La Voce5 Ottobre 2013

Anno XIII - N° 5 – OTTOBRE 2013 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001

DON FILIPPO FERRARO FESTEGGIA IL 65° ANNO DI SACERDOZIO ANDREA CARUBIA ORDINATO DIACONO PRESENTATA L’A.S.D. POLISPORTIVA DI CIANCIANA EDITO DISQUISIZIONI NE LA CITTA’ DEL DOLORE DI GAETANO ALESSI RITROVATO IL CADAVERE DEL PENSIONATO ANTONINO GUIDA

IN QUESTO NUMERO L’Angolo della Posta - Sostenitori del giornale

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Case in festa

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Ritrovato il cadavere del pensionato Antonino Guida

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Intervista alla dirigente scolastica R. Provenzano

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Padre Ferraro festeggia il 65° anno del suo sacerdozio

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Inaugurato l‟anno scolastico

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Andrea Carubia ordinato Diacono

L‟orto degli alunni

Seppelliti a Cianciana 10 emigrati periti a Lampedusa

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Pietro Caroselli di Eugenio Giannone

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L’ospite inopportuno di Gaetano Di Noto

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Come Eravamo : IL LANTERNINO

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C.Miceli presidente U.d.C. Pag. 14 - Anagrafe

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Presentata l‟A.S.D. Polisportiva Cianciana

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Norvegesi a Cianciana- OLTRE IL MARMO

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Pag.11 Pubblicato romanzo di G.Alessi-Il Salotto d.poesia Pag.12

PRESENTATA L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA POLISPORTIVA CIANCIANA Articolo a pagina 7

News

La Voce di Cianciana V

La Voce di Cianciana Anno XIII - Numero 5 Ottobre 2013 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

E’ STATO APERTO IN PALERMO, VIA MAQUEDA 407, UN OTTIMO BED & BREAKFAST CON VISTA SU PIAZZA MASSIMO, GESTITO DA CIANCIANESI. SI CHIAMA B&B VIVALDI ED HA QUATTRO CAMERE CON I COLORI DELLE QUATTRO STAGIONI. Tel. +39 320 0119674/+39 345 5088160.

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Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi Direzione e Redazione:

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Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001.

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Da Agrigento - Ringraziamento della famiglia del Preside professore Cuffaro Ferdinando La famiglia del compianto professore Ferdinando Cuffaro ringrazia parenti e amici che, anche da terre lontane, hanno espresso, con ogni mezzo e ogni modo il loro cordoglio unendosi affettuosamente al suo dolore.

Ringrazia altresì il Sacerdote Don Filippo Ferraro che in memoria dell’amico Ferdinando ha voluto ricordane, con parole di affetto e di stima che ci hanno commosso, l‟infanzia in via Palermo, le esperienze di vita vissuta a Cianciana, i loro rapporti culturali durati nel tempo, evidenziandone le doti morali, umane e culturali . Non possono non essere ricordati i fratelli Salvatore e Giuseppe con le loro famiglie che, oltre alla affettuosità sempre dimostrata, ci sono stati di conforto in questo doloroso evento. Ciò va detto anche per le sorelle Caterina e Maria e per i cognati e i nipoti Taormina che, dalla lontana Australia,ci sono stati vicini con il cuore e hanno pianto insieme a noi l‟amatissimo Ferdinando. La famiglia ringrazia anche il direttore della “Voce di Cianciana” e la redazione tutta per l‟ospitalità cortesemente ricevuta e invia distinti saluti.

SOSTENITORI DE LA VOCE DI CIANCIANA La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l‟abbonamento PER L‟ANNO 2013. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : CIANCIANA : signora Lucia Tamburello, FOD MARKET dei fratelli Giannone, professor Giovanni D‟Angelo, professor Filippo Giannone, signor Antonio Montalbano, dottor Gerlando D‟Angelo; ITALIA : Signora Giuseppina Salvioli-Palermo, dottor Gaetano AlessiTorino, signor Giuseppe Bellanca-Cernobbio, signor Antonino GambinoGenova, dottor Stefano Cuffaro-Pordenone; ESTERO : BELGIO : signor Girolamo Cannova, signor Antonino Cilona; CANADA : coniugi Olga e Joe Ciaravella; GERMANIA : signor Rosario Campisi.

SCOMPARSO E RITROVATO MORTO L’ANZIANO PENSIONATO ANTONINO GUIDA Per oltre un mese, Cianciana e i suoi cittadini sono rimasti sconvolti per la scomparsa nei primi giorni di settembre di un anziano pensionato che poi è stato trovato tragicamente morto in un appezzamento di terreno nei pressi di Monte Cavallo. Si tratta di Antonino Guida, di 85 anni, che si è allontanato dalla cittadina e che è stato cercato in paese e sul territorio per

Anniversari circa 40 giorni da tutte le forze dell‟ordine, dai carabinieri ai vigili del fuoco, dalla Guardia di Finanza al Corpo Forestale e alla Protezione Civile, oltre che da cittadini comuni. L‟anziano si era allontanato a piedi, come era solito fare qualche volta, senza avvertire i familiari. La sua assenza per un‟intera giornata ha fatto scattare l‟allarme perfino in prefettura ad Agrigento dove è stata costituita un‟unità di crisi interforze, trasferitasi per alcune settimane a Cianciana. Ricerche quotidiane di giorno e di notte sono state attivate per alcune settimane. Sono arrivati perfino i cani poliziotto da Palermo, dei tecnici esperti in

Numero 5 - Ottobre 2013 cartografia da altre regioni italiane e anche un paio di elicotteri che hanno girato in lungo e largo sul territorio ciancianese. A 5 settimane dalla scomparsa in contrada “Burgiseppe”, appena fuori dall‟area boschiva di Monte Cavallo, un agricoltore mentre arava il suo terreno ha scorto i resti in decomposizione del povero anziano che è stato riconosciuto e il cui corpo è stato tuttavia sottoposto ad autopsia per accertare le cause della morte. Si ipotizza un malore o una brutta caduta in un vallone.

Enzo Minio

DON FILIPPO FERRARO FESTEGGIA IL 65° ANNO DI SACERDOZIO Nel tardo pomeriggio di giovedì 26 settembre, presso la Chiesa Madre di Cianciana, alla presenza delle autorità locali, dei familiari, di tanti sacerdoti del comprensorio, di tanti cittadini, c‟è stata la solenne messa di ringraziamento per il 65° anno di sacerdozio di don Filippo Ferraro. Il sindaco Santo Alfano lo ha ringraziato di vero cuore per essere stato per un così lungo numero di anni di sacerdozio punto di riferimento per la comunità ciancianese. Il dottor Antonino Arcuri ha delineato le tappe più importanti del suo ministero sacerdotale. Alla fine della Santa Messa c‟è stato un momento di fraternità presso l‟oratorio Don Gerlando Re con un ricco buffet donato da varie persone.

Don Filippo ha sempre svolto a Cianciana la sua lunga attività pastorale. E‟ stato Vicario parrocchiale fino al 31/12 1949; parroco di Maria SS. del Carmelo dal primo gennaio 1950 al 23 marzo 1987; Parroco Moderatore dell‟Unità Pastorale dal 23 marzo 1987 al 15/8/2002.

Aveva cominciato a studiare a Borgetto (Palermo) nell‟alunnato dei Padri Passionisti, dove rimase per due anni e mezzo. Il padre poteva andare a trovarlo solo una volta all‟anno.

La madre non riusciva ad accettare la lontananza di Filippo e convinse il marito ad andare a riprenderlo per riaccompagnarlo a casa. Così avvenne. Ma per don Filippo la vocazione non venne mai meno e a forza di insistere i genitori finirono per cedere ma a una condizione : quella di proseguire gli studi presso il seminario vescovile di Agrigento, per essere in una località più vicina alla famiglia. Filippo accettò, anche perché la sua salute malferma non gli avrebbe consentito di fare il missionario. Scrive don Filippo nel volu-

me Ascoltami ed io ti racconto : Nel 1945, a guerra finita mi ammalai. Per un anno e mezzo venni tormentato da una indomabile febbre. Venni colpito dal tifo, dalla malaria e da altre malattie. Il mio organismo si indebolì molto e la mia salute si spezzò per sempre. Diventare missionario passionista o sacerdote diocesano? Senza salute la vita di comunità diventa troppo pesante e l’attività missionaria è impossibile. C’era sempre un penoso interrogativo: Raggiungerò la meta desiderata? Dicevo spesso: Signore, dopo tante sofferenze e tanti sacrifici, concedimi la grazia di potere celebrare almeno una sola Santa Messa. E mi sarebbe bastato. Navigavo in un mare in tempesta con una piccola e fragile imbarcazione, che faceva acqua da tutte le parti. Umanamente ogni mia aspirazione sembrava irrealizzabile.

