Ater 13-2018

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NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Manutenzioni e riqualificazioni Ater per il fabbisogno abitativo

#13


ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

Orari estivi / dal 9 luglio al 24 agosto lunedì / giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Orari invernali / dal 27 agosto Mattina lunedì / venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 Pomeriggio martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00

NUOVI ORARI


NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Sommario 4

INTERVISTA Fabbisogno abitativo, le politiche della Regione Umbria Giuseppe Chianella Assessore Politiche della Casa Regione Umbria Di Noemi Campanella

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INTERVISTA Grazie alle manutenzioni aumenta l'offerta di alloggi in Umbria Intervista Giuliana Mancini Dirigente del Servizio Politiche della Casa e Riqualificazione Urbana Regione Umbria Di Noemi Campanella

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ARTICOLO Gli interventi di Ater Umbria nell'ultimo anno Di Noemi Campanella

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INTERVISTA Diritto alla casa per dare risposte a chi è in difficoltà Luca Barberini, assessore alle politiche sociali della Regione Umbria per il welfare abitativo. Di Noemi Campanella

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REALIZZAZIONI ECCELLENTI Casa e integrazione. Gli alloggi in strada dei Loggi. Di Noemi Campanella

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REALIZZAZIONI ECCELLENTI Complessi residenziali come centri civici di quartiere. Di Noemi Campanella

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ARTICOLO Ater in progress. Un ente in salute. Il bilancio di un anno di attività e nuovi progetti in arrivo. Di Noemi Campanella

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PROSSIMI APPALTI - IMMOBILI IN CORSO DI REALIZZAZIONE IMMOBILI PROSSIMI ALLA CONSEGNA - IMMOBILI CONSEGNATI

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ATER UMBRIA - ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.13

INTERVISTA

Fabbisogno abitativo, le politiche della Regione Umbria Casa, welfare e coesione sociale. La fotografia, i progetti e le attività in essere in questa intervista all'Assessore alle politiche sociali della Regione Umbria, Giuseppe Chianella

di Noemi Campanella

"Affrontare i temi della “Casa” e del “Welfare” dando significative risposte alla do-manda della cittadinanza significa fare grandi passi per garantire “Coesione sociale”. Indubbiamente, queste sono grandi sfide che devono essere affrontate con politiche organiche utilizzando al meglio le risorse (europee, nazionali, regionali) disponibili. Da un lato, la Regione è impegnata sulle questioni “Nuove povertà”, “Formazione”, Lavoro”, utilizzando anche i fondi strutturali europei".

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Parliamo di fabbisogno abitativo in Umbria, come giudica la situazione nella nostra regione Per quanto riguarda il fabbisogno abitativo è possibile mettere in evidenza due tipologie di esigenze. Da un lato, abbiamo un’utenza che si rivolge all’edilizia residenziale in locazione a canone sociale, governata dalla legge regionale 28 novembre 2003, n. 23 modificata ampiamente nel corso del tempo, che è gestita dai Comuni per quanto riguarda le procedure

di emanazione dei bandi e le assegnazione. Dall’altro, abbiamo una domanda di acquisto della prima casa che, negli ultimi anni, ha visto impegnata direttamente la Regione nella predisposizione dei bandi e nell’erogazione delle risorse. Per quanto riguarda la prima tipologia di utenza abbiamo a disposizione i dati della domanda di abitazioni degli ultimi due bandi 2014 e 2016 - 2017 i cui dati riguardanti l’intera Regione si possono così riassumere:

BANDO

DOMANDE PRESENTATE

DOMANDE AMMESSE

2014

4.951

4.450

2016 – 2017

3.181

2.680

Da questi dati complessivi risulta evidente una diminuzione delle necessità di alloggi di ERS pubblica che da un lato potrebbe far pensare ad un netto miglioramento delle condizioni socio economiche della Regione e dall’altro deve essere messa in relazione alla maggiore disponibilità di alloggi recuperati negli ultimi anni con grande sforzo da parte dell’Ammini-strazione.

Per quanto riguarda il secondo aspetto della domanda di contributi per l’acquisto della prima casa i dati rigu\ardanti i più recenti bandi si possono così riassumere:


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BANDO

2013

2014

2015

TIPOLIGIA DI FAMIGLIE

DOMANDE PRESENTATE

DOMANDE AMMESSE

DOMANDE FINANZIATE

Giovani coppie

154

96

82

Single

121

71

71

Monoparentali

50

33

33

Giovani coppie

127

89

74

Single

76

50

43

Monoparentali

34

20

17

Single

108

75

49

Monoparentali

43

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In sintesi, sono pervenute 713 domande ne sono state ammesse 460 e ne sono state finanziate 432, il dato più significativo, però, riguarda sia l’entità dei contributi erogati che ammonta a quasi 10 milioni di euro (€ 9.963.249,50) sia il forte impatto che tali iniziative hanno avuto sul mercato immobiliare nel momento di maggiore penalizzazione da imputare prevalentemente alla crisi economica. Si può affermare, con una valutazione sicuramente per difetto, che il valore stimato delle compravendite è di oltre 30 milioni di euro. Visto il valore di questa politica e l’impatto che ha comportato, nel corso del corrente anno, superando le difficoltà di bilancio, la Regione ha emanato un nuovo bando che si è appena chiuso e che ha visto la presentazione di oltre 250 domande.

