BILANCIO SOCIALE
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la metafora della casa di vetro di G. Bateson:
“Dice il proverbio che quelli che abitano in una casa di vetro, soprattutto se vi abitano con altri, dovrebbero pensarci bene prima di tirarsi dei sassi; e penso che sia opportuno ricordare a tutti gli occidentali che leggeranno questo saggio che essi vivono in una casa di vetro insieme con la professione medica, con la religione cristiana, con la rivoluzione industriale e con il sistema educativo di cui gli altri sono un prodotto. In altre parole, noi tutti abbiamo in comune un groviglio di presupposizioni, molte delle quali hanno origini antiche. A mio parere, i nostri guai affondano le radici in questo groviglio di presupposizioni, molte delle quali sono insensate. Invece di puntare il dito accusatore contro questa o quella parte del nostro sistema globale (i dottori malvagi, gli industriali malvagi, i professori malvagi), dovremmo esaminare le basi e la natura del sistema. Non ha molto senso accusare i dottori di non inforcare gli occhiali olistici quando visitano i pazienti, se proprio nell’atto di muovere l’accusa noi stessi rinneghiamo la visione olistica” (Una sacra unità, Adelphi, p. 439)
“Dove un superiore, pubblico interesse non imponga un momentaneo segreto, la casa dell’amministrazione dovrebbe essere di vetro”. (F. Turati, Atti del Parlamento italiano, Camera dei Deputati, sess. 1904-1908, 17 giugno 1908, pag. 22692)
Lo scenario è cambiato, dobbiamo coniugare innovazione e solidarietà Gli enti di edilizia residenziale pubblica, lo sappiamo tutti, sono storicamente soggetti deputati alla costruzione e alla conservazione delle case popolari e alla loro gestione. L’edilizia pubblica deve tornare al centro dell’agenda di Governo: mancano finanziamenti specifici per manutenere le case popolari e soprattutto per costruirne di nuove. Ma in questi ultimi anni anche la popolazione delle nostre case è cambiata: in un sistema dove la domanda è dieci volte superiore all’offerta, le graduatorie di assegnazione privilegiano le categorie socialmente più deboli. Aumentano gli stranieri e gli anziani, per i quali è necessario pensare a specifiche azioni di inclusione e sostegno. In parallelo anche le aziende casa, come Atc, stanno necessariamente cambiando pelle: sempre meno orientate verso gli interventi architettonici di ampio respiro e sempre più specializzate su una gestione che sappia coniugare gli aspetti tecnici alla mediazione sociale abitativa, l’innovazione alla solidarietà. L’ago della bilancia – in estrema sintesi - si sta spostando verso aspetti che toccano da vicino il welfare e l’assistenza e la nostra mission, come padrone di casa “sociale”, deve essere non solo quella di migliorare la case che amministriamo ma anche la qualità della vita di chi le abita. Ecco perché sono particolarmente soddisfatto di presentare il primo bilancio sociale dell’Atc, uno strumento certamente non nuovo di cui molti enti nostri omologhi si sono già dotati, ma che testimonia la volontà di indirizzare lo sguardo verso la responsabilità sociale che abbiamo verso i nostri utenti e il territorio. Marcello Mazzù, presidente
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Siamo amministratori di condominio “sociali”: l’attenzione è ogni giorno Il bilancio sociale fotografa un impegno che questa Agenzia compie ogni giorno. L’attività degli uffici, degli sportelli in sede e sul territorio, di chi risponde al telefono o si occupa di manutenzione non deve mai perdere di vista la responsabilità sociale verso gli utenti. Per chi è in difficoltà la casa, da sola, non basta. Per questo sono preziose tutte le collaborazioni che riusciamo a costruire con altri enti, associazioni, terzo settore e che permettono di favorire integrazione, coesione sociale, rispetto delle regole nei quartieri. Nelle case popolari, più che altrove, vivono anziani, disabili, persone in difficoltà cui dobbiamo cercare di garantire non solo i servizi essenziali legati alla casa ma anche una rete di supporto sociale. Per questa finalità è nata, ad esempio, l’iniziativa Sos Fragilità, un accordo con le associazioni Cpd e Auser e la nostra società in house Exe.gesi: quando l’ascensore è guasto, riusciamo a mettere a disposizione servizi di messa in strada per disabili e consegna di spesa e farmaci a domicilio fino a che l’impianto non riparte. Non siamo semplici amministratori di condominio o padroni di casa, ma abbiamo anche una funzione sociale e dobbiamo tenerlo sempre in considerazione. Elvi Rossi, vicepresidente
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Trasformazioni sociali, ma la casa resta al centro Il mandato legislativo del nostro consiglio di amministrazione assegnato a fine 2014 era fortemente improntato alla spending review e all’accorpamento delle società partecipate. Abbiamo voluto interpretare questo mandato innanzitutto come una ristrutturazione di missione dell’ente. La nostra comunità di utenti è l’insieme dei nostri clienti; insieme ai Comuni sono il nostro mercato. Al centro del nostro mercato c’è il bisogno di casa come fulcro della vita per costruire nuclei di convivenza e di affetti ma c’è sempre di più il bisogno di aiuto nel tessere relazioni sociali che sostengano le persone nell’autonomia e nel proprio percorso di cittadinanza. È evidente che non ha più senso da parte nostra interpretare esclusivamente un ruolo di gestore immobiliare per quanto efficiente. Occorre contaminare maggiormente il ruolo dell’ente di “super ufficio” tecnico, con quello di attori di welfare. Per il nostro gruppo Atc, a partire dalla dirigenza dell’ente, si trattava soprattutto di prendere coscienza in misura maggiore di questa altra anima del proprio lavoro e valorizzarla, metterla sullo stesso piano delle competenze tecniche. Non è facile. Occorrono strumenti in grado di attivare il cambiamento; riteniamo che questo lavoro sia uno dei più utili. Raccogliere le competenze, rileggerle, potenziarle ed aprirsi al cambiamento: ci aspettiamo che questi siano risultati del percorso fatto ma anche i semi che da questo punto in poi generino nuovi approcci e una rinnovata e maggiore soddisfazione nel proprio importantissimo lavoro quotidiano. Noemi Gallo, consigliera di amministrazione
Il quadro di riferimento delle Agenzie Territoriali per la Casa sta mutando rapidamente, per effetto della crisi economica che ha colpito le famiglie, ma anche la stessa struttura governativa. Da un lato le nuove povertà, dall’altro la mancanza di fondi per le attività. In tale contesto la Regione Piemonte ha deciso una maggior focalizzazione dell’operato delle Atc a supporto diretto del welfare, con accentuazione del ruolo sociale della gestione degli immobili residenziali pubblici. Questo passaggio importante ha comportato un processo di riorganizzazione del gruppo Atc, costituito dall’ente pubblico e dalle sue società di scopo, per meglio adattarsi allo scenario in evoluzione. Passo fondamentale per ogni processo è la conoscenza della realtà in cui si opera, sia con ottica introspettiva, sia con sguardo all’ambiente circostante, per trarre un bilancio che evidenzi i percorsi seguiti e gli sviluppi programmati. L’Atc ha per questo scelto lo strumento del Bilancio sociale, considerato efficace strumento di dialogo, di trasparenza, di legittimazione e di creazione di fiducia nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali e non, attraverso il riconoscimento del ruolo dell’Agenzia e della sua funzione istituzionale. In questa rappresentazione è elemento portante il “valore” dell’organizzazione aziendale e del processo di programmazione - gestione – rendiconto, in termini di armonico bilanciamento dei risultati attinenti la sfera economica, ambientale e sociale della gestione. Alla redazione del Bilancio Sociale qui presentato hanno collaborato gli uffici, sotto la guida di un gruppo di esperti, facenti capo all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino - Gruppo di Lavoro in materia di Bilancio Sociale, nonché al Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino. Ringrazio tutti per l’impegno sistematico e per il respiro dato al lavoro, che costituirà un modello da seguire e implementare nelle gestioni prossime, per un report annuale di interesse fondamentale. Piero Cornaglia, direttore generale
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Trasparenza e dialogo per il nostro primo Bilancio Sociale
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PREMESSA Attraverso la redazione del bilancio sociale Atc si propone di rappresentare agli stakeholder il valore aggiunto della propria gestione da “padrone di casa sociale” che non trova corrispondenza in alcun modello di gestione privata. Il rapporto qualità/prezzo del servizio offerto è indubbiamente vantaggioso. L’esperienza di altre città ha dimostrato che la gestione pubblica, pur nella consapevolezza che a livello normativo debbano essere presi provvedimenti per rendere più flessibile la struttura che gestisce il patrimonio di edilizia sociale, è la strada da percorrere. Questo bilancio sociale risponde quindi all’esigenza di far conoscere in modo chiaro e trasparente le attività realizzate di Atc e i risultati ottenuti, analizzati sotto il profilo dell’impatto sociale ed economico sul territorio.
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Nota metodologica :
IL METODO PIEMONTE
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Con la costruzione del primo bilancio sociale, Atc del Piemonte Centrale intende avviare un processo di rendicontazione sociale in coerenza con i principi di trasparenza e di responsabilità nel rapporto di dialogo con i propri interlocutori (stakeholder).
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Alla base del processo di bilancio sociale di Atc, vi sono i principi di responsabilità sociale declinati dalle linee guida UNI ISO 26.000:2010, cui la stessa aderisce quale riferimento valoriale della propria missione e delle proprie strategie. Per la realizzazione del bilancio sociale, Atc ha deciso di riferirsi al Metodo Piemonte per il Bilancio Sociale, nato della collaborazione inter-istituzionale tra Regione Piemonte, Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino. II Metodo Piemonte, parametro di riferimento nell’ambito della public accountability, è stato declinato in modo da adattarsi alla struttura organizzativa di Atc del Piemonte Centrale e delle sue società in house, che hanno affrontato un processo di profonda trasformazione e di riorganizzazione interna.
In tale contesto storico, Atc ha deciso di prendere in esame e valorizzare gli elementi innovativi e caratteristici del cambiamento, sperimentando un percorso innovativo di formazione sul ruolo della Corporate Social Responsability nella “gestione del cambiamento”, affinché venisse acquisita consapevolezza di come il bilancio sociale possa essere uno strumento di “change management”. Il percorso di formazione è stato suddiviso in una prima fase di brainstorming finalizzata ad acquisire i bisogni formativi di Atc e una seconda fase di formazione in aula del personale dipendente coinvolto nel processo di rendicontazione sociale. Tale percorso rappresenta un passaggio evolutivo del Metodo Piemonte, che si completa e si valorizza nella sua dimensione di processo. L’adozione del Metodo Piemonte si è riflessa nella qualificazione di una governance di processo, nella definizione dei principi metodologici e della struttura adottata e nella validazione professionale.
GOVERNANCE DI PROCESSO La governance di processo, coerentemente con il Metodo Piemonte, si identifica in cinque gruppi di lavoro che sono stati costituiti e che hanno collaborato tra di loro e con i Responsabili aziendali di volta in volta coinvolti: 1) il Comitato strategico, che ha governato il processo di “rendicontazione sociale” definendo le linee guida per il conseguimento dell’obiettivo; 2) il Comitato per la formazione (di nuova istituzione e sperimentazione e a completamento e valorizzazione della governance di processo in ottica di evoluzione e innovazione del Metodo Piemonte), che ha sperimentato un percorso di formazione sul ruolo della Corporate Social Responsability nella “gestione del cambiamento”; 3) Il Comitato scientifico di indirizzo, che ha definito i riferimenti metodologici di redazione ed ha supervisionato l’intero processo; 4) il Gruppo di lavoro di applicazione metodologica ed operativa, che ha curato la gestione operativa del Bilancio Sociale, secondo le metodologie e le tempistiche individuate nel crono programma ed in coordinamento e collaborazione con tutte le strutture interne delle Società del Gruppo Atc;
Comitato strategico
Prof. Luigi Puddu (Dipartimento di Management) Dr. Aldo Milanese (ODCEC Torino) Ing. Piero Cornaglia (Atc Piemonte Centrale)
Comitato per la formazione
Ing. Piero Cornaglia (Atc Piemonte Centrale) Dott.ssa Simona Patria (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Dott. Massimiliano Bellan (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Prof. Christian Rainero (Dipartimento di Management) Dott. Davide Barberis (ODCEC Torino) Dott. Giuseppe Chiappero (ODCEC Torino) Dott.ssa Emanuela Barreri (ODCEC Torino)
Comitato scientifico di indirizzo
Ing. Piero Cornaglia (Atc Piemonte Centrale) Dott. Gianluca Periotto (Atc Piemonte Centrale) Arch. Ero Braghini (Atc Piemonte Centrale) Dott.ssa Simona Patria (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Dott. Massimiliano Bellan (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Prof. Christian Rainero (Dipartimento di Management) Dott. Davide Barberis (ODCEC Torino) Dott.ssa Emanuela Barreri (ODCEC Torino)
Gruppo di lavoro di applicazione metodologica ed operativa
Dott. Gianluca Periotto (Atc Piemonte Centrale) Arch. Ero Braghini (Atc Piemonte Centrale) Dott.ssa Simona Patria (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Dott. Massimiliano Bellan (Atc Piemonte Centrale - Società Case) Prof. Christian Rainero (Dipartimento di Management) Dott.ssa Carola Quaglia (Atc Piemonte Centrale) Dott. Alessandro Prandi (stagista del Master MIAP del Dipartimento di Management) Dott.ssa Nie Jing Jing (stagista del Master MIAP del Dipartimento di Management)
L’organo di validazione professionale
Dott. Giuseppe Chiappero (ODCEC Torino)
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5) L’Organo di validazione professionale, che è occupato della verifica di processo di realizzazione del Bilancio Sociale finalizzata al rilascio di un giudizio di conformità procedurale del documento rispetto ai principi della Rendicontazione Sociale adottati da Atc.
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PRINCIPI METODOLOGICI ADOTTATI Per quanto concerne l’approccio metodologico, sono stati presi a riferimento, in modo diversificato:
i principi del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS), per la corretta progettazione e formalizzazione del sistema di rendicontazione sociale;
il documento di ricerca n. 8 del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS), per la rendicontazione sociale degli intangibili;
gli Standard AccountAbility 1000 (AA 1000), sia per la scelta di modalità efficaci e inclusive per rendere conto della gestione in modo trasparente e comprensibile a tutti (accountability), sia per la definizione dei criteri per l’identificazione e partecipazione degli stakeholder nel processo di rendicontazione sociale;
lo Standard Global Reporting Iniziative (GRI), in particolare per quanto concerne la definizione di Valore Economico Creato e Valore Economico Distribuito; il modello di rendicontazione integrata proposto dall’IIRC (International Integrated Reporting Council), che mette in relazione inputs, attività, outputs e outcomes, mirando alla creazione di valore nel breve, medio e lungo termine.
STRUTTURA DEL BILANCIO SOCIALE Il bilancio sociale è stato articolato in tre sezioni principali, aventi tutte come punto di vista e di lettura il tema della responsabilità: 1) Identità aziendale, che sintetizza la mission e la vision di Atc, gli aspetti storici, i principi etici e l’assetto istituzionale e organizzativo del Gruppo Atc. In tale sezione vengono anche presentati la consistenza del patrimonio immobiliare e la sua distribuzione sul territorio, il patrimonio intangibile e i rapporti di scambio tra Atc e i principali soggetti di riferimento (stakeholder); 2) Responsabilità economica, che espone - attraverso opportune riclassificazioni in termini di risorse attratte e impieghi nelle diverse aree di responsabilità sociale - i dati del bilancio finanziario di competenza (entrate e spese) di Atc per l’anno 2015 (consuntivo) e 2016 (assestato);
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3) Responsabilità sociale e ambientale, dove vengono presentate le attività secondo un principio di responsabilità verso gli utenti, il personale, il patrimonio gestito, l’ambiente e la comunità. La qualità del processo e la sua aderenza all’approccio metodologico espresso dal Metodo Piemonte per il Bilancio Sociale ed agli standard precedentemente elencati, sono stati valutati dall’Organo di validazione che ha espresso il giudizio di conformità procedurale del documento ai requisiti del Metodo Piemonte. Tale validazione professionale, fondata sulla valutazione di un insieme di requisiti qualitativi specifici, propri di ogni fase del processo di rendicontazione sociale, svolge l’indispensabile ruolo di garanzia nei confronti dei terzi sulla correttezza del Bilancio Sociale quale esito di processo e sul rigore della metodologia seguita.
Dott. Davide Barberis Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, Ivrea, Pinerolo
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Prof. Christian Rainero Dipartimento di Management Università degli Studi di Torino
IL DISAGIO ABITATIVO E L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
QUADRO GENERALE DEL FABBISOGNO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA NELLA CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO A cura dell’arch. Stefania Falletti, Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale Città Metropolitana di Torino
UP Investimento di residenti Investimento di non residenti (city users e studenti) Miglioramento qualitativo/sostituzione Nuove famiglie Stranieri residenti
Acquisto Acquisto regolamentato
Locazione Locazione regolamentata
Emergenza
Miglioramento qualitativo/sostituzione City users Rinnovi contrattuali senza cambio abitazione Nuove famiglie Studenti Stranieri residenti Stranieri irregolari
Famiglie in affitto mono-reddito Coabitazione forzata Abitazione degradate e non recuperabili Sovraffolamento grave Senza casa e sistemazioni precarie
Negli ultimi decenni pre-crisi la corsa all’acquisto della casa ha visto una forte accelerazione.
parallelamente è cresciuta a dismisura una quota di domanda di chi “non è stato in grado di farcela”.
In realtà questo fenomeno ha di fatto permesso di migliorare la condizione abitativa solo delle famiglie che già possedevano una casa o che hanno deciso di sostituirla, anche attraverso il mutuo, con una di maggior qualità e valore. Questo fenomeno, definito “upgrading” – salto di qualità, ha interessato una quota stimata intorno al 30% delle famiglie italiane.
Sono le famiglie con redditi medio-bassi, bassi o bassissimi (italiane e straniere), famiglie in condizioni di disagio abitativo (sovraffollamento, coabitazione, in sistemazione precaria), famiglie in affitto monoreddito che hanno visto schizzare verso l’alto i propri affitti, fino ad arrivare al recente disagio del ceto medio impoverito.
Lo scenario, sia locale che nazionale, caratterizzato da chi è stato in grado di “giocare al rialzo” non ha funzionato per tutti. La vera polarizzazione di questi anni si è giocata tra chi aveva una casa in proprietà ed è riuscito a migliorare e chi non ce l’aveva ed è scivolato ancora più in basso e si trova oggi sempre più in difficoltà se non addirittura in emergenza. Infatti
Si assiste da molto tempo ad un mix di più fattori: i canoni di affitto troppo alti rispetto alla capacità reddituale, un’offerta sbilanciata sull’acquisto in proprietà e molto carente sull’affitto a canone sostenibile, da valori immobiliari troppo alti che rendono i prezzi distanti dalle capacità economiche della domanda, dalla prevalenza, nella composizione dei nuclei
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familiari, di famiglie piccole che esercitano una specifica pressione sul mercato immobiliare, dall’inadeguatezza del patrimonio edilizio esistente a rispondere ad una domanda di flessibilità coerente con le condizioni della vita contemporanea. La carenza di abitazioni accessibili alle fasce di popolazione con reddito incerto o non elevato ha assunto ormai i connotati dell’emergenza sociale. Sono in aumento le famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà alle quali non è consentito di soddisfare il bisogno primario di vivere – a costi accessibilii – in abitazioni dignitose inserite in ambiti sociali rassicuranti. Alla stagnazione o al decremento dei livelli di reddito si accompagnano, aggravandoli, l’insufficiente disponibilità di aree di proprietà pubblica per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica, la pressoché totale mancanza di risorse per le nuove realizzazioni, la scarsissima dotazione di fondi per la manutenzione del patrimonio abitativo ormai vetusto, sino ad arrivare al bassissimo turn over degli assegnatari che vivono nelle case popolari, stock peraltro in erosione per via dei piani di dismissione. In ultimo è da evidenziare il fenomeno in crescita delle morosità incolpevoli degli assegnatari nell’edilizia residenziale pubblica, famiglie che hanno ottenuto la casa popolare ma che non sono più in grado di sopportarne i costi (sia del canone sociale che delle utenze).
All’interno del termine “emergenza abitativa” è necessario ricomprendere un’ampia gamma di difficoltà sociali abitative e reddituali dalla quale è impensabile trovare una via d’uscita, come poteva succedere in passato, con il solo sostegno economico temporaneo. Occorre, oggi più che mai, condividere strategie di uscita dalla crisi con gli attori del pubblico e del privato col fine di realizzare percorsi d’inclusione e di accompagnamento sociale mirati all’aiuto delle famiglie da un punto di vista “olistico” e non più settoriale. In altre parole è bene sottolineare che le problematiche abitative sono problematiche complesse e non è più possibile ragionare, anche in termini urbanistici, esclusivamente attraverso il numero di alloggi come si faceva in passato, ma occorre uno spostamento concettuale che vada dai piani di edilizia abitativa ai piani di aiuto alla persona. Il fenomeno descritto, di disagio sociale-abitativo-reddituale, è in crescita esponenziale e viene sempre più fortemente segnalato proprio dalle famiglie che richiedono la casa popolare: è ben visibile nelle sempre più lunghe liste di attesa delle graduatorie comunali relative alle domande insoddisfatte nell’edilizia residenziale pubblica e dai relativi punteggi che ne indicano l’intensità.
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Per contro, la consistenza numerica degli alloggi privati sfitti sembra non diminuire mentre i costi delle aree fabbricabili e di costruzione degli immobili lievitano in una spirale perversa in cui il maggior costo del denaro incide pesantemente sul livello di indebitamento delle famiglie.
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Oggi la domanda è diretta conseguenza di un disagio che non è più, come in passato, prevalentemente “abitativo” ma viene connotato fortemente da aspetti prettamente sociali1 (accompagnati da costanti problemi economico-reddituali): questo mix porta velocemente ai casi di emergenza. A questo proposito, come può chiamarsi emergenza abitativa una condizione che ha assunto nel tempo le caratteristiche di stabilità?
1 Al disagio prettamente abitativo degli anni passati si è accompagnato, nel lungo periodo di crisi che arriva ai giorni nostri, un crescente disagio sociale di una vasta gamma della popolazione: famiglie seguite dai servizi sociali, nuclei composti da anziani soli, invalidi, persone che devono lasciare strutture penitenziarie o strutture ospitanti temporanee o per scadenza dei termini previsti da convenzioni con soggetti pubblici o del privato sociale, ecc.).
LA DOMANDA INSODDISFATTA DI CASA POPOLARE NELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Di seguito si riporta il trend della domanda di abitazione sociale negli anni tra il 2010 e il 2015, fornendo il raffronto con le assegnazioni effettuate nel periodo, diretta conseguenza degli alloggi che si sono resi disponibili per nuove assegnazioni nelle annualità.
Anni Domanda di casa popolare Assegnazioni di casa popolare
2010
2011
2012
2013
2014
2015
15.013
15.535
15.821
16.836
16.580
20.379
884
1.100
850
951
716
932
Fonte: Osservatorio Abitativo Sociale Città Metropolitana di Torino, trend 2010 - 2015
Situazione al 31.12.2015
La tabella successiva mostra la quantità di stock abitativo di edilizia residenziale pubblica presente sui territori della Città Metropolitana, corredata dall’indicazione della relativa gestione; viene indicato inoltre il raffronto con le richieste di alloggi sociali da parte delle famiglie in possesso dei requisiti di legge per l’ottenimento della casa.
Città di Torino
Totale Resto Città Metropolitana Città Metropolitana di Torino di Torino
Stock abitativo ERP
17.799
12.352
30.151
gestione ATC
17.458
10.632
28.090
0
528
528
251
1.282
1.533
13.685
6.694
20.379
567
365
932
gestione diretta dei Comuni gestione CIT Domanda di casa popolare Assegnazione alloggi edilizia residenziale pubblica
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Il cuore del problema è una domanda altissima sempre in crescita a fronte di una esigua e costante disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Fonte: Osservatorio Abitativo Sociale Città Metropolitana di Torino, anno 2015
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In linea puramente teorica, per coprire i bisogni richiesti, occorrerebbe quasi raddoppiare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti nella città di Torino e, per l’intera Città Metropolitana, aumentarli di due terzi.
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Nella Città Metropolitana questa domanda altissima preme in massima parte sulla città di Torino e sui comuni della prima cintura, ma come si può facilmente notare, si allarga
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progressivamente verso i comuni più distanti dal capoluogo lambendo anche i centri minori di pianura per arrivare a toccare i comuni montani (le cosiddette aree interne). La cartografia mostra l’intensità della domanda di casa popolare e la distribuzione spaziale della stessa sui comuni della Città Metropolitana.
