Notiziario ATER 19-2021

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NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

#19

ANNO IX - N.19 - GIUGNO 2021

Rigenerare i luoghi per riqualificare il territorio


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800978212 Nome del periodico: ATER UMBRIA Progetto grafico e impaginazione: BCPT Associati Perugia Stampa: Litostampa Perugia Foto: Archivio ATER Umbria Direttore Responsabile: Noemi Campanella

Direzione e Redazione: ATER Umbria U.O. di Perugia Autorizzazione del Tribunale di Perugia n° 36 del 09/12/2011 Spedizione in abbonamento postale 70% L662/96 - DCI/Umbria - Filiale di PerugiaNome

Dal 01/06/2021 per le Unità Operative di Terni e Perugia il nuovo numero di fax è 0744 212001


NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Sommario

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EDITORIALE La missione di Ater, Napoletti: "Il diritto alla casa, anche a causa della pandemia, è essenziale" Intervista al Presidente di Ater Umbria, Emiliano Napoletti di Noemi Campanella

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INTERVISTA Agabiti: "Valorizzare i borghi, la nostra storia, per un futuro sostenibile e di benessere" Paola Agabiti, Assessore regionale Riqualificazione urbana e centri storici e programmazione comunitaria di Noemi Campanella

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ARTICOLO Ponte San Giovanni, Ex Gruber e patrimonio FCU tre proposte di rigenerazione urbana di Noemi Campanella

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ATER UMBRIA - PAGA L'AFFITTO CON PAGOPA LA TUA OPINIONE PER NOI CONTA

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ARTICOLO Due nuovi servizi di Ater Umbria: sportello UCCA e Contact Center di Noemi Campanella

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ARTICOLO Da edificio in abbandono a dimora per anziani non autosufficienti di Noemi Campanella

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ORGANICO ATER UMBRIA

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INTERVISTA

La missione di Ater, Napoletti: "Il diritto alla casa, anche a causa della pandemia, è essenziale" Prospettive ed obiettivi dell'Azienda di Edilizia Residenziale Pubblica umbra in questa intervista al Presidente Emiliano Napoletti

di Noemi Campanella

“Nonostante le difficoltà, Ater sta implementando un piano di ripristini orientato a migliorare la capacità di risposta del sistema alla domanda di casa”.

Rigenerare, puntare alla qualità dell'abitare, garantire la continuità dei servizi nonostante la pandemia e raccogliere le istanze dell'utenza, migliorando la capacità di risposta del sistema alla domanda di casa. Sono alcuni temi dei quali abbiamo parlato con il Presidente di Ater Umbria, Emiliano Napoletti. Diritto alla casa, qualità' della vita, sviluppo, sostenibilità' e rigenerazione, come si legano questi temi alla missione di Ater? L’evoluzione dei tempi ha reso ancor più riconoscibile la missione di Ater: il diritto alla casa anche a causa della pandemia mostra la sua natura del tutto essenziale. È da questa prospettiva che Ater intende declinare tale diritto nella direzione della qualità dell’abitare intesa come qualità degli ambienti, qualità delle relazioni e miglioramento del rapporto tra gli spazi abitativi e gli spazi comuni in un’ottica di integrazione con i servizi del contesto urbano. Da ciò il coinvolgimento dell’Ente in iniziative di diverso impatto che spaziano dagli interventi specifici e mirati ad un singolo edificio sino a progetti di più ampio respiro come i programmi innovativi nazionale per la qualità dell’abitare (PINQUA). La pandemia ha peggiorato la condizione sociale della popolazione ed ha

