Anno XV- N° 4 – AGOSTO 2015 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001
- DON GIOCCHINO ZIGARRI’ FESTEGGIA I 25 ANNI DI SACERDOZIO - PIAZZETTA INTITOLATA A PEPPINO IMPASTATO - PRESENTATO IL LIBRO DI NINO MONTALBANO “IL RITRATTO DI UNA GRANDE GENERAZIONE DI TANTE ROSE E ANGELI” - PRESENTATO IL LIBRO DI GABRIELLA EBANO “LE MIE SIGNORE DI SUMPETAR”
IN QUESTO NUMERO L’Angolo della Posta. Balconi fioriti. Sostenitori
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Presentato nuovo libro di Gabriella Ebano
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I 25 anni di sacerdozio di don Gioacchino Zagarrì
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Creare nuovi ricordi a Cianciana di Aless. Raffa
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Piazzetta intitolata a Peppino Impastato
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Omessi pagamenti di Giovanni Arcuri
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A Cianciana Roland Comte e Pierre Gusciglio
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Omaggio di Dino Vaccaro al comune di Cianciana Pag.14
Incontro di calcio internazionale a Cianciana
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Ricordando Ferdinando Cuffaro.
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Presentato libro di Antonino Montalbano
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Notizie dall‟anagrafe
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Memorial Giuseppe Setticasi
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Dolci Vacanze a Cianciana
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Case in festa
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IL COMITATO PER I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI MARIA ASSUNTA 2015 PRESIDENTE BERNARDO SCARDINO ASSISTENTI GIOVANNI CALTAGIRONE, NINO TAMMUZZO, ANDREA ARCURI, ANGELO ALBA, MICHELE CIRAOLO
News
La Voce di Cianciana
La Voce di Cianciana Anno XV - Numero 4 Agosto 2015 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.
Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:
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Da Genova - Salvatore carissimo, come vedi anche quest‟anno mi faccio sentire per comunicarti il mio affetto sia a te che alla tua famiglia. Colgo l‟occasione della venuta di mio nipote Alfonso per mandarti l‟abbonamento al giornale. Ringrazio te e tutta la redazione del giornale per tutto ciò che fate per il nostro paese. In questa occasione mando tanti saluti a tutti i nostri amici e parenti sparsi per il mondo. Antonino Gambino
PREMIATI DALL’UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ I BALCONI E GLI SCORCI URBANI ARREDATI CON PIANTE E FIORI Grazie all‟iniziativa dell‟Università della Terza Età e dell‟amministrazione comunale, sono stati premiati a Cianciana i vincitori del concorso “Cianciana in fiore” al quale hanno partecipato dal maggio scorso una ventina di famiglie, in diversi quartieri. Sulla scalinata dell‟orologio, il sindaco Alfano, rispettivamente il presidente e il vicepresidente dell‟Ute Cicchirillo e Mattaliano e l‟arciprete don Giuseppe Zagarrì hanno premiato i balconi fioriti e gli angoli urbani più caratteristici della cittadina dove è ancora intenso il flusso degli stranieri che arrivano come turisti e come acquirenti di abitazioni. Al primo posto si è classificato Salvatore Giannone per l‟angolo urbano di via Fidanza arredato con fiori e piante. Un ex aequo per il secondo posto che è stato assegnato a Filina Carubia e a Rosanna Greco per avere realizzato un‟armoniosa composizione nei balconi di casa in via De Gasperi. Il terzo posto l‟ha conquistato Maria Elena Calabria che ha saputo riqualificare l‟angolo attorno alla fontana dello Stagnone con composizione di alberi e fiori. Due menzioni speciali sono state assegnate a Salvatore Piazza in corso Vittorio Emanuele e all‟inglese Diane Lainson di Villa Dolce rispettivamente per il balcone fiorito e per la valorizzazione delle piante siciliane. Hanno partecipato al concorso le famiglie di Giuseppina Caltagirone, Salvatore Giannone, Franca Martorana, Gaetano Arfeli, Giuseppina Di Maria, Salvatore Piazza, Maria Assunta Tamburello, Giuseppa Soldano, Filippa Gambino, Giuseppe Contissa, Maria Assunta Guida, Filina Carubia, Rosanna Greco, Rosa Maria Carubia, Giuseppe Soldano, Antonina Paci, Nardina Vaiana,
Maria Elena Calabria e Diana Lainson. La giuria era composta da Salvatore Scimeca, Giuseppe Di Maria e da chi scrive. Hanno collaborato Marilena Mattaliano e Antonino Cicchirillo. ENZO MINIO
SOSTENITORI DE “LA VOCE DI CIANCIANA” La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l‟abbonamento PER L‟ANNO 2015. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : ITALIA : Rosetta d’Angelo in Di NotoMilano, Geometra Vincenzo Cinquemani -Servazzano dentro Padova; Antonino Gambino-Genova, Dottor Nicola Chiappisi-Giaveno (Torino), Giuseppe Croce-Fano; ESTERO : Giuseppa Mattina Ashton U.L. (Inghilterra), Alejandro Di Noto-Quilmes (Argentina), Gaetano Di Maria e Domenica BrunoRive de Gier (Francia), Luigi Bartolomeo-L‟Horme (Francia), Alfonso Provenzano- Marfbirg (Germania), Maurizia e Salvatore Caltagirone-Comano (Svizzera) sostenitori anni 2014 e 2015.
Anniversari
Numero 4 - Agosto 2015
DAL GIOCO ALLA REALTA’: PEDAGOGIA DI UNA VOCAZIONE. Nella ricorrenza del 25° di sacerdozio di Padre Gioacchino di Giuseppe Alfano
Q
uello del 31 agosto è stato un giorno davvero importante per la Comunità Ecclesiale di Cianciana, che ha festeggiato il 25° di ordinazione sacerdotale del padre comune, l‟Arciprete Gioacchino Zagarrì. Parroco di Cianciana dal 13 settembre scorso, padre Gioacchino ha subito conquistato i cuori dei ciancianesi: vuoi per la sua semplicità, per la sua disponibilità, per il suo infaticabile zelo nel curare la Vigna del Signore. La vocazione di Padre Gioacchino è maturata e si è sviluppata sin dall‟infanzia: in molti ricordano la sua dedizione come ministrante, come punto di riferimento per molti giovani nella sua comunità a Casteltemini; sin da piccolo i suoi giochi preferiti erano improvvisare una processione o fantasticare di dir messa. Dopo gli studi liceali e il conseguimento della maturità però decide veramente di dir messa: questa volta, però, non sarà un gioco. Entra a far parte della Congregazione della Passione del Signore – i Passionisti - dove accompagnerà la sua formazione scolastico-intellettuale con varie tappe, tipiche della vita religiosa: postulantato, noviziato, voti temporanei, voti permanenti. Il giubilare evento è stato preparato con una accurata preparazione. Mercoledì 26 agosto sono intervenuti i Padri Passionisti con una riflessione sul tema “Importanza della vita consacrata”; Giovedì 27 don Tommaso Pace ha discusso sul tema de “La Vocazione”; Venerdì 28 è stata la volta delle suore francescane Missionarie del Vangelo, che hanno parlato della vita consacrata femminile. La Santa Messa è stata presieduta da
Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, che ha voluto sottolineare una della tre virtù teologali, la Speranza: “il sacerdote – ha detto il porporato – ha una missione veramente importante nella sua parrocchia, perché il sacerdote è portatore di Speranza; anche se a volte questo può costare sacrificio, il sacerdote deve essere punto di riferimento della comunità e sua Speranza. Quella del sacerdote è dunque una duplice missione: portatore ma anche ispiratore di speranza”. Nonostante il caldo asfissiante, i fedeli – non solo ciancianesi, ma anche provenienti da Borgetto, Casteltermini, San Biagio Platani – si sono addensati all‟interno della Chiesa Madre e non hanno temuto di violare la santità del luogo acclamando al Pastore, che da parte sua ha risposto ai moniti del Cardinale, ribadendo lo stupore e lo smarrimento, ma anche l‟emozione di potere – seppur indegnamente – consacrare la Santa Eucarestia, assolvere i fedeli dai peccati, etc. Non l‟emozione, non la stanchezza, non il caldo sono riusciti a svilire padre Gioacchino, che già nella manica della sua tonaca è pronto a sfoderare, entro la fine del 2016, una missione popolare animata dalle Suore Missionarie del Vangelo. Giuseppe Alfano
Attualità
La Voce di Cianciana
INTITOLATA A PEPPINO IMPASTATO LA VILLETTA ADIACENTE A PIAZZA ALESSIO Di GIOVANNI Memorabile la serata del 6 agosto 2015 a Cianciana per l'intitolazione della villetta adiacente a Piazza Alessio Di Giovanni a Peppino Impastato, assassinato dalla mafia di Tano Badalamenti a Cinisi il 9 maggio 1978. In questo articolo non possiamo sintetizzare tutto per motivi di spazio; vi rimandiamo pertanto alla visione dell'eccellente film di Marco T. Giordana I Cento Passi. "Cianciana è sempre stata sensibile a certe tematiche legate alla Legalità Democratica. La nostra biblioteca è stata intitolata a Falcone e Borsellino. Forse potremmo anche dedicare una strada a Peppino Impastato. Che ne dici Sindaco?" Dopo il Reading dei suoi testi poetici antimafia l'anno scorso in Piazza Orologio, fu così che il prof. Gaspare D'Angelo si rivolse al Primo Cittadino. E il Sindaco Santo Alfano subito promise: "Gaspare, noi entro l'estate prossima realizzeremo qualcosa intitolata a Peppino" . Detto fatto. Complimenti al Sindaco Santo Alfano per il pragmatismo. Il 6 agosto, di quest'anno, alle 21.00 in Piazza Alessio Di Giovanni c'è stata la cerimonia di intitolazione. Dopo il saluto del sindaco Santo Alfano, hanno preso la parola il Prof. Eugenio Giannone, coordinatore zonale dell‟Associazione Nazionale Partigiani d‟Italia, Salvo Vitale (il rosso inseparabile amico di Peppino nel film I Cento Passi), Antonio Piparo, entrambi compagni di lotta di Impastato e il fratello dello stesso Giovanni Impastato. Emozionante il breve Recital di Gaspare D'Angelo che prima di declamare i suoi cavalli di battaglia A Pippo Fava, Falcone e le Ali" e "Io c'ero (dedicata a Peppino), in improvvisate rime baciate ha ricordato come nel nostro territorio sono stati "ospitati" anche il bambino poi sciolto nell'acido e Binnu Provenzanu. L'accompagnamento musicale è stato del Maestro Ignazio
Virzi. Il parroco Don Gioacchino Zagarrì ha benedetto la lapide e il Capitano dei Carabinieri di Cammarata. Vincenzo Bulla ha consegnato una targa a Giovanni, il fratello di Peppino. E‟ stato quindi scoperto un cippo, opera di Alessandro Carubia, con una lapide nella quale spiccavano il volto dello sventurato e coraggioso giovane di Cinisi e la scritta “Peppino Impastato (1948-1978) Fiaccola perenne di libertà”. Lungo la piazza è stata allestita la mostra del Centro Siciliano di Documentazione di Umberto Santino e Anna Puglisi che sarà permanente al Centro Sociale "Falcone e Borsellino". Altre foto di quel 1978, rigorosamente in bianco e nero, di Gaspare D'Angelo e Antonio Piparo hanno completato il tutto. Il nostro compaesano Gaspare D'Angelo è da quel 9 maggio del 1978 attivo su questo fronte. Ogni anno porta a Cinisi, in una sorta di pellegrinaggio laico, un centinaio di studenti dopo un lungo lavoro propedeutico fatto di seminari, visione del film I Cento Passi, ecc. Coi ragazzi di Addiopizzo , gli studenti bergamaschi dell'ITIS "Paleocapa" di Bergamo si sono scambiati le magliette; ovvio il messaggio simbolico: siamo tutti negli stessi panni. Sono stati ricevuti all'A.R.S. da Rita Borsellino che per due ore ha colloquiato con gli orobici. GIOVANNI IMPASTATO E l'anno scorso, gli studenti, prima della partenza per Cinisi hanno realizzato un Murale. E' con Giovanni, Antonio (padrino della figlia Alexandra) e Salvo ha uno storico rapporto di amicizia che va oltre l'impegno sociale e civile. Li ricordo presenti a Cianciana (c'era anche Felicetta, la moglie di Giovanni) a consolare l'amico Gaspare durante i funerali del papà. Oramai è opinione diffusa che le mafie non appartengono solamente a certe zone geografiche del sud. Questa lodevole iniziativa sa tanto di recupero della Memoria. E senza Memoria non c'è futuro. S.P.
Avvenimenti
Numero 4 - Agosto 2015
ROLAND COMTE, DIRETTORE DEL TEATRO DI RIVE DE GIER E PIERRE GUSCIGLIO, PRESIDENTE DELL‟ASSOCIAZIONE LA TARANTELLA, IN VISITA A CIANCIANA PER INCONTRARE LE ASSOCIAZIONI E GLI OPERATORI CULTURALI Si è svolto presso la Biblioteca Comunale un incontro tra Roland Comte, direttore artistico del teatro municipale di Rive de Gier (nella foto sesto da sinistra), accompagnato da Pierre Gusciglio (nella foto quarto da sinistra), presidente dell‟Associazione riparegiana La Tarantella e gli operatori culturali della nostra cittadina, alla presenta del sindaco Alfano. Scopo della visita a Cianciana di monsieur Comte conoscere personalmente la cittadina valplatanese da cui, come è ben noto, sono originari migliaia di suoi concittadini e che, assieme agli altri paesi dell‟Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo, si è gemellata con Rive de Gier. Nella sua qualità di direttore artistico del teatro, e confortato dal successo ottenuto col concerto del gruppo musicale Zancle, organizzato assieme all‟Associazione La Tarantella, monsieur Comte vor-
rebbe organizzare una serie di incontri di varia natura (culturali, sportivi, teatrale, musicali etc.) per dare sempre più consistenza al gemellaggio e sostanziare i vincoli culturali e di sangue che legano le nostre due città. Pertanto è stata proposta nelle due cittadine l‟istituzione di comitati che programmino eventi a breve, medio e lungo termine. Come giustamente ha fatto notare il signor Comte bisogna fare affidamento sulle risorse locali, con scambi di ospitalità e con qualche “sacrificio” personale. Per quanto riguarda l‟esibizione di gruppi numerosi, la presenza dei quali richiede più risorse finanziarie e quindi una programmazione adeguata per tempo, il nostro amico francese ha informato che il suo teatro dispone di strutture in grado di ospitare. A Cianciana, ovviamente l‟ospitalità sarebbe a carico di famiglie. Per quanto riguarda gruppi di una certa consistenza, ad esempio i gruppi teatrali e musicali, egli ha sottolineato di essere in grado di farli esibire più volte nelle piazze vicine, con sollievo delle casse delle Associazioni. I partecipanti alla riunione hanno espresso tutti la loro soddisfazione e disponibilità a lavorare sinergicamente. S.P.