Le domande insoddisfatte di casa popolare, Osservatorio abitativo sociale Città Metropolitana di Torino, 2015
Nella città di Torino nel solo anno 2015 la domanda insoddisfatta di casa popolare ha riguardato ben 13.122 famiglie inserite in graduatoria. Nel resto della Città Metropolitana, dunque in tutti i comuni con nell’edilizia residenziale pubblica con l’esclusione della città capoluogo, la domanda ha riguardato 5.489 famiglie; nell’intera Città Metropolitana si contano complessivamente 18.611 famiglie aventi diritto ma ancora in attesa di casa popolare. L’intensità massima grava su Torino e prima cintura, per allargarsi in modo molto significativo anche sui territori del carmagnolese, pinerolese, bassa Val Susa, chivassese, eporediese sino ad arrivare ai territori montani nord.
La cartografia, per maggior chiarezza, è stata corredata da una tabella con i primi venti comuni in fabbisogno di edilizia residenziale pubblica per quantità, con la specificazione delle relative domande insoddisfatte nell’edilizia residenziale pubblica nelle rispettive graduatorie comunali.
CENNI SUL PROFILO DEGLI ASSEGNATARI DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Complessivamente nell’edilizia residenziale pubblica gestita da Atc del Piemonte Centrale vivono circa 26.000 famiglie (di cui circa 16.700 solo a Torino). Di queste oltre 20.000 (il 78%) si collocano nelle fasce reddituali definite di “sostegno” e “protezione”.
TABELLA FASCE REDDITO CANONE 2 FASCE
REDDITO ANNUO
CANONE MEDIO MENSILE
0 – 6.000 euro
54 euro
PROTEZIONE
6.001 – 20.000 euro
94 euro
STABILITA’
20.001 – 30.000 euro
182 euro
SICUREZZA
30.001 – 40.000 euro
262 euro
SOSTEGNO
Fonte dati: ATC PIEMONTE CENTRALE 9 maggio 2016
IL CANONE MEDIO AMMONTA A CIRCA 90 EURO MENSILI, LE SPESE MEDIE DELLE UTENZE EXTRA CANONE AMMONTANO A CIRCA 99 EURO MENSILI
esclusivamente da over 65 = 30%; nuclei composti esclusivamente da under 40 = 6%; anzianità di assegnazione > 30 anni = 26%; anzianità di assegnazione compresa tra i 10 e i 30 anni = 47%; anzianità di assegnazione < 10 anni = 27%.
REDDITO ANNUO
MEDIA
reddito medio da lavoro dipendente
euro 13.352 lordo
reddito medio da lavoro autonomo
euro 9.821 lordo
reddito medio da pensione reddito medio esente (es. pensione d’invalidità)
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Più della metà dei nucei famigliari residenti nelle case popolari presenta un ISEE inferiore ai 6.000 euro annui (numero di famiglie comprensivo di quelle a reddito zero). Nella sola città di Torino abitano nell’edilizia residenziale pubblica gestita da Atc del Piemonte Centrale poco più di 37.400 persone che hanno le seguenti fasce di reddito medio: ATC Bilancio Sociale
Qualche altro dato significativo sulla popolazione residente assegnataria di edilizia residenziale pubblica: nuclei composti
euro 11.442 euro 5.383
Nota: 1 persona coeff. 1; 2 persone coeff. 1,05; 3 persone coeff. 1,16; 4 persone coeff. 1,37; 5 o più persone coeff. 1,56
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LE ATC E L’AMBITO TERRITORIALE Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 23 settembre 2014, il testo del disegno di legge n. 2 “Riordino delle Agenzie Territoriali per la Casa. Modifiche alla legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3 (Norme in materia di edilizia sociale)”. Le Atc sono passate da 7 a 3: un’Agenzia per la casa del Piemonte Nord, per l’ambito territoriale Novara/Vco, Biella e Vercelli, un’Agenzia per la casa del Piemonte Centrale, per l’ambito territoriale della Provincia di Torino e un’Agenzia per la casa del Piemonte Sud che subentra alle Atc di Alessandria, Asti e Cuneo.
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LOCALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
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Le Atc sono enti pubblici di servizio, non economici, ausiliari della Regione, dotati di autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa, contabile, attuano e gestiscono il patrimonio di edilizia sociale ed esercitano le funzioni loro attribuite ai sensi della presente legge con competenza estesa al rispettivo ambito territoriale. L’Atc Piemonte Centrale ha sede a Torino e competenza nei 22 aggregati (ambiti) di Comuni definiti dalla Regione Piemonte (Torino e oltre 100 Comuni dell'intera provincia con una vasta dislocazione geografica).
QUANTIFICAZIONE DEL PATRIMONIO
I compiti e le funzioni dell'Agenzia sono fissati dalla legge regionale 3 del 17 febbraio 2010 che disciplina le norme in materia di edilizia sociale. La legge regionale n. 3 è intervenuta modificando le precedenti normative (L.R. n.11/1993 e L.R. 46/1995) in materia di edilizia sociale, al fine di adottare una politica organica dell'edilizia residenziale pubblica.
L’art. 3 stabilisce i requisiti per l’assegnazione tra cui: essere residente o prestare attività lavorativa da almeno tre anni nel Comune o ambito territoriale che emette il bando ISEE max 20.784,77 euro annui (aggiornato 2016)
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LA LEGGE DI RIFERIMENTO
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LO STOCK ABITATIVO PER PROPRIETÀ EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA
(dati aggiornati al 31 dicembre 2015)
Nella Città Metropolitana di Torino il patrimonio di edilizia sociale sul totale delle abitazioni complessive rappresenta oggi circa il 2,2%. In Italia il patrimonio di edilizia sociale sul totale delle abitazioni complessive rappresenta il 3,3%.
ALLOGGI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
28.136
alloggi edilizia residenziale pubblica
251
18.158
di proprietà Atc
8645
di Ipab
832 36
di proprietà del Comune di Torino
di Comuni vari
dell’Asl
214
del Demanio
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ALLOGGI EDILIZIA NON RESIDENZIALE PUBBLICA (privati, agevolati, patto futura vendita, ristrutturazioni)
985
unità immobiliari
512
58
270
di Ipab
76 9
20
di proprietà Atc
di proprietà del Comune di Torino
di Comuni vari
dell’Asl
60
di proprietà del Ministero della Giustizia
IDENTITÃ&#x20AC; AZIENDALE
LA NOSTRA STORIA Il fenomeno dell’urbanesimo che interessò tutta la penisola italiana dai primi anni del portò con sé come immediata conseguenza la questione intrinseca del sovraffollamento delle città e, di fatto, il problema concreto della carenza di abitazioni in cui collocare le famiglie. Per far fronte a questa situazione lo Stato Italiano (allora Regno d’Italia) diede vita ad un importante processo legislativo e strutturale che, nello specifico panorama torinese, può essere così brevemente sintetizzato:
1903 emissione del primo provvedimento organico inteso a ricercare un rimedio all’assillante problema delle abitazioni minime; 1907 nasce l’Istituto per le Case Popolari (Regio Decreto 7 dicembre 1907); 1912 sorgono otto quartieri (o gruppi come erano allora denominati) per un totale di 2.398 alloggi con 4.449 camere affittabili;
1917 molte popolazioni del Veneto sono costrette dalla guerra con l’Austria a lasciare le loro terre. Una parte di questi profughi, dirottata proprio su Torino, trova sistemazione negli alloggi sfitti delle case popolari;
1928 vengono realizzati tre gruppi di quartieri (il decimo sorto sull’area donata dalla città di Torino dalla cascina "La Piossasca", undicesimo, dodicesimo, tredicesimo, quattordicesimo e quindicesimo) per un totale di 2.226 alloggi;
1936 registrazione presso la Corte dei Conti del decreto 18 luglio 1936 che sancisce il riconoscimento dell’Istituto Autonomo Case Popolari, I.A.C.P. della Provincia di Torino approvando il nuovo Statuto;
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1940 sorgono gli attuali quartieri sedicesimo, diciassettesimo, ventiduesimo e ventitreesimo per un totale di 1.253 alloggi;
dal 1945 le proprietà dell’Istituto vengono duramente danneggiate nel conflitto bellico: sono 252 gli alloggi andati totalmente distrutti e 3.425 quelli danneggiati. I primi anni del dopoguerra vedono pertanto l’Istituto impegnato ad affrontare il pesante lavoro di ricostruzione e di riparazione dei danni. Si progetta il completamento del quartiere di Mirafiori e dal punto di vista edilizio si vede un miglioramento qualitativo degli alloggi realizzati.
1953 iniziano a sorgere i grandi complessi del Regio Parco, della Falchera, di Lucento, Santa Rita. Contemporaneamente vengono assegnati in amministrazione gli stabili delle case statali e della Gestione Ina-Casa;
1962 entrano in vigore le leggi 167 del 18 aprile 1962 e 60 del 14 febbraio 1963. La prima, con l’esaurirsi del patrimonio di aree di proprietà dell’ente o del Comune, assicura il reperimento di aree per gli ulteriori insediamenti abitativi economci popolari. Con la seconda viene istituita la Gestione Case per Lavoratori, la Gescal, che liquida il patrimonio della gestione Ina-Casa. La consistenza del patrimonio al 31/12/1962 è di 22.307 alloggi;
1974 il continuo flusso migratorio e le tensioni sociali di questi anni culminano con le occupazioni di massa di abitazioni pubbliche. Per far fronte a questa situazione, l’Istituto, in accordo con la Fiat, realizzò un piano di abitazioni destinato preva lentemente ai dipendenti dell’industria. Vengono costruiti oltre 4mila alloggi ubicati a Torino, Orbassano, Crescentino e Vol vera. Viene attivato un intervento straordinario finanziato dalla Gescal e localizzato a Falchera Nuova (1370 alloggi), Mirafiori Sud (830 alloggi), Altessano-Venaria (800 alloggi) e in altri centri della provincia. Con i finanziamenti delle leggi 513 del 1977 e 457del 1978 si predispone un vasto piano di intervento di risanamento per tutti i quartieri costituiti prima del 1925, per un totale di 1644 appartamenti riqualificati.
1993 nella prospettiva del riordino delle autonomie locali, con legge regionale 11 del 26 aprile 1993, l’Istituto viene trasformato in Atc (acronimo di Agenzia Territoriale per la Casa), e diventa Ente Regionale operante nel campo dell’edilizia pubblica.
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2010 la Regione Piemonte vara la nuova legge 17 febbraio 2010, n. 3 “Norme in materia di edilizia sociale” che disciplina l’edilizia sociale;
2014 il Consiglio Regionale approva il testo del disegno di legge n. 2 “Riordino delle Agenzie Territoriali per la Casa”: le Atc passano da 7 a 3.
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LA CARTA DEI VALORI L’Atc del Piemonte Centrale intende assolvere i propri compiti statutari avendo, come preciso obiettivo, la qualità dei servizi erogati e l’accrescimento della soddisfazione dei propri utenti. Per il raggiungimento dei propri obiettivi si ispira a criteri gestionali di massima trasparenza ed imparzialità ed a criteri operativi di efficacia ed efficienza. I valori che Atc persegue sono: CENTRALITÀ DELLA PERSONA: rispettare l’individuo all’interno e all’esterno dell’azienda. Adottare un comportamento etico basato su principi di integrità ed affidabilità nei confronti dei propri interlocutori. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE: individuare percorsi di formazione personalizzata dei collaboratori e condividere processi di miglioramento trasversali.
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ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DEGLI UTENTI E TRASPARENZA: perseguire il soddisfacimento del bisogno abitativo dei soggetti che hanno difficoltà ad accedere al mercato della casa, operando secondo criteri di obiettività, imparzialità e giustizia, favorendo il diritto all’informazione e alla trasparenza e garantendo la possibilità di formulare suggerimenti ed indicazioni volti al miglioramento del servizio.
RESPONSABILITÀ VERSO il TERRITORIO E LA COMUNITÀ: realizzare programmi edilizi fortemente inseriti nel contesto comunitario e sociale, che rappresentino occasione di riqualificazione e miglioramento della qualità della vita e dei rapporti umani, rapportandosi costantemente con i diversi soggetti che operano nel territorio.
MISSION
VISION
Atc è un soggetto pubblico che persegue il pubblico interesse identificato con l'obbligo sociale di fornire appartamenti economici da porre a disposizione delle categorie di cittadini meno abbienti e di provvedere all'amministrazione e alla gestione del proprio patrimonio e di quello che le viene affidato da altri enti pubblici.
Dare la possibilità ai propri utenti di poter usufruire di appartamenti ad un canone agevolato rispetto alle normali condizioni di mercato. Atc del Piemonte Centrale risponde al fondamentale bisogno di protezione e tutela della famiglia e della persona, nonché al diritto all’abitazione così come sancito all’art. 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti
L’Agenzia concorre al soddisfacimento del fabbisogno abitativo dell’ambito territoriale di competenza con particolare attenzione nei confronti dei cittadini in condizione di debolezza sociale. Atc provvede inoltre ad attuare interventi finalizzati al recupero e alla conservazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e dei relativi servizi, attraverso processi di riqualificazione, tramite risorse dello Stato, delle Regioni, di altre istituzioni, tramite l'impiego di proprie risorse e tramite la partecipazione a consorzi o società miste, per la formazione, attuazione
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RISPETTO E TUTELA DELL’AMBIENTE: impegnarsi attivamente nella ricerca di uno sviluppo compatibile mediante la progettazione e l’attuazione d’interventi che siano rispettosi dell’ambiente e che salvaguardino l’esistente. Promuovere occasioni di formazione nei settori dell’edilizia sostenibile della bioarchitettura, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
dell’Uomo e all’art. 34 del Trattato di Lisbona.
LA REGIONE PIEMONTE E IL DIRITTO ALLâ&#x20AC;&#x2122;ABITAZIONE In attuazione dell'articolo 117 della Costituzione e dell'articolo 10 dello suo Statuto (Diritto all'abitazione e tutela del consumatore), la Regione Piemonte riconosce e promuove il diritto all'abitazione mediante politiche territoriali e abitative tese ad assicurare il fabbisogno delle famiglie e delle persone meno abbienti e di particolari categorie sociali. La Regione esercita la propria azione legislativa, regolamentare, amministrativa, di programmazione, di indirizzo e di coordinamento finalizzata alla promozione dell'edilizia sociale, nonchĂŠ di controllo ai sensi della legge 3/2010, disciplinante anche il riordino degli enti operanti nel settore. La legge disciplina il sistema dell'intervento pubblico nel settore dell'edilizia sociale attraverso: a) l'individuazione delle modalitĂ di assegnazione degli alloggi e di calcolo del relativo canone di locazione; b) l'ordinamento degli enti operanti in materia;
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c) la definizione dei criteri per l'alienazione degli alloggi.
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OBIETTIVI STRATEGICI In un’articolazione organizzativa allargata, il servizio pubblico per l’edilizia sociale viene svolto dall'Atc e dalle sue società, senza sovrapposizioni e in un continuum funzionale, seppur con le distinzioni societarie necessarie e opportune. L'attuale organizzazione dell'Agenzia, ente pubblico non economico, ausiliario della Regione Piemonte, è frutto di successivi interventi volti a migliorare la risposta ai bisogni dell'utenza. L'ente, trascurando i servizi di staff all'organizzazione (risorse umane, contabilità, flussi finanziari ecc.), è di fatto strutturato per svolgere cinque compiti fondamentali: a) Gestione amministrativa del patrimonio (proprio o affidato, nonché condomini); b) Gestione tecnica del patrimonio (proprio o affidato, nonché condomini);
FOCUS STRATEGICI DI MIGLIORAMENTO
Riduzione dei tempi di attesa per l’assegnazione degli alloggi di risulta Ruolo proattivo nella prevenzione della morosità Migliorare ascolto e dialogo con le famiglie e gli utenti
Aumentare la presenza e migliorare la qualità di vita sul territorio Potenziamento dei servizi innovativi all’utenza Maggiore attenzione è posta sugli aspetti relazionali dell'operato: come per tutti gli altri comparti della pubblica amministrazione, il ruolo del cittadino è ormai consolidato in utente e non più alla strega di “suddito ”, come in passato. Perciò l'attenzione all'utenza, che già oggi è al centro di alcuni comparti organizzativi, deve essere diffusa capillarmente all’interno dell’organizzazione.
c) Presidio, incremento e valorizzazione del patrimonio; d) Presidio, nel campo dell’edilizia sociale, delle politiche assistenziali rivolte alle famiglie e alle persone meno abbienti e a particolari categorie sociali;
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e) Housing sociale. In anni di disponibilità economiche per investimenti importanti (si pensi che dall’anno 2000 sono stati eseguiti appalti di lavori per circa 800 milioni di euro), la valorizzazione del patrimonio è stata potenziata e molto sforzo è stato compiuto per creare una situazione di estrema efficienza nel mondo delle costruzioni e delle manutenzioni straordinarie, improntata al sistema della Qualità aziendale UNI ISO 9000. La spinta all'incremento del patrimonio, tramite nuove realizzazioni, ha però in questo momento subito una battuta d’arresto per ridotta disponibilità di fondi. Il bagaglio tecnico non verrà ovviamente disperso, ma potrà essere meglio indirizzato verso tutti quegli interventi di efficientamento, messa in sicurezza e ad altre attività che preservino il valore di questo asset fondamentale.
empowerment dei territori
servizio abitativo sociale: consapevolezza di un ruolo sociale prioritario sul territorio 26
sostenibilità sociale
GOVERNANCE E ASSETTO ORGANIZZATIVO
Organo di vertice di Atc è il consiglio di amministrazione, che opera nell’ambito degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Regionale, in accordo con la programmazione degli enti locali territoriali, e svolge attività di programmazione e di indirizzo gestionale ed amministrativo. Dura in carica 5 anni ed è composto da 3 membri: presidente, vicepresidente e consigliere di amministrazione. Il presidente è il legale rappresentante di Atc. Convoca e presiede il consiglio di amministrazione, assicura l’attuazione degli indirizzi fissati dal Consiglio, sovrintende al buon funzionamento dell’ente e vigila sull’esecuzione delle deliberazioni. Il presidente esegue gli incarichi affidatigli dal consiglio di amministrazione e, in caso di necessità e urgenza, adotta, sotto la propria responsabilità, i provvedimenti di competenza del consiglio che devono essere sottoposti alla ratifica del consiglio stesso nella prima adunanza successiva.
Il direttore generale è nominato dal consiglio di amministrazione su designazione del presidente. Al direttore spetta la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l’adozione di tutti gli atti che impegnano l’ente verso l’esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e strumentali e di controllo; il direttore è responsabile della gestione e dei relativi risultati. Il revisore legale è nominato dal Consiglio Regionale ed è scelto tra gli iscritti al registro dei revisori legali. Esercita le funzioni di controllo generale su tutti gli atti dell'Atc che implicano impegni di bilancio in conformità, in quanto applicabili, alle norme del codice civile, e attesta la rispondenza dei bilanci alla contabilità dell'esercizio, relazionando al consiglio di amministrazione e alla conferenza dei sindaci con cadenza quadrimestrale in ordine alla attività di controllo espletata.
Foto R. Moncalvo (archivio studio arch. C. Bordogna)
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I compiti e le funzioni dell'Agenzia sono fissati dalla legge regionale 3 del 17 febbraio 2010 che disciplina le norme in materia di edilizia sociale definendo le Atc "...enti pubblici di servizio, non economici, ausiliari della regione, con competenza estesa al territorio delle rispettive province" dotate di autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa e contabile.
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IL GRUPPO ATC: LE SOCIETÀ IN HOUSE Per rispondere in maniera più efficace ed efficiente ai bisogni degli utenti, in particolare per esigenze di manutenzione e servizi all’inquilinato, e per consentire maggiori entrate di denaro da reinvestire nel patrimonio, a partire dai primi anni duemila Atc costituisce cinque società in house:
ATC PROJET.TO S.r.l. nasce nel 2002 allo scopo di svolgere servizi tecnici di progettazione, direzione lavori e altre attività connesse al campo dell'ingegneria civile. EXE.GESI S.p.A viene costituita nel 2002 con lo scopo di gestire gli impianti tecnologici, gli impianti di sollevamento, l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici e tutti servizi connessi al patrimonio immobiliare. MA.NET S.r.l. è costituita nel 2004 con lo scopo di provvedere alla manutenzione edile ed impiantistica nell'ambito del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
GETICA S.r.l nasce nel 2004 con lo scopo di gestire il sistema informatico interno dell'ente, delle sue società e l'esercizio del call center per la segnalazione di interventi di manutenzione e di emergenza ascensori. Fornisce inoltre servizi alla casa madre per qualità, contabilità e controllo gestione, archivistica, servizi di integrazione al welfare locale, progettazione europea. G.IM S.r.l. è costituita nel 2004 con lo scopo di fornire servizi alla casa madre nel campo della gestione dei contratti di natura privata e nella gestione delle attività amministrative legate alle amministrazioni condominiali.
LA RIORGANIZZAZIONE
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Constatata l’esigenza di razionalizzazione dei processi gestionali interni e dei costi di struttura per sopperire alla progressiva riduzione del finanziamento dell'attività edilizia da parte dello stato, il consiglio di amministrazione, con deliberazione n. 115 del 29 ottobre 2015, ha disposto di raggruppare le società a responsabilità limitata Atc Projet.to, G.Im e Getica in un'unica persona giuridica: Casa Atc Servizi srl, abbreviata in Case. Il processo di riorganizzazione e razionalizzazione prevede inoltre l’accorpamento del personale di Ma.net in Exe.gesi per dare vita ad un’unica società operativa.
28 Foto Miccone (archivio studio arch. C. Bordogna)
SCHEMA DELL’ORGANIGRAMMA E STRUTTURA MINTZBERG MODELLO DI MINTZBERG – ATC PIEMONTE CENTRALE
Vertice Strategico Cda-DG-Presidenza
Tecnostruttura Cug Collegio sindacale Odv Collaboratori esterni
Staff di supporto Linea Intermedia Middle management
Risorse umane Economato Servizi flussi economici Società in house
Nuclei Operativi
VERTICE STRATEGICO: Direttore generale; C.d.A.; Presidente. STAFF DI SUPPORTO: Servizio Risorse Umane ed Economato; Servizio Avvocatura; Servizio Contabilità, Bilancio e Finanza di gruppo; Servizio Sistema Informativo; Servizio Controllo Flussi Economici; Exe.Gesi; Casa Atc servizi; società appaltatrici di servizi interni (mensa, pulizie). TECNOSTRUTTURA: Cug; Consigliera di fiducia; Organismo Indipendente di Valutazione; Collaboratori esterni (ODCEC, Università, Politecnico) ; Collegio Sindacale.
LINEA INTERMEDIA: middle management, raccoglie informazioni di feedback dal nucleo operativo e le trasmette ai superiori, mantiene i contatti tra i manager e gli organi di staff dai quali è interdipendente, contribuisce alla formulazione della strategia.
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Settore amministrazione e gestione, settore tecnico , servizi manutentivi
NUCLEI OPERATIVI: Settore Amministrazione e Gestione; Settore Tecnico; Ma.Net.; Exe.Gesi; Case Atc servizi, società appaltatrici e subappaltatrici di attività tipiche dell’azienda.
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ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO ATC (riferito allâ&#x20AC;&#x2122;anno 2015)
A.T.C. Torino
100%
100%
57,5%
Ma. Net S.r.l.
Getica S.r.l. 100%
ATC Projet.to S.r.l.
100%
EXE.GESI S.p.A.
G.IM S.r.l. PARTNER ESTERNI
5% PARTNER ESTERNI
COMAT S.p.A.
37,5%
49%
EX.EL S.r.l.
COFELY Italia S.p.A.
30%
ASM S.p.A.
55%
COM.EX Energia S.r.l. SINLOC S.p.A.
51%
5%
44,5%
Ge. SI S.r.l.
A2A S.p.A.
15% 50,5%
ALER Brescia
ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO ATC aggiornato 2016 dopo riorganizzazione
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A.T.C. Torino
100%
CASE S.r.l.
(Ex Getica, G.Im e Atc Projet.to)
100%
100%
EXE.GESI S.p.A.
Ma. Net S.r.l.
(in liquidazione dal 07/07/2016)
PARTNER ESTERNI 51%
30
EX.EL S.r.l.
49%
COFELY Italia S.p.A.
IL PATRIMONIO INTANGIBILE Tramite la prima redazione del bilancio sociale, il gruppo Atc, coerentemente con l’adozione del Metodo Piemonte, intende avviare un processo di rendicontazione dei propri asset intangibili, costituiti da tutti quei valori di carattere non contabile che consentono di monitorare l’efficacia della stra-
tegia societaria nel creare valore a breve, medio e lungo termine. L’obiettivo chiave di questo processo è di oltrepassare il semplice concetto di impresa produttrice di beni e servizi per affermare quello di produttore di una particolare cultura imprenditoriale.
