Anno XIV- N° 5 – OTTBRE 2014 Reg. Trib. di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001
- DON GIOACCHINO ZAGARRI‟ NUOVO PARROCO DI CIANCIANA - DON ANDREA CARUBIA A CIANCIANA PER LA SUA PRIMA MESSA - GAETANA PENDINO FESTEGGIA I 102 ANNI DI VITA - COMMEMORATO IL PARTIGIANO SANTO LA CORTE - GIUSEPPE ABELLA CAMPIONE REGIONALE DI KART
IN QUESTO NUMERO Giuseppe Abella campione regionale di kart
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Operazione anti bracconaggio dell‟ANUU
Don Gioacchino Zagarrì nuovo parroco di Cianciana
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A. Cannatella partecipa alle selezioni per Sanremo Pag.11
Don Andrea Carubia celebra la sua prima messa
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Il Salotto della Poesia
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Compagni di classe insieme dopo 46 anni
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Gaspare D‟Angelo su quadro di Dino Vaccaro
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Santo La Corte commemorato a Darfo Boario Terme
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Gaetana Pendino festeggia i 102 anni
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Padre Benedetto Conti, botanico
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Mi ricordo che...Lu zì Stefanu Panepinto
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Case in Festa
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Notizie dall’Anagrafe
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Caminetto del Rotary di Bivona sul Tour operator
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Dolci Vacanze a Cianciana-Anno accademico
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CIANCIANA ACCOGLIE DON ANDREA CARUBIA
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Sport La Voce di Cianciana Anno XIV - Numero 5 Ottobre 2014 Periodico bimestrale di informazione e di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.
Direttore Responsabile: Enzo Minio Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto Progetto grafico: Pietro Arfeli Impaginazione : Stefano Panepinto Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Francesco Cannatella, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Loredana Guida, Antonella Longo,Nuccio Mula, Francesca Perconti, Giusy Piazza, Alfonso Salamone, Sergio Savarino, Angela Setticasi
La Voce di Cianciana
GIUSEPPE ABELLA CAMPIONE REGIONALE DI KART Giuseppe Abella, si è laureato campione regionale di kart edizione 2014, per la categoria 100 unificata con punti 196, il miglior punteggio tra tutte le categorie. Il campionato si è articolato in otto gare in altrettante località siciliane, nelle quali Giuseppe si è sempre classificato nelle prime posizioni. Nel kartodromo di Cattolica Eraclea si è infatti classificato al 2° POSTO, nella pista del Lago a Partinico al 3° posto, nella pista di Camitrici al 2° posto, nel circuito cittadino di Menfi al 2° posto, nel circuito cittadino di Montevago al primo posto, nel circuito cittadino di Santa Margherita Belice al 2° posto, nel circuito cittadino di Sciacca al 5° posto causa un guasto meccanico a fine gara, ed infine nel circuito cittadino di Ribera al 5° posto. In quest‟ultima citta agrigentina, il giorno di Ogni Santi, il sindaco di Ribera Carmelo Pace ed il sindaco di Cianciana Santo Alfano, insieme all‟assessore allo sport Bonafede, in una cerimonia che ha avuto luogo nel Palazzo di Città, hanno intrattenuto e premiato i vincitori di kart nelle varie categorie. Una targa significativa è stata consegnata ad Enzo Vacante, responsabile della scuderia
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Vacante Racing Team che ha preparato buona parte delle macchine di kart. Giuseppe Abella, di Ignazio e di Giuseppina Greco, è nato a Parigi l‟otto agosto 1989. Ha cominciato a praticare il kart fin dall‟età di otto anni. Nel 2009 ha raggiunto i genitori a Cianciana dove la passione per correre non gli è venuta meno. Ha partecipato a diverse gare in Sicilia e fuori regione come per esempio a Siena partecipando alla Redbull Kart Fight nell‟anno 2012. Egli ha la passione della corsa nel suo DNA ed è una realtà in questo sport che vede aumentare sempre più gli appassionati, come ha voluto sottolineare il sindaco Alfano nella cerimonia riberese, il quale ha ricordato altresì due altri campioni del passato, il ciancianese Sasà Montalbano ed il riberese Vella. Auguriamo di vero cuore una magnifica carriera, per l‟orgoglio della famiglia e di tutti i ciancianesi, al nostro Giuseppe il quale, tramite il nostro giornale saluta e ringrazia le sorelle Valeria e Caterina, i cognati, i nipoti e tutti gli amici della Francia che lo hanno sempre incoraggiato e sostenuto. S.P. (Nella foto di gruppo Giuseppe è il primo da sinistra).
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Numero 5 - Ottobre 2014
CIANCIANA ACCOGLIE IL NUOVO PARROCO, PADRE GIOACCHINO ZAGARRI‟ Il 13 settembre ultimo scorso, alle presenza delle autorità civili, religiose, militari della nostra cittadina, accolto da tanti fedeli, ha fatto l‟ingresso in Matrice, per la celebrazione della Santa Messa, Padre Gioacchino Zagarrì, nuovo parroco della parrocchia SS Trinità di Cianciana. Nato a Casteltermini il 16 maggio 1962, presso la Pontificia Università lateranense a Roma ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia. È stato ordinato sacerdote il
31 agosto 1990 ed ha conseguito la Licenza in pastorale giovanile e catechetica presso la Pontificia Università Salesiana a Roma. Si è dedicato per tanti anni all‟animazione della pastorale giovanile e vocazionale, alla formazione dei giovani religiosi e degli studenti dei missionari passionisti. Per diversi anni si è dedicato al ministero della predicazione itinerante e alla predicazione di esercizi spirituali e a corsi di formazione delle suore in vari paesi della Sicilia. Dal settembre 2011 è stato vicario parrocchiale in Chiesa Madre a Casteltermini. Dal settembre 2013 co-parroco nella Chiesa Madre di San Giovanni Gemini. Dal gennaio 2014 co-parroco nella Chiesa Madre di San Biagio Platani, e, come si ricordava, dal 13 settembre 2014 Parroco nella Parrocchia SS Trinità in Cianciana. Ci auguriamo che don Gioacchino rimanga a Cianciana per molti anni. S.P.