PARTITA DI CALCIO INTERNAZIONE A CIANCIANA Il 3 di giugno 2015 si respirava un'aria internazionale allo Stadio Comunale Giuseppe Setticasi di Cianciana. Infatti era ospite una formazione di atleti Over 60 provenienti dal Canada, l‟INTER DI LAVAL-MONTREAL, che ha sfidato in un incontro di calcio la formazione della POL. CIANCIANA MASTER-OVER 50, in un incontro davvero bello e combattuto. L‟evento sportivo, organizzato dalla Polisportiva Cianciana, guidata dal Presidente Massimo D'Angelo, in collaborazione con un Tour Operator di Ribera, ha preso il via verso le ore 18.00 con il toccante momento degli inni nazionali, che hanno preceduto l'inizio del match. Per la cronaca la gara è stata vinta dalla Pol. Cianciana MasterOver 50, con il risultato di 2-1, con le reti degli inossidabili Nino Greco e Fofò Di Maria. I ciancianesei scesi in campo, capitanati da Andrea Gaiteri, sono stati i portieri: Peppe Montalbano e
Mimmo Traina, poi Nino Cuffaro, Franco Di Maria, Pietro Ciccarello, Gianni Fretto, Renato Re, Vincenzo Lo Monaco, Salvatore Acquisto, Fofò Di Maria, Nino Greco, Angelo Alba, Fofò Setticasi e Gaetano Arfeli . Dopo la partita tutti gli atleti si sono recati al Municipio dove hanno preso parte ad un rinfresco a base di prodotti tipici della tradizione ciancianese, offerto dall'amministrazione comunale. Ma la festa non è finita qui! L'indomani sera gli amici Canadesi hanno invitato tutti ad una cena organizzata presso l'Hotel Miravalle di Ribera, dove hanno ringraziato di vero cuore per l'ospitalità ricevuta e consegnato targhe e medaglie a ricordo dell'evento. E' proprio vero: lo Sport Unisce!!! S.P.
Ricorrenze Saggistica
La Voce di Cianciana
PRESENTATO A CIANCIANA IL VOLUME di Antonino Montalbano “IL RITRATTO DI UNA GRANDE GENERAZIONE DI TANTE ROSE E ANGELI” Il giorno 11 agosto, presso la Sala Convegni del Centro Sociale di Cianciana si è svolta la presentazione del volume Il ritratto di una grande generazione di tante Rose e Angeli di Antonino Montalbano. Presente la numerosa famiglia ed un folto pubblico, ha portato il saluto dell‟Amministrazione Comunale il Sindaco Santo Alfano che si è soffermato ad apprezzare l‟opera che aggiunge un importante tassello alla realtà culturale della nostra Città, motivo per il quale egli ha voluto inserirla nel percorso dell‟Estate Ciancianese per offrire la manifestazione anche ai numerosi ospiti stranieri. Relatore della serata è stato il Cav. Francesco Cannatella che con un brillante discorso ha presentato l‟opera nel suo nascere e nel suo sviluppo, ponendo l‟attenzione nel dire che la pubblicazione di un libro è sempre un fatto che riveste particolare importanza: - per l‟autore che si mette in gioco senza riserve; - per la comunità in cui vive. È importante perché oltre all‟obiettivo primario l‟autore, con il mettere su carta in maniera perenne e definitiva un‟idea, un progetto, ne raggiunge altri che gli accorti lettori possono riscontrare: la storia della cultura, del folklore e della civiltà di Cianciana, riscoperta attraverso episodi di vita che appartengono a Nino ed alla sua famiglia e che nel contempo hanno per sfondo il nostro paese. Nino narra in prima persona in un libro-diario con appunti episodici che formano una intensa intelaiatura; un ripensare, un rievocare che coinvolge il lettore che si sente co-protagonista della trama narrativa. „Rose e Angeli‟ non serve solo per annotare, ma anche come momento di riflessione e per conservare memoria di usanze e di tradizioni locali, oggi tramontate, ma da non dimenticare. La famiglia Montalbano ha trovato sempre nel tempo un filo conduttore sulle note di bande musicali, di cori e di
complessi musicali. Un esempio: Il Clan Montalbano è stato la colonna sonora dei matrimoni di tanti ciancianesi e delle serenate notturne, ma anche protagonista delle piazze regionali, accompagnando musicalmente tanti cantanti nelle più belle piazze della Sicilia: Anna Identici, Carmen Villani, Nelly Fieramonti, Laura D‟Angelo, Wilma Goic. Nomi che costituivano il miglior panorama musicale nazionale. I Montalbano sono stati animatori del Festival delle Voci nuove, della Novena natalizia, del Gruppo di Lamentatori del Venerdì Santo, apprezzata una loro esibizione a Sternatia (Lecce). Nella famiglia troviamo autori di marce sinfoniche e di marce funebri, di sigle musicali, di inni religiosi, da ricordare quello a San Pio. Tanti sono i testi poetici divenuti canti, buon motivo per dire famiglia di musicanti e aggiungerei di musicisti. „Rose e Angeli‟ è un lavoro, condotto con cura perché niente risulti dimenticato, dando spazio a tutti i familiari che interpretano il suo disegno, rendendoli visibili nella carrellata di foto delle prime pagine dove i dieci figli, le loro consorti e figli trovano necessari momenti descrittivi. Non ci sono rimpianti né pentimenti per le scelte non fatte dall‟Autore, scelte che avrebbero potuto segnare nuovi percorsi di vita. Egli sedutosi su una panchina osserva il film della propria vita ma non vuole apportare correzione, egli ha interpretato quello che la vita gli ha assegnato come ruolo ed è soddisfatto per tutto ciò che è riuscito a realizzare. Ora è tempo di consuntivi ed ecco la motivazione prima del libro, guardare fotogramma dopo fotogramma, un film lungo tanti anni ma che passa veloce davanti agli occhi e qualche immagine risalta più che un‟altra, ma sono tutte positive e gratificanti. Questa l‟eredità che Nino lascia alle nuove generazioni della famiglia perché ne sappiano essere custodi e continuatori.
Ricorrenze
Numero 4 - Agosto 2015
Alla relazione del Cav. Cannatella, ha fatto seguito un recital di poesie e di canzoni. Il gruppo musicale era formato da componenti la famiglia Montalbano: Lillo Pecoraro alla batteria ha eseguito Amore perduto, composta e musicata del nonno Giovanni, Luca Montalbano Abella alla chitarra, Domenico Montalbano Bartolomeo al basso, Angelo Montalbano di Francesco alla chitarra ha cantato la propria A mia assà la scola mi piaciva, e due brani cantati dagli zii Gaetano e Giovanni: Sei bella, sei splendida e Belli rasti, belli fiori. Il recital di poesie ha visto Angelo Scardino recitare La banna di Cianciana del nonno Francesco, Antonella Montalbano Viola ha fatto ascoltare La munnizza, scritta dal padre Angelo e
Giuseppe Montalbano Abella ha recitato Li tempi beddri di Giovanni Montalbano Traina e Lu cappeddru di lu preside di Alfonso Montalbano Traina. L’attento pubblico ha seguito e gradito con particolare interesse tutto il recital, applaudendo a più riprese. Nino, come chi ha intrapreso un lungo viaggio, alla fine si volta indietro appagato da tutte le tappe raggiunte e vuole testimoniare un segno ed affida a Rose e Angeli la speranza che qualcuno della cerchia familiare sappia rapportarsi a quel dono naturale con nota musicale e continuare a scrivere della famiglia Montalbano come pentagramma. Al termine della serata, l‟Autore ha ringraziato ed ha offerto un momento conviviale. S.P.