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aumentato le difficoltà' economiche delle famiglie. in questo contesto storico, si propone in maniera importante il tema 'casa'. quale è il riflesso di tale situazione su Ater? Considerazioni sui numeri indicano, purtroppo, che sussiste e si aggrava la difficoltà di una parte significativa dell’utenza nel far fronte agli oneri, pure attentamente parametrati nell’ottica della tutela delle fasce più deboli. La necessità di garantire la continuità dei servizi impone all’Ente una particolare attenzione sia nella programmazione sia nella gestione e nel controllo. Nonostante le difficoltà, Ater sta implementando un piano di ripristini orientato a migliorare la capacità di risposta del sistema alla domanda di casa. Parlando di rigenerazione urbana, si verifica una rinnovata attenzione al tema. È cosi’ anche per Ater? Ater ha seguito e segue con la massima attenzione le prospettive programmatiche e normative che riguardano la rigenerazione urbana. In particolare, promettenti sviluppi sembrano delinearsi dalle indicazioni ricavabili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che all’interno della missione dedicata alla transizione


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ecologica individua una linea d’intervento specifica sul tema. L’Ente ha previsto nel brevissimo l’istituzione di un gruppo di lavoro specificamente focalizzato sul PNRR naturalmente per gli aspetti di rilievo per il proprio ambito d’azione. Sono molti i progetti nei quali Ater è stata chiamata a fare la propria parte. Ad esempio l'Azienda ha un ruolo importante in alcuni presentati nell'ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità’ dell'Abitare del Mit. Quanto è importante la collaborazione tra enti per lo sviluppo del territorio? Come giudica il coinvolgimento di Ater nei progetti presentati? Si, la parola chiave è coinvolgimento, nel senso che l’Ente nel proprio ruolo di strumento attuatore ha condiviso molti percorsi sin dall’inizio, con la Regione e con gli Enti locali competenti. Quando il coinvolgimento diventa condivisione di percorsi nel rispetto dei ruoli di ciascuno è molto più facile creare sinergie portatrici di valore aggiunto. L’esempio già richiamato della partecipazione di Ater ai PINQUA è illuminante. Emiliano Napoletti Presidente Ater Umbria

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INTERVISTA

Agabiti: "Valorizzare i borghi, la nostra storia, per un futuro sostenibile e di benessere"

Intervista a tutto tondo all'Assessore regionale al Bilancio, alla Programmazione comunitaria e alla Riqualificazione urbana, Paola Agabiti, sulle azioni messe in atto dalla Regione Umbria in tema di recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio esistente.

di Noemi Campanella

“Stiamo lavorando a 360 gradi per fare in modo che la nostra regione possa utilizzare al meglio le risorse a disposizione, sostenendo famiglie, lavoratori e imprese in questa difficile congiuntura e, allo stesso tempo, creando le condizioni per lo sviluppo e per un futuro di benessere e sostenibilità”.

Il tema della rigenerazione urbana è al centro delle politiche della Regione Umbria che hanno come obiettivo primario quello della valorizzazione del patrimonio esistente, per una sempre maggiore e migliore fruizione da parte dei cittadini. La riqualificazione strizza l'occhio a progetti relativi al patrimonio edilizio e infrastrutturale, per la rigenerazione sociale e culturale, ma anche ecologica, ambientale, urbanistica, architettonica, attraverso anche la realizzazione di spazi di aggregazione, di aree verdi, parchi, percorsi attrezzati e recuperando spazi e immobili di proprietà pubblica sottoutilizzati. Ne abbiamo parlato con l'Assessore regionale al Bilancio, alla Programmazione comunitaria e alla Riqualificazione urbana, Paola Agabiti Il governo regionale è molto attento ai temi della rigenerazione urbana, che valore ha per la salvaguardia dei nostri luoghi e dei territori dove viviamo? A mio avviso si tratta di un tema strategico per il futuro della nostra comunità regionale. Anche nel corso di questa emergenza è infatti emersa la straordinaria capacità dell'Umbria di mettere a sistema il proprio territorio e le proprie peculiarità. Per questo sono convinta che dobbiamo valorizzare i nostri borghi, la nostra storia, per costruire un futuro sostenibile e di benessere. Il 2021 è l'anno di avvio del nuovo settennato

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di Programmazione Comunitaria. I fondi strutturali sono una boccata di ossigeno per l'economia, per lo sviluppo e per la crescita. Insomma, sono un un'opportunità importante. A che punto siamo con i lavori e che ruolo questa può giocare in epoca di pandemia? La nuova programmazione dei fondi comunitari è uno snodo fondamentale per il futuro della nostra regione. Abbiamo già avviato l'ascolto delle realtà sociali e produttive, in sede di confronto stato regioni stiamo definendo gli aspetti gestionali e regolamentari dei Por. Così come le risorse europee straordinarie saranno la chiave di volta dello sviluppo nazionale, i fondi strutturali per il prossimo settennato saranno la più importante e strategica leva che le Regioni dovranno utilizzare nel migliore dei modi per sostenere il tessuto produttivo e il potere d'acquisto delle famiglie. Recentemente Lei ha annunciato 7 milioni di euro per finanziare interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana dei comuni umbri attraverso le risorse del fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ci spieghi i particolari di questo avvio e quali benefici avranno i territori e i comuni. Il fondo di sviluppo e coesione è uno strumento importante se utilizzato per


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investimenti e opere strategiche. Lo sanno gli amministratori locali e lo sanno tutti coloro che grazie a queste risorse hanno potuto sviluppare progettualità in grado di migliorare le infrastrutture al servizio dei cittadini. in questa fase è inoltre uno strumento che possiamo definire complementare rispetto alle risorse comunitarie e anche rispetto agli interventi relativi all'emergenza sanitaria, sociale ed economica in atto.

le istituzioni possono e devono realizzare. È una sfida che, soprattutto in questa particolare fase non possiamo non affrontare con tutte le energie e con tutte le risorse a disposizione.

Quali altri progetti sono in cantiere? Stiamo lavorando a 360 gradi per fare in modo che la nostra regione possa utilizzare al meglio le risorse a disposizione, sostenendo famiglie, lavoratori e imprese in questa difficile congiuntaura e, allo stesso tempo, creando le condizioni per lo sviluppo e per un futuro di benessere e sostenibilità. Le politiche di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio esistente sono state sempre al centro dell'attività di Ater Umbria che nel tempo ha contribuito a salvaguardare i borghi, quartieri e contesti urbani. Quale ulteriore contributo Lei ritiene possa dare? Io credo che il lavoro che si sta facendo per tutelare e valorizzare il nostro territorio sia strategico e fondamentale. Per questo c'è bisogno di continuare a lavorare mettendo a disposizione dei cittadini tutto quello che

Nella foto Assessore Paola Agabiti

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ARTICOLO

Ponte San Giovanni, Ex Gruber e patrimonio FCU tre proposte di rigenerazione urbana Riqualificazione, coesione, sostenibilità e qualità dell'abitare al centro dei progetti, frutto della collaborazione tra più Enti, per il bando del MIT per l'attuazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare.

di Noemi Campanella

“La prima proposta progettuale è stata studiata con il Comune di Perugia per la riqualificazione di Ponte San Giovanni e ridare nuova vita al quartiere alla periferia della città, la seconda è con il Comune di Terni per riqualificare l’area dell’ex Gruber di circa 45 mila metri quadrati e la terza è con la Regione Umbria per la valorizzazione del patrimonio regionale lungo la Ferrovia Centrale Umbra e relative pertinenze, con il progetto 'Vivere l'Umbria'”.

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Rigenerazione urbana volta all'abitare. Ater Umbria si inserisce tra i soggetti protagonisti umbri per l'attuazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (il PINQUA del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che mette a disposizione complessivamente 853 milioni di euro). La prima proposta progettuale è stata studiata con il Comune di Perugia per la riqualificazione di Ponte San Giovanni e ridare nuova vita al quartiere alla periferia della città, la seconda è con il Comune di Terni per riqualificare l’area dell’ex Gruber di circa 45 mila metri quadrati e la terza è con la Regione Umbria per la valorizzazione del patrimonio regionale lungo la Ferrovia Centrale Umbra e relative pertinenze, con il progetto 'Vivere l'Umbria'.

