VITA DI CLUB
PIONIERISMO SULLE STRADE DELL’EROICA Si è tenuta il 7 e l’8 maggio a Siena e negli splendidi territori che la circondano, Sulle Strade dell’Eroica, evento proposto dal Siena Club Auto Moto d’Epoca e iscritto a Calendario ASI. Sabato itinerario a stretto contatto con la Montagnola Senese, i luoghi della Via Francigena, Castelli, Borghi e città fortificate che hanno permesso di ammirare panorami dal fascino medioevale: Il Castello di Celsa, che si erge lungo la via secondaria della Francigena che da Colle Val d’Elsa porta a Siena e domina il panorama che si estende da Siena sino al Monte Amiata; il Borgo di Scorgiano con la sua storia di feudo sino dal XII secolo; Abbadia a Isola con la sua struttura costruttiva fortificata e l’abbazia con i suoi affreschi di Vincenzo Tamagni. Non poteva mancare una sosta a Monteriggioni con la sua corona di pietra, per poi proseguire attraverso la Via Cassia per il rientro a Siena. Domenica 8 partenza di buon mattino nello spirito eroico per percorrere, quando la gente si sveglia, le tortuose vie del Centro di Siena passando da piazza del Duomo e proseguendo per la piazza del Campo. Poi i partecipanti hanno solcato alcuni tratti di quelle strade rese celebri da L’Eroica come il Castello de Le Quattro Torra o Montaperti - luogo della famosa battaglia del 1260 che garantì a S1iena la propria autonomia per qualche secolo - per poi immettersi nelle strade sterrate del Chianti, tra oliveti e vigneti, con visita all’azienda agricola Vallepiccola. Infine Villa di Catignano, Villa Geggiano e Borgo Scopeto.
LE ALFA ROMEO STORICHE PIÙ FORTI DELLA PIOGGIA Non sono stati intimoriti dalla minaccia di pioggia gli oltre settanta alfisti che con i loro bolidi hanno pacificamente invaso le strade di Fermo e provincia per l’evento Adrenalina Pura, organizzato da 3 club ASI del territorio: Scuderia Marche di Macerata, La Manovella del Fermano di Fermo e Antiche Ruote di Montereale. Il rosso Alfa Romeo, decisamente predominante sulle altre colorazioni comunque tipiche della casa del Biscione, si è stagliato nel parco del Girfalco, proprio di fronte alla cattedrale di Santa Maria Assunta, dove le vetture si sono messe in mostra per la gioia dei visitatori affascinati. Numerose le Giulia e le Alfetta presenti che, proprio in questo anno, celebrano rispettivamente i 60 e i 50 anni di vita. Gli equipaggi hanno seguito un itinerario tra le valli del Fermano e del Maceratese guadagnando i saluti di tutti coloro che incontravano lungo la strada, per raggiungere il salumificio Ciriaci di Ortezzano, per una golosa sosta. La manifestazione si è conclusa a Grottazzolina.
RICCIONE E I RUGGENTI ANNI 20 Gli anni ’20 sono un decennio di grandi trasformazioni nel mondo dei motori: le auto passano dai due freni sulle sole ruote posteriori a quattro, dalla pedaliera con l’acceleratore al centro, a quella moderna, con l’acceleratore a destra e il freno al centro, dagli pneumatici a tallone con 6 atmosfere di pressione a quelli moderni con pressione a 2 atmosfere. C’è un nuovo decreto reale che obbliga la circolazione a destra per tutti i veicoli (1923). Viene finalmente definito che l’automobile è femmina (D’Annunzio, 1925) e nasce la corsa più bella del mondo, la 1000 Miglia (1927). E anche Riccione, nel 1922, prende le distanze da Rimini e diventa autonoma, assumendo quindi un proprio ruolo di città. Per ricordare i magici anni ’20, l’Adriatic Veteran Cars Club di Riccione ha organizzato un evento culturale riservato solo ad alcune vetture, tutte aperte, nate in questo decennio, che simboleggino il periodo storico: una Fiat 501, una F.A.T.A Aurea (unica esistente al mondo), una Lancia Lambda 7^ serie, una Le Zebre, una Citroen C2, una Simplex Corsa, una Fiat 509 Delfino. L’evento è iniziato il 21 maggio, quando sette pittrici locali, hanno riprodotto su tela altrettante vetture esposte al pubblico in viale Ceccarini. Il 22 maggio, dopo un giro commemorativo della città, le auto, sono state presentate in viale Ceccarini. L’assessore allo Sport e Turismo di Riccione, Caldari, ha premiato come auto più bella la Fiat Delfino e la sua pittrice.
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