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Assemblea Registro Italiano Alfa Romeo
Un momento dell’evento Realalfa 2019, svoltosi ad Arese.
NEL 2022 SI FESTEGGERANNO I 60 ANNI
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SI È SVOLTA IN PRESENZA SABATO 11 DICEMBRE L’ASSEMBLEA 2021 DEI SOCI RIAR, CHE SI SONO RIUNITI AL MUSEO ALFA ROMEO DI ARESE PER LA PRIMA VOLTA DOPO IL RINNOVAMENTO DEL CONSIGLIO E L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE, AVVENUTI IN REMOTO NEL MAGGIO 2021.
Il presidente del RIAR, Sandro Fontecedro. Alberto Scuro con Sandro Fontecedro. Il nuovo presidente, Sandro Fontecedro ha illustrato le attività del Registro nel 2021 e annunciato gli eventi del 2022, che è un anno importante per il RIAR perché il club ufficiale della Casa del Biscione compirà 60 anni dalla fondazione. Il programma, presentato dal Presidente e dai Consiglieri Daniele Santarelli ed Ermanno Keller, è particolarmente ricco: l’evento principale sarà la seconda edizione di “RealAlfa”, il Concorso di Conservazione e Restauro che si terrà il 5 giugno presso il Museo di Arese. Il Consigliere responsabile della Comunicazione Maurizio Farinella ha illustrato le iniziative di quest’anno: il sito web www.riar.it completamente rinnovato a novembre, la più massiccia presenza sui canali social Instagram e Facebook, il lancio del canale YouTube. Tra gli ospiti dell’assemblea RIAR anche il Presidente dell’ASI Alberto Scuro che ha sottolineato l’importanza di avere una visione e un obiettivo comune nella difesa del motorismo storico: “Il percorso che dobbiamo fare è un percorso di tutela del motorismo storico che dobbiamo fare insieme. Insieme per crescere è il titolo della mia lettera sull’ultimo numero de La Manovella, ma è anche un’esortazione a lavorare insieme, senza divisioni. Le battaglie non servono assolutamente a nulla e ancora di più una battaglia interna è dannosa al movimento. Si può trovare una strada comune noi dell’ASI non abbiamo nessun pregiudizio a percorrerla con gli altri protagonisti e in particolar modo con gli altri enti certificatori come il RIAR”. Il presidente Fontecedro ha replicato di essere pronto a fare fronte comune e condividere gli obiettivi a difesa del motorismo storico in un periodo non facile, visto l’annuncio della fine dei motori endotermici nel 2035. “Occorre parlare con una sola voce al mondo esterno per continuare a vivere con serenità la nostra passione”.