. In questo numero la Voce presenta il pittore Alfonso Piazza

ALFONSO PIAZZA, PITTORE Nacque a Cianciana, da Vincenzo e Giuseppina D‟Angelo, nel 1926. Esercitò la professione di commerciante di materiale edile prima e di tessuti (corredi) dopo, a Gela e a S. Stefano Quisquina, dove è morto nel 2008. Artista attento al mondo animale e vegetale, che dipinge dal vero, e alla vita dei Santi, che ritrae con amore e devozione. Autodidatta, al di fuori di qualsiasi condizionamento, si muove ubbidendo unicamente al suo estro miscelato alla sua grande sensiALFONSO PIAZZA, Lavandare. Colori,olio su tela, cm. 110x70 bilità. Riprendendo una citazione di Camile Corot, uno dei maggiori paesaggisti dell‟‟800, si sarebbe potuto far dire a quest‟artista: “Il mio dre e in quelle della B. M. V. del Carmelo site in S. Stefano istinto mi spinge e io gli obbedisco!”. Alcune delle opere si Q., altre in collezioni private a Cianciana e a Milano nella possono ammirare nelle sale parrocchiali della Chiesa Ma- parrocchia dei Quattro Evangelisti.

SOSTENITORI DE “LA VOCE DI CIANCIANA” La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l’abbonamento PER L’ANNO 2014. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : CIANCIANA : Ditta Castellano Impianti; ITALIA : Giuseppina Salvioli-Palermo, Lidia Ciaravella Bondì-Mombaruzzo, Luigi Alfano-Bregnano, Giuseppe Bellanca-Cernobbio, Vincenzo Caltagirone-Maslianico, dottor Giuseppe D‟Angelo-Milano,Michelangelo Maragliano-Monticelli d‟Ongina, Ignazio Cammisano-Nuoro; ESTERO : dottor Bernardo Barbera-Adelaide (Australia), Filippo Ferraro-Adelaide (Australia), Girolamo Cannova-Renaix (Belgio), Giuseppe Giannone-Montignie sur Sambre (Belgio), Vincenzo Miceli-Haine Saint Pierre (Belgio), Salvatore Schembri-Volonne (Francia), Gaspare Lo Monaco-Verbert (Germania), Rosario Campisi-Schwarzenbek (Germania).


Saggistica

Numero 2 - Aprile 2014

PER CONOSCERE IL TERRITORIO DI CIANCIANA In questo numero di aprile, la Voce continua a pubblicare alcune parti della tesi di laurea della dottoressa Maria Ferraro dal titolo “ARCHITETTURE RURALI NEL TERRITORIO DI CIANCIANA. MASSERIA DI BISSANA: CASO STUDIO”, grazie alla quale ha conseguito la Laurea in Architettura presso l‟Università di Palermo, nell‟anno accademico 2011-2012.

LA MASSERIA DI BISSANA-Descrizione La masseria di Bissana è collocata in contrada Bissana nel territorio di Cianciana ed ha accesso dalla strada statale 118 che collega Cianciana con Raffadali. Essa è stata realizzata, come tutte le grandi masserie dei territori agricoli siciliani, in rapporto e a servizio dell‟agricoltura. La masseria è stata realizzata in modo da essere utilizzata, come centro aziendale di un importante allevamento, dal Barone Giovanni Di Sinisi che all‟epoca aveva uno dei più importanti allevamenti della zona, con centinaia di capi di bestiame. Successivamente, la masseria è stata trasmessa per eredità ai vari successori. Gli attuali proprietari sono i fratelli Giuseppe e Antonino Gagliano. Originariamente l‟estensione della proprietà terriera consisteva di circa sedici ettari e settantuno centiare e milliare settantuno di terreno confinanti con le terre di Francesco Carubia, Ciccarello Antonino, Cucuzzella Alfonso, Alfano Onofrio, Vallone Millaga, Gagliano Giuseppe, e la trazzera per Cattolica Eraclea. Le colti-