QUALITÀ E CSR
Nel 2001 l’ente ha superato la visita di prima certificazione, da parte dell’ente internazionale di certificazione Bureau Veritas, per i servizi Gestione Utenza e Manutenzione, estesa l’anno successivo all’intera Atc. L’introduzione della nuova norma ISO9001:2000 la “Vision” e relativa certificazione trasforma Atc in un sistema aziendale globale che ha come fine il perseguimento della soddisfazione del cliente e il miglioramento continuo delle sue prestazioni. Atc mantiene e rinnova la certificazione del sistema qualità e la aggiorna anche alla successiva revisioni, 9001:2008 ed ora è in fase di nuova certificazione per la nuova norma 2001:2015, con un’ulteriore trasformazione e miglioramento nell’analisi dei propri processi. La certificazione raggiunta con successo è un riconoscimento di valore degli sforzi compiuti, ma anche l’impegno dell’azienda ad aumentare con continuità nel tempo il livello delle prestazioni erogate. Un impegno forte, mirato al bene dell’ente e dei suoi clienti. A partire dal 2009 Atc, con la partecipazione al gruppo di lavoro europeo di enti coinvolti nel social housing, sviluppa il proprio progetto di Responsabilità Sociale di Impresa.
Nella moderna visione di conduzione aziendale, per quanto concerne il settore del social housing, occorre volgere l’attenzione anche a nuovi elementi: le performance economiche, il contributo dato al territorio sul quale si lavora e le modifiche apportate allo stesso, la contrattualizzazione con le controparti su differenti missioni aziendali quali coesione sociale, performance energetica ed altri argomenti non caratteristici della gestione. Il concetto di responsabilità sociale può essere interpretato in diversi modi. La visione di Atc della responsabilità sociale è dimostrare come gli organismi associati abbiano volontariamente incorporato aspetti sociali ed ambientali nell’attività in cooperazione con i propri portatori d’interesse. Tutto ciò in una prospettiva di responsabilità e di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, mantenendo allo stesso tempo un atteggiamento etico verso i dipendenti. Questi obiettivi vengono ripresi nel sistema di Responsabilità Sociale di Impresa (RSI), o Corporate Social Responsibility (CSR), secondo la dicitura anglosassone. La CSR permette di dare risalto all’azione e di evidenziare il processo che già si è avviato nonché di sistematizzarne i risultati e mostrare le pratiche che l’Ente ha in atto: un sistema di gestione attraverso la definizione di indici ed indicatori, di pianificazione e di controllo, con obiettivi misurabili e misurati. In questo modo è possibile la misurazione diretta interna ed esterna per quello che concretamente viene svolto (evidenziando non solo quanto di positivo, ma anche i progressi che ancora si possono compiere).
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Il Sistema Qualità è stato sviluppato dal 1999 e ha portato, nella sua prima fase alla definizione razionale dell’iter delle pratiche, all’efficienza nell’organizzazione del lavoro ed alla semplificazione della burocrazia verso gli utenti
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LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER Gli stakeholder di Atc sono tutti gli attori (persone, aziende, organizzazioni ecc.) che sono interessate alle sue attività o ne sono influenzate. Ogni stakeholder è portatore di aspettative ed esigenze e responsabilità sociale. Riuscire a soddisfarle nel miglior modo possibile è la sfida e l’obiettivo che Atc si pone.
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L’Atc del Piemonte Centrale monitora gli impatti della propria azione su tutti gli stakeholder. L'ente infatti ritiene che in tutti i settori di attività si debbano adottare misure che prevengano e che minimizzino i rischi (in particolar modo legati alla morosità, alla messa in sicurezza degli alloggi e alla conflittualità) non
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solo per un adempimento formale di legge, ma anche per creare le basi per una crescita di performance, per cogliere nuove opportunità e per migliorare ulteriormente il rapporto con gli stakeholder. Una importante garanzia nei confronti dei portatori d’interesse interno deriva dall’integrità e dai valori etici delle persone che operano nell'ente e di coloro che amministrano ed effettuano il monitoraggio delle attività. A tal fine l’Atc del Piemonte Centrale si è dotata di un codice di comportamento.
STAKEHOLDER
STAKEHOLDER FATTORI DI SUCCESSO
Società e Fornitori (esterni)
trasparenza e correttezza; puntualità nei pagamenti; affidabilità; qualità dei servizi
Governo / Comune / Regione
creazione di valore per il territorio; trasparenza; rispetto degli adempimenti di legge e della normativa; tutela fasce più deboli società; informazione sul contesto sociale; risposta a problemi sociali
Circoscrizioni, Sindacati Inquilini
disponibilità; apertura al dialogo; ascolto; celerità nella risoluzione dei problemi; valorizzazione territori, promozione di reti
Creditori / Finanziatori
puntualità nei pagamenti; trasparenza; correttezza; affidabilità; redditività ed economicità della gestione
Utenti / Inquilini
correttezza; celerità nella risoluzione problemi; semplificazione amministrativa; facilità comunicativa; empatia e sostegno; qualità del servizio; sicurezza degli stabili; manutenzione efficace; ausilio nel risparmio energetico e nella riduzione degli sprechi
Comunità locale e ambiente
creazione di valore per il territorio; concertazione dello sviluppo; informazione; riduzione degli impatti ambientali; rimozione materiali inquinanti; utilizzo fonti a energia pulita nelle strutture
Collaboratori / Consulenti Esterni
rispetto linee strategiche pianificate; professionalità; trasparenza e correttezza; affidabilità; puntualità nel pagamento onorario
Enti Territoriali (Agenzia delle Entrate, Università…)
trasparenza; rispetto dei requisiti cogenti; condivisione buone pratiche; condivisione informazioni
Organizzazioni del Terzo Settore
condivisione informazioni; individuazione bisogni e necessità particolari per specifici soggetti; condivisione buone pratiche; continuità di cooperazione
Personale
pari opportunità, coinvolgimento e valorizzazione; riconoscimento del merito; crescita professionale; stabilità del lavoro; salute e sicurezza sul lavoro
Sindacati lavoratori
disponibilità; apertura al dialogo; ascolto; celerità nella risoluzione dei problemi
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 06/2016 Strutture Dirigenziali Direzione Generale Servizio Sistema Informativo
Servizio Contabilità e Bilancio, Finanza di Gruppo
Servizio Controllo Flussi Economici e Finanziari
Servizio Avvocatura Servizio Risorse Umane ed Economato
Settore Tecnico
Settore Amministrativo e Gestione
Servizio Manutentivo Servizio Utenza
FUNZIONI
Servizio Amministrazioni Immobiliari
STAKEHOLDER
DIREZIONE GENERALE
Il direttore generale per la sua funzione intrattiene rapporti con le organizzazioni sindacali, del personale lavoratore e degli inquilini, con specifici uffici della Regione e dei Comuni, con associazioni, banche, Università e Politecnico, Forze dell'Ordine, Federcasa. All'interno dell'ente si relaziona con il consiglio di amministrazione, il presidente, il vicepresidente, i direttori, i dirigenti del gruppo Atc, i funzionari
SETTORE AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
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Il direttore generale è responsabile della gestione dell'Agenzia. Sovraintende l'attività tecnico amministrativa e finanziaria, sulla base della programmazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali.
Il servizio Amministrazione e Gestione cura i rapporti con i condomini, le convenzioni con i Comuni per la gestione del patrimonio, la predisposizione e l'attuazione del piano vendite, le prelazioni in ambito di edilizia sociale, le ipoteche e le cancellazioni ipotecarie nonché le ordinanze e la restituzione di cauzioni, il coordinamento e la gestione di bandi al di fuori dell'ambito dell'edilizia sociale, la gestione della manutenzione dei locali commerciali, funzioni amministrative gestionali e commerciali attinenti l’attività sociale dell’ente, le convenzioni con le società partecipate. Nell'ambito delle attività svolte, il servizio si relaziona con proprietari ed inquilini, sindacati inquilini, specifici uffici della Regione e dei Comuni, comitati inquilini, associazioni, banche, Agenzia delle entrate. All'interno dell'Ente, invece, i normali interlocutori sono il CdA, il presidente, i dirigenti del gruppo Atc, i funzionari.
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FUNZIONI
STAKEHOLDER
SERVIZIO RISORSE UMANE ED ECONOMATO Le principali funzioni del servizio riguardano il personale lavoratore e la manutenzione della sede Atc. Il servizio cura pertanto gli adempimenti fiscali e contributivi dei dipendenti, la gestione previdenziale, la formazione, la sicurezza manutentiva della sede in coordinamento coi tecnici Atc. Gli abituali interlocutori sono fornitori e aziende che lavorano per Atc, l'Inps, l'Inail, la Regione, i servizi educativi della Città di Torino, Gtt, sindacati dei lavoratori, enti di formazione. All'interno si relaziona con tutti i dipendenti Atc, il CdA, il presidente, il direttore generale, Il servizio Avvocatura.
SERVIZIO CONTROLLO FLUSSI ECONOMICI E FINANZIARI Il servizio si occupa del recupero dei crediti, della gestione delle procedure legali in collaborazione con l’Avvocatura per richieste di decadenza, dei rapporti con i Comuni per la morosità incolpevole, del recupero degli alloggi occupati irregolarmente, degli esposti relativi a violazioni del regolamento per l’uso degli alloggi, delle richieste di accertamento alla Polizia Municipale. Per le funzioni svolte, il servizio si relaziona con l'utenza, i sindacati inquilini, le forze dell'ordine, specifici uffici della Regione e dei Comuni, con il Terzo Settore. All'interno dell'ente il servizio si rapporta con il CdA, il presidente, il direttore generale, il servizio Utenza, l’Avvocatura, il servizio Amministrazioni Immobiliari, il servizio Contabilità e Bilancio, il servizio Tecnico Manutentivo, il servizio Amministrazione e Gestione.
SERVIZIO UTENZA Il servizio Utenza verifica il mantenimento dei requisiti degli inquilini previsti dalla legge per la loro permanenza nelle case di edilizia sociale, con richieste ad altre banche dati quali: Inps, Siatel, anagrafe, catasto, conservatoria, servizi sociali. Cura il censimento biennale, il fondo sociale e la corretta applicazione agli utenti del canone, gestisce i cambi alloggio. Il servizio si occupa inoltre di disdette, volture, subentri, ospitalità e segue i bandi di edilizia sociale. All'interno di questo servizio si trova l'Ufficio per le Relazioni col Pubblico.
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Per le funzioni svolte, il servizio si relaziona con l'utenza, la Regione, i Comuni, le forze dell'ordine. All'interno i normali interlocutori sono il CdA, il presidente, il direttore generale, l'Avvocatura, il servizio Amministrazioni Immobiliari, il servizio Contabilità e Bilancio, il servizio Tecnico Manutentivo, il servizio Amministrazione e Gestione, il servizio Controllo Flussi Economici e Finanziari.
SERVIZIO CONTABILITÀ E BILANCIO, FINANZA DI GRUPPO Il servizio si occupa del bilancio, delle dichiarazioni fiscali Atc, della comunicazione anagrafica tributaria, del coordinamento amministrativo, contabile e finanziario di Atc e delle società controllate, dei rapporti finanziari con i Comuni. Il servizio si occipa inoltre di nuove iniziativ e progetti speciali. Per le funzioni svolte i normali interlocutori sono il Collegio dei Revisori, tutte le varie Direzioni e servizi Atc, le società controllate, il CdA, il presidente, il direttore generale. All'esterno si relaziona con Regione, Comuni, banche.
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FUNZIONI
STAKEHOLDER
SERVIZIO AVVOCATURA Il servizio esercita il patrocinio legale a favore dell’ente e cura i rapporti con eventuali patrocinatori del libero Foro. Presta pertanto assistenza e consulenza per supportare l’attività degli Organi e degli uffici di Atc e gestisce le procedure di recupero coattivo della morosità relativa alle locazioni e di rilascio degli immobili locati. Il servizio si relaziona con Regione, Comuni, Tribunali, avvocati, la Procura della Repubblica, la Questura, i commissariati. All'interno dell'ente si rapporta con il CdA, il presidente, il direttore generale e tutte le varie direzioni e servizi Atc.
SERVIZIO AMMINISTRAZIONI IMMOBILIARI Il servizio segue l'amministrazione degli stabili gestiti da Atc. Pertanto cura i rapporti con gli inquilini, l'amministrazione dei condomini e le relative assemblee, la manutenzione ordinaria degli stabili e predispone il fabbisogno manutentivo.
Per le funzioni svolte il servizio si relaziona con gli inquilini, i proprietari degli alloggi nei regimi condominiali e gli amministratori privati dove presenti, i sindacati inquilini, i comitati inquilini. Si rapporta inoltre con i Comuni, le forze dell'ordine, le imprese e i fornitori, i notai, le assicurazioni, le Asl, l'Agenzia delle entrate. All'interno dell'ente si relaziona co il CdA, il presidente, il direttore generale, le società controllate e tutte le varie direzioni e servizi Atc.
SETTORE TECNICO E SERVIZIO MANUTENTIVO Il servizio segue la gestione tecnico-amministrativa dell’intero ciclo di vita dei progetti edilizi, nel'ambito della manutenzione straordinaria. Provvede all'eliminazione delle barriere architettoniche e alla progettazione per l'efficientamento energetico, nonché agli interventi per la messa in sicurezza degli impianti negli alloggi. Coordina e cura il monitoraggio dell'amianto e provvede all'eventuale bonifica dove necessario.
SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO Il servizio cura le banche dati con la gestione e conservazione della documentazione informatica, coordina i sistemi informatici aziendali e la gestione sistema di qualità
Il servizio si relaziona con il Comune di Torino, la Città Metropolitana e la Regione Piemonte. All'interno dell'ente si rapporta con il presidente, il direttore generale, tutte le varie direzioni e servizi Atc e le società controllate.
ATC Bilancio Sociale
Il servizio si relaziona con Regione, Comuni, Federcasa, Questura, Procura, Asl e Arpa, sindacati inquilini, condomini, amministratori esterni, forze dell'ordine. All'interno si rapporta con il CdA, il presidente, il direttore generale, tutte le varie direzioni e servizi Atc e le società controllate.
35
36 ATC Bilancio Sociale
ATC Bilancio Sociale
RESPONSABILITÃ&#x20AC; ECONOMICA
37
RESPONSABILITÀ ECONOMICA NOTA esplicativa I dati rappresentati mettono a confronto il Rendiconto Finanziario per l’esercizio 2015 con il Bilancio di Previsione 2016, dopo l’ultima variazione di assestamento. È per questo che il risultato 2015 “chiude” con un avanzo di competenza pari ad € 409.645,81, mentre il 2016 – trattandosi ancora di una previsione - risulta in pareggio. Negli schemi seguenti si è cercato di fornire una rappresentazione che tenesse conto del ruolo sociale giocato dall’Agenzia. Invece di individuare la categoria del valore aggiunto per suddividerlo tra i vari fattori produttivi che va a finanziare, si è preferito porre l’accento sulla distribuzione complessiva delle risorse, anche di quelle a cui corrispondono stakeholder fornitori di beni e servizi. Le risorse correnti vengono attratte prevalentemente dai canoni di locazione addebitati agli utenti. Oltre ai canoni di locazione, queste entrate comprendono la ripartizione agli assegnatari delle quote di servizi per i quali Atc gestisce la fornitura al patrimonio (riscaldamento, acqua, illuminazione e pulizia parti comuni). Si tratta quindi di una fonte prevalentemente privata, rappresentata dal corrispettivo versato dagli assegnatari di alloggi di edilizia sociale, stabilito in maniera cogente dalla legge per tenere conto soprattutto delle condizioni economiche delle famiglie.
ATC Bilancio Sociale
Per contro, le risorse correnti attratte da enti pubblici (circa il 10% delle entrate correnti) derivano dalle prestazioni relative all’attività tecnica e dal compenso ricevuto per la gestione del patrimonio di altri soggetti pubblici.
38
Sempre con riferimento alle spese correnti, l’incremento tra 2015 e 2016 risulta determinato da maggiori risorse destinate alla manutenzione ordinaria degli stabili, oltre alla quota (derivante dall’applicazione dell’Avanzo di Amministrazione) destinata alla ristrutturazione e riorganizzazione delle società in house.
In generale, anche nella dinamica tra i diversi esercizi considerati, le spese di natura corrente sono nettamente superiori a quelle di natura capitale. Ciò sta ad indicare due elementi importanti da tenere presenti: Atc impiega le risorse attratte fondamentalmente nell’attività di gestione e di manutenzione ordinaria del patrimonio;
La spesa pubblica nazionale per interventi di edilizia sociale rappresenta un fattore assolutamente marginale.
Va infatti sottolineato, passando all’analisi della spesa in conto capitale, che le risorse provenienti dagli enti pubblici (in primis Stato e Regione) per finanziare l’acquisizione di nuovo patrimonio e per ristrutturare quello esistente hanno visto negli ultimi anni una progressiva e importante riduzione. La principale fonte di finanziamento per le operazioni di incremento e miglioramento del patrimonio sono pertanto rappresentate dai proventi delle vendite di alloggi agli assegnatari, sempre effettuate con prezzi determinati dalla legge. Si tratta di una soluzione che non è adatta al lungo termine (occorre vendere circa tre alloggi per avere le risorse per costruirne uno nuovo), ma è il minore dei mali data l’attuale situazione caratterizzata da una mancanza di risorse pubbliche. I dati relativi al 2016, tuttora di previsione in quanto derivanti dal bilancio assestato 2016.
Risorse attratte Esercizio 2015
Esercizio 2016
Applicazione Avanzo di Amministrazione Risorse attratte (di parte corrente)
1.600.000,00 80.374.598,16
81.631.691,29
derivanti da soggetti privati
72.971.806,87
73.205.647,08
derivanti da enti pubblici
7.402.791,29
8.426.044,21
Risorse attratte (di parte capitale)
44.875.435,45
98.725.245,86
derivanti da soggetti privati
31.675.846,51
48.843.841,49
derivanti da enti pubblici
13.199.588,94
49.881.404,37
125.250.033,61
181.956.937,15
Totali
Esercizio 2016 1%
36%
64%
Esercizio 2015 Applicazione Avanzo di Amministrazione Risorse attratte (di parte corrente) Risorse attratte (di parte capitale)
64%
ATC Bilancio Sociale
35%
39
Risorse attratte per fonte
derivanti da soggetti privati derivanti da enti pubblici
Applicazione Avanzo di Amministrazione Totale complessivo
16%
Esercizio 2015
ATC Bilancio Sociale
Esercizio 2016
104.647.653,38
122.049.488,57
20.602.380,23
58.307.448,58
125.250.033,61
180.356.937,15
-
1.600.000,00
125.250.033,61
181.956.937,15
32%
84%
40
Esercizio 2015
derivanti da soggetti privati derivanti da enti pubblici
Esercizio 2016
68%
Esercizio 2015
Esercizio 2016
-
1.600.000,00
80.374.598,16
81.631.691,29
Trasferimenti correnti da parte dello Stato
40.152,23
41.000,00
Trasferimenti correnti da parte delle Regioni
74.468,76
34.359,00
Trasferimenti correnti da comuni e provincia
22.299,37
22.300,00
105.731,97
172.000,00
Entrate da vendita di beni e prestaz. di servizi
49.034.988,21
50.680.043,94
Redditi e proventi patrimoniali
25.986.908,86
24.929.950,00
4.365.258,82
5.065.359,83
744.789,94
686.678,52
44.875.435,45
98.725.245,86
2.309.545,97
6.945.000,00
98,36
-
-
172.245,00
Riscossione di crediti ed anticipazioni
30.369.587,71
41.189.397,46
Trasferimenti dallo Stato
9.203.342,48
39.110.562,06
Trasferimenti da Comuni e Provincia
-
7.300.000,00
Assunzione di mutui
-
1.000.000,00
2.992.860,93
3.008.041,34
125.250.033,61
181.956.937,15
Applicazione Avanzo di Amministrazione Risorse attratte (di parte corrente)
Trasferimenti correnti da parte di altri enti
Poste correttive e compens. di spese correnti Altre entrate correnti Risorse attratte (di parte capitale) Alienazione di immobili e diritti reali Alienazione di immobilizzazioni tecniche Realizzo di valori mobiliari
Assunzione di altri debiti finanziari Totale complessivo
6
,1 98 4.5 .37
80
1.6
.63
81
Risorse attratte (di parte corrente)
75. 4.8
4
5
5,4
43
9
,2 91
6
5,8
24
5. .72
ATC Bilancio Sociale
Risorse attratte dettaglio
98
Risorse attratte (di parte capitale)
Esercizio 2015 Esercizio 2016
41
dettaglio risorse attratte di parte corrente
i li ti ti ti to ia izi ion nia ren ren inc Sta i en erv r r o r v eg s o t o o l l o l R i c c e pr trim 00 3 .d te 00 di a 2 ,94 ,00 se ,00 elle ,00 ed 59 ni e .300 arte .000, estaz .043 nti pa .950, i spe .359,8 entra 78,5 art ed 00 t 3 u p . r 0 . 6 r a . a 2 4 p e 0 d 9 m 2 5 1 p p e d 2 3 v 6 . 2 7 8 o r 6 a 4 s a ti 1 68 Alt ac 5.0 ti d ni e 50.6 i e pro 249 pen 6 ti d ren be ti d 99,37 rren ,97 8,7 t ren m cor i i ,23 r n 6 i o d 2 d o t e o 6 2 1 1 c r d .2 .4 4 ,2 en ti c ita 73 ti c .15 22 Re 908,8 ive e 258,8 74 cor 9,9 im en en 105. vend 4.988 40 . t 78 nti fer im . 6 t 5 m r s i e 8 e 4 6 e r a 3 r a 9 m sf 0 Tr 74 4.3 sfe 25 cor eri e d 49. Tra te Tra rat asf
Tr
t
En
s
Po
Esercizio 2015 Esercizio 2016
ATC Bilancio Sociale
dettaglio risorse attratte di parte capitale
i li ni to ari ari cia ea che utu zio ti r bili nzi Sta cni vin m a o a e i o o p t r l i n l 0 ni e d ,00 tic ,06 ri m 00 da eP 00 ,34 46 ti fi ili e 00,0 zio alo .245, ed an .397, enti 0.562 uni .000, nzion .000 debi .041 ob v zza .0 i i l m i i m 5 9 i u 0 d 2 b m 4 dit 1.18 sferim 9.11 a Co 7.300 Ass 1.00 i altr 3.008 17 zo di i mo 6.9 3 cre 4 im ne aliz i 6 ed i ti d o e Tra 8 d i 3 d , R e en az ion ,93 ,97 n ne 98 n z 4 , 5 m o o e 1 i n i i i 2 z s 4 er Al 7,7 60 su .54 na 3.3 Trasf cos .58 As 92.8 09 Alie .20 Ris .369 9 2.3 . 9 2 30 it dir
42
dettaglio risorse attratte di parte corrente Esercizio 2016
Esercizio 2015 1% 6%
0% 0%
1% 0%
6%
0% 0%
0%
32%
0%
0%
31%
61%
Trasferimenti correnti da parte dello Stato Entrate da vendita di beni e prestaz. di servizi Trasferimenti correnti da parte delle Regioni Redditi e proventi patrimoniali
62%
Trasferimenti correnti da comuni e provincia Poste correttive e compens. di spese correnti Trasferimenti correnti da parte di altri enti Altre entrate correnti
dettaglio risorse attratte di parte capitale Esercizio 2015
20%
0% 7%
5%
0% 0%
7%
1% 3% 7%
0%
0%
ATC Bilancio Sociale
0%
Esercizio 2016
40%
42%
68%
Alienazione di immobili e diritti reali Trasferimenti dallo Stato Alienazione di immobilizzazioni tecniche Trasferimenti da Comuni e Provincia
Realizzo di valori mobiliari Assunzione di mutui Riscossione di crediti ed anticipazioni Assunzione di altri debiti nanziari
43
44 ATC Bilancio Sociale
Risorse distribuite dettaglio
Risorse distribuite (di parte corrente)
Esercizio 2016
409.645,81
-
79.605.915,11
Spese per gli organi dell'ente
83.689.908,79
140.590,00
139.000,00
11.844.965,78
11.915.587,49
Spese per l'acquisto di beni di consumo e di servizi
8.412.376,13
9.845.820,00
Spese per prestazioni istituzionali
50.894.670,23
52.976.391,38
Oneri finanziari
180.597,20
220.500,00
Oneri tributari
4.524.191,30
4.271.000,00
Poste correttive e compensative di entrate correnti
3.608.524,47
3.321.609,92
-
1.000.000,00
45.234.472,69
98.267.028,36
9.323.342,48
46.199.562,06
131.960,85
150.000,00
Partecipazioni e acquisto di valori mobiliari
6.136.372,04
11.190.000,00
Concessioni di crediti e anticipazioni
21.853.633,82
29.056.132,61
IndennitĂ di anzianitĂ e similari al personale cessato dal servizio
347.000,00
160.000,00
Rimborso di mutui
433.763,63
317.000,00
-
-
7.008.399,87
11.194.333,69
Oneri per il personale in attivitĂ di servizio
Spese non classificabili in altre voci Risorse distribuite (di parte capitale) Acquisizione beni in uso durevole ed opere immobiliari Acquisizione di immobilizzazioni tecniche
Rimborsi di anticipazioni passive Estinzione debiti diversi Totale complessivo
125.250.033,61
.9
05
6 79.
