Ater 14-2019

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NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Emergenza casa da Ater un grande piano di restyling del patrimonio

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ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

Orari estivi / dal 9 luglio al 24 agosto lunedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Orari invernali / dal 27 agosto Mattina lunedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 Pomeriggio martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00

NUOVI ORARI


NOTIZIARIO DELL’AZIENDA TERRITORIALE PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE

Sommario 4

INTERVISTA Riqualificazione e rigenerazione, Ater protagonista in Umbria Intervista al presidente Almadori sul tema manutenzioni Di Noemi Campanella

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INTERVISTA Sinergie tra Enti. Con il Comune di Perugia nasce 'Il portiere sociale' Intervista assessore politiche sociali del comune di Perugia Edi Cicchi Di Noemi Campanella

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INTERVISTA Le politiche per la casa. Da Terni, progetti e prospettive Intervista assessore servizi sociali e solidarietà del comune di Terni Marco Celestino Cecconi Di Noemi Campanella

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ARTICOLO Nuova linfa a Palazzo Orsini a Massa Martana Di Noemi Campanella

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REALIZZAZIONI ECCELLENTI Manutenzioni straordinarie Il restyling in via Monacchia a Ponte San Giovanni Di Noemi Campanella

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REALIZZAZIONI ECCELLENTI Legge 80 ed efficientamento energetico a Terni Di Noemi Campanella

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FACCIA A FACCIA. I SINDACATI. Diritto alla casa Sunia in prima fila Di Noemi Campanella

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PROSSIMI APPALTI - IMMOBILI IN CORSO DI REALIZZAZIONE IMMOBILI PROSSIMI ALLA CONSEGNA - IMMOBILI CONSEGNATI

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ATER UMBRIA - ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.14

INTERVISTA

Riqualificazione e rigenerazione, Ater protagonista in Umbria L'importante ruolo dell'Azienda Umbra per l'Edilizia residenziale pubblica illustrato dal Presidente Alessandro Almadori. Dalla grande opera di manutenzione degli alloggi al recupero dei centri storici.

di Noemi Campanella

“Noi conosciamo le enormi capacità, sedimentate nel tempo che le Ater possiedono, il ruolo di protagonismo che hanno assunto nei processi di cui abbiamo parlato, siano essi di riqualificazione del patrimonio che di rigenerazione urbana, che di recupero dei luoghi, pubblici e privati. Le Aziende hanno garantito continuità e la fattibilità di tutto questo, insomma la capacità di portare a termine le opere. Questo è il punto nodale.”

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Il ruolo e le prospettive di Ater Umbria nel panorama regionale, oltre ai progetti per l'inquilinato. Una riflessione a tutto tondo l'abbiamo tracciata con il Presidente Alessandro Almadori. Presidente parliamo della complessiva e costante attività di manutenzione del proprio patrimonio immobiliare che Ater Umbria ha avviato e proseguirà nel futuro, che cosa ha portato e cosa porterà? Da sempre Ater Umbria è attenta al recupero del patrimonio esistente che conta 10mila unità immobiliari con 9mila alloggi a canone sociale e canone concordato e che ci viene da una lunga storia centenaria. Un patrimonio datato che necessita di interventi finalizzati alla corretta conservazione e al mantenimento dei giusti standard di sicurezza (la storia del ponte Morandi è tristemente nota) di quell'Italia che fu completamente ricostruita nel dopoguerra. Quindi evidentemente siamo arrivati ad un punto di non ritorno da questo punto di vista. Sin dal 2011, a causa della contrazione dei finanziamenti ed uno scenario completamente cambiato, noi ci siamo trovati a gestire un patrimonio di grandi dimensioni e a tentare di capire come fare una manutenzione incisiva dal punto di vista della sicurezza, del risparmio energetico e del prestigio, in tutta la regione.

Ci sono venute incontro una serie di misure. Le principali sono state quelle per il recupero degli alloggi, come la Legge 80 (il Piano Casa dell'allora Ministro Lupi e poi rimodulato dal Governo Renzi) che ha permesso di rimettere mano alle attività manutentive. Al contempo siamo riusciti ad aprire, per primi, un canale con la Regione che ci ha permesso di sfruttare i fondi comunitari Por Fesr già dal settennato 2007-2013 e poi in quello attuale. L’abbinamento di diverse linee di finanziamento già attivate, quali quelle mezionate, con altre misure (relative ai vari bonus fiscali), sta oggettivamente dando i suoi frutti. Questa è la principale risorsa che stiamo utilizzando per riqualificare il nostro patrimonio dal punto di vista energetico, il che significa mettere le mani sull'involucro e anche sul complesso dell'edificio. Il nostro è un approccio che tende a tenere in considerazione tutti i tipi di finanziamenti a livello regionale ed europeo facendoli confluire in una strategia complessiva di riqualificazione del nostro patrimonio, raggiungendo risultati molto importanti. La nostra attenzione è diretta a tutte le zone dell'Umbria e a tutti i casi più urgenti. Possiamo tracciare con lei un bilancio dell'attività di Ater? Il nostro è un Ente in salute che guarda al fu-


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turo, in equilibio, grazie a gestioni aziendali consolidate e perduranti e a un ottimo livello di produttività. Questo in un contesto storico in cui il sistema ERP vede l'esaurimento di un modello che dovrà essere ripensato per essere capace di rispondere alle nuove problematiche economiche e sociali. Ater Umbria in questo contesto si distingue per capacità economico-finanziarie rilevanti, snellezza di organico e organizzativa, autorevolezza relativa alle capacità di operare nei diversi territori regionali e migliori condizioni del patrimonio gestito, rispetto a molti contesti nazionali. La “vocazione”dell'Azienda sta nella capacità di operare per enti e istituzioni, per la realizzazione di vere e proprie trasformazioni urbane, non solo relative alla residenza sociale ma sempre a partire da questa. Una risorsa per la Regione rispetto alla possibilità di intervenire nei territori e per l’Ente una possibilità di futuro. Sviluppare questa capacità aziendale rappresenta una possibilità reale di meglio autosostenersi nel tempo. Infatti i forti vincoli cui è soggetto l’Ente per cogenza, in relazione agli affitti a canone sociale determinati per legge o alle vendite e dismissioni patrimoniali controllate da soggetti terzi, determinano limitati margini di manovra per il controllo dell’equilibrio aziendale. Fare di Ater uno strumento di rigenerazione dei territori, attraverso significative trasformazioni urbane, comporterebbe operazioni remunerative per l’ente, sia per il riconoscimento delle prestazioni da parte degli

altri enti, sia per l’incremento di patrimonio e di affitti conseguente. Veniamo ai dati Per quanto concerne l'attività di manutenzione tra il 2014 e il 2017, sono stati riqualificati e rimessi nella disponibilità degli aventi diritto circa 300 alloggi ( 500 a tutto il 2018), nei comuni di Terni, Perugia, Amelia, Foligno, Spoleto, Todi, Umbertide, Gualdo Tadino e Magione, inoltre altri 70 alloggi sono stati interessati da interventi di rilevante entità per un importo complessivo di €1.993.051,52. Grazie al programma operativo annuale (POA 2010) sono stati realizzati sette grandi progetti (per un ammontare complessivo €10.000.000 circa) tra questi voglio menzionare quello nel Comune di Piegaro (a Castiglion Fosco) dove sono stati realizzati 9 alloggi locati a canone sociale, quello nel Comune di Massa Martana (7 alloggi, a canone sociale) e a Castel Ritaldi in località Castel San Giovanni, intervento ricompreso nell’ambito del CQ3. Nella Nuova Monteluce, Ater ha acquistato lo studentato destinato alla locazione a favore di ADISU e siamo stati impegnati nell'attività di verifica e controllo degli alloggi danneggiati dagli eventi sismici del 2016 con la catalogazione in base ai danni subiti e successivamente inseriti all’interno di una procedura informatica regionale che ne ha consentito il finanziamento: 3 interventi

nel Comune di Norcia in località Case sparse per complessivi 23 alloggi; 1 intervento nel Comune di Sellano in località Postignano (8 alloggi); 10 alloggi da recuperare nel Comune di Cascia via Graziani; 3 alloggi nel Comune di Cerreto di Spoleto in via Santa Caterina; 4 interventi a Preci con 11 alloggi in via De Gasperi 2, via Catani 5 e 9 e via Cairoli 23 in Località Saccovescio. Nel corso del 2017 è stato anche definito il progetto esecutivo di una Stazione dei Carabinieri ad Arrone, è stato dato l’avvio per la progettazione preliminare di quella di Passignano sul Trasimeno. I fondi Ater G.S.E e POR-FESR 20142020 per la riqualificazione energetica su edifici residenziali di proprietà pubblica sono stati fondamentali per conseguire obiettivi di miglioramento dell’efficientamento energetico del patrimonio. Quali inteventi vedranno protagonista Ater in questo anno? Sono numerosi i progetti per il nuovo anno. Abbiamo predisposto un piano complessivo di attività di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente, attraverso l’attuazione di diversi programmi di finanziamento al fine di poter reimmettere unità abitative nella disponibilità degli aventi diritto. Grazie alla Legge 80/2014 verranno eseguiti interventi, relativi alle annualità 2014-2024, in 66 alloggi

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ATER UMBRIA - ANNO VII - N.14

a Foligno, Gubbio, Perugia, Spoleto, Terni e Todi (due le fonti di finanziamento la prima di circa € 1.200.000 e la seconda per € 750.000). I fondi europei, quali il POR-FESR 2014 –2020 e l' attivazione dei Fondi dello Stato, mediante il canale denominato conto termico, ci consentono di procedere all’efficientamento energetico sia nei singoli alloggi che in interi complessi edilizi. Saremo impegnati anche nella realizzazione di interventi di miglioramento sismico che, come dicevo prima, sono stati già progettati nel corso dello scorso anno, oltre al recupero del patrimonio danneggiato a seguito del terremoto. Su questo fronte sono stati predisposti due piani. Uno riguarda sette edifici da demolire e ricostruire (di proprietà esclusiva Ater, di proprietà mista e dei Comuni) per un importo complessivo di circa €10.000.000. L’altro piano, predisposto per edifici riparabili, prevede invece interventi di miglioramento sismico per sette interventi ed un costo stimato di circa €6.000.000 (nei comuni di Norcia, Cascia, Cerreto di Spoleto e Sellano). Interverremo per conto del comune di Preci attraverso il recupero di tre edifici comunali per un ammontare stimato di circa 1.600.000. Grazie al programma operativo POA (2008-2009) possiamo: recuperare un edificio a Torgiano per la realizzazione di 6 alloggi da locare a canone concordato per anziani ultrasessantacinquenni autosufficienti e realizzare 18 alloggi di nuova costruzione a Spoleto nella località di San Sabino. Per mezzo del POA 2010 invece è stato finanziato un progetto di recupero dell' ex conven-

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to San Pietro in via Manassei a Terni. Questo anno dovrebbero trovare attuazione i lavori per l’esecuzione dei Piani Urbani Complessi di seconda generazione che prevedono un intervento di recupero di un immobile di proprietà comunale per 3 alloggi di edilizia residenziale sociale, nel centro storico di Città di Castello (in Via Cesare Battisti) e un intervento per 16 alloggi a canone sociale nel Comune di Gubbio, in via Fontevole. Con i contratti di quartiere di terza generazione (CQ3) nel Comune di Acquasparta saranno realizzati 3 alloggi a canone concordato e una serie di interventi infrastrutturali fra i quali la costruzione di una rotonda. Saranno appaltati i lavori per la costruzione della nuova sede della Caserma dei Carabinieri di Arrone e a seguito di un accordo sottoscritto con la Fondazione Comunità Marscianese e la Fondazione Fontenovo Onlus Ater sarà impegnata in attività finalizzate a concretizzare opere e servizi relativi al sistema socio-sanitario, attraverso la realizzazione di case di quartiere e di residenze protette. C'è di più. Tramite il Bando Periferie Ater realizzerà due interventi, a Perugia nella zona di Fontivegge e a Terni nell'area che va dalla stazione ferroviaria, all’area ex Gruber e all’area Lungonera e Lungoserra.

a favore di questo mondo) e la contrazione dei fondi pubblici questi Enti hanno subìto una trasformazione che li ha condotti ad una impostazione imprenditoriale, sotto tutti i punti di vista, li ha avviati insomma verso un cammino di auto sostenibilità che ha reso necessario il ripensamento dell'intero sistema. Un processo di autonomia delle Aziende che, occorre dirlo, è rimasto a metà strada (basti pensare che gli affitti e le vendite non li decidiamo noi). Anche con una gestione virtuosa come la nostra, i soli ricavi delle locazioni non consentono di poter completamente rispondere alle esigenze di un patrimonio ultracentenario come il nostro. C'è di più. Ater, per storia e tradizione, in questi anni ha sempre svolto parallelamente la funzione di rigenerazione dei luoghi nelle città e nei quartieri umbri, attraverso il recupero di residenze ed anche di locali di 'uso diverso', che, ciòè hanno altre funzioni e destinazioni: sociali, di servizio, ma anche uffici, sia per il pubblico che per il privato. Questa è la competente fondamentale che in prospettiva può garantire la sostenibilità dell'Ente. Negli anni l'Erp ha assunto il ruolo che è stato degli STU (le Società di Trasformazione Urbana) che, introdotte nel 1997, non hanno però mai funzionato.

