102 Leonardo Penna, ideatore dell’M7
Penna ha voluto mantenere la leva a T, nonostante abbia introdotto il manettino di caricamento sull’otturatore
Il gas block realizzato da Penna è regolabile
Le munizioni impiegate durante il test della stampa specializzata
nostro Paese. Italiani sono i receiver, mentre le canne arrivano dalla Luvo (azienda specialistica della Repubblica Ceca): in futuro vorremmo che fossero Sabatti, perché hanno dato ottimi risultati con la seconda generazione di canne. Tendenzialmente faremo due lunghezze di canna: 16” e 13,3”, ma saranno disponibili anche altre lunghezze a richiesta. Per i gas block, utilizziamo sia modelli standard sia quelli di nostra produzione che sono regolabili. Gli spegnifiamma, invece, sono di nostra esclusiva progettazione e realizzazione: li costruiamo in Aisi 420, un acciaio
che resiste bene alle pressioni dei gas e, soprattutto, agli incombusti e ai combusti in camera; soprattutto, nella canna da 13,3 pollici, il problema della vampa si fa sentire. Per il centraggio dello spegnifiamma utilizziamo un dado filettato. Impugnature e calci sono quelli proposti dall’aftermarket per l’M4 che ha un catalogo molto vasto. Tutta la componentistica è MilSpec, risponde, cioè, alle specifiche militari Nato, ed è intercambiabile con quella dell’M16. L’unica differenza è nel pivot del sistema ribaltante per il quale ho scelto una forma esteticamente più appagante: 7 P. W . S . M 7 C A L . . 2 2 3 R E M
quindi i miei lower receiver vanno bene con tutto, mentre i miei upper receiver vanno solo con i miei lower receiver. Cosa puoi dirci della versione da 13,3”? È la mia ultima creazione: non è un’innovazione straordinaria, ma l’arma è davvero eccezionale. Si tratta di un 13,3 pollici che ha le stesse reazioni allo sparo del 16”. Ci siamo resi conto che, spostando il gas block alla posizione del 16” (la mid lenght), quindi di 50,2 mm, il 13,3” funziona molto meglio ed è molto stabile. Inoltre, essendo molto corta, la canna
103 7 P.W.S. M7
¤
PREZZO
1.730 euro (senza ottiche né caricatore)
Sotto: le due versioni dell’M7, con canna da 16 e da 13 pollici Sopra:iltiratoreditirodinamicosportivoGiuseppeTodaroall’operaconl’M7con cannada13”;notareiduebossoliinvolo,mentreilterzostaperessereespulso
Produttore: 7 P.W.S., Bulciago (Lecco), tel. 031 874.666, www.7pws.com Modello: M7 Calibro: .223 Rem, 5.56 Nato, 300 AAC Blackout, 7x44Penna, 7 Penna K Materiali: upper e lower receiver in alluminio 7075 T6 anodizzato, spegnifiamma e
gas block in acciaio Aisi 420 Colore: nero o blu navy Lunghezza canne: 13.3”, 14.5”, 16.75” o su richiesta Spegnifiamma: standard oppure XCS (realizzato da 7 PWS) Mire: a richiesta Peso: 3,5 kg (con canna da 16,75”)
tende a sfruttare molto meglio i gas con il nostro compensatore, l’XCS: rincula meno del 16” ed è gestibilissima per via delle dimensioni più contenute.
è già predisposto anche per il 7x44 Penna, 300 AAC Blackout (7,62x35 mm), e, prossimamente, 7x36 Penna Kurz. Il 7x44Penna è stato omologato Cip, ed è d’interesse militare al momento, ma ha caratteristiche interessanti per il mercato civile: ha il bossolo ricavato da quello del 223, la palla da 7 mm è da 90 grani, sviluppa 852
m/s per 214 kgm in canna manometrica. Considerate che un 5,56 Nato sviluppa 180 kgm, un 7,62x39 arriva a 205 kgm, e il 300 AAC Blackout arriva a 207 kgm. Quanto al 7x36 Penna Kurz, nasce pensando al CQB In quali calibri sarà camerato l’M7? (Close Quarters Combat), per il quale non Abbiamo presentato il fucile nel classico esiste al momento un calibro veramente calibro .223 Rem alias 5,56 Nato, ma l’M7 efficiente: infatti, oggi si predilige il .300 Blackout che è nato per la caccia al cinghiale; lo stesso 223 è nato per esL’autore durante la prova a fuoco nella cava di Torba (VA) sere impiegato in canne da 20”, mendove è avvenuta la presentazione alla stampa specializzata tre nel CQB servono munizioni che mantengano il concetto di munizione da arma corta, pur se più esuberante, destinata ad armi compatte (tipo M4 con 10” di canna). Utilizzare questi calibri con canne corte significa andare incontro a perdite balistiche oltre a vampe notevoli dovute agli incombusti fuori canna. Il 7 Penna Kurz non è altro che un 223 tagliato all’altezza del colletto, quindi a 36 mm, e ricollettato a 7 mm con lo stesso principio del 7x44 Penna; il beneficio è nella riduzione delle dimensioni di caricatore e del sistema d’arma stesso. CM
