Gazzettaatc Num. 122-2018

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n. 122 - 11 aprile 2018

AL VIA IL #ILNETWORKDEIMESTIERI Un servizio di interventi di cura e manutenzione degli alloggi popolari di Torino ad opera di persone senza occupazione

Si chiama #ilnetworkdeimestieri ed è un progetto che sarà presto operativo nei quartieri di case popolari di Torino della Circoscrizione 2, svolto da persone senza occupazione, per favorire il loro inserimento lavorativo e creare una rete di solidarietà sociale. Lavori di manutenzione e cura delle case non previsti dalla normale attività di gestione (ritinteggiatura, piccole riparazioni) che andranno a beneficio dei complessi di edifici sociali amministrati dall’Agenzia Territoriale per la Casa, ma anche del tessuto sociale nel suo complesso. continua a pag.4

URP, NUOVI ORARI Cambiano orari e modalità di ricevimento del pubblico dell’Urp di Atc. A partire da martedì 3 aprile l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che si trova nel Salone al piano terreno del palazzo di corso Dante 14, osserverà i seguenti orari di sportello: dalle 8.30 alle 12.30 il lunedì, il martedì e il mercoledì, dalle 8.30 alle 12.30 e poi dalle 13.30 fino alle 15.30 il giovedì e dalle 8.30 alle 12 il venerdì. Nel pomeriggio, gli operatori saranno disponibili telefonicamente: basterà chiamare lo 011-3130333, dal lunedì al mercoledì dalle 13.30 alle 16.00 (gli altri giorni sarà attiva una segreteria telefonica dove lasciare un messaggio, in attesa di venire richiamati). Possibile anche la comunicazione via email, scrivendo all’indirizzo urp@atc.torino.it. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico è a disposizione di coloro che vogliono informazioni sui servizi dell’Agenzia o sui servizi di welfare in generale o che vogliono presentare un reclamo o una richiesta di accesso agli atti amministrativi.

SOMMARIO AL VIA IL #ILNETWORKDEIMESTIERI

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“INCHIESTE SULLA CASA”

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IVREA, INAUGURATA PALAZZINA ATC A TORRE BALFREDO

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“INCHIESTE SULLA CASA” Storici e amministratori a convegno per raccontare un secolo di politiche per l’abitare

Quella che oggi si chiama Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale nacque nel 1907 con il nome di Istituto Autonomo Case Popolari di Torino (Iacp). Qualche anno fa, l’Agenzia ha chiesto aiuto al Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino per ricostruire le tappe fondamentali della sua storia: il risultato è il libro “La casa pubblica. Storia dell’Istituto autonomo case popolari di Torino” (Viella, Roma 2017), di Daniela Adorni, Maria D’Amuri e Davide Tabor. Pubblicato grazie a un finanziamento della Compagnia San Paolo e della Fondazione CRT, il volume ricostruisce puntualmente i cambiamenti che, in più di un secolo, hanno interessato le politiche abitative pubbliche, i quartieri di case popolari e chi li abita. E proprio da questo libro e dalle riflessioni che apre sul tema è nato il seminario “Inchieste sulla casa a Torino” che si è svolto al Polo del ’900 mercoledì 21 febbraio, organizzato dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, in collaborazione con la Fondazione Vera Nocentini, il Museo diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà e l’Urban Center Metropolitano. L’incontro si è articolato in due parti: una di analisi accademica e una di confronto e dibattito tra studiosi e amministratori. «Ripercorrendo la storia di questi ultimi cento anni balza immediatamente agli occhi che i problemi di ieri sono, seppur in un contesto storico e sociale diverso, gli stessi di ieri: la “fame” di case chiede alle istituzioni di dare risposte, le periferie reclamano manutenzione e servizi, la convivenza nei quartieri si fa banco di prova per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati» ha spiegato il presidente di Atc, Marcello Mazzù, che è intervenuto al dibattito nel secondo momento dei lavori, insieme ad uno dei suoi predecessori, Giorgio Ardito, per oltre un decennio alla guida dell’ente che gestisce le case popolari, e gli storici Giuseppe Berta e Marco Buttino. «Pensate agli anni

’60, un decennio chiave per le politiche per la casa: a Torino l’emergenza abitativa è quella di tante famiglie arrivate dal sud per lavorare nelle fabbriche dell’industria automobilistica che trovano ospitalità nelle tante ex caserme militari adibite a residence per fronteggiare l’emergenza abitativa. I grandi quartieri di edilizia pubblica cominceranno a sorgere di lì a poco. Il lavoro e la casa popolare sono per tutte queste persone un sogno e un traguardo, proprio come oggi. Ma la risposta a questi bisogni è, purtroppo, molto diversa». Daniela Adorni del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, ha confermato come la realtà torinese e i suoi cambiamenti sul piano dell’abitare siano al centro di molte ricerche accademiche, «ciò anche grazie alla rodata collaborazione tra Dipartimento di Studi storici e Atc del Piemonte Centrale, avviata nel 2012 con il lavoro su questo libro e confermata nel 2016 con la sottoscrizione di una convenzione di lavoro congiunto». Gli spunti sono tantissimi: gli archivi dell’Agenzia custodiscono foto, documenti che raccontano la nascita di interi quartieri e di importanti forme di cittadinanza attiva come i comitati inquilini. Il libro si ferma alle lotte per la casa degli anni ’80: l’obiettivo, ora, è di raccontare ciò che è accaduto fino ad oggi. «Come sempre la conoscenza del passato è fondamentale per progettare il futuro – ha concluso Mazzù- e credo che queste riflessioni siano interessanti non soltanto per saperne di più sulle storie dell’edilizia sociale a Torino ma anche per dare a tutti noi amministratori e addetti ai lavori le giuste chiavi di lettura per le politiche per la casa che verranno».


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IVREA, INAUGURATA PALAZZINA ATC A TORRE BALFREDO 24 NUOVI APPARTAMENTI PER LE FAMIGLIE IN ATTESA DI UNA CASA POPOLARE 24 nuovi appartamenti destinati alle famiglie in graduatoria per una casa popolare. È stata inaugurato questo pomeriggio il nuovo edificio di via Cantone Avignone 42, in località Torre Balfredo ad Ivrea. Il progetto e i lavori sono opera di Atc, grazie ad un finanziamento di circa 2milioni di euro proveniente dal Programma Casa regionale del 2006. A tagliare il nastro sono stati il sindaco Carlo Della Pepa, l’assessore alle Politiche Sociali Augusto Vino e il presidente Atc Marcello Mazzù. Presenti anche alcune famiglie dei futuri abitanti che hanno visitato la loro nuova casa e cui sono state consegnate, simbolicamente, le chiavi. Sviluppata su tre piani, con 8 appartamenti per piano, la palazzina si sviluppa su due ali orizzontali connesse da uno spazio “a corte” comune, pensato per favorire la socializzazione degli abitanti. Lo stabile è dotato di ascensore e i 4 appartamenti al piano terreno sono totalmente accessibili alle persone con disabilità. Grande attenzione è stata dedicata al risparmio energetico: il riscaldamento è a pavimento e pannelli solari e fotovoltaici sul tetto garantiranno la produzione di acqua calda e energia elettrica per gli spazi comuni.

I cantieri, cominciati nel 2013, sono terminati a febbraio di quest’anno, in ritardo sul cronoprogramma previsto a causa di un contenzioso con l’impresa appaltatrice. «Gli appartamenti che inauguriamo oggi - ha spiegato il presidente Mazzù- vanno ad aggiungersi ad un patrimonio importante: ad Ivrea oggi amministriamo circa 500 appartamenti di edilizia sociale, alcuni di importante valore storico e culturale come il quartiere Bellavista, nato nel dopoguerra per ospitare i dipendenti della Olivetti. Certamente, su un patrimonio che “invecchia” progressivamente e facendo i conti con risorse limitate, è difficile pianificare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria che sarebbero necessari. Mi auguro che i 250milioni stanziati di recente dal Cipe a livello nazionale per le periferie, che dovrebbero tradursi almeno in una decina di milioni per il Piemonte, possano portare presto una boccata d’ossigeno e permetterci di mettere in cantiere nuovi interventi». Attualmente, in questo ambito territoriale ci sono 101 famiglie in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare. 12 hanno già accettato la sistemazione nella nuova casa di Torre Balfredo.

Foto ricordo con l’immancabile Cipidillo, la mascotte della Consulta torinese per le Persone in Difficoltà, per il nuovo presidente di Cpd Gabriele Piovano, il direttore Gianni e il presidente dell’Atc Marcello Mazzù. Al centro dell’incontro i nuovi progetti per favorire la vivibilità nei complessi residenziali amministrati da Atc per gli inquilini disabili. Prosegue infatti la collaborazione tra l’Agenzia e la Consulta, che sabato 14 aprile festeggerà i 30 anni dalla fondazione, nel corso della quale sono nati il protocollo “Sos Fragilità” a supporto delle persone con disabilità in caso di guasti all’ascensore e la nomina del disability manager di Atc.


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AL VIA IL #ILNETWORKDEIMESTIERI continua da pag.1

Un servizio di interventi di cura e manutenzione degli alloggi popolari di Torino ad opera di persone senza occupazione

#ilnetworkdeimestieri è un progetto promosso da Anffas - Associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e Cooperativa sociale La Bottega Onlus, in collaborazione con UniCredit Foundation, insieme ad Atc, Vol.To, CNOS-FAP e con il patrocinio della Circoscrizione 2. Il progetto prevede la costruzione di un’agenzia di servizi in grado di formare e dare lavoro a 12 giovani tra i 15 e i 29 anni, in condizione di disoccupazione, con particolare attenzione alle persone segnalate dai Servizi sociali o iscritte alle categorie protette secondo la legge 68/99. Dopo la loro selezione e il loro inserimento in una graduatoria, essi saranno formati e inseriti in percorsi di tirocinio della durata di sei mesi, tesi a implementare le loro competenze dirette sulle attività di manutenzione della casa. L’avvio dei tirocini avverrà in due tranche successive, a coprire interamente il primo biennio. Al termine dei tirocini verranno individuati i sei migliori candidati, cui verrà

proposto un contratto di apprendistato. L’agenzia di servizi così formata offrirà agli assegnatari delle case popolari della Circoscrizione 2 che lo desiderano prestazioni a prezzi calmierati e con condizioni di pagamento agevolate. Il progetto si inserisce sul territorio anche con proposte di innovazione sociale tese alla valorizzazione dei valori della solidarietà e del buon vicinato, offrendo spazi di condivisione nei quali far comprendere il valore e le infinite potenzialità della rete sociale di prossimità, e momenti formativi con ricaduta più immediata sulla vita quotidiana, quali i corsi di automanutenzione della casa o gli incontri di educazione finanziaria. Un’altra idea innovativa è quella delle “officine di condominio” o “di quartiere”, da attrezzarsi con adeguata strumentazione e da mettere poi a disposizione dei cittadini che, a casa propria, non dispongano degli spazi e dell’attrezzatura necessari per gli interventi di auto-manutenzione.

DOMANDA DI CASA POPOLARE: BANDI APERTI A TORINO, VOLPIANO E TORRE PELLICE C’è ancora tempo fino a venerdì 11 maggio per presentare domanda per richiedere una casa popolare a Torino. Sono queste le scadenze previste dal nuovo Bando generale del Comune per la raccolta dei moduli che, per il prossimo quadriennio, consentiranno di definire le graduatorie finalizzate all’assegnazione in città degli alloggi di edilizia sociale. Le domande di partecipazione al Bando generale dovranno essere compilate su moduli predisposti dal Comune, in distribuzione gratuitamente nelle sedi di ogni Circoscrizione, nel centro di raccolta di corso Peschiera 193, agli sportelli Informacittà e Urp di piazza Palazzo di Città 9/A e a quelli della sede Atc in corso Dante 14.

nedì al venerdì dalle 8.30 alle 12. La domanda può anche essere spedita via posta in busta chiusa (allegando una copia del documento d’identità), con raccomandata e avviso di ricevimento, indirizzata a Comune di Torino, Bandi e Assegnazioni, via Corte d’Appello n.10, 10122 – Torino.

C’è tempo invece fino a mercoledì prossimo, 18 aprile per presentare domanda di casa popolare al Comune di Torre Pellice. Possono partecipare al bando coloro che sono residenti o prestano attività lavorativa da almeno tre anni nei comuni di Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Rorà, Torre Pellice, Villar Pellice. Il modulo di domanda, firmato e munito di marca da bollo (Info alla pagina http://www.comune.torrepellice.to.it/ da 16 euro, deve essere consegnato a mano dal richieden- d o c u m e n t s / T e s t o . b a n d o . p d f ) . te o da un familiare convivente o un terzo incaricato (presentando una delega firmata e una copia del documento Vanno invece presentate entro l’11 maggio le dod’identità del richiedente) al centro di raccolta di corso Pe- mande per l’assegnazione di casa popolare nel schiera 193 dal lunedì al giovedì con orario 8.30 alle 15.30 Comune di Volpiano. Possono partecipare al e il venerdì dalle 8.30 alle 13 (qui è fornito anche un servi- bando coloro che sono residenti o prestano attività lavozio di aiuto per la compilazione dei moduli) oppure in busta rativa da almeno tre anni nei comuni di Leinì, Lombardochiusa alla sede comunale di via Corte d’Appello 10, dal lu- re, San Benigno Canavese, Settimo Torinese, Volpiano. Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini, Paolo Ballesio Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale


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