13 ottobre 2014 IL SALUTO DEL NUOVO PARROCO Carissimi parrocchiani, dell‟unità pastorale “SS. Trinità, Maria SS.del Carmine e S. Antonio”, comunità parrocchiale, che sono stato chiamato ad amare e servire, vi saluto fraternamente nel Signore. Da un mese sono in mezzo a voi con “trepidazione, fiducia e gioia” ponendo la mia forza in Colui che ha detto “con te è il Signore tuo Dio, dovunque tu vada” (Giosuè 1,9). Sento forte dentro di me la voglia di camminare con voi per il pezzo di strada che il Signore vorrà donarci insieme. Sarò in grado di servirvi? Trovo coraggio nell‟aver già sperimentato che dove non arriviamo per i nostri limiti, inizia l‟aiuto del Signore Gesù, che ama la sua Chiesa e ha dato la vita per essa. Sono certo che il Signore che ha disposto i tempi e i modi della mia presenza tra voi e per voi, porterà a compimento secondo la sua volontà l'opera che ha iniziato. Mi sento spinto, dall‟intimo del cuore, di ricordarvi che questo è il tempo dei laici! Delle persone di buona volontà che per il bene della propria Parrocchia condividono con i fratelli e con i sacerdoti un servizio leale, una collaborazione seria per una crescita umana e spirituale della pro-
pria fede. Non è più possibile per il cristiano d‟oggi stare sulla soglia e guardare, e magari a mandare sempre e solo avanti gli altri. Nella vita della fede non esiste la delega, ognuno ha il suo compito e chi non lo esegue danneggia il corpo di Cristo cioè la sua Chiesa. Confido nel vostro significativo aiuto per poter svolgere il mio servizio di parroco operando insieme per far crescere, sempre più la nostra comunità, come “casa e scuola di comunione”. Carissimi, diamoci la mano per percorrere insieme il tratto di strada che Dio vorrà. Sentiamoci impegnati a riscoprire sempre di più la bellezza dello stare dietro a Gesù oggi, dove tutto ci porta lontano da Lui ... E‟ lui solo quello che veramente ci riempie il cuore: solo Lui, il Crocifisso-Risorto! L'augurio che faccio è che possiamo sempre più lasciarci afferrare da Gesù, affinché la "nostra" Comunità gusti la bellezza dello stare insieme e cresca secondo la volontà di Dio per il bene di tutti e ciascuno! Il Signore ci doni la gioia di sperimentare le meraviglie della salvezza. Con affetto il vostro Parroco Gioacchino Zagarrì
SOSTENITORI DE “LA VOCE DI CIANCIANA” La redazione della Voce di Cianciana esprime la propria gratitudine a tutti coloro i quali hanno dimostrato il loro attaccamento al giornale rinnovando l‟abbonamento PER L‟ANNO 2014. Un sentito ringraziamento è indirizzato ai SEGUENTI SOSTENITORI : CIANCIANA : Rosetta e Paolo Termini-Bar Arcobaleno; ITALIA : professoressa Serafina Comparetto-Villafranca di Verona, Angela Carubia Marino-Maslianico, Salvatore Campisi-Levico Terme, ESTERO : Antonino Cilona- Maasmechelen (Belgio), Olga e Joe Ciaravella-Guelph (Canada).
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La Voce di Cianciana ACCOLTO NELLA CHIESA MADRE IL NUOVO SACERDOTE DON ANDREA CARUBIA
Cianciana-18 ottobre 2014. E‟ stato accolto tra due ali di folla e dall‟intera città don Andrea Carubia il neo sacerdote che è stato ordinato la settimana scorsa a Forlì. Don Andrea, 36 anni, accompagnato dai familiari, dall‟arciprete don Gioacchino Zagarrì, dai parroci di Cianciana e dei paesi vicini, nonché dal sindaco Santo Alfano, è stato accompagnato nella chiesa madre dove ha celebrato, nel luogo di culto gremito, la sua prima messa. Una cerimonia di oltre due ore, molto commovente, durante la quale il giovane sacerdote ha ricordato di essere molto legato alla sua Cianciana, nonostante abbia studiato diversi anni fuori sede. Ha sottolineato il momento in cui ha avuto la chiamata del Signore e ha ringraziato quanti lo hanno incoraggiato nel suo cammino verso il Signore. Il sindaco Alfano ha sottolineato che Cianciana continua a dare ancora tanti giovani sacerdoti alla chiesa come Giuseppe Pace, Mario Di Nolfo, Giacomo D‟Anna, Giuseppe Carbone, Mario Bellanca, Tommaso Pace, le suore Rosa Vizzì, Antonina Martorana e Maria Angela Cuffaro, i seminaristi Gianluca Arcuri, Giovanni Gattuso, Gaetano Gambino e oggi don Andrea Carubia. Scambio di doni tra le comunità religiose e amministrative di Cianciana e di Forlì, la cui delegazione era guidata da don Pietro Fabbri. Presenti alla cerimonia buona parte dei parroci dei
paesi vicini e dei sacerdoti che negli anni passati sono stati a Cianciana, la Croce Rossa Italiana di Agrigento, un‟intera classe scolastica del 1968 del Magistrale “Crispi” frequentata dal papà di don Andrea e tanti ciancianesi. Festa finale in piazza e scambio di auguri e di doni da parte di tutta la cittadinanza. Don Andrea è nato a Cianciana il 30 aprile 1978 e, dopo avere conseguito il diploma di geometra, nel 1999 ha scelto di andare a Forlì per frequentare la facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche dove si è laureato nel 2001. Poi la scelta definitiva di farsi prete. La settimana scorsa grande partecipazione di fedeli a San Giovanni Battista del Ronco, in provincia di Forlì, per la prima messa da sacerdote di don Andrea Carubia. Il neo presbitero ha concelebrato nel campo sportivo parrocchiale. Sull‟altare accanto a lui anche il parroco dell‟unità pastorale Ronco, Santa Rita e Villa Selva don Giovanni Severi. Al termine della celebrazione, cui hanno assistito i familiari e una delegazione di concittadini della natia Cianciana, capitanata dal sindaco Santo Alfano, il neo sacerdote don Andrea Carubia, che è stato raggiunto dai genitori Giulia e Gaetano e dalla sorella Valentina, ha ribadito alla sua comunità d‟adozione la gioia di essere prete. Enzo Minio
COMPAGNI DI CLASSE SI RITROVANO DOPO 46 ANNI, GRAZIE A DON ANDREA CARUBIA CIANCIANA. Compagni di classe del 1968, quando hanno conseguito a Ribera presso l‟istituto magistrale “Crispi” il sospirato diploma di maestro, si sono incontrati, in molti con i capelli bianchi e altri già nonni, a Cianciana. L‟occasione della riunione di una buona ventina di ex studenti è stata data dall‟ordinazione sacerdotale di un giovane prete, don Andrea Carubia, figlio di Gaetano, quest‟ultimo uno dei componenti
della classe IV C sessantottina. Gli alunni sono arrivati a Cianciana, presso la chiesa madre, provenienti da Caltabellotta, Ribera, Villafranca Sicula, Calamonaci, Palermo, Lucca Sicula, Cattolica Eraclea, Burgio, Torino, Cianciana, dove si sono rincontrati e hanno festeggiato per l‟occasione il prete, don Andrea che, ordinato nei giorni scorsi a Forlì, ha celebrato la sua prima messa nella sua città natale. (segue)
Commemorazioni Artefici dell‟Amarcord, che dura ormai da alcuni decenni durante i quali gli studenti sono incontrati spesso con le famiglie, sono stati Nino Raia, Giuseppina Ganga, Enza Vinci, Giuseppina Valido, Giuseppina Triolo, Alberta Sferra, Lina Amaro, Giuseppina Ragusa, Cettina Silvio, Sebastiano Costa, Lilla Guddemi, Martino Triolo, Giovanni Triolo, Gino Tagliarino, Nino Virone, Pietro Triolo, Gaetano Carubia e Giuseppe Marsala. Alcuni ex alunni, un‟altra diecina, non hanno potuto prendere parte all‟incontro perché lontani per lavoro in Italia e alcuni addirittura oltre oceano. Qualcuno, invece, non c‟è più. L‟incontro di Cianciana è servito per stabilire l‟appuntamento del 2018 quando tutti hanno concordato di volere realizzare una crociera estiva alla quale tutti gli ex studenti, con le loro famiglie, hanno dato
Numero 5 - Ottobre 2014 l‟adesione. Hanno programmato pure di invitare per l‟occasione alcuni docenti, allora giovani laureati, ai primi anni di insegnamento presso il magistrale “Francesco Crispi”. ENZO MINIO
