Numero60 2015

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n. 60 - 04 marzo 2015

IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON LA CONSIGLIERA ATC NOEMI GALLO

BUROCRAZIA ZERO NEL COMUNE DI TORINO

Care lettrici e cari lettori, sono due mesi che ho iniziato questa avventura presso Atc…ed è già diventata la protagonista delle mie giornate! Nel senso positivo di una sfida da cogliere. Vi spiego come la vedo io. La casa ci rende cittadine e cittadini, ci permette di fare famiglia, è alla base dei nostri progetti di vita. Noi lavoriamo perché tutte e tutti possano accedere a questo diritto. L’ho assunto come un impegno personale. E’ nell’interesse del salute degli individui e della crescita della nostra comunità. La casa è anche un patrimonio. Sta a noi metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno insieme con i Comuni, ma è una responsabilità di noi e voi insieme, trattarlo e mantenerlo con cura. Sono sincera nel dire che le domande che pervengono ad Atc dimostrano che le famiglie in difficoltà sono più di prima e non sempre purtroppo riusciamo a rispondere in tempi brevi alla necessità di casa. Con la stessa sincerità mi impegno personalmente a fare la mia parte, insieme al presidente Mazzù ed al vicepresidente Rossi affinché questi tempi si accorcino sempre di più, e riusciamo a trovare soluzioni anche nuove in risposta continua a pag 3 al bisogno di casa.

Ha aperto il 16 febbraio lo sportello informativo sui tributi comunali delle Circoscrizioni 5 e 7 in via Stradella 192 presso l’Informa5. Lo sportello sarà utile per fornire informazioni di carattere generale sui tributi della Città di Torino, si potranno effettuare visure tributarie ed anagrafiche utili a verificare l’esattezza dei dati relativi ai tributi e usufruire di un supporto nella compilazione della modulistica. I cittadini potranno così fruire di un servizio decentrato più vicino alla propria abitazione. L’orario di apertura dello sportello è il seguente: il lunedì dalle 14 alle 16; il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12,30 presso l’Informa 5, via Stradella n. 192 – Torino.

SOMMARIO Torino, settima città per investimen- pag. 2 ti sull’edilizia sociale Villaggio Leumann, esempio di archeologia industriale

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8 Marzo donne con la A

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TORINO, SETTIMA CITTÀ PER INVESTIMENTI SULL’EDILIZIA SOCIALE La classifica dell’associazione Openpolis. Meglio di Roma e Firenze

Torino investe in edilizia pubblica più di Roma, Genova e Firenze ma meno di Milano e Venezia. A dirlo è la classifica stilata dall’associazione Openpolis, l’associazione che promuove la trasparenza delle pubbliche amministrazioni sul web. L’indagine prende spunto dai bilanci messi in rete dai 15 principali Comuni italiani per l’anno 2012 e, in particolare, analizza le spese destinate all’edilizia popolare. A questa voce si configurano sia gli investimenti per la manutenzione e la costruzione di edifici di edilizia sociale nelle varie città, sia le agevolazioni economiche nei confronti dei cittadini più fragili. Secondo al classifica Torino si piazza al settimo posto, dopo Padova e prima di Bologna. Nel 2012, l’amministrazione torinese ha investito 18.585.732 di euro in edilizia pubblica, ovvero 20,38 procapite. Al primo posto della classifica ci sono Milano, a quota 63,78 euro per ciascun cittadino, e Venezia, con 34, mentre il fanalino di coda è Genova, con un investimento di appena 2,03 euro. Ragionando in termini di numeri, è del tutto evidente che questo investimento non sia comunque sufficiente. Con il perdurare della crisi economica sono sempre di più le famiglie che si ritrovano senza un tetto e sperano in un alloggio a canone calmierato. In Italia l’Unione Inquilini stima che siano 700mila le famiglie in graduatoria in attesa di entrare nelle case popolari. A Torino, le domande sono circa 10-12mila, a fronte di un’offerta che, tra appartamenti che si liberano e nuove costruzioni, si attesta tra 500 e 1000 appartamenti l’anno, ovvero un decimo del fabbisogno.

Di quei 18milioni di euro investiti nel 2012, Torino ne ha messi a bilancio 4milioni per interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici di edilizia pubblica: lavori, per intenderci, come la sostituzione di vecchi ascensori, la riparazione di caldaie e tetti, il rifacimento di facciate e serramenti. 1 milione e mezzo di euro, invece, è la cifra destinata da Palazzo Civico al fondo sociale destinato ai cosiddetti morosi incolpevoli con cui l’amministrazione comunale, insieme alla Regione, aiuta nel pagamento dell’affitto quelle famiglie che, pur vivendo in una casa ad affitto ridotto, hanno un reddito così basso da non riuscire neppure a far fronte a quella somma (e qui parliamo di circa 3mila famiglie ogni anno).

MAZZÙ: NUOVE CASE POPOLARI CON I SOLDI CONFISCATI ALLA ‘NDRANGHETA «I numeri parlano da soli – commenta il presidente dell’Atc del Piemonte Centrale Marcello Mazzù – Torino è una città industriale che, più di altre, ha sofferto la crisi economica con la conseguente perdita del lavoro e della casa per moltissime famiglie. Insieme alla Città stiamo lavorando per cercare di far fronte all’emergenza, velocizzando “la filiera” degli alloggi sfitti in modo da assegnarli prima possibile. Ma è chiaro che questo non basta: servono più case popolari. Bisogna invertire la tendenza, con un piano casa nazionale che indirizzi finalmente le risorse verso le politiche abitative. Solo così si potrà dare una risposta adeguata ai bisogni di tante famiglie. Dove trovare le risorse? Al Tribunale di Torino questa mattina si è aperto il processo d’appello Minotauro. Perché non

destinare i fondi confiscati alla ‘ndrangheta, o parte di essi, alla costruzione di nuove case popolari? In fondo, non faremmo che restituire ad un territorio, e in particolare alle fasce più deboli che ci vivono, denaro che la criminalità organizzata gli aveva indebitamente sottratto. Per costruire, poi, non penso nemmeno a nuove aree: si potrebbero riqualificare caserme inutilizzate o aree industriali dismesse, trasformandole in condomini. E puntare tutto sull’innovazione e l’efficientamento energetico, in modo da mettere a disposizione di chi è in difficoltà economica non solo affitti contenuti, ma anche spese ripetibili meno costose».


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LINEA DIRETTA CON L’ATC SU PRIMANTENNA Da mercoledì 4 marzo alle 18.30 torna la trasmissione dedicata alle case popolari

Torna anche quest’anno sull’emittente locale torinese Primantenna lo spazio dedicato agli inquilini delle case popolari di Torino e provincia. A partire da mercoledì 4 marzo, in diretta sul canale 14 dalle 18.30 alle 19 appuntamento con “Informacasa - Linea diretta con l’Atc”. Ogni settimana, in studio con le giornaliste Paola Caramella e Daniela Sollazzo un ospite e un argomento diverso: fondo sociale, censimento, manutenzione nelle case Atc ma anche aiuti per anziani e disabili, salute, sicurezza domestica. I telespettatori potranno telefonare in diretta e porre le loro domande all’ospite in studio. Si comincia mercoledì 4, con il fondo sociale regionale: chi ha diritto, come si fa l’Isee, quando e come presentare la domanda. Non perdetela! Appuntamento mercoledì alle 18.30 su Primantenna, canale 14.

VILLAGGIO LEUMANN, UN INSOLITO ESEMPIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE Forse non tutti sanno che nel patrimonio di edilizia sociale gestito da Atc c’è un vero e proprio gioiello architettonico: il Villaggio Leumann, inserito nella rete ecomuseale della Provincia di Torino. Si tratta di un raro esempio, con Crespi d’Adda e Schio, di villaggio operaio che si sia conservato integralmente. Il Villaggio Leumann nacque alla fine dell’Ottocento dall’idea di un illuminato imprenditore di origine elvetica, Napoleone Leumann, che trasferì l’azienda di famiglia da Voghera a Torino, beneficiando delle convenienti agevolazioni che offriva il capoluogo piemontese, reduce del contestato trasferimento della capitale prima a Firenze e poi a Roma. La scelta cadde appunto sul vasto lotto di terra (circa 60.000 metri quadrati) nelle campagne circostanti il piccolo paese di Collegno, alle porte di Torino. Qui nel 1875 Isaac Leumann e il figlio Napoleone decisero di installare un nuovo sito produttivo che lavorasse il cotone, a differenza del precedente stabilimento di Voghera che trattava il lino. Fondamentale nella scelta del luogo fu anche la presenza di canali irrigui e la vicinanza di una nuova, moderna infrastruttura: la ferrovia che, correndo lungo l’asse dell’attuale corso Francia, consentiva un rapido collegamento con Torino, la vicina Rivoli ma anche la Val di Susa e la Francia, attraverso il nuovo tunnel del Frejus. Il Cotonificio Leumann sarà destinato ad un crescente successo sino a diventare un’azienda di notevoli dimensioni e prestigio. Tuttavia Napoleone Leumann non creò soltanto un’industria con un annesso nucleo residenziale, bensì un’area ben definita in cui lavoro, famiglia, tempo libero, istituzioni sociali e previdenziali erano strettamente connessi fra loro, formando un contesto socialmente evoluto ed efficiente. L’organizzazione urbanistica, l’architettura degli edifici, le istituzioni sociali e i servizi assistenziali in esso creati fanno del villaggio un organismo che pone al centro dei suoi obiettivi una maggiore qualità di vita delle maestranze, sia sul lavoro che nella vita privata, con concreti vantaggi riscontrabili anche nell’ottima qualità che caratterizzò i prodotti del Cotonificio Leumann. L’Ecomuseo copre tutta l’area del Villaggio e viene posta al centro dell’interesse la vita che qui si viveva: il lavoro, la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero, le relazioni

sociali e la sua evoluzione nel tempo. Per chi lo desidera, è anche possibile visitarlo. Le visite sono a cura dell’associazione Amici della Scuola Leumann e del gruppo Ciceroni della Città di Collegno e si possono effettuare in qualsiasi giorno, previa prenotazione. Il punto di partenza dell’itinerario è la piazza della chiesa Santa Elisabetta. L’itinerario prosegue poi su corso Francia con soste presso l’ingresso della fabbrica, già Cotonificio Leumann, e l’Ufficio Postale. Si raggiunge quindi il comprensorio ovest dove si trovano la Scuola Elementare Leumann e l’Asilo Infantile “Vera Leumann”, le Abitazioni per gli Impiegati, la Casa-museo e la Chiesa S.Elisabetta. Nei pressi della chiesa si può vedere ancora un tratto della bealera, un corso d’acqua derivato dalla Dora Riparia, che una chiusa deviava verso la fabbrica per essere utilizzata a fini produttivi. Qui si conclude l’itinerario. La durata della visita è di circa 2 ore. È gratuita ma si può lasciare un contributo a favore dell’associazione. è gratuita ma è gradito un contributo a favore delle attività dell’associazione.

Per maggiori informazioni: Associazione Amici della Scuola Leumann Corso Francia, 345 Collegno (TO) Tel. 0114159543 e-mail info@villaggioleumann.it


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Riceviamo e pubblichiamo l’appello del coordinamento dei comitati “Se non ora quando?”