A CIANCIANA 50 EX CALCIATORI SICILIANI RENDONO OMAGGIO A GIUSEPPE SETTICASI Ben 50 ex calciatori hanno reso omaggio allo stadio comunale di Cianciana a Giuseppe Setticasi, il giovane sportivo ed imprenditore, scomparso improvvisamente e in maniera prematura nel dicembre del 2009. I calciatori, invitati da Pietro Setticasi, papà di Giuseppe, hanno partecipato, in tre squadre, dalle maglie bianche, arancione e rosse, al triangolare calcistico “IV Memorial Giuseppe Setticasi”, alla cui organizzazione ha collaborato anche l‟amministrazione civica e l‟asd Cianciana Calcio del presidente Massimo D‟Angelo. Questi i calciatori presenti a Cianciana e ai quali è stato consegnato un grosso medaglione-ricordo e una copia del giornale La Sicilia, con articolo e foto: Avignone Calogero, Savarino Maurizio, Militello Salvatore, Paolillo Francesco, Agro‟ Lillo, Gucciardo Alfonso, Bellavia Michele, Barba Salvatore, Maragliano Giuseppe, La Corte Vincenzo, Cascioferro Franco, Greco Enzo, Traina Nino, Labruzzo Toto‟, Padronaggio Leo, Colombo Franco, Busterna Rino, Filippazzo Raimondo, Colucci Matteo, Scalia Paolo, Borsellino Pasquale, D‟Anna Ciccio, Ceroni Valentino, Ceroni Fabio, Giaretti Davide, Di Mora Giuseppe, Di Mora Alessandro, Schifano Antonio, Aque‟ Mimmo, Cannata Pietro, Piraneo Fofo‟, Lo Brutto Nene‟, Gulino Nana‟, Vintaloro Carlo, Caruana Coco‟, Di Stefano Franco, Sanzeri
Toto‟, Cusumano Fofo‟, Alessi Giuseppe, Di Chiazza Giuseppe, Calamo Lorenzo, Montalbano Rolando, Sinatra Alfonso, Marino Alfonso, Sanzeri Giuseppe, Guida Onofrio, Piazza Alfonso, Piazza Salvatore, Montalbano Giuseppe, Piazza Battista, Caruso Gino, Giannone Antonio, Di Maria Francesco, Re Renato, Lo Monaco Enzo, Carubia Antonio, Cimino Andrea, Alba Angelo, Greco Antonino, Cuffaro Antonino, Cuffaro Antonino, Alfano Toto‟, Alfano Francesco, Martorana Marcello, Manazza Alberto, Bhaou Salha, Cimino Roberto, Tornabene Paolo, Greco Giuseppe, Fretto Mario, Montalbano Federico, Martorana Salvatore. Le tre partite di calcio, nei quali protagonisti sono stati i portieri che hanno parato una serie di calci di rigore, hanno permesso di fare incontrare e giocare assieme tanti calciatori di tutte le province siciliane che hanno militato nei decenni scorso nel Cianciana e che hanno conosciuto e apprezzato le doti sportive e umane di Giuseppe. Gli amministratori comunali e i giocatori hanno posto dei mazzi di fiori ai piedi del busto di bronzo del monumento sportivo dedicato a Giuseppe e posto all‟interno dello stadio che porta il suo nome. Hanno ricordato l‟amico scomparso il sindaco Santo Alfano, il professore Gaspare D‟Angelo, il presidente Massimo D‟Angelo e il dirigente Rolando Montalbano. Enzo Minio
Ambiente & Sociale
La Voce di Cianciana
80° compleanno per il signor GAETANO ALFANO festeggiato a Cianciana il 18 giugno 2014 Questa poesia è stata scritta per i nonni, i nipotini e per tutti gli alzatesi, compreso me. NOZZE D‟ORO PER I CONIUGI POESIA DOTTOR ANTONINO PERZIA E MARIA DE eMICHELE, Giuseppe mi chiamo faccio il pittore Cianciana, Chiesa Madre 15 luglio 1965, Mazzara del luglio 2015. e questa poesia vi Vallo voglio 15 regalare, Nella foto con i festeggiati le figlie in Tatiana e Patrizia, il genero Salvatore particolare al sindaco e al parroco la voglio regalare. Bono, i nipoti Loris, Monica e Laura. Il primo cittadino rispettate perchè le strade son tutte pulite. Se qualcuno si sente contrariato basta andare in comune e tutto viene regolato. Amici alzatesi e cittadini 80° compleanno per il signor oggi è la festa dei cristiani. GIUSEPPE BARTOLOMEO, Abbracciate forte i vostri nipotini festeggiato ad Alzate Brianza (Como), fate loro una carezza e comportatevi da nonnini. Parliamo di noi nonni: il 23 ottobre 2014 non abbiamo paura del tramonto perchè Gesù così ha creato il mondo. C'è chi va e c'è chi viene, c'è chi nasce e c'è chi muore. Se questo mondo deve continuare cerchiamo di fare pace e non litigare: visto che la ruota gira lasciamola girare. La festa è dei nonni e di San Vincenzo e io scrivo solo quello che penso. Ora vi ricordo e vi saluto alzatesi lontani in qualsiasi stato. NOZZE D‟ORO PER I CONIUGI
GIUSEPPE VAIANA E CATERINA PENDINO
Pittore e poeta
Cianciana, Chiesa del Carmine primo settembre 1965, Giuseppe Bartolomeo Alessandria, Santuario Madonna della Rocca primo settembre 2015 (Tutti mi chiamano Pino)
Ambiente & Sociale
Numero 4 – Agosto 2015
80° compleanno per la signora GIUSEPPA MATTINA, festeggiato a Ashton (Inghilterra). Nella foto sopra la signora Giuseppina è ritratta con parenti ed amici tra cui il fratello e la cognata venuti per l‟occasione dalla Francia dove risiedono. SPOSI PIETRO RAFFA E LORENA PALMINTERI,
65° compleanno per il signor FRANCESCO DI MARIA festeggiato a Saint Etienne (Francia) il 23 luglio 2015.
CIANCIANA, CHIESA MADRE 10 LUGLIO 2015
NASCITE
NICHOLAS COMELLI NOAH BRONZINO di Federico e di di Ludovic e di Aline Antonella Martorana, Di Maria, nato a Saint nato a Parma il 28 Chamond (Francia) maggio 2015. il 20 maggio 2015
SAMUELE GRECO di Mario e di Claudia Maragliano, nato a Sciacca il 30 luglio 2015.
ANTONIO FERRARO di Daniele e di Floriana Montalbano, nato a Sciacca il 13 agosto 2015
Letteratura
La Voce di Cianciana
90° compleanno per il signor ALFONSO LO MONACO festeggiato a Cianciana il 14 agosto 2015. Nella foto in alto a sinistra il signor Alfonso è con i figli Enzo, Carmela e Lina, la nuora Franca Tamburello, il genero Franco Ciraolo ed il nipote Claudio. Nella foto a destra è con i nipoti Giovanni, Nicole, Alessandra, Alfonso, Giorgio, Claudio ed Ignazio.
Sposi MAURIZIO TERMINI E IRENE SULLI, Comune di Cianciana, primo agosto 2015
PRESENTATO A CIANCIANA NUOVO VOLUME DI GABRIELLA EBANO Nell‟ambito dell‟Estate Ciancianese 2015 è stato presentato il nuovo libro di Gabriella Ebano Le mie signore di Sumpetar - Cronaca di volontariato nei campi profughi della ex Jugoslavia, Marsala 2015. Alla presenza dell‟Autrice, dopo i saluti del Sindaco Alfano, ne ha parlato E. Giannone, e l‟editore Ottavio Navarra. L‟Ebano ha risposto alle domande dei presenti. La Voce pubblica la relazione del professor Eugenio Giannone. A metà luglio scorso i media informavano che il parlamento magiaro aveva autorizzato la costruzione d‟un muro tra Ungheria ed ex Jugoslavia per impedire l‟accesso nel paese di profughi provenienti dai Balcani e dai territori del Medio Oriente; sempre i media ricordavano che 20 anni prima, l‟11 luglio 1995, a Srebrenica era stato perpetrato un terribile eccidio. Nei Balcani e più specificatamente nel territorio della Bosnia Erzegovina, agli inizi degli anni ‟90 del secolo
scorso, è stata combattuta una guerra di tutti contro tutti, terribile, violenta, senza esclusione di colpi come solo nelle guerre civili accade; città e villaggi, case, ponti, strade distrutti o bruciati; pulizia etnica, processi sommari, uccisioni di massa, donne stuprate, distruzione di siti culturali. La Bosnia Erzegovina era la regione più multietnica della Jugoslavia, esempio di civile convivenza, grazie anche ai tanti matrimoni misti tra bosniaci, serbi, croati, cattolici, ortodossi, musulmani. Simbolo di tale integrazione era lo Stari Most, ponte dichiarato dall‟UNESCO patrimonio dell‟umanità; il ponte di Mostar è stato distrutto (1993) e, seppure ricostruito, non unisce più: è diventato l‟emblema della bestialità umana (mi scuso dell‟aggettivo) e della “distruzione della dimensione morale della società”. La guerra di Bosnia, oltre ai quasi 100.000 morti finora accertati, ha provocato una forte ondata di profughi.
