n. 62 - 1 aprile 2015
IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON SEGETARIO SICET GIOVANNI BARATTA
Fino al 30 aprile sportelli Atc SOLO su prenotazione
A partire da questo numero, conosciamo meglio i rappresentanti dei sindacati degli inquilini, che contano tra i loro iscritti anche molti inquilini delle case popolari. Giovanni Baratta è il segretario per il Piemonte del Sicet, Sindacato Inquilini Casa e Territorio. Cominciamo con qualche numero. Quanti sono gli iscritti al Sicet? Complessivamente, abbiamo oltre 4mila tesserati in tutta la regione. Sono circa 2mila quelli di Torino e provincia e , di questi, la maggior parte, ovvero circa 1500, vivono nelle case popolari.
Chi si rivolge a voi?
Persone anche molto diverse tra loro. Stranieri, anziani che hanno difficoltà a comprendere le procedure e le pratiche ma anche persone che invece le conoscono bene, ma non si sentono tutelate. continua a pag 4
Atc informa gli utenti che fino al 30 aprile, in occasione della raccolta delle domande per il fondo sociale regionale 2015, lo sportello con accesso libero senza prenotazione, sarà sospeso e con esso la relativa emissione dei biglietti con la lettera “A”. Quindi, per tutte le operazioni di sportello, sarà INDISPENSABILE prenotarsi telefonando al numero 011-3130379. Per qualsiasi richiesta di informazioni ci si potrà rivolgere allo SPORTELLO INFORMAZIONI, ad accesso libero anche senza appuntamento.
SOMMARIO Housing sociale, nuove strategie contro l’emergenza abitativa
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Fondo sociale, aperta la raccolta delle domande
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Pasqua solidale
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HOUSING SOCIALE, NUOVE STRATEGIE CONTRO L’EMERGENZA ABITATIVA A Moncalieri il viceministro Nencini fa il punto sulle politiche nazionali per rispondere all’emergenza casa
Il nuovo piano casa il Governo prevede di mettere sul mercato alloggi a prezzo calmierato da destinare all’affitto o alla vendita. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, intervenuto a Moncalieri al convegno dal titolo “Housing sociale: nuove strategie per l’emergenza abitativa”, promosso dal Gruppo del Partito Democratico del Senato e dal Gruppo Autonomie PSI MAIE Senato. «In Italia, un terzo degli alloggi popolari è inutilizzato per vari motivi – ha spiegato il viceministro – e oltre il 15% degli alloggi sociali è abitato da famiglie che hanno un reddito che permetterebbe loro anche di sostenere un affitto più alto, magari sul mercato privato». E, intanto, la crisi continua a far perdere posti di lavoro e sempre più famiglie si ritrovano con un reddito insufficiente a pagare l’affitto. Una prima risposta, per il Governo, può essere quella dell’housing sociale, mettendo a disposizione delle fasce deboli alloggi attualmente in uso dalle banche perché oggetto di fallimenti, dismissioni, o altre procedure giudiziali. «Sarà un provvedimento importante - ha spiegato Nencini - mirato a far fronte all’emergenza abitativa che sta attanagliando grandi città del nostro paese, da Torino a Milano, Roma, Napoli, Palermo e non solo. Sarà una legge con un costo bassissimo per il Governo, non superiore ai 400 milioni di euro tra sgravi fiscali e investimenti diretti per il fondo affitto». All’incontro hanno preso parte anche l’assessore regionale alla Casa, Augusto Ferrari, il vicesindaco e assessore alle Politiche Abitative, Elide Tisi e il vicesindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, che hanno tratteggiato la situazione a livello locale. Per il vicesindaco di Torino,
«oggi il tema abitativo sta diventando uno degli allarmi sociali più significativi. Nel 2014 si sono registrati 4700 sfratti tra Torino e prima cintura e le domande di casa popolare nella Città di Torino sono 13mila, a fronte di 450 assegnazioni l’anno. Strumenti come il fondo per il sostegno alla locazione, il fondo sociale per la morosità incolpevole ci aiutano a mediare tra la proprietà e le famiglie che non ce la fanno. Il social housing è un ulteriore possibilità, che può aiutarci a mettere a disposizione dei cittadini costi abitativi più sostenibili». L’assessore Ferrari ha parlato dell’impegno della Regione che sta lavorando «ad una profonda riforma della legge che disciplina l’edilizia sociale, sulla quale abbiamo argomenti concreti. Manca in questo momento la giusta e virtuosa mobilità: la case popolari dovrebbero rispondere ad un momento di emergenza e invece troppo spesso sono una situazione definitiva creando fissità per chi è “dentro” e altrettanta per chi è “fuori” e non riesce ad accedervi»
FALCHERA, NUOVI SERRAMENTI PER 58 ALLOGGI Nella zona di Falchera nuova sono in tutto 58 gli appartamenti di inquilini delle case Atc che potranno contare su nuovi serramenti grazie ad un intervento di manutenzione straordinaria. In seguito all’emanazione del Piano Nazionale per le Città da parte del Ministero delle Infrastrutture, a giugno 2012, dedicato alla riqualificazione di aree urbane, il Comune di Torino ha infatti individuato la zona nord della città come area di interesse strategico e ha chiesto ad Atc di partecipare alla redazione del dossier di candidatura per gli edifici di edilizia sociale. Successivamente il Ministero ha destinato al Piano Città per la riqualificazione energetica di edifici di edilizia residenziale pubblica un finanziamento di 790mila euro. Atc è diventata dunque l’ente attuatore di una parte del Piano Città, quella destinata alla sostituzione dei serramenti, ma, vista l’entità del finanziamento, potrà svolgere l’intervento solo su una parte degli alloggi di sua proprietà: 58 in totale, tra via degli Ulivi e via delle Querce. L’intervento nello specifico prevede la sostituzione dei serramenti esistenti con altrettanti nuovi al fine di ridurre le dispersioni termiche invernali e favorire l’accumulo di calore, contenere il surriscaldamento estivo e garantire un adeguato isolamento acustico.
