Gazzettatc Num66-2015

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n. 66 - 10 giugno 2015

IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON LUCA TALLURI PRESIDENTE FEDERCASA NAZIONALE

DETRAZIONI FISCALI? CHI VIVE IN UNA CASA ATC NE HA DIRITTO LA DICHIARAZIONE DA PORTARE AI CAF ARRIVA CON LA BOLLETTA DI GIUGNO

Case popolari, sempre più risposta abitativa per i cittadini socialmente più deboli e più bisognosi che tuttavia in larga parte onorano i loro impegni, relegando le occupazioni abusive al 3,9% e la morosità al 26% su scala nazionale, percentuali che scendono significativamente se a essere considerato è solo il Nord: 1,3% di abusivismo e 16% di morosità. È il quadro che tratteggia in premessa il presidente di Federcasa, Luca Talluri, per raccontare obiettivamente la domanda attuale di edilizia residenziale pubblica e la sua reale condizione, rispetto acritiche che “ne danneggiano l’immagine”. Per Federcasa, realtà nata nel 1996 come trasformazione dell’Associazione Nazionale Istituti Autonomi per le Case Popolari che oggi riunisce 94 enti, avere il quadro della situazione sempre aggiornato è fondamentale al fine di operare le scelte di politica abitativa più coerenti con le esigenze. “Per questo – afferma il presidente Talluri – ci siamo messi a disposizione del Governo e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, come osservatorio capace di fornire un’analisi oggettiva e aggiornata della realtà”. Quella italiana, prosegue Talluri, oggi dice alcune cose chiare. “Innanzitutto i dati che l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, sta fornendo da alcuni mesi indicano che i mutui sono ripartiti e ciò significa che, in un Paese dove il 73% delle case è di proprietà, continua a esserci pur in una condizione ancora di crisi la tendenza a investire per comprare casa”.

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Sono alloggi sociali quelli gestiti dalle ATC e chi ci abita può chiedere la detrazione sul 730 del 2015 (Rigo E71). La dichiarazione che attesta che si tratta di “alloggi sociali” secondo il Decreto del Ministero delle infrastrutture del 22/04/2008 è stata spedita insieme alla bolletta di affitto di giugno 2015 a tutti gli assegnatari che vivono in una casa ATC. Dunque, fate attenzione a non perdere la pagina di accompagnamento della fattura: va conservata e portata ai Caf perché dà diritto a una detrazione pari a 900 euro, se il reddito complessivo della famiglia non supera 15.493,71 euro oppure pari a 450 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro, ma è comunque inferiore al tetto massimo di 30.987,41 euro.

SOMMARIO Manutenzione e autorecupero degli alloggi sociali

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Pinerolo, inaugurati 18 nuovi alloggi sociali

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Commissione progetto Papirus in Atc

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MANUTENZIONE E AUTORECUPERO DEGLI ALLOGGI SOCIALI Le istituzioni fanno il punto in Circoscrizione

La mancanza di risorse per la manutenzione degli alloggi popolari e la nuova possibilità offerta dall’autorecupero sono stati i temi al centro di un incontro sulle politiche per la casa regionali che si è svolto mercoledì 20 maggio nella Sala Consiglio della Circoscrizione sei. Una sede non casuale: con i suoi 6mila alloggi popolari, la sesta circoscrizione torinese è quella che conta il maggior numero di edifici di edilizia sociale e che, dunque, si confronta più di tutte con i problemi degli inquilini. A fare il punto sono stati l’assessore alla Casa della Regione Piemonte Augusto Ferrari, il vicesindaco Elide Tisi, la presidente della Circoscrizione Nadia Conticelli e il Presidente dell’Atc Marcello Mazzù. Le politiche per la casa e il sostegno alle famiglie – ha spiegato l’assessore Ferrari – sono i due temi centrali della sua agenda politica. «Con la legge di riforma regionale che ha ridotto a tre le Atc del Piemonte, si apre ora lo scenario della nuova organizzazione che, seppur in un ottica di contenimento delle spese, punta a una vicinanza con gli utenti delle case popolari». L’emergenza casa è sotto gli occhi di tutti: le domande di alloggi sociali, a Torino, sono oltre dieci volte superiori all’offerta. Nonostante le numerose iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale, come l’Agenzia Lo.C.A.Re, il fondo salva sfratti, l’acquisto di alloggi da destinare all’housing sociale, la “fame” di abitazioni ad affitto calmierato, resta. A Torino – ha spiegato il vicesindaco Tisi - ci sono oggi oltre 13mila famiglie che hanno fatto domanda per una casa popolare. Per la manutenzioni degli alloggi popolari che si liberano l’assessore Ferrari ha assicurato che in Piemonte arriveranno presto dal Governo risorse ad hoc, mentre a sbloccare più velocemente la ristrutturazione di quegli alloggi che hanno soltanto bisogno di piccole manutenzioni ci penserà la nuovo opportunità offerta dalla legge sull’autorecupero. Chi ha diritto ad una casa popolare e non vuole attendere i tempi necessari a questi interventi, potrà farsene carico direttamente per un importo complessivo di spesa fino a 7mila euro, che gli verranno successivamente scalati dall’affitto. Atc e Regione stanno mettendo a punto i regolamenti, poi si potrà partire.