vazioni sono sempre state quelle che servivano ad uso della proprietà stessa, soprattutto quindi di tipo cerealicolo e foraggiero, come mangime per l‟allevamento di bovini ma anche dei numerosi cavalli, che servivano per gli spostamenti dei componenti della famiglia. Infatti, dai racconti dell‟attuale proprietario, viene fuori la storia di una famiglia benestante che usa la masseria non solo come luogo di lavoro, ma anche come luogo di soggiorno per alcuni giorni dell‟anno. La masseria manifesta chiaramente le caratteristiche tipiche di un edificio difensivo con le sue piccole finestre presenti nell‟ampia facciata. Tutto ciò ha comportato grossi oneri, che spesso sono ripagati solo dall‟amore che si può provare per un luogo legato alla propria famiglia . L‟allevamento è destinato alla produzione di carne, per cui per poter alimentare gli animali si rende necessaria la produzione e la coltivazione mangimi e foraggi. Le varie colture individuate nel terreno che circonda la masseria, sono: pascolo, seminativo, oliveto, vigneto.

LE MACCALUBE Nel feudo di Bissana si trovano dei vulcani fangosi che vengono detti Abisso piccolo, Abisso Grande e Maccaluba. I primi due sono posti nel piano detto Quarto dell‟Abisso e l‟altro nel torrente che vi sta dappresso verso borea. Essi diversamente da quelli di Aragona non formano mucchi di forma conica ma si presentano come dei laghetti in cui scaturiscono bolle di acqua salsa eccessivamente torbida o a dir meglio di fango liquido spinto in su dal gas idrogeno carbonato. Tali eruzioni vengono detti Maccalube, cioè luogo dei rovesci. Dell‟esistenza delle Maccalube di Bissana ne parla il frate Tommaso Fazello, che le descrive nella sua Storia della Sicilia del 1558: ”Non lontano da questa campagna tra Agrigento e Bivona , cittadella dal nome recente, c‟è un lago sulfureo , volgarmente detto Bissana, che si estende per un giro di cento . In esso si trovano due crateri che emettono a turno acque perenni fino ad un‟altezza di tre cubiti” Altri vulcani fangosi esistono non lontani dalle Maccalube. Uno di questi si trova nel feudo Mailla nel territorio Bivonese nelle vicinanze di Cianciana e precisamente nel torrente che divide il feudo Mailla da quello della Balata. Secondo alcuni studio-

si questi vulcani di fango avrebbero la stessa origine,variano di estensione a seconda del suolo argilloso che forma il bacino e rigettano dai loro piccoli crateri un liquido fangoso più o meno salato sospinto dai vari gas.Nell‟epoca delle piogge cambia il loro aspetto per la facile azione che il gas esercita sul terreno. Vito Amico , nel suo “ Dizionario Topografico della Sicilia “ alla voce “ Bissana “ fa riferimento alle Maccalube: “ Vi hanno crateri numerati sino a 150 da Giacomo Adria, donde scaturisce bollendo, putrida e puzzolente acqua mischiata di terra,che allorchè vien fuori con l‟acqua, si ammassa intorno al cratere, ma è poi di nuovo assorbita, e svanisce;poiché non è già perenne l‟eruzione, ma in tempo stabilito suscitasi una tempesta continua per alcuni giorni, e quella cessando, stanno i crateri,e i sollevamenti della terra svaniscono in piano. Avviene un gran fragore nell‟eruzione, e qualche volta tanta è l‟abbondanza delle acque da venire ad allargare il lago;ma non sempre sono i crateri nello stesso sito, né del medesimo numero. Duranter l‟eruzione deserta la contrada, trasferendosi in altro luogo gli abitanti, a non infettarsi del tremendo fetore.


Letteratura

La Voce di Cianciana

PIETRO ARFELI DONA UN RITRATTO AD EUGENIO GIANNONE IN OCCASIONE DEL COMPEANNO Pietro Arfeli dona un ritratto ad Eugenio Giannone in occasione del compleanno. L‟opera, che ritrae il nostro collaboratore assieme alla moglie Tanina, misura cm 50x70 ed ha supporto in cartoncino Fabriano. Il ritratto è' stato realizzato utilizzando due fotografie da cui sono stati tratti i due soggetti rappresentati, assemblandoli e avvolgendoli opportunamente, per costruire un delicato e armonico accostamento possibile solo nella raffigurazione di una coppia di persone da cui debba trasparire la certezza del reciproco amore. Per il disegno sono state utilizzate matite Derwent a grafite morbida n. 2b/4b/8b , grafite grassa della Koh-I-Noor, per i neri più cupi matita Stabilo-aquacolor nera e per i bianchi assoluti tempera bianca. Il completamento del ritratto ha richiesto circa cinque mesi con un impegno molto saltuario per il verificarsi di più imprevisti di vita del Maestro Arfeli e anche perché si voleva ottenere una buona somiglianza, quasi fotografica. “Pietro mi ha commosso - dice il prof. Giannone. – Non finirà mai di stupirmi sia come uomo che come artista. La nostra è un‟amicizia che ha radici antiche e non si è affievolita nemmeno durante i tempi del suo soggiorno a

Milano e del mio in Sardegna. Che devo aggiungere? Fatevi ritrarre assieme alla moglie e ai figli: avrete a casa qualcosa che, oltre ad essere un capolavoro, richiamerà alla mente un sapore particolare che Vi ricorderà anche i vostri predecessori, sia per la tecnica che per la composizione delle figure. Grazie sempre, Pietro”. La Redazione

IL SALOTTO DELLA POESIA In questo numero La Voce ha il piacere di pubblicare tre poesie : LA MAMMA, scritta da Francesco Dato, residente a Grandate (Como); ALL’ADORATO FRATELLO, scritta nella triste occasione della scomparsa del fratello Giuseppe, avvenuta a Palermo l‟8 gennaio 2014, dal maestro Giacinto Schembri, residente ad Agrigento e la poesia DIO MENDICANTE, di Concetta Caltagirone con la quale ha partecipato ALLA SETTIMA EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA RELIGIOSA “L’amor che move il sole e l’altre stelle” dedicato al vescovo Giuseppe Petralia e in ricordo di Monsignor Salvatore Russotto, bandito dalla Curia Arcivescovile dell‟Arcidiocesi di Agrigento, insieme alla Società Dante Alighieri Comitato di Agrigento e dall‟AIMC Provinciale di Agrigento.

LA MAMMA La mamma ti dona la vita, ti cresce, ti cura, è sempre con te. Chi ha la mamma è ricco e non lo sa. La mamma ha il cuore grande, grande come il mare, senza fine. Vede i suoi figli indifesi, a ogni età lotta per loro, giusto o sbagliato, con la forza dell‟amore, E se tu piangi, lei ti abbraccia e piange con te. E quando non c‟è più, capisci e apprezzi la grandezza del suo amore per te. Per la vita e per tutto ciò che mi ha dato non dimenticherò. Francesco Dato 25 marzo 2014 ALL’ADORATO FRATELLO Quando sei nato ho pianto E non conosco il perché, Ti copriva il capino Una cuffia azzurrina.

Per la tua morte cruda Ho pianto a dirotto E sconto il perché : Si è spenta la luce Che illuminava il mio cielo, Ora smarrito vago nel buio; Un grande dolore Mi cuoce il cervello, Tutto mi manca, La gioia, l‟affetto E il tuo sorriso. Mi gronda dal cuore Il sangue più amaro Che in natura no c‟è. Dio del cielo, o mio Signore, Asciuga il mio pianto, Sorridi benigno A questo tuo figlio Che in vita t‟ha amato! Giacinto Schembri DIO MENDICANTE Quell' “Io ” che fa' dimenticare dov‟è Dio, Lui, mendicante d'Amore , cammina contro vento,

chino su se stesso, sorretto da un bastone di legno, dove pone riposo e ristoro; la Sua dignità è il saio, il Suo Parlare è nel silenzio, dove la Parola matura dentro, mani tese verso l'altro , ferite mai rimarginate, grida di Verità mai ascoltate. Il Mendicante cammina contro vento; un aratro solca la strada con forza coraggio e impegno, togliendo quel velo d'ombra, mettendo la Parola Amore al posto del peccato. Controvento cammina il Mendicante accarezzando quelle mani tese, sanando quelle ferite, ascoltando Verità mai ascoltate! camminando vede e sana; rimettendo al suo posto la pietra scartata perché l'uomo veda e impari che quell‟ ”Io” fa dimenticare dov'é Dio. CONCETTA CALTAGIRONE


