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La Cronaca

DELLA COMUNITÀ DI DARDAGO / BUDOIA / SANTA LUCIA

1 5 2 / 2 0 2 1 E L I R P A 42 Canbià par continuà

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Sono trascorsi 5 anni dalla costituzione della Cooperativa Cial de Mulin nel corso dei quali si sono acquisite esperienze e ottenuti risultati, come pure – considerata la novità dell’iniziativa – commessi degli errori.

Il perdurare delle difficoltà operative, la complessa ed onerosa gestione amministrativa e gli ulteriori impedimenti subentrati con la situazione straordinaria, che stiamo tutti vivendo, hanno reso necessario procedere alla sua liquidazione. L’iniziale entusiasmo generale ha ‘guidato’ le fasi di preparazione dei terreni, piantumazione dei bulbi, raccolta del prodotto e ‘costruzione’ di un’adeguata immagine comunicativa. Nel tempo, con il sopraggiungere delle difficoltà operative, si è verificato un progressivo assottigliamento del numero dei soci impegnati nelle attività. Anche gli aspetti interpersonali, condotti con approccio individuale anziché collettivo, hanno concorso a complicare ulteriormente la gestione. Non è mancata comunque la cura dei bulbi, che sono numerosi e ben mantengono lo stato di vegetazione; si è provveduto inoltre al raccolto e alle lavorazioni per preservare la qualità dello zafferano e ottemperare le pratiche ammini-

Un gatto selvatico e una coppia di sciacalli dorati, predatori dalle abitudini notturne, hanno scelto il loro habitat nelle vicinanze di Dardago, verso Val de Croda. Più grosso e corpulento del gatto domestico, il selvatico raggiunge la lunghezza totale di un metro; la differenza principale sta nella coda più lunga e grossa, barrata di anelli neri e con una macchia terminale ingrossata dello stesso colore, e nel mantello più fitto e più lungo del gatto normale. Lungo l’Artugna trova le sue prede, ratti e topi selvatici, che cattura solitamente

strative. Considerata tale situazione e con la necessità di ‘fermare’ i costi fissi, la messa in liquidazione della Cooperativa è stata una scelta obbligata. L’operazione è stata realizzata con l’assegnazione ai soci della quota di competenza in zafferano e bulbi. Queste modalità sostanzialmente hanno permesso una restituzione in valore in linea con l’apporto originario. Alcuni soci provvederanno all’espianto e ritiro dei bulbi per una propria coltivazione, mentre numerosi altri hanno rinunciato ai bulbi di pertinenza a favore del Comitato del Ruial de San Tomè, affinché prosegua la coltivazione e riprenda la manifestazione Dardago fior di zafferano, conosciuta ed apprezzata in tutta la Regione. Entrambi sono messaggi positivi perché concorrono a tener desto l’interesse per questa coltivazione e a promuovere e far conoscere il territorio di Dardago e quello pedemontano. Un forte ringraziamento a tutti coloro che stanno ponendo le basi su cui ripartire, pur con modalità diverse, riattivando le motivazioni originarie.

CIAL DE MULIN – IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Bestis salvares vicino alle tane, e uccelli di medie dimensioni che richiedono un maggiore impegno, in quanto possono arrivare facilmente oltre la sua portata.

Ti ricordi il mosaico dell’asilo? Era collocato in una nicchia nel muro di cinta della scuola materna e per lunghi anni ha vegliato sui bimbi, rincuorato i passanti, salu-

Sciacallo dorato.

Gli altri ospiti, la coppia di sciacalli dorati, si muovono tra la Foresta del Cansiglio, il Cavallo e nelle nostre zone ripariali lungo il torrente, spingendosi fino ai Magredi. Lo sciacallo dorato non è un animale invasivo, la sua presenza è discreta e poco numerosa. Non è stato introdotto dall’uomo nel nuovo territorio ma approfitta dell’assenza del lupo e dei cambiamenti climatici; ha potuto, infatti, espandersi grazie all’aumento delle temperature in Europa centrale.

Parchè no lo salvón?

tato chi arrivava e chi lasciava il paese. L’opera, realizzata da Luciano Bastianello Fuser tra il 1968-70, raffigura Gesù durante la salita al Calvario aiutato da Simone di Cirene. Rimossa durante i lavori di ampliamento dell’asilo, non ha più trovato una sua collocazione. Da anni abbandonata a se stessa, ha subìto l’incuria degli uomini e l’ingiuria del tempo. È bisognosa di cure urgenti. Riusciamo a salvarla? Forse, come fu con l’iniziativa «con un cop a paròn» .

El pont sul «Troi de Gor»

Nello scorso mese di marzo i volontari della Pro Loco Budoia, guidati dal Presidente Maurizio Carlon, sobbarcandosi l’onere di portare a mano il necessario per l’esecuzione dei lavori (pali, attrezzi, gruppo elettrogeno, ecc.) in un luogo irraggiungibile da mezzi di trasporto, hanno provveduto alla completa ricostruzione del ponticello distrutto dalle forti precipitazioni verificatesi durante la trascorsa stagione autunno-invernale, ripristinando così la transitabilità del «Troi de Gor» che porta da Budoia a Polcenigo attraverso zone umide che costituiscono un ambiente di rara bellezza, di interesse turistico e naturalistico.

ALESSANDRO BARACCHINI El lunare pa ’l 2021

È fortunato il Comitato del Ruial de San Tomè ad avere tra i suoi soci volontari due fotografi di razza! Dalle centinaia di loro foto del nostro paese, è nata l’idea di fare un calendario, il primo: CONTRADE 2021. È andato a ruba! Non solo nei punti vendita locali. È volato negli Stati Uniti, in Belgio, nel Regno Unito, in Sicilia, in Liguria, in Lombardia e altrove.

Detratte le spese di produzione, il ricavato di 430,00 euro è stato devoluto alla «Via di Natale» di Aviano, associazione che da numerosi anni si dedica all’assistenza sanitaria e sociale. Lunga vita al lunare, con l’augurio che diventi il calendario di tutto il territorio comunale.

EURIDICE DEL MASCHIO ’L é tornàdha la neif

Dopo giornate «profumate di sole» , preludio di imminente primavera con primule e violette che

adornano i prati e con orti festosi che mostrano prugni e albicocchi in fiore..., la neve improvvisamente è tornata a farci visita imbiancando le nostre montagne. Sì, domenica 14 marzo la sorpresa è stata generale. Lo spettacolo di vedere la Val Granda, la Thentolina, Candóle, Thérthins, Longiarethe... imbiancati sembrava di non essere a metà Quaresima ma prossimi alle festività natalizie. Da tempo gli studiosi ci dicono che i segni di «insofferenza» del tempo sono il chiaro segnale della trascuratezza che abbiamo nei confronti della natura. Riappacifichiamoci con l’ambiente e «serviamolo» in letizia. La Natura saprà come ricompensarci.

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In questo periodo caratterizzato dalla pandemia, in cui la mobilità è limitata se non proibita, acquista sempre maggiore importanza la possibilità di avere a disposizione strumenti che permettono di lavorare, o di partecipare alle lezioni scolastiche, da casa. Tali strumenti sono le apparecchiature elettroniche come l’hardware (computer o tablet), il software (programmi) ed

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