FABBISOGNO MANUTENTIVO Fabbisogno manutentivo delle case gestite da Atc, classificato in priorità “urgente”: - in intera proprietà Atc euro 53 milioni - in stabili a regime condominiale con alloggi di proprietà Atc euro 59 milioni L’ammontare delle risorse Atc disponibili per far fronte al suddetto fabbisogno, stanziate con il Piano Investimenti per l’anno 2015, ammontano a complessivi € 4.920.000,00, di cui € 3.220.000 per intera proprietà Atc ed € 1.700.000,00 per i millesimi di proprietà Atc in stabili a regime condominiale.

E su questo tema Atc rilancia, proponendo un sistema che coinvolga le associazioni di categoria degli artigiani, per dare a chi vuole usufruire dell’autorecupero indicazioni sui costi dei materiali e della manodopera. Ma anche gli enti di formazione con l’obiettivo di mettere borse lavoro a disposizione di disoccupati, anche tra gli abitanti delle case Atc, per creare squadre di lavoratori che si occupino della piccola manutenzione degli alloggi e degli spazi comuni nei quartieri. In questo modo si creerebbe un circolo virtuoso che porti sia occupazione che contrasto al degrado degli edifici. «Questo tipo di sperimentazione – spiega il presidente, Marcello Mazzù - potrebbe essere un punto di partenza che coinvolga esperienza tecnica, bisogno e rete sociale di sostegno. Certo il progetto non è semplice e richiede l’adozione di nuovi adempimenti. Ma abbiamo intenzione di partire con una sperimentazione su un piccolo numero di alloggi, in modo da testare sul campo il progetto e se funziona lanciarlo a tutto campo, magari anche su scala regionale». D’altronde quello dell’autorecupero potrebbe diventare un punto di partenza, in un contesto generale di ristrettezza crescente di risorse: «in un momento di grave difficoltà economica Atc non può che sottolineare lo scopo sociale del suo Statuto. Proprio per questo bisogna saper portare un’esperienza tecnica, in un processo più ampio, fatto di ascolto e sostegno all’abitare. Processo che dovrebbe costituire l’inizio di un percorso teso a educare l’assegnatario a prendersi cura della propria casa».

INTERVENTI NELLA CIRCOSCRIZIONE SEI Nel territorio della Circoscrizione Sei ci sono 6 mila alloggi popolari. Ecco i principali interventi di riqualificazione svolti negli ultimi dieci anni (e gli investimenti corrispondenti): Piano Città sui serramenti: 790mila euro (in 58 alloggi abitati da inquilini alla Falchera). Piani Operativi Regionali - 30 milioni di finanziamento complessivo: - corso Taranto: Piano Operativo Regionale – 16 milioni - via Cravero: Piano Operativo Regionale – 7 milioni - via Ghedini: Piano Operativo Regionale - 3 milioni di euro - via Pacini – Petrella: Piano Operativo Regionale – 3 milioni di euro - corso Vercelli: Piano Operativo regionale 1milione e 600mila euro Contratto di Quartiere di via Ghedini: 13 milioni di euro


