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Il lanciatore FN 303 esposto nello stand, con i tamburi caricati con munizioni coloranti di diverse tipologie
Come nella realtà N
el numero scorso di Armi Magazine abbiamo parlato del Security Expo, fiera internazionale dedicata agli operatori della sicurezza tenutasi nel Salento; essa consente agli operatori della sicurezza di vedere le attrezzature particolari e avere contatti con i produttori e distributori, con una vasta panoramica di quello che il mercato internazionale è in grado di offrire agli addetti ai lavori. Torniamo sull’argomento per parlare delle strumentazioni esposte negli stand del D.A.P. (Dipartimento Polizia penitenziaria), utilizzate per l’addestramento e la gestione dell’ordine pubblico. Per dare il massimo realismo ai partecipanti dei corsi con le armi da fuoco è stata realizzata una Drilling House, al cui interno sono state utilizzate armi da fuoco con munizionamento Airmunition e Simunition. Da sempre una delle esigenze più pressanti per chi si occupa dell’addestramento dei militari e delle forze di polizia è riprodurre le situazioni nel modo più
Uno sguardo agli strumenti “Less lethal weapons” in uso alla Polizia penitenziaria e ai metodi addestrativi utilizzati dal suo I.N.S.P.T. (Istituto nazionale per le sperimentazioni e il perfezionamento al tiro) di Gianfranco Peletti realistico possibile senza utilizzare il munizionamento reale, per ovvi motivi. Le cartucce Airmunition e Simunition sono abbastanza simili come principio addestrativo, ma sostanzialmente diverse nell’ottenimento del risultato, perché la prima utilizza l’aria compressa, mentre la seconda un artifizio pirotecnico. Entrambe le cartucce, per essere utilizzate, richiedono una canna appositamente realizzata e verniciata di colore blu, a indicare chiaramente l’uso di munizioni da addestramento. La conversione di un’arma per l’utilizzo di queste munizioni è molto semplice, perché basta solamente la sostituzione della canna, lasciando invariate tutte le altre componenti dell’arma.
Aria compressa da 2,5 joule Airmunition è un brevetto svizzero, che utilizza dei bossoli speciali, in grado di contenere l’aria compressa che è liberata grazie a una valvola particolare inserita al posto dell’innesco; la palla è in materiale plastico frangibile e contiene una sostanza di colore rosso, che serve per “marcare” il bersaglio colpito. Grazie a una macchina dedicata che utilizza normali bombole di aria compressa (tipo quelle dei sub), i bossoli sono ricaricati, potendo anche scegliere la pressione da utilizzare. Normalmente sviluppano un’energia di 2,5 joule alla volata dell’arma. La particolarità di questo sistema è che non avendo combustione si può utilizzare anche all’interno di locali senza nessun problema per le normative antincendio.
T e c n i c h e d ’a d d e s t r a m e n to
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