Quale ruolo ha l’Erp in Italia? Quale ruolo ha la Regione Umbria? Dal '98 la gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, per decisione politica, ha subito una svolta decisiva. Dopo l'abolizione del fondo Gescal (la tassazione fissa

Non ci ha lasciato mai soli, grazie ai Programmi complessi, quali PUC e POA o ai fondi del POR FESR abbiamo potuto procedere alla


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riqualificazione del patrimonio. Tutti sono strumenti importanti che garantiscono una gestione complessiva del nostro patrimonio e per la riqualificazione degli spazi urbani. Il futuro? Noi conosciamo le enormi capacità, sedimentate nel tempo che gli Enti Erp possiedono, il ruolo di protagonismo che hanno assunto nei processi di cui abbiamo parlato, siano essi di riqualificazione del patrimonio che di rigenerazione urbana che di recupero dei luoghi, pubblici e privati. Le Aziende hanno garantito continuità e la fattibilità di tutto questo, insomma la capacità di portare a termine le opere. Questo è il punto nodale. Stante le difficoltà dei Comuni a fare ciò, sia in termini di competenze che di risorse, le Ater possono assumere un ruolo da protagoniste per garantire il successo e la velocità di queste operazioni. Quale è il contributo di Ater per il contrasto della desertificazione dei centri storici? Riguardo a questo tema mi piace portare l'esempio di Perugia, dove gli interventi in via degli Sciri con le residenze per le giovani coppie e la riqualificazione della palazzina in via Fratti con gli alloggi a canone sociale hanno dato una risposta alle famiglie e alla città, perchè sul piano urbanistico hanno contribuito alla gentrificazione del centro storico. Noi andremo avanti assieme al Comune con operazioni di questo tipo nelle stesse zone, occupandoci

di spazi che hanno anche altre destinazioni. Sempre in via Fratti, ad esempio, il Comune, in maniera intelligente, ha destinato alcuni locali non residenziali a living lab dove attualmente gravitano e lavorano artigiani e start up. Si tratta di uno spazio trattato come un luogo di opportunità. Questo è importante perchè agire in questo modo significa rigenerare il tessuto urbano ma anche sociale, occupazionale e di inserimento sociale. Chi è in grado di fare queste operazioni? Ater assieme ai Comuni.

nelle strutture recuperate dell'area. La riqualificazione complessiva ha riguardato l'Abbazia e poi anche un frantoio. Quello che è stato fatto in via Fratti è molto simile a questo. Rigenerazione urbana per riattivare i nostri luoghi..

Perchè parla di capacità resiliente delle Aziende di edilizia residenziale pubblica? Per il futuro individuo due grandi specificità del nostro comparto. La prima è quella per cui sono nati gli Enti Erp, ovvero garantire il diritto alla casa a canone sociale o calmierato e l'altra è di lavorare con le amministrazioni per la rigenerazione delle nostre città, perchè abbiamo le competenze per poterlo fare come pochi, a livello regionale e nazionale. Quello che è stato fatto in via Fratti è un modello di rigenerazione su scala regionale contro lo spopolamento del centro storico di Perugia che amo paragonare, ad esempio a quello di San Fruttuoso di Camogli in Liguria che da luogo abbandonato (era raggiungibile solo in traghetto) è diventato uno spazio di opportunità, residenza e lavoro. Per evitare l’abbandono dell’area dal punto di vista residenziale e lavorativo sono stati recuperati e consegnati alloggi di edilizia residenziale pubblica, assegnati a nuclei familiari occupati in attività lavorative,

Alessandro Almadori, Presidente di Ater Umbria

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INTERVISTA

Sinergie tra Enti. Con il Comune di Perugia nasce 'Il portiere sociale'

La rigenerazione urbana in un processo che include anche la coesione. Il piano di manutenzioni per aumentare la disponibilità di alloggi nel territorio. L'intervista all'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi

di Noemi Campanella

“Quando si parla di rigenerazione urbana il discorso diventa per noi amministratori complessivo, dalle periferie fino ad includere i centri storici che ultimamente, a causa dello spopolamento, sono sempre meno considerati 'salotti buoni'. Ritengo inoltre che questo tema non può essere distinto dall'aspetto sociale che produce. I progetti che abbiamo condiviso con Ater riguardano sia “il contenitore e che il contenuto”, i luoghi e la coesione sociale”.