1
,1 15
9
.68
83
Risorse distribuite (di parte corrente)
.
2, .47 234
45
6
8,3
69
,79
8 .90
181.956.937,15
02 67. 8.2
ATC Bilancio Sociale
Risorse avanzate
Esercizio 2015
9
Risorse distribuite (di parte capitale)
Esercizio 2015 Esercizio 2016
45
Risorse distribuite di parte corrente
i ri ri ti te izi ali izio voc zia ren uta on ll'en erv r i n erv e b e s i r z s o a r d t i i c l u t n d d 0 9 ni te 92 ,38 ,00 ,00 na ,00 eri stit ri fi ,00 itĂ 7,4 rga o e 820,0 tra 609, ili i .000 00 ne .500 ni i .391 On .000 ttiv 5.58 n m b li o 0 . o a O . . e i u a g 5 9 r 0 in 4 di ns 21 71 taz 2.976 ific .000 .91 pe 22 13 ale 9.8 3.3 4.2 1 i co 5 res tive ass 11 l d on ese 00 p a s i c p s r r S n 0 en 6,13 pe en ,47 0, pe 0,23 o 8 ,20 3 l b , 7 i 7 p 9 n , i e r 9 1 7 5 d 7 24 es 0.5 pe om 0.5 ese 2.3 to .19 .96 Sp 894.6 eri 14 e c 608.5 Sp 18 24 uis 8.41 44 e . 5 q On . . 8 v . i c 0 3 t 4 a 5 1 t ' l 1 rre er ese
Sp
p
ste
Po
co
Esercizio 2015 Esercizio 2016
ATC Bilancio Sociale
Risorse distribuite di parte capitale
46
e vol i al e ri ure iliari rsi tui ive d ich ion ariizio ilia l b n z i o ive b c o s mu a ass d o e v i m u p t i i 6 m p r i t d i i s n i 0 1 i m 0,00 n im 69 b se o 0 tic 2,0 ,0 on ni i lor de .333, an 132,6 nitĂ edal 0,00 bors 00,0 azio azi 00 be opere 9.56 0 a z e e v 0 0 e . z . . i n 4 9 n ili 0 di zia sato .00 Rim 17.0 nticip 56 90 dit zio 1.19 ob 15 izio ed 46.1 3 a isto 11.1 di cre 29.0 di ances 160 tin i uis s 1 u mm 5 q i d E q e i c i Ă l i 8 d A ,8 ac nit na ors 3 ion 2 ne 60 2,4 ,87 ni e 72,04 cess 33,8 Indepnerso 0,00 3,6 imb izio 31.9 .34 o 6 s i 99 i R 3 7 z 6 . 3 n 3 u 0 . 2 . . 1 a 3 q o 3 C 7.0 08 Ac 9.3 43 cip .136 .85 34 7.0 6 rte 21 Pa
Risorse distribuite di parte corrente Esercizio 2015 0% 0% 6% 4% 0%
Esercizio 2016 15%
0%
4% 1% 0% 14%
5%
11%
64%
12%
64%
Spese per gli organi dell'ente Oneri per il personale in attivitĂ di servizio Spese per l'acquisto di beni di consumo e di servizi Spese per prestazioni istituzionali
Oneri nanziari Oneri tributari Poste correttive e compensative di entrate correnti Spese non classi cabili in altre voci
Risorse distribuite di parte capitale Esercizio 2015
1% 1%
0% 0%
21%
12%
0%
ATC Bilancio Sociale
0% 15%
Esercizio 2016
47%
14% 30% 48% 11% Acquisizione beni in uso durevole ed opere immobiliari Acquisizione di immobilizzazioni tecniche Partecipazioni e acquisto di valori mobiliari Concessioni di crediti e anticipazioni
0%
IndennitĂ di anzianitĂ e similari al personale cessato dal servizio Rimborso di mutui Rimborsi di anticipazioni passive Estinzione debiti diversi
47
48 ATC Bilancio Sociale
ATC Bilancio Sociale
RESPONSABILITAâ&#x20AC;&#x2122; SOCIALE E AMBIENTALE
49
LA RESPONSABILITÀ VERSO GLI UTENTI Strumenti di dialogo con utenza Il numero verde Per emergenze, guasti e problemi manutentivi è attivo tutti i giorni 24 ore su 24 il numero verde gratuito 800 -30.10.81. Per ogni chiamata, gli operatori provvedono a inoltrare la segnalazione all’ufficio competente o, nei casi più urgenti, ad inviare un tecnico reperibile per l’intervento. Il servizio è gestito dalla società Case srl, attraverso un sistema di call center. Le telefonate pervenute al call center nel 2015 sono state le seguenti:
TIPOLOGIA
N
%
5.240
6,9
15.381
20,1
ATC Novara
4.026
5,3
ATC Vercelli
2.049
2,7
Il totale delle telefonate pervenute è stato di 76.278.
ATC Torino – Manutenzione Ordinaria
49.582
65,0
La durata media delle telefonate è stata di 93.11 sec.
TOTALE
76.278
100,0
Il tempo di attesa medio per una telefonata è stato di 66.67 sec.
ATC Torino - Addebiti ATC Torino - Ascensori
ATC Bilancio Sociale
L’Urp L'Ufficio Relazioni con il Pubblico, Urp, istituito nel 2004, ha il compito di accogliere i cittadini e semplificare e migliorare il loro rapporto con gli uffici, gli atti e le procedure di Atc. Svolge un servizio di: informazione sull'attività dei vari uffici dell'ente supporto nella predisposizione di istanze, richieste e pratiche amministrative ricezione reclami raccolta di proposte e suggerimenti per migliorare il rapporto tra l'ente e i cittadini
distribuzione di modulistica e schede informative ascolto e orientamento del cittadino ai servizi offerti dall'Ente raccolta e pubblicazione, nella propria sede, delle richieste di scambio alloggio tra assegnatari di edilizia residenziale pubblica informazione e orientamento ai servizi offerti dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio garanzia nell'accesso agli atti e ai documenti amministrativi dell'Ente
ACCESSI ALL’URP NEL 2015 50
32.327 accessi allo sportello 7.976 telefonate 1.495 e mail (solo informazioni richieste dagli utenti)
65 pratiche per reclami 42 casi di ricorso al difensore civico regionale
IL DIFENSORE CIVICO Nel 2015 è stato rinnovato per tre anni il protocollo d’intesa tra il difensore civico regionale e l’Atc. Obiettivo è far sì che gli abitanti delle case popolari possano usufruire del servizio offerto dall’ufficio del difensore civico regionale, qualora ritengano di aver subito un disservizio da parte dell’Agenzia: un ritardo, una pratica che non si è risolta in modo chiaro o semplicemen-
te un problema di natura burocratica e amministrativa che lo sportello non è riuscito a risolvere. Dal 2013 al 2015 sono stati 97 gli utenti Atc che si sono rivolti all’ufficio del difensore civico. Per il 30%, il problema era di orientamento ai servizi: la persona non sapeva a quale sportello rivolgersi oppure di dover attivare una determinata pratica.
GLI SPORTELLI SPORTELLO UNICO E' attivo, in armonia con le disposizioni legislative tendenti a migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione ed utenza, uno Sportello Unico al quale l'utente può rivolgersi per espletare le pratiche amministrative di interesse.
Lo sportello si trova al piano terreno della sede Atc di corso Dante 14 a Torino ed è aperto il lunedì, martedì e mercoledì dalle 8,30 alle 12,30 con chiusura numeri ore 12. Il giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 15,30 e il venerdì dalle 8,30 alle 11,30 con chiusura numeri ore 11.
SPORTELLI SALONE AL PUBBLICO – numero persone ricevute
APPUNTAMENTI
SPORTELLI PER PRATICHE VARIE
ANNO 2014
ANNO 2015
13.233*
14.397*
792 (volture e subentri)
823 (volture e subentro + fondo sociale per sportello disabili e assistenti sociali)
PAGAMENTI SPORTELLO A partire da settembre 2015 gli inquilini possono utilizzare anche il bancomat per pagare le spese per le pratiche della casa o le bollette arretrate, direttamente allo sportello di corso Dante. Per i pagamenti si possono usare la carta bancomat (con circuito Pagobancomat e Maestro) e le carte di credito (circuito Visa e Mastercard).
ATC Bilancio Sociale
*In aggiunta ci sono gli accessi per pratiche relative alla morosità: mediamente sono circa 3.000 all’anno.
51
PRENOTAZIONE APPUNTAMENTI A partire dal 2013 per richiedere una variazione del canone, ospitalità, volture, subentri, cambio alloggio, saldo e rateizzazione del debito e per disdette e autocertificazioni trimestrali,
è possibile fissare un appuntamento allo sportello telefonando al numero 011-3130379 oppure compilando l’apposito form sul sito.
Nel corso del 2015 il centro unico di prenotazione appuntamenti ha ricevuto 17.373 chiamate che hanno generato 14.506 appuntamenti. In particolare, per quanto riguarda le attività di sportello, così suddivise:
ATTIVITA’ DI SPORTELLO Censimento Variazioni al censimento
ATC Bilancio Sociale
18 2.377
ATTIVITA’ UFFICIO VENDITE
CHIAMATE
Contratti parcheggi
122
Alloggi
156
Autocertificazioni trimestrali
19
Locali commerciali
Richiesta subentri
39
Chiamate senza appuntamento
10
Richiesta volture
16
TOTALE
291
Ospitalità temporanea
919
Scambi alloggio
119
Disdette
445
Fondo Sociale
5.667
Domanda abbattimento barriere architettoniche
0
Duplicati bollette solo mese in corso
1
Depositi cauzionali
0
Variazioni indirizzi su bollette
1
Disdetta sindacato inquilini
1
Recupero del credito a mezzo ruolo
0
Saldo e rateizzazione del debito
1.755
Stipula contratti locazione – nuove assegnazioni
33
Stipula contratti locazione – volture cambi
292
Pratiche istruttoria legale
21
Fornitura o copia conforme contratto di locazione
3
Pratiche di sfratto
29
Verifica situazione debitoria generica Verifica situazione debitoria propedeutica al Fondo Sociale
52
CHIAMATE
2.768
0
Convocazione volture e subentri
9
Convocazione variazioni canone/anagrafe
143
Bando cambio alloggio
638
TOTALE
17.373
Il servizio di prenotazione è attivo anche via e-mail o dal sito. Tale servizio ha visto, nel corso del 2015, la risposta via e-mail o telefonica a n. 3.300 utenti. Infine, nel corso del 2015 si sono lavorate n. 850 richieste cartacee provenienti dagli sportelli che hanno richiesto n. 1.112 telefonate e generato n. 642 appuntamenti
SPORTELLI DECENTRATI Dal 2013 per problemi di manutenzione e questioni relative all’amministrazione condominiale, è attivo il servizio dei responsabili di zona. Per essere ricevuti basta recarsi agli sportelli presenti sul territorio (suddiviso in cinque zone: nord, est, ovest, centro e sud). Gli sportelli si trovano presso le sedi dei principali Comuni e delle Circoscrizioni: luoghi e orari sono consultabili sul sito Atc.
207
Richiesta sostituzione caldaietta
Chiamate senza appuntamento
TOTALE
3
1.563 17.082
SPORTELLI SPECIALI In occasione del Fondo Sociale Regionale o di altre pratiche amministrative che interessino una percentuale considerevole di utenza (conguagli sulle bollette, censimento) vengono attivati sportelli ad hoc per il ricevimento al pubblico, sia nella sede Atc che nei Comuni maggiormente decentrati, per facilitare l’accessibilità specie ad utenti anziani e disabili.
LA COMUNICAZIONE Riguardo alle attività di comunicazione, prosegue l’impegno affinché Atc sia sempre riconosciuta come una “casa di vetro”, trasparente e accessibile. Lo sforzo è quello di sburocratizzare il linguaggio delle comunicazioni all’utenza e di dialogare con gli abitanti attraverso i nuovi mezzi di comunicazione (social network, chat) in un confronto diretto e imparziale. Nel contem-
po, sono valorizzate attività che contribuiscano alla coesione sociale e a diffondere un’immagine positiva dell’edilizia sociale: sono in corso d’opera alcune pubblicazioni, in collaborazione con i nostri principali partner istituzionali (Federcasa, Anci, Regione Piemonte, Città di Torino), che potranno costituire un primo passo per una collana di libri sui quartieri Atc e le loro storie.
IL SITO ISTITUZIONALE Atc è sempre più multimediale. Nel 2015 sono stati 69.847 i contatti sul sito istituzionale da parte di 43.455 visitatori unici, oltre 10mila dei quali hanno avuto accesso da smartphone e tablet. Accanto alla pagina tradizionale è infatti attiva anche la versione mobile, che rende più semplice accedere alle principali informazioni anche dallo schermo del telefonino.
Il sito mette a disposizione anche alcuni servizi all’utenza: per essere ricevuti allo sportello su appuntamento, ci si può prenotare anche on line. Basta cliccare su "prenota appuntamenti" in homepage e compilare tutti i campi della pagina. Sempre sul sito gli utenti possono visionare i dettagli delle spese relative ai conguagli, semplicemente inserendo il proprio numero di matricola.
I SOCIAL NETWORK
La pagina facebook è di certo quello con maggiore interazione: circa un migliaio di utenti di interazione, 3-4 post settimanali, aggiornamenti e risposte quotidiane a post e messaggi con un tempo di risposta medio di circa 5 minuti. Sono infatti numerosi gli utenti che si rivolgono a questo canale per ottenere infor-
mazioni di primo livello su pratiche, uffici ed orari. Ma attraverso la pagina facebook gli abitanti delle case popolari possono anche condividere con Atc le foto del proprio giardino, consigli, suggerimenti e critiche per l’Agenzia e trovare notizie utili sui servizi che Comuni, Circoscrizioni e associazioni mettono loro a disposizione. Tra le notizie più cliccate e condivise nell’anno ci sono quelle con le informazioni sul fondo sociale e cambi alloggio ma anche i consigli della Polizia Municipale per mettersi in guardia dalle truffe.
LINEA DIRETTA CON L’ATC In collaborazione con l’emittente locale Primantenna, nelle stagioni 2014 e 2015 è stato realizzato un format televisivo dedicato all’informazione sull’attività di Atc e su pratiche e scadenze riservate agli abitanti delle case popolari. Le puntate sono andate in onda con cadenza settimanale e ciascuna con ospiti e temi differenti: ad esempio il responsabile del servizio utenza è stato ospite dello studio tv per parlare di fondo sociale, il responsabile della manutenzione per spiegare come
segnalare i guasti e richiedere gli interventi. I telespettatori avevano la possibilità di telefonare in diretta per porre domande agli ospiti o segnalare problemi legati alla casa popolare, cui ricevevano un riscontro nella puntata successiva. Pillole delle puntate sono visibili sul canale youtube di Atc.
ATC Bilancio Sociale
A partire dal 2012 Atc è presente sui principali social network, con una pagina facebook (ATC Torino), un profilo twitter (@ATCTorino), un canale you tube (ATCRedazione), una pagina su Linkedin e un profilo su instagram (atcpiemontecentrale).
53
GAZZETTA ATC Viene pubblicata con cadenza bimensile la Gazzetta di Atc, giornale on line di approfondimento sui temi di maggiore interesse per gli utenti di Atc. Scadenze, nuovi servizi ma anche notizie dai quartieri, feste, storie e racconti dai comitati inquilini. La pubblicazione è consultabile on line sul sito di Atc, diffusa
attraverso i social e inviata come newsletter ad una mailing list di circa 3mila contatti tra inquilini, istituzioni, giornalisti e circoscrizioni, associazioni e centri di incontro nei quartieri che spesso provvedono a stamparne copie cartacee in consultazione per chi non la legge sul web.
LE SEGNALAZIONI SU WHATSAPP Dal 2015 gli inquilini possono utilizzare WhatsApp, la celebre chat per inviare e ricevere messaggi sullo smartphone, tutti i residenti che vogliono segnalare ad Atc la presenza di automobili abbandonate nei cortili. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno diffuso. Rimuovere un’auto abbandonata (perché inutilizzata o sotto sequestro) è un’operazione complessa. Possono essere
rimosse solo le auto considerate “rifiuti” e cioè in evidente stato di abbandono e prive di targa. In questo modo, i residenti possono inviare all’Agenzia foto dell’auto e della targa, agevolando le operazioni di verifica. In futuro, l’idea è quella di estendere il servizio (gestito dagli operatori dell call center) anche ad altro tipo di segnalazioni manutentive.
LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA La legge n. 69 del 18 giugno 2009 dal titolo "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile" impone a tutte le pubbliche amministrazioni, e perciò anche ad Atc, di pubblicare, entro luglio 2009, sui propri siti internet i tassi di assenza del personale e alcune informazioni sui dirigenti: il curriculum vitae, la retribuzione lorda, i recapiti telefonici e gli indirizzi di posta
elettronica. Sul sito di Atc è possibile trovare le tabelle con l'elenco dei dirigenti e la percentuale delle assenze del personale per ciascun servizio o direzione riferiti a maggio 2009. (Attenzione: tra le cause per assenza, oltre alla mutua, sono comprese le ferie, l'aspettativa per le cariche pubbliche o i permessi sindacali, così come i permessi per assistenza ai disabili e quelli non retribuiti, le 150 ore e i congedi per maternità).
ATC Bilancio Sociale
IL SISTEMA INFORMATICO
54
Nel corso del 2015 Atc ha portato in esercizio il nuovo sistema gestionale REF2ATER, ottenuto in riuso gratuito dalla Ater di Roma e tra i vincitori del premio eGovernment di Smau 2014, dopo un periodo di personalizzazione, test e collaudo durato circa 18 mesi. La nuova applicazione, completamente in architettura web, costituisce il fulcro di un profondo rinnovamento dei sistemi informatici dell’Agenzia, congiuntamente alla messa in esercizio dei nuovi sistemi di workflow management e di contabilità. Grazie al parallelo ammodernamento della propria componente infrastrutturale e di connettività, questi software sono messi a disposizione anche a tutte le altre Atc piemontesi
in modalità remota, consentendo di fatto l'unificazione e la standardizzazione delle principali procedure amministrative. A livello operativo, l'adozione di un gestionale in grado di essere raggiunto anche al di fuori della sede attraverso il web, favorisce sia il telelavoro che la possibilità di organizzare sportelli temporanei in concomitanza di particolari scadenze per l’utenza (fondo sociale, censimento). Infine, attraverso l'uso di profili dedicati, viene garantito un accesso semplificato ai dati da parte per le amministrazioni comunali, essenziale per il monitoraggio del fenomeno della morosità colpevole. L'esperienza di Atc Torino è stata condivisa anche dalle omologhe Acer Bologna e Itea Trento.
SEDE E RECAPITI
ATC Bilancio Sociale
Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale Corso Dante 14 â&#x20AC;&#x201C; 10134 Torino Centralino tel. 011 313 01 Numero verde 800 301 081 www.atc.torino.it pec: atc@pec.atc.torino.it
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L’UTENZA CENSIMENTO
ATC Bilancio Sociale
Ogni due anni Atc, ai sensi di legge, realizza un censimento socio-economico dei nuclei assegnatari, per verificare se esistono ancora i requisiti per la permanenza nell’alloggio di edilizia sociale e per aggiornare i canoni di locazione. La legge regionale 3/2010 prevede l'obbligo di dichiarare l’importo dell’indicatore ISEE standard in corso di validità e dovrà essere comprensivo di tutte le persone che abitano nell’alloggio. Coloro che non provvedono, nei termini previsti, a rispondere in modo completo al censimento incorrono nella decadenza dall’assegnazione.
56
Sempre la legge regionale suddivide i canoni in base a 19 fasce di reddito. Nel patrimonio gestito da Atc del Piemonte Centrale vivono 26.212 famiglie di cui 20.546, ovvero oltre il 78%, nelle fasce SOSTEGNO e PROTEZIONE.
CENSIMENTO FASCE DI REDDITO
ANNO 2012 ANNO 2014 ANNO 2015
01SOS
8.637
9.033
7.513
02PRO
2.734
2.823
2.866
03PRO
2.165
2.074
1.870
04PRO
2.110
2.056
1.818
05PRO
2.154
2.113
1.725
06PRO
2.147
2.037
1.692
07PRO
1.916
1.708
1.741
08PRO
1.440
1.335
1.252
09STA
1.093
1.034
962
10STA
825
767
697
11STA
692
659
571
12STA
543
489
468
13STA
441
405
349
14SIC
337
317
290
15SIC
261
244
245
16SIC
196
192
186
17SIC
147
121
105
18SIC
99
82
96
19PER
132
112
138
TOTALE
28.069
27.601
24.584
Legenda fasce: sostegno (canone min. € 40, reddito annuale lordo a persona che va da 0 a 6mila euro) protezione (canone min. € 50÷120, reddito a persona da 6mila a 20mila euro) stabilità (canone min. € 140÷200, reddito a persona da 20mila a 31mila euro) sicurezza (canone min. € 220÷280, reddito a persona da 31mila a 41mila euro) permanenza (canone min. € 300, reddito a persona oltre i 41mila euro)
FASCE-REDDITO-CANONE SOSTEGNO
reddito
da 0 a 6.000 euro canone medio 54 € mese
PROTEZIONE
reddito
da 6.000 a 20.000 euro canone medio 94 € mese
STABILITA’
reddito
da 20.000,01 a 30.000 euro canone medio 182€ mese
SICUREZZA
reddito
da 30.000,01 a 40.000 euro canone medio 262€ mese
ANZIANITÀ DI ASSEGNAZIONE più di 30 anni = 26% da 10 a 30 anni =47% meno di 10 anni =27% NUCLEI con ISEE < 6000 EURO = 53% NUCLEI con ISEE da 6000 a 10.000 EURO = 20% NUCLEI con ISEE da 10.000 a 14.000 EURO = 12% NUCLEI con ISEE > a 14.000 = 15% NUCLEI composti esclusivamente da over 65 = 30% NUCLEI composti esclusivamente da under 40 = 6%
IN TOTALE NELLE CASE IN GESTIONE AD ATC NELLA SOLA CITTÀ DI TORINO RISIEDONO 37.483 PERSONE
ATC Bilancio Sociale
*dal totale sono esclusi: non censiti (mancata risposta al censimento); irregolari e abusivi, decadenze con provvedimento
57
LA PROVENIENZA GEOGRAFICA La percentuale di cittadini stranieri che vivono nella città di Torino è il 15% della popolazione residente. All’interno del patrimonio di edilizia sociale di Atc, la percentuale di stranieri sul totale complessivo della popolazione è del 17% (un dato
ATC PIEMONTE CENTRALE Abitanti stranieri dichiarati nell'ERP 9.520 pari al 15,39% della totalità degli abitanti nell'ERP AFGHANISTAN
Abitanti stranieri dichiarati nell'ERP 6.518 pari al 17,6% della totalità degli abitanti nell'ERP
5
0,0
ETIOPIA
52
0,3
FILIPPINE
5 76
0,1
0,0
AFRICA DEL SUD-OVEST
1
0,0
ALBANIA
93
2,7
Ciò significa che dei 138mila stranieri che vivono a Torino, 6mila e 500 abitano in una casa gestita da Atc.
CITTÀ DI TORINO
ERITREA
2
dunque più o meno in linea con quello demografico della città).