I lavori sono cominciati a fine febbraio con la predisposizione del cantiere. A metà di aprile inizieranno i lavori di sostituzione all’interno degli alloggi. Proprio per poter spiegare in cosa consisteranno i lavori, Atc ha organizzato un incontro con gli inquilini, che si è svolto il 19 marzo scorso. Ogni famiglia sarà informata con almeno 15 giorni di preavviso, con un comunicato che indicherà anche gli accorgimenti da prendere, che permettano di rendere accessibili i serramenti, come spostare eventuali tendaggi e mobili.
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FONDO SOCIALE, DOMANDE ENTRO IL 30 APRILE
Un breve riepilogo per tutti gli inquilini delle case Atc che devono compilare la domanda per il contributo
Si è aperta il 25 marzo la raccolta delle domande per il fondo sociale regionale destinato ai morosi incolpevoli che vivono nelle case di edilizia sociale. C’è tempo fino al 30 aprile, ma ricordiamo ancora una volta brevemente le informazioni utili, destinate alle circa 5mila famiglie interessate dal contributo.
COME Lo sportello per il fondo sociale riceve soltanto su appuntamento. Una volta accertato di avere dei requisiti per presentare domanda occorre fissare un appuntamento telefonando ai seguenti numeri 011-3130504 e 011-3130251. Potete telefonare dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 12.
DOVE Anche quest’anno Atc ha allestito dei locali dedi- COSA PORTARE cati al Fondo sociale che si trovano in via ArEcco quali sono i documenti necessari, da porquata 2/a-b a Torino, proprio accanto alla sede tare con se al momento della domanda: dell’ente. Ma ci sono anche sedi decentrate per - Isee nuovo standard 2015. Quest’anno chi vive in provincia, ecco quali sono: c’è un nuovo Isee e tutti sono costretti Carmagnola: Piazza Manzoni 10 ad aggiornarlo. Bisogna andare al Caf e Chieri: Piazza Palazzo di Città 10 chiedere l’Isee standard. Ricordatevi di Chivasso: Piazza Generale Dalla Chiesa 8 portare con voi il contratto d’affitto perché Ivrea: Piazza Vittorio Emanuele 1 vi chiederanno i dati di registrazione; Pinerolo: Piazza Vittorio Veneto 1 - i versamenti che testimoniano che Torre Pellice: Via Repubblica 1 avete pagato la quota minima. Sia che abbiate pagato in posta o in banca, conviene portarsi le ricevute di pagamento.
AUTO ABBANDONATE? SEGNALATELE CON WHATSAPP
Basta una foto al numero 327-1119746. Non dimenticate di indicare dov’è parcheggiata Potranno utilizzare anche WhatsApp, la celebre chat per inviare e ricevere messaggi sul telefonino, i residenti delle case popolari che vogliono segnalare ad Atc la presenza di automobili abbandonate nei cortili. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno diffuso. I palazzi e i quartieri dove si trovano la maggior parte delle case gestite dall’Agenzia sono circondati da grandi spazi verdi, accessibili a tutti: ecco perché spesso cortili e aree comuni si riempiono di auto inutilizzate, in qualche caso ridotte a veri e propri rottami. Rimuovere un’auto abbandonata (perché inutilizzata o sotto sequestro) è un’operazione complessa. Possono essere rimosse solo le auto considerate “rifiuti” e cioè in evidente stato di abbandono e prive di targa. Atc non può far rimuovere le auto abbandonate, se non dopo preciso ordine dell’autorità giudiziaria. Una volta possibile, deve chiedere la rimozione alla Polizia Municipale.