Mi sosteneva soltanto la fiducia in Dio. Nonostante le difficoltà createmi dalle malattie, riuscii a studiare tutte le materie del corso teologico e a superare gli esami con esito positivo. Per grazia di Dio, il 26 settembre 1948, sono stato ordinato nella Chiesa Madre di Cianciana.

Grande festa e grande gioia non solo per me, ma per tutto il paese. Deo gratias.

S.P.

Vocazioni

La Voce di Cianciana

ANDREA CARUBIA ORDINATO DIACONO La comunità ciancianese si arricchisce di una nuova vocazione : il 28 settembre scorso, presso il Santuario della Madonna del Lago (Forlì), ANDREA CARUBIA, di Gaetano e Giulia Sillitti, è stato ordinato diacono da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Lini Pizzi, vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro. A parlarci dell‟evento e del suo percorso vocazionale, è lo stesso don Andrea in un articolo scritto appositamente per La Voce di Cianciana, che volentieri pubblichiamo. Ad Andrea e alla famiglia Carubia, tutto lo staff del giornale indirizza le più sincere congratulazioni.

Lo scorso settembre sono stato ordinato diacono. Incredibile anche per me! Sono passati già sette anni dal giorno in cui sono entrato in seminario e adesso…. mi ritrovo ministro della Chiesa, incardinato nella Diocesi di Forlì-Bertinoro, ad aver abbracciato il celibato a vita… Come dicevo, tutto inizia sette anni fa, anzi, forse anche prima. Il pensiero di poter diventare un giorno prete mi era già venuto nell‟adolescenza. Il cammino di fede in famiglia è stato importante così come quello fatto nel gruppo scout. La comunità di Cianciana, di religiosità fervida e semplice, mi ha trasmesso un grande senso di appartenenza alla Chiesa, tanto che la mia permanenza a Forlì, la città dove mi sono trasferito per frequentare l‟università, vede fin da subito la necessità d‟inserimento in una comunità parrocchiale. Nella parrocchia di S. Giovanni Battista in Vico, da tutti i forlivesi chiamata Cappuccinini, vengo accolto come un amico, fratello, figlio, educatore… comincio così nella realtà cittadina di Forlì. Nel corso degli anni anch‟io orgogliosamente posso ospitare a Cianciana qualche amico di Forlì. Piano piano si intrecciano relazioni che si riveleranno essenziali per la mia vita. Forlì è una città di circa centosessantamila abitanti, ma, nonostante le grandi dimensioni, i rapporti tra la gente sono molto familiari. In parrocchia come in città mi impegno in diverse cose: capo scout, educatore in oratorio, nella vita politica cittadina, ed in molte altre cose ancora. Inizio a lavorare per l‟università occupandomi degli studenti europei che partecipano a corsi di specializzazione o che chiedono di fare esperienze nelle aziende romagnole. Un‟esperienza questa che mi ha insegnato molto! Dopo due anni mi viene fatta la proposta di lavorare per la Caritas diocesana per occuparmi di educazione alla mondialità. Inizio a girare le scuole, le parrocchie e ad incontrare ragazzi, adulti…. Mi accorgo sempre di più del legame forte che si sta creando con la chiesa forlivese. Nonostante in adolescenza l‟idea di una vocazione presbiterale mi sia passata per la testa, in seguito ho sempre desiderato una famiglia tutta mia: una casa mia, moglie e figli. Per due anni e mezzo sono stato fidanzato con una ragaz-

za della mia parrocchia. Pensavamo a sposarci ma le cose come ormai si sanno, non sono andate come si pensava. Una pulce, dopo essermi lasciato con la ragazza, mi ritorna alla mente: che il Signore mi chiami a diventare prete? Può darsi. Non lo so!

Queste le risposte immediate. Ma come ogni strada, prima di essere imboccata, deve essere verificata. Decido pertanto di chiedere di poter vivere presso il Centro di Spiritualità Buon Pastore. La comunità, formata da poche persone vede al suo interno preti e laici, uomini e donne. Questi hanno il mandato da parte del Vescovo diocesano di animare le attività caritative della diocesi. Sono due anni di attività fervida; il discernimento sempre di più si delinea: arriva il momento di decidere se entrare o meno in seminario. Rassicurato dalla guida del Vescovo Vincenzo Zarri, che diventa la mia guida spirituale, decido di entrare. Lo scoglio più duro da affrontare era a questo punto comunicarlo alla mia famiglia. Il dono di nuove vocazioni al sacerdozio è sempre bello… soprattutto se si tratta dei figli degli altri. Se pur tralascio il racconto tragicomico di come ho comunicato a casa la mia decisione, mi soffermo sul silenzio che invece mi è stato imposto. Sette anni senza poter dire a nessuno, eccetto a qualche familiare, di essere in seminario, mi hanno consentito di meditare parecchio. Questo episodio mi ricorda che anche la Madonna, dopo la visita dei pastori a Betlemme “serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Avere la possibilità di custodire nel silenzio del proprio cuore il disegno di Dio sulla mia vita mi dava tanta inquietudine ma allo stesso tanta serenità.

Il silenzio mi ha preservato da pressioni, da ingerenze, da aspettative. In fondo chi ha dovuto vagliare il mio cammino ha potuto farlo e tutto senza rumore: nel silenzio.

Nonostante la laurea in Sciente Internazionali e Diplomatiche al Pontificio Seminario di Bologna, non mi hanno fatto sconti.

Pur appartenendo alla Diocesi di Forlì-Bertinoro, ho studiato a Bologna. Una scuola molto esigente ed un ambiente comunitario molto vario. (continua pagina seguente)

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Numero 5 - Ottobre 2013

Alla fine sono passati anche questi anni. La formazione non è solo studio e quindi il servizio nelle parrocchie di Forlì è stato un utile banco di prova per prepararsi al presbiterato. Con grande serenità ho risposto sì al Vescovo Lino Pizzi, che fra l‟altro è stato ospite a Cianciana lo scorso agosto, di sì all‟ordinazione diaconale, di sì alla mia piena disponibilità a vivere per tutta la mia vita in obbedienza ai vescovi di Forlì, di sì al celibato ecclesiastico, di sì… di SI‟, punto e basta! Un sì pieno ma senza timori, quei sani timori che lasciano spazio all‟azione di Dio, che è il vero sostegno alla nostra vita. Dopo l‟ordinazione avvenuta il 28 settembre ai piedi di Bertinoro, la mia vita è cambiata. Ho abbracciato per sempre l‟ordine sacro attraverso cui Dio ama dispensare alla Chiesa e al mondo intero fiumi di grazia. La Chiesa mi affida in modo particolare il compito della predicazione e

della cura delle necessità materiali della comunità. Il compito di promuovere la comunione. Quello del diaconato è il ministero della pace, della comunione. I primi diaconi, si racconta negli Atti degli apostoli, furono istituiti a seguito della lamentela da parte degli ellenisti che accusavano gli Ebrei di trascurare le loro vedove nella distribuzione quotidiana (At 6,1-6). Per evitare che la comunità si spaccasse e per non trascurare la predicazione del vangelo, i Dodici Apostoli istituirono i primi sette diaconi. Quindi, il compito primario di un diacono è quello di sovvenire alle necessità della comunità al fine di salvaguardarne l‟unità. Spero, con l‟aiuto di Dio, di poter essere all‟altezza di questo compito. Non cessate mai di pregare per i ministri della Chiesa che, per quanto investiti di una sacra ordinazione, non possono fare a meno delle preghiere del popolo di Dio. Don Andrea

SEPPELLITE A CIANCIANA LE SALME DI DIECI MIGRANTI PERITI NEL TRAGICO NAUFRAGIO DI LAMPEDUSA Cianciana accoglie i corpi di dieci sventurati immigrati, periti nel tragico naufragio di Lampedusa il 3 ottobre 2013. La cerimonia funebre s‟è svolta giovedì 16 ottobre al cimitero cittadino alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Presenti pure un gruppo di crocerossine, le rappresentanze delle scuole e dell‟associazionismo. La cerimonia funebre, officiata da don Angelo Cerenzìa, con accanto il sindaco S. Alfano, è stata molto semplice, ma profonda e toccante. Tutti i presenti erano visibilmente turbati dal dramma capitato a questi nostri infelici fratelli, che hanno trovato la morte in mare a poche miglia da quella che per loro era la terra promessa, nella quale si recavano coltivando il sogno di una vita migliore per sé e per i familiari che li seguivano o avevano lasciato nella terra d‟origine. Molti ciancianesi hanno portato

fiori e su tutto spiccava un cartello con la scritta in Italiano, Inglese, Francese e Arabo “Ogni uomo è mio fratello” Le bare erano contrassegnate da un numero al quale, forse, fa riferimento una fotografia conservata presso qualche ufficio e a disposizione di familiari che dovessero reclamare la salma. I Ciancianesi presenti erano numerosissimi nonostante la data e l‟orario mattutino della cerimonia fossero stati resi pubblici solo la sera avanti. Essi sanno quanto è amaro e salato “lo pane altrui” e quanto sia arduo il “cammino della speranza”, che per gli immigrati provenienti dalle contrade africane e siriane dilaniate dalla guerra si trasforma in “cammino della fame e della disperazione”. Ricordiamo che dal nostro paese sono andate via nel „900 più di diecimila persone. E la storia continua.

E. giannone (foto Agostino D’Ascoli)

Ajeri comu oj e comu sempri Partinu pi lu munnu a la vintura cu ’na scarsa valigia di cartuni, ’na truscia o trollu novu cu li roti, lu cori unchiu e lu sensu smannu, arfabeti o ‘gnuranti, - ma chi ’mporta? Assicutati di vuci d’addevi di lu pitittu e di la malasorti, di chianti di muglieri e di li mammi

di Eugenio Giannone c’’un sannu si rividinu li figli.

Lagrimi all’occhi, gruppu a la gula si nni vannu luntanu di sta terra, ch’è matri ca si mangia li so figli, ajeri comu oj e comu sempri.

E nta lu mentri parti un paisanu arriv’ un dispiratu a la marina: panza vacanti e occhi sbarracati, allammicannu ’na fedda di pani.

Personaggi illustri

La Voce di Cianciana

CIANCIANESI : SE LI CONOSCI...LI CERCHI !

Ciancianesi: Se li conosci… li cerchi! Abbiamo avuto modo, nel tempo, di presentare i profili di figli di Cianciana che hanno illustrato con la loro attività il nostro Paese. Con questa rubrica, curata da Eugenio Giannone, iniziamo a presentarne altri. Quanti possono apportare un contributo di conoscenza e approfondimento sono invitati a inviare le notizie alla Redazione de “La Voce”.

Pietro Caroselli (o Carusello) Dell‟arciprete don GIUSEPPE CAROSELLI desumiamo poche, scarne notizie dai testi di Domenico De Gregorio e Pietro Antinori (v. bibliografia). Di lui sappiamo che nel 1822 contava 22 anni (secondo il de Gregorio,25), scriveva poesie e insegnava a Cattolica Eraclea. Appartenente alla “Società dei fratelli Barabbisti del Pretorio di Pilato”, detta anche “Unione Italica”; come altri sacerdoti, fu arrestato nel 1823 e tradotto carico di catene nel carcere vecchio di Palermo, assieme a Michele Formica, Saverio Fruscia, Libertino Cardella, Carmelo Cacciatore. Secondo il Falci la setta dei Barabbisti non era una vera e propria società segreta, se non forse allo stato velleitario e non pericolosa, sia per il numero esiguo dei soci sia perché non aveva un programma politico e di azione. Comunque gli indiziati soffrirono a lungo la prigionia o il soggiorno coatto nelle carceri delle

isole minori siciliane. Processati, vennero rimessi in libertà provvisoria ma, per iniziativa del marchese delle Favare, che fece annullare la sentenza e li fece nuovamente arrestare, subirono un nuovo processo la cui sentenza fu pronunziata il 10 maggio 1827. Il Caroselli fu assolto, ma non fu subito scarcerato; lo fu nel dicembre e morì pochi mesi dopo in Cianciana per la malattia contratta in carcere. Anche i suoi fratelli Giuseppe, Paolo, Antonino e Giovanni, affiliati al Grande Oriente (Massoneria), non furono immuni del carcere e delle persecuzioni.

Bibliografia: Domenico De Gregorio, La Chiesa agrigentina, notizie storiche, IV, L‟Ottocento, Agrigento 1999. Pietro Antinori, Cianciana, il suo panorama ed i suoi uomini, Palermo 1916.

COME ERAVAMO In questo numero la Voce di Cianciana pubblica la copertina del secondo numero de “IL LANTERNINO” foglio edito nel 1967 a diffusione interna dal Movimento Giovanile di Cianciana, ospitato nell‟allora sede delle ACLI che, come molti ciancianesi ricorderanno, era gestita dall‟impiegato comunale signor Francesco Leone che si avvaleva, tra gli altri, della collaborazione del professor Antonino Bellanca. Del giornale sono stati pubblicati in ciclostile solo due numeri (dimensioni reali cm.21 x 30), conservati gelosamente da Pietro Arfeli che, per l‟occasione, aveva disegnato estemporaneamente la testatina e le vignette. Successivamente Pietro Arfeli pubblicherà on line i due numeri del giornale presso i portali di Villakinkana e il portale cianciana.info, dove si potranno visionare nel formato “PDF sfogliabile, tramite il collegamento digitale di “issuu.com”. In seguito verranno esposti al museo di Cianciana.

Salvatore Panepinto

Sport

Numero 5 - Ottobre 2013

PRESENTATA ALLA CITTADINANZA L’A.S.D. POLISPORTIVA CIANCIANA Sabato 26 ottobre, presso l‟auditorium “D. Cuffaro” del Centro Sociale, è stata presentata alla cittadinanza l‟Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Cianciana.

La Polisportiva Cianciana nasce questa estate, per volontà di un gruppo di giovani ciancianesi, che, dopo l‟abbandono dell‟agone sportivo da parte del Cianciana 2000, hanno voluto evitare che si perdesse il calcio a Cianciana. E‟ stata creata così una nuova società calcistica che ripartirà dalla Terza Categoria e curerà il settore giovanile, con la speranza di riportare entusiasmo attorno al calcio e risalire le categorie, e per riportare il Cianciana alle categorie che le competono. I nuovi soci Dirigenti sono: Antonino Calamo, Benedetto Carubia, Liborio Curaba, Lorenzo D‟Alessandro, Carlo D‟Angelo, Vincenzo Di Fratello, Luigi Gagliano, Gioacchino Leto, Giuseppe Montalbano, Biagio Stellini e Angelo Tammuzo, che nella riunione costitutiva hanno eletto presidente Massimo D‟Angelo, vice presidente Gaetano Di Stefano, Cassiere Fabio Albanese e Segretario Vincenzo D‟Angelo, mentre gli altri membri del consiglio direttivo sono: Salvatore Albanese, Vincenzo La Corte, Angelo Siracusa, Piero Di Maria e Piero Raffa. La nuova dirigenza si è messa subito al lavoro, affidando la guida tecnica al giovane Mister Ciancianese Raimondo Salemi, che seppur giovane vanta buone e positive esperienze in categorie superiori, mentre ad occuparsi del settore giovanile sarà Giuseppe Diecidue, già noto per gli ottimi risultati acquisiti nel campo delle arti marziali. Nello staff ci sono anche i fisioterapisti Gianni Papini e Teresa Fidanza.La rosa dei Giocatori che affronteranno il prossimo Campionato Provinciale di Terza categoria è formata per lo più da giocatori locali, ciancianesi che vantano numerose annate di esperienza in categorie superiori. Il capitano sarà il forte centrale difensivo Salah Bahou, mentre glia atri atleti saranno: Antonio Argirò, Leoluca Bavuso, Roberto Cimino, Domenico Carubia, Salvatore Piazza, Davide Salvo, Joseph Tallo, Ivan Dell‟Arte, Pietro Di Chiazza, Giuseppe Diecidue, Giovanni Greco Ferlisi, Salvatore Lionti, Gaetano Lo Monaco , Giuseppe Ciraolo e Di Maria Alfonso; a cui si uniscono gli alessandrini Giovanni Comparetto e Davide Maniscalco, Michele Carubia, nato a Bivona ma figlio del Ciancianese Giuseppe, Giuseppe Franciamore e Rosario Barone, sempre di Bivona, ed il forte attaccante empedoclino Stefano Iapicone, che è la ciliegina sulla torta per fare il salto di categoria. Il settore Giovanile ad oggi consta dei seguenti aspiranti calciatori: Giuseppe Panepinto, Roberto Mangione, Samuele Ingravidi, Fabio Viola, Federico Montalbano, Enrico Cuffaro, Filippo Ferraro, Suail Mejiri, Alfonso Ciaravella, Alfonso Ciraolo, Sergio Giglio, Vito Cicchirillo, Salvatore Milioto, Giuseppe

Tambuzzo, Mariano Fretto, Salvatore Messina, Fortunato Arcuri, Piermarco D‟Angelo, Leonardo Cinquemani, Alessandro Piazza, Giovanni Mannino, Leonardo Alfano, Giuseppe Lionti, Antonio Bavuso e Salvatore Martorana.“Siamo davvero contenti ed entusiasmati dall‟avventura che ci attende – dichiara il Presidente Massimo D‟Angelo – quella di tenere alto il nome del calcio a Cianciana, dove siamo di palato fine. Ce la metteremo tutta, come stiamo già facendo in questa fase di organizzazione, cercheremo di essere degni ed orgogliosi rappresentanti della nostra comunità, il cui nome porteremo in giro per i paesi della Sicilia.Vogliamo farlo in maniera seria ed impegnosa, cercando di veicolare i valori che solo lo Sport sa trasmettere, valorizzeremo al meglio le locali risorse e le giovani leve che da diversi anni non partecipavano ad un campionato di categoria giovanile.Cercheremo di essere vicini ai ciancianesi sparsi in giro per il mondo, attraverso una Web-Tv sul nostro sito: WWW.POLISPORTIVACIANCIANA.IT trasmetteremo in diretta Streaming le partite del Cianciana, in modo che tutti collegandosi possano sostenerci e sentirsi un po‟ più vicini alla loro terra madre. Allo stesso modo in una apposita sezione del sito chiamata “Merchandaising & Supporters” daremo a tutti la possibilità di acquistare online l‟abbigliamento del Cianciana, affinché i nostri colori possano essere indossati con orgoglio dai ciancianesi in ogni parte del mondo, basta effettuare la prenotazione ed il pagamento on-line ed il nostro staff provvederà all‟invio dell‟abbigliamento fino a casa del destinatario. Anche questo crea entusiasmo e senso di unione” Alla presentazione, che ha visto presenti il Sindaco e la Amministrazione Comunale, il Presidente Massimo D‟Angelo ha annunciato l‟organizzazione di una giornata molto particolare, che si terrà nel periodo natalizio in collaborazione con l‟A.I.D.O., la “ Coppa del Cuore – Memorial Giuseppe Setticasi”, per ricordare la memoria del compianto Giuseppe e per sensibilizzare i ragazzi sull‟importanza della donazione degli organi. Con i proventi la Polisportiva Cianciana acquisterà un defibrillatore da installare presso il Campo Sportivo .“L‟entusiasmo c‟è e la voglia di fare non manca- continua il Presidente D‟Angelo- andiamo avanti con il supporto di tutti e siamo sicuri che sarà un bel campionato divertente e se si vince…..meglio!” Tra qualche attimo di commozione tra i presenti, le foto di rito e qualche pallone che rotolava in sala. Dopo il buffet offerto dall‟Assessore Santo Di Maria, la serata si è conclusa, con una gran voglia…..di scendere in campo!

Salvatore Panepinto (Nella foto il presidente Massimo D’Angelo)

Ambiente & Sociale

La Voce di Cianciana

60° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO PER I CONIUGI

GIROLAMO CARUBIA E GIUSEPPA BORSELLINO, Cianciana 2 settembre 1953, Liverpool (Inghilterra) 2 settembre 2013. Per Pina e Girolamo Carubia, abitanti a Liverpool (Inghilterra): Tantissimi Auguri per il vostro 60° anniversario di matrimonio da parte dei nipoti Sara e Salvatore Borsellino e famiglia e da parte di Giuseppina e Joe D‟Angelo e famiglia.

SPOSI DOMENICO TAMBURELLO e

FABIOLA PACI Chiesa Madre di Santo Stefano Quisquina, 5 settembre 2013

SPOSI ANTONIO MONTALBANO E ROSALINDA REINA Agrigento, Chiesa di San Nicola, 24 luglio 2013

Ambiente & Sociale

Numero 5 - Ottobre 2013

64° ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO PER MASTRO

GERLANDO D’ANGELO, CHE IL 27 SETTEMBRE 2013 HA FESTEGGIATO L‟OTTANTASETTESIMO ANNO DI ETA‟, E PER LISA CARUSO. I CONIUGI D‟ANGELO SONO STATI FESTEGGIATI PRESSO LA CASA DI RIPOSO SANT’ANTONIO DI CIANCIANA. PRESENTI PR L‟OCCASIONE LA FIGLIA ROSETTA ED IL GENERO FILIPPO DI NOTO, VENUTI PER L‟OCCASIONE DA MILANO, DOVE RISIEDONO.

Primo compleanno per il piccolo Edoardo Ciabattini, (nella foto con la mamma Francesca Montalbano) festeggiato a Figline Valdarno (Firenze) il sette settembre 2013

Laurea magistrale in giurisprudenza per PIETRO SANZERI conseguita il 9 luglio 2013, presso l‟Ateneo bolognese Alma Mater Studiorum. Tesi di laurea in diritto penale dal titolo " problemi attuali in materia di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita". Relatore prof. Nicola Mazzacuva.

Istruzione

La Voce di Cianciana

DAL MONDO DELLA SCUOLA : SIGNIFICATIVE NOVITA‟ NELL‟ISTITUTO COMPRENSIVO-INTERVISTA AL NUOVO DIRIGENTE SCOLASTICO ROSARIA PROVENZANO Da settembre è iniziato un nuovo anno scolastico, con delle significative novità. A partire da quest‟anno tutti gli alunni ciancianesi dei tre segmenti dell‟istituto comprensivo, scuola dell‟infanzia, primaria e secondaria di primo grado, hanno un unico edificio, quello sito in piazza Alessio Di Giovanni e ciò per rispondere all‟esigenza dell‟Amministrazione comunale di ridurre le spese di gestione. Gli allievi dell‟infanzia sono stati collocati al piano terra dell‟edificio, mentre rimare invariata la collocazione degli alunni della primaria e della secondaria di primo grado, rispettivamente al primo e al secondo piano dell‟edificio. Anche il personale docente si è notevolmente rinnovato, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, ridotta a soli tre classi e tanti professori, che da anni insegnavano a Cianciana, hanno dovuto lasciare la sede per essere trasferiti per lo più a Bivona ma non solo. Seconda novità : l‟Istituto comprensivo di Alessandria della Rocca e Cianciana si ingrandisce ulteriormente, inglobando l‟Istituto comprensivo di Bivona. Terza novità : a dirigere il nuovo Istituto comprensivo c‟è un nuovo Dirigente scolastico, la professoressa Rosaria Provenzano. Di solida cultura classica conosce il latino ed il greco, anche moderno avendo soggiornato in Grecia con l‟Erasmus e su un letterato greco, Stratis Myrivilis, e sul suo grande capolavoro La vita nella tomba, ha sviluppato la sua tesi di laurea. Alla professoressa Rosaria Provenzano, che nella sua nuova veste di Dirigente scolastico ha messo tutte le sue doti di entusiasmo, di fermezza e nel contempo di dolcezza, la Voce di Cianciana ha posto alcune domande. Domanda : Professoressa Provenzano, quali impressioni ha avuto quando si è insediata nel suo nuovo istituto? Risposta : Ho avuto delle ottime impressioni, confermate con il passare dei giorni. Ho trovato un ambiente sano che crede fermamente nei valori, ho trovato dei professori che stimo molto, professionali e motivati, un perso-

nale non docente all‟altezza che ha voglia di spendersi e di dare il meglio, pur in un momento di profonda crisi economica. D.: Quali sono gli obiettivi che intende perseguire? R.: Lavorare per la formazione degli alunni, per farli diventare degli ottimi cittadini, per favorire il loro processo formativo, affinché siano pronti per il loro futuro in una società in rapida trasformazione.