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PINEROLO, INAUGURATI 18 NUOVI ALLOGGI SOCIALI Taglio del nastro questa mattina per i 18 appartamenti di edilizia oggi sono importanti. Grazie alla collaborazione con Atc e altre sociale di Strada Serena 2 a Pinerolo. A inaugurare ufficialmente la nuova costruzione, alla presenza di alcune delle famiglie dei nuovi abitanti, sono stati il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Boni e il presidente di Atc, Marcello Mazzù. Presenti anche il vicepresidente Atc Elvi Rossi e la consigliera Noemi Gallo, insieme ai direttori dei lavori. Nel dettaglio il progetto ha previsto la realizzazione di un edificio a 3 piani fuori terra, composto da 18 alloggi di tre tipologie diverse (piccolo, medio, grande) e un piano interrato per cantine, locali tecnici e centrale termica. La realizzazione è stata possibile grazie ai fondi del “Programma Casa” regionale (1° e 2° biennio) integrati da risorse Atc per un finanziamento complessivo di circa 3milioni di euro. I lavori, cominciati nell’estate 2012, sono terminati nel novembre scorso. «L’emergenza abitativa è una delle problematiche purtroppo più sentite di questi ultimi anni – ha detto il Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero -a causa soprattutto della crisi socio economica che ha colpito il nostro Paese. Ma, seppur in un contesto così difficile, i risultati che riusciamo ad ottenere in momenti come quello

realtà del territorio, all’impegno profuso dall’Amministrazione e dalle associazioni, molto viene fatto per venire in aiuto di coloro che si trovano più in difficoltà. L’importante è crederci, con fermezza, e operare in vista di un obiettivo comune» «La casa è un bene primario, lo sanno bene tutte le persone che sono qui oggi e l’aspettano da tempo» ha aggiunto il presidente Atc Marcello Mazzù. «Da parte nostra, stiamo cercando di mettere in campo tutte le risorse a nostra disposizione per acquisire nuovi alloggi da destinare alle famiglie in difficoltà e per riuscire a ristruttura quelli gli appartamenti si liberano nel più breve tempo possibile, in modo che possano essere nuovamente assegnati». «Queste case sono in una posizione magnifica e godono di una splendida vista su Pinerolo. Avete una casa bella – ha concluso l’assessore Boni rivolgendosi ai nuovi inquilini – perciò vi chiedo di averne grande cura». A Pinerolo Atc gestisce 443 alloggi di edilizia sociale abitati da inquilini. Negli ultimi 10 anni, esclusi quelli inaugurati oggi, sono stati costruiti in tutto 33 appartamenti.

foto: Dario Costantino

LA RIQUALIFICAZIONE DI VIA GHEDINI IN UN LIBRO 112 pagine per raccontare con le parole e le immagini di chi li ha vissuti dieci anni di lavoro in zona Regio Parco. Potremmo riassumere così il libro realizzato dalla cooperativa animazione Valdocco e dedicato al Contratto di Quartiere di Via Ghedini, che ha permesso la riqualificazione di un complesso di edifici dove vivono circa 300 famiglie per un importo lavori complessivo di circa 7milioni e mezzo di euro. I lavori hanno riguardato il restauro delle facciate, l’installazione ex novo di ascensori, nuovi serramenti e verande ai balconi, la ristrutturazione completa dei bagni e ora si lavora sulla riqualificazione dei cortili, che sarà ultimata in autunno. Il volume è stato presentato venerdì 5 giugno nella Sala Consiglio della Circoscrizione Sei dall’assessore alla Rigenerazione Urbana Ilda Curti insieme alla presidente della Circoscrizione Nadia Conticelli, al presidente dell’Atc Marcello Mazzù e ai rappresentanti della cooperativa. «Con via Ghedini –spiega il presidente di Atc, Marcello Mazzùsi chiude l’ultimo dei tre contratti di quartiere che in questi anni hanno coinvolto Atc e la Città di Torino (gli altri due sono via Parenzo e via Dina, ndr) e hanno riguardato, in tutto, un migliaio di appartamenti. Purtroppo le risorse a disposizione degli enti locali per l’edilizia sociale e, più in generale, per riqualificazioni urbane come questa sono sempre di meno e possiamo solo augurarci che, negli anni a venire, si possa ancora parlare di cantieri di questa portata». Dall’introduzione al volume: “Se una parola avesse il compito di

dire tutto questo lavoro, tutte quelle persone, le cose materiali, i gesti, le idee, la memoria e le capacità, le delusioni e le fatiche, le premesse e i traguardi, questa parola sarebbe: ormeggi. Nel nostro parlare posso dire “sta ormeggiando” perché ormeggio è l’assicurare l’imbarcazione per mantenerla in una posizione; gli ormeggi sono i luoghi stessi, solita-mente dei posti ritenuti sicuri; ormeggi sono catena, cima, ancora: l’insieme degli attrezzi per mantenere ormeggiata la barca. Azioni, posti, cose. Il contratto di quartiere; il servizio di accompagnamento. Un processo tanto denso quanto caotico, dai connotati tanto materici (rifare abitazioni), quanto immateriali e simbolici (gestire le relazioni di potere tra cittadini e grandi istituzioni). Un processo che ha prodotto dei cambiamenti – alcuni ancora nascosti – nelle forme dell’abitare dei cittadini di questi caseggiati, e alcuni cambiamenti profondi e visibili ne-gli operatori che hanno accompagnato per molti anni gli abitanti durante i lavori di ri-strutturazione”. Il libro è in distribuzione gratuita ai residenti.