Indubbiamente tanto ancora si potrebbe fare sperando che possa riattivarsi un flusso costante di risorse da parte dello Stato.

Che tipo di politiche ha messo in campo la Regione Umbria per assicurare il diritto alla casa

Che tipo di necessità individua analizzando la realtà regiona-le e come la giudica rispetto alle altre in Italia

Come detto, la carenza di risorse, negli ultimi anni, non ci ha consentito di prendere iniziative strutturali particolarmente significative in quanto dopo gli interventi finanziati, con oltre 120 milioni di euro, con i Piani Triennali 20042006 e 2008-2010 abbiamo potuto realizzare soltanto interventi “SPOT”. Tra questi si annoverano: • i bandi per l’acquisto della prima casa di cui si è accennato; • il programma di acquisto di immobili finanziato all’ATER regionale per oltre 5 milioni di euro per reperire alloggi da destinare all’ESR pubblica; • i bandi per il sostegno per pagamento dell’af-

È difficile fare i raffronti con le altre realtà regionali in quanto le nostre dimensioni non sono paragonabili ad altre realtà ben più estese territorialmente che presentano problematiche socio – economiche più significative rispetto le nostre. In linea di massima è possibile affermare che la situazione umbra si colloca in una posizione abbastanza vicina a quella di tutte le Regioni del centro nord.

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.13

fitto a favore della morosità incolpevole; Non è da sottovalutare anche lo sforzo sul piano normativo con il quale si è cercato di dare indicazioni e possibilità ai Comuni per quanto riguarda la gestione del patrimonio di edilizia pubblica. Casa e Welfare e coesione sociale che tipo di legame c'è tra questi tre grandi temi Affrontare i temi della “Casa” e del “Welfare” dando significative risposte alla domanda della cittadinanza significa fare grandi passi per garantire “Coesione sociale”. Indubbiamente, queste sono grandi sfide che devono essere affrontate con politiche organiche utilizzando al meglio le risorse (europee, nazionali, regionali) disponibili. Da un lato, la Regione è impegnata sulle questioni “Nuove povertà”, “Formazione”, Lavoro”, utilizzando anche i fondi strutturali europei. Dall’altro sul tema della “Casa”, nonostante i recenti sforzi messi in campo dalla Regione, è necessario, a livello nazionale, un piano straordinario di acquisizione/realizzazione di nuovi alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Tale ulteriore dotazione di alloggi rappresenterebbe una risposta alle esigenze delle fasce più deboli e di conseguenza, più in generale, anche sul piano della “Coesione sociale”. Dal punto di vista dei finanziamenti, ci sono

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misure all'orizzonte quali il Sisma Bonus, un finanziamento da parte del Cipe di 350 milioni di euro all'edilizia residenziale pubblica. Inoltre attraverso la Legge 80 Ater Umbria può effettuare un'operazione complessiva di recupero, per ridurre la forbice degli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione. In base alle nuove graduatorie comunali, ad esempio, si potranno assegnare 100 abitazioni a Perugia e 100 a Terni rispondendo, in termini di percentuale, in maniera assolutamente significativa ad un fabbisogno abitativo di circa 700 domande nella prima e circa 500 nella seconda. Un suo commento sulla valenza di questi fondi Per affrontare l’ultima domanda dell’intervista occorre suddividere i temi. Partendo dal “Sisma Bonus” va evidenziato che dei 350 milioni di euro messi a disposizione dalla delibera CIPE n. 127 del dicembre 2017: 250 milioni di euro sono destinati all’edilizia residenziale sociale mentre 100 milioni di euro sono destinali agli interventi di ricostruzione nelle zone terremotare del centro Italia. Tale delibera è stata pubblica ad aprile 2018 e ancora non è stata avviata la discussione sul tema della ripartizione delle risorse tra le Regioni, quindi, al momento non è ancora possibile fare previsioni circa le nuove possibilità offerte all’Umbria. Per quanto riguarda la legge 80/2014 che finanzia interventi di recupero del patrimonio edilizio non utilizzato per carenza di manuten-

zione di proprietà pubblica, in primo luogo si sottolinea che la scelta della Regione dell’Umbria ha prioritariamente inserito gli immobili di proprietà ATER nel programma approvato dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. In particolare erano previste due linee di intervento: • linea A) – interventi di entità non superiore a d - 15.000,00 ad alloggio; • linea B) – interventi di entità non superiore ad - 50.000,00 ad alloggio. Per quanto riguarda la lettera A) sono state inizialmente assegnate e completamente utilizzate risorse pari ad € 2.151.985,17 che hanno consentito il recupero e la messa a disposizione di 151 alloggi. A queste risorse si è aggiunto un ulteriore finanziamento pari ad € 3.965.400,00 che hanno consentito di mettere a disposizione ulteriori 307 alloggi. Per quanto riguarda la lettera B) sono state assegnate risorse pari ad € 4.169.754,77 che consentono di recuperare 141 alloggi di cui 70 già resi disponibili per l’assegnazione. In sintesi, ad oggi, con la legge 80/2014 con un investimento complessivo di € 10.287.139,93 è previsto il recupero di 599 alloggi di cui 529 già disponili per la locazione. È stato avvito un confronto tra le Regioni per quanto riguarda ulteriori 321 milioni di euro che, una volta ripartiti tra le Regioni, potranno consentire di realizzare ulteriori interventi di recupero già notificati ed approvati con apposito decreto