8 MARZO DONNE CON LA A Maestro- maestra, chirurgo- chirurga, sindaco-sindaca, avvocato- avvocata :in italiano le parole che finiscono in o al femminile prendono la a . Restano invariate quelle che finiscono in e ma prendono l’articolo femminile, ad esempio , la giudice, la presidente. Lo dice la grammatica italiana , lo sostiene anche la prestigiosa Accademia della Crusca. Ma in nome di un presunto “ neutro”, che l’italiano non ha , si continua a fare resistenza nel declinare al femminile una manciata di titoli professionali: ministra , deputata , funzionaria, ingegnera, assessora, mentre e’ normale dire commessa, postina, operaia, infermiera. Le donne , presenti oggi in tante professioni fino a poco tempo fa appannaggio solo degli uomini, vogliono la a, chiedono di essere riconosciute. Per questo 8 marzo alle istituzioni, alla pubblica amministrazione , alla scuola, alla politica, all’informazione , chiediamo di usare il femminile ogni volta che si parla di una donna, qualunque ruolo o incarico ricopra. Siamo convinte che sia un passo necessario per garantire la rappresentazione dei due generi di cui e’ fatto il mondo: le donne non sono l’altra metà del cielo, sono una delle due metà. SENONORAQUANDO? Coordinamento Comitati

8 MARZO A TORINO, LE INIZIATIVE Sono molte le iniziative con cui la città di Torino celebrerà la giornata internazionale della donna, domenica 8 marzo. Piazza Cavour ospiterà, in collaborazione con Coldiretti Piemonte e Terra Madre, il tradizionale mercato ortofrutticolo della seconda domenica del mese che per l’occasione sarà declinato tutto al femminile. Alle acquirenti saranno offerti omaggi floreali, una mostra fotografica illustrerà le donne al lavoro in un contesto rurale africano e dietro alle principali bancarelle si alterneranno le protagoniste dell’imprenditoria agricola. E nell’anno che vede Torino “Capitale europea dello sport” non poteva mancare un’iniziativa sportiva: nel pomeriggio in piazza San Carlo si correrà la gara podistica non competitiva dal titolo “Just the woman I am” organizzata al Cus. Migliaia di donne si daranno appuntamento con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della ricerca universitaria per la lotta contro il cancro. Dal 6 all’8 marzo al teatro Astra va invece in scena l’attrice Caterina Vertova per la prima assoluta di Malafemmina, storia di donne e di violenza.

continua da pag 1 Non vi prometto che riusciremo a vincere questa sfida in pochi mesi o in un anno, sarebbe davvero poco serio e poco concreto, ma ci mettiamo e ci metteremo tutto l’impegno e le competenze di cui disponiamo e che Atc può mettere in gioco con il proprio personale per conseguire l’obiettivo. Quello che possiamo fare da subito e che abbiamo già incominciato a fare, è ascoltare direttamente ciò che vorrete dirci, problemi piccoli e meno piccoli che ci sottoponete, a partire dalle richieste di cambio casa per fare posto magari ad una persona di assistenza a qualche malato grave. Queste situazioni per fortuna non sono tantissime, ma vi assicuro che ce ne sono e che mi hanno molto colpita. Un’ultima cosa che mi sta particolarmente a cuore è cosa si può fare per spendere meno, in un momento in cui que-

sta è una priorità per tutti. Mi piacciono le cose concrete quindi parto da quelle più semplici: Atc è riuscita ad ottenere qualche soldo dall’Europa, ed altri li sta cercando, per realizzare in- terventi di risparmio energetico come forse avete visto anche nelle vostre case, attraverso il cambio dei serramenti, l’isolamento dei tetti, nuovi impianti di riscaldamento ed altro. Mettiamoci di impegno con piccoli gesti quotidiani per accrescere questi benefici: ad esempio spegniamo i termosifoni quando le finestre sono aperte e spegniamo completamente i led della televisione. Con la nostra cura ci guadagneremo tutti…e anche l’ambiente. Noemi Gallo consigliera di amministrazione Atc Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia


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