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Luce… pericolosa di Gianfranco Peletti
La società tedesca Centurio Group si è specializzata nell’uso tattico della torcia per la difesa personale. Ha quindi progettato e sviluppato un nuovo apparecchio straordinario per rispondere alle esigenze particolari dei professionisti della sicurezza per i sistemi di difesa non letali. La Raider EX1 permette di mettere fuori combattimento un aggressore, utilizzando una luce stroboscopica particolare e direzionale, in grado di creargli problemi confusionali disorientandolo completamente. Inoltre incorpora una piccola videocamera che riprende l’accaduto e serve come prova documentale dei fatti
T
utti gli addetti ai lavori conoscono già i grandi classici dei sistemi d’arma non letali: proiettili a effetto cinetico (quelli dei lanciatori), a effetto chimico (gas Cs/Cn), irritante naturale (Oleoresin Capsicum) o elettromagnetico (Tazer). Sappiamo anche che sono numerosi gli studi e i progetti a livello internazionale per trovare nuovi strumenti basati su concetti e tecnologie hi-tech (ultrasuoni, onde magnetiche eccetera). In quest’ottica la realizzazione di questa tipologia di strumenti è ancora completamente sperimentale e destinata al prossimo futuro. Dalla fenomenale potenza di 10.000 lumen, la Uno di questi sistemi Raider è l’ultimo prodotto concepito e messo a prodotto in Germania punto dalla società specializzata Centurio Group è però già disponibile ed è parte integrante del suo concetto riguarin Francia, il Raider dante le Lightning Less Lethal Weapon (LLLW) mod. EX1 (riservato Centurio Group Raider EX1
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135 Contro gli abusi e l’utilizzo improprio Oltre che fornire nuove tecnologie di autodifesa efficaci e inoffensive, Centurio cerca sempre di proteggere gli agenti in servizio contro tutte quelle possibilità di denuncia per un uso eccessivo della forza, abusi e anche torture che accadono durante le operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico. Proprio per questo progetto del Raider ha previsto fin dall’inizio l’utilizzo di una telecamera col microfono per fare delle registrazioni dell’intervento e dell’utilizzo dello strumento da utilizzare successivamente in caso di contestazioni o problemi giudiziari. La registrazione avviene con una
finestra di testo che comprende la data e l’ora esatta al secondo delle riprese che avvengono solo in modo automatico quando viene emessa la luce stroboscopica durante l’utilizzazione dello strumento. Le uniche operazioni che possono essere effettuate dagli operatori sono quelli di scaricare i dati per il trasferimento, senza lasciare nessuna possibilità per modifiche o manomissioni del registrato. In caso di necessità, solo il produttore può intervenire presso uno speciale laboratorio posto nella sua sede, per effettuare operazioni diverse dalla registrazione.
Nella parte posteriore della Raider vi è uno schermo digitale (in bianco e nero) che indica tutte le caratteristiche di funzionamento
esclusivamente ai militari e alle forze dell’ordine: polizia e gendarmeria polizie municipali, amministrazione penitenziaria e dogane).
Tecnologia brevettata Con una potenza fenomenale di 10.000 lumens, il Raider è l’ultimo prodotto concepito e messo a punto dalla società specializzata Centurio Group ed è parte integrante del suo concetto Lightning Less Lethal Weapon (LLLW) che utilizza una tecnologia stroboscopica brevettata. Dotato di una potenza luminosa enorme, il flash stroboscopico è situato nella parte anteriore dello strumento (che nella sua forma di insieme ricorda una pistola). Il fascio luminoso è chiamato Flash Eye ed emette una luce intermittente molto potente che lavora nello spettro luminoso del blu e del bianco, utilizzando una tecnologia brevettata, denominata “Blue Zeus”. Questa tecnologia consente di utilizzare lo
Un potentissimo flash stroboscopico a luce blu e bianca viene emesso indipendentemente dalle condizioni luminose esterne. La potenza ottenuta da questo flash è ottenuta grazie all’utilizzo di luci led di altissima qualità che passano attraverso una speciale lente traslucida
strumento emettendo il fascio luminoso stroboscopico che funziona indipendentemente dalle condizioni di luce (luce del giorno, scarsa luminosità e oscurità completa). La potenza luminosa genera-
ta dallo strumento è resa possibile grazie all’utilizzo di luci LED di alta qualità, che passano attraverso una speciale lente d’ingrandimento traslucida. È possibile utilizzare il Raider fino a sette Lightning Less Lethal Weapon
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136 Gli effetti della luce stroboscopica
Quando l’occhio umano viene colpito da un intenso fascio di luce stroboscopica, diventa impossibile concentrare l’attenzione sulla sorgente e seguire i suoi movimenti cercando di reagire. L’occhio umano ha la caratteristica di abituarsi molto rapidamente a una luce fissa, e questo dà un vantaggio di qualche secondo per memorizzare la posizione dell’avversario. Tenuto conto che è difficile, se non impossibile, guardare un
soggetto dietro una forte fonte luminosa e determinarne la distanza, ecco che allora una fonte luminosa può essere utilizzata come barriera protettiva. La luce stroboscopica produce dei flash a intervalli regolari che creano un estremo disorientamento del soggetto. La composizione fisica del fascio luminoso è differente da quella della luce classica e i flash che colpiscono la cornea causano un
volte con una sola carica. Sotto la zona dove è posizionato l’emettitore dei flash, si trova una microcamera col microfono, che serve per registrare gli
dolore oculare. La scarica luminosa del tipo “ad arco” è identica a una scarica elettronica risultante da una connessione di bassa impedenza con il suolo. Una lampada stroboscopica standard in commercio ha un’energia istantanea da 10 a 150 joule e il suo tempo di scarica è inferiore a qualche millisecondo (questo ha come conseguenza una potenza del flash di parecchi kilowatt). Alcune lampade
elementi di prova a partire dagli attimi che precedono l’utilizzo del Raider, da utilizzare successivamente in caso di eventuali contestazioni.