PINQUA A PONTE SAN GIOVANNI Sono due le proposte progettuali per Ponte San Giovanni, che hanno l'obiettivo di riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale, di rigenerare il tessuto socio economico, di incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici e di migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Tutto questo in un'ottica di sostenibilità, senza consumo

di nuovo suolo e secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City). La prima proposta è denominata “PS5G”. È principalmente mirata all’acquisizione e al recupero del complesso edilizio “ex Palazzetti”. Ater Umbria è stata individuata quale soggetto attuatore per i quattro edifici esistenti e le relative aree di pertinenza. Il progetto punta anche alla valorizzazione del limitrofo sito archeologico etrusco dell’Ipogeo dei Volumni, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei dell' Umbria, nonché all’introduzione di fonti energetiche rinnovabili nell’area parcheggio Conad, a ridosso del complesso “ex Palazzetti”, grazie alla collaborazione della società PAC2000. Per questo intervento è prevista una spesa di 17 milioni di euro. Visto che attualmente gli edifici versano in stato di degrado, l'obiettivo è di modificare la situazione esistente, trasformando l’area in un quartiere modello per l’alta qualità dell’abitare, attraverso la creazione di mix di alloggi ERS, uffici, servizi di quartiere, spazi di relazione. La seconda proposta progettuale, denominata “Ponte San Giovanni da periferia a città” riguarda l’area centrale di Ponte S. Giovanni, e si propone di realizzare un insieme di interventi sinergici di edilizia scolastica, sociale e sicurezza, senza alcun consumo di suolo, con il recupero del patrimonio edilizio esistente, sostenibilità energetica, mobilità dolce e miglioramento della accessibilità, per


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PRIMA

DOPO

Nelle foto il rendering del progetto Pinqua a Ponte San Giovanni un importo complessivo di quasi 19 milioni di euro (Ater Umbria realizzerà un intervento in Via Monacchia con il meccanismo della cessione del credito di imposta a valere sul Superbonus 110%, per un importo complessivo di 2 milioni e 680 mila euro).

Nelle foto l'edificio Palazzetti come è ora

Nella foto l'area di intervento a Ponte San Giovanni

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PINQUA A TERNI CON L'EX GRUBER Un quartiere giovane, verde e innovativo. Così è stato immaginato l'Ex Gruber a Terni (il lanificio fu fondato nel 1846) al quale è destinata una proposta progettuale importante (per l'attuazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) che mira a realizzare un nuovo quartiere in una parte della città oggi in completo degrado, che prova a dare una risposta concreta all’esigenza sempre più sentita di un nuovo modo di abitare insieme, in maniera rispettosa dell’ambiente, aiutandosi a vicenda, sperimentando e utilizzando gli strumenti, le opportunità più al passo con i tempi. La proposta progettuale del Comune di Terni si chiama “Gruber Social Housing Terni” ed anche in questo caso Ater Umbria fa la sua parte nella partecipazione al bando ministeriale del MIT. Il finanziamento massimo al quale potrà accedere “Gruber Social Housing Terni” attraverso è di 15 milioni di euro che, insieme agli interventi già previsti per l’area nel Piano Periferie, coprirebbe la realizzazione completa del progetto.

NellA foto l'area di intervento dell'Ex Gruber (Tr)

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L’area in oggetto si estende su una superficie di circa 45.000 metri quadrati nella fascia urbana prossima al centro storico. La proposta messa su carta punta su temi importanti e attuali come la transizione ecologica e l’innovazione sociale, la sostenibilità e l’edilizia ecocompatibile e prevede un nuovo quartiere residenziale sociale dotato di spazi ad uso comune, collegato funzionalmente con i servizi di prossimità, in chiave totalmente “smart” e “green”. Gli alloggi saranno destinati soprattutto a giovani, principalmente in locazione, per risolvere il problema abitativo dovuto al precariato, alle nuove modalità di lavoro, alle crescenti difficoltà delle giovani coppie, all’abbassamento dei redditi.

Il social housing rappresenta dunque un’opportunità per dare risposte a questi mutamenti, per contribuire con strumenti innovativi ad aumentare l’offerta di alloggi in locazione a canone calmierato. Ater entra in gioco quale gestore del social housing, protagonista della residenzialità e soggetto attuatore della stessa. Nel progetto sono inoltre stati previsti spazi per gli orti urbani e per i rain garden (verde tecnologico), playground, una passerella sul fiume per l’accesso al parco fluviale. Oltre ad Ater, hanno aderito la Questura, l’Arpa, Asm, l’Istituto comprensivo De Filis e l’Istituto tecnico-economico Casagrande-Cesi.


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PINQUA 'VIVERE L'UMBRIA' La valorizzazione del patrimonio regionale lungo la Ferrovia Centrale Umbra e delle relative pertinenze è lo scopo di questa proposta progettuale 'Vivere l'Umbria', attraverso la quale la Regione Umbria partecipa all'avviso del MIT del Programma Innovativo per la Qualità dell’Abitare. Anche in questa proposta progettuale della Regione Umbria, Ater ha un ruolo di primo piano nell'incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. Tra gli obiettivi: l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi, la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, il miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini. Sono 15 le stazioni che saranno completamente rimesse a nuovo: Selci Lama, Città di Castello, Umbertide, Ramazzano, Deruta, Marsciano, Todi Ponte Rio, Todi Rosceto-Collevalenza, Massa Martana, Acquasparta, Sangemini e TerniCesi. A queste si aggiunge l’ex casa Cerrini e l’abitazione Buzzacchero ad Umbertide e a Todi il dormitorio di Ponte Rio. Per partecipare

all’avviso è stata avviata una collaborazione attiva tra Regione, Ater e Umbria Mobilità. Dal Ministero potrebbero arrivare fino a 15 milioni di euro. Se la proposta passerà, ogni immobile sarà riqualificato con spazi residenziali, il bike sharing, luoghi per le associazioni, l’accoglienza dei turisti e così via. Ovviamente al centro del progetto ci sono gli appartamenti ed è previsto anche un cofinanziamento di Ater. Con l'utilizzo del Superbonus, l’intervento potrebbe contare su più di 20 milioni di euro. La premessa al progetto proposto parte dalla condizione abitativa in Umbria che necessita di nuovi alloggi e di nuove forme di edilizia sociale per rispondere tempestivamente ai forti mutamenti nelle dinamiche familiari. La riqualificazione e l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale sociale è attuato attraverso la realizzazione di 31 alloggi da locare a canone sociale, distribuiti in tre edifici destinati esclusivamente ad edilizia residenziale sociale. Così le stazioni saranno trasformate in porte di accesso

al sistema territoriale, fornendo i servizi necessari a pendolari e viaggiatori mettendo in connessione anche le altre reti presenti. Il territorio diventerà facilmente accessibile con la mobilità sostenibile. La sicurezza dei luoghi sarà garantita dalla presenza delle persone che vi abitano e controllano il territorio, in un presidio costante e naturale. Non è previsto alcun ulteriore consumo di suolo, gli immobili esistenti vengono valorizzati anche negli aspetti di edilizia storica e tipologica che appartiene all’architettura legata alla rete ferroviaria e all’archeologia ferroviaria.

Nelle foto alcuni edifici al centro del progetto 'Vivere Umbria'

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PAGA L'AFFITTO CON PAGOPA AFFITTO

Dal prossimo mese di giugno l’affitto degli immobili di ATER Umbria potrà essere pagato con pagoPA il sistema di pagamento elettronico SICURO SEMPLICE VELOCE e DIRETTAMENTE ONLINE

SI POTRÀ PAGARE: • presso le agenzie bancarie • utilizzando l’home banking delle banche abilitate • presso gli sportelli ATM abilitati delle banche • presso gli Uffici Postali • presso i punti vendita di SISAL e Lottomatica 12

CON L’USO DI PAGOPA POTRAI ACCEDERE A TUTTE LE AGEVOLAZIONI PER IL PAGAMENTO DELL’AFFITTO CON ATER UMBRIA.


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Chi decide se il nostro servizio è ben strutturato oppure no? Chi valuta se le nostre risposte sono adeguate rispetto alle tue esigenze? Chi può segnalarci i nostri successi o insuccessi? Digita l’indirizzo www.slido.com e immetti la parola chiave #ater Oppure scansiona il QR code e partecipa al nostro sondaggio di soddisfazione dell’utenza

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ARTICOLO

Due nuovi servizi di Ater Umbria: sportello UCCA e Contact Center

Parola d'ordine semplificare le procedure e migliorare i servizi all'utenza

di Noemi Campanella

"L'Ucca è il nuovo sportello a distanza fra gli uffici di Ater Umbria e gli uffici Casa dei comuni umbri, ha lo scopo di efficientare i processi tra gli Enti, per una una Pubblica Amministrazione più semplice, veloce e vicina ai cittadini. Il Contact Center ha un numero verde (800.978.212) dedicato agli utenti assegnatari di alloggi e unità immobiliari ad uso diverso di proprietà e gestiti da Ater Umbria".

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UCCA (UFFICIO CASA COMUNI ATER) Per semplificare la macchina amministrativa ed andare incontro alle esigenze dell'utenza Ater ha creato due servizi importanti: l'Ufficio Casa Comuni Ater il Contact Center. L' Ucca è il nuovo sportello a distanza fra gli uffici di Ater Umbria e gli uffici Casa dei comuni umbri. Ha lo scopo di efficientare i processi tra gli Enti, per una Pubblica Amministrazione più semplice, veloce e vicina ai cittadini. Per fare questo sono stati adottati strumenti tecnologici finalizzati a ridurre gli oneri burocratici di cittadini e imprese e dunque dei tempi e dei costi. Oltre ai canali già attivi, lo sportello contribuisce alla semplificazione dei processi di condivisione di informazioni e dei processi comunicativi fra Enti, mediante

l'accesso alle banche dati di Ater Umbria, relativi a specifiche esigenze dell’utenza. La consultazione dei servizi Ater è molto semplice ed avviene attraverso un apposito portale web messo a disposizione dalla stessa Azienda. Si effettua l’accesso alla rete tramite VPN, è possibile entrare nel portale interno, utilizzando un semplice browser web. Dopo il login l’operatore abilitato e opportunamente profilato, inserisce le proprie credenziali di accesso. In base al profilo di accesso, è stabilita la tipologia di informazioni consultabili direttamente dalla banca dati di Ater Umbria. Accedendo come operatore abilitato del Comune, si potrà visualizzare un menu dove sarà possibile consultare gli alloggi presenti nel proprio territorio, i contratti


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vigenti ed alcune informazioni in merito ai nuclei familiari, oltre ad effettuare una prenotazione per un incontro con un funzionario Ater. Si avranno, così, tutta una serie di informazioni che vengono prelevate direttamente dal sistema gestionale. Tutte le informazioni possono essere poi esportate in un formato Excel o come testo (csv), oltre che stampate, ed è possibile effettuare una ricerca. È anche possibile prenotare un appuntamento “virtuale” con un funzionario con la possibilità di pianificazione e di effettuare appuntamenti (riunioni virtuali), sia interni che esterni, tramite Microsoft Teams o altri software, ai quali è possibile partecipare tramite browser, telefono o altre app. All’atto della prenotazione verranno richieste alcune informazioni, come, ad esempio, il motivo dell’incontro che consente una maggior efficacia dell’incontro stesso. Nel momento in cui si “Prenota”, si riceverà una mail all’indirizzo di posta elettronica inserito con la possibilità di modificare la prenotazione, annullarla o effettuarne una nuova.