Ma anche essere pronti a servire la comunità nella quale siamo inseriti. Il nostro istituto è anche un Centro Territoriale Permanente e abbiamo attivato dei corsi per venire incontro alle esigenze degli extra comunitari nigeriani, ospitati ,come è noto, presso il Santuario della Madonna della Rocca. Quindi una scuola che si apre all‟esterno, per usare un‟espressione latina extra moenia.. D.: Quali sono le difficoltà che bisogna rimuovere? R.: Sono ben consapevole che siamo chiamati ad operare sempre con meno risorse economiche ma noi dobbiamo valorizzare le risorse di altra natura. Sono da sempre un‟ottimista e considero sempre il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto.

Dobbiamo per prima cosa consolidare negli alunni l‟amore per lo studio. Io, per esempio, l‟ho sempre amato, ma non sono mai stata una secchiona. D.: In una società che cambia velocemente, come deve operare l‟Istituzione scolastica? R.: Bisogna che ci sia il giusto equilibrio tra tradizione ed innovazione. Dobbiamo sapere chi siamo, da dove veniamo per affrontare al meglio il nostro futuro. D.: Una domanda prettamente personale : Diventare dirigente scolastico era il suo sogno nel cassetto?

R.:Assolutamente no. Dopo la laurea mi sono dedicata all’insegnamento con la consapevolezza di fare una professione meravigliosa, gratificante. Per caso ho preso la decisione di partecipare al concorso a Dirigente e da allora mi sono impegnata al massimo, semplicemente perché mi piace misurami con nuove sfide.

S.P.

4 OTTOBRE 2013-IN ALESSANDRIA DELLA ROCCA L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO DELL‟ISTITUTO COMPRENSIVO - Ce ne parla Antonino Tamburello della classe terza B della scuola media di Alessandria.

Alcuni giorni fa ci è stato comunicato che il 4 ottobre ci sarebbe stata l‟inaugurazione dell‟anno scolastico con la partecipazione di una rappresentanza di alunni e insegnanti dei plessi di Bivona e Cianciana. Il professore Vaccaro - organizzatore della manifestazione - ci ha chiesto di preparare un contributo musicale

per l‟occasione. Ci siamo messi subito a lavoro per preparare delle esibizioni musicali di carattere canoro e strumentale. Io con altri ragazzi, che studiano musica, abbiamo formato una band e abbiamo preparato dei brani orchestrali e solisti, mentre alcune ragazze hanno formato un coro, preparando il canto “Dolce sentire”.

Mentre si preparavano le esibizioni c‟era un clima di entusiasmo poiché avremmo avuto l‟occasione di esibirci di fronte ad un pubblico molto grande e ad istituzioni molto importanti.

La manifestazione sarebbe stata un‟occasione di socializzazione per le tre comunità scolastiche che, per la prima volta, si sarebbero incontrate. I proff. di strumento musicale delle scuole di Cianciana e Bivona, per l‟occasione hanno concordato di formare un‟orchestra d‟Istituto con i ragazzi di tutti e tre i plessi.

News

Numero 5 - Ottobre 2013

L‟evento si è svolto nel chiostro dell‟ ex-convento dei frati carmelitani, presso la Biblioteca comunale di Alessandria della Rocca.

Alla manifestazione hanno partecipato i sindaci dei comuni di Alessandria e Cianciana, l‟assessore alla cultura del Comune di Bivona, dottoressa Carmela Grano, padre Giovanni Mangiapane, Arciprete di Alessandria, padre Leonardo Di Girolamo, rettore del Santuario della Madonna della Rocca, alcuni profughi ospitati presso il Santuario, il Comandante della locale Stazione dei carabinieri, tanti cittadini. A causa della immane tragedia accaduta il giorno prima, 3 ottobre, nel mare antistante Lampedusa, la nostra dirigente scolastica, professoressa Rosaria Provenzano, ha deciso di dar vita ugualmente alla manifestazione che, però, si è dovuta svolgersi in tono dimesso. Il prof. Vaccaro, infatti, nella sua introduzione ha spiegato che l‟inaugurazione sarebbe stata caratterizzata da riflessioni sui temi della fratellanza e solidarietà. Il momento più toccante è stato quando tutti i presenti, su invito del prof. Vaccaro, ci siamo alzati per osservare un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime della tragedia. La prof.ssa Roberta Chiaramonte ha dato il saluto in inglese ai nigeriani. Subito dopo, l‟orchestra d‟istituto ha eseguito “L‟Inno alla Gioia” di Beethoven che è un inno alla pace e alla fratellanza. La prima a intervenire è stata la preside Rosaria Provenzano che ha salutato e ringraziato tutti i presenti e ha incitato a studiare per dare un futuro migliore al nostro paese. Subito dopo il parroco locale padre Giovanni Mangiapane ha sollecitato a essere solidali verso i profughi arrivati qui ad Alessandria. Successivamente è intervenuto l‟assessore Carmela Grano la quale rappresentava il comune di Bivona che ha detto di studiare poiché lo studio rende liberi. Il sindaco di

Cianciana Santo Alfano ha aperto il suo discorso con un saluto in inglese ai nigeriani, invitandoci ad essere loro amici ed ha elogiato l‟importanza dello studio. Successivamente è intervenuto il sindaco locale Alfonso Frisco che ha sottolineato che l‟Italia è l‟unico paese europeo ad ospitare i profughi. Poi l‟orchestra d‟istituto ha suonato la versione strumentale di “Dolce Sentire” in onore di San Francesco. Al termine dell‟esibizione un ragazzo Nigeriano di nome Bright ha espresso la sua gratitudine verso i comuni di Alessandria, Santo Stefano, Cianciana e Bivona. Mentre scendevano dal suo viso delle lacrime, diceva che al posto dei suoi fratelli ci sarebbe potuto essere lui nella tragedia di Lampedusa. La manifestazione è continuata con la versione cantata di “Dolce Sentire”, canzone molto bella, scritta dallo stesso San Francesco con la quale loda il Signore e Lo ringrazia. E‟ intervenuto altresì il sindaco dei ragazzi Ivan Scaglione che, dopo aver salutato le autorità presenti, ha sollecitato la scuola a svolgere, come negli ultimi anni, le elezioni del consiglio e del sindaco dei ragazzi poiché ciò permette agli alunni di toccare con mano l‟esperienza delle elezioni già da giovani. Infine l‟orchestra ha chiuso la manifestazione con l‟inno di Mameli Fratelli d’Italia.

Secondo me la manifestazione è stata molto bella, anche se si è dovuta svolgere con tono dimesso. Ci ha permesso di incontrare altri ragazzi, ed è stato emozionante assistere alla testimonianza di un nigeriano che ha rischiato la vita per sfuggire alla guerra e raggiungere l‟Italia. E‟ stato bello anche fare delle foto con i nigeriani presenti. Alla manifestazione dovevano partecipare il vescovo che si è recato a Lampedusa e il provveditore agli studi di Agrigento.

Antonino Tamburello

CIANCIANA : L’ORTO DEGLI ALUNNI Oltre 200 alunni della scuola dell‟infanzia, elementare e media hanno messo a dimora centinaia di piantine ortive e hanno dato vita al progetto didattico denominato “O…. come orto” realizzato dalla scuola dell‟infanzia “Walt Disney” di Cianciana, dipendente dall‟istituto comprensivo “Manzoni” di Alessandria della Rocca, in collaborazione con l‟amministrazione comunale, la Coldiretti e la Soat. Alla presenza del sindaco Santo Alfano, dell‟assessore Filippo Cicchirillo e del dirigente scolastico Rosaria Provenzano, nonché di docenti, alunni e loro famiglie, i ragazzini della scuola dell‟obbligo, nell‟orto ricavato dietro l‟edificio scolastico, hanno messo a dimora piantine e semi lungo i solchi del terreno appositamente predisposto dagli operai comunali. Lo scopo del progetto, che durerà un intero anno scolastico, è quello di avvicinare i bambini ai prodotti della natura, assistere

e partecipare alla semina, curare l‟orto con la crescita delle piantine, conoscere la ciclicità delle colture per raccogliere alla fine gli ortaggi e possibilmente cucinarli direttamente a scuola, anche nelle ore extrascolastiche.

“L‟approccio diretto alla natura e agli ortoprodotti – ha detto il dirigente scolastico Provenzano che ha assistito alla messa a dimora delle piantine - avrà lo scopo di favorire il consumo alimentare e didatticamente permettere di conoscere meglio gli elementi nutritivi per una sana e corretta alimentazione”. Alla manifestazione, che si è svolta, alla presenza delle autorità istituzionali, nell‟area verde dell‟istituto scolastico, hanno preso parte numerose famiglie degli alunni. I bambini e i loro docenti cureranno la crescita delle piante messe a dimora. Enzo Minio

Editoria

La Voce di Cianciana PUBBLICATO IL ROMANZO DI GAETANO ALESSI DISQUISIZIONI NE LA CITTA’ DEL DOLORE, IL CONVIVIO

Pubblicata l‟ultima fatica letteraria del nostro illustre compaesano Gaetano (per gli amici Tano) Alessi DISQUISIZIONI NE LA CITTA’ DEL DOLORE, Accademia Internazionale Il Convivio. Del romanzo La Voce volentieri pubblica la PREMESSA E DEDICA, oltre ad una biografia dell‟autore PREMESSA E DEDICA Nel 1948 in Napoli, quando iniziai ad abbozzare questa raccolta di pensieri, di modeste idee, non prevedevo quale sarebbe stato l‟epilogo dell‟intero contenuto, non avrei mai potuto immaginare lo sviluppo degli eventi susseguentisi. Da codardo e presuntuoso, quale mi sono dimostrato, sono divenuto anche noioso e ripetitivo e questo, probabilmente, varrà ad infastidire chi avrà avuto la bontà di seguirmi. La mia descrizione, più che una vera e propria esposizione dei fatti, ha voluto essere uno sfogo ai miei rudi e crudi sentimenti. Ho voluto ammettere e gridare questa mia insoddisfazione per la vita terrena, vita che solo noi uomini, tra

gli animali privi di quella necessaria umanità, abbiamo stravolto, cambiato di contenuto e forma. Per tale motivo mi è subentrata l‟idea postuma del titolo che poi, finito di scrivere, ho voluto dare alle pagine da me scritte. Comunque quanto esposto intendo dedicarlo, soprattutto, ai miei ex commilitoni sparsi per tutta la penisola, ovunque essi si trovino, ma in particolare mi è gradito dedicarlo agli scomparsi del 51° Reggimento Artiglieria della fu già Divisione Siena. Naturalmente libri o diari di guerra ne sono stati scritti tanti, a iosa direi, ma quasi tutti sono serviti sempre a seminare zizzania, ad ingrandire l‟odio fazioso e imbelle. Io, invece, con queste scarne notizie mi propongo di trasmettere ai posteri anche quelle cose futili e senza fronzoli perché tutti ci si possa accorgere che la vita può essere ancora bella, sempreché lo vogliamo, perché la nostra intelligenza, fatto tesoro dell‟esperienza vissuta soprattutto nei momenti difficili, nei periodi oscuri o di caos, possa rinverdire le nostre più che giuste aspirazioni e purché queste non cozzino mai con la mestizia e le coscienze altrui. Se vi sarò riuscito non aspiro ad alcun merito, se no mi piacerebbe sapermi compatito.

Gaetano Alessi

Gaetano Alessi è nato a Cianciana, in provincia di Agrigento.

In guerra ha combattuto in Grecia, Albania e nel Mar Egeo.

Ha subito la deportazione in Germania, mentre dopo la liberazione si è arruolato nella polizia e dal 1950 risiede a Torino. Ha due figli e cinque nipoti. E‟ insignito dell‟onorificenza a Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e, per alcuni lustri, ha rivestito in Torino la carica di Segretario Provinciale del Sindacato dei 5 corpi di Polizia. Di poesia ha pubblicato : C’era una volta un uomo, Nuovi Autori, Milano 1995; Con occhi di fanciullo, Lorenzo, Torino 1997; Cianciana sotto le stelle, racconti con prefazione di Mario Re, Città di Cianciana,2000. E‟ autore prolifico di poesie, haiku, massi-

me, aforismi, raccolti in brogliacci inediti e conservati presso la Biblioteca civica di Cianciana. Anche in narrativa ha preparato dei volumi tuttora inediti : Tasselli, silloge di racconti, riflessioni e fiabe; Post Mortem, romanzo. Sta lavorando a un romanzo in chiave diaristica ed etica. Ha collaborato a numerose riviste ed ha ottenuto molti riconoscimenti letterari tra cui Premio Rosario Piccolo, Tigullio Bacherontius, Il Melozzo, La Sicula Atenae, il Città di Torino, il Cesare Pavese di Chiusa Pesio, il Marco Tanzi di San Mauro a Signa, il Salvatore Quasimodo di Palazzolo Acreide, l’Accademia Ferdinandea di Catania ed altri ancora.

IL SALOTTO DELLA POESIA L'ARCOBALENO DI FRANCESCO TAORMINA Senza temporale turchino il ciel sereno s'è visto trasparire un piccolo arcobaleno.

Quasi senza tempo con occhi chiusi in ombra il bimbo lo cavalca rivolto a una tomba.

Traspare inerte l'innocente arcobaleno minuscolo, di vestiti assoluti.

Mai attimo fatale,

greve alito perso, di tua madre la tua grande bellezza.

Trascolorito nell'aria che tempesta mai era, resta il pianto di questi languori d'autunno.

Letteratura

Numero 5 - Ottobre 2013

GAETANO DI NOTO ASSICURA LA SUA COLLABORAZIONE A LA VOCE DI CIANCIANA Gaetano di Noto, di cui nel numero precedente un articolo di Eugenio Giannone ha presentato il romanzo Per amore o per forza, assicura la sua collaborazione al nostro giornale. Curerà una rubrica dal titolo “MI RICORDO CHE…” nella quale ogni tanto si inseriranno dei brevi racconti sui suoi ricordi di Cianciana relativi alla sua permanenza fino ai primi anni ‟60.

Un„altra rubrica sarà “FARE IMPRESA OGGI” dove si potrà parlare di economia applicata alla piccola impresa quale può essere l‟imprenditoria ciancianese. Per ultimo, sotto la testata “L‟ALTRA FACCIA DEL MANAGER” una serie di racconti che egli sta scrivendo e che forse un giorno pubblicherà dove si raccontano in modo scanzonato esperienze della sua vita professionale. A questo proposito in questo numero la Voce pubblica il racconto L’ospite inopportuno. Gaetano Di Noto è nato a Cianciana nel 1939. Dopo la formazione presso alcune prestigiose Scuole internazionali di management ricopre per vent‟anni cariche dirigenziali presso importanti aziende multinazionali. Nonostante i successi professionali problemi familiari lo spingono a tornare in Sicilia dove, nel 1989, crea lo Studio Delta e si occupa di consulenza di direzione aziendale. Dal 1980 tiene corsi di Economia. Ha scritto una lunga serie di saggi e testi di Strategia Aziendale, curando anche rubriche per quotidiani, riviste specializzate ed emittenti televisive.

L’OSPITE INOPPORTUNO In quel tempo dirigevo la sede italiana di una multinazionale di matrice inglese. Mi trovavo a Londra per una delle periodiche riunioni tra tutti i responsabili europei. Finita la riunione mi accingevo a salutare i colleghi quando si avvicinò il mio capo, responsabile del Gruppo per tutta l‟Europa che chiameremo John, tanto a voi del nome non ve ne frega niente.- Prima di andare via, puoi fermarti nel mio ufficio a bere un whiskey? - Whiskey dolce o whiskey amaro? - chiesi scherzando, ma col timore che volesse farmi qualche appunto o critica che non aveva voluto farmi in pubblico.- Sorpresa, piacevole sorpresa! John era un manager molto preparato, duro, ma di grande amabilità nei momenti di pausa. Il classico tipo inglese, come viene rappresentato in letteratura o nelle vignette. Vantava, però, un bisnonno siciliano e, ricordando ancora qualche parola imparata in famiglia, scherzava con me in siciliano nei momenti che io chiamavo “di ricreazione”. Si era creato tra noi un rapporto di stima reciproca e di molta simpatia. Spesso gli regalavo una scatola di sigari particolari che acquistavo in una rivendita di un quartiere periferico di Londra. Ogni volta, ridendo, mi ripeteva: Timeo Danaos ac dona ferentes! - parafrasando l‟Eneide a proposito del cavallo di Troia. - Ma almeno vuoi dirmi dove li compri?- Mai!, - rispondevo. - Preferisco rimanere in credito con te. Quel giorno, dopo avermi offerto il whiskey promesso esordì sorridendo- Voglio offrirti una vacanza. - Una vacanza? - chiesi guardingo perché il sorriso di John mi sembrava troppo ostentato. - Di lavoro. Non rallegrarti, è una vacanza di lavoro, ma per molti aspetti piacevoli.- Devo usare il forcipe per tirarti fuori le parole? John, dimmi chiaro di che si tratta. - C‟è da fare qualche visita di pubbliche relazioni. In questo momento io non posso andare e ho pensato a te. - Dal tuo tergiversare credo che si tratti di una rogna. Comunque dimmi tutto fino alla fine e vediamo quello che posso fare.- Il Gruppo ha forti interessi in alcuni Paesi del Centro Africa. Si tratta di fare un giretto in Nigeria, Togo, Gana e Costa D‟Avorio. Incontri di circostanza, qualche discorsetto edulcorato, qualche pranzo e vai con Dio. - Posso rispon-

derti in siciliano? Minchia, hai detto poco! Scoppiò in una risata fragorosa, ma credo, liberatoria per lui dopo che aveva tirato fuori il rospo. Quando finalmente si ricompose: - Vedrai che programmeremo tutto in modo che non sia troppo pesante. In compenso, mentre qui a Londra e forse anche a Milano nevica, lì sicuramente troverai il caldo e magari riesci a fare anche qualche bagno nell‟oceano.- E quando dovrei andare? - Organizza il tuo lavoro in modo da poterti allontanare per una diecina di giorni e, quando sei pronto, programmiamo gli incontri. Anzi, vengo io a Milano così andiamo a mangiare dal Toscanino quel favoloso risotto con tanto tartufo sopra. - E poi hai il coraggio di rimproverarmi per le mie note spese troppo alte? - Non è vero, mai rimproverato. Solo una volta ti ho chiesto come si fa a spendere l‟equivalente di 150 sterline per un pranzo per due persone. Quando verrai a mangiare il tuo risotto con molto tartufo grattugiato sopra, farò pagare il conto a te e vedrai che supereremo non 150, ma 200 sterline. - Bah! Alla fine ci sono due modi per risparmiare in azienda: spendere poco o fatturare molto. E‟ solo una questione di percentuale sul fatturato.

- Allora io mi considero assolto per le mie note spese. - Assolto, sì. E così è arrivato il giorno della partenza. La prima tappa sarebbe stata Lagos in Nigeria. Sono partito da Milano un gelido pomeriggio di febbraio. Non essendoci un collegamento diretto per Lagos, la mia segretaria mi aveva prenotato un volo per Parigi da dove, alle 23 circa, avrei preso un aereo della compagnia francese UTA. Nel DC 10 l‟hostess mi ha accompagnato al posto che mi era stato assegnato. Era nella fila centrale e sono capitato di fianco a un ragazzo di colore. Poco più di vent‟anni, molto elegante, in mano teneva un libro di diritto internazionale. Dopo il decollo ci siamo messi a chiacchierare e l‟ho invitato a darci del tu.- Studi legge? - gli ho chiesto.- Sì, alla Sorbonne -.Il viaggio sarebbe stato lungo perché saremmo arrivati a Lagos verso le cinque del mattino. Il discorso inevitabilmente è andato a finire su Parigi, le ragazze, i monumenti, i posti di divertimento. Il ragazzo era un parlatore simpatico e spigliato.

Letteratura Parigi è una città che amo molto e la nostra chiacchierata ha toccato argomenti diversi e, soprattutto, tanti posti a me cari e piacevoli anche per lui. Di dormire neanche a parlarne. Il discorso è andato anche alla cucina francese. Io gli ho segnalato un posticino in Place Pigalle dove si mangiavano le migliori cozze scoppiate di Parigi e lui mi ha suggerito la Coupole, a Montparnasse dove le lumache alla borgognona erano una delizia. Siamo stati d‟accordo, invece, che non c‟era cosa più rilassante di una cena da Fouquet, sugli Champs Elysees, mangiando all‟aperto, sotto una stufa a fungo, guardando la gente che passava infagottata e infreddolita lungo il marciapiedi. E giù a ridere come vecchi amici. A un certo punto gli ho chiesto: - Vai in vacanza?- No, vado per una seccatura.- Da come l‟hai detto, mi pare che ti pesi molto. - Mi pesa sì! - Ha avvicinato la sua faccia alla mia come se non volesse farsi sentire dai vicini. - Ho conosciuto una ragazza, un bocconcino niente male e in questi giorni avremmo dovuto uscire insieme. Ci siamo guardati mettendoci a ridere entrambi per gli evidenti programmi bellicosi del ragazzo.- E invece? - ho chiesto a fine risata. Invece niente perché mio padre mi ha ordinato di rientrare subito a Lomè. Anzi, ha troncato le mie proteste imponendomi di andare a casa senza discutere perché aspetta un ospite e vuole che tutta la famiglia sia presente. A questo punto il discorso si è spostato sui genitori autoritari, che non lasciano respirare i figli. Anch‟io gli davo una mano nel criticare il padre che lo aveva chiamato nel momento meno opportuno, quando lui già pregustava di fare la festa alla ragazza appena conosciuta. Non sono mancate poi le invettive verso questo ospite che veniva a rompere le scatole. Perché la gente non se ne stava a casa propria invece di importunare chi era tranquillo per i fatti suoi? E via di questo passo fino a coprire l‟ospite poco opportuno degli epiteti più spietati sia in lingua francese che nel linguaggio colorito della gente comune di Lomè. Nel Togo la lingua ufficiale è il francese, ma l‟idioma locale ha una musicalità

La Voce di Cianciana straordinaria. Io ridendo soffiavo sul fuoco e gli davo una mano a parlar male sia del padre che dell‟ospite. A Lagos ci siamo salutati perché io mi fermavo e lui proseguiva il suo viaggio. - Ciao, è stato un piacere conoscerti e chiacchierare con te. In questi giorni anch‟io vengo a Lomè e chissà che non ci incontriamo. - Ciao, piacerebbe anche a me. Portati a termine i miei impegni di rappresentanza in Nigeria, mi sono spostato nel Togo dove, a Lomè, avrei dovuto incontrare un ministro. Robusto, dignitoso, aveva sulle guance delle striature che non capivo se disegnate o incise nella pelle. Mi avrebbero spiegato in un secondo momento che si trattava di segni tribali. Mi ha riservato una accoglienza molto calorosa e dopo i convenevoli di rito, ha deciso che mi avrebbe presentato la sua famiglia. E‟ entrata una matrona imponente, seguita da una batteria di figli e tra gli altri…

Avete indovinato. Vestito non più all‟europea, ma con una lunga tunica, ha varcato la soglia il ragazzo che avevo avuto seduto al mio fianco da Parigi a Lagos. Si è fermato impietrito e l‟ho visto quasi sbiancare in volto, se… questo fosse stato possibile. Mi sono messo a ridere e, ignorando il protocollo, gli sono andato incontro e l‟ho abbracciato per toglierlo dall‟imbarazzo. Il padre non capiva, ci guardava con gli occhi spalancati al massimo, fuori dalle orbite, come si usa dire. Io intanto ho preso il ragazzo sotto braccio e mi sono avvicinato al padre. Gli ho parlato del viaggio fatto insieme, mi sono complimentato perché aveva un figlio eccezionale, molto in gamba e non ho fatto cenno delle critiche verso il padre e verso l‟ospite inopportuno. Parlando calcavo molto sui colori pastello nell‟elogiare il figlio e in questo modo ho spennellato a dovere anche l‟amor proprio di questo importante uomo di Stato. Il ministro si pavoneggiava e, con legittimo orgoglio, ha battuto una mano sulla spalla del figlio modello che intanto ha cominciato a respirare anche se ancora non aveva ripreso, si fa per dire, il suo colorito. E finalmente siamo passati alla presentazione di tutta la famiglia.

NOTIZIE POLITICO-AMMINISTRATIVE CINZIA MICELI, CONSIGLIERE COMUNALE, E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELL’UNIONE DEI COMUNI “PLATANI-QUISQUINA-MAGAZZOLO” Cianciana, 21 ottobre 2013.

Cinzia Miceli è stata eletta all‟unanimità dall‟assemblea dei consiglieri comunali, vecchi e nuovi, di Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona, Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani. E‟ la prima volta che una donna ricopre una tale importante carica amministrativa. Vicepresidente è stato eletto, pure con 15 voti, Giovanni Zaffuto di San Biagio Platani. Il consiglio dell‟Unione dei Comuni risulta così composto: Vincenzo Vasile, Carmelo Palumbo, Adriano Pitanza, tutti di Bivona, Tito Calogero Traina, Claudia Leto,

Domenico D‟Angelo di Santo Stefano Quisquina, Cinzia Miceli, Lorena Anna Re, Massimo D‟Angelo di Cianciana, Giovanni Zaffuto, Carmelo Alba, Vincenzo Martello di San Biagio Platani, Luigi Mulè, Anna Maria Miccichè, Daniela Montana di Alessandria della Rocca. Cinzia Miceli, che sostituisce nella carica il presidente uscente Piero Vacante di Alessandria della Rocca, ha frequentato l'Istituto Tecnico Commerciale di Bivona, conseguendo il diploma di ragioniera e perito commerciale.

Sposata, ha un bambino di quasi 2 anni e mezzo ed è alla sua prima esperienza politico-amministrativa. Nei prossimi giorni sarà eletto il presidente della giunta dell‟Unione dei Comuni che sarà uno dei cinque sindaci dei paesi del comprensorio montano. Il consiglio e la giunta saranno impegnati nella programmazione di progetti per lo sviluppo dei settori dell‟agricoltura, del turismo e dell‟artigianato. Enzo Minio

Notizie dall’anagrafe

Numero 5-Ottobre 2013

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI : NASCITE Antonio Salvatore Perconti di Davide e di Rosanna Licata, nato a Santo Stefano Quisquina il 2 settembre 2013 Eva Di Chiazza di Carlo e di Adele Pollari, nata a Santo Stefano Quisquina il 2 ottobre 2013

MATRIMONI Salvatore Albanese e Annalisa Chiazza, Agrigento-Chiesa di San Nicola, primo luglio 2013 Antonio Montalbano e Rosalinda Reina, Agrigento-Chiesa di San Nicola, 24 luglio 2013 Salvatore Scimeca e Daniela Acquisto, Cianciana-Chiesa di Sant‟Antonio, 31 agosto 2013 Domenico Tamburello e Fabiola Paci, Santo Stefano Q.-Chiesa Madre, 5 settembre 2013 Giuseppe Barbaro e Annarita Maria Baiamonte, Palermo-Chiesa Maria Santissima I., 14 settembre 2013 Mauro Vella e Daniela Di Stefano, Siracusa-Chiesa Metropolita, 16 settembre 2013

GLI EVENTI TRISTI : DECESSI Baldassare Lo Monaco, coniugato Giuseppa Comparetto, nato a Cianciana il 4-09-1924, deceduto il 6-09-2013 Antonino Guida, nato a Cianciana il 12 maggio 1928, deceduto prima decade settembre 2013 Francesco Cimino, coniugato Maria Bartolomeo, nato a Cianciana l‟11 novembre 1934, deceduto il 12-09-2013 Angelo Trizzino, nato a Bivona il 20 febbraio 1928, deceduto il 18 settembre 2013 FilippaMarino, vedova Gaetano Montalbano, nata a Cianciana il 6 marzo 1925, deceduta il 20 ottobre 2013 Vincenzo Chiazza, coniugato Anna Maria Busciglio, nato a Cianciana il 9 marzo 1943, deceduto il 30 ottobre 2013 Assunta Savarino, vedova Vincenzo Marino, nata a Cianciana il 26 settembre 1921, deceduta il 30 ottobre 2013 DECEDUTI FUORI CIANCIANA Giovanni Chiazza, coniugato Eliana Charles, nato a Cianciana il 21 gennaio 1936, deceduto a La Grand-Croix (Francia) il 14 ottobre 2013 Professor Matteo Giandalia, coniugato Rosetta Butticè, nato a Cianciana il 27 novembre 1944, deceduto a Ribera il 23 ottobre 2013 Salvatore Provenzano, coniugato Maria Colombet, nato a Cianciana il 13 ottobre 1942, deceduto a Saint Etienne (Francia) il 20 Ottobre 2013 RICORDANDO ZINO FORTE A UN ANNO DELLA SUA DIPARTITA Alfonso Forte era nato a Palermo il 2 marzo del 1951. A un anno della sua dipartita la moglie Lia Cannova e i figli Dario e Alessandro lo vogliono ricordare ai parenti e ai tanti amici che gli hanno voluto bene. Aveva vissuto una serena infanzia in via La Corte, giocando spensierato con i suoi amici, come si faceva un tempo. Appena diplomato, a soli 17 anni, era dovuto partire in cerca di lavoro che purtroppo non c‟era a Cianciana. E‟ rimasto un anno a Grenoble, vicino alla sorella. Poi è stato a Vaie (Torino) per metter infine radici con la famiglia in Sicilia a Barcellona P.G. come lavoratore delle Ferrovie dello Stato a Messina. Ritornava volentieri a Cianciana che amava tan-

to ed era felice di incontrare parenti ed amici. Era allegro e amico di tutti, perché è stato sempre una persona serena.

Ha scoperto di essere ammalato 6 mesi prima di andare in pensione nel 2007 ma non si è mai scoraggiato. Era in attesa del trapianto del polmone perché per la sua malattia purtroppo ancora non c‟è cura. Aveva una gran fede in Dio perché il Signore, attraverso il cammino neocatecumenale, gli aveva fatto scoprire il suo grande amore misericordioso. Era stato ministro straordinario dell‟Eucarestia e amava suonare l‟organo in chiesa. Ha affrontato la croce della sua malattia con la gioia ed il sorriso sulle labbra dicendo : “Sono sereno perché sono in pace con Dio e con tutti”. E‟ volato in cielo il 15 novembre 2012 all‟ospedale dell‟Isenet di Palermo. E‟ stato un esempio di marito e padre esemplare, uomo di fede, l‟amico di tutti.

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La Voce di Cianciana

Numero 5 - Ottobre 2013

FAMIGLIA NORVEGESE SCEGLIE CIANCIANA PER RESIDENZA Una famiglia norvegese arriva per le vacanze in Sicilia, si innamora di Cianciana, acquista un lotto di terreno alla periferia del paese e costruisce una casa moderna, di stile mediteranno, tra decine e decine di alberi di ulivo, con veduta nella vallata del fiume Magazzolo. Si tratta dei coniugi Barbro Bakke, una signora di media età, e Dag Furu, un abbronzato norvegese dai capelli bianchi, che sabato sera per l‟inaugurazione della villetta “B & D” hanno invitato le autorità istituzionali e anche una delegazione di cittadini stranieri, inglesi, statunitensi, polacchi, francesi, da tempo residenti stabilmente a Cianciana dove hanno comprato casa e dove rappresentano ormai una importante fonte turistica ed economica per la cittadina. “Abbiamo scelto Cianciana – hanno detto Barrbro e Dag agli amici durante un party con prodotti prettamente agrigentini – per l‟ambiente naturale, il sole, la luce, la temperatura e anche per l‟accoglienza della gente e la disponibilità delle autorità amministrative.

Passeremo il nostro tempo, tra lunghe vacanze invernali ed estive, tra la Norvegia e la Sicilia. Consiglieremo il posto anche ai nostri amici e connazionali”. I coniugi Bakke e Furu, lui pensionato da poco di una importante impresa mondiale che esporta colori per mezzi navali e macchinari in genere, lei ancora in attività presso l‟impresa dove il marito è stato dirigente per 40 anni, provengono dalla cittadina di Sandfjord, un‟ora di auto a sud di Oslo, sulla crosta frastagliata che guarda verso la

Danimarca. Da due anni vanno avanti e indietro tra la Norvegia e la Sicilia, in un anno e mezzo sono riusciti a farsi costruire la casa in contrada “Marullo” con la collaborazione degli architetti Mario Cottone e Gregorio Indelicato che hanno utilizzato manodopera e materiali del tutto ciancianesi. Una villetta semplice, di concezione architettonica molto moderna, tre ambienti più i servizi e una piscina davanti alla veranda.Il sindaco Santo Alfano, soddisfatto dell‟evento, ha annunciato che l‟amministrazione comunale continuerà a lavorare velocemente nel settore turistico per ospitare stabilmente e anche periodicamente quante più famiglie possibili che hanno intenzione di restare a Cianciana dove portano anche benessere. “Mi auguro – ha detto il primo cittadino – di potere inaugurare una nuova casa ogni sabato per dare un nuovo volto, sociale, culturale ed economico alla città”.“ Abbiamo aperto un canale speciale per agevolare e

facilitare l‟espletamento delle pratiche amministrative e tecniche – ci dice l‟architetto Paolo Sanzeri, dirigente responsabile dell‟ufficio tecnico comunale – in poco tempo, come del resto anche per tutti i cittadini, siamo in condizione di rilasciare autorizzazioni e licenze edilizie per permettere ristrutturazioni o nuovi insediamenti urbani e nel territorio”.

ENZO MINIO