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dal MIT. Se dovesse essere accolta la proposta che la Regione ha formulato per la ripartizione delle risorse potrebbero essere assegnate ulteriori risorse per un ammontare di circa 7 milioni di euro per recuperare un totale di circa 240 alloggi.

che questa grande opera di riqualificazione degli alloggi ha fatto si che la domanda per l’assegnazione di alloggi a canone sociale nei due comuni Perugia e Terni che presentano le maggiori criticità sia sensibilmente diminuita dal bando 2014 al 2016 - 2017 infatti, riepilogando:

Questo impegno per incrementare la disponibilità di alloggi da cadere a canone sociale è stato preceduto da un analogo programma

BANDO

DOMANDE PRESENTATE

DOMANDE AMMESSE

2014

4.951

4.450

2016 – 2017

3.181

2.680

BANDO

DOMANDE PRESENTATE

DOMANDE AMMESSE

2014

4.951

4.450

2016 – 2017

3.181

2.680

promosso e finanziato con risorse esclusivamente regionali. In particolare, con un finanziamento assegnato all’ATER regionale di 3.338.570,00 sono stati recuperati 151 alloggi, anche questi già assegnati. In merito all’ultimo aspetto del quesito è da sottolineare

È possibile affermare che in questi ultimi anni, stante le scarsissime risorse disponibili, la Regione grazie ad una grande accurata attività di gestione delle risorse è delle riuscita a dare una prima significativa risposta al problema “CASA” in Umbria. Giuseppe Chianella Assessore Politiche Casa Regione Umbria 7


ATER UMBRIA - ANNO VII - N.13

INTERVISTA

Grazie alle manutenzioni aumenta l'offerta di alloggi in Umbria

La Regione Umbria ha studiato un sistema informatizzato per conoscere in tempo reale la fotografia del fabbisogno abitativo. Ne abbiamo parlato con la Dott.sa Giuliana Mancini, Dirigente del Servizio Politiche della Casa e Riqualificazione Urbana di Noemi Campanella

"Grazie ai Piani triennali il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è cresciuto – afferma - ma la domanda risulta essere sempre più alta rispetto all'offerta. Per questo la grande opera di manutenzione effettuata da Ater è di grande importanza".

Il punto sul fabbisogno abitativo in Umbria e su come la Regione monitora costantemente la situazione, lo abbiamo fatto con la Dott.sa Giuliana Mancini, Dirigente del Servizio Politiche della Casa e Riqualificazione Urbana: “Grazie alla Legge '80 – ci spiega – è stato possibile procedere alla manutenzione di alloggi che non era possibile assegnare agli aventi diritto, perché non adeguati”. Dunque il contributo della Legge '80 'recante misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015' (la conversione del dl n. 47/2014 relativo al Piano Casa), è stato fondamentale per il diritto alla casa perché nel testo si è calcolata anche l'ammissione ai finanziamenti previsti per il recupero degli alloggi ex IACP degli immobili di proprietà comunale e degli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP. “Proporzionalmente riscontriamo – afferma Mancini – un fabbisogno sempre più grande rispetto alla risposta che si riesce a dare. A disposizione abbiamo due normative importanti: la Legge regionale 23/2003 e tutti i suoi successivi aggiornamenti che,

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nel Titolo IV, parla della modalità di gestione degli alloggi e poi il regolamento n°1 del 2014, successivamente riaggiornato nel 2017, che nel dettaglio indica le modalità di assegnazione degli alloggi e i criteri che occorre adottare. I 92 Comuni umbri, successivamente, adottano regolamenti propri ed emanano bandi biennali per le assegnazioni”. Per monitorare la situazione la Regione ha creato un sistema informatizzato che in tempo reale offre agli uffici la fotografia del fabbisogno abitativo. Un sistema utile a monitorare le domande pervenute alle singole amministrazioni. “Ogni comune - prosegue – istituisce le proprie graduatorie. Questa procedura avviene prima in maniera provvisoria, poi superati i 30 giorni previsti per eventuali ricorsi diventano definitive. Ovviamente ogni comune controlla la regolarità delle domande pervenute, per cui le più piccole riescono a fare verifiche veloci e dirette, mentre in quelle più grandi è fondamentale l'autocertificazione e la valutazione di una commissione per l'assegnazione definitiva delle case”. L'obiettivo è di sistemare le famiglie bene e in maniera confortevole.


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“Grazie ai Piani triennali il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è cresciuto – afferma - ma la domanda risulta essere sempre più alta rispetto all'offerta. Per questo la grande opera di manutenzione effettuata da Ater è di grande importanza”. Una novità, non di poco conto, è rappresentata dall'inserimento dell'Ise quale nuovo parametro del calcolo degli affitti per la determinazione del canone, che comporterà una profonda rivisitazione per il calcolo della locazione. Secondo le prime proiezioni la “fascia di protezione” comprenderà un numero maggiore di nuclei familiari rispetto alla situazione originaria. Consentirà analisi più approfondite sul reale impatto dei ricavi di Ater e delle Amministrazioni comunali consentendo eventuali assestamenti di un passaggio che in altre realtà regionali ha dato origine a significative variazioni sia sul monte canoni complessivo sia sull’affitto imputato alla singola famiglia: “Siamo impegnati in una serie di simulazioni – spiega Manicini – per vedere che incisività avrà questa novità. Lavoriamo per tutelare gli inquilini e chi ha bisogno di una casa”.