Secondo un recente censimento, sono circa 250 le automobili abbandonate in prossimità delle case Atc di Torino e provincia, con maggiore incidenza in quartieri come Mirafiori, Lucento e Vallette a Torino. Per questo le segnalazioni degli abitanti sono utilissime: aiutano a individuare il mezzo abbandonato e a mettere in moto più in fretta l’iter che consentirà di sbarazzarsene. Gli abitanti ora, oltre a comunicarlo direttamente alla Polizia Municipale o al numero verde Atc, potranno usare anche WhatsApp: basterà inviare un messaggio al numero 3271119746 indicando dove è parcheggiata l’auto abbandonata e allegando un foto (nella foto si deve vedere se l’auto è munita di targa). Chi preferisce usare l’email potrà indirizzare la sua segnalazione a automezzi-abbandonati@atc. torino.it Un altro passo per avvicinare l’Agenzia ai suoi utenti. Sono infatti sempre di più i servizi per cui gli inquilini delle case popolari possono utilizzare lo smartphone o il computer: c’è la versione mobile del sito, con le informazioni rapide e i numeri utili, e la possibilità di prenotare direttamente on line l’appuntamento agli sportelli di corso Dante, evitando così la fila.
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Quali sono le difficoltà nel rapporto con Atc che i a persone che sono già piene di guai e hanno come principale preoccupazione come mettere insieme il pranzo con vostri iscritti denunciano? Il problema principale, che abbiamo denunciato più volte, è la mancanza di chiarezza sulle spese ripetibili e quelle per il riscaldamento riportate in bolletta. Gli inquilini lamentano grandi difficoltà nel capire come le varie voci di spesa, consuntivi e preventivi vengano calcolati e ripartiti. Anche nel momento in cui chiedono spiegazioni e approfondimenti, è difficile che le ottengano in tempi brevi o che sappiano a chi devono rivolgersi per averle.
Quale soluzione suggerisce per ovviare a questo problema ?
la cena. La soluzione è ovvia: ci vogliono più case.
In questo quadro d’insieme, nei quartieri c’è ancora partecipazione?
Sì, resiste, grazie all’impegno di storici comitati inquilini che sono per noi un riferimento importante, che ci aiuta ad individuare a affrontare i problemi. Ma credo che Atc debba impegnarsi per prima a rilanciare il ruolo dei comitati inquilini e delle autogestioni. La partecipazione dal basso conviene a tutti: ad Atc, al sindacato, alle amministrazioni pubbliche. Ma perché le persone si organizzino bisogna mettere loro a disposizione luoghi dove riunirsi, rendere semplici e accessibili le regole per costituire un comitato, dare loro persone e uffici cui fare riferimento.
Il coinvolgimento diretto degli utenti: solo così, secondo noi, le persone potrebbero ottenere tutte le spiegazioni che chiedono. Atc dovrebbe indire assemblee annuali aperte a tutti, inquilini e proprietari, dove informarli sui costi del Cosa chiede alla nuova amministrazione di Atc? Una riorganizzazione dell’ente che lo avvicini maggiormenriscaldamento e mostrare loro i rendiconti. Quali sono, dal punto di vista del vostro osserva- te agli utenti, mettendo a loro disposizione una figura unica torio, i problemi delle persone che vivono nelle di riferimento, cui possono rivolgersi per ogni tipo di problema. Non si pretende certo che sia competente di ciascun case popolari? È innegabile che l’utenza, in questi ultimi anni, sia molto argomento, dalla manutenzione alle bollette, ci manchecambiata: non essendoci case a sufficienza, le assegna- rebbe. Ma deve costituire un’interfaccia tra l’Agenzia e i zioni spettano ai più sfortunati. Ed è difficile chiedere par- suoi utenti, rivolgendo poi le segnalazioni e i problemi agli tecipazione alla vita pubblica del quartiere, alle assemblee uffici preposti. Qualcuno che recepisca i problemi, insomma. E sia presente sul territorio.
PER PASQUA UOVA SOLIDALI Mancano pochi giorni a Pasqua: ecco qualche suggerimento per acquistare uova di cioccolata e dolci pasquali contribuendo a finanziare iniziative di solidarietà. L’organizzazione di aiuto fraterno OAF-I mette in vendita anche quest’anno le uova e gli ovetti di Guido Gobino e le colombe della pasticceria Racca per sostenere i suoi progetti. Per info e prenotazioni: 366.5848457, info@oafi.org L’associazione “Manuele la forza dell’amore” si propone invece di raccogliere fondi per aiutare bambini con disabilità motorie e cognitive e mette in vendita uova di Pasqua solidali, che possono essere prenotate direttamente attraverso la pagina facebook omonima. Anche l’associazione La Perla, che ha sede in via San Marino 10, a Torino mette in vendita le uova della solidarietà. Il ricavato servirà a finanziare i laboratori, rivolti a persone con disabilità intellettive. Le sorprese all’interno dell’uova sono infatti state realizzate proprio dagli ospiti dell’associazione. Per info: 011-3181538. Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia