n. 105 - 29 marzo 2017
UN SECOLO DI CASE POPOLARI: IL LIBRO SULLA STORIA DI ATC Presentato nel corso di un seminario sul tema delle politiche abitative, è il risultato di una ricerca del dipartimento di Storia dell’Università
È stato presentato martedì 28 marzo alla Fondazione Einaudi di Torino il libro “La casa pubblica. Storia dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Torino (Viella, Roma 2017)”. Nel volume Daniela Adorni, Maria D’Amuri e Davide Tabor del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino ricostruiscono i cambiamenti che, in più di un secolo, hanno interessato le politiche abitative pubbliche, i quartieri di case popolari e chi li abita. Quella che oggi è l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale nacque nel 1907 con il nome di Istituto Autonomo Case Popolari di Torino (Iacp). continua a pag. 2
SOMMARIO CENTO ANNI DI CASE POPOLARI: pag. 1-2 UN LIBRO SULLA STORIA DI ATC AAA, GIOVANE COABITANTE SOLIDALE CERCASI!
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EMERGENZA CASA IN MOSTRA Inaugura giovedì 30 marzo alle 18 all’ Urban Center Metropolitano di piazza Palazzo di Città a Torino la mostra Abitare in Italia. Emergenze, politiche, nuove pratiche, inserita nelle iniziative sul tema delle emergenze abitative che Urban Center ha realizzato in occasione della kermesse Biennale Democrazia. In esposizione, foto, video e schede racconteranno progetti innovativi di social housing realizzati a Torino e in Italia negli ultimi anni. Alle 18.30, a margine dell’inaugurazione, si terrà la tavola rotonda sul tema “Abitare a Torino” cui prenderanno parte Mario Ferretti (Sharing Torino), Noemi Gallo (Atc Piemonte Centrale), Giovanni Magnano (Città di Torino) e Guido Geninatti (Co-Abitare), Maria Grazia Tomaino (Programma Housing della Compagnia di San Paolo). Fanno parte del programma anche un itinerario alla scoperta dei nuovi luoghi dell’abitare, in programma venerdì 31 marzo e un convegno nel programma di Biennale Democrazia, sabato 1 aprile con Massimo Lepore (fondatore di TAMassociati), Giovanni Semi (Università degli Studi di Torino) e Luca Talluri (presidente nazionale Federcasa), Francesca Cognetti (Politecnico di Milano). Per info sul programma e sulle modalità di partecipazione agli appuntamenti: www.urbancenter.to.it
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UN SECOLO DI CASE POPOLARI: IL LIBRO SULLA STORIA DI ATC Presentato nel corso di un seminario sul tema delle politiche abitative, è il risultato di una ricerca del dipartimento di Storia dell’Università
Le pagine ripercorrono le tappe fondamentali della sua storia: il sorgere dei primi grandi insediamenti urbani negli anni del fascismo, la ricostruzione del dopoguerra e l’emergenza casa negli anni del boom economico e dell’immigrazione dal Sud, con la nascita di grandi quartieri come Vallette e Falchera, gli anni ’70 e ’80 e la partecipazione con la nascita dei comitati inquilini e delle autogestioni. Per la prima volta la storia delle cosiddette case popolari non viene raccontata da un punto di vista architettonico e urbanistico, ma sotto l’aspetto più sociale e antropologico: il libro racconta di come in quest’ultimo secolo sono cambiate non solo le case, ma pure gli abitanti. «Questo libro parla di case, parla delle persone che le abitavano e parla delle politiche abitative pubbliche del Novecento – scrivono gli autori-. Lo fa partendo dall’analisi dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Torino, uno dei principali enti coinvolti nella realizzazione degli interventi nel campo dell’edilizia sociale in una grande città industriale che ha conosciuto nel corso del XX secolo una profonda tra-
sformazione urbanistica e socioeconomica, tanto da farne un oggetto ideale di studio: è infatti possibile indagare a fondo il rapporto tra l’andamento della domanda di casa pubblica, le politiche dell’edilizia popolare e i cambiamenti del tessuto sociale urbano e della morfologia della città». «Ripercorrendo la storia di questi 100 anni balza immediatamente agli occhi che i problemi di ieri sono, seppur in un contesto storico e sociale diverso, gli stessi di ieri – spiega il presidente di Atc, Marcello Mazzù, intervenuto alla presentazione del volume- la “fame” di case chiede alle istituzioni di dare risposte, le periferie reclamano manutenzione e servizi, la convivenza nei quartieri si fa banco di prova per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati. Come sempre la conoscenza del passato è fondamentale per progettare il futuro: credo perciò in definitiva che queste pagine possano essere interessanti non soltanto per saperne di più sulle storia dell’edilizia sociale a Torino ma anche per dare a tutti noi amministratori e addetti ai lavori le giuste chiavi di lettura per le politiche per la casa che verranno».