stroboscopiche più grandi possono essere utilizzate in modo continuo, producendo così un’illuminazione di estrema intensità, che le rendono molto più pericolose della tecnologia sviluppata dalla Centurio. La maggior parte delle lampade strobo in vendita al pubblico sono limitate di fabbrica a 10/12 flash per secondo, dal loro oscillatore interno, mentre la luce stroboscopica con l’oscillatore all’esterno scatta flash nel modo più veloce possibile. A una frequenza di 10 Hz, si rischiano problemi alla vista per il 65 % delle persone (soprattutto quelle fotosensibili o epilettiche): il ministero della Sanità britannico raccomanda che la frequenza strobo non superi i 5 flash al secondo e mai per un periodo superiore a trenta secondi, riducendo così il pericolo a solo il 5% della popolazione a rischio.
Come funziona? Il disegno e la forma ergonomica del Raider EX1 (simile a una pistola dalle linee futuristiche) nascono da una scelta azien-
La Raider ha delle dimensioni d’ingombro molto simili a quelle di una pistola semiautomatica full size. Un sistema di scatto a due tempi consente di effettuare contemporaneamente la registrazione audiovideo e l’uso dello strumento per neutralizzare il soggetto pericoloso
Centurio Group Raider EX1
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137 La gamma Centurio LLLW Il sistema LLLW (Lighting Less Lethal Weapon, arma luminosa non letale), sviluppato e costruito da Centurio, è veramente non letale? La risposta è semplice: un’arma non letale utilizzata in modo improprio o con un eccesso di forza può rapidamente diventare un’arma mortale. Proprio per questo il Raider non è solo uno strumento di autodifesa, ma è utilizzabile contemporaneamente per raccogliere degli elementi di prova da utilizzare in seguito. Altri prodotti del sistema LLLW realizzati da Centurio sono le torce specialistiche PuglioLight (una serie di torce tattiche
d’assalto di ultima generazione perfette per l’autodifesa, con un’intensità luminosa variabile da 140 a 350 lumen) e la granata BAD (Baffled Advantage Device), che analizziamo nel dettaglio. Dopo tanti anni, le unità tattiche delle polizie del mondo intero utilizzano sempre di più delle
dale fatta dalla Centurio che ha sviluppato tutti i suoi nuovi prodotti tenendo conto delle esperienze fatte sul campo dagli operatori. Il funzionamento avviene mediante la pressione di un grilletto che prima di azionare il fascio luminoso stroboscopico aziona la telecamera, che comincia così a registrare la scena fino alla fine dell’emissione luminosa (circa tre secondi). La registrazione audio video viene scaricata grazie a un normale presa USB da collega-
granate del tipo “flashbang” nelle situazioni dove vi sono rischi collaterali importanti. Se consideriamo che una granata di questo tipo serve solamente a disorientare e incapacitare momentaneamente un sospetto per poterlo catturare e che gli operatori che le utilizzano sono
re al computer. È anche possibile ricaricare la batteria incorporata del sistema grazie a un’ulteriore porta USB che si trova alla base dell’impugnatura e consente anche di scaricare i dati grazie a un particolare supporto fornito come base insieme allo strumento. Per indirizzare correttamente il fascio luminoso negli occhi del soggetto pericoloso, si utilizzano dei congegni di mira (tacca di mira e mirino) con riferimenti luminosi che cambiano colore a
normali agenti senza una speciale preparazione, comprendiamo l’importanza di questo nuovo strumento di sicurezza. La granata luminosa BAD, che è riutilizzabile, è perfetta per i luoghi con rischi di esplosione (fabbriche chimiche, depositi di esplosivi, laboratori clandestini, così come nel mondo carcerario e altre zone a rischio, stazioni di servizio, scuole, aerei eccetera): leggera, compatta, facile da utilizzare e a buon prezzo, non contiene esplosivi e non fa fiammate perché è solo luminosa e non causa alcun rischio di ferimento per il sospetto.
seconda del tipo d’illuminazione e dell’intensità luminosa, così da essere sempre perfettamente visibili. Un accessorio tattico supplementare, offerto dal sistema Raider, consente il montaggio dello strumento sotto un’arma lunga, un fucile d’assalto o una pistola mitragliatrice, grazie all’utilizzo di normali slitte Picatinny. CM Ringraziamo la rivista francese Pro Securite per la collaborazione nella stesura dell’articolo.
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