n. 33 - 23 ottobre 2013
Le mele della solidarietà
Forse non tutti lo sanno, ma a Bruxelles c’è un’associazione che riunisce enti pubblici e privati come Atc che si occupano di edilizia sociale in tutta Europa: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svezia. Il network si chiama Eurhonet e il suo obiettivo è quello di individuare buone pratiche, possibilità di accesso a progetti e finanziamenti europei e, più in generale, strategie per migliorare il social housing in tutti questi paesi. A margine dell’ultima assemblea annuale, che si è tenuta a Bruxelles lo scorso 16 ottobre, abbiamo chiesto al presidente di Eurhonet, direttore della Gwg di Monaco di Baviera, di fornirci il suo quadro della situazione sullo stato di salute dell’edilizia sociale in Europa.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, anche i dipendenti di Atc hanno raccolto l’appello dell’associazione di solidarietà internazionale LVIA a sostenere i progetti in Burkina Faso, Etiopia e Guinea Bissau. L’obiettivo è di finanziare e sostenere progetti di sviluppo rurale per le famiglie di queste nazioni. Per sostenere l’iniziativa, la LVIA ha messo in vendita sacchetti di mele rosse. I lavoratori di Atc ne hanno acquistati in tutto 116 chili, contribuendo così con un piccolo gesto alla lotta contro la malnutrizione. Per ulteriori informazioni: www.lvia.it
La crisi economica e il conseguente aumento della disoccupazione stanno aggravando il problema dell’esclusione sociale. In questo scenario è evidente che la mancanza di alloggi adeguati è diventato un problema sociale di tutta l’Europa e non più circoscritto a singole aree geografiche. Il problema più grande è che le misure di austerity dei vari paesi in difficoltà stanno tagliando i fondi per l’edilizia sociale e di conseguenza anche il numero di case a prezzi accessibili. Come risultato, le liste di attesa per gli alloggi sociali continuano a crescere - costringendo sempre più persone a trovare soluzioni alternative, come i centri di assistenza religiosi o di volontariato. In questo contesto Eurhonet sta studiando anche nuovi modelli di finanziamento, che coinvolgano le Casse di deposito e prestiti nazionali e la Banca Europea di Investimenti. E’ certo che la gente ha bisogno di case. E tutti noi del settore dobbiamo fare in modo che possa permettersele. Dietmar Bock presidente Eurhonet
SOMMARIO Quasi al termine il restyling di corso pag. 2 Taranto. Grazie ai fondi europei Atc ha riqualificato oltre 600 appartamenti Chiedilo ad Atc. Rispondiamo alle domande degli abitanti
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Continua la linea diretta con l’Atc su Primantenna
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QUASI AL TERMINE IL RESTYLING DI CORSO TARANTO Grazie ai fondi europei Atc ha riqualificato oltre 600 appartamenti I lavori termineranno entro fine anno
Termineranno entro fine anno i lavori di riqualificazione dei 660 appartamenti Atc in corso Taranto, quartiere Regio Parco di Torino. Ne abbiamo parlato più volte nei numeri precedenti: si è trattato di una ristrutturazione di ampio respiro, resa possibile grazie a finaziamenti europei, che ha permesso di riqualificare un intero quartiere. Case più nuove ma anche più funzionali. Non dimentichiamo, infatti, che ristrutturare case popolari costruite negli anni ’60 e ’70 con questi parametri non significa solo restituire agli abitanti case più decorose ma anche più efficienti dal punto di vista del risparmio energetico, consentendo loro di risparmiare sulle bollette. Per chi vive in un appartamento di edilizia sociale la difficoltà più grande non è pagare l’affitto mensile, che ammonta in media a circa 90 euro, ma le spese per le utenze come acqua calda e riscaldamento. I Por, Programmi Operativi Regionali con fondi europei, attualmente in corso su circa 2mila appartamenti dislocati sul patrimonio di Atc, costituiscono sicuramente il più cospicuo intervento di riqualificazione energetica effettuato in Italia da un singolo proprietario o gestore d’immobili, non solo nell’ambito dell’edilizia sociale, ma anche di tutto il comparto dell’edilizia residenziale privata. In questo senso, rappresentano un’opportunità straordinaria per la manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico, specialmente in un momento di congiuntura economica come quello attuale dove è estremamente difficile trovare risorse per garantire interventi