Giuliana Mancini Dirigente del Servizio Politiche della Casa e Riqualificazione Urbana Regione Umbria

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ARTICOLO

Gli interventi di Ater Umbria nell'ultimo anno Le manutenzioni progettate comprendono tutti gli interventi che devono essere eseguiti per conservare gli alloggi e il fabbricato in buono stato e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

di Noemi Campanella

“Le manutenzioni progettate da Ater Umbria comprendono tutti gli interventi che devono essere eseguiti per conservare gli alloggi e il fabbricato in buono stato e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.

Ater Umbria è protagonista di un'importante operazione complessiva di recupero, che la condurrà a ridurre sensibilmente il numero degli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione. Secondo le stime sarà possibile assegnare ulteriori 100 abitazioni a Perugia e 100 a Terni rispondendo, in termini di percentuale, in maniera assolutamente significativa ad un fabbisogno abitativo di circa 700 domande nella prima provincia e circa 500 nella seconda. Ciò è possibile grazie alle risorse della cosiddetta Legge 80 ovvero “la legge di conversione 80/2014 al decreto legge 47/2014, cd. "decreto casa 2014” che ha previsto 1 miliardo e 741 milioni di euro con l'obiettivo di sostenere l’affitto a canone concordato, ampliare l’offerta di alloggi popolari, sviluppare l’edilizia residenziale sociale. Tra le finalità quella di attivare un Piano di recupero di immobili e alloggi di Edilizia residenziale pubblica con uno stanziamento che è stato pari a 400 milioni di euro per la ristrutturazione con adeguamento energetico, impiantistico e antisismico di 12.000 alloggi in tutto lo stivale. Un finanziamento di 67,9 milioni di euro è stato destinato a recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate. Le manutenzioni progettate da Ater Um-

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bria comprendono tutti gli interventi che devono essere eseguiti per conservare gli alloggi e il fabbricato in buono stato e quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Molto è stato fatto. Riferendoci al 20172018, per quanto riguarda il capoluogo, tali risorse hanno permesso di rendere assegnabili un grande numero di alloggi completamente riqualificati, distribuiti nei più grandi comuni del territorio interessato. Il totale è di 157, di questi 71 sono di proprietà di Ater e 86 del Comune di Perugia. Gli interventi più consistenti sono stati a Perugia, Foligno e Spoleto. Nella città capoluogo complessivamente ne contiamo 74 (25 di proprietà di Ater e 49 del Comune), mentre a Foligno ne sono stati sistemati 39 (di cui 7 di proprietà di Ater Umbria e 32 del Comune). A Spoleto 18 (14 di Ater e 4 del Comune); Bevagna ne sono stati ripristinati 2, entrambi di proprietà dell'Ente; a Cannara 3; Città della Pieve 2; Città di Castello 1; Corciano 1; a Gualdo Tadino ne sono stati ripristinati 4 (3 di Ater e 1 del Comune); Gubbio 2; Magione 1; Massa Martana 1; Nocera Umbra 3; a Spello 1; Todi 2, Umbertide 1 e Valtopina 2. Sempre tra il 2017-2018, in provincia di Terni, il totale degli alloggi ripristinati è stato


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di 182, di questi 171 sono di proprietà di Ater, i restanti 11 del Comune. Proprio a Terni ne sono stati sistemati complessivamente 159 (157 di Ater e 2 dell'Amministrazione); ad Orvieto ne sono stati sistemati 8 di proprietà dell'amministrazione; a Montecastrilli 5 di proprietà di Ater; 3 a San Gemini, sempre dell'Azienda; Acquasparta 1, del Comune; Lugnano in Teverina 2 di Ater; Otricoli e Narni 2, in entrambe i casi di proprietà di Ater . In totale le attività di manutenzione in Umbria hanno riguardato 339 alloggi.

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INTERVISTA

Diritto alla casa per dare risposte a chi è in difficoltà

Le azioni e i progetti dell'Assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria per il welfare abitativo. L'intervista all'Assessore Luca Barberini

di Noemi Campanella

"In un momento storico difficile, segnato da una grave crisi economica e sociale, il problema della casa costituisce uno dei principali fattori di disagio e di criticità per ampi strati della popolazione. In questo quadro, la Regione Umbria ha individuato una serie di misure rivolte a quanti vedono ridursi sempre di più i margini di accesso a condizioni abitative sicure, dignitose ed economicamente compatibili”.