COMMEMORATO A DARFO BOARIO TERME (BS) IL PARTIGIANO CIANCIANESE SANTO LA CORTE Santo La Corte, il partigiano ciancianese ucciso dai nazisti nel 1944, è stato ricordato a Darfo B. T., imbandierata per l‟occasione, il 16 settembre, nel 70° anniversario della morte, alla presenza delle nipoti Tanina e Giovanna La Corte e dei rispettivi consorti E. Giannone e L. Pulizzi. Per l‟occasione i nipoti tutti, anche quelli impossibilitati a recarsi in Lombardia per l‟evento, avevano fatto pervenire al sindaco della Città, dott. Enzio Mondini, una lapide che è stata collocata nel piccolo “sacrario” locale, dove subito dopo la II guerra mondiale erano stati traslati i resti mortali dell‟eroico partigiano. La cerimonia, alla quale hanno preso parte Il dott. Mondini, i sindaci di Angolo Terme e di Gianico, G. Cappellini presidente dell‟Associazione Nazionale Alpini della Vallecamonica, i rappresentati delle Fiamme Verdi della stessa Valle con la Bandiera della Brigata “A. Lorenzetti” e di Brescia, della CISL, della CGIL e di Libera, è stata coordinata da Roberto Ravelli Damioli, figlio di partigiano e responsabile della locale ANPI. Erano presenti pure Virgilio Cotti Cometti (che assieme al sindaco di Darfo ha curato la regia dell‟avvenimento) e Bruno Fantoni, compagni di lotta e di ideali del partigiano ciancianese. Dopo l‟esecuzione dell‟Inno Nazionale, il Sindaco di Darfo, le Nipoti con i rispettivi
Consorti e i convenuti hanno proceduto, fra gli applausi, a scoprire la lapide a ricordo, benedetta da Don G. Maffi che ha detto, tra l‟altro “… nel Camposanto, luogo di riposo dei nostri fratelli e sorelle defunti, rinnoviamo la fede nel Cristo, morto sepolto e risorto per la nostra salvezza … benediciamo questa lapide in ricordo di Santo La Corte che donò la sua vita per libertà e per la pace … “. E‟ stata quindi letta la “Preghiera del Ribelle”, composta dall‟indimenticabile Fiamma Verde Teresio Olivelli. Riportiamo adesso brani dei discorsi pronunciati. Il Sindaco di Darfo, Dr Mondini “Buona giornata e benvenuti a tutti, un grazie ai colleghi Sindaci che hanno voluto partecipare a questa commemorazione. Siamo qui riuniti davanti a questa lapide, soprattutto per volontà dei Parenti del Partigiano Santo la Corte nel settantesimo anniversario della morte. Nel ricordare la sua figura vorrei sottolineare quanto lui sia stato capace a capire da che parte stare, ha fatto delle scelte ben precise in un momento difficile. Ha scelto lui, uomo del Sud, di venire sulle nostre montagne a combattere da Partigiano nelle Brigate delle Fiamme Verdi. Partigiano leale, entusiasta con dei sani, rigorosi principi di libertà, di giustizia, di senso di Patria, di senso di uguaglianza … Noi tutti, a lui e a tutti quelli che sono caduti per donarci la Libertà,
Ricorrenze Commemorazioni dobbiamo essere grati e riconoscenti. E‟ importante e fondamentale ricordare in momenti come questo oltre al settantesimo della morte di Santo La Corte, gli episodi della Resistenza perché non possiamo e non dobbiamo perdere la memoria. Questi Uomini e queste Donne hanno combattuto e spesso hanno sacrificato la loro giovane esistenza per dare a noi un mondo migliore... Se oggi possiamo vivere in un mondo “per noi” di pace è proprio grazie a queste vite. Alcuni mesi or sono, abbiamo ricevuto in Comune una richiesta da parte dei Familiari di Santo: avrebbero avuto piacere di poter ricordare il proprio caro con una targa ricordo nei luoghi ove ha vissuto la sua avventura Partigiana e dove ha donato la vita. Abbiamo aderito con entusiasmo come Amministrazione insieme alle Fiamme Verdi e all‟ANPI di Vallecamonica e li ringraziamo per averci sollecitato questa iniziativa. E‟ estremamente importante fare memoria di tutte queste figure; promettiamo che Santo La Corte sarà sempre nella nostra memoria ed avrà sempre la nostra gratitudine, come la tributiamo a tutti i Caduti per la Libertà della nostra Patria.… Questa mattina il Sindaco di Cianciana ….. mi ha inviato un telegramma che vi leggo: - Il Sindaco e la Giunta si associano al ricordo dell‟eroico Partigiano Santo La Corte caduto per la Libertà e la Dignità della Patria. Onore e Gloria a quanti hanno combattuto per un‟Italia migliore. Viva la Resistenza. Il Sindaco di Cianciana, Santo Alfano -. Bruno Fantoni, presidente onorario dell‟ANPI di Brescia, che trascorre molto tempo con gli studenti di varie scuole, particolarmente emozionato: “Grazie a voi tutti di aver partecipato a questa cerimonia, a tutte le Autorità, al Presidente dell‟ANA Giacomo Cappellini mio grande amico. Un ringraziamento particolare
ai familiari di Santo La Corte ed al Professor Eugenio Giannone con il quale da tempo siamo in collegamento. Ricordo bene Santo La Corte, facevamo parte della stessa Brigata, lui faceva parte del Gruppo C1 ed io ero nel C2, operavamo nelle stesse zone della bassa Vallecamonica e pur operando su versanti orografici diversi, posso dire che eravamo molto vicini. Avrei tantissime cose da dire ma il tempo è limitato, vorrei solo ringraziare questa famiglia perché da una così lunga distanza, e dopo tanti anni,ha voluto ricordare un familiare che riposa in un cimitero di una città della Lombardia…”. “Ho poche cose da ag-
La Voce di Cianciana giungere ma una cosa però è certa. Sia quello che sia, la storia si può fare in tante maniere ma la Resistenza è stata la base sulla quale è stata costruita la Costituzione Italiana. Aggiungo anche altre due parole che ritengo molto significative; Don Milani disse: - ci sono state molte guerre in questo Paese ma la guerra più limpida, è più pulita è stata quella della Resistenza -. Che questa giornata rimanga un prezioso ricordo per tutti noi” .Eugenio Giannone, ha tracciato il profilo biografico dello Zio (v. nota a parte) e, proseguendo ha aggiunto: “E‟ un grande monito quello che ci viene da questi Uomini, in invito intanto all‟unità d‟intenti, al sano e civile operare, a tenere ben alta la tensione morale perché la libertà non ci viene concessa una volta per tutte, è un bene per il quale bisogna combattere tutti i giorni anche a discapito della vita, a Zio Santo a Tita, a Enrico, a Piero, Paolo, e Luigi, Mario, Rolando, ad Antonio Lorenzetti, diciamo grazie per il loro sacrificio e per averci trasmesso questi ideali. A tutti loro il nostro commosso ricordo e la promessa di non abbassare mai la guardia e di coltivarne la memoria perché la memoria forma la coscienza e la coscienza forma l‟Uomo. Promettiamo che l‟impegno nostro non verrà mai meno e che passeremo immacolato il testimone della Giustizia, della Democrazia e della verità ai nostri Figli. Viva la Resistenza, Viva tutti i Partigiani. Tanina La Corte: “Buongiorno a tutti, sono la nipote di Santo; né io né mia sorella Giovanna, come altri familiari, abbiamo avuto la fortuna di conoscere lo Zio. Siamo cresciuti nel suo ricordo, a casa se ne parlava sempre con rimpianto, commozione e orgoglio. L‟immagine che abbiamo di lui è quello di una persona buona, affabile, onesta, gran lavoratore. Amava molto leggere ed era attaccato a valori come Libertà e Famiglia che non avrebbe barattato con tutto il mondo. Ogni sera, prima di rincasare, faceva il giro dei Parenti. La Guerra, folle come tutte le guerre ce l‟ha strappato e noi siamo vissuti nel suo ricordo, immaginando per lui una vita normale ma la guerra normale non è! Nei tanti conflitti, sono i Padri che seppelliscono i Figli, mentre nei momenti di normalità sono i Figli che accompagnano i Genitori nella tomba. Tant‟è! Oggi siamo qui a rendergli omaggio per il suo sacrificio; è presente mia sorella con il marito ma sono presenti col cuore quelli che non hanno potuto affrontare il viaggio. A voi tutti un grazie di cuore per quanto avete fatto e per come ci avete accolto. Non dimenticheremo mai questo giorno. Grazie a tutti. Viva la Resistenza”. Il responsabile delle Fiamme Verdi R. Ravelli Damioli ha chiuso la manifestazione con queste parole: “L‟impegno che mi sento di poter assumere a nome della Fiamme Verdi e dell‟ANPI di Vallecamonica è che certamente, ogni anno, ricorderemo Santo La Corte all‟interno delle manifestazioni che sempre organizziamo nella nostra vallata. Un Grazie particolare ai Familiari ed a tutti voi che avete partecipato e, di nuovo, Viva la Resistenza”. La manifestazione si è chiusa con “Bella Ciao”, splendidamente suonata dalla Trombettista, una gentile Signora, e cantata in coro dai presenti.
