La Voce3 Giugno 2014

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Anno XIV- N° 3 – GIUGNO 2014 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

-DRAMMATICO INCIDENTE IN GERMANIA PER LA FAMIGLIA BOSCIGLIO -ANGELINA LO MONACO FESTEGGIA IL SECOLO DI VITA -PRIMO PREMIO LETTERARIO PER GAETANO ALESSI -ENRICA GAMBINO VINCE TAPPA MISS MONDO ITALIA -GAETANO ARFELI E IL SUO GIRO DI SICILIA IN FIAT 500

IN QUESTO NUMERO L’Angolo della Posta –Risultati votazioni europee

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La tagliatina di lu lavureddu di F. Cannatella

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Drammatico incidente per la famiglia Bosciglio

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Tesi di M. Ferraro - Il Salotto della Poesia

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Commemorato Don Gerlando Re

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Primo Premio letterario per Gaetano Alessi

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CIANCIANESI : SE LI CONOSCI...LI CERCHI !

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Mi ricordo che…Ulissi Ovu Di Gaetano Di Noto

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Enrica Gambino vince la tappa di Miss Mondo Italia

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Giro di Sicilia in 500 di Gaetano Arfeli

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Case in Festa

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Notizie dall’Anagrafe

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La festa di Sant’Antonio 2014

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Dolci vacanze a Cianciana

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100° compleanno per Angelina Lo Monaco

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Oltre il Marmo

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ANGELINA LO MONACO FESTEGGIA IL SECOLO DI VITA (articolo a pag. 10)


Corrispondenza

La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana Anno XIV - Numero 3 Giugno 2014 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

Via Cavour, 4 92012 Cianciana (AG) Italy. Tel.0922-987.462 Cellulare : 331 - 26.444.78 E-mail: salvatore.panepinto@libero,it Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario: vedi pagina 14 ! Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001. Spedizione a regime libero. Autorizzazione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commerciale. Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firmati, non rispecchia necessariamente l’opinione del giornale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la responsabilità. © Copyright 2014 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riproduzione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

Da Bergamo, Lettera aperta di Gaspare D‟Angelo al dott. Gaetano Di Noto. Gaetano Di Noto ha scritto un bellissimo libro. Siccome io scrivo ciò che sento, prego i lettori de LA VOCE DI CIANCIANA di verificare di persona: leggetelo! Già il titolo è una dicotomia: PER AMORE O PER FORZA. Questa suddivisione di un concetto in due categorie distinte e opposte, altro non è che la radicale divisione tra due entità: mafia/legalità, progresso/regresso, condizionamento sociale/libera scelta. In questo libro c'è tutto: la nostra tradizione, il nostro costume ma anche il lento (?)cambiamento. E non poteva mancare il gioco delle parti di pirandelliana memoria: Vaiana che può essere visto come un uomo giusto oppure, per la difesa di Territo, anch'egli un “mafioso“ che vuole far valere l'autorità del padre siciliano. E' ambientato nella nostra Cianciana. Nel 1964. Io avevo 5 anni. Ed è incredibile pensare come le cose siano cambiate in soli 10 anni. Nel 1974 ricordo che passeggiare con una ragazza, andare al bar e o al cinema non era più tabù. Sotto il profilo stilistico mi ha divertito tanto il continuo uso, nella narrazione, del cosiddetto “ " Direct address" o "“rompere il quarto muro" tra chi narra e chi legge. L'autore si rivolge appunto in maniera diretta al lettore e questi si sente "“onorato" quasi “ " plagiato". Una piccola nota: io sono cresciuto in una falegnameria e gli apprendisti si chiamavano "“giuvani"( no "”carusi" pag.181). Un consiglio al dott. Gaetano Di Noto: Travaglia cchiu picca e scrivinni natru!!!". Un caro abbraccio e grazie per questo tuo dono prezioso. Gaspare D’Angelo Da Palermo ci scrive Giusi Pulizzi. A proposito del libro del prof. Gaetano Di Noto che ho appena finito di leggere. Impietosa e, quindi, realistica fotografia del costume di quegli anni che voleva la donna sottomessa, prima al padre e poi al marito, a loro volta sottomessi alla superiore volontà della mafia. Donne schiave, donne preda, donne che contavano meno di niente. Uomini supini alla cultura mafiosa e prigionieri del loro stesso maschilismo. Tanina, donna sulla quale un pugno di maschi si diverte a misurare l’affermazione del proprio “io” e il loro personalistico senso dell’onore che antepone al valore dei sentimenti il rispetto delle apparenze. Tanina, vittima del padre, del cugino, del fidanzato del corteggiatore diventa anche vittima dell’informazione giornalistica che, attraverso il padre, la induce ad una ribellione che non è la sua ribellione e neanche la ribellione del padre. Complimenti all’autore per aver saputo mettere in risalto gli effetti di quella ignoranza: ignoranza che supera la mancanza di conoscenza, ignoranza come chiusura mentale e scarsa predisposizione al cambiamento che non risparmia neanche l’istruito Angelo. Giusi Pulizzi

ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO EUROPEO I RISULTATI DI CIANCIANA ELETTORI ISCRITTI 3.841, VOTANTI 1.533 39,91 PER CENTO SCHEDE BIANCHE 19, NULLE 75, CONTESTATE 0 HANNO OTTENUTO VOTI: FRATELLI D’ITALIA VOTI 10, ITALIA DEI VALORI VOTI 0, L’ALTRA EUROPA VOTI 32, VERDI EUROPEI VOTI 2, NCD ALFANO VOTI 226, LEGA NORD VOTI 4, MOVIMENTO 5 STELLE VOTI 194, IO CAMBIO VOTI 1, PD PARTITO DEMOCRATICO VOTI 809, FORZA ITALIA VOTI 169, SCELTA EUROPEA VOTI 2.


Avvenimenti

Numero 3 - Giugno 2014

TRAGEDIA DELL‟EMIGRAZIONE : LA FAMIGLIA BOSCIGLIO DISTRUTTA IN UN INCIDENTE STRADALE CIANCIANA. Ancora una tragedia dell‟emigrazione e del lavoro. Una famiglia, padre, moglie e figlio, sono morti in Germania perché coinvolti con la loro autovettura in un rocambolesco incidente stradale mentre stavano per tornare dal lavoro a casa. A perdere la vita sono stati Antonino Busciglio, 52 anni il 27 giugno, la moglie Ancangela Capurso, 49 anni, il figlio Alessandro di 16 anni, tutti a bordo della loro autovettura, una Fiat Punto nera, che è stata tamponata ed è volata da un viadotto alto circa 30 metri. Un altro figlio della famiglia Bosciglio, Gianluca, di 21 anni, pure a bordo dell‟utilitaria miracolosamente è rimasto vivo, quasi per miracolo, con qualche ferita leggera è stato ricoverato in ospedale per qualche giorno, sino a quando si è potuto tenerlo all‟oscuro della gravissima tragedia familiare. Sulla dinamica dell‟incidente, avvenuto alle 23,45 di giovedì 5 giugno , sulla strada statale B 469 nei pressi di Niedernberg che porta alla cittadina di Aschaffenburg, a circa 40 chilometri da Francoforte, dove la famiglia Bosciglio abitava, ha indagato la polizia stradale tedesca. Pare, dai rilievi ancora non ufficiali, che la Fiat Punto sia stata tamponata in pieno da una Mercedes nera che ha spinto l‟autovettura italiana fuori dall‟asfalto e nel vuoto con un volo sul terreno sottostante dove la macchina si è ridotta ad un ammasso di lamiere. I tre sono morti certamente sul colpo, il figliolo più grande, Gianluca, è stato tirato fuori dalle lamiere tagliate con le motoseghe dai vigili del fuoco e trasportato in ospedale. Un altro dramma dell‟emigrazione e del lavoro perché la famiglia Bosciglio, che gestiva un bar a Cianciana nel centrale corso Cinquemani Arcuri, la “Torretta”, lasciato in gestione, circa un anno e mezzo fa era partita per Germania alla ricerca di migliore fortuna per sé e per i propri figli. Un altro figlio Gaetano da qualche anno lavora in Inghilterra il 6 giugno è volato in Germania per stare accanto al fratello e per il disbrigo delle pratiche burocratiche per il trasporto delle salme in patria. A Cianciana la notizia si è diffusa come una “bomba atomica” perché i Bosciglio erano molto conosciuti per la

loro attività. Alla volta di Francoforte erano partiti pure fratelli e cognati della coppia e il 7 giugno è volato in terra tedesca pure il sindaco di Cianciana Santino Alfano che si è messo subito in contatto con il consolato italiano di Francoforte che ha collaborato attivamente per accelerare il rientro a Cianciana della famiglia laboriosa e distrutta dal sinistro stradale. La città per una intera settimana è stata coperta come da una cappa di dolore. Non si è parlato d‟altro. Niente feste, musiche e balli, in segno di lutto. La tradizionale festa del patrono Sant‟Antonio è stata sospesa. Si svolgerà successivamente quando la comunità si riprenderà dal dolore. L‟amministrazione comunale ha indetto il lutto cittadino per la giornata del 14 giugno quando tutto il paese si è fermato e quando sono state abbassate le saracinesche degli esercizi commerciali. Ai funerali, svoltisi nella chiesa madre, ha partecipato tutta la popolazione, dai piccoli e ai grandi, accumunati dal grande dolore collettivo che stato esplicitato nell‟omelia fatta durante le messa dall‟arciprete don Angelo Cerenzia. Commozione hanno suscitato le immagini, le foto dei componenti della famiglia Bosciglio, poste sulle tre bare, accanto alle tante corone di fiori. Enzo Minio


Ricorrenze

La Voce di Cianciana

21-22 GIUGNO 2014,CIANCIANA COMMEMORA DON GERLANDO RE Cianciana ricorda ancora una volta una delle sue figure più splendide del Novecento appena trascorso: don Gerlando Re, e la commemorazione questa volta ha avuto una coincidenza del tutto eccezionale: la festa del Corpus Domini, la festa dell'Ostia Consacrata, che fu la festa di quel fatidico Giugno in cui si compì l'eccidio che causò la morte del giovane sacerdote e di altre due vittime innocenti. A ricordare l'evento questa volta è venuto a Cianciana monsignor Melchiorre Vutera, Vicario Generale della diocesi agrigentina, che ha presieduto la processione portando Gesù Eucarestia per le vie principali del paese, al seguito di una moltitudine di fedeli che inneggiava canti eucaristici. La prima stazione della processione è avvenuta nel luogo dove cadde vittima don Gerlando, e per la circostanza le persone del vicinato hanno allestito uno splendido e meraviglioso altare dove il popolo ha ricevuto

una particolare benedizione. Monsignor Vutera, visibilmente commosso, prima di dare la benedizione ha voluto ricordare il sacrificio di don Gerlando, chiedendo a tutti di seguire il suo ideale di vita spirituale che era segnato dall'amore particolare che nutriva verso l'Eucarestia. Anche l'Arciprete di Cianciana, don Angelo Cerenzia, al momento di rivolgere il saluto al Vicario Generale, che ha presieduto la celebrazione in Chiesa, ha ricordato che questa domenica era eccezionale per la comunità ciancianese: per la festa e per la ricorrenza del martirio avvenuto durante il Corpus Domini. Con l‟organizzazione della Rivista di Letteratura e Teologia Oltre il Muro, della Chiesa Madre di Cianciana e dell‟Associazione Don Gerlando Re, il Sabato precedente, nel salone dedicato a don Gerlando Re, è avvenuta la presentazione della biografia Don Gerlando Re, un Martire del nostro tempo, di Salvatore Re. Dopo i saluti dell‟arciprete don Angelo Cerenzia, del sindaco Santo Alfano e dell‟assessore ai Beni Culturali Filippo Cicchirillo e con l‟introduzione del professor Enzo Di Natali, il prof Nino Agnello, critico letterario, ha presentato l'ultima biografia sul giovane martire. In questi giorni è cresciuto l'interesse da parte di molte persone verso il sacerdote testimone di Cristo. Infatti, ovunque si registra una richiesta di libri per approfondire la figura e l'opera che svolse a favore dei giovani dell'Azione Cattolica. In un periodo fortemente segnato da una caduta della tensione etica e da un diffuso senso di indifferenza, la personalità e le virtù umane e cristiane di don Gerlando si stagliano nel cielo. Enzo Di Natali

CIANCIANESI : SE LI CONOSCI...LI CERCHI ! Ciancianesi: Se li conosci… li cerchi! Abbiamo avuto modo, nel tempo, di presentare i profili di figli di Cianciana che hanno illustrato con la loro attività il nostro Paese. Questa rubrica, curata da Eugenio Giannone, ne presenta altri. Quanti possono apportare un contributo di conoscenza e approfondimento sono invitati a inviare le notizie alla Redazione de “La Voce”. In questo numero la Voce presenta Giuseppe (José) GIANNONE, docente universitario.

Giuseppe (José) Giannone di Gaspare, di origine bitontina, e di Giuseppa Carbone, nacque a Cianciana il 26 febbraio 1890. Aveva 3 sorelle e 7 fratelli, di cui uno farmacista, 4 geometri e un altro colonnello della Guardia di Finanza. Conseguito il diploma di agrimensore (geometra), si iscrisse al Politecnico di Torino dove conseguì, giovanissimo, la laurea in Ingegneria civile. Amareggiato per l‟esito d‟un concorso, nel quale era stato fatto precedere da un geometra, per protesta abbandonò l‟Italia emigrando in Argentina, dove esercitò la sua professione e dove fu tra i fondatori (1920) della Facoltà di Scienze Economiche, Commerciali e Politiche dell‟Università di Rosario, nella quale insegnò alla facoltà d‟Ingegneria e dove nel 1936 fondò, con altri, l‟U.M.A. (Unità di Matematica Argentina) e la sua rivista. Tornò in Italia durante la guerra d‟Abissinia e fu tenente aviatore. L‟Università rosarina lo ricorda con una targa. Eugenio Giannone


News

Numero 3 - Giugno 2014

CIANCIANA - LA BELLA ENRICA GAMBINO VINCE LA TAPPA DI MISS MONDO ITALIA CIANCIANA. Gran cornice di pubblico, assiepato davanti alla bella scalinata dell‟orologio, in pieno centro storico, alla terza tappa agrigentina del concorso Miss Mondo Italia, organizzato dalla “Pro Studios” di Christian Vassallo, con la collaborazione dell‟amministrazione comunale diretta dal sindaco Santo Alfano. Vincitrice della sfilata, sulla passerella dei gradini di pietra sui quali hanno sfilato le ragazze, l‟aspirante modella Enrica Gambino, 21 anni, di Cianciana, una giovane dal sorriso smagliante che studia all‟università per diventare psicologa. Piazze d‟onore, con secondo e terzo posto, per due ragazze agrigentine, rispettivamente Oriana Nascè, 16 anni di Agrigento, studentessa del liceo classico e con l‟aspirazione di diventare giornalista, ed Erica Principato, 18 anni, di Agrigento, attualmente al liceo scientifico con il progetto professionale di fare stilista. A presentare la serata in maniera impareggiabile Christian Lo Zito che ha avuto parole di elogio per diverse modelle che sfilavano per la prima volta. Le altre ragazze, che si sono mosse con disinvoltura, sui gradini della scalinata, sono state Maria Grazia Stagno, 17 anni, di Favara, Ylenia Re, 17 anni, di Cianciana, Maria Rita

Di Gloria, 23 anni, di Porto Empedocle, Lucia Cimino, 17 anni, di Cianciana, Anna Maria Raffa, 17 anni, di

Cianciana, Francesca Marino, 18 anni di Alessandria della Rocca e Chiara Carubia, 18 anni, di Cianciana. La giuria era composta da Francesco Montefusco, Antonella Giannone, Cinzia Miceli, Eloisa Contissa e da chi scrive. Hanno allietato con la loro presenza in costume le due modelle agrigentine, Sharon Cacciatore e Santina Aserio, vincitrici delle altre due tappe provinciali che si sono svolte a Favara e a Villafranca Sicula. Hanno parteciperanno alla finale regionale del concorso in programma a Gioiosa Marea il 23 e 24 maggio. Hanno lavorato all‟organizzazione Christian Vassallo, Loredana Messana, Salvatore Sciumè, Gianluca e Leonardo Ferro e Nello Paturzo. Enzo Minio

GIROLAMO PACE VICE PRESIDENTE REGIONALE DELL’ANUU In data 05-04-2014, si sono svolte le elezioni del consiglio regionale a Trapani, nella sede sociale. I presenti alla votazione erano: i Presidenti provinciali di Ragusa, Caltanissetta, Palermo, Trapani, ed Agrigento. Dopo lo spoglio i candidati che hanno avuto il maggior numero di voti sono stati: Pace Girolamo, Campo Sebastiano e Valfré Sebastiano. Le cariche regionali sono state così suddivise : Presidente regionale Valfré Sebastiano, vice presidente Pace Girolamo, consigliere Campo Sebastiano. Gli obiettivi del vice Presidente Regionale Pace Girolamo, sono: portare aventi tutte le iniziative che convergono ad un obiettivo unico, o meglio la formazione di un‟associa-

zione unica a livello Nazionale, dando un serio contributo alla modifica della legge 33/97 che regola la caccia in Sicilia. Questa legge servirà a dare una maggiore sicurezza ai prossimi calendari venatori. In precedenza, sono state fatte diverse riunioni a Palermo, Agrigento e Enna per suggerimenti all‟Assessorato Agricoltura in merito a questa modifica. Il vice presidente Pace Girolamo oltre a rivestire questo nuovo incarico, in passato è stato nominato presidente provinciale, consigliere nazionale e componente del comitato faunistico regionale. Arch. Paolo Sanzeri


Ricorrenze& Sociale Ambiente

La Voce di Cianciana

Benedetto Fratello di Giuseppe e di Caterina Fragapane, nato a Santo Stefano Q. il 5 gennaio 2014.

NASCITE Sofia Vaiana di Salvatore e di Annamaria Carubia, nata a Santo Stefano Q. il15 aprile 2014.

Gioia Cibella di Giuseppe e di Rosalia Dâ€&#x;Angelo, nata a Fidenza il 14 marzo 2014.

A DESTRA Gaetano Alfano annuncia la nascita della sorellina Marta, di Massimo e Angela Soldano, nata a Parma il 2 aprile 2014.

98° compleanno per il signor ERCOLE LONGO, festeggiato nella propria abitazione di Cianciana il 30 maggio 2014


Ambiente & Sociale

Numero 3 - Giugno 2014

102° COMPLEANNO PER LA SIGNORA ANGELA CARUBIA, VEDOVA GAETANO CARUBIA, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 4 MAGGIO 2014. LA NONNA DI CIANCIANA, CHE HA ACCANTO LA SORELLA GIUSEPPINA, DA COME SORRIDE SEMBRA COMUNICARE CHE I SUOI ANNI NON LE PESANO PER NIENTE.

80° COMPLEANNO PER IL SIGNOR VINCENZO LA CORTE, FESTEGGIATO A PALERMO CON I FIGLI IL 3 GIUGNO 2014

PRIMO COMPLEANNO PER IL PICCOLO ANTONINO CAMPISI, DI GIANLUCA E DI ANTONELLA D‟ANGELO, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 17 APRILE 2014


Ricorrenze

La Voce di Cianciana

LA FESTA DEL PATRONO DI CIANCIANA SANT‟ ANTONINO DA PADOVA A RACCONTARCELA LA PRESIDENTE DEL COMITATO SIGNORA LINDA REINA SANT‟ANTONIO 2014 : RACCONTO DI UN‟AVVENTURA

E‟ iniziata il 13 Giugno 2013 la nostra avventura. Consegnatami la plancia, io Linda Reina, Francesca Cicchirillo e Federica Impallari, le mie assistenti, Antonio Montalbano mio marito, Roberto Di Miceli, Rita Tallo, e tutti gli altri membri del Comitato, avevamo le idee chiare: ridare onore e luce al nostro patrono Sant‟Antonio da Padova, riportando ai Ciancianesi la voglia di urlare “Viva Sant‟Antonio”. Per far ciò occorreva dunque coinvolgere quanta più gente possibile, la festa non è del comitato, ma di tutto il paese ed ognuno di noi ha offerto per il Santo le proprie competenze e passioni. Tutta la programmazione è stata coordinata da Don Angelo Cerenzia, saggio pastore per la nostra comunità e punto di riferimento per noi. Sabato 24 maggio la Chiesa Madre era un cantiere in evoluzione: Roberto di Miceli ci dirigeva per “parare” l‟altare maggiore, e mentre strutture in legno, drappeggi e funi prendevano forma il nostro entusiasmo aumentava. Il 1° giugno, nello sfarzo delle stoffe che pendevano lungo la navata centrale, durante la celebrazione Eucaristica è avvenuto lo svelamento del simulacro di Sant‟Antonio. Al cospetto dei fedeli il patrono di Cianciana si mostrava con tutto il suo splendore. La macchina organizzativa apriva così i festeggiamenti. Ogni pomeriggio si recitava il rosario della “tredicina” e numerosi accorrevano puntuali in Chiesa. Tutto procedeva ma all‟improvviso quella

notizia, la tragedia. Cosa fare? Come procedere? La confusione c‟è stata e pure parecchia. Festa annullata! Il giorno dopo la sorpresa il popolo ciancianese acclamava il suo Patrono. Così in meno di 24 ore abbiamo dapprima annullato e poi riorganizzato ogni cosa. Nelle giornate del 12 e 13 solo le funzioni religiose in Chiesa per rispetto del lutto cittadino (ringraziamo Don Giuseppe Carbone, Don Salvatore Fiore, Don Tommaso Pace e Don Giuseppe Pace per la preziosa presenza). Il 13 Giugno noi del Comitato siamo arrivati presto in Chiesa, parecchi banchi erano ancora vuoti. Indescrivibile l‟emozione provata quando voltandomi durante la celebrazione ho trovato una platea ricca e devota. Alla mia mente i versi “ proteggi sempre questo paese che ogni 13 di mese te invoca con più ardore Sant‟Antonio protettore”. Ricominciamo: organizzazione, programmi, permessi e autorizzazioni, stampa manifesti ed eccoci al 27 Giugno. Si riparte. Giorni intensi, allegri e animati hanno riempito i nostri cuori ripagando tutti i sacrifici. La ludoteca “Le Radici” e il Gruppo Scout Agesci Cianciana 1 hanno coinvolto con giochi e gare tutti i bambini e ragazzini del paese. Le case di riposo “Residence Sant‟Antonio” e “Residence Giovanni Paolo II “ hanno patrocinato la giornata degli anziani; dopo la Santa Messa è stato allestito un rinfresco, mentre il gruppo Sikania Folk di Bivona intratteneva i presenti con canti e balli dell‟antica tradizione siciliana. Vogliamo poi parlare della collaborazione con il gruppo ministranti di San Biagio Platani, capitanato da Rosalia Di Franco e Anna Monreale? Hanno trasformato la scalinata in un‟opera d‟arte con l‟infiorata, raffigurante Sant‟Antonio. Numerosi gli scatti fotografici degli appassionati che hanno partecipato al Concorso online “Un click per Cianciana” (vincitrice Gabriella Raffa).


Ricorrenze Si è svolto in queste sere il primo Concorso “La notte delle torte fatte in casa” gestito dalla Pro-Loco Cianciana. Parecchie donne si sono impegnate investendo talento, tempo e denaro (vincitrice Franca Setticasi con la torta “spasella di frutta”. Ma i veri vincitori sono stati tutti i passanti che hanno gustato le squisitezze donate alla comunità. Sempre ad opera della Pro-Loco è stata la fiera „‟Antichi mestieri e manufatti”. E poi ancora: la video-proiezione 3D sul prospetto della chiesa del Purgatorio, copatrocinata dal “Clock tower café” e musica a tutta forza grazie a giovani musicisti locali che si sono offerti per aiutarci ad onorare Sant‟Antonio. Il cielo di Cianciana non è mai stato tanto splendente. L‟illuminazione straordinaria faceva da cornice a questo clima di festa, dove ogni cittadino dava il proprio contributo (per chi non lo immaginasse mio marito Antonio ha curato tale realizzazione). Domenica 29 è stato per noi una giornata di vere emozioni, di quelle che toccano il cuore. Facciamo un passo indietro. Il 14 giugno con il comitato ci siamo recati a casa della famiglia Bosciglio. Là abbiamo trovato Gianluca, sopravvissuto illeso dall‟incidente. Un miracolo! Ecco perché durante la celebrazione Eucaristica della domenica ha indossato lui la Plancia. Noi crediamo nei miracoli e siamo certi che Dio per intercessione di Sant‟Antonio abbia un altro disegno per Gianluca. Assieme abbiamo seguito la processione, cantando e pregando ad una voce sola. Con i fuochi d‟artificio è terminata la nostra avventura, ogni cosa tornava al proprio posto e si spegnevano le luci. Ma solo quelle esterne, perché la luce della nostra

Numero 3 – Giugno 2014

fede brillerà ancor di più. Grazie a tutti i cittadini che ci hanno aiutati. Grazie alle associazioni e agli enti con cui abbiamo collaborato. Grazie al sindaco e alle autorità. Grazie ai portatori che con spirito di sacrificio e devozione hanno accompagnato Sant‟Antonio per le vie del paese. Un grazie speciale a don Angelo, che ci ha sempre incoraggiati restando al nostro fianco. E per concludere grazie a te zia che dal cielo hai ancora cose da insegnarmi. Viva Sant‟Antonio. Linda Reina


Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

ANGELINA LO MONACO FESTEGGIA 100 ANNI Primo giugno 1914, primo giugno 2014. E’ trascorso un secolo intero per la signora Angelina Lo Monaco e lo straordinario traguardo di longevità ha trovato l‟arzilla nonnina nella buona salute e nella piena efficienza fisica. I festeggiamenti sono cominciati presso la Chiesa del Carmelo con la celebrazione della Santa Messa officiata da don Filippo Ferraro e don Angelo Cerenzia, alla presenza dei parenti e di numerosi amici. Tra le autorità presenti ricordiamo il Presidente del Consiglio comunale Franco Messina, il Presidente dell‟Unione dei Comuni Cinzia Miceli, il comandante dei Vigili Urbani Salvatore Campisi, l‟assessore all‟Istruzione Filippo Cicchirillo e il sindaco di Cianciana Santo Alfano che, dopo un toccante discorso tutto teso a mettere in evidenza le qualità morali della nuova centenaria, le ha fatto dono, a nome di tutta la cittadinanza, di un omaggio floreale e di un foulard. Alla fina della Messa tutti i presenti hanno espresso le loro congratulazioni alla signora Angelina presso la sacrestia, dove i parenti avevano preparato un ricco buffet. Successivamente parenti ed amici si sono recati presso il ristorante La Torretta per il pranzo e il tradizionale taglio della torta.

Come ricordato la signora Angelina è nata il primo giugno 1914, figlia primogenita di Gaspare Lo Monaco e di Rosalia Mistretta. Successivamente sono nati il fratello Francesco il 27 novembre del 1919, deceduto ad Alessandria della Rocca il 19 giugno 1972 e la sorella Giuseppina, vedova di Carmelo Farruggia, nata il 4 agosto del 1922 che, dopo la morte del marito ha lasciato la città di Firenze dove tiene ancora una bella casa in pieno centro storico, si è trasferita a Cianciana per abitare con la sorella. Angelina, sposatasi il 3 luglio 1940 con Antonino Montalbano, ha sempre vissuto a Cianciana e per alcuni anni a Rive de Gier dove il marito ha lavorato come ebanista. La nostra centenaria ha condotto sempre una vita di famiglia, dedicandosi ai lavori domestici e alla gestione di un negozio di merceria in Via Carubia, aperto nel 1888 dal nonno materno Michele Mistretta. Ha frequentato da sempre la Chiesa del Carmine dedicandosi a tutte le attività religiose, come l‟Azione Cattolica. Ricorda perfettamente tutti i sacerdoti, a cominciare da don Carmelo Martorana, per passare a padre Re e a padre Ferraro, tuttora in attività. Per tutta la sua vita la signora Lo Monaco ha coltivato il bene e l‟altruismo, cercando di aiutare gli altri siano essi parenti o amici. Tra i suoi hobby si annovera il lavoro all‟uncinetto e tanti hanno ricevuto in dono un lavoro fatto da lei. S.P.


Saggistica

Numero 3 - Giugno 2014

PER CONOSCERE IL TERRITORIO DI CIANCIANA In questo numero di giugno, la Voce pubblica le conclusioni della tesi di laurea della dottoressa Maria Ferraro dal titolo “ARCHITETTURE RURALI NEL TERRITORIO DI CIANCIANA. MASSERIA DI BISSANA: CASO STUDIO”, grazie alla quale ha conseguito la Laurea in Architettura presso l‟Università di Palermo, nell‟anno accademico 2011-2012. CONCLUSIONI La crescita di un agglomerato di tipo agricolo, che man mano diventa paese, è stata lenta, imprevedibile e priva di un piano. Il processo di urbanizzazione e il trasporto dalla campagna al villaggio era affidato alla spontaneità. Il primitivo agglomerato veniva gradualmente raggiunto da nuove unità abitative. I feudi, poi, mantenevano la loro struttura e organizzazione e proiettavano le proprie regole sulla vita del villaggio. L‟insediamento urbano e il trasferimento dal feudo avviene gradualmente, attorno e in posizione subordinata al palazzo o al castello signorile. E la costruzione della casa del villaggio seguiva la legge della povertà e della necessità. E il bisogno di convivenza faceva si che le case sorgessero una accanto all‟altra senza soluzione di continuità. Così i primi ideatori della “storia” urbanistica in queste terre furono i contadini. Le campagne, prive di strade, di acqua potabile e soprattutto di sicurezza, rendevano obbligatorio il ritorno serale nei paesi e necessariamente il ritorno mattutino nei campi. Un‟analisi tecnico-economica, umana, sociale e storica del territorio Ciancianese, mette in luce particolari situazioni, determinati problemi di carenze strutturali e organizzative. Molte cose possono essere fatte per Cianciana come: favorire un piano di ricerche idriche per la realiz-

zazione di invasi per l‟irrigazione dei campi. Migliorare la viabilità rurale. Appoggiare ogni iniziativa associativa per la valorizzazione dei prodotti agricoli, attuando una collaborazione con la sezione operativa dell‟assessorato Regionale dell‟agricoltura. Attuare un‟equilibrata ricomposizione fondiaria attraverso l‟istituzione di cooperative. Promuovere e sostenere l‟ampliamento dell‟area boschiva, dando lavoro ai braccianti agricoli ciancianesi. Sostenere il settore zootecnico attraverso il potenziamento delle strutture a disposizione degli allevatori. Creare ai fini dello sviluppo e dell‟occupazione, una vera e propria industria turistica costruendo delle case-albergo e inserendo Cianciana nei percorsi del turismo culturale e rurale, valorizzando in questo modo tutte le potenzialità culturali e paesaggistiche che offre il territorio (Bosco, Maccalube, Grotte e Necropoli ). Sfruttare il sottosuolo, che è abbastanza ricco di Sali potassici e salgemma. L‟utilizzazione razionale delle risorse agricole, minerarie, paesaggistiche e archeologiche, potrebbero in parte consentire l‟occupazione della forza lavoro, e consentirebbe la ripresa economica, sociale e civile cui aspira l‟intera popolazione ciancianese.

IL SALOTTO DELLA POESIA GENTI DI SICILIA Sicilia, isula di tanta genti unni ci sunnu chiddi stanchi e chiddi ntrapendenti chiddi onesti e chiddi delinquenti. Lu suli, lu mari e l'allegria di la genti sunnu vantati fora pocu e nenti picchì purtroppu succedunu guai ca su canusciuti unni vai vai. Li mali genti ci sunnu a tutti banni, ma nta sta terra ci furunu pisanti danni. U silenziu non mi giuva a cummigghiari lu duluri ca ni fa custirnari, a lu pinseru di dda genti onesta ca fu mazzata da certi senza testa.

A mala genti da Sicilia amu a cacciari si a giustizia vulemu truvari senza scantarini di certi azioni, purtannu avanti li nostri opinioni, cu onestà e rispettu pa vita cercamu di teniri sta terra unita. Non vogghiu chiù ca fora i genti ngiuriusi parranu di siciliani comu tanti mafiusi, picchi nta sta terra ci su i delinquenti, ma a maggior parti è brava genti Elisabetta Di Maria


Letteratura

La Voce di Cianciana

CON IL RACCONTO “INCREDIBILE” GAETANO ALESSI VINCE IL PRIMO PREMIO AL CONCORSO DEL “9° TRITTICO ACCADEMICO VAL DI NOTO”. Gaetano Alessi ha recentemente partecipato con il racconto “INCREDIBILE” al concorso del 9° Trittico Accademico val di Noto, organizzato dall‟Accademia Internazionale Contea di Modica. L‟apposita giuria gli ha assegnato il Primo Premio. La cerimonia della premiazione è avvenuta l‟8 maggio 2014, presso il Salone delle bandiere di Palazzo Zanca in Messina. Purtroppo il signor Alessi, per motivi di salute, non ha potuto essere presente per il ritiro del premio. Ecco il racconto “Incredibile”. Negli anni Trenta del secolo passato, appartenente al Millennio scorso, tra gli scorci dei Monti Sicani in Sicilia, tangenti i feudi Salacio-Luponero-Cavallo-Bissana e facenti parte della Valplatani agrigentina, come in tutto il territorio siculo del resto, gli agricoltori, i contadini lavoratori indefessi della terra, quasi tutti vivevano in povertà di beni materiali ma soprattutto esclusi dalla ricchezza culturale che li rendeva schivi e schiavi, inesperti e inespressivi, sfiduciati nelle loro faccende familiari. La maggior parte di quei contadini -sarà facile intuirlo – vivevano in assoluto eremitaggio, spesso fuori dai centri abitati, ignari che esistessero scuole ove potessero apprendere l‟arte del sapere.ma allora non erano solo i ragazzi, gli uomini, ad essere esclusi dai loro sacrosanti diritti, poiché anche le ragazze, le quali pur rimanendo nelle loro abitazioni, erano costrette all‟ignoranza evidente dovendo esse faticare assiduamente nel coadiuvare le loro madri in quel gran disbrigo dei bisogni casalinghi.Allora le donne dei contadini dovevano procurarsi l‟acqua per lavare e per bere, cernere cereali, e grano e farine. Impastare e scanare pasta e pane per cuocerli poi in forno e cucina a legna. Inoltre avevano da lavare a mano e stirare la biancheria, rammendare, cucire o ricamare; nessuna preoccupazione invece sui vari concetti culturali. L‟informazione sul sesso la si poteva avare a buon mercato, involontariamente s‟intende, specchiandosi nel piccolo corpo diverso che gli stava di fronte, spesso nudo, in quegli ammassi di persone operanti ove le famiglie crescevano veramente a dismisura. Ebbene, succedeva quindi che le donne dovevano sbrigarsela sa sé medesime nelle loro faccende casalinghe e ugual cosa avveniva per gli uomini contadini i quali vivevano la maggior parte del tempo in lande desolate, su colline o terre restie a dare i loro frutti, chilometricamente lontanissime dagli altri loro familiari. Questi, infatti, non di rado dovevano starsene lontano per più giorni o per intere settimane ove avevano da arare, zappare, seminare e mietere per poi pisare. (Allora la pestatura dei cereali in genere veniva fatta nelle aie e coi quadrupedi). Solo nel dopo guerra le cose migliorarono soprattutto con la scoperta di appropriati fertilizzanti e disserbanti, nonché con la messa in opera di attrezzi idonei quali : aratrici, seminatrici, erpici, mietitrici-trebbiatrici. Tornando ora al nocciolo del discorso, come si suol dire, a quei tempi la disinformazione e la non

scolarità dei bimbi faceva sì che la povertà del sapere si era così fatta grande da mettere in scacco la pur mal sopportata povertà di beni materiali. E d‟altronde, anche la povertà diveniva un vanto per quei lavoratori, per quella gente operosa ed onesta; tutti si sobbarcavano grandi sacrifici e la loro fatica veniva alleviata, appunto, da quella più che invadente ignoranza culturale. Fin dalla nascita bimbe e bimbi erano destinati dai propri genitori a sposarsi coi loro contrari già prescelti; poche erano le persone divenute adulte e libere di scegliere poi di potere sposare una loro passione senza intralci. Seguendo tali abitudini era avvenuto che un giovane contadino era divenuto adulto fuori del paese, proprio là in quelle pietraie staccatesi dai monti. E intanto i suoi genitori avevano deciso di farlo sposare scegliendo essi medesimi la sposa, stabilendo data e ora delle nozze, chiesa ove consacrare quel matrimonio e di tutto ciò ne avevano data opportuna comunicazione al figlio. Epperò giunto il giorno, vigilia delle nozze, il figlio non aveva fatto ritorno a casa per cui, all‟indomani mattina all‟alba, spedirono un loro figlio minore là nel feudo Luponero affinché sollecitasse il congiunto interessato alle nozze. Il ragazzo messo, onde guadagnar tempo, non appena giunto sul crinale di quei monti che lambivano i due feudi Luponero e Salacio, sicuro di poter essere inteso dal fratello, si era messo a gridare così dicendo :” Gisè, Gisè, acchianatinni ca t‟ammaritari” (Giuseppe, Giuseppe vieni in paese che devi sposarti – il termine maritari veniva usato sia per le donne che per gli uomini). Dopo tanto richiamo, finalmente Gisè sentì la voce del fratello al quale, quasi seccato, così rispose : “Ma j vidè ccia jessiri? (Ma io pure ci devo essere ?) Naturalmente qualche altro essere trovandosi in quel desolato ambiente riuscì benissimo, e senza sforzo alcuno, a tramandare l‟accaduto. Eppure in quel circondario montuoso e con terre brulle e anche nei paesi d‟attorno quali Cianciana, San Biagio Platani, Sant‟Angelo Muxaro, Raffadali e Cattolica Eraclea, non si è ancora riusciti a ben capire a qual paese fosse appartenuto lo sposo in questione. Quegli abitanti continuarono ancora a sostenere che l‟aneddoto non è di loro competenza o meglio di pertinenza, quantunque la barzelletta continui tuttora a circolare con ilarità in ogni anfratto, in ogni quartiere di quei cinque pacifici e assolati paeselli.


Letteratura

Numero 3 - Giugno 2014

MI RICORDO CHE...a cura di Gaetano Di Noto, ricordi di Cianciana relativi alla sua permanenza fino ai primi anni Sessanta. In questo numero la Voce pubblica Ulissi Ovu Ulissi Ovu Il suo nome era Ulisse Giuliano, ma tutti lo conoscevano come Ulissi Ovu. Aveva una “putia di vinu” in Via Cordova dove, oltre al vino (in vendita), offriva (gratis) tanta musica. Lu „zì Ulissi, infatti aveva una voce da tenore molto bella e cantava sempre volentieri accompagnandosi con la chitarra. Non c‟era, poi, matrimonio nel quale non venisse chiamato a cantare l‟Ave Maria di Schubert o di Gounod. Lo accompagnava Lu „zi Stefanu Panepinto e anche di lui ho un ricordo meraviglioso perché qualche volta anch‟io mi sono cimentato a cantare in chiesa. Niente di particolare perché la mia voce, anche se intonata, era lontanissima e assolutamente non paragonabile a quella di lu „zì Ulissi. A partire dall‟età di circa 14 anni cominciai a frequentare la putia di lu „zì Ulissi. Naturalmente non bevevo vino, come non ne ho mai bevuto in seguito tranne il mezzo bicchiere ogni tanto a pasto. Non potrei mai ubriacarmi perché basta un solo bicchiere a farmi girare la testa e farmi sentir male. La putia di Via Cordova per me era il luogo dove cominciavo a strimpellare la chitarra, dove mi beavo ad ascoltare dalla voce di lu „zì Ulissi le ballate siciliane, molte delle quali risalenti, a suo dire, all‟800. Il mio rimpianto più grosso rimane quello di non avere fissato sulla carta i testi che sono rimasti nella mia memoria solo in modo frammentario. “La mamma di quel povero studente”, “Sei bella, sei splendida”, “Un bigliettino bianco e profumato”, “Vinni a cantari „ccà sta sirinata”, “Solo nella notte, sospira il saltimbanco” “La picciutteddra di la Conca D‟Oru” ed altre, risvegliano una nostalgia che diventa malinconia, diventa nenia dolce-amara che a volte mi accompagna. Nella putia spesso ci facevano compagnia lu „zì Peppi Cruci col suo violino, Ninu Sazizza, chitarra, Giseppi Caltagiruni, mandolino, Vicenzu Chiazza, chitarra e Ciccu D‟Anna, anche lui con una bella voce da tenore. Venivano anche altre splendide persone, ma non ne ricordo i nomi tranne quello di lu „zì Maddì. Il tempo nella putia passava senza che ce ne accorgessimo e spesso, la sera, veniva mio padre a ricordarmi che avevo saltato la cena. A volte, vedendomi assorto a strimpellare, sorridendo aspettava che finissi e, salutando tutti, finalmente riusciva a portarmi a casa. Mai, però, un rimprovero per queste mie serate “musicali”. E dalla putia di lu „zì Ulissi, soprattutto quando era bel tempo, partivano i programmi serali:

“Stasira niscemmu d‟atturna”. Era difficile che io mancassi qualche appuntamento notturno. Il numero della compagnia era sempre variabile, a volte eravamo solo in tre, lu „zì Ulissi, Ciccu D‟Anna e io oppure lu „zì Ulissi, Peppi Cruci e io. Quando la compagnia era più numerosa c‟era sempre qualche buontempone che si divertiva alle spalle di lu „zì Peppi Cruci, facendolo andare in bestia con una semplice battuta: “Forza, „zì Pè, cu „ssù sirraculu”, oppure “Stasira, „zì Pè, nun è cosa! Lu sonu di „ssù viulinu pari lu scrusciu d‟un sirraculu”. Lu „zì Peppi Cruci era anche un virtuoso con la chitarra, ma essendo un autodidatta, la sua mano sinistra percorreva tutta la tastiera utilizzando solo una o, al massimo, due corde, facendo anche molta fatica. Spesso si meravigliava come io, che ero solo un principiante, riuscissi ad eseguire certi pezzi veloci utilizzando solo una piccola parte della tastiera, ma utilizzando tutte le sei corde. Giravamo per il paese fino alle 2 o alle 3 di notte, senza una meta precisa, da Lu Sirruni a San Gajtanu, a Lu Stazzuni, a Lu Cannaleddru. Tanta gente si affacciava e non era raro che qualcuno ci invitasse a bere qualcosa. Una sera d‟estate, lu „zì Ulissi ed io, siamo andati a finire addirittura a Bovo Marina dove villeggiava la “fidanzatina”, ora moglie, di Fofò Albanese. Il ricordo più bello, però, che ho di lu „zì Ulissi risale a quando portai per la prima volta la mia fidanzata, oggi mia moglie, a Cianciana. Si presentò nella putia di mio padre: “Unn‟è Tanu?” Chi ci ha diri? – chiese mio padre. Ci vogliu fari un rigalu. Aspetta ca ti lu chiamu. Appena sceso, mi portò fuori dalla putia: “Stasira ti vegnu a pigliu e purtammu l‟atturna a la tò zita”. Non poteva farmi regalo più bello. Lui volle cantare solo “Sei bella, sei splendida” e dopo ha preteso che fossi io a cantare mentre lui mi accompagnava. Ricordo la mia fidanzata, sua mamma e i miei genitori tutti affacciati al balcone del primo piano. Quando a Maria, mia fidanzata spiegai che l‟iniziativa non era stata mia, ma di lu „z‟ì Ulissi, ha voluto recarsi nella sua putia di Via Cordova per ringraziarlo. Ti ricorderò sempri, „zì Ulissi, con affetto e tanta nostalgia.


News

La Voce di Cianciana

IN QUESTO ARTICOLO VI RACCONTERO‟ IL MIO GIRO DI SICILIA CON LA MITICA FIAT 500 Raccontare la Sicilia in ogni singolo dettaglio è cosa grande : ho provato sensazioni bellissime anche se il viaggio è stato massacrante per la sua complessità. Il viaggio si è svolto in tre giorni ed in ognuno di questi sono stati percorsi non meno di 300 km. Chiuso in una scatoletta in compagnia della sig.ra Franca Dagnino, (moglie del presidente nazionale del FIAT Club 500 con sede a Garlenda (SV)) ho avuto la possibilità di mostrare le bellezze della Sicilia e di mettermi alla prova come Cicerone. Tre giorni come dicevo dove ho registrato nella mia mente queste bellissime sensazioni che suscitano emozioni a chi percorre queste strade. Il mare è sempre stato alla mia destra, calmo e tranquillo e molto invitante a fare un bagno anche perché in questo periodo in Sicilia non ci sono tanti bagnanti e ti senti quasi padrone della spiaggia. Possiamo parlare anche delle sue prelibate specialità culinarie che ho potuto assaggiare lungo il percorso e del fascino del suo immenso patrimonio culturale. Il mio diario si basa su un viaggio visto da un abitacolo molto ristretto ma con fermate per ammirare i capolavori dell‟isola. Partiti da MARSALA (TP) città del sale e storico approdo di Giuseppe Garibaldi nel suo inizio per la liberazione d‟Italia, la prima tappa del giorno è stata MAZZARA DEL VALLO, poi AGRIGENTO con pranzo e percorso della città si sono aggregati altri appassionati. Naturalmente in ogni città visitata c‟è stata la collaborazione delle forze dell‟ordine comunali locali che ci scortavano per le strade della città. A LICATA (AG) e poi GELA (CL) dove si sono aggiunti quelli del gruppo di Caltanissetta. Tappa finale della prima giornata a COMISO (RG) e il nostro arrivo è stato accolto con le massime autorità e varie specialità culinarie del ragusano. Durante il 2° giorno comincio a capire che la stanchezza del viaggio viene alleviata e confortata da tutto ciò che possiamo ammirare. Come mia abitudine, mi alzo sempre presto e nei luoghi dove di solito faccio i raduni cerco di visitare meraviglie e fotografo tutto per ricordarmi i posti nel migliore dei modi. Un viaggio lascia sempre un‟emozione forte e questo dà la possibilità al viaggiatore di raccontarla.

Possiamo credere che il piacere e la dimensione di un viaggio possono essere vissuti anche a due passi da casa e la Sicilia è la terra ideale per chi ha voglia di cercare paesaggi di rara bellezza. Le tappe di RAGUSA e SIRACUSA poi che ci hanno permesso di consumare un pranzo libero nel centro storico della città. La cosa più carina l‟abbiamo avuta dai turisti stranieri che ci immortalavano con le loro macchinette fotografiche come se fossimo un monumento da portare nel loro paese (ed hanno ragione: la mitica e storica FIAT 500 e un monumento dell’Italia che tutti ricordiamo come l‟auto più amata da tutti gli Italiani). Naturalmente era motivo di ricordo fare la foto accanto al mezzo ed essere orgogliosi di avere aggiunto un altro monumento alla loro raccolta fotografica. Tappa successiva CATANIA: altri cinquecentisti si sono aggiunti al gruppo ai piedi dell‟Etna, per raggiungere tappa finale della 2° giornata, MESSINA la storica città dello stretto che collega con i suoi traghetti la Sicilia alla Calabria. La mattina del 3° giorno l‟appuntamento e fissato nella piazza della cattedrale con il campanile dell‟orologio dove allo scoccare dell‟ora designata il gruppo dei 500centisti hanno cominciato il giro per la felicità dei turisti e dei messinesi. Tappa successiva CEFALU‟ (PA) con l‟accoglienza del Sindaco che consegna riconoscenze ai responsabili del giro, si prosegue per PALERMO e poi per TRAPANI e fino alle pendici di monte Erice. Arrivo finale a MARSALA in serata con la stanchezza addosso dei 1100 km percorsi e il ringraziamento del presidente nazionale Domenico Romano con vari gadget consegnati ai partecipanti. Tirando le somme di questo evento si vuol dire che è stato favoloso lo rifarei senza problemi. La compagnia di Franca Dagnino mi ha permesso di condividere tutti questi momenti di viaggio con qualcuno cui ho potuto anche raccontare i miei 40 anni vissuti in Liguria. Sono contento soprattutto di aver svolto bene il mio compito di guida nei confronti di un‟eccellente turista e orgoglioso di avere avuto questa opportunità di illustrare le meraviglie della nostra fascinosa, immensa e impareggiabile Sicilia vanto dell‟Italia e di noi Siciliani. Gaetano Arfeli


Notizie dall’anagrafe

Numero 3 – Giugno 2014

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI : NASCITE Désirée Greco Ferlesi di Salvatore e di Giuseppina Perzia, nata a Santo Stefano Quisquina il 29 aprile 2014 Matilde Panarisi di Carmelo e di Sabrina La Corte, nata a Sciacca il primo maggio 2014 Michele Perconti di Giuseppe e di Francesca Campisi, nato a Santo Stefano Quisquina il 5 giugno 2014

MATRIMONI Giuseppe Gualla e Roberta D‟Angelo, Palermo Cappella Palatina, 16 maggio 2014 Andrea Damiani e Stefania Bartolomeo, Chiesa Madre di Cianciana, 24 maggio 2014 Giuseppe Macaluso e fabiana Balsamo, Chiesa Madre di Cianciana, 31 maggio 2014 Gaetano Re e Marianna Orlando, Chiesa Madre di Cianciana, 21 giugno 2014

GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Salvatore Di Maria, coniugato Giuseppa Martorana, nato a Cianciana il 7 dicembre 1935, deceduto il 18 aprile 2014 Rita Bondì, vedova Contissa, nata a Cianciana il 22 settembre 1932, deceduta il 7 maggio 2014 Giuseppa Radosta, vedova Cicchirillo, nata a Cianciana l‟8 settembre 1923, deceduta il 22 maggio 2014 Gaetana Martorana, vedova Vincenzo Montalbano, nata a Cianciana il 29 maggio 1935, deceduta il 4 giugno 2014 Domenico Salvo, coniugato Giuseppa Siracusa, nato ad Alessandria d. Rocca il 2/08/1925, deceduto il 20/06/ 2014 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Vincenzo Ferruggia, nato a Cianciana il 21 gennaio 1931, deceduto a Trieste il 7 maggio 2014 Giovanna Pecoraro, vedova Collura, nata a Prizzi il 30 ottobre 1929, deceduta a Palermo il 18 maggio 2014 Giovanni Pollari, nato a Cianciana il 14 maggio 1949, deceduto a Sulmona (L‟Aquila) il 2 maggio 2014 Antonino Bosciglio, coniugato Arcangela Capurzo, nato a Cianciana il 27 giugno 1962, deceduto a Niederberg (Germania) il 5 giugno 2014 Arcangela Capurso, coniugata Antonino Bosciglio, nata a Palermo il 18 aprile 1965, deceduta a Niederberg (Germania) il 5 giugno 2014 Alessandro Bosciglio, nato a Palermo il 27 ottobre 1998, deceduto a Niederberg (Germania) il 5 giugno 2014 Domenico Gaglio, nato a Cianciana il 28 giugno 1928, deceduto a Palermo il 22 giugno 2014 Ci scrive da Trieste Rosalia Ferruggia : Buongiorno Sig. Panepinto,mi chiamo Rosalia Farruggia e sono la figlia del Sig. Vincenzo Farruggia di Trieste, uno dei ciancianesi sostenitori de “La Voce di Cianciana”. Purtroppo il caro papà, nato a Cianciana il 21/01/’31, è mancato improvvisamente il giorno 7 maggio lasciando un vuoto immenso nel cuore della mamma, di noi figli e dei numerosi nipoti, molti dei quali residenti a Cianciana. Mi farebbe piacere se, nel prossimo numero, riuscisse ad inserire la foto del papà nonché due parole di ringraziamento per tutti coloro che hanno voluto onorare la sua memoria. Nel ringraziarla, le confermo che intendiamo mantenere l’abbonamento del suo periodico. Cordiali saluti. Rosalia Farruggia

ANNIVERSARIO Ad un anno dalla scomparsa del Preside Professore Ferdinando Cuffaro, avvenuta ad Agrigento il 4 luglio 2013, la moglie e i figli con le rispettive famiglie lo ricordano, con immutato affetto, ai parenti, agli amici e a quanti lo conobbero e ne apprezzarono la profonda cultura e i valori morali , sociali e cristiani , per i quali si è sempre distinto con passione e con impegno. Caro nonno, sarai sempre nei nostri cuori e il tuo meraviglioso ricordo ci accompagnerà per tutta la vita. Si ringrazia per la cortese attenzione il direttore de “La Voce di Cianciana” professor Salvatore Panepinto e la redazione tutta. Cordiali saluti, famiglia Cuffaro Gaglio.

ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30, America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.


La Voce di Cianciana

Numero 3 - Giugno 2014

DOLCI VACANZE A CIANCIANA

Nel mese di maggio ultimo scorso, un nutrito gruppo dell‟Association “La TARANTELLA”,guidato dal presidente Pierre Gusciglio, approfittando di un giro teso alla conoscenza della Sicilia, ha trascorso a Cianciana un‟intera giornata, con la guida di François Arcuri. A dire il vero la fantastica giornata era cominciata a San Biagio Platani dove i nostri amici hanno visitato Gli Archi di Pasqua e degustato della ricotta preparata proprio per loro. Successivamente trasferimento a Cianciana e ricevimento delle autorità cittadine, in testa il sindaco Alfano, presso la sede comunale. Poi è cominciato il giro della nostra cittadina, visitando le chiese, le piazze, il Calvario, il Museo Civico etc. Il pranzo ha avuto luogo in un noto ristorante cittadino. Nel tardo pomeriggio ha avuto luogo il ricevimento presso il centro sociale, con la partecipazione del sindaco e di alcuni amministratori, di rap-

presentanti di associazioni. Il sindaco Alfano ha dato loro il benvenuto, mentre il presidente Gusciglio ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza. E‟ seguito il tradizionale scambio di doni e in serata i nostri amici sono rientrati nel loro albergo di Agrigento. Ricordiamo che il giorno 13 agosto 2013, presso la sede municipale, è stato firmato il protocollo d‟intesa tra il Comune di Cianciana e l‟Association des Familles franco-italiennes “LA TARANTELLA” che ha sede a Rive de Gier, allo scopo di favorire delle iniziative intese alla realizzazione di interventi volti alla valorizzazione degli interscambi nei settori del turismo, della cultura, del folklore e dello sport. In quest‟ottica il sindaco Santo Alfano e gli amministratori Francesco Martorana, Santo Di Maria e Calogero Gattuso sono stati ospiti dell‟Associazione “La Tarantella” dal 9 al 13 gennaio 2014. S.P.


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