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Rispetto alle politiche di welfare quanto è importante soddisfare il fabbisogno abitativo? “Il diritto all’abitazione è fondamentale per la dignità della persona, lo sviluppo della società e il mantenimento della coesione sociale. Soddisfarlo è necessario per dare risposte adeguate a chi si trova in difficoltà rispetto a un bisogno primario e per costruire una società solida e solidale”. Quali azioni il suo assessorato mette in campo per venire incontro alle persone che hanno bisogno di una casa? “In un momento storico difficile, segnato da una grave crisi economica e sociale, il problema della casa costituisce uno dei principali fattori di disagio e di criticità per ampi strati della popolazione. In questo quadro, la Regione Umbria ha individuato una serie di misure rivolte a quanti vedono ridursi sempre di più i margini di accesso a condizioni abitative sicure, dignitose ed economicamente compatibili. Si tratta principalmente di azioni tese a rafforzare il welfare abitativo, con contributi economici a sostegno della copertura degli oneri di locazione, erogazioni dirette ai proprietari di abitazioni date in locazione, fondi per cittadini che hanno perso il posto di lavoro

o hanno subito uno sfratto per morosità incolpevole, sostegno all’acquisto della prima casa per le giovani coppie. Stiamo cercando anche di incrementare l’offerta abitativa, con nuovi alloggi da destinare alla locazione temporanea, a costi limitati, anche mediante la ricognizione del patrimonio abitativo pubblico e la possibilità di utilizzare beni confiscati alla criminalità organizzata. Stiamo anche promuovendo progetti di riqualificazione urbana in territori con situazioni di grave disagio, di risparmio energetico e risanamento ambientale del patrimonio abitativo per garantire la qualità edilizia e ridurre i costi energetici per gestori ed utenti. Complessivamente, sono tanti gli strumenti attivati dalla Regione Umbria per venire incontro alle persone in difficoltà”. Quale è il cuore delle politiche di coesione sociale della Regione Umbria? “Lo slogan che guida le politiche di coesione sociale dell’Umbria è “people first”, al centro la persona: non gli operatori, non i servizi sociali, non i Comuni, non la Regione ma i cittadini, con i loro rinnovati e urgenti bisogni. Si tratta di un importante cambio di paradigma rispetto al passato, che consente di dare risposte più adeguate ed efficaci. Accanto alla centralità della persona e delle sue necessità, ci sono maggiore equità e


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più attenzione alle nuove forme di povertà per non lasciare indietro nessuno e una responsabilizzazione dei cittadini perché non siano più soltanto destinatari degli interventi, ma direttamente coinvolti nel percorso di assistenza e vicinanza”. Quanto incide e quanto è importante la programmazione comunitaria? “La programmazione comunitaria incide in maniera determinante nella progettazione delle politiche sociali, con la messa a disposizione di risorse ingenti. Grazie ai fondi europei del "Por Fse 2014-2020”, la Regione Umbria ha infatti destinato oltre 55 milioni di euro alla realizzazione di interventi per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà. È la prima volta che accade in Umbria e questo ci consente di attuare interventi e servizi innovativi nel settore del welfare, utili a dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone”.

Luca Barberini Assessore alle politiche sociali della Regione Umbria per il welfare abitativo.

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LE REALIZZAZIONI ECCELLENTI Il nostro viaggio alla riscoperta delle Realizzazioni Eccellenti che l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale ha realizzato in tanti anni della sua attività. Ristrutturazioni, riqualificazioni, manutenzioni, nuove realizzazioni, sperimentazioni, architettura sostenibile per il territorio e per il diritto alla casa.

Casa e integrazione. Gli alloggi in strada dei Loggi.

di Noemi Campanella

Furono scelti come sede per sviluppare il 'Laboratorio di costruzione partecipata' (diretto da Viaindustriae ed Orizzontale con il coordinamento della Fondazione Perugiassisi 2019, l’ ATER Umbria e il Comune di Perugia) inserito nel dossier che poi fu valutato dai Commissari giunti per la candidatura di Perugia a Capitale Europea della cultura 2019. Stiamo parlando del quartiere Ater di Strada dei Loggi a Ponte san Giovanni che per quella occasione divenne teatro di attività di coesione sociale ed integrazione, un laboratorio di costruzione partecipata che fece riferimento al progetto

Nelle foto alcuni momenti del Laboratorio I Loggi, nell'ambito del progetto per la candidatura di Perugia a Capitale Europea della Cultura 2019

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pilota Neighborland. Una realizzazione sicuramente eccellente non foss'altro per la posizione, visto che è ubicata in un quartiere, Ponte San Giovanni, sviluppatosi in fretta, con una rigenerazione continua di abitanti, di tutte le provenienze e che ha assunto sin da subito la funzione di centro civico, con piazze, aree verdi e servizi. Nella Strada dei Loggi, Ater Umbria è proprietaria di 110 alloggi, di cui 75 affittati a canone concordato. Le prima consegne cominciarono nel 2007. Gli alloggi furono costruiti seguendo le norme di risparmio energetico e ambientale e


realizzati conformemente alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Sono stati previsti tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche previsti dalla L. 10/1991 e dalle normative vigenti. Sulle coperture sono stati installati di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria nella misura non inferiore al 50% del fabbisogno di ogni singolo alloggio.

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LE REALIZZAZIONI ECCELLENTI Il nostro viaggio alla riscoperta delle Realizzazioni Eccellenti che l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale ha realizzato in tanti anni della sua attività. Ristrutturazioni, riqualificazioni, manutenzioni, nuove realizzazioni, sperimentazioni, architettura sostenibile per il territorio e per il diritto alla casa.