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AAA, GIOVANE COABITANTE SOLIDALE CERCASI!
Il progetto delle Coabitazioni Giovanili Solidali apre la campagna di ricerca e selezione di nuovi coabitanti
Avete tra i 18 e i 30 anni e siete interessati ad abitare temporaneamente nelle case popolari di Torino dove svolgere attività di volontariato e buon vicinato, in cambio di uno sconto sull’affitto? potete candidarvi come nuovi coabitanti solidali. Sono infatti disponibili, nell’ambito di un progetto avviato da tempo con successo nelle case popolari di Torino, stanze singole o doppie in appartamenti di diverse dimensioni (monolocali, bilocali, trilocali e multivani) in diversi quartieri della città (Centro, San Salvario, Madonna di Campagna/Borgo Vittoria, Lingotto, Mirafiori Nord, Barriera di Milano). Potete inviare la vostra candidatura scrivendo a: coabitazionisolidali@gmail.com. L’iniziativa è promossa e realizzata dalla Città di Torino e ATC (Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale) in collaborazione con l’Associazione ACMOS, la Cooperativa Synergica, Associazione CICSENE, la Cooperativa Il Punto e la Cooperativa Liberitutti e con il sostegno del Programma Housing della Compagnia di San Paolo. Per saperne di più, non perdetevi il video realizzato dai coabitanti: https://www.youtube.com/watch?v=kku5JHtyh-k
LE COABITAZIONI SOLIDALI, I NUMERI 7 coabitazioni solidali a Torino (6 in case di proprietà del Comune, 1 Atc) 30 appartamenti 50 coabitanti 10 ore la settimana di volontariato
LE COABITAZIONI SOLIDALI, COSA SONO
Le coabitazioni solidali nascono in quartieri dove si concentrano persone fragili, perlopiù in stabili di edilizia sociale. I giovani coabitanti sono studenti o lavoratori al primo impiego, con esperienze nel mondo della solidarietà, che in cambio di un affitto particolarmente vantaggioso si impegnano ad una serie di ore di volontariato nel condominio e in quartiere. Non sono assistenti sociali né amministratori condominiali ma buoni vicini di professione e danno una mano a chi vive intorno a loro con attività che vanno dal doposcuola per i più piccoli all'aiuto agli anziani nel pagare le bollette. Per i ragazzi è un modo di diventare indipendenti andando a vivere da soli e svolgendo nel contempo un servizio per la comunità, per gli abitanti è un aiuto prezioso, specie nei momenti di difficoltà.
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TEATRO GRANDE VALDOCCO
Via Sassari 28/B Torino
IL MANDATO DI INCLUDERE I FRATELLI PIÙ POVERI
Dialogo condotto da Fabio POLES - Scuola di Economia Civile e Università Ca’ Foscari Venezia con Mons. Cesare NOSIGLIA, Don Giovanni PERINI, progetto AGRISISTER, progetto COSTRUIRE BELLEZZA
LA CARITÀ DELLA CHIESA DI TORINO SI FA INCLUSIONE Mons. Cesare NOSIGLIA
LA CESTA DELLE PRIMIZIE Deut. 26 Ascolto orante della Parola a cura di Suor Rosanna GERBINO
INGRESSO LIBERO Valido per il rinnovo del mandato dei ministri straordinari della comunione
Coffee Break
PERCORSI ED ESPERIENZE COMUNITARIE PER INCLUDERE I POVERI Fabio POLES in dialogo con i protagonisti di azioni di inclusione: CITTADELLA DELLA CARITÀ di Bra, progetto FA BENE, laboratorio LA VOCE FUORI CAMPO
PER UN IMPEGNO COMUNE NELL’INCLUSIONE SOCIALE DEI POVERI Pierluigi DOVIS
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