Letteratura

Numero 2 - Aprile 2014

MI RICORDO CHE...a cura di Gaetano Di Noto, ricordi di Cianciana relativi alla sua permanenza fino ai primi anni Sessanta. In questo numero la Voce pubblica il racconto Il comizio di Peppino Il comizio di Peppino Anni ‟60, Peppino Camizzi aveva deciso di candidarsi all‟Assemblea Regionale Siciliana con il Movimento Sociale (come da tradizione di famiglia). Indipendentemente dal fatto che il partito non mi piaceva, da amico gli stavo vicino. Aveva programmato dei comizi uno dei quali a San Biagio Platani per il quale mi ha chiesto di accompagnarlo e presentarlo. E fu così che una domenica i giovani temerari sono partiti armati di buona volontà e, forse, anche di un po‟ di faccia tosta. Siamo arrivati con un po‟ di anticipo sull‟orario previsto, accolti con entusiasmo da un gruppo di simpatizzanti i quali, dopo i convenevoli di rito, ci fecero fare un giro per il paese per mostrarci soprattutto i dissesti del paese, frutto, secondo loro, di una cattiva amministrazione a capo della quale c‟era il sindaco Giuseppe Grado, un comunista che pochi mesi prima, candidatosi al Senato, non era stato eletto per pochi voti. “Questa strada è rimasta in queste condizioni perchè non possono chiudere il cantiere in quanto non gli tornano i conti – diceva il portavoce del gruppo di accompagnatori.” “Per questi altri lavori si sono messi in tasca più di cento milioni”. E via di questo passo. Al momento del comizio avevamo un folto gruppo di ascoltatori perché a quei tempi, soprattutto nei piccoli comuni, i comizi erano molto seguiti. L‟accordo tra me e Peppino era che io an-

dassi avanti fino a quando lui non si sentiva pronto e mi dava una gomitata. Gli avevo suggerito, per essere più tranquillo, di leggere il discorso come facevano tanti oratori. Io non avevo scritto niente perché in sostanza dovevo dire solo poche parole. Dopo aver finito di presentare Peppino con le adeguate frasi di circostanza, che solo i giovani potevano cambiare questo e quello, che Peppino era così e cosà e tutto quello che potete immaginare, aspettavo il segnale per fermarmi, ma il segnale di Peppino non arrivava. Non sapendo cosa dire mi sono attaccato ai guasti che ci avevano mostrato ed ho caricato a testa bassa l‟amministrazione e il sindaco. “Prima di passare la parola all‟oratore voglio dire due parole su alcune cose che oggi ci sono state mostrate. Compagno quasi senatore Grado, - ho esordito - vuole spiegare ai suoi concittadini perché quel cantiere bla bla bla.” Essendomi accorto che l‟appellativo “compagno quasi senatore” faceva ridere gli ascoltatori, ho continuato sullo stesso tono: “Compagno quasi senatore Grado perché non spiega ai sui concittadini…? Compagno quasi senatore Grado, perché…? Finalmente è arrivato il segnale di Peppino che ha fatto il suo discorso terminato tra gli applausi dei presenti. La cosa, però, non è finita lì perché la domenica successiva si è presentato a comiziare a Cianciana il sindaco di San Biagio, il quasi senatore Grado. Forse punto sul vivo da tutto il sarcasmo che gli avevo scaricato addosso, ha fatto un comizio tutto “dedicato” al fascista insolente, candidato di poco conto che si permetteva di insultare la gente a casa propria. E così, mentre il danno lo avevo fatto io, il conto lo ha pagato Peppino.

Sulla scia della rubrica MI RICORDO CHE… curata, come è noto ai nostri lettori, da Gatano Di Noto, il dottor Salvatore Cuffaro, residente a Trapani , ha avuto lo stimolo a scrivere un articolo dallo stesso titolo che la Voce volentieri pubblica in questo numero.

MI RICORDO CHE… di Salvatore Cuffaro Sono andato via da Cianciana alcuni mesi dopo aver compiuto 23 anni e, alcuni giorni dopo essermi laureato con una tesi in Diritto Romano, sono partito per il servizio militare. Quasi alla fine del terzo anno e in regola con gli esami, avevo chiesto la tesi in Diritto Costituzionale. Il titolare della cattedra, il prof. Franco Restivo, in quel periodo deputato nazionale per la DC e Ministro dell‟Interno, mi rispose che avrebbe potuto darmi la tesi, ma che avrei dovuto aspettare almeno due anni per laurearmi, andando pertanto fuori corso. Feci lo stesso tentativo con il titolare di Diritto Amministrativo, ottenendo analogo risultato. Un mio amico e collega mi consigliò, per ottenere la tesi in Diritto Costituzionale, di rivolgermi al Dr. Domenico Chiappisi, allora potente segretario politico della DC ciancianese e con amici altrettanto potenti in provincia, aggiungendo che ciò mi sarebbe stato facile considerato che mio fratello Ferdinando era allora consigliere comunale di Cianciana per la DC. Gli risposi che non volevo che qualcuno in futuro potesse vantarsi di avermi favorito per la laurea. Ero

convinto che i sacrifici erano miei e solo mio doveva essere l‟eventuale merito. Non ne parlai neanche a mio fratello e così feci la tesi in Diritto Romano laureandomi entro i quattro anni di corso. Tornato in licenza qualche mese dopo, fui chiamato dal Dr. Chiappisi che si congratulò con me per la laurea aggiungendo che aveva saputo che io non avevo cercato la sua raccomandazione. Da persona intelligente qual era, disse che mi aveva sempre apprezzato e che mi apprezzava ancora di più per la non cercata raccomandazione. “In ogni caso”, aggiunse, “non avrei mai pensato di aver facilitato la tua laurea”. Parole che ricordo tuttora con piacere. Ho ancora vivi alcuni ricordi degli anni trascorsi a Cianciana, nonostante siano passati più di 50 anni da quando ne sono lontano. (continua pagina seguente)


Letteratura Un ricordo è quello di “Cunsulu”, un anziano signore di cui non ho saputo mai il cognome e che se ne stava sempre a leggere presso il salone di Gaetano Barbera, finché è rimasto a Cianciana, e poi di Benedetto Piazza e Liborio Curaba. Una sera sul tardi alcuni universitari e qualche “sfacinnatu” abbiamo incontrato Cunsulu e ad un certo punto si è cominciato a dibattere la questione se la terra gira attorno al sole o viceversa. Cunsulu sosteneva correttamente la teoria eliocentrica. Uno di noi gli obiettò: “Ma se il sole nasce a Ciniè e tramonta dietro le case di Giandalia, come si può affermare che il sole sta fermo ?”. Allora Cunsulu ha chiesto con insistenza di conoscere i nomi dei professori che lo avevano promosso per fargli togliere il diploma. La discussione si ripeté diverse volte ed ogni volta si formavano due squadre, aventi composizione sempre diversa, che sostenevano le due teorie. Un altro mio ricordo risale all’estate del 1958, quando per la prima volta venne trasmesso in televisione il campionato mondiale di calcio. In tanti ,un giorno, vedevamo una partita presso la Sezione PCI di Cianciana. Fu segnato un gol: io ed alcuni sostenevamo che la rete era stata realizzata in fuori gioco, mentre altri erano di opposto parere. Dopo qualche minuto il telecronista annunciò che il gol non era stato convalidato per fuori gioco. Al che io, con goliardica supponenza e con un pizzico di sfottò, dissi “Ragazzi imparate a vedere le partite”. Allora, uno dei più accesi sostenitori della regolarità del gol se ne uscì con una battuta infelicissima (per lui !): “Talia stu figliu di viddanu”. Mi fu facile ribattere che io studiavo per diventare avvocato ed ancora non mi ero laureato. “Tu invece, con la tua intelligenza, ti sei già laureato, però ti dico che hai sbagliato laurea. Come figlio di muratore non ti sei laureato architetto, ma soltanto tintu manuvali”. Un altro ricordo vivido è quello dei comizi elettorali, che ricordo sempre affollatissimi. Inizialmente si tenevano ai “Casotti”, comunisti e socialisti sotto l‟orologio gli altri partiti dall‟altra parte. In seguito i comizi cominciarono a tenersi dai balconi di alcuni privati. Ne ricordo uno in particolare : comiziava l‟on. Gaetano Di Leo, originario di Ribera, dal balcone di Paolo Manzullo e aveva al suo fianco oltre al padrone di casa i fratelli Paolo e Vincenzo Di Noto. Ad un certo punto, l‟oratore fece, senza alcun pudore, l’affermazione “La mafia non esiste”. Seguì nella piazza un silenzio… assordante, interrotto dopo alcuni secondi da una voce forte chiara e distinta “E chisti chi sù angileddri?”. Era stato un surfararu, Giuseppe Ritrovato. A Cianciana tutti (uomini e donne, adulti e bambini, cani gatti e “cantuneri”) sapevano se quei signori erano angioletti o meno. Un altro ricordo è legato ad una vacanza passata a Cianciana in casa di mio suocero nel mese di agosto. C‟era pure mio cognato Marcello con la famiglia. Una sera dopo cena mio figlio Alfonso e mio nipote Vincenzo sono usciti (avevano dagli 8 ai 10 anni), era già passata da poco la mezzanotte e non erano ancora ritornati. Allora io e mio cognato siamo andati a cercarli. Li abbiamo trovati impegnatissimi in una