0,1
0,0
NIGERIA
1,5
0,2
0,1
0,0
2,2
0,3
83
2,4
0,3
PAESI BASSI
3
0,1
0,0
PAKISTAN
1
0,0
0,0
ALGERIA
21
0,6
0,1
FRANCIA
PERU'
55
1,6
0,2
ANGOLA
5
0,1
0,0
GERMANIA
54
1,6
0,2
POLONIA
13
0,4
0,0
ARABIA SAUDITA
1
0,0
0,0
GHANA
32
0,9
0,1
PORTOGALLO
ARGENTINA
23
0,7
0,1
GIORDANIA
3
0,1
0,0
ROMANIA
AUSTRALIA
5
0,1
0,0
GRAN BRETAGNA E IRL. DEL NORD
16
0,5
0,1
AUSTRIA
3
0,1
0,0
GRECIA
27
0,8
0,1
BELGIO
15
0,4
0,1
GUATEMALA
1
0,0
0,0
BOSNIA ED ERZEGOVINA
13
0,4
0,0
GUINEA
2
0,1
BRASILE
33
1,0
0,1
INDIA
1
0,0
3
2
0,1
0,0
275
8,1
1,0
RUSSIA=FEDERAZIONE RUSSA
5
0,1
0,0
SEICELLE
3
0,1
0,0
SENEGAL
23
0,7
0,1
0,0
SERBIA E MONTENEGRO
1
0,0
0,0
0,0
SIERRA LEONE
2
0,1
0,0
0,1
0,0
BULGARIA
5
0,1
0,0
IRAN
SIRIA
4
0,1
0,0
BURKINA
5
0,1
0,0
IRAQ
3
0,1
0,0
SLOVACCHIA
1
0,0
0,0
1
0,0
0,0
SOMALIA
25
0,7
0,1
115
3,4
0,4
SPAGNA
7
0,2
0,0
11
0,3
0,0
ISRAELE
CANADA
1
0,0
0,0
IUGOSLAVIA
CAPO VERDE
2
0,1
0,0
KENYA
2
0,1
0,0
SRI LANKA
1
0,0
0,0
CECA REPUBBLICA
1
0,0
0,0
LIBANO
2
0,1
0,0
STATI UNITI D'AMERICA
5
0,1
0,0
CILE
3
0,1
0,0
LIBIA
89
2,6
0,3
SUDAN
1
0,0
0,0
19
0,6
0,1
2
0,1
0,0
CAMERUN
8
0,2
0,0
LITUANIA
1
0,0
0,0
SVIZZERA
COLOMBIA
11
0,3
0,0
LUSSEMBURGO
4
0,1
0,0
THAILANDIA
CONGO REP. DEMOCRATICA
19
0,6
0,1
MACEDONIA
4
0,1
0,0
TOGO
CONGO REPUBBLICA POPOLARE
4
0,1
0,0
MALDIVE
1
0,0
0,0
TUNISIA
1
0,0
0,0
1
0,0
0,0
CINA REPUBBLICA POPOLARE
COSTA D'AVORIO
31
0,9
0,1
MALI
COSTA RICA
1
0,0
0,0
MALTA
1421
41,9
5,3
3
0,1
0,0
347
10,2
1,3
TURCHIA
3
0,1
0,0
TURKEMENISTAN
1
0,0
0,0 0,0
CROAZIA
4
0,1
0,0
MAROCCO
UCRAINA
7
0,2
CUBA
6
0,2
0,0
MAURIZIO
1
0,0
0,0
UNGHERIA
2
0,1
0,0
DANIMARCA
1
0,0
0,0
MESSICO
1
0,0
0,0
UNIONE REP. SOC. SOVIETICHE
5
0,1
0,0
DOMINICANA REPUBBLICA
14
0,4
0,1
MOLDAVIA
23
0,7
0,1
URUGUAY
6
0,2
0,0
ECUADOR
15
0,4
0,1
MOZAMBICO
2
0,1
0,0
VENEZUELA
7
0,2
0,0
EGITTO
163
4,8
0,6
NAMIBIA
1
0,0
0,0
VIETNAM
2
0,1
0,0
5
0,1
0,0
EL SALVADOR TOTALE STRANIERI
3389
TOTALE ITALIANI
23289
TOTALE COMPLESSIVO
26678
FASCE D’ETÀ Come padrone di casa “sociale”, Atc deve confrontarsi anche con il progressivo invecchiamento della popolazione delle sue abitazioni. Cresce il numero delle persone anziane sole con conseguenti difficoltà di autonomia e conduzione dell’alloggio.
ANZIANI NELLE CASE POPOLARI NUCLEI COMPOSTI SOLO DA ANZIANI
fasce di età
tra 65 e 70 anni tra 70 e 75 anni tra 75 e 80 anni
ultra 80enni
sesso
numero
media del reddito
media dei metri quadrati dell'abitazione
presenza ascensore (se possibile)
uomini
829
12854,12537
55,42
571
donne
1387
14718,96814
64,56
1054
uomini
928
16514,14708
62,33
702
donne
1257
15190,65763
65,72
964
uomini
951
17383,67049
65,86
763
donne
1380
14610,89321
63,49
1050
uomini
1027
17224,08162
64,86
786
donne
1934
13548,65191
59,24
1396
9693
fasce di età - soli
DI CUI
numero
numero nuclei di soli anziani
media persone nucleo
7371
1,315018315
tra 65 e 70 anni soli
uomini
482
donne
672
tra 70 e 75 anni soli
uomini
353
donne
660
tra 75 e 80 anni soli
uomini
315
donne
818
ultra 80enni soli
uomini
344
donne
1426
7286
5070
fasce di età
sesso
numero
media del reddito
media dei metri quadrati dell'abitazione
presenza ascensore (se possibile)
tra 65 e 70 anni
uomini
482
8394,859108
47,24
309
donne
672
10216,33375
59,41
489
uomini
353
11173,67255
49,16
248
donne
660
10942,94374
60,85
485
uomini
315
11901,00702
53,77
231
donne
818
10882,97007
59,75
611
uomini
344
12898,21003
56,33
253
donne
1426
11432,25991
57,4
1007
tra 70 e 75 anni tra 75 e 80 anni ultra 80enni
5070
ATC Bilancio Sociale
ANZIANI SOLI
3633
59
LA MOROSITÀ La morosità maturata nel corso dell’esercizio 2015, per ora non rilevabile definitivamente, risulta essere un dato lievemente peggiore rispetto a quello del 2014 che si era chiuso con una morosità “di competenza” al 31,02%. Questo dato, frutto del perdurare di una situazione sociale pesantemente colpita dal clima recessivo degli ultimi anni, non deve fare dimenticare lo sforzo incessante dell’Agenzia nel recuperare la morosità degli esercizi precedenti. Nel corso del 2015 sono stati recuperati oltre 15 milioni di morosità maturata in anni precedenti, anche
grazie all’erogazione – seppur con ritardo - del fondo sociale regionale relativo alla morosità 2012. In modo lento ma costante il recupero prosegue con risultati positivi: a titolo di esempio, con riferimento al bollettato nell’anno 2007, rimane ad oggi da recuperare morosità del 3,49%. Si evidenzia inoltre che il lavoro di recupero della morosità pregressa è messo in difficoltà dal ritardo nell’erogazione dei contributi per il fondo sociale regionale (sia dalla Regione che dai Comuni per la quota di loro competenza) rispetto al periodo di maturazione della morosità.
INCIDENZA MOROSITÀ SUL BOLLETTATO 2015: 24,27% INCIDENZA COMPLESSIVA SU TOTALE DEL FATTURATO STORICO: 9,93%
STOCK MOROSITÀ
RECUPERO MOROSITA’ PREGRESSA cifra
RECUPERO MOROSITÀ PREGRESSA %
MOROSITÀ MATURATA NELL’ESERCIZIO
STOCK MOROSITÀ
2014
109.808.900
12.922.337
11,77%
25.373.571
122.260.134
2015
122.260.134
15.567.751
12,73%
21.780.365
128.472.748
FONDO SOCIALE
ATC Bilancio Sociale
Il fondo sociale è un contributo economico a sostegno della morosità incolpevole erogato dalla Regione Piemonte riferito alle bollette parzialmente non pagate dell’anno precedente. Se si possiedono i requisiti per accedervi, questo viene
erogato entro l'anno successivo alla richiesta. Ogni anno gli inquilini che hanno i requisiti devono presentare la documentazione per ottenere il fondo sociale regionale entro i termini previsti di anno in anno dalla Regione Piemonte.
I requisiti: essere in possesso di un indicatore ISEE 2016 non superiore a 6.241,67 euro. aver pagato bollette riferite all'anno 2015 per un importo pari al 14% del proprio reddito e comunque non inferiore a 480€.
Morosità ANNO 2013
Morosità ANNO 2014
Morosità ANNO 2015
4090
4553 (non definito per pratiche in corso)
4712 (non definito–in attesa dei ricorsi)
60% di competenza Regione Piemonte
€ 3.648.000
€ 3.855.000
€ 3.770.000
CONTRIBUTO EROGATO
€ 3.047.178
non definito da Regione
non definito da Regione
FAMIGLIE BENEFICIARIE CONTRIBUTO RICHIESTO
60
LE MOROSITÀ INCOLPEVOLI NELLE CASE POPOLARI Nella Città di Torino 2.218 famiglie in morosità incolpevole nelle case popolari Nell’intera Città Metropolitana di Torino: 4.740
LA MOBILITÀ: I CAMBI ALLOGGIO A seguito dell'entrata in vigore della legge regionale 3/2010, la mobilità all’interno del patrimonio di edilizia residenziale pubblica è regolamentata da un apposito bando. Possono partecipare al bando per il cambio alloggio tutti coloro che hanno in assegnazione un alloggio di edilizia sociale in Piemonte.
N° CAMBI CONCESSI
Il bando è pensato per chi si trova in una situazione di sovraffollamento o sottoutilizzo dell'abitazione a seguito di variazioni del nucleo familiare, di malattia del richiedente o di componenti del suo nucleo familiare che comportino grave disagio con la permanenza, per necessità di avvicinamento a centri di cure o al posto di lavoro, per ricongiungimento con familiare bisognoso di assistenza, in caso più in generale di gravi e documentate necessità.
2014
2015
32
17
ATC Bilancio Sociale
Morosità incolpevoli nell’ERP 2015, fonte Osservatorio Fabbisogno abitativo sociale Città Metropolitana di Torino
*Attingendo dalla graduatoria formulata nell’anno 2013 i cui partecipanti sono stati 806
BANDO emesso nel 2015 Graduatoria formulata nell’anno 2016 i cui partecipanti sono stati 850.
61
LA COMMISSIONE UTENZA La Commissione Utenza, istituita dall’art. 44 della legge regionale 3/2010, ha sede presso l’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino. Composta dal presidente Atc (con facoltà di delega al vicepresidente o ad altro membro del consiglio di amministrazione) e dal direttore generale (con facoltà di delega ad altro dirigente dell’ente) insieme con un rappresentante per ciascuna delle tre organizzazioni sindacali
degli assegnatari più rappresentative in ambito provinciale, si esprime su argomenti che riguardano il patrimonio di edilizia sociale e l’inquilinato, le cui indicazioni possono essere sottoposte al consiglio di amministrazione. Esamina e valuta le richieste di cambio alloggio più urgenti, in deroga al normale bando.
CAMBI IN DEROGA AL BANDO
2014
2015
N° DOMANDE
96
148
N° ACCOLTE DALLA C.U.
79
113
N° CAMBI EFFETTUATI
16
38
CONTROLLI ED ACCERTAMENTI Atc svolge periodiche attività di verifica con l’obiettivo di accertare eventuali fenomeni di abusivismo e dichiarazioni non conformi alla reale composizione dei nuclei familiari o ai redditi dichiarati. Le verifiche si muovono su due fronti: da un
lato le segnalazioni ai vigili urbani dei casi “sospetti”, dall’altro puntuali verifiche anagrafiche sulle banche dati a disposizione. L’obiettivo è di individuare e sanzionare le irregolarità.
ATC Bilancio Sociale
«In un contesto in cui sempre più persone fanno richiesta di una casa popolare, è importantissimo garantire che chi c’è l’ha ne abbia davvero diritto e paghi un canone corrispondente ai redditi del suo nucleo familiare».
62
RICHIESTE DI ACCERTAMENTO AI VIGILI URBANI
RICHIESTE INCROCIATE CON ALTRE BANCHE DATI (Inps, Siatel, anagrafe di Torino e provincia, catasto, conservatoria, Ccia e servizi sociali)
RECUPERO CANONI E FONDO
CANONE
FONDO
2014
163
13.812
€ 103.643,10
€ 5.689,28
2015
396
7.686
€ 111.993,71
€ 22.843,38
TOTALE
559
21.498
€ 215.636,81
€ 28.532,66
DECADENZE E SFRATTI DECADENZE Atc procede alla verifica della situazione debitoria. Se la morosità non viene sanata, anche attraverso un piano di rientro, Atc invia ai Comuni una formale lettera di richiesta di avvio del procedimento di decadenza. Il Comune, in caso permanga la morosità, provvede entro 3 mesi dalla richiesta di Atc ad emettere il decreto di decadenza che sarà portato ad esecuzione con lo sgombero dell’alloggio da parte della Polizia Municipale: decadenza per morosità.
L'assegnatario decade dall’assegnazione se: non occupa l'abitazione che gli è stata assegnata entro 60 giorni dalla stipula del contratto, perde uno o più dei requisiti richiesti per l’assegnazione, trasferisce altrove la residenza o abbandona volontariamente l'appartamento per un periodo superiore a 3 mesi (senza averlo preventivamente comunicato ad Atc), si rende moroso per un periodo superiore a tre mesi, salvo che la morosità non sia riconosciuta come incolpevole, non produce la documentazione richiesta per il censimento. Dopo 3 bollette non pagate Atc attiva le procedure di recupero della morosità, inviando all’assegnatario una diffida di pagamento. Trascorsi 60 giorni dal ricevimento della lettera di diffida,
SFRATTI confronti di coloro che non hanno titolo a subentrare ad un contratto), mentre per le occupazioni penali (cioè nei confronti di chi occupa un appartamento sfitto) la Polizia Giudiziaria inoltra la notizia di reato al Tribunale competente e procede, successivamente, con lo sgombero.
Atc per il recupero della morosità attiva la procedura civilistica che può arrivare fino alla fase esecutiva di sfratto per morosità. E’ prevista inoltre una procedura amministrativa per il recupero degli alloggi occupati senza titolo. Tale procedura viene attivata dall’Agenzia per le occupazioni senta titolo amministrative (nei
Le famiglie in difficoltà coi pagamenti vengono ricevute agli sportelli, che le aiutano a formulare piani di rientro del debito. Le pratiche relative agli sfratti vengono esaminate congiuntamente con i Comuni e i sindacati inquilini più rappresentativi, in un tavolo che vede coinvolti anche servizi sociali».
ATC Bilancio Sociale
«Nelle case popolari gli sfratti avvengono con minor incidenza di quanto accada sul mercato privato. Chiunque si trovi in condizioni di morosità colpevole ha la possibilità di rateizzare il debito con un impegno di pagamento per scongiurare lo sfratto.
SFRATTI 2015 TIPOLOGIA SFRATTO
TORINO
EX-PROVINCIA
TOTALE
morosità
27
9
36
decadenza
69
15
84
occupazione senza titolo amministrativo
11
10
21
occupazione senza titolo penale
34
5
39
141
39
180
TOTALE
63
SURROGHE La fragilità economica dell’utenza emerge dal mancato pagamento dei servizi ripetibili e del riscaldamento. Atc, nonostante sia colpita da spese per il pagamento di tasse e diminuzione di introiti per una generalizzata carenza di risorse, per scongiu-
rare tagli ai servizi, anticipa le quote ancora non versate dagli utenti per i loro consumi agli enti erogatori, in modo da poter assicurare la continuità dei servizi essenziali, anche in caso di morosità.
SURROGHE PER AUTOGESTIONI
NUMERO
IMPORTO
2014
20
€ 439.598,30
2015
11
€ 95.649,04
TOTALE
31
€ 535.247,34
NUMERO
IMPORTO
2014
1990
€ 2.013.547,41
2015
881
€ 887.945,43
TOTALE
2871
€ 2.901492,84
ATC Bilancio Sociale
SURROGHE PER TELERISCALDAMENTO
64
ATC Bilancio Sociale
RESPONSABILITÃ&#x20AC; VERSO IL PERSONALE
65
IL PERSONALE Le risorse umane rappresentano il principale interlocutore di Atc . Il personale ricopre un ruolo chiave per il perseguimento della mission, grazie all’impegno quotidiano e alla capacità di rapportarsi con l’utenza. Il personale rappresenta l’identità stessa dell’Agenzia.
Personale con rapporto a tempo determinato
ART.14 D.LGS 165/2001 Regolamento ATC
TOTALE GENERALE
TOTALE GENERALE
PERSONALE IN SERVIZIO AL 31/12/2015
20
-
2
22
22
8
8
-
8
8
12
12
-
12
12
4
4
-
4
4
18
18
-
18
18
27
27
-
27
27
-
19
40
-
19
40
-
-
21
-
21
-
-
7
-
7
4
-
-
38
-
38
2
-
-
68
-
68
71 105
22
-
-
242 242
43
82
125
30
-
-
292
8
11
20
8
-
-
50
DIR* D3
D1
C
B3
B1
A
2
6
8
-
-
Direzione Generale
1
3
Servizio Avvocatura
2
3
-
3
-
-
-
Servizio Risorse Umane ed Economato
-
3
2
4
3
-
-
Sistema Informativo
1
1
1
1
-
-
-
Serv. Controllo Flussi Econ.
-
3
5
9
1
-
-
Servizio Contabilità e Bilancio
1
3
6
16
2
-
-
Direzione Strategie, Programmazione e Tecnica (**)
-
6
4
9
-
-
Serv. Progettazione Integrale - SPI
1
8
6
6
-
Direzione Amministrazione e Gestione
1
1
-
3
2
Servizio Utenza e Vendite
1
1
8
24
Serv. Tecnico Manutentivo ed Amministr.ni Immobil. (**)
1
4
37
24
TOTALI
9
35
Dotazione Organica deliberata dalla Regione Piemonte
12 3
Posti vacanti
TOT. TOT.
20
113
-
2
44 244
ATC Bilancio Sociale
SUDDIVISIONE DEL PERSONALE PER TIPO DI IMPIEGO E TIPO DI CONTRATTO O PROGRESSIONE (%) 98% Tempo indeterminato
66
Tempo determinato
2%
Full time
89%
Part time
11%
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI SECONDO CATEGORIA E GENERE (MASCHI - FEMMINE) O PROGRESSIONE (%) Tutti
M
F
Dirigenti
9
9
0
Quadri (*)
108
62
46
Impiegati
127
29
98
Tot
244
100
144
IMPIEGO SPECIALE Contratti specifici per giovani, disoccupati,
0
Personale con difficoltà sociali speciali (**)
20
113
CODICI DI CONDOTTA Atc ha adottato una serie di regolamenti interni e codici di condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Attraverso di essi l’Agenzia esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione delle attività espletate sia dal personale che dagli amministratori.
L’Agenzia aspira a mantenere e sviluppare il rapporto di fiducia con quelle categorie di individui, fornitori, o istituzioni il cui apporto è richiesto per realizzare i compiti istituzionali dell'ente o che hanno comunque un interesse in gioco nel perseguimento degli stessi.
FORMAZIONE
Al fine di sviluppare skill e competenze professionali specifiche, nella consapevolezza del ruolo strategico che rivestono le risorse umane, Atc promuove costantemente percorsi di formazione di tipo tecnico, informatico e specialistico e garantisce a tutti i dipendenti la partecipazione a seminari e convegni su temi d’interesse amministrativo o relativo alle specifiche competenze.
Rientra in quest’ottica la partecipazione a seminari e workshop organizzati da Eurhonet e Federcasa e la collaborazione con l’Università e il Politecnico su progetti specifici. Nel piano della formazione del personale del 2015, al fine di avviare un percorso volto al redazione del primo Bilancio Sociale dell’Ente sull’anno 2016, Atc ha stipulato una convenzione con il Dipartimento di Management dell’Università di Torino e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino - Gruppo di Lavoro in materia di Bilancio Sociale. Per accompagnare tale finalità sono state realizzate precise attività formative che hanno coinvolto il management di Atc e delle sue società in house al fine di avviare un processo di ricerca e di formazione al cambiamento organizzativo. In quest’ottica si è scelto, proprio attraverso la cultura della rendicontazione sociale, di facilitare la trasformazione e la crescita della cultura organizzativa del gruppo.
ATC Bilancio Sociale
I cambiamenti in atto nelle pubbliche amministrazioni richiedono la presenza di personale qualificato e aggiornato sia per garantire l'effettività delle riforme normative che per intervenire su eventuali meccanismi di esclusione e demotivazione che possono derivare dai processi di innovazione.
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SICUREZZA SUL LAVORO Atc continua ad adempiere correttamente alle prescrizioni vigenti in materia di salute e sicurezza nei propri ambienti di lavoro, così come sancito dal D.lgs. n.81/2008 “Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Tale tutela si concretizza attraverso visite mediche periodiche dei lavoratori e con il rapporto continuativo con un professionista di sicurezza sul lavoro, per garantire che tutti i collaboratori siano formati ed informati sui rischi potenziali che corrono sul luogo di lavoro nello svolgimento della loro attività, anche in relazione all’attuazione delle misure di protezione e prevenzione, con una particolare attenzione al personale impegnato presso i cantieri esterni.
Atc ha inoltre effettuato una valutazione circa il rischio di esposizione dei dipendenti a fattori di stress lavoro - correlato. Allo scopo è stata effettuata l'analisi di fattori oggettivi di rischio, sono state intervistate le figure cardine del sistema di Prevenzione e Protezione aziendale ed è stato somministrato un questionario ai dipendenti, selezionato sulla base della potenziale esposizione al rischio (front office) secondo le indicazioni fornite dall'Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. L'analisi ha rilevato aree critiche e conseguenti possibili azioni di miglioramento in corso di implementazione.
PARI OPPORTUNITÀ Atc da tempo lavora per garantire pari opportunità, anche grazie all’interazione con il CUG e alle suggestioni ricevute dal personale, dando corso ad una serie di specifiche iniziative che possono certo essere qualificate come “azioni positive”, volte proprio a favorire e concretizzare la parità tra i lavoratori e le lavoratrici, tra le quali si rammentano:
codice di condotta per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Agenzia; nomina della Consigliera di Fiducia; seminario sul mobbing;
analisi dei dati annuali sul personale articolati per genere; istituzione e promozione di un micronido aziendale; avvio e regolamentazione del telelavoro, con priorità nell’assegnazione per il personale con particolari problemi famigliari e personali; maggiore flessibilità di orario per il personale con figli minori di 14 anni o che fruisce di permessi L. 104/92. adesione alla “RETE dei CUG torinesi”, e sottoscrizione della “CARTA di INTENTI. Il Comitato Unico di Garanzia: una risorsa per la Pubblica Amministrazione”.
ATC Bilancio Sociale
SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI SECONDO CATEGORIA E GENERE (MASCHI - FEMMINE) O PROGRESSIONE (%)
68
n° dip.
M
F
Telelavori
27
4
23
Part time
27
6
21
IL CUG Atc nel 2011 ha istituito l’attivazione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Si tratta di un comitato che accorpa le competenze dei precedenti "Comitati per le pari opportunità" e i "Comitati paritetici sul mobbing", nell'intento di portare una semplificazione e una omogeneizzazione degli interventi nell'ambito lavorativo, in modo da rendere più efficace l'azione di questi organismi che sono animati dalla partecipazione dei lavoratori. Il Comitato Unico di Garanzia agisce in un'ottica di continuità rispetto alle iniziative già intraprese per non disperdere il lavoro fatto e le buone prassi attuate.
Tra i compiti propositivi dei Cug sono inclusi quelli relativi alla predisposizione di Piani di Azioni Positive (Direttiva Ministero per le Pari Opportunità del 4 marzo 2011). Con il termine “azione positiva” s’intende un’azione che, con fatti concreti, mira ad eliminare sul luogo di lavoro eventuali disuguaglianze di fatto, che ostacolano la piena partecipazione di donne e uomini.
LA CONSIGLIERA DI FIDUCIA La Consigliera di Fiducia fornisce consulenza e assistenza a chi ritenga di essere vittima di molestie sessuali o morali e discriminazioni sul luogo di lavoro. Opera tutelando i diritti sia della parte denunciante sia dell’accusato/a, proponendo una prima fase di conciliazione tra le parti.
La Consigliera di Fiducia incontra in sede (su richiesta, in giorni prestabiliti e in forma riservata) le persone interessate, informando sulle modalità utili ad affrontare il disagio in ambito lavorativo (anche penalmente) e aiutando a riconoscere e distinguere i casi di mobbing e discriminazione.
AZIONI POSITIVE MICRONIDO AZIENDALE Frugoletti è il micronido aziendale istituito da Atc e gestito dalla Cooperativa Giuliano Accomazzi. La struttura attiva dal 2006 per volere di Atc ospita fino a 24 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi
l micronido Frugoletti è prospiciente alla sede Atc e offre il servizio dal lunedì al venerdì, da settembre a luglio. Dispone di ampio giardino, di un orto e della cucina interna. Per i dipendenti Atc la quota mensile è rapportata all'Isee e conguagliata dall'azienda.
Il servizio è rivolto: alle famiglie dei dipendenti Atc Torino e società controllate alle famiglie iscritte alle graduatorie dei nidi comunali della Circoscrizione 1 (per un massimo di 12 posti) ai privati cittadini.
INCENTIVI TRASPORTO MEZZI PUBBLICI varia in relazione al numero di domande pervenute. Il dipendente ha così la possibilità di acquistare l’abbonamento ad una tariffa scontata e di vederselo detrarre direttamente dalla busta paga in cinque rate mensili
IL CRAL Il personale di Atc ha istituito un CRAL con l’obiettivo di promuovere attività di carattere ricreativo sportive e turistico per il tempo libero a favore dei propri soci.
Vacanze: per il 2015 il Cral ha proposto un viaggio di gruppo verso una capitale straniera europea (Amsterdam) e un soggiorno con destinazione mercatini di Natale in Austria.
Welfare aziendale: i figli dei soci ricevono dalla nascita alla fine delle scuole superiori 40 euro annui sottoforma di regalo di Natale (per i più piccoli) o di buono libro, purché il genitore rinnovi gratuitamente l’iscrizione al Cral.
Cultura: da anni un certo numero di soci partecipa alle stagioni teatrali con il contributo del Cral, che rimborsa ai soci anche una quota della Carta Musei regionale. Nello spazio dedicato al Cral nella sede dell’Agenzia è disponibile una biblioteca aperta a tutti. Nel 2015 sono stati promossi con successo un corso di fotografia digitale e la vendita scontati di biglietti per EXPO2015 e carnet per il cinema (attraverso i circuiti di Agis e Aiace).
Sport e tempo libero: è intenzione del Cral favorire ed incoraggiare queste attività finanziando le iscrizioni dei soci che partecipano ad alcune manifestazioni cittadine (Stratorino, Tuttadritta ecc.). Si organizzano gare annuali di bowling, gokart e altre attività sportivo-ricreative molto partecipate dai dipendenti.
Fondo di rotazione: è un fondo cui ogni socio può attingere per una cifra annua massima di 1.200 euro rateizzabili mensilmente senza interessi sullo stipendio, per spese riguardanti attività turistiche, culturali e sportive.
ATC Bilancio Sociale
Accogliendo la richiesta dei dipendenti e per incentivare la mobilità sostenibile e grazie ad una convenzione con il gruppo trasporti Gtt, l’amministrazione di Atc da alcuni anni eroga un contributo per acquistare l’abbonamento annuale nominativo ai mezzi pubblici. La percentuale di contributo erogato dall’ente
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70 ATC Bilancio Sociale
ATC Bilancio Sociale
RESPONSABILITÀ VERSO IL PATRIMONIO GESTITO E L’AMBIENTE
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ALLOGGI DI RISULTA Dati gli elementi in premessa che fotografano una situazione di grave emergenza abitativa e la mancanza di finanziamenti specifici per implementare il patrimonio di edilizia pubblica, ancor più strategica diventa in quest’ottica la capacità, da parte di Atc, di manutenere e rimettere in circolo il prima possibile gli appartamenti che, per vari motivi, si liberano periodicamente. Ogni anno, infatti, a seguito di decadenze, sfratti, decessi e trasferimenti circa 800-900 appartamenti vengono lasciati dai legittimi assegnatari. E mentre per qualcuno sono necessarie piccole opere di manutenzione ordinaria o di messa in sicurezza degli impianti, altri necessitano di importanti lavori di manutenzione straordinaria o bonifica dell’amianto, con conseguente allungamento dei tempi previsti per la riconsegna.
Grande sforzo organizzativo del 2015 è stato dedicato all’efficientamento della filiera degli alloggi di risulta, in modo da rendere sempre più rapido l’iter con cui si rendono nuovamente abitabili gli appartamenti che restano sfitti. Accanto alle normali attività di gestione, controllo e manutenzione ordinaria degli alloggi vuoti, Atc ha messo a punto la sperimentazione dell’autorecupero, come disposto dalla legge regionale. Con un grande impegno e la concentrazione di tutte risorse possibili da mettere in campo, dirottate anche da altri capitoli di spesa, nel 2015 l’Agenzia è riuscita, in media, a garantire tempi di circa 60 giorni.
ALLOGGI MESSI A DISPOSIZIONE DEI COMUNI PER L’ASSEGNAZIONE 2014 ALLOGGI DATI IN DISPONIBILITÀ TOTALE
2015
TORINO
EX PROVINCIA
TORINO
EX PROVINCIA
388
376
588
318
764
906
TEMPI MEDI DI LAVORO NEGLI ALLOGGI DI RISULTA DAL MOMENTO IN CUI INIZIANO GLI INTERVENTI:
ATC Bilancio Sociale
PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA: 20 GIORNI PER LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA: 60 GIORNI
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L’AUTORECUPERO PER I NUOVI ASSEGNATARI L'autorecupero è una recente possibilità istituita dalla regione Piemonte per tutti coloro che sono in graduatoria per l'assegnazione di una casa popolare e vogliono farsi carico di opere di manutenzione. Atc annualmente individua una serie di alloggi non assegnabili perché bisognosi di interventi di miglioria. Le persone in graduatoria possono partecipare chiedendo di farsi carico personalmente dei lavori per uno degli appartamenti selezionati (con opere fino ad un importo massimo di 7 mila euro, che verranno successivamente scalate dall'affitto mensile).
I lavori devono essere eseguiti esclusivamente da imprese abilitate. I richiedenti hanno 40 giorni per presentare la loro offerta per una delle unità abitative. Atc istruisce la graduatoria di coloro che si sono aggiudicati l'alloggio scelto e lavorazioni da effettuare. Sono sempre gli uffici tecnici di Atc a supervisionare i lavori fatti e a calcolare i rimborsi che gli inquilini si vedranno poi scontare dall'affitto, come stabilito dalla legge regionale sull'autorecupero e dal regolamento di attuazione.
RIGENERAZIONE URBANA A metà degli anni novanta sono stati avviati, processi di recupero e riqualificazione urbana e ricucitura del tessuto sociale che hanno interessato i quartieri di edilizia residenziale pubblica (i Programmi di recupero urbano, i Contratti di quartiere, le Azioni di sviluppo locale). Accanto alla riqualificazione fisica l’approccio integrato e le politiche culturali e giovanili sono un veicolo di trasformazione della città e di rigenerazione urbana, al sostegno allo sviluppo locale e alla cittadinanza attiva.
Nel 2015 si sono conclusi i tre Contratti di Quartiere II con la Città di Torino, che hanno riguardato i complessi di case di via Parenzo, in zona Lucento, via Dina e corso Agnelli, a Mirafiori nord, e via Ghedini, in zona Regio Parco, per un totale complessivo di oltre 1070 appartamenti riqualificati.
VIA GHEDINI (Regio Parco) INTERVENTI ESEGUITI: rifacimento coperture; realizzazione ascensori negli edifici a più di 3 piani; realizzazione serre bioclimatiche; realizzazione nuovi serramenti alloggi e vani scala; rifacimento colonne carico e scarico bagni e ristrutturazione bagni; ristrutturazione alloggi vuoti; realizzazione nuove colonne montanti gas; rifacimento cortili interni a isolati; ridefinizione del sistema del verde; opere di urbanizzazione relative a strade esterne fabbricati. FINANZIAMENTO € 7.916.902,18 OPERE DI URBANIZZAZIONE € 12.643.085,90 VIA DINA (Mirafiori nord) INTERVENTI ESEGUITI: i lavori si sono concentrati su un gruppo di edifici oggi chiamati Quartieri M2 ed S2 e hanno compreso ripristino e tinteggiatura facciate compresi i bassi fabbricati, recupero e verniciatura persiane, pulizia dei sottotetti e posa di isolamento, sistemazione ingressi edifici, colonne acqua e gas e impianto gas alloggi, completamento castelletti ascensori, fori di aerazione negli alloggi, installazione di serre bioclimatiche (verande sui balconi), sistemazione esterne e isole ecologiche interno cortili, lavori di pavimentazione e tinteggiatura dei pianerottoli delle scale.
VIA PARENZO (Lucento) INTERVENTI ESEGUITI: Per quanto riguarda gli edifici di edilizia sociale, in generale i lavori hanno riguardato la riqualificazione delle aree esterne (aree verdi, percorsi pedonali, realizzazione di rampe per disabili, illuminazione esterna). Per via Parenzo, corso Cincinnato, via Val della Torre, è stata realizzata la rete di distribuzione dell’acqua calda sanitaria. In particolare su via Parenzo, oltre le lavorazioni sopra descritte, sono stati eseguiti i i seguenti lavori: sistemazione delle facciate, realizzazione delle serre bioclimatiche (verande sui balconi), sostituzione dei serramenti esterni, adeguamento di due servizi igienici per disabili. Inoltre, i lavori di riqualificazione hanno riguardato anche il complesso di servizi (Biblioteca, scuola, asilo, ufficio Vigili Urbani) denominati “Centro E 15” di proprietà comunale.
ATC Bilancio Sociale
FINANZIAMENTO Recupero edifici S2: 1.309.094 euro Recupero edifici M2: 7.016.344.00 euro Recupero del giardino compreso tra le vie D’Arborea, Dina e Del Prete: 715.675,00 euro
FINANZIAMENTO recupero edifici di edilizia sociale: 7.240.000 euro riqualificazione “Centro E 15”: 2.607.049,09 euro
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EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Pur in un quadro economicamente sempre più difficile, grande è l’impegno dell’Agenzia nel campo della sostenibilità energetica. Non dimentichiamo, infatti, che per la maggior parte degli abitanti del patrimonio di edilizia sociale la difficoltà più grande non è quella di pagare il canone d’affitto ma le spese ripetibili. Lavorare sulle riqualificazioni energetiche, da un lato, e sull’educazione alla riduzione dei consumi dall’altro, significa perseguire l’obiettivo di una sensibile diminuzione dei consumi (e dei costi) per l’utenza.
Con un patrimonio per il 68% realizzato tra il 1950 -2000, la riqualificazione energetica è stato uno degli obiettivi prioritari perseguiti dall’Agenzia con l’esecuzione di una serie di interventi atti a riqualificare e migliorare i consumi energetici degli edifici gestiti, oltre alla progettazione e costruzione di nuovi edifici a basso consumo. Con i fondi del Programma Operativo Regionale 2007/2013 (POR) Atc ha contribuito a riqualificare oltre 2mila appartamenti tra Torino e provincia.
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007/2013 (POR) Nel complesso, questo l’identikit dei Por: oltre 90 gli stabili interessati, 2.052 appartamenti per altrettante famiglie, circa 5mila le persone coinvolte per una serie articolata di interventi − sostituzione o installazione di nuovi impianti di riscaldamento, rifacimento delle coperture, isolamento dei muri perimetrali, coibentazione dei sottotetti, sostituzione dei vecchi serramenti con nuovi a taglio termico − allo scopo di migliorare le prestazioni energetiche di molti stabili e il comfort di chi li abita. Esempio di innovazione in campo energetico è, tra gli altri, la Casa Passiva recentemente costruita a Ciriè che sarà in grado di garantire confort termico e abitabilità di alto livello contendo al massimo i consumi e le emissioni di energia. In questo senso, fondamentale è l’apporto di professionalità specializzate delle società del gruppo Atc sia nel campo dell’innovazione, della progettazione integrata e dell’accompagnamento so-
ciale ai cantieri. La partecipazione a network, tavoli di lavoro e progetti europei, come il progetto Beca, sul monitoraggio dei consumi energetici, è servito a seguire la via già intrapresa da altri paesi d’Europa per un social housing più sostenibile dal punto di vista dell’energia. Risparmiare energia, sia attraverso le riqualificazioni edilizie sia attraverso politiche di consumo responsabile, resta indubbiamente una delle sfide del futuro. L’alloggio sociale, infatti, integra tutti i principali temi e obiettivi della programmazione dei fondi comunitari. Poiché gli alloggi sociali sono spesso l’elemento peculiare dei quartieri periferici delle nostre città il loro recupero concorrere sia allo sviluppo delle politiche urbane di riqualificazione sostenibile delle città che alla riduzione dei consumi energetici, rappresentando un tema centrale nelle politiche di inclusione sociale e lotta alla povertà, anche energetica.
FONDI STRUTTURALI (POR FESR) Proprietà
Anno Termine
Contributo Concesso
Via Parenzo: via Val della Torre - Corso Cincinnato
ATC
2014
1.600.334
3.150.693
50,79%
Corso Taranto: via Mercadante - via Cileavia Mascagni - via Tartini.
ATC
2014
4.003.834
6.410.745
62,46%
Via Resistenza - strada Cambiano: Chieri
ATC
2014
367.502
611.027
60,14%
Comune Torino-ATC
2015
1.735.384
2.687.940
64,56%
Comune Torino
2015
602.706
1.111.525
54,22%
Via Cravero, Via Sinigaglia: Torino -
ATC
2015
3.628.126
5.761.408
62,97%
Via Pacini, Via Petrella: Torino
ATC
2015
Villaggio Leumann: Collegno
Comune di Collegno
2014
ATC Bilancio Sociale
Intervento
Via Gallina, 3 - via Ghedini, 19: Torino Corso Vercelli, 483-491: Torino
74
TOTALE
Costi Complessivi
% su costo complessivo
2.545.070
54,11%
606.464
1.000.740
60,60%
13.921.510
23.279.147
1.377.160
PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI /FONDI EUROPEI DI SVILUPPO REGIONALE 2007/2013: LA RIQUALIFICAZIONE DI CORSO TARANTO
Interventi realizzati attraverso il contributo del Piano Operativo Regionale: Sostituzione dei serramenti monoblocco esistenti delle singole unità abitative con nuovi serramenti a taglio termico rispondenti alle prescrizioni normative vigenti, rifacimento dei cappotti delle testate degli edifici di 10 piani, coibentazione dei sottotetti. Inoltre, attraverso un project financing sono stati realizzati la riattivazione della centrale termica esistente con trasformazione per funzionamento a gas metano; l’installazione, nell’ambito della nuove centrale termica, di un gruppo di cogenerazione per produzione combinata di energia elettrica e termica, l’installazione di sistemi di generazione di calore ad altissimo rendimento (caldaie con recuperatore di calore).
Per affrontare la riqualificazione delle 16 palazzine, Atc ha attivato un intervento qualificato con l’aggettivo “condiviso” in quanto, oltre che per l’aspetto tecnico volto a qualificare tali stabili nel senso dell’efficientamento energetico, si caratterizza anche per quello sociale. L’intero processo si è svolto in un dialogo costante tra Atc e gli inquilini, modulando i lavori in base alle necessità quotidiane di questi ultimi, recependone i suggerimenti e spiegando loro gli effetti positivi, soprattutto sulla bolletta energetica (gli affitti si aggirano sui 90 euro mensili, ma sono i costi delle utenze a incidere sui budget familiari) apportati dai vari interventi. Il dialogo ha riguardato anche indicazioni pratiche, come togliere le tende dalle finestre il giorno prima della sostituzione dei serramenti, gestire la temperatura ottimale di un ambiente tramite l’utilizzo del termostato dei vari elementi riscaldanti. Accanto alla tradizionale direzione tecnica dei lavori, è stata istituita una apposita direzione sociale lavori, che periodicamente ha incontrato il locale Comitato Inquilini per accogliere eventuali segnalazioni, risolvere criticità e informare sul cronoprogramma.
Lotto 1 Importo Lavori
5.059.324,91
Lotto 2
Totale
4.652.000,00
9.711.324,91
Spese tecniche /Oneri finanziari
754.249,05
568.000,00
1.322.249,05
Oneri Fiscali
597.170,63
578.000,00
1.175.170,63
€ 6.410.744,59
€ 5.798.000,00
€ 12.208.744,59
ATC Bilancio Sociale
L’area in oggetto è costituita da una serie di edifici localizzati nel quartiere Regio Parco, nella periferia Nord della città di Torino. In particolare sono stati interessati dall’intervento 16 dei 23 lotti compresi all’interno del quadrilatero delimitato da via Mercadante, via Pergolesi, via Corelli e corso Taranto.
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NUOVE COSTRUZIONI E RIQUALIFICAZIONI L’anno 2015, per le attività costruttive, ha previsto l’attuazione di interventi (progetti, cantieri e consuntivazioni) strettamente correlati al Piano annuale per l’anno 2015 e ai Piani approvati gli anni precedenti, in coerenza con gli indirizzi programmatici dell’Amministrazione. Come l’anno precedente, anche il 2015
è stato caratterizzato prevalentemente dall’attività legata ai progetti e ai cantieri in corso di attuazione, stante l’assenza di nuovi finanziamenti di origine statale e regionale destinati all’edilizia residenziale pubblica, che ha ridotto notevolmente l’attività di progettazione di nuovi interventi.
CANTIERI PER NUOVE COSTRUZIONI Nel corso dell’anno seguenti cantieri: Tipologiasi sono aperti o proseguiti i lavori per ilocalizzazione
n alloggi
Nuova Costruzione
TORINO
Area ex Incet
40
Nuova Costruzione
TORINO
Spina 4 PIU
78
MANUTENZIONE STRAORDINARIA In un contesto generale che vede scarse risorse economiche disponibili e l’assenza di nuovi contributi statali e regionali per l’edilizia sociale, sono stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria destinati:
alla messa in sicurezza degli immobili con n. 316 interventi sul patrimonio Atc e n. 627 interventi sul patrimonio della Città di Torino, per un importo complessivo di lavori di 1.045.672,04 euro;
al ripristino degli alloggi di risulta per la riassegnazione per un totale di n. 130 alloggi di cui 117 per lavori di manutenzione straordinaria e 13 per lavori di bonifica amianto. Sono state inoltre impegnate risorse per 251.926,69 euro per la manutenzione straordinaria diffusa nelle parti comuni in stabili a regime condominiale (per la quota millesimale di proprietà Atc) prioritariamente per interventi di bonifiche amianto e specifici interventi indifferibili a seguito di ordinanze emesse.
ATC Bilancio Sociale
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
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Con il 2015 si sono conclusi tutti i lavori degli interventi di riqualificazione energetica sul patrimonio Atc, oggetto di ammissione a finanziamento regionale a valere sui fondi europei di sviluppo regionale (P.O.R.- FESR 2007/2013), e precisamente: Chieri ambito via Resistenza, strada Cambiano, Col-
legno ambito Leumann, Torino ambito corso Taranto, ambito via Parenzo, ambito via Ghedini, ambito via Cravero, ambito vie Pacini/Petrella e ambito corso Vercelli, che hanno riguardato nel complesso circa 2000 unità abitative.
INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE, RECUPERO, RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA Sempre nel 2015 si sono conclusi i seguenti cantieri, con la conseguente consegna di 101 nuovi appartamenti: Tipologia
localizzazione
n alloggi
Nuova Costruzione
CARIGNANO
Via Ressia
18
Nuova Costruzione
CHIVASSO
via Coppina
24
Recupero
NOLE
via San Sebastiano (Casa del Parroco)
15
Nuova Costruzione
PINEROLO (1)
via Fer
18
Nuova Costruzione
VENARIA
via Barbi Cinti, via Don Sapino
16
Nuova Costruzione
VOLPIANO (1)
via Van Gogh/via Modigliani
10
VENDITE La Giunta regionale formula, su proposta degli enti proprietari, un piano finalizzato alla vendita degli alloggi di edilizia sociale, al fine di favorire l'accesso alla proprietà degli assegnatari interessati e di consentire lo sviluppo e la razionalizzazione del patrimonio.
Il piano di vendita è aggiornato annualmente. Hanno titolo all'acquisto i legittimi assegnatari da almeno cinque anni e gli altri componenti del nucleo familiare, purché in regola con il pagamento dei canoni e delle spese all'atto di acquisto. La proprietà degli alloggi acquistati ai sensi di legge non può essere trasferita per un periodo di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di acquisto e comunque fino a quando non ne sia stato pagato interamente il prezzo.
2014 PROPRIETA’
2015
ALLOGGI VENDUTI
VALORE
ALLOGGI VENDUTI
VALORE
ATC
58
€ 2.679.093,85
55
€ 1.272.465,20
COMUNI (Pinerolo)
2
€ 53.156,80
CIT
13
€ 476.821,48
TOTALE
73
€ 3.209.072,13
55
€ 1.272.465,20
LA MANUTENZIONE ORDINARIA Gli interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio di Atc sono gestiti dal settore Amministrazioni Immobiliari che comprende tutte le attività proprie degli amministratori condominiali.
Il settore ha la funzione di gestire il patrimonio amministrato da Atc mediante: ottimizzazione delle risorse disponibili per la manutenzione ordinaria; individuazione delle priorità manutentive straordinarie; impostazione di un rapporto di relazione con gli utenti (proprietari e inquilini).
Servizio amministrazioni immobiliari
2014 MANUTENZIONE ORDINARIA – N° INTERVENTI E COSTO
2015
N°
COSTO
N°
COSTO
12.691
€ 12.492.931,93
12.736
€ 12.363.904,10
2014
2015
MANUTENZIONE ASCENSORI (EXE.GESI)
103.725,97
141.345,00
MANUTENZIONE ASCENSORI (altre ditte)
4.340,30
21.655,00
TOTALE
108.066,27
163.000,00
2014
2015
18.169,40
16.420,00
MANUTENZIONE ASCENSORI (EXE.GESI) condomini amm. Diretta e gestione d’affari
ATC Bilancio Sociale
INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA
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UFFICIO SICUREZZA DEL SETTORE TECNICO MANUTENTIVO Lavori di manutenzione ordinaria per garantire la sicurezza abitativa. Tipologia di lavoro svolto: apertura fori di ventilazione e
aerazione negli alloggi, messa in sicurezza degli impianti a gas ed elettrici, verifica dei parapetti dei balconi.
INTERVENTI ESEGUITI SULLA SICUREZZA NUMERO INTERVENTI
IMPORTO LAVORI
2014
*530 ordini (SICUREZZA 2011, EPM 2011_013, EPM 2011_049, EPM 2012_006, EPM 2013_001, EPM 2012_004)
€ 789.613,54
2015
*943 ordini (EPM 2011_049, EPM 2012_006, EPM 2013_001, EPM 2012_004)
€ 1.016.571,09
*Si specifica che sono ordini eseguiti nell’anno di riferimento, ma che fanno parte di appalti più ampi che in parte sono terminati nell’anno successivo. L’importo dei lavori corrisponde agli effettivi ordini dell’anno.
IL FABBISOGNO MANUTENTIVO Immobili in proprietà esclusiva
Immobili in regime condominiale
Il settore Amministrazioni Immobiliari segnala alla Direzione Strategie Programmazione e Tecnica il fabbisogno manutentivo straordinario individuato indicando:
Il settore Amministrazioni Immobiliari individua il fabbisogno manutentivo del patrimonio in regime condominiale. Sulla base di tali rilievi il Settore chiede alla Direzione Strategie Programmazione e Tecnica di stanziare gli importi necessari per cantierare gli interventi. Sulla base delle somme effettivamente stanziate, calcolate sulla disponibilità complessiva di Atc, gli interventi vengono eseguiti con affidamenti privatistici (e dunque con procedure di progetto semplificate). Tutti i progetti devono essere approvati dall'assemblea condominiale.
ATC Bilancio Sociale
descrizione degli interventi per i singoli edifici o complessi importo presunto dell'intervento (stimato) priorità
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La direzione Strategie Programmazione e Tecnica inserisce gli interventi nel "Piano triennale degli interventi". Sulla base di tale piano, Atc stabilisce le priorità di intervento per il proprio patrimonio e segnala agli altri enti proprietari (Città di Torino, Consorzio Intercomunale Torinese, altri Comuni) il fabbisogno per il loro patrimonio. Tale piano è aggiornato annualmente.
L’AMMINISTRAZIONE IMMOBILIARE
Nel 2014 è stata riorganizzata la gestione del patrimonio. Il territorio della Città Metropolitana è stato diviso in cinque zone: nord, sud, est, ovest, centro. Ognuna è seguita da un responsabile amministrativo, un responsabile tecnico, un addetto amministrativo e due addetti tecnici. La riorganizzazione ha inoltre previsto una razionalizzazione degli incontri di quartiere, ma anche la possibilità di incontri su appuntamento, nella sede Atc o durante gli incontri di quartiere.
Gli incontri su appuntamento in sede Atc sono finalizzati ad affrontare temi che per loro natura coinvolgono più utenti, di uno stesso stabile o quartiere, quali ad esempio: 1. Problemi relativi alla struttura degli edifici che possano costituire elemento di criticità per la sicurezza dei residenti o dei passanti; 2. Problemi relativi a situazioni di tipo impiantistico al fine di garantire sicurezza all’interno delle unità abitative; 3. Richieste di verifiche su lavori di manutenzione straordinaria delle parti comuni degli edifici; 4. Chiarimenti a delegazioni di utenti sulla suddivisione delle spese ripetibili quali, spese riscaldamento, acqua e elettricità; 5. Chiarimenti a delegazioni di utenti di uno stesso condominio su rendiconti condominiali; 6. Problemi di utenti residenti in zone decentrate dove non sono in programma incontri di quartiere; 7. Casi sociali gravi e urgenti; 8. Richieste da parte di delegazioni di utenti di uno stesso stabile o quartiere per installazioni, modifiche o migliorie a carico dell’utenza che comportino mutamenti dell’estetica dello stabile (installazione tende, verande, antenne paraboliche; rifiniture dell’edificio); 9. Segnalazioni da parte di delegazioni di utenti di uno stesso stabile o quartiere relative a casi di microcriminalità, atti vandalici o mancanza di sicurezza all’interno delle parti comuni. Nel caso in cui i problemi non siano affrontabili presso la sede di Atc o coinvolgano utenti che vivono in località particolarmente distanti da essa, l'appuntamento può essere fissato direttamente sul posto.
ATC Bilancio Sociale
La gestione del patrimonio è affidata a funzionari con elevate competenze e professionalità ripartiti per zone. Ogni zona segue una zona di circa 1.500/2mila unità immobiliari. Per la gestione amministrativa dei condomini e delle autogestioni, le zone posso contare sul supporto di un back office fornito dalla società in house. La gestione del patrimonio è regolata da una serie di procedure di qualità standardizzate e certificate ai sensi della norma UNIENISO9001:2008.
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LE 5 AREE GESTIONE IMMOBILIARE NORD GESTIONE IMMOBILIARE SUD GESTIONE IMMOBILIARE EST GESTIONE IMMOBILIARE OVEST GESTIONE IMMOBILIARE CENTRO
PERSONALE PER OGNI AREA 5 persone: un responsabile amministrativo, un responsabile tecnico, un addetto amministrativo e due addetti tecnici.
SPORTELLI SUL TERRITORIO ZONA NORD Circoscrizione 5 - via Stradella 192 – Torino orario: 1° e 3° Martedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Alpignano - Palazzo Civico orario: 2° Martedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Rivarolo - Palazzo Municipale orario: 4° Mercoledì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Venaria Reale - Comune - Piazza Martiri della Libertà 1 – Venaria orario: 2° Giovedì del mese dalle 14 alle 16 Comune di Ivrea - Municipio - Sportello Politiche Sociali – Ivrea orario: 1° Mercoledì del mese dalle 10 alle 12
ZONA SUD Comune di Pinerolo – Municipio orario: 4° Lunedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Nichelino - Municipio - Ufficio Casa, via del Pascolo 13 orario: 1° e 3° Mercoledì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Chieri - Municipio - Sportello URP orario: 2° Mercoledì del mese dalle 14 alle 16 Circoscrizione - Strada Comunale di Mirafiori 7 orario: 4° Giovedì del mese dalle 14 alle 16 Circoscrizione 2 - Cascina Roccafranca - Via Rubino 45 – Torino orario: 3° Giovedì del mese dalle 10 alle 12
ZONA EST Comune di Torino - Circoscrizione 6 - Via San Benigno 22orario: 2° e 4° Mercoledì dalle 10 alle 12 Comune di Settimo - Municipio - Sportello URP orario: 1° e 3° Giovedì dalle 10 alle 12 Comune di Torino - Falchera - Uffici ASL - Via degli Abeti 16 orario: 1° e 3° Martedì dalle 10 all 12
ATC Bilancio Sociale
ZONA OVEST
80
Comune di Rivoli – Municipio orario: 1° Lunedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Collegno - Ufficio Casa - Villa 7 orario: 2° e 4° Giovedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Grugliasco - Centro Sociale "Nello Farina" in via San Rocco 20 orario: 1° Giovedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Rivalta - Ufficio casa orario: 2° Martedì del mese dalle 10 alle 12 Comune di Orbassano - Ufficio casa orario: 3° Mercoledì del mese dalle 10 alle 12
ZONA CENTRO Circoscrizione 1 (allargata alle circoscrizioni 7, 8 e 9) - URP - Via Bertolotti 10 orario: 1° e 3° Giovedì del mese dalle 10 alle 12 Circoscrizione 5 - via Stradella 192 Torino orario: 2° Martedì del mese dalle 10 alle 12 Circoscrizione 6 - Via San Benigno 22 orario: 1° Mercoledì del mese dalle 10 alle 12 Circoscrizione 3 (allargata alla circoscrizione 4) - Informa 3 - Corso Peschiera 193 orario: 2° e 4° Giovedì del mese dalle 14 alle 16
LA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI - REPORT 2015 La rilevazione viene effettuata per conoscere la soddisfazione dell’utente in merito alle tempistiche ed all’efficacia dell’intervento, al comportamento della ditta e, quindi, ai possibili correttivi da introdurre. Lo strumento utilizzato ai fini della rilevazione è l’intervista telefonica, direttiva e strutturata composta da cinque domande. L’intervista, effettuata dal personale del call center, è somministrata agli utenti Atc che hanno segnalato problemi di manutenzione ordinaria (perdite acqua, serramenti, citofoni, pluviali, scarichi ecc.) nelle 24 ore successive la data presunta di fine lavori comunicata dall’amministratore d’area.
Gli ordini di manutenzione ordinaria complessivamente gestiti nel corso del periodo in oggetto sono stati 6.144. Il totale degli ordini trattati telefonicamente è stato di 2.316. Tale numero rappresenta un valore estremamente significativo ai fine della corretta interpretazione dei dati relativi alla customer satisfaction, rappresentando il 37,7% della popolazione di riferimento. Il dettaglio dei singoli indicatori rilevati attraverso le domande evidenzia quanto segue:
domanda n.1: L’intervento è stato eseguito? Ha risposto positivamente il 65,1% degli intervistati. Nello specifico, la positività è stata del 64,1% negli interventi edilizi e del 69,8% negli interventi sugli impianti. 70 60 50 40 30 20 10 0
SI
NO
domanda n.2: Quando è terminato l’intervento?
risposte previste
n.
%
> 3 giorni PRIMA della data di chiusura prevista
81
24,3
3 giorni
17
5,1
2 giorni
11
3,3
1 giorno
30
9,0
Data prevista
84
25,3
Totale interventi eseguiti ENTRO il termine previsto
223
67,0
1 giorno DOPO la data di chiusura prevista
13
3,9
2 giorni
11
3,3
3 giorni
7
2,1
> 3 giorni
79
23,7
Totale interventi eseguiti OLTRE il termine previsto
110
33,0
Totale interventi di cui l’utente ricorda la tempistica (su 1.081)
333
100,0
ATC Bilancio Sociale
Ha risposto che è terminato entro il termine previsto il 67,0% degli intervistati. Nello specifico, il rispetto dei tempi previsti è stato del 68,4% negli interventi edilizi e del 60,3% negli interventi sugli impianti.
81
domanda n.3: Gli operai erano muniti di cartellino di identificazione? Ha risposto positivamente il 69,4% degli intervistati. Nello specifico, la positività è stata del 70,7% negli interventi edilizi e del 63,4% negli interventi sugli impianti.
domanda n.4: L’intervento ha eliminato il guasto? Ha risposto positivamente l’88,8% degli intervistati. Nello specifico, la positività è stata dell’88,6% negli interventi edilizi e dell’89,7% negli interventi sugli impianti. 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
SI
NO
Il giudizio complessivo sulla realizzazione dell’intervento vede il giudizio negativo all’11,2%, il giudizio positivo al 62,0%, il giudizio sufficiente al 26,8%. risposte previste
n.
%
POSITIVO
670
62,0
SUFFICIENTE
290
26,8
NEGATIVO
121
11,2
1.081
100,0
ATC Bilancio Sociale
TOTALE
82
62,0%
26,8%
11,2%
STRUMENTI INNOVATIVI PER LA PIANIFICAZIONE MANUTENTIVA Nel corso del 2015 è stata stipulata una partnership con il Politecnico di Torino per definire gli strumenti per la valutazione del fabbisogno manutentivo e per la programmazione della manutenzione del patrimonio Atc. L’iniziativa prevede l’elaborazione di un protocollo di rilievo e valutazione dello stato di conservazione del patrimonio che permetta di rilevare le carenze presenti in termini di requisiti di sicurezza, fruibilità/accessibilità, economia di esercizio, efficienza energetica e aspetto. Tale rilievo deve facilitare lo sviluppo di un programma di manutenzione stilato in base alle priorità, alle risorse disponibili ed alle politiche dell’Ente. Le caratteristiche rilevate e contenute nei protocolli devono essere aderenti al comportamento tecnologico dei diversi sistemi analizzati, evitando in questo modo giudizi generici poco utilizzabili in sede di analisi tecnica finalizzata alla programmazione degli interventi. La ricerca ha l’obiettivo di elaborare strumenti per: definire lo stato di conservazione degli edifici nelle diverse componenti caratterizzate da comportamento peculiare (involucro, finiture interne, impianti, parti comuni, spazi esterni). Tale definizione deve riguardare anche le componenti non strutturali (partizioni verticali, ringhiere e parapetti, balconi e altre parti aggettanti, comprese le porzioni dei sistemi di copertura, controsoffitti, contro-pareti ed elementi similari). Lo stato di conservazione deriverà dalla puntuale definizione di agenti, anomalie, degradi, difetti e guasti; individuare elementi patologici e cause singolari di degradamento (anche allo scopo di favorire l’avvio di un processo di benchmarking della manutenzione), nonché l’identificazione di aree caratterizzate da alti costi di manutenzione e gestione; mettere a punto un sistema di rilevazione permanente dello stato di conservazione e manutenzione del patrimonio integrato con il sistema informativo dell’Ente. Tale sistema avrà un carattere dinamico e aperto onde consentire il progressivo arricchimento del repertorio di anomalie peculiari di ogni tipologia di sistema edilizio indagata. L’efficacia di tale sistema richiederà momenti di formazione per i tecnici sul tema del rilevamento e valutazione di anomalie, guasti e patologie; consentire la programmazione tecnica ed economica degli interventi manutentivi e di messa in sicurezza del patrimonio.
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Le domande di richiesta di finanziamento, come disposto dalla DGR n.5-4669 del 03/12/2001, una volta istruite vengono inoltrate alla Regione Piemonte (entro il 30 aprile di ogni anno). La Regione Piemonte, in ragione dei fondi a disposizione, redige una graduatoria, per mezzo della quale attribuisce un punteggio definitivo e l’eventuale finanziamento agli interessati. Tuttavia, successivamente alla Determina Direzione Edilizia n.207 del 25.10.2006, non ha più attribuito alle Atc finanziamenti specifici per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici di edilizia sociale. Fanno eccezione i recenti provvedimenti di cui alla Delibera della Giunta Regionale n.15-11382 del 11.05.2009 e l’ultimo della Delibera della Giunta Regionale n.24-1570 del 15.06.2015, che hanno autorizzato questa Agenzia ad utilizzare le economie derivanti da precedenti
programmi di finanziamento per poter intervenire nei casi più urgenti. Dal 1997 al 2008 Atc ha eseguito 777 interventi, per un importo di 4.667.000 euro Dal 2009 al 2010 Atc ha eseguito 302 interventi, per un importo di 2.513.000 euro.
ISTRUTTORIE PREDISPOSTE IN ATTESA DI ASSEGNAZIONE DI FINANZIAMENTO : anno 2010 istruttoria per 136 domande. Richiesta 1.296.200; anno 2011 istruttoria per 124 domande. Richiesta 1.524.550; anno 2012 istruttoria per 93 domande. Richiesta 837.250,93; anno 2013 istruttoria per 68 domande. Richiesta 679.250; 2014 istruttoria per 58 domande. Richiesta 678.550; 2015 istruttoria per 54 domande. Richiesta 643.900.
ATC Bilancio Sociale
Atc interviene sull’adeguamento e l’accessibilità del suo patrimonio a fronte di finanziamenti regionali. In questo modo ha la possibilità di adeguare il patrimonio edilizio nel rispetto della normativa sul superamento delle barriere architettoniche e crea le condizioni per aver a disposizione uno stock abitativo da assegnare a persone con disabilità.
83
L’AMIANTO Atc ha iniziato l’attività di censimento di tutti i manufatti in amianto nel 1999. Fino ad oggi ha investito 16 milioni e 800mila euro per il censimento e il monitoraggio dell’amianto, l’informazione di terzi (inquilini, imprese, enti che a vario titolo prestano la loro opera nel patrimonio edilizio gestito da Atc) e gli interventi di manutenzione straordinaria per la rimozione (da questa spesa sono esclusi i numerosi interventi in fase di progettazione e programmazione). La legge che ha messo al bando l’amianto è la 257 del 92, che vieta “l’estrazione, l’importazione, l’esportazione la commercializzazione e la produzione di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto”. La bonifica dei manufatti d’amianto è condizionata alla valutazione del rischio effettuata da personale esperto come spiega il decreto ministeriale del 6 settembre 1994, al punto 2: “….la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto”.
In tal senso il parametro da valutare è la friabilità del materiale che, associata ad una serie di altri fattori, quali accessibilità dei manufatti, frequentazione dei locali ove il manufatto è in opera, potenziali condizioni di degrado, ecc., consente di stabilire se e quale intervento di bonifica vada attuato. Sempre la legge 257/92 imponeva alle Regioni l’adozione di piani regionali di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto e la Regione Piemonte ha adottato il suddetto piano il 5 febbraio 2001. Atc aveva cominciato la valutazione del rischio in tutto il patrimonio già nel 1999 e i primi interventi di bonifica risalgono addirittura al 1994, quando fu approvata la bonifica dell’amianto floccato nel quartiere Falchera. Atc è intervenuta prontamente in tutte quelle situazioni che costituivano un rischio indebito per la salute dei propri inquilini. Ulteriori interventi sono attualmente in corso per limitare il più possibile il pericolo di esposizione alle fibre di amianto.
CONTROLLO E MONITORAGGIO AMIANTO
ATC Bilancio Sociale
Data l’esperienza e l’accresciuta professionalità nel campo dell’individuazione dei materiali indiziati di contenere amianto e la conseguente gestione oltre che per il proprio patrimonio, Atc ha sottoscritto contratti per il controllo, la manutenzione e valutazione del rischio con amministrazioni immobiliari esterne pari a n. 194 contratti.
CONVENZIONI ATC/POLITECNICO DI TORINO Da ottobre 1999 attualmente in corso
Euro 275.000,00 CONSULENZA SPECIALISTICA AMIA
Dal dicembre 1999 attualmente in corso TOTALE
84
Nel febbraio 2010 ha sottoscritto convenzione di incarico con la Camera di Commercio per la Direzione dei Lavori e Responsabile della Sicurezza in fase esecutiva per l’intervento di bonifica da amianto floccato presente nel ex Borsa Valori di Torino. L’Agenzia mette a disposizione i propri tecnici esperti nel settore amianto ad amministrazioni pubbliche che ne facciano richiesta in casi di valutazioni urgenti.
Euro 225.000,00 Euro 470.000.00
PROGRAMMA DI CAMPIONAMENTO E MONITORAGGIO dal 2000 ad oggi RILEVATORI MONITORAGGIO AMIANTO n. 17 addetti
Euro 206.000,00
FIGURE RESPONSABILI n. 5 addetti (indennità e assicurazioni)
Euro 225.000,00
RILEVATORI PER CONTROLLO PERIODICO AMIANTO n. 2 addetti 2006, poi n.1 dal 2007
Euro 79.000,00
FORMAZIONE PERSONALE ATC AMIANTO
Euro 20.000,00
GARANZIE ASSICURATIVE PERSONALE (INAIL)
Euro 170.000,00
VISITE SPECIALISTICHE PERSONALE ATC
Euro 3.300,00
DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE (DPI)
Euro 35.000,00
TOTALE
Euro 569.200,0
INDAGINI EFFETTUATE (su 1324 stabili in proprietà o gestiti ATC) STABILI ISPEZIONATI (IN PARTI COMUNI)
N° 1324
CENTRALI TERMICHE
N° 485
ALLOGGI ISPEZIONATI
N° 1302
CAMPIONI PRELEVATI ED ESAMINATI
N° 13.202
BONIFICHE REALIZZATE dal 2000
BONIFICA AMIANTO FLOCCATO
Euro 1.802.000,00
BONIFICA AMIANTO FRIABILE E COPERTURE
Euro 970.000,00 (Pacini/Petrella)
BONIFICA COPERTURE ETERNIT E CANALI
ATC Bilancio Sociale
(Falchera e Collegno Pza Neruda)
Euro 12.045.986,00
BONIFICA PAVIMENTI VINILICI
Euro 540.000,00 (Provincia)
BONIFICA M.C.A. NON IN OPERA TOTALE
Euro 356.250,00 Euro 16.843.239,00
85
CASA PASSIVA Atc rivolge particolare attenzione all’impiego dei nuovi standard di qualità nella costruzione, perché la riqualificazione energetico-ambientale del patrimonio gestito è la sfida per il futuro.
alto livello di comfort abitativo interno, sia in termini di temperatura sia in termini di qualità dell'aria, nel rispetto degli standard previsti dal Passivhaus Institute.
Con un finanziamento della Regione Piemonte di circa 2milioni di euro, cofinanziato anche da Atc stessa, l’Agenzia ha realizzato a Ciriè, in collaborazione con l’Environment Park, uno stabile che garantirà a 14 famiglie il 90 per cento di risparmio energetico rispetto alle costruzioni convenzionali, per il riscaldamento ed il raffrescamento, offrendo nello stesso tempo un
I futuri abitanti della casa passiva, oltre a beneficiare del concreto risparmio sui consumi, dovranno adottare un comportamento responsabile nel vivere quotidiano all’interno di una casa passiva. Per questo, ad esempio, per l’utilizzo di una lavanderia comune è stato realizzato un sistema che permette di ricondurre i consumi all’uso che ne farà ogni singola famiglia.
PULIAMO IL MONDO Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di “Clean up the world” promosso da Legambiente, il più grande appuntamento di volontariato ambientale che, nato a Sydney nel 1989, coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 paesi.
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All’edizione 2015 ha aderito anche Atc, con un gesto simbolico: il presidente, i rappresentanti del consiglio di amministrazione
e i vertici dell’Agenzia si sono armati personalmente di scopa e paletta e, insieme ad un gruppo di volontari tra gli abitanti del quartiere, hanno ripulito i cortili e le aree verdi delle case di via Arquata, a pochi passi dalla sede Atc. Obiettivo: riportare la giusta attenzione al rispetto delle regole di buon vicinato, degli spazi comuni e del corretto smaltimento dei rifiuti.
"MA PERCHÉ?!" CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE CON AMIAT
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“Ma perché?!” Con questo slogan è nata la campagna di comunicazione promossa da Amiat, società del Gruppo Iren, e dall’Atc del Piemonte Centrale. 20mila volantini, uno per ciascuno degli inquilini delle case gestite a Torino dall’Agenzia, e una locandina in tutte le bacheche condominiali per spiegare a tutti, in modo puntuale, come comportarsi quando ci si deve sbarazzare di oggetti ingombranti.
Abbandonare di fronte al cassonetto o sul marciapiede i rifiuti ingombranti, in particolar modo nei cortili delle case popolari, costringe l’Agenzia, in molti casi, ad ordinare vere e proprie operazioni di bonifica, i cui costi poi, come da regolamento, vengono addebitati agli utenti in bolletta. Ma perché pagare e condannare i cortili al degrado quando si può ottenere gratuitamente questo servizio?
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COMMUNITY CARE
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LA RESPONSABILITÀ VERSO LA COMUNITÀ Oltre a perseguire gli scopo scopi istituzionali, Atc, coerentemente alla propria mission sociale e al dialogo con gli stakeholder, sperimenta iniziative di responsabilità sociale verso la comunità e il territorio.
NUOVI MODELLI DI SOCIAL HOUSING: LE COABITAZIONI SOLIDALI Le coabitazioni solidali, attivate dalla Città di Torino nel 2006, e successivamente da Atc rappresentano un nuovo modello di abitare sociale e di welfare generativo dei contesti pubblici La normativa regionale in materia di edilizia pubblica prevede, all’articolo 21 della legge 3/2010, la possibilità di concedere singoli alloggi al fine di favorire iniziative di accompagnamento sociale, di custodia e di mediazione dei conflitti negli insediamenti di edilizia sociale.
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Città di Torino ed Atc perseguono l’obiettivo di favorire una maggiore coesione e integrazione sociale nei quartieri di edilizia residenziale pubblica e anche l’utilizzo di forme di sussidiarietà orizzontale per la realizzazione dei servizi di legati alla propria mission sociale. L’esperienza promuove ormai da dieci anni lo sviluppo di comunità e di reti solidali nel quartiere attraverso le attività di giovani volontari che, andando a vivere direttamente all’interno del complesso, svolgono 10 ore settimanali di volontariato a favore degli inquilini.
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Le comunità di coabitazione solidale si basano sui principi del baratto, dell'educazione tra pari e della temporaneità: la legge prevede una riduzione del canone di locazione in cambio di 10 di ore lavoro volontario per settimana, finalizzate alla realizzazione di un piano di interventi a favore del vicinato, monitorati e valutati da un apposito tavolo di coordinamento.
7 coabitazioni solidali 10 ore la settimana di volontariato 30 appartamenti 50 coabitanti
Al tavolo di coordinamento , che è strumento privilegiato di governance di territorio, partecipano mensilmente i servizi sociali, Atc, la divisione di edilizia residenziale pubblica, la polizia municipale e le organizzazioni/associazioni che gestiscono le coabitazioni. Fra le numerose attività di prossimità che le coabitazioni solidali svolgono , sono particolarmente funzionali per Atc le azioni di: presidio e monitoraggio delle fragilità degli assegnatari presenza “attiva” per questioni di sicurezza sociale, occupazioni abusive, violazione regolamento, mediazione conflitti; facilitazione di processi per la risoluzione di problemi legati ad aspetti manutentivi e gestionali dell’edificio; empowerment di inquilini su temi rilevanti per la gestione e la qualità della vita degli edifici (la raccolta rifiuti, la manutenzione delle aree verdi e la pulizia delle scale, risparmio energetico); empowerment alle relazioni di buon vicinato e alle valorizzazioni delle risorse del contesto. Ad oggi sono attive 7 coabitazioni solidali nella Città di Torino, in 7 quartieri di edilizia residenziale pubblica selezionati per alta concentrazione di casi sociali, per un totale di 30 appartamenti dedicati e circa 50 coabitanti a rotazione. Il progetto coabitazioni è accompagnato e beneficia del sostegno del programma housing della Compagnia di San Paolo.
LA DIREZIONE SOCIALE LAVORI Al fine di valorizzare l’esperienza maturata negli scorsi anni durante la realizzazione di grandi interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana abbiamo realizzato un nostro servizio interno di supporto alla direzione lavori. Il modello prevede un coordinamento ed una gestione integrata degli aspetti tecnici e di quelli sociali e gestionali che si presentano nel corso della direzione di un cantiere in ambito di edilizia residenziale pubblica. Le attività che definiamo direzione sociale degli interventi prevedono una regia unitaria delle attività di concertazione e di relazione con gli inquilini volta a ridurre l’impatto delle variabili, sociali e individuali, che potrebbero compromettere il regolare andamento dei cantieri.
Si è riusciti attraverso tale modello organizzativo a realizzare interventi ingenti di riqualificazione energetica in grandi aree di edilizia residenziale pubblica. I cantieri realizzati fino ad ora, concentrati in buona parte nella città di Torino, sono riferiti in particolare nella zona Nord nell’arco temporale fra 1 gennaio 2013 e 31 dicembre 2014. I lavori hanno interessato più di 90 stabili, per un totale di 2.052 appartamenti (circa 4-5 mila persone). Tutti i lavori sono da riferirsi per le azioni dei POR senza movimentazione dei residenti, in un contesto sociale caratterizzato da particolare fragilità economica e sociale.
Per le situazioni più complesse e di elevata fragilità la direzione sociale attiva e promuove le reti degli stakeholders del territorio. Vengono integrati aspetti che riguardano la mediazione sociale con inquilinato con misure specifiche volte a facilitare e rispettare i cronoprogrammi e le scadenze di cantiere, rese oltremodo stringenti dalla coincidenza con la necessità di osservare i tempi di rendicontazione previsti dai regolamenti dei Fondi Strutturali.
L’Agenzia, nella quotidiana attività legata alla gestione delle case di edilizia sociale, cerca di adeguare, per quanto possibile, gli adempimenti da svolgere con le esigenze delle persone e delle reti formali e informali presenti sul territorio. Per questo l’ente condivide il suo operato e si confronta con tutti i soggetti che, a vario titolo, rappresentano e vivono nelle case di edilizia sociale.
Il lavoro e gli orientamenti gestionali si sono evoluti nel tempo rispetto al mutarsi delle esigenze dei propri stakeholder. Questo è stato possibile grazie ad un continuo e costante dialogo con i Sindacati Inquilini, le Associazioni ed i Comitati di quartiere. L’impegno è ora quello di favorire il ricambio generazionale all’interno delle rappresentanze di quartiere, con nuove elezioni dei comitati.
I Sindacati Inquilini e i Comitati degli Inquilini sono modelli organizzativi di partecipazione che rappresentano le istanze dei residenti dei quartieri. Grazie alle relazioni con essi è possibile facilitare la comprensione dell’azione amministrativa e a renderla trasparente. Ma è anche attraverso il dialogo con queste realtà che l’Agenzia viene a contatto con i singoli problemi della sua utenza: ciò permette non solo di risolverli ma anche di modificare l’adozione dei provvedimenti, adeguandoli alle esigenze delle persone e migliorando il raggiungimento degli obiettivi.
L’evoluzione degli assetti normativi, organizzativi ed economici sta trasformando anche i rapporti con i territori, con le persone e con i vari organismi di rappresentanza. Per questo si stanno sviluppando nuove forme di dialogo e di riconoscimento delle varie istanze: lo scenario è in piena evoluzione.
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SINDACATI E COMITATI INQUILINI
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MEDIAZIONE SOCIALE E DI PROSSIMITÀ Atc ha siglato un protocollo di collaborazione con il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino che stabilisce una strategia condivisa per garantire vivibilità e rispetto delle regole nei quartieri delle case popolari.
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Tale protocollo definisce e rinforza una collaborazione attiva in realtà già da tempo e con buoni risultati. Ma si è deciso di stabilire un patto condiviso per rendere l’attività di controllo sempre più veloce ed efficace.
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di convivenza civile. In particolare, le segnalazioni riguardano situazioni di disagio che riguardino anziani o altri soggetti in difficoltà; presenza di odori molesti o insetti infestanti derivanti dalla cattiva gestione della pulizia nelle abitazioni; precarie condizioni igienico-sanitarie dovute a comportamenti vietati (cibo ai colombi, deiezioni canine, ecc.), in tutti i luoghi soggetti al pubblico passaggio; occupazioni di parti comuni all’interno dei condomini con masserizie e mobilio, vasi di fiori, motociclette, biciclette.
Atc attraverso il suo Ufficio Legale provvede ad inviare le segnalazioni al Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino. In generale, il Nucleo si attiva e interviene in tutte le situazioni in cui siano ravvisabili elementi di conflittualità in tema
La collaborazione con la Polizia Municipale di prossimità introduce il concetto di mediazione sociale abitativa, garantendo un controllo capillare sul territorio.
Esposti Prossimità Provincia
Esposti prossimità Torino
2016
44 esposti
16 richieste
2016
63 esposti
43 richieste
2015
37 esposti
21 richieste
2015
73 esposti
39 richieste
2014
28 esposti
17 richieste
2014
95 esposti
50 richieste
LA RETE EUROPEA La rete europea di alloggi sociali EURHONET (EURropean HOusing NETwork) , è una rete che raggruppa circa trenta organizzazioni di alloggi sociali in Francia, Germania, Italia, Svezia e Regno unito. Il denominatore comune di tutte le aziende è l’attività di gestione di alloggi sociali o pubblici. Benché tutti i paesi partecipanti abbiamo diverse normative che disciplinano l’attività degli organismi di edilizia sociale, tutti hanno come finalità comune lavorare per una società sostenibile dove le ricadute sull’ambiente siano minimizzate in virtù di azioni consapevoli. Si tratta di un network che permette di condividere esperienze e professionalità diverse per sviluppare in rete progetti comuni nel settore dell’edilizia residenziale pubblica. Più precisamente, è una rete che diffonde tra gli enti partecipanti le singole esperienze e le buone pratiche maturate in contesti locali e nazionali con l’obiettivo di migliorare i servizi da offrire ai propri utenti. Gli obiettivi principali di Eurhonet sono: creare dei progetti europei di “R&D” (ricerca e sviluppo), per sviluppare, dei metodi innovativi nell’edilizia sociale e pubblica favorire fra i suoi membri lo scambio di idee e attività, condividere le esperienze per poter concepire modelli di lavoro migliori organizzare dei laboratori internazionali e seminari europei per dibattere di problematiche settoriali con i poteri pubblici in Europa
saper realizzare “know-how” per sviluppare nuove soluzioni progettuali e la condivisione delle relative esperienze Per il raggiungimento di tali obiettivi ogni paese contribuisce promuovendo iniziative e attività di ricerca sviluppate mediante i topic groups. Si tratta di gruppi di lavoro ai quali partecipano i professionisti degli enti membri che s’incontrano ed effettuano visite di studio o scambi di esperienze professionali e che si riuniscono almeno tre volte l’anno. I gruppi di lavoro sono volti alla realizzazione di diversi obiettivi nei seguenti campi: responsabilità sociale d’impresa invecchiamento della popolazione risparmio energetico sviluppo delle tecnologie IT integrazione sociale miglioramento dei servizi sviluppo sostenibile qualità del risanamento urbano Pertanto Eurhonet è un luogo in cui l'housing sociale, come settore economico e produttivo, può discutere e sviluppare soluzioni comuni, rappresentando per l'housing europeo una rete di Innovazione e Ricerca.
PROGRAMMI EUROPEI Acronimo
Anno Termine
Finanziamento
Progetti Terminati 2014
ProDUR
2015
231.720,00 58.000,00 TOT. 289.720,00
Progetti in essere PAPIRUS
2014
389.535,35 TOT. 389.535,35
Progetti in attesa di esito IES
2015
920.000,00
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BECA
TOT. 920.000,00 Progetti presentati, ma non finanziati LESS
2014
396.178,00
Re_Do
2015
529.265,00
iDemand
2015
533.811,51
VitalEnergy
2015
256.875,00
EnVision
2015
161.500,00
MegaBIts
2015
214.250,00 TOT. 2.091.879,51
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FEDERCASA Atc fa parte di Federcasa, organizzazione nata nel 1996 come trasformazione dell’Associazione nazionale istituti autonomi per le case popolari (ANIACAP), costituita nel 1950. La Federazione associa 114 enti omologhi che, in tutta Italia, da quasi un secolo costruiscono e gestiscono abitazioni sociali realizzate con fondi pubblici, ma anche con fondi propri e con prestiti agevolati. Si tratta di Istituti autonomi per le case popolari, enti in via di trasformazione e aziende che gestiscono un patrimonio di oltre 850 mila alloggi destinato ad una utenza con reddito basso.
Federcasa partecipa alla definizione degli obiettivi e degli strumenti della politica abitativa, promuove lo sviluppo di nuovi strumenti di intervento nel campo dell’edilizia residenziale pubblica, mirando a favorire la qualità dell’abitare e della vita sociale, lavora per migliorare l’efficacia della gestione del patrimonio immobiliare pubblico, rappresenta gli associati nelle organizzazioni nazionali e internazionali. In questa prospettiva aderisce a varie associazioni e istituti di ricerca nel settore dell’edilizia e dell’urbanistica; in particolare: collabora con Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, CNEL, CNR, ENEA, CENSIS e RUR e varie amministrazioni comunali; è associata ad altri organismi nazionali; è tra i soci fondatori del CECODHAS, Comité européen de coordination de l’habitat social, oggi denominato Housing Europe, che rappresenta gli interessi degli associati di ventidue paesi presso le istituzioni e gli organi dell’Unione europea.
LA RETE CON WELFARE E TERZO SETTORE Negli anni Atc ha promosso una serie di accordi e convenzioni con enti e associazioni del welfare locale dedite al sostegno economico delle fasce deboli. Tali accordi hanno come oggetto la definizione di procedure integrate, condivise e dirette per facilitare al massimo le informazioni e le istruttorie relative al sostegno sociale e all'eventuale erogazione di contributi economici per gli assegnatari. Fra i numerosi partner presenti nella rete di Atc, va evidenziato in particolare il quotidiano coordinamento sui temi di morosità e di manutenzione attivato con i centri di ascolto della Caritas di Torino.
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Vanno ricordati inoltre i rapporti integrati con la rete de servizi territoriali, le parrocchie, i gruppi del volontariato Vincenziano, l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, associazioni e fondazioni su attività specifiche relative al monitoraggio e al miglioramento dell’abitare di anziani, disabili e casi sociali che vivono all’interno del patrimonio di Atc con interventi specifici di supporto.
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FONDAZIONE SPECCHIO DEI TEMPI Dal 2014 la Fondazione Specchio dei Tempi del quotidiano La Stampa, che lega il suo nome alla popolare rubrica del giornale, ha scelto di concretizzare un'importante iniziativa solidale pagando un mese di affitto a 3mila famiglie, scelte fra le più povere della città e della provincia in collaborazione con Atc, partner tecnica dell'iniziativa, che storna il contributo direttamente dalla bolletta degli utenti. La scelta delle famiglie da sostenere è stata compiuta dalla fondazione La Stampa-Specchio dei tempi tenendo presenti parametri di reddito, tipologia di nucleo famigliare, presenza di
disabili o di malati gravi, stato di disoccupazione del capo famiglia, età avanzata. Nella “operazione affitti 2015” sono stati impiegati 464.700 euro e 450.000 nell’edizione 2016. Per Lodovico Passerin d'Entreves, presidente della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi: «Il pagamento di un mese di affitto rappresenta la forma più concreta per essere vicini a migliaia di famiglie torinesi, un modo per offrire qualche settimana un po' più serena a chi è in difficoltà, una mano tesa per dare speranza nel futuro».
FONDAZIONE AGNELLI È stato sottoscritto a ottobre 2016 un protocollo d’intesa che stabilisce i termini di una collaborazione tra l’Atc e la Fondazione Agnelli riguardante l’area metropolitana torinese. In base all’accordo, la Fondazione Agnelli ha messo a disposizione dell’Agenzia una somma pari a 100mila euro da destinare all’esecuzione di necessari interventi tecnico-impiantistici su abitazioni Atc sfitte e in manutenzione, in modo da consentirne la rapida riassegnazione. Il Vice Presidente della Fondazione Agnelli John Elkann, sottolineando il carattere innovativo di questa collaborazione fra pubblico e privato nel campo della solidarietà sociale, alla sigla dell’accordo ha dichiarato: «Nell'anno in cui celebriamo il 50° anniversario della Fondazione Agnelli, abbiamo deciso di raddoppiare il nostro budget per le iniziative di solidarietà sociale e di beneficenza, con un’attenzione particolare per il territorio torinese. Dopo aver avviato diversi progetti in questo ambito, siamo felici di annunciare questa collaborazione con l'Atc, che potrà dare un significativo contributo per alleviare il disagio di molte famiglie, consentendo loro di avere presto una casa dove vivere».
SOS FRAGILITÀ Grazie ad un accordo con la Cpd, la Consulta per le Persone in Difficoltà, e l’Auser torinese, durante i fermi ascensore si attiva una rete di supporto per i casi di emergenza, ad esempio inquilini che debbano effettuare una visita medica o una dialisi. Cpd mette a disposizione dei disabili il servizio di messa in strada con un mezzo specializzato. Auser, invece, va in soccorso agli anziani che non se la sentono di affrontare le scale con le borse della spesa portando la spesa o i farmaci a domicilio.
CASA VALDESE SOLIDARIETÀ La collaborazione tra Atc e il Concistoro della Chiesa Valdese ha dato vita, nel 2016, all’inaugurazione della Casa della Solidarietà, una residenza per studenti stranieri finanziata dalla Chiesa Valdese in un appartamento Atc in via Carema, zona Barriera di Milano. Qui vivono 12 universitari, tutti stra-
nieri e in difficoltà, che grazie a questa sistemazione non sono stati costretti ad abbandonare gli studi. Dopo un periodo di start up, i ragazzi pagheranno l’affitto in termini di “welfare” di condominio, con attività a beneficio degli anziani e dei bambini di quegli stabili.
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Ciò che in un condominio privato costituisce una fastidiosa seccatura, l’ascensore guasto, in uno stabile dove vivono prevalentemente anziani, disabili e malati si trasforma in un problema più serio. Per questo, Atc ed Exe.Gesi, la società partecipata dell’Agenzia che si occupa della manutenzione degli ascensori, hanno costituito una rete di supporto per gli inquilini più in difficoltà insieme con il mondo del volontariato.
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A SCUOLA DI SALUTE Grazie alla collaborazione con l’Asl torinese e il Cipes, (la Confederazione Italiana per la Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria) è partito a luglio 2015 il primo ciclo di incontri dal titolo “A scuola di salute”. Obiettivo: promuovere la prevenzione
della salute a 360 gradi, specie tra i soggetti più a rischio, come gli anziani. Le lezioni hanno riguardato la sana alimentazione e la sicurezza domestica e sono stati organizzati gruppi di cammino, volti a promuovere il movimento specie tra i più anziani.
TERZA SETTIMANA E SOCIAL MARKET Due dei locali commerciali del patrimonio Atc sono stati messi a disposizione a canone scontato per altrettante iniziative con finalità sociale (e ricaduta, anche diretta, sugli stessi abitanti delle case popolari). Qui l’associazione Terza Settimana onlus stocca frutta e verdura freschi, che riceve dalla partnership con un distributore di ortofrutta e distribuisce gratis alle famiglie in difficoltà con l’aiuto di giovani volontari. Nell’altra sede gestisce invece il primo social market italiano: un piccolo supermercato dove le fasce deboli, segnalate dagli enti assistenziali, possono fare la spesa acquistando prodotti a prezzo calmierato.
SICUREZZA E BUON VICINATO
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In collaborazione con la Circoscrizione VII e con il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale, è stato organizzato un ciclo di incontri dal titolo “Sicurezza e buon vicinato”: sei incontri nei principali edifici di edilizia sociale e in centri d’incon-
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tro aperti a tutti. “In cattedra” gli agenti del nucleo di prossimità della Municipale con utili consigli per tenere alla larga i truffatori e per un ripasso alle regole del buon vicinato.
FESTA DEI VICINI Ogni anno a maggio si organizza in tutto il mondo la Festa dei Vicini, promossa dall'associazione European Neighbour's Day e sostenuta in Italia da Anci e Federcasa, con lo scopo di contrastare l'isolamento e l'individualismo che caratterizzano i quartieri delle nostre città e promuovere il valore comune della cittadinanza attiva. La Festa dei vicini nasce nel 1999 nel 17° arrondissement di Parigi, su iniziativa di Atanase Périfan e dell'associazione Paris d'Amis. Un successo immediato e crescente: in questi anni, è diventata un vero fenomeno sociale, il primo appuntamento cittadino europeo e uno dei maggiori
nel mondo. Atc e Città di Torino hanno aderito per la prima volta nel 2006 e 4000 cittadini hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa, con una partecipazione crescente. Anno dopo anno si sono infatti moltiplicati le adesioni e il coinvolgimenti di tanti cittadini privati, case di edilizia popolare, associazioni, realtà del territorio, stranieri, enti, testimoniando il messaggio originario: proprio le grandi città e i quartieri più difficili possono continuare a essere terreno per la lotta all'esclusione e all'indifferenza.
OBIETTIVI E STRATEGIE PER IL FUTURO: INNOVAZIONE SOCIALE
In particolare il calo degli investimenti per nuove costruzioni, la fine della stagione dei grandi progetti di riqualificazione urbana con numerose manutenzioni straordinarie di interi quartieri, in un contesto di generale crisi del settore edile in Italia (nella nostra provincia -50% degli addetti in aziende edili in 10 anni), comporta una riflessione profonda sul ruolo di natura tecnica che le agenzie ex-Iacp hanno ricoperto per decenni. Le attività per il futuro che dovranno esser potenziate vanno dell’apparato amministrativo (che deve reperire nuove risorse) a nuove modalità di organizzazione del personale tecnico, alla prevenzione della morosità, al miglioramento dei tempi di messa a disposizione degli alloggi di risulta, allo sviluppo di iniziative volte ad esportare competenze e buone pratiche alle altre agenzie piemontesi (e nazionali), al potenziamento di attività e servizi a carattere sociale.
Diventa strategico quindi per i prossimi anni impostare un percorso di ampliamento di responsabilità sociale e dei servizi legati all’utenza e al relativo impatto sociale delle attività. I contesti fragili di edilizia dovranno diventare luoghi privilegiati dove sperimentare temi di mediazione e innovazione sociale, dove intercettare i nuovi bisogni in grado di promuovere imprenditorialità sociale, sostenibilità, conoscenza e reti. In quest’ottica i sevizi sociali pubblici, la cooperazione sociale, il volontariato , le imprese devono obbligatoriamente modificarsi costruendo una rete integrata, capace di generare benessere ed inclusione. A tal fine, Atc ha già iniziato un complesso e faticoso percorso di trasformazione all'interno del gruppo per promuovere e supportare nuove attività volte a potenziare l’integrazione delle politiche abitative, già interconnesse con la rete di welfare territoriale, ad azioni specifiche di integrazione con le politiche sociali e di prossimità dei territori.
"C'È DIFFERENZA TRA RISIEDERE IN UN TERRITORIO E ABITARLO. ABITARE HA UN SIGNIFICATO PIÙ PROFONDO, CHE METTE IN GIOCO NON SOLO LA NOSTRA RELAZIONE MATERIALE CON UN LUOGO, MA ANCHE SOPRATTUTTO UN'INTIMITÀ DI TIPO SOCIALE, CULTURALE E SPIRITUALE TRA UOMO E AMBIENTE. ABITARE SIGNIFICA AVERE A CUORE UN PICCOLOA MONDO, SIGNIFICA PREOCCUPARSI DI MANTENERE L'EQUILIBRIO IN MODO CHE RIMANGA BELLO, PULITO, ARMONIOSO E ACCOGLIENTE. UNA VERA COMMUNITÀ È TALE SOLO IN QUESTO MODO".
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La costante diminuzione dei finanziamenti pubblici all’edilizia sovvenzionata associata ad un sempre maggiore impoverimento degli assegnatari di casa pubblica, deve imporre una ridefinizione organizzativa e strategica degli enti gestori del patrimonio residenziale pubblico.
Carlo Petrini 95
VALIDAZIONE PROFESSIONALE DI PROCESSO Il Bilancio Sociale 2015 di ATC Piemonte Centrale è frutto di un processo interno finalizzato all'implementazione di un sistema innovativo di comunicazione relazionale attuato mediante l'auto-organizzazione di processo, l'analisi della struttura organizzativa, la definizione consapevole dei relativi stakeholder, la rappresentazione della gestione economica e finanziaria anche in termini di linee di intervento, la rendicontazione sociale degli intangibili, la trasparenza dei risultati in chiave di responsabilità sociale. La verifica della qualità delle procedure seguite per la realizzazione del bilancio sociale è stata effettuata mediante un confronto professionale finalizzato al giudizio di conformità e ai seguenti requisiti di correttezza procedurale: pianificazione
gestione
controllo
Chiarezza
Accuratezza
Coerenza
Razionalità
Compiutezza
Conformità
Completezza
Precisione e logicità
Neutralità
Conformità
Effettività
Completezza
Ragionevolezza
Integrazione
Rispondenza
Completezza
Trasparenza
Adeguatezza
Condivisione
implementazione Esistenza
L’Organo di validazione, nell’analisi del bilancio sociale quale esito di processo, ha effettuato un confronto dialettico con il Gruppo di lavoro di applicazione metodologica e operativa sulla rispondenza dell’impianto di rendicontazione sociale alle scelte metodologiche effettuate e alle aspettative degli stakeholder, stimolando la capacità di ascolto e le modalità di dialogo. Con questa prima edizione del bilancio sociale ATC Piemonte Centrale rende conto della propria capacità, in termini di azioni concrete e risultati raggiunti, di declinare i principi di responsabilità sociale nei confronti di utenti, personale, patrimonio gestito, ambiente e comunità, il tutto attraverso la definizione di un’architettura di processo incentrata sul valore della persona, che parte dalla rilevazione dei bisogni formativi (brainstorming) e mira a politiche di coinvolgimento in ogni fase del ciclo di amministrazione razionale. L’innesto del processo in un contesto di forte evoluzione dell’assetto organizzativo di ATC Piemonte Centrale e delle proprie società controllate, ha poi reso particolarmente efficace l’uso del bilancio sociale quale strumento di gestione del cambiamento, apportando al Metodo Piemonte stesso significativi elementi di innovazione. Le valutazioni effettuate, riferite ad un insieme di requisiti qualitativi specifici propri di ciascuna fase del processo di rendicontazione sociale, riconducono il giudizio sintetico di validazione a un ambito di adeguatezza della qualità di processo, che ha raggiunto nel primo anno di rendicontazione sociale l’obiettivo di costruire un approccio sistematico in grado integrarsi con il sistema di governance e individuare le tendenze al miglioramento. In aderenza alle verifiche di processo attuate, ritengo pertanto che, nel suo complesso, il Bilancio Sociale 2015 di ATC Piemonte Centrale sia stato realizzato in modo coerente con gli assunti dichiarati nella Nota metodologica, sia esito di processi gestionali adeguati, e risulti conforme ai principi metodologici ritenuti necessari per rilasciare un giudizio positivo di validità del processo.
Per il Gruppo Metodo Piemonte in materia di Bilancio Sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ivrea - Pinerolo - Torino: Dott. Giuseppe Chiappero
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BILANCIO SOCIALE DI ATC PIEMONTE CENTRALE - INDICE
ATC Bilancio Sociale
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Presidente Vicepresidente Consigliera di Amministrazione Direttore generale
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Premessa - disagio abitativo ed edilizia residenziale pubblica in Piemonte
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Nota metodologica : il Metodo Piemonte Quadro generale del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica
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1. IDENTITA’aziendale La nostra storia La carta dei valori Mission e Vision La Regione Piemonte e il diritto all’abitazione Obiettivi strategici Focus strategici di miglioramento Governance e assetto organizzativo Il gruppo Atc: le società in house La riorganizzazione Schema dell’organigramma e struttura Minzberg Organigramma del gruppo Atc Il patrimonio intangibile Qualità e CSR La mappa degli stakeholder Organizzazione aziendale 06/2016 strutture dirigenziali
22 24 24 25 26 26 27 28 28 29 30 31 31 32 33
2. RESPONSABILITÀ ECONOMICA Nota esplicativa Risorse attratte Risorse distribuite
38 39 45
3. RESPONSABILITA’ SOCIALE E AMBIENTALE 3.1) La responsabilità verso gli utenti Strumenti di dialogo con utenza Il numero verde L’urp Il difensore civico Lo sportello unico e gli sportelli di territorio I social network, sito Istituzionale e comunicazione Il sistema informatico La trasparenza amministrativa Sede e recapiti L’utenza Decadenze e sfratti
50 50 50 51 51 53 54 54 55 56 63
66 67 67 68 68 68 69 69
3.3) Responsabilità verso il Patrimonio gestito e l’ambiente Alloggi di risulta Rigenerazione Urbana Efficientamento energetico Programmi operativi regionali /fondi europei di sviluppo regionale 2007/2013 Nuove costruzioni e riqualificazioni Manutenzione straordinaria Interventi di riqualificazione energetica Vendite La manutenzione ordinaria L’amministrazione immobiliare La soddisfazione degli utenti - report 2015 L’amianto ATC e l’ambiente (Il fotovoltaico/case passive/la raccolta differenziata)
72 73 73 74 76 76 76 77 77 79 81 84 86
3.4) Community care Nuovi modelli di social housing: le coabitazioni solidali La direzione sociale lavori Sindacati e Comitati inquilini Mediazione sociale e di prossimità La rete Europea Federcasa La rete con il terzo settore (progetti sociali) Obiettivi e strategie per il futuro: innovazione sociale
88 89 89 90 91 92 92 95
Validazione professionale di processo
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BILANCIO SOCIALE DI ATC PIEMONTE CENTRALE - INDICE
3.2) responsabilità verso il personale Il personale Codici di condotta La formazione Sicurezza sul lavoro Pari opportunità Il CUG La consigliera di fiducia Azioni positive
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HANNO COLLABORATO: Dott.ssa LAURA BALOCCO Bilancio Economico e Fiscalità Atc Piemonte Centrale Dott. DAVIDE BARBERIS Dottore commercialista e revisore contabile. Componente del gruppo di lavoro in materia di bilancio sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino Dott.ssa EMANUELA BARRERI Dottore commercialista, revisore contabile e psicologo del lavoro e del benessere nelle organizzazioni. Componente del gruppo di lavoro in materia di bilancio sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino Dott. MASSIMILIANO BELLAN Responsabile servizi Back Office e Qualità - Case (Società del Gruppo Atc Piemonte Centrale) Arch. ERO BRAGHINI Dirigente in staff Direzione Tecnica e Programmazione Strategica Dott. GIUSEPPE CHIAPPERO Dottore commercialista e revisore contabile. Referente del gruppo di lavoro in materia di bilancio sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino
ATC Bilancio Sociale
Ing. PIERO CORNAGLIA Direttore generale Atc Piemonte Centrale
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Dott. DANIELE DARCHINI Ufficio comunicazione e servizi Social Housing Case (società del Gruppo Atc Piemonte Centrale)
Dott.ssa NIE JING JING Stagista del Master MIAP del Dipartimento di Management (Università degli Studi di Torino) Dr. ALDO MILANESE Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino Dott.ssa SIMONA PATRIA Responsabile servizi Social Housing e Social Innovation Case (società del Gruppo Atc Piemonte Centrale) Dott. GIANLUCA PERIOTTO Vicedirettore generale e dirigente servizio Contabilità Atc Piemonte Centrale Dott. ALESSANDRO PRANDI Stagista del Master MIAP del Dipartimento di Management (Università degli Studi di Torino) Prof. LUIGI PUDDU Professore Ordinario di Ragioneria e Direttore del Master in Management delle aziende pubbliche e di pubblico servizio del Dipartimento di Management (Università degli Studi di Torino) Dott.ssa CAROLA QUAGLIA Responsabile ufficio comunicazione Atc Piemonte Centrale
Rag. TIZIANA SOFFIETTI Gestione Bilancio Finanziario Atc Piemonte Centrale
SI RINGRAZIANO:
ATC Bilancio Sociale
Prof. CHRISTIAN RAINERO Professore Associato di Economia aziendale del Dipartimento di Management (Università degli Studi di Torino)
Arch. STEFANIA FALLETTI Osservatorio Fabbisogno Abitativo Sociale Città Metropolitana di Torino Arch. CHIARA BORDOGNA NEIROTTI Studio Architettura Bordogna, Torino
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Stampato in 1000 copie da Lâ&#x20AC;&#x2122;Artistica Saviagliano S.r.l