Personaggi
Numero 5 - Ottobre 2014
Santo LA CORTE, di Felice e di Giuseppa Montalbano, nacque a Cianciana (AG) il 26 gennaio 1917. Aveva quattro fratelli: Giovanni, Teresa, Felice e Giuseppe. Conseguita la licenza elementare, come tanti altri ragazzi della sua età, venne avviato al lavoro dei campi e a Cianciana, in quel periodo, c‟era poco da scegliere: campagna o zolfara.Amava molto leggere e la sera, prima di rientrare, faceva il giro dei parenti.Partecipò alla seconda guerra mondiale assieme ai fratelli Felice e Giuseppe, prigionieri poi degli Americani il primo, dei Tedeschi Giuseppe, che dovette lavorare in miniera fino alla liberazione. Divenne Partigiano subito dopo l‟8 settembre e già nel mese di ottobre, assieme al Tenente Rolando Petrini, a Ferruccio Lorenzini, Mario Ravelli Damioli e a Don Ernesto Belotti aveva costituito una Brigata Partigiana aderente alle Fiamme Verdi “Tito Speri”, squadre d‟ispirazione cattolica, Brigata “Antonio Lorenzetti”.“Amato dai compagni e dalla popolazione della Valle”, era conosciuto col nome di battaglia “Sicilia”, che aveva scelto in onore della terra d‟origine, ma i compagni, per non esporlo e non renderlo facilmente individuabile, preferivano chiamarlo Cecilia o Cicilia. Ferito ad una gamba in uno scontro a fuoco con i nazifascisti il 12 luglio 1944 a Pisogne (BS), restò indietro a proteggere la ritirata dei compagni. Catturato, fu tradotto nelle carceri di Darfo. Trasferito a Brescia il 1° settembre, fu sottoposto a continui interrogatori e crudeli sevizie (gli vennero strappate tutte le unghie di mani e piedi e qualche brandello di carne) “ma non riuscirono a strappargli una sola parola che compromettesse i compagni di
lotta e ideali”. I suoi compagni, saputo che a Capo di Lago erano alloggiati in un hotel due ufficiali nazisti, li catturarono per proporre uno scambio con l‟intermediazione d‟un prete. I due ufficiali furono consegnati ma Santo La Corte non fu liberato. Condannato alla pena capitale dal tribunale speciale, fu fucilato alle ore 6:30 del mattino del 16 settembre 1944 nel maneggio del 30° Artiglieri di Brescia, assieme a Tita Secchi, Enrico Bellardini, Pietro Albertini, Paolo Maglia e Luigi Ragazzo. I tedeschi avevano negato gli estremi conforti religiosi e l‟ultimo desiderio. Seppellito in una fossa comune con gli altri compagni nel cimitero Vantiniano di Brescia, la salma venne esumata il 3 maggio 1945 e sistemata nel settore B per essere poi traslata al cimitero di Darfo Boario Terme. Insignito di Medaglia d‟argento al valor partigiano, a Lui il Comune di Cianciana ha intitolato una via. (eugenio giannone) Bibliografia: B. Fantoni, Perché? Ministoria di un partigiano qualunque, Clusone 1990 - B. Fantoni, I Caduti in Valle Camonica (1943-1945), Artogne 2010 - E. Gatti, Difendo le Fiamme Verdi, Ed. Toroselle, 2002 d. C. -Comensoli, Diario (prima parte), Darfo B. T. 2000 - C. Zangara, Per liberar l‟Italia, i Siciliani nella Resistenza (1943-45), Licata 2011 T. Secchi Villa, La parete nord, un ricordo di Tita Secchi, Brescia 1974 - ITG “N. Tartaglia”, Le vie della libertà, Brescia 2008 - Garatti – E. Andreoli, Dai ricordi di guerra un pensiero di pace, Boario Terme 2003
CIANCIANESI : SE LI CONOSCI...LI CERCHI ! Ciancianesi: Se li conosci… li cerchi! Abbiamo avuto modo, nel tempo, di presentare i profili di figli di Cianciana che hanno illustrato con la loro attività il nostro Paese. Con questa rubrica, curata da Eugenio Giannone, ne presentiamo altri. Quanti possono apportare un contributo di conoscenza e approfondimento sono invitati a inviare le notizie alla Redazione de “La Voce”. In questo numero la Voce presenta padre Benedetto Conti.
PADRE BENEDETTO CONTI, BOTANICO Poche le notizie su questo illustre figlio di Cianciana, desunte dalla più volte citata opera di Mons. De Gregorio. A lui fa cenno nelle sue Memorie anche Agostino De Cosmi, del quale il Nostro, cui Gaetano Di Giovanni sindaco dedicò la via presso il Convento francescano, fu allievo. Pare che a Lui si debba la fertilità della “Silva”, il terreno adiacente all‟exConvento dei Frati Minori Riformati di S. Francesco. Padre Benedetto frequentò le scuole di agricoltura dell‟Università di Napoli e su incarico del governo (1789-91) studiò teoria e pratica agricola in Campania, Marche e Toscana. Fu membro, non sappiamo con quale nome, dell‟Accademia dei Georgofili di Firenze e della Società patriottica di Milano (si pensa sia stato tra gli ideatori del Tricolore); mentre a Palermo nel 1792 divenne Istruttore di Agricoltura presso l‟Istituto Normale (Università). “Soggiornò a Lipari per suggerire come migliorare l‟agricoltura e per lo stesso scopo in varie parti della Sicilia. Pare abbia composto un Catechismo di agricoltura e un Giornale in cui raccolse osservazioni e note sull‟agricoltura fatte durante i suoi viaggi e le sue esperienze” (D. De Gregorio, La Chiesa agrigentina, notizie storiche, Agrigento 1999).