Letteratura
Numero 4 – Agosto 2015
I profughi sono persone che hanno perso tutto, famiglie disgregate, giovanissimi orfani, vedove, donne e vecchi soli che vivono una situazione costantemente precaria e dipendono in tutto dall‟aiuto che uomini e associazioni di buona volontà possono loro offrire. Sono spesso allocati in posti di fortuna, in locali fatiscenti, con problemi logistici enormi, dove non esiste la parola intimità, dove le giornate trascorrono monotone e dove la disperazione e la rassegnazione prendono facilmente il sopravvento. I volontari, nell‟approccio con questi sventurati, devono usare la massima cautela e sensibilità, ricordarsi sempre di avere a che fare con persone che hanno una loro dignità, che non va mai calpestata, e vanno capite, incoraggiate, sostenute nei momenti di sconforto, nei bisogni psicologici e materiali, che vanno prevenuti per evitare la mortificazione del chiedere, per far capire loro che la speranza non è morta. NO: la vita nei campi profughi non è facile e lo sa bene la nostra Gabriella Ebano, che in alcuni di essi ha trascorso un lungo periodo e più volte v‟è ritornata. Ella, infatti, nel 1994, aveva aderito al Progetto Omis che, dopo un corso di preparazione a Milano, prevedeva l‟invio di gruppi di volontari ogni quindici giorni in cinque campi profughi sulla costa dalmata, a sud di Spalato. Il nome Omis del progetto deriva da uno di questi campi, che avevano la base a Mimice, anche se la nostra Amica ha operato soprattutto a Sumpetar. Da qui il titolo “Le mie signore di Sumpetar”; e sottolineo signore perché spesso i veri signori dei campi erano i profughi che bisognava difendere dai non signori volontari. La vita nei campi presuppone una forte tensione morale, presenta momenti gratificanti ma insieme terribili, difficili, drammatici che segnano in maniera indelebile l‟esistenza di una persona che tenta di dare tutta se stessa agli altri; nulla dopo è come prima, nulla è più visto con gli stessi occhi. E‟ una tappa che segna il resto della tua vita Di quest‟esperienza Gabriella ha tenuto un diario di bordo, nel quale ha annotato le sue sensazioni e ricordi, anche dei viaggi successivi, che, rielaborati nel tempo, hanno dato vita a questo libro, dove, ad un certo punto, si legge che i momenti più difficili e drammatici sono stati quelli riguardanti i forti contrasti e le profonde lacerazioni tra i volontari, non tutti fortemente moti-
vati e non tutti adeguatamente consci del loro ruolo. Parecchi agivano in spirito d‟anarchia, qualcuno si ubriacava, qualche altro si credeva al Club Med, qualche studentessa, che doveva compilare la tesi di laurea in Psicologia, voleva sapere quali sensazioni si provano ad essere stuprate. La cosa che allora veniva più spontanea era sicuramente scappare da quei luoghi e da quella grottesca situazione dove i volontari, anziché alleviare le sofferenze dei profughi, distrarre i bambini, far da cuscinetto tra le diverse etnie e trasmettere entusiasmo e fiducia nell‟avvenire, si facevano i dispetti. Non tutti ovviamente; perché accanto a questi pseudo-altruisti c‟erano, e ci sono, degli autentici angeli, come le giovani volontarie bolognesi che ogni estate raggiungono i Bambini di Tuzla e sostengono l‟Associazione Amica di Irfanka Pasagic, psicologa e lei stessa profuga di Srebrenica. Persone eccezionali anche tra i profughi per i quali era doveroso insistere e con i quali è nato un rapporto di amicizia e fratellanza che dura tuttora. Non è stato facile portarsi tutto dentro per così tanto tempo; il cuore si ribellava a certi ricordi; ma finalmente, grazie a questo libro fortemente voluto da Gabriella e dall‟Editore Ottavio Navarra, “il flusso della memoria ha trovato il suo sfogo naturale” e, scrivendo, l‟Autrice s‟è sentita liberare dal gran fardello che nei mesi di volontariato è stato lenito dall‟esempio di Alex Langer, l‟eurodeputato che s‟è prodigato per fermare la tragedia bosniaca, dai consigli di Gianni Minà, dalla poesia di Tagore e dalla musica di Mozart e Battiato. Contro tutti i revisionismi, contro tutti i tentativi di rimuovere dalla memoria collettiva pagine di storia scomode e dolorose, come quelle della guerra di Bosnia, combattuta nel cuore della civilissima Europa, e cancellare la situazione dei profughi di tutta la Terra, ben vengano libri come questo, che sanno inchiodare alle proprie responsabilità e inducono riflettere sui veri valori dell‟esistenza, della vita che non ci è data per noi stessi ma per gli altri. Un libro coinvolgente per il quale diciamo grazie all‟Editore per avere accettato la scommessa e a Gabriella per averlo scritto, per la sua esperienza di volontariato al servizio di fratelli meno fortunati e per le foto che corredano il testo. Eugenio Giannone
In questo numero la Voce pubblica volentieri l‟articolo parlante del soggiorno ciancianese e della famiglia in genere di una giovanissima giornalista americana, Alessandra Raffa: Chi è Alessandra? Leggete il suo articolo e lo saprete.
"CREARE NUOVI RICORDI A CIANCIANA” di Alessandra Raffa (nella foto) (Questo articolo è dedicato a mio nonno, Stefano Raffa, 1941-2000) A più di 8.000 chilometri di distanza (5.000 miglia) dalla mia casa in Florida, nascosto tra interminabili e tortuose colline della Sicilia, c‟è un luogo speciale di cui ho sentito continuamente parlare dai miei nonni e da mio padre quando ero bambina. E ' un paese che ho conosciuto solo attraverso le storie fino a quando l‟ho visitato
per la prima volta e mi sono innamorata. Cianciana è parte della mia storia, parte della mia famiglia, è parte di me. Sebbene non sia cresciuta lì e non l‟abbia visitata ogni estate, rappresenta un‟altra casa per me come lo deve essere, è un luogo pieno di persone che ami e che ti amano. Mio nonno, Stefano Raffa, è stato uno dei dieci figli nati a Cianciana nel 1941 da Raffaele Raffa e Giovanna Setticasi. Mia nonna, Carmela Leone, è una dei quattro figli nati a Cianciana nel 1942 da Salvatore Leone e Maria Ciraolo. Quando sua madre morì, il padre trasferì la famiglia negli Stati Uniti nel 1955. Tornò a Cianciana nel 1962 e sposò mio nonno. Poco dopo, partirono per gli Stati Uniti nel 1962 in cerca del "sogno americano".
