Spray O.C. 1parte

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Occhio allo spray I

l tema delle aggressioni con successiva violenza alla vittima - che in molti casi portano anche allo stupro - e sempre più di attualità. L’interrogativo delle persone per bene è: Come potersi difendere efficacemente senza essere grandi e grossi e cattivi, essere cintura nera di arti marziali o essere armati? La risposta più semplice è di usare sempre un livello di attenzione e di prudenza che renda il più difficile possibile il verificarsi di una situazione che potrebbe sfociare in una aggressione. Però è anche vero che, nonostante le attenzioni, l’aggressione potrebbe sempre verificarsi, e pertanto è importante conoscere uno strumento per la difesa introdotto con la legge 15-7-2009 n. 94 (pacchetto sicurezza), art. 3, comma 32. Il ministro dell’Interno, con regolamento da emanare nel termine di sessanta giorni dalla data di

Lo spray al peperoncino è un utile strumento che consente di potersi difendere e allontanare dalla situazione di pericolo, senza causare danni gravi all’aggressore e chiedere l’intervento delle Forze di Polizia (prima parte) di Gianfranco Peletti

entrata in vigore della presente legge, di concerto con il ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, definisce le caratteristiche tecniche degli strumenti di autodifesa, di cui all’art. 2, terzo comma, della legge 18 aprile 1975 n. 110, che nebulizzano un principio attivo naturale a base di oleoresin capsicum e che non abbiano l’attitudine a recare offesa alla persona. A tutt’oggi questo regolamento non è ancora stato emanato, e pertanto si rimane sempre sull’interpretazione se lo spray oleoresin capsicum sia da con-

siderarsi arma comune, come sostenuto da un ufficio del ministero dell’Interno (salvo tre eccezioni per cui è stato redatto un apposito atto) o non sia da considerarsi tale come dimostrato da numerose sentenze della magistratura. Lo scopo di questo articolo non è quello di entrare nel merito giuridico della questione, peraltro egregiamente trattata dal dott. Edoardo Mori (magistrato e oplologo di fama internazionale) e pubblicata sul sito www.earmi.it, bensì di spiegare che cosa è lo spray o.c. (d’ora in poi lo chiameremo

Foto di gruppo di tutti i prodotti utilizzati per la prova

Lo spray al peperoncino

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Uso dello spray per l’arresto di un violento che cerca di colpire l’agente

così per semplificare), quali sono le sue caratteristiche, le varie tipologie, le modalità di impiego e l’effetto prodotto. Lo spray o.c., come strumento di difesa, nasce in Europa negli anni ‘50, su richiesta del ministero delle Poste tedesco, per

risolvere il problema dei cani mordaci che nelle campagne tedesche sembra prediligessero i polpacci dei postini. La soluzione adottata fu quella di dotare i postini di una bomboletta contenente dello spray al capsicum da spruzzare sul muso del cane mordace che, a causa della immediata e fortissima irritazione delle mucose con conseguente forte bruciore, cambiava immediatamente idea e si dava alla fuga cercando un posto tranquillo per smaltire l’effetto. Anni dopo, una versione diversa ma sempre contenente spray o.c., venne adottata anche dalle Forze di Polizia tedeLo spray Key Defensche e americane, der durante l’erogacome strumenti zione del prodotto

Lo spray utilizzato durante il T.S.O. di un paziente violento munìto di un bastone

Agente di polizia che contamina un aggressore per poi trarlo in arresto

Difesa personale

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Il metodo Scoville

Scala Scoville

Per determinare il livello del piccante di un peperoncino, il sistema universalmente più diffuso è il metodo denominato Scoville, che prende il nome dal suo ideatore, Wilbur Scoville, che lavorava per conto di una azienda farmaceutica di Detroit, la Parke-Davis, e che nel 1912 sviluppò il SOT (Scoville Organoleptic Test). Il test (di tipo empirico, in quanto basato sul gusto) in origine prevedeva che una quantità predeterminata dell’estratto del peperoncino venisse diluita in una uguale quantità di acqua e zucchero finché il “bruciore” non fosse più percettibile ad un insieme di assaggiatori (generalmente 5). Il numero delle parti di acqua, fissato in 16.000.000 per la capsaicina pura, determinava il valore di piccantezza in unità di Scoville. Per dare un’idea concreta della forza del principio attivo della capsaicina a seconda del peperoncino da cui viene estratta, riteniamo utile pubblicare un esempio della scala Scoville.