La Voce di Cianciana partita a bigliardino. Dopo avere esaurito al gioco le loro risorse, Peppe Alba, cui mando un caro saluto, avendo saputo chi erano, li aveva fatti giocare… gratis e loro ne avevano abbondantemente abusato. Un ulteriore ricordo: è Venerdì Santo e iniziamo la salita al Calvario. Siamo io con mia figlia Angela di 4/5 anni, mio cognato Totò Martorana con la figlia Giovanna di 6/7 anni e mio cugino Ciccu Gagliano “lu mulinaru” accompagnato dalla nipote Rosalia, la più grande delle tre bambine. All‟inizio della salita mio cugino mi avverte di stare attento a mia figlia, in quanto sua nipote è un po‟ manesca. Rispondo che mia figlia deve difendersi da sola, in quanto a Trapani non sono sempre con lei. Percorriamo una ventina di metri e mia figlia torna da me piangente dicendo “Rosalia! Rosalia!”. Mio cugino mi guarda dispiaciuto e mi dice “Ti avevo avvertito”. “Ora sono io ad avvertirti”, rispondo, “stai attento a tua nipote”. Percorriamo un 3/5 metri e Rosalia torna dallo zio piangendo e mostrando un braccio su cui i denti di mia figlia avevano disegnato un bel orologio. Stabiliti i rapporti di forza, nessun incidente si è più verificato. Preciso che tra la famiglia di Padre Cuffaro e la mia non c‟è parentela, ma solo omonimia. I nostri parenti erano l‟on. Domenico Cuffaro, il fratello Gaetano e la sorella Antonietta. Due fratelli di mio nonno Ferdinando (Vincenzo e Giuseppe) e due sorelle (Anna e Rosa) erano emigrati, all‟inizio del 1900, a Rosario in Argentina, mentre una terza sorella (Francesca), dopo il matrimonio si era trasferita a Ribera. Altri parenti di parte paterna erano Iachinu e Ciccu Di Leto e la sorella Maria, divenuta mia zia, avendo sposato il fratello di mio padre, Giuseppe. Un altro parente di parte paterna era Gaetano Cappellano, che abitava sopra l‟Oratorio della Chiesa Madre. La famiglia di Padre Cuffaro era invece imparentata con Stefano Cuffaro, la cui casa era accanto a quella abitata dal fotografo “Pisca” e di fronte a quella di Ninu „Nzula. Infine un ricordo non legato a Cianciana. Era la primavera del 1971 e in quel tempo ero Capo Reparto Personale e Legale della Sede Provinciale INAM di Trapani. Era stata dichiarata fallita una grossa ditta trapanese e giudice delegato al fallimento era Giovanni Falcone. Qualche tempo prima era stata approvata una legge che separava il trattamento economico dei giudici dallo svolgimento delle funzioni esercitate, cioè tutti i giudici avevano la certezza di raggiungere il più elevato livello economico a prescindere dalle funzioni esercitate. La legge, prima della sua approvazione, aveva suscitato un vivace e aspro dibattito sui media. Ad una riunione del comitato dei creditori di quel fallimento cui partecipai in rappresentanza dell‟INAM e prima che lo stesso avesse inizio, un avvocato si rivolse scherzando a Falcone dicendogli “Dottore lei è fortunato, ha la carriera assicurata”. Parole che mi sono tornate dolorosamente alla mente quel 23 maggio 1992, quando in quel di Capaci una bomba uccise Falcone sua moglie e alcuni agenti della scorta. Salvatore Cuffaro