CONTACT CENTER Il Contact Center ha un numero verde (800.978.212) dedicato agli utenti assegnatari di alloggi e unità immobiliari ad uso diverso di proprietà e gestiti da Ater Umbria. Il servizio è stato attivato nel febbraio scorso, il numero verde è gratuito e attivo 24 ore e tutti i giorni dell’anno. I servizi associati al Contact Center riguardano: la segnalazione guasti, le richieste di pronto intervento e di intervento manutentivo ordinario. Basta chiamare il numero verde, spiegando il problema, fornendo i propri dati e gli operatori

provvederanno all’inoltro della segnalazione all’ufficio competente. La telefonata sarà registrata, per garantire a chi chiama che la segnalazione venga subito trascritta e presa in carico. La chiamata al Contact Center è a tempo (la durata è di circa tre minuti) per evitare che qualcuno rimanga troppo tempo al telefono e per dare la possibilità anche ad altri di usufruire del servizio. All'operatore occorre comunicare i propri dati: nome, cognome, indirizzo e spiegare brevemente la natura del problema.

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ARTICOLO

Da edificio in abbandono a dimora per anziani non autosufficienti

Rigenerazione urbana e rigenerazione sociale e culturale. L'esempio del recupero di una palazzina degradata a Torgiano.

di Noemi Campanella

“A Torgiano sono stati realizzati sei alloggi da locare a canone concordato a favore di anziani autosufficienti. Risale agli inizi del XX secolo, è situata lungo Viale della Rimembranza, tra la Torre Baglioni e le porte del centro storico, in una posizione di grande visibilità ed importanza per il contesto urbanistico. Era in completo stato di abbandono e in pessimo stato di conservazione ed è stata completamente rimessa a nuovo”

Nelle foto alcuni scatti dell'edificio prima dell'intervento di recupero

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Da edificio fatiscente a dimora per gli anziani non autosufficienti. Il recupero di una palazzina a Torgiano, in viale della Rimembranza è un ottimo esempio di rigenerazione urbana, specialmente se si osservano le foto del prima e del dopo (di seguito all'articolo). Una dimostrazione di come la valorizzazione del patrimonio esistente serva ad una sempre maggiore e migliore fruizione da parte dei cittadini nell'ottica di una rigenerazione sociale e culturale. In questa palazzina sono stati realizzati sei alloggi da locare a canone concordato a favore di anziani autosufficienti. Risale agli inizi del XX secolo, è situata lungo Viale della Rimembranza, tra la Torre Baglioni e le porte del centro storico di Torgiano, in una posizione di grande visibilità ed importanza per il contesto urbanistico.

L'edificio era in completo stato di abbandono e in pessimo stato di conservazione ed è stato completamente rimesso a nuovo, nel rispetto delle peculiarità architettoniche che sono state pienamente recuperate e valorizzate, nel rispetto di tutti i vincoli per la tutela dei beni sia culturali che paesaggistici (L. 1089/39, L. 1497/39 e successive modifiche ed integrazioni). Il costo totale dell'intervento è stato di € 1.056.392 (dei quali €576.000 da un finanziamento regionale e il resto a carico di Ater Umbria) ed è consistito nel totale recupero dell’edificio preesistente con la ridefinizione del piano sottotetto e la realizzazione di un manufatto per la scala e il vano elevatore. Lo stato di forte degrado in cui versava l’edificio ha imposto l’esecuzione di un importante intervento