ARMI LUNGHE
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Da Glock ed Hera Arms un binomio teutonico di alta qualità realizzato per di Gianfranco i professionisti che, però, Peletti non disdegna il lato sportivo agonistico del tiro dinamico
Ecco la super-Glock! guarda il video su:
l Triarii, prodotto dall’azienda tedesca Hera Arms, è un sistema che consente di trasformare la pistola in una carabina, rendendola adatta a una serie di usi specifici particolari. Di questi “Gun Body” abbiamo fatto una prova (pubblicata sul numero di luglio 2010 di Armi Magazine) dove abbiamo chiarito ai lettori che si tratta di un accessorio che può essere liberamente acquistato e utilizzato, non essendo una modifica dell’arma che aumenta l’occultabilità o la potenzialità. In proposito l’art. 3 della legge 18 aprile 1975 è molto chiaro e cita testualmente:“Chiunque, alterando in qualsiasi modo le caratteristiche meccaniche o le dimensioni di un’arma, ne aumenti la potenzialità di offesa, in altre parole ne renda più agevole il porto, l’uso o l’occultamento, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da lire trecentomila a lire due milioni”. Tenuto conto che appare evidente l’idea del legislatore nell’indicare modifiche atte ad aumentare la facilità di poter nascondere un’arma riducendone le dimensioni o aumentarne la potenzialità con modifiche meccaniche (vedi il tiro a raffica), o comunque facilitarne il porto occulto e il facile utilizzo, questo tipo di accessori non rientra certamente in queste casistiche. L’arma e le sue potenzialità rimangono assolutamente invariate, cambia l’ingombro (che è notevolmente maggiore) mentre rimangono inalterati gli altri parametri riguardanti potenza, capacità di penetrazione e gittata massima. Naturalmente questa è una mia interpretazione e come tale non fa giurisprudenza (anche se suffragata dal parere di esperti e insigni giuristi interpellati in merito).
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Il bersaglio a 20 metridopo la prova di 50 colpi
HERA ARMS TRIARII GLOCK GEN. 4 (G17)
La chiusura anteriore del Triarii. Evidenziato dalla freccia rossa il chiavistello di blocco
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ARMI CORTE
106 Reversibile e per mani di ogni taglia Nella primavera del 2010, poco dopo l’uscita sul mercato della Glock 17 Four Generation, abbiamo effettuato una prova di 5mila colpi per verificarne le potenzialità e il funzionamento (prova pubblicata sul numero di gennaio 2011 di Armi Magazine), impiegando due ore e quarantatré minuti, vale a dire circa due colpi al secondo, avendo così la conferma della qualità di quest’arma che compie 30 anni. In questo periodo la bambina è cresciuta ed è diventata donna, mantenendo le sue forme giovanili ma con la possibilità di poterle modificare in base alle caratteristiche dell’utilizzatore, varian-
parte inferiore dell’impugnatura, e bloccarlo nella parte alta con la spina elastica più lunga fornita di serie insieme agli stessi (in pratica è più facile e veloce farlo che descriverlo). Il disegno dello “zigrino” dell’impugnatura di questo nuovo modello è l’evoluzione di quelli precedenti e si presenta con un disegno leggermente diverso con le cuspidi che consentono un’ottima presa anche con mani bagnate e sudate, senza arrivare a pungere il palmo della mano che la impugna. Un particolare interessante sono le scritte che si trovano nella parte interna dei dorsalini: “17” e “22” indicano i modelli di Glock quarta generazione su cui possono essere utilizzati, “2” e “4” indicano l’incremento dello spessore in millimetri, ed “L” e “M” per contraddistinguere la versione Large e Medium. Per agevolare ulteriormente la presa dell’impugnatura anche l’incavo per l’appoggio del pollice è stato ridisegnato: ora è situato esattamente sotto la leva del blocco di apertura del carrello (hold open) e sopra il pulsante di sgancio del caricatore. Che è un’altra novità di questo nuovo modello, perché è finalmente reversibile, per poter adatUna vista aggrestare meglio l’arma anche siva della volata nell’utilizzo da parte di tiratori mancini.