Ambiente & Sociale
La Voce di Cianciana
NOZZE D‟ORO PER I CONIUGI
ANTONINO SOLDANO E CATERINA DI NOTO Cianciana- Chiesa Madre, 24-9-1964, Hoddesdon (R.U.)-St. Augustines Church, 24-9-2014. Antonino e Caterina sono stati festeggiati dai loro figli Frank e Joe, dalle nuore Maria Re e Sarah Harvey, dai loro sette splendidi nipoti, dal fratello Salvatore e cognata Milena, residente a Leini, (Torino), dalla sorella Pina e dal nipote Gaetano Palminteri, residenti a Hoddesdon (R.U.). NOZZE D‟ORO PER I CONIUGI
FRANCESCO GATTUSO E FILOMENA AMATO, festeggiate il 9 agosto 2014
MICHELE PERCONTI di Giuseppe e di Francesca Anna Maria Campisi, nato a Santo Stefano Q. il 5 giugno 2014
N A S C I T E
GIOVANNI CASTRONOVO di Giuseppe e di Annamaria Antonella Arcuri, nato ad Agrigento il 30 agosto 2014
Ambiente & Sociale
Numero 5 – Ottobre 2014
NOZZE D‟ARGENTO PER I CONIUGI ANTONINO CARMELO TAMBURELLO E ANGELA GATTUSO, Cianciana 24 giugno 1989-24 giugno 2014
SPOSI ALBERTO PULLARA E ROSANNA PIAZZA, Siculiana Chiesa del Santissimo Crocifisso, 3 ottobre 2014
SPOSI MAURO CICCARELLO E CRISTINA SANZERI, Cianciana Chiesa di Sant‟Antonio, 7 ottobre 2014
Conferenze
La Voce di Cianciana
50° COMPLEANNO PER IL SIGNOR ANGELO MANGIONE, FESTEGGIATO A CIANCIANA IL 17 GIUGNO 2014 A CIANCIANA CAMINETTO DEL ROTARY CLUB DI BIVONA SUL TEMA “IL TOUR OPERATOR, FIGURA TRAINANTE DELL‟ECONOMIA LOCALE” zioni a stranieri provenienti da tutto il mondo, ha sottolineato come, da immobiliarista e tour operator, si sia spesso dovuto sostituire ad uffici pubblici inesistenti o poco funzionanti nell‟assistenza a compratori e turisti nel disbrigo di pratiche burocratiche e nella soluzione di spiccioli problemi di quotidianità. L‟ing. P. Savatteri, presidente delle Pro Loco della provincia di Agrigento, ha ricordato che turismo è sinonimo di ricchezza e che il tour operator svolge un ruolo benemerito investendo nella zona in cui opera e assistendo con un‟azione capillare i visitatori. Occorrerebbe un‟azione sinergica delle Pro Loco, Nell‟ambito del mese rotariano delle professioni il RC Bivona Montagna delle Rose-Magazzolo ha organizzato a Cianciana, cittadina dell‟entroterra agrigentino equidistante dal mare e dalla montagna e famosa perché divenuta punto di riferimento di stranieri - vip e non – che amano soggiornarvi, un caminetto su “Il tour operator, figura trainante dell‟economia locale”. Ne hanno parlato, dopo i saluti del presidente del Club Mario Costa, Eugenio Giannone che ha introdotto e coordinato i lavori e ha definito la zona della “Montagna agrigentina” uno scrigno di arte, storia, cultura, natura con i suoi tesori e beni materiali e immateriali come le chiese, le sagre, le vallate dei fiumi Platani e Magazzolo, che aspettano di essere sempre più valorizzati; Salvatore Panepinto, editore del bimestrale “La Voce di Cianciana” che ha rammentato la primogenitura del suo giornale con i prodromi del “fenomeno Cianciana” e l‟azione nella pubblicizzazione dei luoghi; Carmelo Panepinto, contitolare dell‟Agenzia immobiliare My House che ha venduto centinaia di abita-
Nella foto in alto da sinistra Eugenio Giannone, Salvatore Panepinto, Mario Costa presidente del Rotary Club di Bivona, l‟ing. P. Savatteri, presidente delle Pro Loco della provincia di Agrigento e Carmelo Panepinto, contitolare,con Alfonso Martorana, dell‟Agenzia immobiliare My House. Foto sopra, Mario Costa con la scrittrice inglese Dyanne Leanson ed il marito Dereck.
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Numero 5 - Ottobre 2014
i tour operator e le amministrazioni locali per una migliore salvaguardia, pubblicizzazione e fruizione del patrimonio di cui è ricca la nostra Isola con le sue zone interne. Ciò non sempre avviene e le Pro Loco spesso operano, come i tour operator, in solitudine, nel quadro di leggi ormai superate. Sarebbe per lui auspicabile che, per incrementare il turismo in Sicilia, i sindaci si rendano conto che bisogna tenere pulite le città, curarne il decoro, favorire la sicurezza dei cittadini e assistere nelle loro grandi e piccole incombense i turisti/ compratori. Interessante la testimonianza di Dyanne Leanson,
che col marito vive da nove anni a Cianciana e ha detto del grande fascino che esercita la Sicilia sugli stranieri e definito Cianciana “magic”. A conclusione dei lavori, riprendendo la parola, il presidente Costa ha assicurato la disponibilità del Club a supportare tutte le iniziative volte a incrementare il turismo in zona, collaborando con i tour operator locali e auspicando che il “fenomeno Cianciana” possa fungere da traino per tutta l‟economia del territorio. Avevano portato il saluto del Sindaco gli assessori Cicchirillo e Di Maria. (eg)
ECCEZIONALE OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO DEL GRUPPO ANUUMIGRATORISTI ITALIANI DI CIANCIANA Continua l'attività di prevenzione del bracconaggio, operata dalla Vigilanza Venatoria Volontaria dell‟ANUUMigratoristi Italiani di Cianciana. A seguito di numerose segnalazioni, di spari anche durante le ore diurne nel territorio di Montallegro, una pattuglia composta dal Presidente Provinciale Girolamo Pace e dalle Guardie Venatorie Battista Luigi, Militello Calogero, Fiorino Gaetano e Trizzino Gabriele, nella mattinata di domenica 31 agosto 2014, predisponeva un servizio anti-bracconaggio. Dopo una attenta ricognizione del territorio, già alle prime luci dell‟alba e dopo aver udito alcuni spari, sono stati avvistati in contrada Cozzo Lupo dei bracconieri, in atteggiamento di caccia. I bracconieri, una volta scoperti hanno fatto subito perdere le loro tracce fuggendo a piedi e rifu-
giandosi nelle campagne circostanti dopo un breve inseguimento. A nulla sono valsi i tentativi di identificazione dei soggetti. Importante è stato l‟intervento della locale stazione dei Carabinieri prontamente intervenuta a supporto degli agenti di Vigilanza. “Le operazioni condotte – ha dichiarato il Presidente Provinciale Girolamo Pace – mostrano l’attenzione che il personale della Vigilanza Venatoria Volontaria dell’ANUU-Migratoristi riserva al fenomeno del bracconaggio, con l'obiettivo di salvaguardare il patrimonio faunistico, e quanto sia importante il contributo fornito dai cittadini e dai cacciatori che segnalano e denunciano le illegalità e grazie ai quali si realizza una vincente collaborazione tra cittadinanza ed istituzioni“. Gabriele Trizzino
ALBERTO CANNATELLA PARTECIPA ALLE SELEZIONI PER IL PROSSIMO FESTIVAL DI SANREMO 2015 Recentemente nella città dei fiori, nota in tutto il mondo per il suo festival della canzone italiana, il ciancianese Alberto Cannatella di Antonino e di Adalgisa Conti, ha partecipato ai corsi di base superando la prima selezione di candidati per la prossima edizione. I partecipanti sono circa 400 e solo due accederanno alla finale canora. I candidati si sono esibiti direttamente sul palco dell‟Ariston, la qual cosa è molto piaciuta. Alberto nasce a Palermo il 15/10/1986 e vive a Cianciana. Ha conseguito il diploma di Perito Commerciale, accompagnando ed
equilibrando le esigenze di studio con la passione della batteria che lo accompagna sin dall‟età di 13 anni. La sua evoluzione da autodidatta lo porta a spaziare nei diversi generi musicali : dal jazz, al blues al rock moderno. Ben presto impara a suonare la chitarra acustica. Ha composto sia i testi sia la musica di diversi brani inediti, mai eseguiti in pubblico. Come cantante e musicista ha tenuto diversi spettacoli, su palchi e piazze, con vari gruppi della Sicilia, dimostrandosi abile esecutore di brani di diverso genere. Salvatore Panepinto
Letteratura
La Voce di Cianciana
IL SALOTTO DELLA POESIA In questo numero IL SALOTTO DELLAPOESIA ha il piacere di ospitare per la prima volta il dottor Cosimo D‟Angelo, da parecchi anni abitante a Misilmeri, in provincia Palermo, attraverso la pubblicazione della poesia ...E TI PENSU…. scritta nel settembre del 2014, leggendo la quale traspare il suo grande attaccamento alla terra natia, alle sue piazze, ai tanti amici, ai tanti luoghi della memoria, ricordando la sua spensierata giovinezza. …E TI PENSU…. Si senti n‟ta lu nomu chi tu porti un sonu cristallinu alleghiru comu li vuci di l‟addrevi… Cianciana e la vucca ca lu dici s‟insapura; vennu accussì a la menti allura allura tutti li facci di l’amici; s‟arricoglinu comu pi na passiata; si chiuiu l‟occhi viju strata pi strata tutti l’agnuna di lu me paisi, lu canaleddru, lu ponti, San Gaetanu, lu stazzuni, nn‟avanti la chiesa, ogni casa pari ca parlassi, a ogni passu mi dicinu na cosa; m‟arricordanu tenniri fatticeddri di na vota di quannu, picciutteddri spinsirati, un c‟era jornu ca stavamoi qujeti, e un c‟era sabatu ca unni facissimu du‟ abballati; Tu sempiri m‟attiri cu cosi ammilati, mi manni un suspiru, un khiavuru, un‟ucchiata, mi dici “nun accuri spenniri paroli,
ccà pi ttia lu largu c‟è si vò viniri, di lu firmamentu sì ancora a mezza strata, ti viju ancora bonu pi furtuna, ccà pi ttia c‟è ancora suli e ancora luna!” Jì ci arrispunnu… e nun mi costa nenti, sugnu cuntentu di sti badetti ncuraggianti, jì vidè nun vaiu scurdatu e nun vi scordu, e ogni tantu mi dugnu prisenti, vegnu quannu pozzu e nun mi stancu, anchi si unni staju nun mi manca nenti e cciaju tutti li tesori cchiù mpurtanti; ma puru vatri intra di mia vi ci truvati, basta un pinseru e turnati a la menti, a lu tracoddru di l’acqua e di lu ventu iddru un si scanta di lu locu e di lu tempu, nni chistu me jardinu fattu cchiù caru, vi portu n‟ta lu cori e v‟arriparu. COSIMO D’ANGELO Misilmeri, settembre 2014
UN COMMENTO SUL QUADRO “DALLA PIRRERA A CHARLEROI” DI DINO VACCARO DA PARTE DI GASPARE D‟ANGELO Dino Vaccaro è sempre stata una persona eclettica. Ecco perché non mi sorprende vederlo nei panni dell'artista dalla pennellata decisa. Ci conosciamo e siamo amici da sempre; ricordo il suo fondamentale contributo creativo per Radio Onda Libera e l'ARCI di Cianciana sin dalla fine degli anni Settanta. Dino ha sempre saputo trasformare il gaberiano concetto di idea in pratica sociale, dall'astratto al concreto. E, come in questo caso, sa bene invertire i termini concettuali passando, con successo, dal concreto sociale ad una forma di rappresentazione figurativa. Dalla Pirrera a Charleroi è l'opera di Vaccaro che più mi ha colpito. Noi Ciancianesi lo zolfo l'abbiamo nel sangue (entrambi i miei nonni erano surfarara); chi non ha sentito parlare delle sofferenze dei minatori che si calavano, sovente nudi, per estrarre quel tozzo di pane quotidiano? E, quando a Cianciana le miniere furono chiuse, molti continuarono a corrodersi i polmoni nelle viscere di un'altra miniera in Belgio, nel distretto minerario di Char-
leroi. In quest'opera Dino sa rappresentare tutto ciò con gran maestria. Non voglio prolungarmi su Marcinelle 262 vittime dello scoppio di uno dei pozzi, di cui 136 erano italiani - o tantomeno sullo scellerato accordo tra il governo belga e quello italiano - 50.000 minatori in cambio di tre quintali di carbone al mese ad un prezzo di favore per ogni disgraziato minatore - anche se tutto questo porta alla memoria il quadro di Dino. Voglio chiudere questa breve nota con un piccolo aneddoto, che vuole anche essere un doveroso omaggio ai nostri antenati minatori: un po' di anni fa mio figlio, tornando da una gita scolastica -aveva visitato il Museo della Storia Naturale di Milano - mi disse: "Papà, sai che c'era anche un bellissimo minerale giallo con la scritta Zolfo di Cianciana? ". Mio figlio mi aveva trasmesso una gioia inaspettata. Adesso aspetto di vedere i lavori di Dino raccolti in una mostra. Per provare un'altra forte emozione. Gaspare D'Angelo
Cronaca rosa
Numero 5 - Ottobre 2014 CIANCIANA HA UN‟ALTRA CENTENARIA
GAETANA PENDINO, ABITANTE A TORINO, HA FESTEGGIATO 102 ANNI La signora Gaetana Pendino, nella città della Mole dove da tantissimi anni risiede con la famiglia, ha festeggiato 102 anni di vita. Nata a Cianciana il 25 settembre 1912 da Andrea e Provvidenza Coniglio, il 12 dicembre del 1935 si è unita in matrimonio con Salvatore Giovanni D‟Angelo di Alessandria della Rocca e colà ha vissuto per parecchi anni. Successivamente la famiglia si è trasferita a Torino. A darci la lieta notizia è stato il nostro illustre concittadino Gaetano Alessi che l‟ha appresa leggendo il giornale torinese “Cronaca Qui”. Per saperne di più la Voce pubblica l‟articolo del giornale e una poesia dello stesso Tano Alessi che ci racconta l‟accaduto.
GRANDE FESTA PER GAETANA PENDINO – SULLA TORTA 102 CANDELINE Una vita di sacrifici lavorando nei campi per tirare su ben quattro figli. Prima del viaggio verso Torino. Gaetana Pendino, originaria di Cianciana, un comune della provincia di Agrigento, ha tagliato ieri mattina un nuovo traguardo festeggiando i 102 anni assieme ai figli e ai parenti residenti sotto la Mole. Un record che poche persone raggiungono nel corso della vita. Per questo la donna, residente in via Nicomede Bianchi, ha Avuto l‟onore di ricevere dal sindaco una targa e un mazzetto di rose, consegnati di prima mattina dagli uffici comunali. Gaetana, ancora in salute nonostante qualche comprensibile acciacco, ha trascorso gli anni migliori nel paesino siciliano di Alessandria della Rocca, sudando le proverbiali sette camicie in compagnia delle due sorelle e due fratelli. “Coltivando la terra proprio come l‟usanza di quegli anni voleva”, così raccontano i parenti facendo un salto nel passato. Ad occuparsi di lei, oggi, è Maria, una delle sue adorate figlie a cui spetta il compito di preparare da mangiare e fare la spesa. “Una volta ci pensava la mamma a riempirci lo stomaco. Era un‟ottima cuoca .Poi è invecchiata e oggi tocca ame ricambiare il favore e servirla” racconta Maria. Ma la centenaria sprint del borgo Campidoglio di anni a lavorare ne ha passati davve-
ro tanti. Affrontando gli anni difficili delle guerre mondiali che le hanno portato via anche un fratello, dato per disperso tra il 1915 e il 1918. Prima di quel desiderio, poi divenuto realtà, di partire alla volta di Torino per poter vivere con il marito Salvatore, operaio nel campo edile e salito a nord in cerca di un‟occupazione stabile. Dopo aver perso due sorelle, mancate alla bellezza di 92 e 96 anni, Gaetana si è ritrovata ancora a crescere cinque nipoti e sei pronipoti. L‟ultimo, il piccolo Gabriele, festeggerà tra un paio di mesi i due anni. E l‟aria di Torino pare aver fatto molto bene ala centenaria siciliana. Oggi a 102 anni e nonostante due conflitti mondiali alle spalle pare ancora al top della forma. La preghiera è rimasta il suo pane quotidiano. “In casa abbiamo una collezione di santini a cui la mamma tiene tantissimo”. E il quiz “L‟eredità” di Rai Uno continua a essere il suo programma preferito. Un passatempo a cui non vuole proprio rinunciare: “Anche se non sente molto bene non si perde mai una puntata – racconta Salvatore uno dei tre figli maschi – Vuole sempre vedere Carlo Conti e noi non la contraddiciamo. Dalle ore 19 il televisore diventa di sua Proprietà!. Philippe Versienti da Cronaca Qui. Torino
LI CERCHERO‟ SEMPRE I CIANCIANESI, MIEI COMPAESANI Ovunque e sempre li ho cercati i miei compaesani ciancianesi durante la vita militare e fin‟anche nella prigionia berlinese. Li ho cercati e trovati a Roma nel 1947 e successivamente a Napoli e Torino ove ne ho trovati tanti e coi quali ho vissuto in ottimi rapporti. Ora, però, che vecchio divenuto sono mi diventa difficile aver buoni contatti con la gente in genere e pur‟anche coi giovani miei compaesani. Ma giorni orsono il quotidiano “Cronaca Qui” di Torino una notizia allegra riportava informando i lettori del giornale che una donna ciancianese da tempo qui a Torino residente aveva già compiuto gli anni 102 e una foto di gruppo campeggiava con l‟esuberante festeggiata e i suoi parenti
nessuno dei quali da me conosciuto. Costernato per la mancata conoscenza e pure euforico per la notizia appresa avrei voluto subito far giungere alla compaesana signora Gaetana almeno gli auguri di circostanza ma di quant‟altro necessario n‟ero senza. Che fare? Mi son chiesto. Presa carta e penna una lettera al Direttore del giornale ho scritto pregando di fare tutto il possibile affinché l‟interessata gli auguri ricevesse. Difatti oggi nove ottobre la mia lettera appare pubblicata e spero che la ultracentenaria Gaetana possa prenderne atto anche se sul mio conto notizie chieder dovesse. A questo punto, però, ho l‟incombenza leale : ringraziare vivamente voglio l‟umano Direttore del Giornale. Gaetano Alessi
Letteratura
La Voce di Cianciana
MI RICORDO CHE...a cura di Gaetano Di Noto, ricordi di Cianciana relativi alla sua permanenza fino ai primi anni Sessanta. In questo numero la Voce pubblica Lu ‘zì Stefanu Panepinto
Lu „zì Stefanu Panepinto Col passare degli anni gli avvenimenti della nostra vita vanno a finire nell‟archivio dei ricordi. Quando i ricordi diventano tanti, il nostro cervello ha bisogno di fare spazio e rimuove le cose meno importanti e, come ci spiegano gli psicologi, quelle troppo dolorose, che ci hanno colpito particolarmente. In questa “scrematura” restano i ricordi più belli (o meno belli) che ci piace conservare e a volte tirarli fuori per riassaporarli. Oggi voglio riassaporare il ricordo di una persona speciale, che a suo modo penso mi abbia voluto bene e a cui ho voluto bene perché gentile, premuroso, ricco di valori umani e musicista, a mio avviso, di grande valore. Sto parlando di lu ‘zì Stefanu Panepinto che mi ha insegnato a controllare la voce, a modularla al meglio anche se non era eccezionale. Tutto cominciò quando l‟arciprete Ciaravella riunì alcuni ragazzini un po‟ ribelli, tra cui il sottoscritto, per cercare di addomesticarli accogliendoli in sacrestia e facendoli giocare in modo più o meno improvvisato. Ricordo che c‟erano un paio di fioretti con relativo casco e un paio di guantoni da boxe. Per noi ragazzini erano qualcosa di entusiasmante perché a quei tempi non avevamo molto, né tantomeno immaginavamo piscine o palestre. Un giorno, non ricordo come la cosa iniziò, io e pochi altri ci ritrovammo intorno a lu „zì Stefanu e al suo armonium. Credo che l‟intenzione sua e di patri Ciaravella fosse quella di creare un coro che cantasse in chiesa in particolari occasioni. Lu „zì Stefanu cominciò a farci “fare la scala”, do, re, mi, fa, sol, la, si, do. Lui la eseguiva all‟armonium e noi la ripetevamo con la voce. La nostra indole irrequieta faceva sì che il tutto si svolgesse, soprattutto le prime volte, in sfottimenti reciproci, spintoni e cose del genere. Non ho mai visto, però, lu „zì Stefanu arrabbiarsi o sgridarci. Con la gentilezza e la pazienza che lo contraddistinguevano, si limitava con un sorriso a calmarci e farci riprendere le prove. Sono rammaricato perché non riesco a ricordare i nomi dei miei compagni di “avventura” di allora, ma ricordo
che, dopo un po‟ di giorni, siamo rimasti in pochi. Oltre a correggere la nota stonata di qualcuno, lu „zì Stefanu aumentava un po‟ per volta la tonalità di uno o mezzo tono e a poco a poco le note si alzavano fino al punto che solo alcuni riuscivano a cantarle mentre altri si fermavano “per strada”, arrivando solo fino ad un “mi” o a un “sol”. Lui ci seguiva con aria sorniona e non faceva commenti. Io ero tra quelli che si fermavano “per strada” perché non riuscivo a raggiungere certe note alte. La cosa mi faceva rabbia e guardavo quasi con odio quelli che invece andavano avanti fino a note altissime. Un giorno, trovandomi da solo col Maestro, mentre gli altri non erano ancora arrivati, gli chiesi: “Perché non riesco a cantare certe note? Cosa ho meno degli altri?” Ridendo mi fece cenno con la mano: “Veni „ccà che ti spiego una cosa. Tra qualche anno sia la tua voce che quella degli altri cambierà. Quelli che oggi arrivano a note più alte oggi hanno la voce da “soprano” e dopo il cambiamento avranno una voce da “tenore”. Tu e gli altri che non arrivano alle note alte oggi avete la voce da “contralto” e dopo il cambiamento avrete la voce da “baritono” e qualcuno da “basso”. Mettiti in testa che il canto del baritono è più bello e molto più apprezzato di quello del tenore. Non parliamo poi del “basso” che incanta. I veri bassi, poi, sono rari ”. Le parole di lu „zì Stefanu mi colpirono molto e sono rimaste impresse nella mia testa tanto che oggi io sono portato ad apprezzare molto di più un baritono o un basso piuttosto che un tenore, anche se mi piacciono anche i tenori. Io non ho una voce eccezionale, ma lu „zì Stefano mi ha portato fino al punto di cantare in chiesa qualche volta l‟”Ave Maria”, “Oh divino pargoletto” e “Tu scendi dalle stelle”.Non finirò mai di ringraziarlo perché mi ha insegnato a modulare al meglio quel poco di voce che la natura mi ha donato e che le sigarette hanno reso roca e… affannosa. „Zì Stefanu, se mi senti, sappi che hai un posto speciale non solo nell‟archivio della memoria, ma anche nel cuore.