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Nelle foto l'edificio come si presenta ora, completamente rimesso a nuovo di miglioramento sismico che ha comportato il rifacimento dei solai, il consolidamento dei maschi murari, la realizzazione di nuove pareti portanti in laterizio, la creazione di un reticolo di travi di fondazione, il rifacimento della copertura e dell’intero corpo costituente il piano sottotetto. Gli appartamenti si trovano al piano terra, al primo e secondo piano e sono composti da soggiorno, camere, disimpegno e servizio igienico accessibile come da normativa vigente. Intorno alla palazzina sono state realizzate tutte le infrastrutture necessarie, i marciapiedi e i percorsi pedonali che sono stati delimitati da cordonate in travertino e costituiti in parte da listelli in laterizio e in parte da masselli autobloccanti, in armonia con il contesto circostante che integrano gli spazi esterni del fabbricato

con il contesto urbano caratterizzato da elementi importanti quali la piazza monumentale, Viale della Rimembranza e il parcheggio della Torre Baglioni. Ci sono ampie zone di verde comune e di pertinenza. Inoltre gli spazi esterni, quelli comuni e i bagni sono stati dimensionati per la completa accessibilità di soggetti su sedia a ruote o con ridotte capacità motorie. L’edificio è stato inoltre dotato di piattaforma elevatrice per garantire l’accessibilità ai piani superiori. Il progetto e la Direzione dei lavori dell’intervento è stata espletata dall’Ufficio Tecnico di Ater Umbria. L’Impresa esecutrice dell’intervento è la ditta Fumasoni Antonio & figli di Andrea Fumasoni Sas con sede in Frascati (RM).

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ATER UMBRIA

Direttore Luca Federici

Consiglio di amministrazione Emiliano Napoletti - Presidente Maria Francesca Del Bianco Barbacucchia- Consigliere Costantino Di Paolo - Consigliere Simone Monotti - Consigliere Raffaella Rinaldi - Consigliere

Collegio dei revisori dei conti Doriana Sannipola - Presidente Daniele Santarelli - Sindaco revisore Emiliano Barcaroli - Sindaco revisore

Unità Operativa di Terni Annamaria Oddi - Dirigente e Responsabile Servizio Affari Generali Marco Castellini - Responsabile Servizio Tecnico Valeria Trabalza - Responsabile Servizio Gestione Simona Simoni - Responsabile servizio Contabilità e Bilancio

Unità Operativa di Perugia Luca Federici - Dirigente Marta Cardoni - Responsabile Servizio Affari Generali Marco Larini - Responsabile Servizio Tecnico Amedeo Pompili - Responsabile Servizio Gestione Giuseppina Giombolini - Responsabile Servizio Contabilità e Bilancio

Nucleo interno di Valutazione (N.I.V) Serena Morosi - Presidente Massimo Pelliccia - Consigliere Marco Marcinnò - Consigliere

Organismo di vigilanza (O.D.V.) Dott.ssa Manuela Sodini - Organo monocratico

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Nome del periodico: ATER UMBRIA Progetto grafico e impaginazione: BCPT Associati Perugia Stampa: Litostampa Perugia Foto: Archivio ATER Umbria Direttore Responsabile: Noemi Campanella Direzione e Redazione: ATER Umbria U.O. di Perugia Autorizzazione del Tribunale di Perugia n° 36 del 09/12/2011 Spedizione in abbonamento postale 70% L662/96 - DCI/Umbria - Filiale di Perugia

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Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria

sede legale e amministrativa unità operativa di Terni via G. Ferraris, 13 - 05100 TERNI tel. 0744 4821 fax. 0744 212001 e-mail info@ater.umbria.it pec ater.umbria@legalmail.it odv@ater.umbria.it

unità operativa di Perugia via P. Tuzi, 7 - 06128 PERUGIA tel. 0744 4821 fax. 0744 212001 Le informative privacy possono essere consultate alla pagina privacy del sito www.ater.umbria.it


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