n. 71 - 16 settembre 2015
IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON L’ASSESSORE ALLA CASA DELLA REGIONE PIEMONTE, AUGUSTO FERRARI
L’assessore regionale alla Casa, Augusto Ferrari, ha illustrato nei giorni scorsi il programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli ex IACP, che avverrà grazie a fondi statali. Una buona notizia per l’emergenza casa, che l’assessore illustra di seguito nel dettaglio. «Il programma è articolato in due linee di intervento: la prima finalizzata a rendere prontamente disponibili gli alloggi di risulta che, a causa del loro degrado, non possono essere prontamente riassegnati attraverso interventi di ripristino di importo inferiore a 15mila euro, da realizzare entro sessanta giorni dalla data della determinazione regionale di concessione del finanziamento. La seconda finalizzata al ripristino degli alloggi di risulta di importo pari o superiore a 15mila euro e alla manutenzione straordinaria degli alloggi, delle parti comuni o dell’intero edificio. Gli interventi sull’intero edifico possono essere anche rivolti all’adeguamento energetico, impiantistico, statico o al miglioramento sismico dell’immobile.
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TURISMO PER TUTTI A PARCO DORA Domenica 20 settembre ultimi due appuntamenti per esplorare il Parco Dora di Torino con le guide turistiche dell’Associazione Turismopertutti, per conoscere la sua storia e qualche curiosità e per guardare il suo paesaggio da punti di vista inusuali. Le visite sono gratuite e aperte a tutti; i percorsi sono stati tracciati con particolare attenzione all’accessibilità in modo che, a passo di corsa o su carrozzina, ciascuno possa scegliere il tour più adatto alle proprie esigenze. Info e prenotazioni sul sito del Parco Dora.
SOMMARIO Stranieri e casa popolare
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Facce da vicini
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Dentista gratis per bambini di famiglie in difficoltà
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STRANIERI E CASA POPOLARE
Tutto quello che c’è da sapere su permessi, documenti, uffici e numeri utili Carta di soggiorno vs permesso di soggiorno: ma la casa che c’entra? Già, cosa c’entra la casa con il permesso di soggiorno? C’entra eccome. Sì, perché essere stranieri extracomunitari e vivere in un appartamento non idoneo alla famiglia può far saltare la possibilità di ottenere la Carta di soggiorno o, come dice la norma, il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, il documento che permette allo straniero – e ai suoi familiari - di vivere e lavorare in Italia per cinque anni senza l’obbligo di rinnovi. Un bel traguardo che si raggiunge solo dopo aver soggiornato almeno per cinque anni. E gli ostacoli non sono pochi. A partire da uno dei requisiti: l’idoneità alloggiativa. Il certificato di idoneità alloggiativa viene rilasciato da un geometra abilitato (o da un funzionario del Comune nei Comuni che operano questo servizio) e attesta che l’appartamento dove abita il richiedente e anche la famiglia, quando c’è, è adatto all’abitazione. Niente garage o stamberghe spacciate per abitazioni. Ma anche quando si tratta di un’abitazione salubre e sicura sotto ogni profilo, deve essere di dimensioni adatte ad ospitare il nucleo familiare. E qui arrivano le note dolenti. Purtroppo succede sempre più spesso, anche alle famiglie italiane, di accettare una casa popolare di piccole dimensioni, pur di avere un tetto sopra la testa a un costo accettabile. Ma per chi è straniero può costituire un problema ancora più grave: il rischio è di ottenere l’idoneità alloggiativa e dunque neanche la Carta di soggiorno o il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Inizia così, tra malumori e incomprensioni, la via crucis del cambio alloggio. Ma i tempi delle amministrazioni non sempre corrispondono a quelle dei singoli cittadini, che sono tanti, senza contare che per ottenere un cambio occorre che si liberi un’altra casa delle dimensioni adatte. Insomma una specie di lotteria con pochi vincitori. E il rischio scadenza dei documenti è in agguato, mentre il timore di essere rimpatriati aumenta. Poi si aggiunge la barriera linguistica, resa ancor più complicata dal linguaggio della burocrazia, non sempre di facile comprensione. Naturalmente, in caso di emergenza il consiglio è di rinnovare il permesso di soggiorno, che non richiede l’idoneità alloggiativa, e attendere con fiducia un cambio alloggio. In questo modo non rischierete di perdere la casa. Ma che differenza c’è tra permesso e carta di soggiorno? Facciamo un po’ di chiarezza. La materia è regolata dal T.U. sull’immigrazione Decreto legislativo, testo coordinato 25/07/1998 n° 286, G.U. 18/08/1998 e s.m.i. e in particolare ci si riferisce all’art. 29 che equipara il permesso al “ricongiungimento familiare”. Ecco le differenze: CARTA DI SOGGIORNO Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
È il documento che permette allo straniero di soggiornare in Italia per un massimo di 5 anni. Oltre ai requisiti deve avere l’idoneità alloggiativa. Perciò occorrono: • Copia del passaporto o documento equipollente, in corso di validità: • Copia della dichiarazione dei redditi (il reddito deve essere superiore all’importo annuo dell’assegno sociale); per i collaboratori domestici (colf/badante): esibizione dei bollettini INPS o estratto contributivo analitico rilasciato dall’INPS; • Certificato casellario giudiziale e certificato delle iscrizione relative ai procedimenti penali; • Un alloggio idoneo documentato se la domanda è presentata anche per i familiari; • Copie delle buste paga relative all’anno in corso; • Documentazione relativa alla residenza e allo stato di famiglia • Bollettino postale di pagamento del permesso di soggiorno elettronico (euro 227,50) • Marca Bollo da 16 euro • Raccomandata di 30 euro PERMESSO DI SOGGIORNO È il documento che permette allo straniero di soggiornare in Italia per un massimo di 2 anni. La durata non può comunque essere: • Superiore a tre mesi per affari e turismo • Superiore a un anno, riguardo alla frequenza di un corso per studio o per formazione. Il permesso è rinnovabile annualmente nel caso di corsi pluriennali. • Superiore a due anni per lavoro autonomo, per lavoro subordinato a tempo indeterminato o per ricongiungimento familiare quello che fanno famiglie che abitano nelle nostre case. Può essere rinnovato. Non parlate bene l’italiano? C’è l’ufficio stranieri, in via Bologna, un servizio fornito dal Comune di Torino. In questo ufficio ci sono a disposizione degli stranieri dei mediatori culturali che parlano le principali lingue straniere e li aiutano nella compilazione dei documenti. Per info: Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie - Servizio Stranieri e Nomadi -Servizio Stranieri, via Bologna 51, 10152 Torino. Tel. 011.01120095/88 A questo link trovate molte schede di chiarimento scritte in diverse lingue: http://www.comune.torino.it/stranieri-nomadi/stranieri.htm
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FACCE DA VICINI Abbiamo immortalato alcuni dei tanti momenti della Festa dei Vicini di sabato 12 settembre. Ecco qualche scatto della giornata… Gli altri li trovate sulla pagina facebook: Atc Torino.
In via Nizza, quartiere San Salvario, gli abitanti hanno pranzato tutti insieme sotto i portici davanti casa. E dopo pranzo, si sono scatenati con giochi e balli! In corso Lecce gli abitanti hanno fatto festa con una merenda in giardino. Ogni anno il signor Romolo porta la chitarra. In questo scatto, l’aveva prestata al presidente Atc, Marcello Mazzù, per suonare qualche nota insieme.
In via Pragelato i volontari dell’associazione Terza Settimana, che distribuisce frutta e verdura tra le famiglie in difficoltà, hanno preparato le bruschette. I vicini non si sono fatti attendere e sono scesi in cortile ad assaggiarle!scatenati con giochi e balli!
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In corso Molise il consueto successo di pubblico per la cena preparata dal comitato inquilini di via Parenzo. La pasta con il sugo preparato dalla signora Lucia è uno degli appuntamenti immancabili dei vicini!
Brindisi nella sede del comitato inquilini di corso Taranto, a Regio Parco, con la presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli e il presidente MazzĂš. Per un giorno, in questa sede non si affrontano i problemi ma si tagliano le torte preparate dalle bravissime cuoche!
In via Ghedini i piĂš piccoli hanno preparato la pizza e apparecchiato la tavola per la cena dei vicini.
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IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON L’ASSESSORE ALLA CASA DELLA REGIONE PIEMONTE, AUGUSTO FERRARI
Tenendo conto del riparto e delle richieste pervenute nelle due linee di intervento il Programma di recupero che la Regione, rispettando i termini previsti dalla normativa statale, può presentare al MIT per l’ammissione a finanziamento, nei limiti delle disponibilità annuali, riguarda: il ripristino di 358 alloggi di risulta attualmente non assegnabili a causa del loro degrado di cui 297 con lavori inferiori a 15mila euro per unità abitativa (finanziamento medio richiesto circa 11mila euro ad alloggio) e 61 alloggi per i quali il contributo richiesto è in media di poco superiore a 25mila euro e la manutenzione di 56 immobili con un contributo medio richiesto di poco inferiore a 517mila euro per immobile. Per tutti gli immobili gli interventi previsti
riguardano la manutenzione straordinaria sulle parti comuni dell’organismo abitativo e su quelle di pertinenza. Per oltre l’80% dei casi si aggiungono interventi rivolti all’efficientamento energetico degli edifici con l’innalzamento di almeno una classe della prestazione energetica (o la riduzione di almeno il 30% dei consumi registrati nell’ultimo biennio). Gli interventi ammissibili a finanziamento nell’arco temporale previsto dalla normativa statale riguardano tutte le provincie piemontesi, in relazione al fabbisogno presentato e alle tipologie di interventi previsti». Augusto Ferrari assessore alla Casa della Regione Piemonte
DENTISTA GRATIS PER BAMBINI DI FAMIGLIE N DIFFICOLTÀ (Fonte: Quotidiano Piemontese)
In tempi di crisi si risparmia su tutto, anche sul futuro sorriso dei propri bambini. Ecco che a Torino la Circoscrizione 10, con la Fondazione Mirafiori e alcuni dentisti del quartiere, viene in aiuto alle famiglie in difficoltà che hanno dovuto rinunciare a far curare i denti dei loro figli. Dentisti già impegnati nel sociale garantiranno e cure preventive contro le carie come la sigillatura dei molari e premolari. E’ il risultato di un protocollo di intesa sottoscritto per i bambini dai 6 ai 10 anni, l’età più vulnerabile. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto chiamato Mirafiori solidale, che mira a costruire reti di solidarietà nel quartiere coinvolgendo associazioni, imprese e professionisti del quartiere. Tre i punti di accesso: i servizi sociali, lo Sportello Più della Circoscrizione 10 e lo Sportello sociale della Fondazione Mirafiori.
AREA G PIEMONTE, #igiovanisostengonoigiovani #igiovanisostengonoigiovani è l’hastag della serata promossa dall’associazione onlus Area G Piemonte, che propone spazi di ascolto e sostegno gratuiti per adolescenti che vivono situazioni di disagio emotivo. Appuntamento mercoledì 23 settembre a partire della 22 alla discoteca Cacao di Torino per il “sound young uptake”: l’ingresso al costo di 10 euro (consumazione inclusa) contribuirà a finanziare gli sportelli dell’associazione. Insomma, i giovani che sostengono i giovani. Tutte le info sulla pagina facebook: Area G Piemonte.
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