Notizie dall’anagrafe
Numero 5 – Ottobre 2014
NOTIZIE DALL‟ANAGRAFE GLI EVENTI LIETI NASCITE Angelo Pio Traina di Giuseppe e di Ilaria Veronica Milioto, nato a Mussomeli (CL) il 19 agosto 2014 Gioele Giuseppe Gioacchino Mula di Gianfranco e di Marilena Carota, nato a Santo Stefano Q. il 28 agosto 2014 Domenico Bosciglio di Gaspare e di Bernarda Anna Montalbano, nato a Santo Stefano Q. il 28 agosto 2014 Salvatore Maria Martorana di Savio e di Francesca Mendola, nato a Sciacca l‟11 settembre 2014 Nicole Melina di Danilo e di Lorena Anna Re, nata a Sciacca il 9 ottobre 2014 Azzurra Mendola di Antonino e di Rosalia Taormina, nata a Santo Stefano Q. il 14 ottobre 2014 Francesca Macaluso di Giuseppe e di Fabiana Balsamo, nata a Santo Stefano Q. il 17 ottobre 2014
MATRIMONI Stefano Monteleone e Antonina Ciccarello, Castelvetrano - Chiesa San Francesco di Paola, 30 agosto 2014 Paolo Manzullo e Beatrice Macaluso, Sciacca - Basilica Maria Santissima del Soccorso, 1 settembre 2014 Alfonso Di Maria e Anna Maria Montalbano, Cianciana - Chiesa Madre, 12 settembre 2014 Francesco Caramazza e Marianna Conti, Taormina - Chiesa di San Giuseppe,13 settembre 2014 Marco Di Noto e Donatella Cacciatore, Siculiana - Chiesa del Santissimo Crocifisso, 24 settembre 2014 Salvatore Gullotta e Carmela Runza, Rosolini - Chiesa di San Giuseppe, 27 settembre 2014 Alberto Pullara e Rosanna Piazza, Siculiana - Chiesa del Santissimo Crocifisso, 3 ottobre 2014 Mauro Ciccarello e Cristina Sanzeri, Cianciana - Chiesa di Sant‟Antonio, 7 ottobre 2014
GLI EVENTI TRISTI DECESSI Pietro Di Maria, vedovo Calogera Abella, nato a Cianciana il 25 gennaio 1925, deceduto il 5 settembre 2014 Giovanni Chiazza, coniugato Teresa Grimaldi, nato a Cianciana il 4 febbraio 1942, deceduto il 24 settembre 2014 Gaspare Perconti, vedovo Teresa Di Chiazza, nato a Cianciana il 28 gennaio 1931, deceduto il 27 settembre 2014 Antonina Cuffaro, vedova Biagio Ciraolo, nata a Cianciana il 29 luglio 1928, deceduta il 9 ottobre 20143
DECEDUTI FUORI CIANCIANA Genuardi Enzo, 46 anni, deceduto a Hoddesdon il 20 agosto 2014 Girolamo Pulizzi, coniugato Rosa Gaglio, nato a Cianciana il 10 maggio 1937, deceduto a Rochester (USA) il 26 settembre 2014 Gaetano Chiazza, coniugato Sciurba, nato a Cianciana il 9 gennaio 1940, deceduto a Rive de Gier il 7 ottobre 2014 Antonino Grimaldi, coniugato Carolina Cannistro, nato a Cianciana il 20 ottobre 1938, deceduto a La Hestre Belgio il 4/10/14
Pietro Burgio, coniugato Francesca Martorana, nato a Cianciana il primo agosto 1935, deceduto a Harlow (Inghilterra) il 24 settembre 2014 ABBONAMENTO AL GIORNALE L‟abbonamento annuale per 6 numeri costa: Cianciana € 24, Italia € 25, Europa € 30, America, Africa, Australia € 35. Se volete darci di più farete parte dei SOSTENITORI del giornale. Dall‟Italia inviare la cifra a Salvatore Panepinto - via Cavour, 4 - 92012 Cianciana (AG) - Conto Corrente Postale n° 000017905977 Codice IBAN IT52 SO76 0116 0001 7905 977 oppure tramite Conto Corrente Banca Popolare Sant‟Angelo S.C.R.L. agenzia di Cianciana, Coordinate IBAN IT62 Q057 7282 920C C014 0002 499 Pase IT Car. Contr: 62 CIN Q ABI 05772 CAB 82920 Numero Conto CC0140002499 intestato a Salvatore Panepinto.
La Voce di Cianciana
Numero 5 – Ottobre 2014
D O L C I
Le due cugine Anna Maria e Giovanna Giannone, che abita a Toronto-Canada, si ritrovano dopo ben 32 anni. Nella foto, oltre ai suddetti compaiono Lia e Salvatore Campisi, Nuno, Giulia e Joshua Veiga.
V A C A N Z E
A C I A N C I A N A
U.T.E. UNIVERSITA‟ DELLA TERZA ETA‟ APERTURA ANNO ACCADEMICO 2014/2015
Si avvisa tutta la cittadinanza che i corsi inizieranno il 3 novembre 2014 . Anche quest‟anno l‟Associazione garantirà gratuitamente i corsi di: Lingua Italiana per cittadini stranieri ( per una migliore integrazione sociale ) Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco, Pittura, Tradizioni Popolari, Tricologia ( studio dei capelli ), Nozioni pratiche di sartoria, Lettura dei Classici Si può presentare istanza di iscrizione presso la sede U.T.E. tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 20.00 SI RICORDO CHE i corsi possono essere frequentati da tutte le fasce d‟età. La Sede U.T.E. si trova presso i locali dell‟ex Municipio in via delle Scuole 5 ( dietro la chiesa del Convento). Per informazioni cell: 3203783518 Il presidente Filippo Cicchirillo