di questa portata. Il primo cantiere, partito agli inizi di quest’anno, è proprio quello di corso Taranto: 660 alloggi dove sono stati coibentanti i sottotetti, rifatta la cappottatura delle facciate, allacciato il teleriscaldamento e dove si sta per ultimare la sostituzione di tutti i serramenti di 19 palazzine, per un totale di 660 alloggi. L’importo dei lavori è di circa 6 milioni di euro di cui 450mila per oneri nella sicurezza non soggetti a ribasso. Il direttore di lavori è l’architetto Mario Masala mentre il responsabile del procedimento è l’architetto Luigina Carere, direttore tecnico di Atc. I cantieri hanno avuto sicuramente un certo impatto sugli abitanti, dal momento che prevedevano l’ingresso e i lavori anche all’interno delle case dove vivono le famiglie. Per questo motivo, accanto alla normale direzione lavori Atc ha affiancato una direzione sociale dei lavori, ovvero persone incaricate di “accompagnare” gli abitanti lungo tutto il periodo di cantiere, illustrando loro le varie fasi dei lavori e raccogliendo le segnalazioni di problemi ed eventuali disagi. Fondamentale è stato poi l’apporto degli stessi residenti: in corso Taranto è attivo uno dei primi comitati di inquilini di case popolari di Torino ed è proprio grazie alla collaborazione dei suoi rappresentanti che i lavori sono proseguiti senza interruzioni. Settimanalmente, il comitato e la direzione sociale lavori si incontrano, organizzano riunioni informative per illustrare agli inquilini cosa sta accadendo e insieme preparano un calendario degli interventi sulla base della disponibilità degli abitanti per la sostituzione dei serramenti. Semplici indicazioni, come quello di togliere le tende alle finestre da sostituire il giorno prima, velocizzano l’attività di cantiere e rassicurano gli abitanti sul da farsi.
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Riceviamo spesso email da parte dei nostri utenti che ci chiedono informazioni su pratiche amministrative legate alla casa. Abbiamo chiesto l’aiuto dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ha risposto ad alcune delle ultime domande pervenute che riguardano i nuovi contratti. Il Comune mi ha appena assegnato una casa popolare e devo firmare il contratto: a quanto ammontano le spese che dovrò affrontare? Quando si cambia casa occorre anticipare una somma di denaro e questo avviene anche per il contratto della casa popolare. Infatti, oltre al pagamento dell’affitto del mese in corso più le spese condominiali (acqua, luce scale ecc.) bisogna prevedere una cauzione pari a due mensilità d’affitto più le spese. Ma non è tutto. Il contratto va registrato presso il Ministero delle Finanze e perciò bisogna prevedere anche il costo della registrazione, che ammonta al 2 per cento del canone annuo moltiplicato per i quattro anni della durata del contratto, per un minimo di 67 euro. Questo costo va diviso per due: metà lo paga l’inquilino e metà lo paga la proprietà. Facciamo un esempio. Ipotizziamo un affitto mensile di 87 euro comprensivo di spese: bisogna moltiplicare questa cifra per 12 mesi e poi per quattro, cioè gli anni della durata del contratto (87x12x4=4176) da questo somma si estrae il 2 % e si arriva a 83,52 euro. Poi si divide per due, perché l’inquilino dovrà versare solo la metà del risultato: cioè 41,76 euro. A questo occorre aggiungere ancora 51 euro per le spese amministrative e 96 euro di bolli. Questo significa, ricapitolando, che su un’ipotesi di 87 euro affitto il nuovo inquilino dovrà anticipare circa 450 euro. Dopo aver firmato il contratto e ritirato le chiavi chi deve provvedere ad allacciare le utenze di luce e gas? Ovviamente l’inquilino o assegnatario. Oggi, con la liberalizzazione delle utenze, potete scegliere da voi la compagnia per la fornitura di energia elettrica e gas e stipulare autonomamente il contratto che ritenete più conveniente. Il proprietario, in questo caso l’ente gestore, non interviene se non per sanare eventuali anomalie che impediscono la corretta allocazione del contatore. Per l’allacciamento le aziende erogatrici dei servizi vi chiederanno alcuni dati per esempio i dati catastali, che vi vengono consegnati alla firma del contratto, oppure la certificazione di conformità dell’impianto: anche questo vi viene consegnato tra i tanti documenti che ricevete alla firma del contratto. Per eventuali URP, GLI ORARI chiarimenti potete consultare il sito dell’Autorità per SE VOLETE RIVOLGERVI ALL’UFFICIO RELAZIONI CON l’energia e il gas (http://www.autorita.energia.it/it/ IL PUBBLICO DI ATC LO TROVATE IN CORSO DANTE 14, index.htm). PROPRIO ALL’INGRESSO DELLA SEDE DI ATC AL PIANO TERRENO. Un consiglio: se vi dovessero chiedere il nome dell’ inquilino che occupava precedentemente l’allogE’ APERTO NEI SEGUENTI ORARI: LUNEDÌ 8,30 - 15 ORARIO CONTINUATO gio non siete tenuti né a saperlo né a comunicarlo. MARTEDÌ 8,30 -15 ORARIO CONTINUATO Questo naturalmente per evitare di ritrovarvi a paMERCOLEDÌ 8,30 - 15 ORARIO CONTINUATO GIOVEDÌ 8,30 - 17 ORARIO CONTINUATO gare eventuali morosità di gas o luce del vecchio VENERDÌ 8,30 - 11,30 inquilino: sempre meglio stipulare un nuovo conTELEFONO: 011-31.30.333 OPPURE 011-31.30.339 tratto. URP@ATC.TORINO.IT
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CONTINUA LA LINEA DIRETTA CON L’ATC SU PRIMANTENNA E’ ripreso dopo la pausa estiva l’appuntamento settimanale che Primantenna dedica agli abitanti delle case popolari con la trasmissione “Linea diretta con l’Atc”. Tutti i mercoledì dalle ore 18 alle ore 19 negli studi dell’emittente torinese rappresentanti e funzionari di Atc, politici, amministratori locali, operatori sociali e abitanti si danno il cambio per parlare di case popolari e dintorni. In onda problemi da risolvere ma anche iniziative utili per gli inquilini o spiegazioni su come funzionano i servizi dei
generale vogliono dire la loro o segnalare qualcosa che non funziona. Nelle precedenti puntate si è parlato di manutenzione e riscaldamento, del lavoro di associazioni e comitati nei quartieri popolari, delle trasformazioni che attendono Falchera con il Piano Città. Questa sera si parlerà di ascensori: funzionanti, guasti, bersaglio dei vandali. Non dimenticate di sintonizzarvi su Primantenna, canale 14 del telecomando, alle ore 18: per intervenire in diretta basta telefonare al numero 011.9575798.
quali possono usufruire o quali sono le scadenze cui devono adempiere. In diretta, la conduttrice Paola Caramella riceve anche le telefonate degli abitanti delle case Atc e di tutti coloro che in
La TORTA DI PANE è un dolce della tradizione: si prepara infatti con il pane raffermo avanzato. Ogni famiglia la preparava secondo la propria ricetta con gli ingredienti che aveva in casa. Noi vi diamo quella della signora Teresa di Borgo San Paolo. Ingredienti: 400 grammi di pane tipo altamura, 400 millilitri di latte, 100 grammi di uvetta, la scorza di un limone, 100 grammi di burro a temperatura ambiente, 100 grammi di farina, 1 uovo.
Private il pane e dalla crosta: tenete la mollica, tagliatela a pezzi e metteteli in una ciotola in ammollo con il latte per circa 10 minuti. Mettete in ammollo con dell’acqua anche l’uvetta, per cinque minuti, per ravvivarla (se lo desiderate, potete aggiungere un po’ di rum o di grappa). Intanto che la mollica si ammorbidisce, grattuggiate la buccia di un limone e imburrate una tortiera. Trascorsi i dieci minuti, strizzate per bene la mollica e unitevi lo zucchero e l’uovo, poi il burro ammorbidito tagliato a pezzetti. Mescolate bene per amalgamare. Aggiungete l’uvetta scolata, la scorza di limone, e la farina setacciata e mescolate fino ad ottenere un bel composto. Con il dorso di un cucchiaio stendetelo in modo uniforme nella tortiera e infornate la torta a 180° gradi per circa 60 minuti. Buon appetito!
Torino, sconto sui trasporti per anziani a basso reddito Il Consiglio comunale di Torino ha approvato un emendamento per estendere a una seconda fascia anziani torinesi gli sconti sull’abbonamento annuale ai mezzi pubblici. A partire da dicembre 2013, potranno beneficiare della riduzione del 30% gli ultrasessantacinquenni con un reddito familiare compreso tra i 36.151,99 e i 50 mila euro. Per loro il ticket annuale sarà di 217 euro. Confermata la riduzione del 50% per gli ultrasessantacinquenni con un reddito non superiore a 36.151,98 euro. Per loro l’abbonamento costerà 155 euro. Continueranno a ottenere l’abbonamento Gtt gratuito i pensionati con reddito non superiore al minimo Inps, gli anziani con reddito vitale iscritti nell’elenco tenuto presso i servizi sociali comunali e gli anziani in età pensionabile ospitati negli istituti di riposo, con reddito non superiore all’importo cumulativo costituito dalla retta e dalla quota di spese personali stabilita dal Comune.
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