OPEN FUTURE
Pollino Music Festival. Mostra I Luoghi di Matera 2019, Bosco Magnano, agosto 2018. Photo Pierangelo Laterza
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Design per tutti ra i progetti pilastro di Matera 2019, Open Design School – ideato da Joseph Grima e coordinato da Rita Orlando – è stato quello più trasversale: un laboratorio permanente di sperimentazione e innovazione al confine fra arte, scienza e tecnologia, al “servizio” di molti degli eventi della Capitale Europea della Cultura. I numeri restituiscono con chiarezza l’impatto di Open Design School: sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, i quali hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali. Si è quindi strutturata una ampia comunità interdisciplinare che ha permesso ai professionisti stessi di crescere nel confronto, e questa dinamica ha coinvolto nella stessa logica anche il pubblico, in primis con numerosissimi workshop. Tra gli altri, Pigment Workroom, svoltosi durante la cerimonia di apertura, durante il quale sono state realizzate stampe serigrafiche riproducendo un’o-
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pera ideata dallo street artist Andreco; Type Design, con la graphic designer Luisa Lapacciana e l’artista e calligrafo Miroslav Zhivkov, grazie a cui sono state spedite cartoline personalizzate, in carattere cirillico, inviate ai cittadini di Plovdiv, l’altra Capitale Europea della Cultura 2019. Proprio la cooperazione con i materani – temporanei e non – ha fatto parte del progetto sin dall’inizio, grazie a soluzioni che hanno avuto come denominatore comune la modularità, la funzionalità e la reversibilità. Un aspetto particolarmente apprezzato quando si interviene nello spazio pubblico. Esemplari in questo senso le collaborazioni con due progetti. Da un lato Movimento Libero, con la riflessione pragmatica sul tema dell’accessibilità degli spazi, ma anche l’accessibilità alla cultura e alle professioni dell’arte. Dall’altro, l’esplorazione della città in maniera partecipata e curiosa, come testimonia il progetto Silent City, di cui vi parliamo più diffusamente alle pagine 12-13 di questa Guida.