Complessi residenziali come centri civici di quartiere.

di Noemi Campanella

Come quello dei Loggi anche il complesso a Villa Pitignano, nel Comune di Perugia, è una realizzazione eccellente. Fu consegnato agli inquilini nell'ottobre del 2013. È costituito da 40 alloggi in due edifici di quattro piani: 20 sono stati destinati alla locazione a canone sociale e 20 a canone concordato. L’intervento, frutto di un’azione sinergica tra diversi Enti, vide una partecipazione regionale con importi di oltre 3 milioni di euro, pari all’85% della spesa complessiva sostenuta da Ater, per gli alloggi a canone sociale e di 1.400.000 euro, pari al 50%, per quelli a canone concordato. Nel complesso sono state realizzate serre solari e, sulle coperture, i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Al piano terra si trovano 4 alloggi composti da soggiorno, angolo cottura o cucina, due camere, disimpegni; al 1° e 2° piano ci sono 6 alloggi composti da soggiorno, angolo cottura o cucina, due o tre camere, disimpegni, uno o due servizi igienici più logge e terrazzi; al terzo piano si trovano 4 alloggi di uguale composizione. Il tutto rispondendo alle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, in quanto gli spazi esterni, quelli comuni e un alloggio sono stati dimensionati per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie mentre,

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per gli altri alloggi, sussiste il requisito di adattabilità con interventi di modesta entità. Sono previsti tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche previsti dalle normative vigenti. L’area circostante gli edifici è stata sistemata a verde, in parte come pertinenza degli alloggi del piano terra, in parte come verde condominiale e verde pubblico.


Nelle foto alcuni momenti della consegna degli alloggi nel 2013 alla presenza di alcuni membri dell'allora Cda (Maria Grazia Ricci, consigliera di amministrazione), tecnici Ater, Comune di Perugia e Regione Umbria

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ARTICOLO

Ater in progress. Un ente in salute. Il bilancio di un anno di attività e nuovi progetti in arrivo. Molte le novità per gli inquilini dell'Azienda di edilizia residenziale pubblica, dalle risorse, alle manutenzioni, sino al calcolo degli affitti tramite il parametro ISE

di Noemi Campanella

La ricostruzione post-terremoto, le politiche di prevenzione legate al miglioramento della vulnerabilità sismica del patrimonio ERP e le rinnovate attenzioni che riguardano il mondo dell’edilizia residenziale pubblica. Sono i punti essenziali che riassumono un anno di attività di Ater Umbria e che indicano le prospettive nell'immediato futuro, un arco temporale coincidente con la parte finale del mandato del Cda dell'Azienda di edilizia residenziale pubblica umbra e che rappresenta un punto di svolta fondamentale rispetto al ripensamento e contestuale rilancio delle politiche legate al mondo dell’ERP. La conferenza di fine anno dell'Ente è stata l'occasione per fare il punto della situazione e presentare le novità che interessano Ater: “Sono molteplici – ha affermato il Presidente di Ater Umbria, Alessandro Almadori nel corso dell'incontro - a cominciare dalla Legge di Stabilità dove sono previste misure anche per i nostri Enti: il Sisma Bonus che può essere usato in abbinamento con l'Eco Bonus e dunque permettere anche la riqualificazione energetica dei nostri edifici. Ciò permetterà di programmare interventi sul territorio umbro e di farlo in maniera pluriennale. Useremo come base uno studio del 2015 fatto con l'Università

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degli Studi di Perugia sulla vulnerabilità sismica del patrimonio Ater e partiremo dalla Zona 3. Altra novità a livello nazionale è rappresentata dal finanziamento da parte del Cipe di 350 milioni di euro all'edilizia residenziale pubblica che ci potrà portare ad effettuare altri nuovi interventi (di recupero o nuova realizzazione). Misura importante perché dopo anni si torna a finanziare l'ERP. Dal canto nostro volevamo informare rispetto ad un'importante operazione complessiva di recupero, che ci porta a ridurre la forbice degli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione. In base alle nuove graduatorie comunali, ad esempio, potremo assegnare 100 abitazioni a Perugia e 100 a Terni rispondendo, in termini di percentuale, in maniera assolutamente significativa ad un fabbisogno abitativo di circa 700 domande nella prima e circa 500 nella seconda”. RISORSE L’Ente grazie alle proprie risorse e a una serie di finanziamenti comunitari (PORFESR) e statali (Legge 80/2014) e regionali ha concentrato la propria attività nel recupero degli alloggi e del patrimonio nel suo complesso, con risultati che hanno