ALEJANDRO DI NOTO SCRIVE PER UN MAGAZINE ITALIANO Il dottor Alejandro Di Noto, argentino di origini ciancianesi, abitante a Quilmes (Argentina) ha cominciato a scrivere per un magazine italiano on-line chiamato alpi fashion magazine, the world of fashion. Chi fosse interessato può visitare questo link: http://alpifashionmagazine.com/journal/author/alejandro-di-noto/


Notizie dall’anagrafe

Numero 2– Aprile 2014

SEGNALI STRADALI LUMINOSI NELLE VIE PRINCIPALI DI CIANCIANA Per volontà del sindaco Santo Alfano e dell‟amministrazione comunale, alcuni giorni fa lungo le vie principali della nostra cittadina, e precisamente nel corso Vittorio Emanuele e lungo la parte meridionale della salita Regina Elena, sono stati collocati alcuni segnali stradali luminosi, facilmente individuabili dagli automobilisti a partire dall‟imbrunire. I segnali stradali con la loro luminosità, oltre al loro compito di regolamentare la circolazione stradale, fanno da arredamento alle

vie ed hanno altresì un altro pregio. Essi, infatti, nel loro retro sponsorizzano Cianciana con delle raffigurazioni : in un segnale, ad esempio è raffigurato il grande poeta Alessio Di Giovanni in un altro si parla del museo civico, altri parlano della festa di San Giuseppe, della Settimana Santa, della festa del raccolto del 31 luglio. E‟ stata a parer nostro, una buona iniziativa che, come ci riferisce il sindaco Alfano, sarà estesa ad altre vie, magari con lo sponsor di qualche ditta commerciale ciancianese. S.P.

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI : NASCITE Gaia Cannova, di Salvatore e di Carmen Gabriela Alfano, nata a Santo Stefano Quisquina il 3 aprile 2014 Sofia Vaiana di Salvatore e di Annamaria Carubia, nata a Santo Stefano Quisquina il 15 aprile 2014

GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Elizabeth Anne Wallace, con. Alfonso Alessi, nata a British Citizen il 17 gennaio 1942, deceduta a Ribera l‟1 marzo 2014 Domenico Curaba, coniugato Giovanna Cusumano, nato a Cianciana l‟11/06/1927, deceduto l‟8 marzo 2014 Giovanni Comparetto, con. Maria A. Maniscalco, nato ad Alessandria della Rocca il 23 giugno 1939, deceduto il 17/03/2014 Vincenza Sciacchitano, nata a Ribera il 27 febbraio 1923, deceduta il 23 marzo 2014 Ingegner Lorenzo Calamo, coniugato Felicia Raffa, nato a Cianciana il 25 gennaio 1952, deceduto il 5 aprile 2014 Rosario Pizzo, coniugato Vincenza D‟Angelo, nato a Cianciana il 4 luglio 1946, deceduto l‟8 aprile 2014 Pietra Pensato, ved. Valentino Di Paola Ficarella, nata a Cianciana il 12 dicembre 1936, deceduta il 21 aprile 2014 Salvatore D‟Angelo, coniugato Felicia Di Miceli, nato a Cianciana il 26 ottobre 1932, deceduto il 30 aprile 2014 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Benedetto Provenzano, con. Maria D‟Angelo, nato a Cianciana il 25/01/1930, deceduto a Saint Priest en Janez (Francia) il 5 marzo 2014 Gaetano Chiazza, coniugato Leonarda Chiazza, nato a Cianciana il 16 dicembre 1932, deceduto a Hoddesdon (Inghilterra) l’11 marzo 2014 Giovanni Soldano, coniugato Giuseppina Cicchirillo, nato a Cianciana il 18 luglio 1932,, deceduto a Folschviller (Francia) 1l 17 marzo 2014 Giovanni Comparetto, con. Maria Maniscalco, nato ad Alessandria d. Rocca il 23/06/1939, deceduto il 17/04/ 2014 Angela Bellanca, ved. Antonino Amato, nata a Cianciana il 29/04/1926, deceduta a Cernobbio (Co) il 23/03/ 2014 Antonino Re, coniugato Annamaria Tamburello, nato a Cianciana il 18 maggio 1931, deceduto a Ashton U.L. (Inghilterra) il 3 aprile 2014

