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L’angolo della di Gianfranco Peletti
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Ci sono differenze nelle manipolazioni di sicurezza fra armi corte e lunghe? Sì, no, dipende…
nche per le armi lunghe valgono i fondamentali della sicurezza che sono gli stessi per tutte le armi da
fuoco: - non esistono armi scariche. Un’arma è scarica solo dopo che ce ne siamo accertati personalmente; - mai puntare l’arma verso quello che non è un bersaglio. Ricordare sempre che tutto quello che si trova di fronte alla volata dell’arma è potenzialmente un bersaglio da colpire e distruggere; - mettere il dito sul grilletto solo e unicamente quando si deve sparare. Tutte le altre operazioni vanno fatte mantenendo rigorosamente il dito lontano dal grilletto; - essere sempre sicuri del proprio bersaglio. Valutare sempre la situazione e osservare con attenzione quello che c’è dietro e ai lati dello stesso. Dopo questa doverosa premessa, che è alla base della sicurezza, passiamo adesso a parlare delle manipolazioni in sicurezza con armi lunghe che, nella sostanza, sono le stesse delle armi corte, ma differiscono nella forma secondo la tipologia dell’arma. Per semplificare il discorso suddividiamo le armi lunghe per tipologia, così da poter poi descrivere le corrette operazioni di manipolazione in sicurezza.
Una doppietta e un sovrapposto basculanti: aperti, evidenziano la facilità di verificare lo stato dell’arma
Le più diffuse Fra le più diffuse sul mercato abbiamo sicuramente quelle a chiusura basculante cui appartengono doppiette, sovrapposti e combinati e fucili mono canna prevalentemente liscia. Per controllare
Un fucile semiautomatico Fabarm preparato per le gare di tiro dinamico, con l’otturatore chiuso
ARMI & SICUREZZA
Il Fabarm rovesciato, con la cucchiaia abbassata e le cartucce nel serbatoio. Per estrarle e vuotare il serbatoio manualmente, bisogna premere con il pollice la leva evidenziata dalla freccia rossa ed estrarle una per volta fino a quando il serbatoio è vuoto
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sicurezza La carabina della Enfield in cal. 303 British è uno dei fucili a otturatore girevole scorrevole tra i più diffusi dei classici
La stessa carabina priva di caricatore e con l’otturatore aperto
l’arma, impugnarla indirizzando la volata in una posizione sicura, azionare la leva di apertura e ruotare la parte anteriore verso il basso per verificare visivamente che le camere di cartuccia siano vuote. È necessario fare attenzione, perché Indicato dalla freccia alcune di querossa, lo sportellino per ste hanno gli il caricamento delle carestrattori autucce nel serbatoio di utomatici che, na carabina Winchester. all’apertura, In evidenza anche il cane esterno che viene armato dall’arretramento dell’otturatore
estraggono i bossoli proiettandoli all’indietro con una certa energia. Quando il fucile è aperto e le camere di cartuccia sono vuote, si è sicuri che l’arma è scarica, bisogna rispettare comunque le norme di sicurezza. Un altro tipo di fucile molto diffuso è il semiautomatico, che si chiama così perché ha un serbatoio che contiene le cartucce ed è in grado di sparare più colpi. Per i fucili che hanno il caricatore estraibile, valgono le regole già viste per le armi corte, ovvero: impugnare l’arma indirizzando la volata in una posizione sicura, se possibile inserire la sicura, estrarre il caricatore e aprire l’otturatore per verificare visivamente e in caso di scarsa luminosità in modo tattile che la camera di cartuccia sia vuota. Per i fucili semiautomatici che hanno il serbatoio fisso sotto la canna, vanno eseguite le seguenti operazioni: girare il fucile in modo che serbatoio di alimentazione sia rivolto verso l’alto, abbassare manualmente la cucchiaia di alimentazione e sfilare le cartucce una a una, spostando l’apposita leva di fermo. Quando il serbatoio è vuoto, è necessario ruotare il fucile in modo da averlo
comodo, aprire l’otturatore e verificare che la camera di cartuccia sia vuota. Altra tipologia di fucile molto diffuso è quello a pompa, che è come un semiautomatico ma richiede l’azionamento manuale di un manicotto che scorre orizzontalmente sotto la canna, azionando il leveraggio che consente l’alimentazione. Per questo tipo di arma con il serbatoio orizzontale sotto la canna si eseguono le stesse operazioni descritte in precedenza per il semiautomatico. Per entrambi è possibile anche eseguire lo scaricamento dell’arma anche utilizzando manualmente l’otturatore, camerando ed espellendo le cartucce. È una pratica sconsigliabile perché ogni volta che mettiamo il colpo in canna l’arma è carica e quindi potenzialmente pericolosa. Bolt action e a leva Meno diffusi e con munizionamento a palla unica, abbiamo i fucili con otturatore girevole scorrevole (bolt action) che possono essere, monocolpo o a ripetizione. Anche in questo caso vale quanto già detto in precedenza, se c’è un caricatore o un serbatoio bisogna prima svuotarlo e in seguito verificare la camera di cartuccia. In caso di caricatore estraibile, premere l’apposito congegno di sgancio ed estrarlo, dopo di che, se è possibile inserire la sicura, ruotare verso l’alto la manetta di armamento e arretrarla fino a fine corsa così da poter vedere la camera di cartuccia. Esiste anche una categoria di fucili con caricamento a leva, Winchester e Marlin sono tra i più diffusi e appartengono alla categoria dei fucili a ripetizione semiautomatica con un serbatoio cilindrico posto sotto la canna. Il rifornimento del serbatoio avviene inserendo le cartucce in uno sportellino (generalmente sul lato destro dell’arma), spingendole in avanti con il pollice. In questo caso, per procedere allo scaricamento, bisogna per forza utilizzare il sistema di estrazione dell’arma per cui bisogna abbassare e chiudere la leva fino a quando sono uscite tutte le cartucce, il serbatoio è così vuoto e così pure la camera di cartuccia. Chiaramente, questa è solo una sintesi mirata a comunicare informazioni a chi non le conosce e servire come ripasso a chi invece le conosce ed è già possessore di questo tipo di armi, però bisogna ricordare sempre che le armi da fuoco vanno maneggiate e manipolate in modo corretto e, in questo caso, non sono pericolose. LM DIDATTICA