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MODELLISMO
MI SI è RISTRETTO IL “BULLI”
ALESSIO AMATO DA 10 ANNI REALIZZA AUTO IN SCALA 1:2 PERFETTAMENTE FUNZIONANTI: PROGETTA IN CASA TELAIO (TUBOLARE), MOTORE, CICLISTICA, CARROZZERIA E ACCESSORI E POI ASSEMBLA TUTTO PER COSTRUIRE DEI VERI E PROPRI CAPOLAVORI (QUASI…) IN MINIATURA.
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di Luca Marconetti
Elia e Santiago, 10 e 7 anni, con il Volkswagen “Bulli” T1, felici di condividere con papà Alessio questo bellissimo hobby!
Alessio Amato, quarantacinquenne di Abano Terme, ridente località a pochi passi da Padova, è responsabile tecnico in una vetreria - e quindi già ben inserito in un ambiente dove precisione e accuratezza massima sono la chiave di volta per un buon lavoro - ma la sua passione è sempre stata la progettazione meccanica, a partire dal diploma di perito industriale ottenuto in una scuola della sua zona. Questo singolare entusiasmo lo ha quindi portato a concepire e realizzare delle vere e proprie auto, funzionanti e con tutte le caratteristiche di quelle che usiamo tutti i giorni per i nostri spostamenti, ma… in scala, 1:2, quindi grandi esattamente la metà dei corrispettivi modelli che replicano fedelmente. “Ho iniziato a progettare al pc i modelli di auto in scala 1:2 circa 10 anni fa” - ci ha raccontato. “Un po’ per scherzo e da lì non mi sono più fermato. Ho speso centinaia di ore di pro-
Per il suo T1 si è ispirato a quello di una coppia danese visto per strada e fedelmente riprodotto… perfino la ruggine!
Alessio, 45 anni, tecnico vetraio di Padova, ha sempre avuto la passione della progettazione meccanica.
Gli sportelli sono tutti apribili, il motore funzionante, le sospensioni efficaci, i freni reattivi. Gli interni replicano quelli del celebre pullmino tedesco. … ci si può pure lavare le mani!
gettazione sui miei modelli, prima pensandoli, poi progettandoli in tutti i loro elementi e infine realizzandoli. Può sembrare semplice, ma non lo è. Per alcuni versi si tratta di costruire un veicolo a tutti gli effetti, anche se di dimensioni ridotte. Le mie creazioni sono tutte in lamiera di ferro e con un telaio portante in tubolare. Montano motori a benzina e sospensioni sulle 4 ruote. Non uso niente di preconfezionato se non pneumatici, motori e mozzi, scatola sterzo (ma non sempre: a volte è difficile trovare quella che fa per me) e tutto il resto… è di mio pugno. Fino a ora ho costruito una hot-road, una Volkswagen Kubelwagen, due Jeep Willys, un Maggiolino Baja, una mini Cadillac e per ultimo un Volkswagen pullmino T1 in versione camper…tutti rigorosamente in scala 1:2. Anni fa mi imbattei anche in una costruzione di una scocca di una Lamborghini Countach, in scala 1:1, ma al termine la diedi via per mancanza di spazio e tempo”. Per illustrare questo servizio, Alessio ci ha inviato delle bellissime immagini del Volkswagen T1 verdone e bianco panna che ha realizzato, proprio uguale a quelli che vennero lanciati dalla casa tedesca nel 1949. Ha avuto una gestazione di circa un anno, tra progettazione e costruzione. Alessio l’ha soprannominato “Gulliver” (un nome non a caso, viste le dimensioni). Nel suo concepimento, si è lasciato ispirare da un veicolo danese visto per strada: il suo proprietario e la sua compagna, a bordo, devono averci girato tutta Europa negli anni ’80, considerati gli adesivi sulla carrozzeria (anch’essi fedelmente riprodotti), che ricordano i molti luoghi visitati. Il telaio misura 40x40 cm, il motore, totalmente assemblato da Alessio, ha una cilindrata di 400 cm³ ed eroga 13 CV, le sospensioni sono funzionanti, così come il doppio freno a disco posteriore. Il cambio, con retromarcia, è prodotto dalla Aixam (azienda francese specializzata in microcar per neopatentati). L’impianto elettrico è totalmente cablato e funzionante, la tenda esterna si apre, si può ascoltare la radio e perfino lavarsi le mani con l’acqua corrente che sgorga dal lavandino. Tutti gli sportelli sono ovviamente apribili.