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30 , America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.


La Voce di Cianciana

Numero 2 - Aprile 2014

RESTITUITO ALL’USO LITURGICO L’ANTICO FONTE BATTESIMALE DELLA CHIESA MADRE Nella ricorrenza liturgica della Festa del Battesimo di Gesù, celebrata nello scorso gennaio, è stato restituito all'uso liturgico l'antico Fonte battesimale della nostra Chiesa Madre. Collocata nel passato all'ingresso del tempio (il battesimo era ed è considerato il sacramento-porta di ingresso nella vita ecclesiale), la vasca battesimale, priva del piedistallo e del coperchio, da anni giaceva in deposito nella cripta della Matrice. Recuperare l'antico manufatto era doveroso per diversi motivi. Innanzitutto per il decoro liturgico. Così recita infatti, nelle premesse, il rito di benedizione del fonte battesimale: Tra le parti più importanti di una chiesa ha un posto di rilievo il Battistero, il luogo cioè in cui è collocato il fonte battesimale. In quel luogo si celebra il Battesimo, primo sacramento della Nuova Alleanza, in forza del quale gli uomini, aderendo nella fede a Cristo Signore, ricevono lo Spirito di adozione a figli. Essi vengono chiamati e sono veramente figli di Dio. Uniti a Cristo con una morte e una risurrezione simile alla sua, entrano a far parte del suo corpo; segnati dall'unzione dello Spirito, diventano tempio santo di Dio,

membri della Chiesa, «stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato» (art. 1163) ... Il fonte battesimale, specialmente se collocato nel Battistero, deve essere fisso, sempre costruito con arte e in materiale adatto, curato e nitido nella manutenzione e concepito in modo che all'occorrenza si possa prestare all'immersione dei catecumeni (art. 1168). Un secondo, importante motivo è legato al dovere della memoria. L'ampia vasca battesimale, monoblocco di marmo grigio detto "pietra di billiemi", reca la data 1703. Se consideriamo che la costruzione della Chiesa Madre inizia nel 1640 (come si può leggere nel medaglione posto sopra la porta della navata centrale) e la registrazione dei battesimi parte dal 1651 (V. l'Archivio parrocchiale), il fonte battesimale è monumento della nascita del paese e della sua vita cristiana. Come non pensare poi alle tante generazioni di Ciancianesi segnate dall'acqua battesimale di questo Fonte! Quanti itinerari umani e spirituali da qui sono partiti! Il recupero del Fonte ha richiesto la preparazione di un piedistallo composto da una struttura in ferro rivestita di marmo simile a quello antico, realizzato, insieme al nuovo cero pasquale, dal marmista Alessandro Carubia. La copertura in plexiglas decorato è stata invece creata dall'artigiano Giovanni Zaffuto. Come conviene nelle occasioni speciali, il ritorno del Fonte al suo uso merita voti augurali, per i quali ci lasciamo ispirare dalla preghiera di colletta del rituale : O Dio, che nel sacramento della rinascita/ accresci incessantemente il numero dei tuoi figli,/ fa' che i rigenerati a questo fonte di salvezza/ rendano gloria al tuo nome/ con la testimonianza della vita/ e manifestino a tutti la santità della Chiesa madre. Sac. Angelo Cerenzia


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