Conferenza stampa di fine anno di Ater Umbria da sinistra a destra: i consiglieri di amministrazione Andrea Pedetta e l'Avvocato Daniela Rondolini, il Presidente Alessandro Almadori e il consigliere di amministrazione Stefano Cecere

messo i Comuni umbri nelle condizioni di poter assegnare un buon numero di abitazioni con i nuovi bandi. Gli alloggi da recuperare hanno pressoché raggiunto i livelli di normale rotazione del patrimonio, che torna nella disponibilità per l’assegnazione. Per continuare su questa strada saranno fondamentali, oltre all’ultima tranche della cosiddetta “linea B” della cosiddetta L.80/2014, i finanziamenti stanziati dal CIPE nei giorni scorsi pari a 350 milioni di euro a valere sulla legge 457/78. A questi si potranno aggiungere ulteriori misure comunitarie come i finanziamenti POR FESR 2014-2020 che già con le annualità precedenti hanno permesso ad Ater di procedere con una generale azione di riqualificazione energetica degli edifici con benefici per gli inquilini e i cittadini derivanti dal risparmio in bolletta e dal minor impatto dal punto di vista ambientale. La Legge di Stabilità che ha avuto il via libera definitivo al Senato nei giorni scorsi contiene ulteriori misure importanti quali: l’estensione dell’Ecobonus alle singole unità abitative e la grande novità dell’ammissione delle Aziende per la Casa al cosiddetto Sisma Bonus. Le priorità all’attenzione del Governo e del Parlamento sono sicuramente l’esigenza di mettere a disposizione alloggi per affrontare il grave fabbisogno abitativo, testimoniato dai circa 700 mila nuclei

familiari nelle liste di assegnazione, ma anche la necessità di combattere il grave disagio e le condizioni di insicurezza che in molte parti del paese coinvolgono le nostre periferie. RICOSTRUZIONE POST SISMA E PREVENZIONE Il Sisma Bonus in Umbria consentirà di programmare interventi negli edifici ERP più esposti dal punto di vista sismico. Grazie al lavoro fatto con il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Perugia (cominciato nel 2015) Ater ha effettuato una rilevazione statistica degli edifici a più alto rischio sismico, e il lavoro proseguirà più nello specifico nelle zone classificate a categoria 3, ossia quelle a più alta vulnerabilità. Lo scopo è quello di arrivare a definire programmi pluriennali di intervento le cui dimensioni e modalità potranno essere confermate solo dopo i normali approfondimenti rispetto al contenuto dei provvedimenti previsti nella legge di stabilità. Sul piano della ricostruzione l'attività di Ater è stata rivolta ad affrontare la progettazione dei primi interventi previsti dalle Ordinanze in scadenza nel mese di novembre scorso. Il rispetto di queste tempistiche ci consentirà di far partire i lavori entro la prossima primavera per un ammontare di circa 7 milioni.

CALCOLO DEGLI AFFITTI TRAMITE PARAMETRO ISE Una novità sarà rappresentata dall’introduzione del calcolo degli affitti in base all’indicatore ISE, quale parametro per la determinazione del canone, che comporterà una profonda rivisitazione per il calcolo della locazione. Secondo le prime proiezioni la “fascia di protezione” comprenderà un numero maggiore di nuclei familiari rispetto alla situazione originaria. La previsione di un periodo transitorio di due annualità consentirà infine analisi più approfondite sul reale impatto dei ricavi di Ater e delle Amministrazioni comunali consentendo eventuali assestamenti di un passaggio che in altre realtà regionali ha dato origine a significative variazioni sia sul monte canoni complessivo sia sull’affitto imputato alla singola famiglia. BILANCIO DI PREVISIONE Secondo i dati del bilancio di previsione 2018 si evidenzia l'immagine di un Ente in salute e dotato di un equilibrio derivante da gestioni aziendali consolidate e perduranti, oltre che di un discreto livello di produttività.

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.13

PROSSIMI APPALTI

< CITTÀ DI CASTELLO (PG)

< ACQUASPARTA (TR)

< GUBBIO - VIA FONTEVOLE

Intervento di recupero edilizio

Intervento di recupero edilizio

Intervento di edilizia residenziale sociale

Via Cesare Battisti: intervento di recupero, ricompreso nel PUC2 del Comune di Città di Castello, per il ripristino di due unità edilizie ubicate nel centro storico da destinare ad edilizia residenziale a canone sociale per complessivi 3 alloggi più altre superfici. L’edificio realizzato anteriormente al XVII secolo e rimaneggiato in data 1774, risente dei continui adattamenti subiti, prima ai fini abitativi e poi come vani di servizio dell’azienda ospedaliera.

Via Marconi: lavori di rifacimento del marciapiedi e della rotatoria su Viale G.Marconi, della sistemazione dell'area antistante l'edificio della stazione di Posta e ricompresi all'interno del programma di riqualificazione urbana per il recupero dell'edificio Ex Stazione Posta per la realizzazione di n° 5 alloggi a canone concordato ridotto del 30% (PRUACS) - CQ3

IMMOBILI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

< TORGIANO (PG) Intervento di recupero edilizio V.le della Rimembranza: realizzazione di 6 alloggi da locare a canone concordato a favore di anziani autosufficienti. L’intervento consiste nel recupero della casa colonica ed annessi diruti risalenti ai primi del XX sec. e nella realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica contenente una scala e relativo ascensore che permetteranno di raggiungere i vari alloggi.

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L’intervento è previsto nella zona già urbanizzata di Via Fontevole ed è destinato a edilizia residenziale pubblica. Presso il Servizio tecnico dell’ATER è in fase avanzata l’elaborazione del progetto.


NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

IMMOBILI PROSSIMI ALLA CONSEGNA < SPOLETO (PG)

< PIEGARO (PG)

Intervento di nuova edificazione

Intervento di recupero edilizio

Realizzazione di 18 alloggi in località San Sabino. Al piano interrato trovano posto le autorimesse. Un alloggio è stato previsto per persone con ridotte capacità motorie. Trattasi di intervento sperimentale volto al contenimento dei costi di gestione e ad elevare il confort abitativo; vengono messi in atto i sistemi più innovativi per la massima efficienza strutturale ed energetica.

Realizzazione di ulteriori 3 alloggi oltre i 6 già ultimati da locare. L’immobile è ubicato nel centro storico di Castiglion Fosco e consta di tre piani fuori terra, con scala centrale e copertura a padiglione. Delimita il centro storico definendo al suo interno una piazzetta.

< MASSA MARTANA (PG) Intervento di recupero edilizio Realizzazione di 6 alloggi in via Marconi per anziani autosufficienti da locare a canone sociale, integrati di alcuni vani per attività collettive localizzati al piano terra. L’accessiblità agli alloggi sarà favorita dotando l’edificio di un elevatore.

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.13

ATER UMBRIA

Direttore Luca Federici

Consiglio di amministrazione Alessandro Almadori - Presidente Daniela Rondolini - Consigliere Andrea Pedetta - Consigliere Stefano Cecere - Consigliere Nazzareno Zucchettini - Consigliere

Collegio dei revisori dei conti Leonardo Falchetti - Presidente Anna Maria Baroni - Sindaco revisore Claudio Colonni - Sindaco revisore

Unità Operativa di Terni Annamaria Oddi - Dirigente e Responsabile Affari generali Marco Castellini - Responsabile Tecnico Valeria Trabalza - Responsabile Gestione Simona Simoni - Responsabile Contabilità e Bilancio

Unità Operativa di Perugia Luca Federici - Dirigente Marta Cardoni - Responsabile servizio Affari Generali Giuseppina Giombolini - Responsabile servizio Contabilità e Bilancio Marco Larini - Responsabile servizio Tecnico Amedeo Pompili - Responsabile servizio Gestione

Organismo di vigilanza (O.D.V.) Membri esterni Mario Guidetti Alessandro Frillici Francesco Longhi

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Membri interni Maria Antonietta Dionigi Antonella Amerini


NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

COMUNICAZIONE DELL’ODV (ORGANISMO DI VIGILANZA)

Si comunica che ATER ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001; si tratta di un sistema, composto da regole, procedure, risorse, che protegge amministratori, dipendenti, fornitori, inquilini e la collettività, garantendo una gestione ed organizzazione di ATER rispettosa dell'etica e delle leggi. Il Codice Etico e il M.O.G. di A.T.E.R. sono pubblicati nel sito www.ater.umbria.it; L'Organismo di Vigilanza è incaricato, tra l'altro, del rispetto del Codice Etico e del M.O.G.; chiunque vi abbia interesse può segnalare all'Organismo fatti costituenti violazioni o presunte violazioni del Codice Etico o del Modello, ovvero la commisione o sospetta commissione di uno dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; fuori di questi casi non devono essere inviate segnalazioni all'OdV, il quale, infatti, non è un ufficio reclami, un tribunale o un "poliziotto aziendale": la sua funzione è solo quella di controllo del rispetto del codice etico e del D.Lgs. 231/2001. L'OdV, grazie alle sue caratteristiche di autonomia, indipendenza e professionalità, protegge la riservatezza del segnalante, analizza le segnalazioni ricevute individuando le eventuali censure e le relative azioni correttive. L'OdV comunica direttamente al Consiglio di Amministrazione. Segnalare è un diritto, ma rientra anche tra i doveri di collaborazione il cui rispetto garantisce migliori servizi e la tutela della collettività in generale e, in particolare, di coloro che operano, forniscono o ricevono servizi da ATER. Le segnalazioni possono essere inviate per posta all’ ATER, avendo l'accortezza di indicare sulla busta: "Riservato all'Organismo di Vigilanza", oppure, per email all'indirizzo odv@aterumbria.it.

NUOVI ORARI

ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

Orari estivi / dal 9 luglio al 24 agosto

Orari invernali / dal 27 agosto

lunedì / giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Mattina lunedì / venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 Pomeriggio martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00

Nome del periodico: ATER UMBRIA Progetto grafico e impaginazione: BCPT Associati Perugia Stampa: Litostampa Perugia Foto: Archivio ATER Umbria Direttore Responsabile: Noemi Campanella Direzione e Redazione: ATER Umbria U.O. di Perugia Coordinatrice: Avv. Daniela Rondolini, Consigliere di Amministratore di Ater Umbria Autorizzazione del Tribunale di Perugia n° 36 del 09/12/2011 Spedizione in abbonamento postale 70% L662/96 - DCI/Umbria - Filiale di Perugia

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Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria

sede legale e amministrativa unitĂ operativa di Terni via G. Ferraris, 13 - 05100 TERNI tel. 0744 4821 fax 0744 428127 e-mail info@ater.umbria.it pec ater.umbria@legalmail.it

unitĂ operativa di Perugia via P. Tuzi, 7 - 06128 PERUGIA tel. 0744 4821 fax 075 5000507 www.ater.umbria.it


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