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COMMISSIONE PROGETTO PAPIRUS IN ATC

Si è riunita nella sede di Atc la commissione tecnica del progetto europeo Papirus, cui l’Agenzia torinese partecipa insieme ad altri tre paesi europei. Obiettivo della commissione è controllare la validità delle offerte ricevute nell’ambito dell’appalto su scala europea che porterà alla riqualificazione energetica di case popolari in Germania, Italia, Norvegia e Spagna.

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Da questa analisi, supportata dai numeri, ne discende nel ragionamento di Federcasa che “la prima risposta, anche se non l’unica, alla condizione sociale contemporanea del Paese debba essere l’Erp, ovvero l’edilizia residenziale pubblica, per le fasce più povere”. In tal senso Federcasa plaude al decreto interministeriale Infastrutture, Economia e Affari regionali, che ha ricevuto il via libera dalla Corte dei Conti a fine aprile e che stanzia risorse per interventi sugli alloggi di risulta (abitazioni cioè non occupate), e al decreto che ha stanziato i fondi per la manutenzione straordinaria dal 2014 al 2024, ma “è opportuno fare di più, individuando altri strumenti che possano incrementare il budget a disposizione”,evidenzia il presidente. Per quanto riguarda gli investimenti sugli alloggi di risulta, il decreto interministeriale prevede una copertura di 5 milioni di euro per il 2014, di 20 milioni per il 2015 e il 2016 e di 22,9 milioni per il 2017. “Si tratta di un totale di 67,9 milioni di euro che, divisi per la somma massima prevista per ogni intervento, cioè 15 mila euro, consentiranno di recuperare, riassegnare velocemente 4.500 appartamenti”, ha calcolato Federcasa. Tuttavia, “stando agli elenchi tramessi dalle Regioni, gli alloggi attualmente non assegnati perché inadeguati sono 16 mila sul territorio italiano

– osserva Talluri - . È perciò evidente che bisogna aumentare gli stanziamenti per gli alloggi di risulta, anche perché si tratta di situazioni in cui con interventi sostanzialmente minimi si possono dare risposte significative”. Da “rafforzare”, secondo Federcasa, anche gli stanziamenti per la manutenzione straordinaria, attualmente fissati in 400 milioni spalmati su 10 anni. “In questo caso - specifica il presidente-, è importante trovare canali integrativi di finanziamento, capaci essere non solo volano ma moltiplicatori di risorse a disposizione”. Un apporto importante in tal senso lo possono dare i lavori sugli edifici per il risparmio energetico. “Le agevolazioni previste per tali interventi, infatti, possono consentire di liberare risorse da investire in altre operazioni contestuali”. Non da ultimo, Talluri richiama le percentuali sulle occupazioni abusive e sulla morosità per sottolineare che “esse dimostrano come il sistema dell’Erp non è così inefficiente come qualcuno vorrebbe far credere. Certo - conclude - è migliorabile, e per questo è opportuno che si stabiliscano parametri standard su cui misurare l’efficienza delle aziende e costi standard per la costruzione e la gestione degli alloggi”.


Ogni mattina, quando fanno il loro ingresso a scuola o al nido, i bambini si chiedono dove vadano a finire la mamma e il papà. «La mamma va al lavoro». Ma questo “lavoro”, come sarà fatto? A soddisfare la curiosità dei più piccoli, figli dei dipendenti di Atc, ci ha pensato la giornata “bimbi in ufficio con mamma e papà”, cui l’Agenzia ha aderito attraverso il suo Comitato Unico di Garanzia. L’iniziativa, promossa a livello nazionale da molte grandi aziende, ha l’obiettivo di porre l’attenzione per un giorno sull’impegno con cui tanti lavoratori conciliano la vita professionale con gli impegni familiari. Ecco qualche scatto della giornata. Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale


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