News Mio padre, Raffaele Raffa, è nato a New York nel 1963 ed è tornato a Cianciana in estate tutte le volte che poteva, mentre era un adolescente. Sposò mia madre nel 1988 ed hanno avuto cinque figlie: Francesca, Gabriella, Giovanna, Isabella, e me stessa. Il 26 luglio, la mia famiglia ed io siamo arrivati felicemente in paese, immediatamente accolti dalla nostra famiglia. Ci siamo stabiliti nella bella casa di mia Zia Maria Raffa e Zio Franco Chiazza nel centro della città e abbiamo trascorso la nostra prima notte in paese come ci piacerebbe trascorrere ogni altra notte durante il nostro soggiorno, facendo la nostra passeggiata, andando a zonzo per le strade piene di musica con i nostri cugini, tenendoci a braccetto, parlando con i membri della famiglia che incontravamo sul nostro cammino, creando delle amicizie durature con la nostra famiglia che la distanza non potrà mai spezzare. Alle 10 di sera, le famiglie di Cianciana si riversavano nelle strade. I bambini correvano intorno alla fontana nella piazza del paese, gli adolescenti si sedevano e spettegolavano presso la rumorosa torre dell‟orologio, mentre gli uomini si riunivano sui gradini e nei bar dell‟angolo per discutere sui i problemi del mondo davanti a un caffè. Era una serata
come le altre in un paese vecchio di quasi 400 anni, ma quella serata che per i residenti risultava ordinaria e familiare, per me rappresentava qualcosa di diverso, genuino e raro. Mi addormentavo nelle prime ore del mattino al suono delle interminabili attività del paese e mi svegliavo più tardi con un "Buon giorno!" e "Oggi c‟è molto caldo." Le voci dei familiari che si incontravano e socializzavano fuori ogni mattina erano i miei meravigliosi risvegli. Una mattina, ci siamo salutati tutti e siamo andati ad Agrigento per visitare la città e vedere la Valle dei Templi, uno dei più grandi agglomerati al mondo di antichi templi greci e un patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Più tardi quel giorno a Cianciana, ho visitato la chiesa dove si sono sposati i miei nonni. Con le luci soffuse all'interno, tranne sull‟altare maggiore, la chiesa era un santuario silenzioso che mi ha lasciato senza parole. Durante la nostra visita, la mia famiglia ed io abbiamo percorso il cammino panoramico fino in cima al Calvario, una bellissima cappella per la quale il mio trisavolo, Francesco Ciraolo, raccolse fondi per la costruzione, dopo aver immaginato il sito. Dalla cima del Calvario, c'è un bellissimo panorama di tutta Cianciana e dei paesi vicini. Siamo andati al museo Cianciana e abbiamo visto tanti reperti interessanti della città, tra cui alcune monete e ceramiche
La Voce di Cianciana che risalgono fin nell'antica Grecia e Roma. Il museo è pieno di vecchi attrezzi agricoli, oggetti per la casa, abbigliamento, attrezzi provenienti dalle antiche miniere di zolfo che fecero raddoppiare la popolazione della città, e così via. Un altro giorno, i nostri cugini ci hanno accompagnati fuori città per esplorare il bosco di Monte Cavallo e le grotte. Abbiamo dato un'occhiata alle grotte molto fredde e ci siamo arrampicati nelle cime più alte e abbiamo fatto una foto con Cianciana in lontananza. I nostri familiari ci hanno portato alla Scala dei Turchi, dove ci siamo tuffati nel Mar Mediterraneo, dalle scogliere bianche che riflettevano su di noi il forte sole siciliano. Siamo rimasti per otto giorni e abbiamo visitato alcuni luoghi incredibili, ma i miei ricordi preferiti del viaggio sono stati i momenti che abbiamo condiviso con la nostra famiglia durante i pasti insieme, ridendo dei ricordi vecchi e nuovi, condividendo le storie sulla vita dei miei nonni, sulle visite di mio padre, e guardando decine di vecchie foto di famiglia. Io adoro come ogni volta che torno a Cianciana imparo qualcosa in più su mio nonno e la sua famiglia. Girando per la casa di Zia Maria è come girare in un museo di famiglia. Raccolte di vecchie foto sono appese alle pareti, come una linea temporale della famiglia. Questa è stata la mia terza visita a Cianciana, ma è come se fosse ancora la prima esperienza. Ogni esperienza è nuova e altrettanto emozionante come la volta precedente. In un mondo che è diventato troppo artificiale e complicato, è confortante visitare questo paese ancora umile e autentico. Il tempo passa lentamente a Cianciana ma la gente vive il momento e gioisce delle piccole cose nella loro vita. Non è sorprendente vedere quanto il paese si sia ingrandito dalla mia prima visita nel 2001. E‟ davvero un luogo incantevole con cibi deliziosi, una storia meravigliosa, con incredibili attrazioni e famiglie straordinarie che ti fanno dimenticare il resto del mondo. Le nostre visite non sono mai lunghe abbastanza e partiamo sempre sperando di ritornare la prossima volta. La mia famiglia ed io siamo molto orgogliosi di avere la nostra storia a Cianciana e speriamo di diventare sempre più coinvolti con questo splendido paese in futuro. Ho capito che questo paese era speciale quando mio nonno cambiò le parole della canzone "Romagna Mia" a "Cianciana Mia" e la cantava ripetutamente come un bambino. Cianciana è davvero un posto speciale, un tesoro pieno di vita e di amore. Non ha mai smesso di amare e di sentire la mancanza del paese natio ed io gli sono grata per i legami lasciati tra la mia famiglia negli Stati Uniti e la sua famiglia a Cianciana. So che mio nonno sarebbe stato orgoglioso di questo articolo ed è per questo che sono stata onorata di scriverlo. Alessandra Raffa (traduzione del testo in inglese di Tanina Gambino)
News
Numero 4 - Agosto 2015
PRIMA PUBBLICAZIONE DEL DOTT.GIOVANNI ARCURI, FREQUENTANTE IL MASTER TRIBUTARIO PRESSO LA BUSINESS SCHOOL DE IL SOLE 24 ORE (MILANO), SU ‘IL QUOTIDIANO DEL FISCO DE IL SOLE 24 ORE‟ DEL 19/08/2015.
