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La fenice L
a QS Armi ha re-ingegnerizzato un’evergreen, la Colt 1911, trasformando un’arma degli inizi del secolo XX in un prodotto tecnologicamente all’avanguardia. I maggiori cambiamenti riguardano l’aggiornamento del design, i materiali, i processi costruttivi, il sistema di funzionamento, la catena dello scatto e il sistema di blocco/sgancio del caricatore. Il design A prima vista il fusto sembra quello classico di una Colt ma, guardando bene ed effettuando delle misure, ci si accorge che non è così, perché i numeri sono quelli della S.T.I. (azienda statunitense con cui la
L’arma, vista dall’alto posteriormente, con il cane armato e con il cane abbattuto
QS collabora). Anche l’esterno è stato totalmente ridisegnato, con una linea estremamente moderna e accattivante, migliorando l’ergonomia e riducendo lo spessore finale del fusto. Il carrello ha un disegno completamente nuovo ed estremamente compatto, grazie anche alla canna fissa del sistema di chiusura meta-inerziale, ribassata di oltre 3 mm rispetto all’originale progetto Colt. La canna, di diametro assai generoso, è imperniata ad uno speciale “slide stop” (hold open) costruito in due parti e ricavato dal pieno, con un acciaio duro ad alta resistenza per la spina che blocca la canna, e uno più morbido per la leva laterale di blocco del carrello per evitare l’usura della sede ricavata nel fusto e evitare di danneggiarlo. L’arma nel suo insieme è “snag free”, ossia senza appigli che possano rallentarne l’estrazione e denota una cura maniacale al particolare e alle rifiniture. Materiali e processo costruttivo Tutte le armi della QS sono prodotte utilizzando i migliori materiali presenti sul mercato. Per le parti in lega viene utilizzato l’Ergal 7075 T6 e per le altre l’acciaio Tyssen 2311, lavorato bonificato. L’acciaio utilizzato per i componenti interni (per esempio il percussore) proviene da laminati ricavati dal pieno (non trafilati), lavorati con macchine di precisione a controllo alfa numerico. Le componenti in lega subiscono un trattamento denominato PHO (Plasma Hard Oxide) che genera uno strato di 40 micron (80 per i carrelli in lega) di cristallo di corindone, che per durezza è secondo solo al diamante. Carrello e canna subiscono un trattamento del tipo chiamato “nanoceramico”. Questo procedimento, per essere funzionale e non estetico, deve avvenire ad altissima temperatura (circa 520° C), altrimenti lo stesso non si lega al metallo diventandone parte, ma lo riveste come una vernice. Per questo motivo il trattamento non può essere utilizzato con gli acciai temprati (utilizzati dalla quasi totalità delle armi in commercio), perché l’alta temperatura farebbe rinvenire la tempra. Il connubio di materiali e trattamenti allunga sensibilmente il ciclo di vita
La mod. 94 della QS Armi rappresenta un ottimo connubio tra il nuovo e l’antico, dove la tradizione e l’affidabilità sono state aggiornate e migliorate grazie ai materiali, le tecnologie e l’ingegno italiano, facendo rinascere una Formula 1 dalle ceneri dei progetti Colt di John Moses Browning testo e foto di Gianfranco Peletti
dell’arma, migliorandone il funzionamento, tanto che, controllando un’arma usata per i test, con oltre 20.000 colpi all’attivo, non c’era praticamente alcun segno di usura. Come funziona Sul sistema meta-inerziale molto è già stato detto e scritto, ma nessuno ha ancora scoperto come funziona, salvo il fatto che c’è e funziona (e bene). Abbiamo chiesto dei chiarimenti a Giancarlo de Felice (contitolare della QS insieme a Leonardo Penna), che ci ha confermato che il sistema funziona grazie alla combinazione di tre elementi, senza però specificarli, invitandoci a scoprirli, assicurando che
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