do la dimensione dell’impugnatura con dorsalini per variarne la dimensione. Grazie a una piccola modifica, la classica impugnatura Glock, che consente una facile e corretta presa del grilletto a chi ha le mani medio-piccole, con l’aggiunta dei dorsalini (di due dimensioni), da applicare facilmente nella parte posteriore, aumentando la distanza tra dorso dell’impugnatura e grilletto, si adatta bene anche a chi ha mani grandi. La particolarità del sistema è la sua semplicità: basta estrarre (utilizzando l’apposito attrezzo fornito in dotazione o un normale cacciaspine) la spina elastica posizionata nella parte superiore dell’impugnatura, appoggiare il dorsalino inserendo le clip della sua base negli appositi recessi della
La Glock 4 con 18 colpi al centro del bersaglio regolamentare Uits
Per tiro dinamico e guardie giurate Senz’altro in Italia i probabili interessati a questo tipo di accessorio sono in primis gli appassionati di armi e di tiro che possono acquistare un oggetto di libera vendita che non va a fare cumulo nella de-
nuncia e consente di divertirsi e di praticatra l’altro un risparmio nel costo delle re sport. Per esempio il tiro dinamico, nella munizioni che sono le stesse normalmente categoria Rifle Subgun senza tutti i prousate per le gare con l’arma corta. Una cablemi di sovrapenetrazione, lunga tegoria professionale gittata e altro che sono caratteristici che sicuramente valuLe robuste guide del dei calibri da fucile, consentendo terà questi strumenti carrello annegate nel fusto in tecnopolimeri Il sistema completo visto da destra
HERA ARMS TRIARII GLOCK GEN. 4 (G17)
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Il pulsante è diverso dai precedenti anche nella forma e nelle dimensioni e, pur con la stessa sporgenza, ha una lunghezza più che raddoppiata (12 mm contro i 5 della Generazione tre), consentendo un agevole utilizzo anche quando vengono utilizzati i dorsalini medio e largo. Per chiudere le novità concernenti l’impugnatura, anche i caricatori sono stati ridisegnati con una fresatura per l’inserimento del blocco di sgancio anche sul lato destro, per poterli sganciare anche quando il pulsante è montato sul lato destro dell’arma. Questo fa sì che i caricatori siano perfettamente intercambiabili con quelli vecchi nell’uso dell’arma con lo sgancio montato tradizionalmente a sinistra, ma non quando il pulsante è spostato a destra, perché quelli vecchi non hanno la fresatura a destra. La parte inferiore dell’impugnatura è sva-
Il dorsalino posizionato
è quella delle Guardie Particolari Giurate, che nei servizi di scorta e di tutela dei beni potrebbero trovare vantaggiosa e utile, l’arma in questa configurazione, grazie agli accessori che ne consentono una maggiore versatilità nell’uso alle medie distanze, na-
sata nella parte anteriore è consente una buona presa del fondello del caricatore per poterlo estrarre in emergenza, nonostante la modifica dei dorsalini abbia eliminato la vecchia svasatura posteriore. Il fusto è rimasto in sostanza invariato rispetto ai modelli precedenti, con l’unica variabile di una leggera fresatura nella parte centrale interna per ospitare il nuovo guidamolla che nella parte posteriore è leggermente più ampio di quelli precedenti. Il nuovo sistema molla/guidamolla di recupero è molto diverso dai precedenti, perché è realizzato con asta, guidamolla, molle e fermo in acciaio, con un peso di circa 20 grammi che è il doppio rispetto a quelli precedenti con il guidamolla di plastica. Questo nuovo sistema è simile esteticamente a quello già adottato dalla Glock
nel mod. 26, ma differisce perché è completamente in acciaio e le spire delle molle hanno un diametro doppio rispetto a quelle montate sulla Terza generazione. Questo nuovo sistema ha reso necessarie delle modifiche allargando il foro dell’alloggio sul carrello, la parte interna del fusto (come già detto) e l’appoggio nella parte inferiore del blocco di rampa della canna. Il nostro giudizio alla fine della prova fu molto positivo, perché la Glock ha sempre avuto un funzionamento ineccepibile, funzionando regolarmente mentre macinava colpi su colpi, senza mai manifestare nessun problema. Considerando che l’arma nuova di zecca era stata estratta dalla scatola e utilizzata subito con questo test brutale, senza nessun rodaggio e/o preparazione, si capisce il perché del giudizio positivo e addirittura entusiasta.
L’arma con i due caricatori, i due dorsalini con l’attrezzo e la spina lunga e il carichino di serie
turalmente previo idoneo addestramento per utilizzare al meglio la pistola inserita in questo corpo. Non bisogna dimenticare che questi “Body Guns” arrivano dall’estero e prevalentemente dallo Stato di Israele, dove la legislazione e le necessità di
difendersi sono molto diverse dalle nostre e, per i militari e le persone autorizzate, la Glock esiste nella versione a raffica con caricatori da 25 colpi e in questo caso questo accessorio può essere fondamentale per la controllabilità nella gestione dell’arma.
La nuova impugnatura ergonomica studiata e brevettata dalla Magpul
La torcettina della Glock, piccola ma potente
ARMI CORTE