OMESSI VERSAMENTI : SANZIONI PENALI ED AMMINISTRATIVE di Giovanni Arcuri La collaborazione solidale tra sostituito e sostituto quando la ritenuta è effettuata a titolo di imposta (sostituzione totale) è riconosciuta dall‟articolo 35 del Dpr 602/1973. Nel caso di sostituzione parziale o di ritenuta a titolo di acconto, invece, le obbligazioni del sostituto e del sostituito sono differenti e autonome. Le violazioni compiute dal secondo come l'omesso versamento delle ritenute sono punite con una sanzione pecuniaria:- del 20% dell'ammontare non trattenuto, in caso di versamento parziale (articolo 14 Dlgs 74/2000); - del 30% di ogni importo non versato (articolo 13 Dlgs 74/2000). L’articolo 13 del Dlgs 471/1997 ha portata generale, in quanto si applica a ogni ipotesi di mancato pagamento di un tributo o di una sua frazione nel termine previsto. La Cassazione, con sentenza n. 3569/2010, ha sostenuto che l'omesso versamento è punito in via generalizzata per tutte le ipotesi di mancato pagamento e nel caso di ritenute non versate e non operate sono applicabili entrambe le sanzioni. Il comma 414 della legge finanziaria 2005 ha aggiunto al Dlgs 74/2000 l'articolo 10 bis, in base al quale è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituti per un ammontare superiore a 50mila euro per ciascun periodo d‟imposta entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale. Quando l‟importo non versato è uguale o inferiore a 50mila euro, le sanzioni sono esclusivamente amministrative e non c'è reato penale. Questo, infatti, si perfeziona solo quando il contribuente, entro il termine per la presentazione del modello 770, non versa le ritenute certificate di ammontare superiore a 50mila euro. E se in sede di controllo i verificatori constatano l‟omesso versamento di ritenute per un ammontare superiore a quello previsto dalla norma, il contribuente può ancora sanare l'irregolarità entro i termini di presentazione della dichiarazione relativa al sostituto d'imposta. L’IVA Per quanto riguarda l‟Iva l'articolo 10 ter del Dlgs 74/2000 punisce con la reclusione da sei mesi a due anni chi non versi l'imposta dovuta in base alla dichiarazione annuale entro il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo d'imposta successivo, cioè entro il 27 dicembre dell'anno successivo a quello cui l'Iva si riferisce (ciò è ribadito dalla Cassazione nella sentenza n. 503/2012),
sempre che il mancato versamento superi i 50mila euro. Il pagamento effettuato dopo tale data non fa venir meno il reato, ma riduce la pena di un terzo. L‟omesso versamento dell'Iva (derivante dalla liquidazione annuale e non anche da quella periodica) può configurarsi solo se è stata regolarmente presentata la dichiarazione; diversamente è reato di omessa dichiarazione. La Cassazione, con la sentenza n. 37424/2013, ha stabilito che verificatosi il superamento della soglia di punibilità (50mila euro) possono applicarsi entrambe le sanzioni. L‟applicazione congiunta di una sanzione penale e una amministrativa non violerebbe quindi il principio del “no bis in idem” previsto dall'articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue. La Corte costituzionale, con sentenza n. 80/2014, ha dichiarato l‟illegittimità dell‟articolo 10 ter del Dlgs 74/2000, nella parte in cui, con riferimento ai fatti commessi sino al 17 settembre 2011, punisce l’omesso versamento dell’Iva, dovuta in base alla relativa dichiarazione annuale, per importi non superiori, per ciascun periodo d'imposta, a 103.291,38 euro. Pertanto, le violazioni dell'articolo 10 ter del Dlgs 74/2000 commesse sino al 17 settembre 2011 e sino alla soglia di 103.291,38 euro non sono penalmente sanzionabili. Il reato di omesso versamento Iva, per altro, non sussiste in capo al contribuente se quest'ultimo dimostra con testimonianza o prova documentale che c'è stato un errore da parte del proprio commercialista nell'assolvere con diligenza al suo incarico (Cassazione, sentenza n.2882/2014). IL RAVVEDIMENTO OPEROSO La procedura per regolarizzare le omissioni di versamento è il “ravvedimento operoso”, che consente al contribuente di rimediare spontaneamente ed entro termini prestabiliti alle violazioni tributarie commesse beneficiando del pagamento delle sanzioni in misura ridotta. La legge di stabilità 2015 ha profondamente innovato profondamente la disciplina del ravvedimento operoso, che l'agenzia delle Entrate ha chiarito con la circolare 23/E/2015. P.I 00777910159 – Copyright Il Sole 24 Ore – Tutti i diritti riservati http://www.quotidianofisco.ilsole24ore.com/art/ accertamento-e-contenzioso/2015-08-18/omessiversamenti-sanzioni-penali-e-amministrative-171918.php? uuid=ACaskGj
Arte
La Voce di Cianciana DINO VACCARO OMAGGIA CIANCIANA DI “CARNALA”
Dino Vaccaro omaggia la nostra città di “Carnàla, epopea di un‟infanzia vissuta nell‟inferno della zolfara”, un suo dipinto sul triste mondo della zolfara che il sindaco Santo Alfano ha fatto riprodurre in gigantografia, in forex e che sarà esposto in modo permanente presso la stanza del sindaco. L‟originale dell‟opera, cm. 40 per 50,
è in olio e zolfo su tela. “Carnala” sintetizza efficacemente, attraverso la figura del caruso posta più volte in primo piano, il duro lavoro in miniera e lo sfruttamento di tutti gli addetti all‟estirpazione ( e lavorazione) del biondo minerale che ha caratterizzato la storia di Cianciana. Evidente l‟accenno all‟istruzione e all‟infanzia negata. Ne hanno parlato in Municipio, dopo l‟introduzione del sindaco e l‟intervento dello stesso Autore, Pietro Arfeli, che ha tracciato il percorso artistico di Dino, Eugenio Giannone, Gaspare D‟Angelo, Giuseppe la Rosa; mentre Angelo Arcuri ha letto la recensione di Francesco Taormina e Francesco Montalbano ha letto la recensione di Angela Chiazza e recitato “La vista di la surfara” di Alessio Di Giovanni da cui il quadro prende titolo. La Redazione
RICORDANDO IL PRESIDE FERDINANDO CUFFARO, A DUE ANNI DELLA SUA DIPARTITA, AVVENUTA IL 4 LUGLIO 2013. A due anni dalla scomparsa del preside professore Cuffaro Ferdinando la moglie, i figli con le rispettive famiglie, con affetto e rimpianto ne ricordano le doti morali a cui sempre si ispirò e gli insegnamenti umani e cristiani che ha saputo donare e che rimarranno indelebili nei loro cuori . Gli amatissimi nipoti ricordano il nonno buono, affettuoso e il loro maestro di vita. In questo numero La Voce pubblica un‟autobiografia del compianto preside, intitolata UNA VITA PER LA SCUOLA, scritta nel 2012 e pubblicata nel volume “Il futuro ha un cuore antico”.
FERDINANDO CUFFARO, UNA VITA PER LA SCUOLA L'anno scolastico 1960/1961 venni nominato presso il Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento. Provenivo dal Liceo Classico di Bivona, dove dal 1955/1956 avevo insegnato Latino e Greco. Preso servizio con l'incarico per le discipline di Italiano e Latino, per le quali ero abilitato, fui assegnato al corso "D". Mi meravigliai che i miei alunni del triennio fossero quasi tutti provenienti dai paesi viciniori. Ci volle ben poco a capire anche perché, in quel periodo, gli agrigentini, in genere appartenenti alla borghesia, se maschi si iscrivevano nel corso "A", se femmine al corso "C". Nel corso "D" , al quale fui assegnato, mi trovai abbastanza bene sia per l'andamento e il profitto didattico degli alunni, sia per l'ambiente tranquillo e sereno, tanto da rimanere sempre in quel corso fino all'anno scolastico 1980/81. In questi anni il provveditore agli a studi chiedeva la mia collaborazione , soprattutto quando rimasi per circa due anni in Provveditorato quale referente per le attività di aggiornamento per tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia. Nella primavera 1961, per incarico del preside, fui il relatore, per tutto l'Istituto, della campagna per il primo centenario dell'Unità d'Italia. Negli anni Sessanta il Liceo Scientifico "Leonardo" era una sezione staccata del Liceo Classico. Il Preside , per dare impulso alle iscrizioni , mi mandò al Liceo Scientifico e mi assegnò la classe prima , abbastanza numerosa, di cui serbo un buon ricordo . Rimasi per alcuni anni al Liceo Scientifico, ma dovetti ritornare al Liceo Classico, perché avendo vinto il concorso, il
Ministero mi nominò al Liceo "Empedocle" dove tornai al corso "D" , nel quale rimasi fino al 1980/81. Avendo vinto il concorso a Preside , il Ministero mi nominò al Liceo Scientifico "G.B. Odierna" di Palma di Montechiaro dove fui accolto con entusiasmo sia dagli alunni , sia dai genitori, per i quali la presenza di un preside di ruolo era una garanzia per un corretto svolgimento delle attività dell'Istituto. Nei primi giorni volli parlare con i genitori che facevano parte del Consiglio d'Istituto. Li ricevetti singolarmente e fui informato del loro punto di vista. Il loro incontro fu molto utile e proficuo, sia per capire l'atmosfera delle famiglie degli alunni, sia per cercare di operare con i genitori nell'interesse dei figli e della comunità cittadina. Va rilevato che quando ero costretto a chiedere che gli alunni fossero accompagnati dai genitori, trovavo in loro la più ampia disponibilità, perché si rendevano conto che si operava con il loro contributo, per la formazione degli alunni e in particolare dei loro figli . Rimasi a Palma di Montechiaro per sei anni e, se non fosse stato disagevole ogni giorno il viaggio da e per Agrigento, sarei rimasto a Palma di Montechiaro fino alla fine della carriera. Nel 1987/88 fui trasferito ad Agrigento, dove il Ministero mi assegnò un nuovo Liceo Scientifico, formato da due sezioni staccate del Liceo Scientifico "Leonardo", Liceo Scientifico per il quale proposi il nome di "Majorana" , dal quale dipendeva la sezione staccata dell'isola di Lampedusa. Nel 1988/89 fui trasferito al Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento, dove trovai un ambiente, che conoscevo molto bene, essendo stato in questo Istituto per tanti anni come (continua)
Notizie dall’anagrafe
Numero 4 – Agosto 2015
docente. Calorosa ed affettuosa fu l'accoglienza che mi riservarono i docenti, con la maggior parte dei quali ero stato per tanti anni collega . Abbastanza rilevante fu la collaborazione di tutto il corpo docente, soprattutto degli eletti nel Consiglio di presidenza. Molto valida é stata la collaborazione vigile ed attenta di tanti docenti, tra i quali, per non farla lunga, voglio ricordare i professori Gucciardino e Magro, i quali furono sempre equilibranti sia nei riguardi dei colleghi, sia nei riguardi degli alunni. La permanenza al Liceo "Empedocle"fu molto serena, sia per il comportamento dei docenti, sia per il clima di valida collaborazione che si instaurò con la presidenza. Furono anni molto sereni e produttivi, sia per i discreti risultati in campo educativo e didattico, sia per l'attività sportiva che in quegli anni venne promossa da tutti i docenti, ma soprattutto dalla professoressa Irene Grenci, che si dedicava all'attività sportiva con molto impegno e vivida passione anche in ore non curriculari. Nell'attività di preside avvertivo la mancanza del contatto diretto con gli alunni dalla catte-
dra. Per questo motivo molto spesso, quando era assente qualche docente, io stesso andavo in classe e sollecitavo gli alunni a fare domande su argomenti nei quali avessero incontrato qualche difficoltà. Ero felice quando potevo esser utile agli alunni che conoscevo anche attraverso gli scrutini, che personalmente presiedevo, non solo per avere presente la situazione didattico-disciplinare delle classi, ma anche per osservare un criterio uniforme per tutte le decisioni dei vari Consigli di Classe. In tal modo avevo presente non solo la situazione delle varie classi, ma anche controllavo che venissero adottati criteri non contrastanti almeno sui principi generali. Presso il Liceo "Empedocle" ho trascorso la maggior parte della mia carriera scolastica, ventotto anni su quarantadue di servizio effettivo . Da qui deriva il legame affettivo con la Scuola che mi ha visto in attività sia come docente che come preside per un periodo così lungo.
NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI : NASCITE David Iponut Nastase di Andrei e di Daniela Gintu, nato a Sciacca il 20 luglio 2015 Alice Greco di Sinesio e di Giovanna Amato, nata a Sciacca il 2 agosto 2015 Antonio Ferraro di Cosimo Daniele e di Floriana Montalbano, nato a Sciacca il 13 agosto 2015
MATRIMONI Pasquale Contrino e Elena Di Prazza, Matrice di Cianciana, 2 luglio 2015 Pietro Raffa e Lorena Palminteri, Matrice di Cianciana, 10 luglio 2015 Fabrizio Torresani e Giuseppina Mannino, Pergine Valsugana (Trento) Chiesa Natività di Maria, 11 luglio2015 Maurizio Termini e Irene Sulli, Comune di Cianciana, primo agosto 2015 Girolamo Carubia e Marina De Cicco, Cianciana Chiesa Sant‟Antonio 10 agosto 2015
GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Paolo D‟Angelo, coniugato Gaetana Marra, nato a Cianciana il 29 giugno 1925, deceduto il 29 giugno 2015 Antonina Alba, vedova Giuseppe Catuara, nata a Cianciana il 15 maggio 12929, deceduta il 3 luglio 2015 Rachelina Bosso, vedova Alfonso Montalbano nata a Montella (Av.) il 3 giugno 1925, deceduta il 21 luglio 2015 Antonina Ferro, coniugata Francesco Manazza, nata a Cianciana il 16 agosto 2015, deceduta il 31 luglio 2015 Alfonso Palumbo, coniugato Giovanna Giangreco, nato a Cianciana il 15 ottobre 2015, deceduto il 31 luglio 2015 Gaspare Losi, coniugato Vincenza Gucciardo, nato a Cianciana il 6 marzo 1939, deceduto il primo agosto 2015 Antonino Bonanno, vedovo Onofria Provenzano, nato a Cianciana il 19 luglio 1924, deceduto il 2 agosto 2015 Ins. Maria Messina, vedova Salvatore Ferlita, nata ad Alessandria d. R. il 7 giugno 1930, deceduta il 19 agosto 2015 Francesca D‟Angelo, coniugata Pietro Di Maria, nata a Cianciana il 9 dicembre 1932, deceduta il 22 agosto 2015 Leonardo Alessi, coniugato Filippa Traina, nato a Cianciana il 24 maggio 1934, deceduto il 23 agosto 2015
DECEDUTI FUORI CIANCIANA Rosa Gaglio, vedova Pulizzi, deceduta a Rochester New York-Usa il 20 luglio 2015 Gaetano Bondì, coniugato Giovanna Losi, nato a Cianciana il 26 gennaio 1961, deceduto a Borgo Maneo (Novara) il 21 luglio 2015
ABBONAMENTO AL GIORNALE L’abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 25, Italia € 26, Europa € 32, America, Africa, Australia € 38. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall’Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant’Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.
La Voce di Cianciana
Numero 4 – Agosto 2015
DOLCI VACANZE A CIANCIANA ….E….
Dolci Vacanze a Cianciana per Tony Pensato, per la moglie Pia Bosch e la figlia Olivia abitanti a Girona (Catalogna) Spagna. Nella foto anche la mamma di Dolci Vacanze a Cianciana per il noto attore inglese Tony Carmela La Rocca che divide la sua vita tra Ray Winston e per Elena e Pino Taglialavore, residenti in Cianciana e la città di Rosario (Argentina). Inghilterra. Nella foto anche Salvatore Panepinto e Alfonso Orlando.
DOLCI VACANZE A Cianciana dopo 12 anni per i fratelli Pulizzi e giorni gioiosi per questo lieto evento. Da sinistra Domenico di anni 82, Francesca di anni 86, residenti entrambi a Stoke on Trent (Inghilterra), Giovanna, residente a Rochester-New York, ed infine Innocenza, residente a Cianciana.
DOLCI VACANZE a Cianciana per Raffaele Raffa, la moglie Nancy e le figlie Alessandra (vedi articolo nel giornale), Giovanna e Isabella, residenti a S.W. Rangers-Florida USA, ospiti degli zii Maria Raffa e DOLCI Francesco Chiazza.
VACANZE a Cianciana per Vincenzo Orlando (nella foto il primo da sinistra). Emigrato in Australia nel 1960 è ritornato a Cianciana nel 1974, insieme a tutta la famiglia. Da quell‟anno i genitori sono rimasti a Cianciana, mentre i figli Pietro, Vincenzo e Ignazio con le rispettive famiglie si sono trasferiti in Inghilterra. Nel 1988 Vincenzo con la moglie Antonietta e i tre figli fecero ritorno in Australia. Così Vincenzo ritorna in dolce vacanza nel paese natio dopo 27 anni. “ Ho trovato il paese – ci riferisce Vincenzo - come una bella cittadina, con belle case, strade curate e molto pulite dove si respira un‟aria internazionale. E‟ stato bello ritornare e rivedere parenti ed amici che sono sempre nel Dopo 47 anni Anna Maria Giannone, assieme al ma- nostro cuore, nonostante tantissimi anni trascorsi all‟estero e dove rito Salvatore Campisi, ritorna a Toronto, sua città noi emigrati con i nostri sacrifici siamo riusciti a conquistarci un natale, ed è accolta da tutti i cugini e gli zii Pino posto al sole e abbiamo tirato su la famiglia. Spero di ritornare a Cianciana al più presto e questa volta con tutta la famiglia”. Giannone, Vincenza Guastella e Rosa Gambino.
...E...FUORI