Gradazione Scoville Tipo di peperoncino 16.000.000

Capsaicina pura, Diidrocapsaicina

8.800.000 - 9.100.000

Nordiidrocapsaicina

6.000.000 - 8.600.000

Omodiidrocapsaicina, Omocapsaicina

2.500.000 - 5.300.000

Spray al peperoncino della polizia

1.150.000 - 2.000.000

Spray al peperoncino comune

855.000 - 1.041.427

Naga Jolokia

876.000 - 970.000

Dorset Naga

350.000 - 855.000

Habanero Red Savina, Indian Tezpur

100.000 - 350.000

Habanero, Scotch Bonnet, Bird’s Eye (noto anche come “Piripiri”)

50.000 - 100.000

Santaka, Chiltecpin, Thai Pepper, Rocoto

30.000 - 50.000

Ají, Cayenna, Tabasco, Piquin

15.000 - 30.000

Chile de Arbol, Manzano

5.000 - 15.000

Yellow Wax, Serrano, Peperoncino rosso calabrese

2.500 - 5.000

Jalapeno, Mirasol, Chipotle, Poblano

1.500 - 2.500

Sandia, Cascabel, NuMex Big Jim

1.000 - 1.500

Ancho, Pasilla, Espanola, Anaheim

100 - 1.000 0 - 100

Mexican Bell, Cherry, New Mexico Pepper, Anaheim, Peperone Sweet Bell Pepper, Pimento

di autodifesa non letali, e diventarono noti anche al grande pubblico, venendo immediatamente adottati anche dai civili che riuscirono così a sventare numerosissime aggressioni.

La capsaicina Lo spray o.c. è basato sul principio attivo del peperoncino, che è la capsaicina, sostanza nota fin dal tempo dei romani e utilizzata in campo medico e culinario, La locandina del convegno orper le sue proprietà ganizzato nel 2001 dalla Regiostimolanti e digestine Lombardia ve. Da un punto di

Utilizzo dello spray con un ubriaco che usa un coccio di bottiglia come minaccia, mentre un agente lo tiene sotto controllo con l’arma in dotazione

Subito dopo essere stato contaminato, l’ubriaco abbassa la bottiglia e si porta una mano sugli occhi

Lo spray al peperoncino

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139 non riescono più ad aprire normalmente gli occhi per un periodo di 20/30 minuti. Tempo più che sufficiente per consentire ad una persona aggredita di sottrarsi all’aggressione. I prodotti difensivi contenenti o.c. sono chiaramente molti, prodotti da aziende europee e di altri Paesi e sono diversi a seconda dell’utilizzo a cui vengono destinati. E’ chiaro che prodotti destinati alle Forze di Polizia per un impiego di ordine pubblico sono completamente diversi da quelli di chi si deve “solamente” difendere da una aggressione. Di questa seconda categoria fanno parte anche i prodotti utilizzati dalla Polizia locale per la difesa personale e per i T.S.O. (Trattamenti Sanitari Obbligatori).

Grazie ad un corretto utilizzo dello spray, il soggetto viene messo a terra e contenuto

In principio fu la Lombardia Il volto di un soggetto dopo un’abbondante contaminazione

vista scientifico, la capsaicina fu scoperta nel 1816 da P. A. Bucholtz, il quale isolò la sostanza piccante dai peperoncini macerati mediante solventi organici, metodo tuttora utilizzato per estrarre l’oleoresina dai peperoncini. Come tutti

i capsaicinoidi, la capsaicina è irritante nei mammiferi e produce una sensazione di fortissimo bruciore nelle mucose, in particolare negli occhi e nella bocca, causando disorientamento e spesso crisi di panico nei soggetti contaminati, che

In questo campo la Regione Lombardia, già nel 2001, iniziò ad occuparsi degli “strumenti di autotutela”, organizzando un convegno rivolto a tutti i Comandi dell’allora Polizia Municipale della regione, per fare scaturire proposte su una nuova normativa regionale. Successivamente venne varata la legge n. 4/2003, con cui venne costituita la Polizia Locale (unificando la Polizia Municipale e la Polizia Provinciale), dove l’art. 18 dava facoltà Utilizzo congiunto di ai comuni di dotare un Tactical Baton e i propri comandi di dello spray da parte Tactical Baton e di di due agenti spray o.c., rimandando le caratteristiche di questi prodotti e la tipologia della formazione necessaria ad un successivo regolamento, di cui non entreremo nel merito per non annoiarvi. Lo spray o.c. è ormai diffuso in numerosissimi Comandi di Polizia Locale su tutto il territorio nazionale, dove è stato utilizzato più volte in situazioni di pericolo, riuscendo a risolverle senza danni fisici agli operatori e agli arrestati. Anche in numerosi casi di T.S.O., dove il paziente era particolarmente violento si è riusciti a contenerlo senza che nessuno si facesse male e a parte il forte bruciore agli occhi, una volta passato l’effetto non sono rimaste conseguenze. Nel prossimo numero, faremo una carrellata sui prodotti commercializzati in Italia, con una prova comparativa dei prodotti più diffusi sul mercato. LM Difesa personale

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