Integrazione. È possibile grazie anche alle forme di urbanizzazione dei luoghi. La piazza, l'agorà, può non essere sicura se non vi è installato un sistema di illuminazione dignitoso o se nel quartiere i servizi sono assenti. L'ingente patrimonio immobiliare che Ater possiede o gestisce in tutta la regione, rende l'Azienda un soggetto protagonista nelle dinamiche di coesione sociale soprattutto se si legano alle azioni di rigenerazione urbana. Ciò non avviene senza una sinergia con le Amministrazioni comunali con le quali condividere progetti mirati. Perugia ne è un esempio. Ne abbiamo parlato con l'Assessore alle politiche sociali del Comune Edi Cicchi Assessore, le manutenzioni degli alloggi alle quali sta provvedendo Ater Umbria, che valore hanno ai fini delle politiche di rigenerazione dei luoghi e sul piano sociale? Per noi è molto importante che tutti gli immobili che Ater e il Comune hanno a disposizione possano essere inseriti nel piano di distribuzione degli alloggi per gli aventi diritto, perché c'è una richiesta abbastanza importante sul tema dell'emergenza abitativa (per finita locazione o per disabilità accertate), anche se, ad onor del vero, occorre specificare che la modalità di assegnazione segue canoni specifici e determinati requisiti. Nel 2015 abbiamo risposto all'83% delle

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richieste nel 2015, passate all'87% nel 2016 e al 78% nel 2017, si tratta di medie molto alte che però non ci consentono di soddisfare tutte le richieste. Attualmente il rapporto domanda/offerta si attesta sulle 1000 domande di alloggi a fronte di 100-150 assegnazioni. Ritengo che avere la disponibilità di alloggi è importante renderebbe più elastiche le graduatorie. Complessivamente sono 1500 gli appartamenti con contratto già locati (900 di Ater e 600 del Comune), in questa annualità abbiamo contato 1360 alloggi con contratti attivi (il 91% del totale) e di questi 136 sono vuoti e dovrebbero essere distribuiti a seguito delle ristrutturazioni. Quali sono le caratteristiche degli assegnatari? Con il nuovo regolamento del Comune di Perugia (che in graduatoria assegna 4 punti al requisito della residenza fino a 15 anni) si è passati dal 48% di assegnatari extra comunitari al 37% ed è cresciuta la percentuale di cittadini italiani e cittadini neo-comunitari. Inoltre siamo passati dal 52% di assegnazioni del 2014 al 63% del Bando del 2017, rispondendo ad una media dell'80% di emergenza abitativa, una percentuale molto alta. Per neo-comunitari intendiamo i cittadini di Paesi che sono entrati recentemente nell'Unione Europea (come ad esempio la Romania). Non abbiamo molte possibilità di


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cambio alloggio per il quale occorre tenere conto di determinate norme e caratteristiche. Quello che manca attualmente sono gli appartamenti grandi per le famiglie numerose ma questo dipende dal regolamento urbanistico. Manutenzione e riqualificazione, che relazione c'è? Molto stretta, perché il recupero di edifici ed alloggi evita il consumo del suolo e nuove cementificazioni e consente di intervenire anche in diverse aree della città e di evitare la concentrazione di Edilizia residenziale pubblica in quartieri 'ghetto', come è avvenuto invece nel passato. Che progetti ha in cantiere il Comune di Perugia con Ater Umbria? Quando si parla di rigenerazione urbana il discorso diventa per noi amministratori complessivo, dalle periferie fino ad includere i centri storici che ultimamente, a causa dello spopolamento, sono sempre meno considerati 'salotti buoni'. Ritengo inoltre che questo tema non può essere distinto dall'aspetto sociale che produce. I progetti che abbiamo condiviso con Ater riguardano sia “il contenitore e che il contenuto”, i luoghi e la coesione sociale.

Può illustrarci qualche progetto? Stiamo ragionando sull'istituzione della figura del 'Il portiere sociale', all'interno di un progetto di riqualificazione, che, tramite un protocollo d'intesa, individua un soggetto che si occupi della gestione e delle cose da fare nei condomini o nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica. Si tratta di un'attività che siamo convinti possa portare alla valorizzazione degli stessi. È nostro interesse e di Ater di coinvolgere le persone affinché abbiano cura delle zone dove vivono, del proprio palazzo e dei propri spazi comuni, in modo che si sentano parte del tutto. Il bello attira il bello e il brutto attira il brutto.

ne delle persone” non solo dei locali. Occorre avere cura dei quartieri e del territorio e di figure che spingano la gente verso questa direzione, affinché i residenti sentano i luoghi “propri”, devo dire però che questa forma mentis non è stata applicata sempre nel settore dell'Erp, infatti fino agli anni '70 le case popolari venivano pensate in quartieri di confine, zone limite, il più possibile lontano dai centri urbani. Ora, invece sono parte integrante del tessuto urbano ed anche sociale, vi deve essere sostenuta la voglia di aggregazione e rafforzare i rapporti di vicinato.

Parliamo del centro storico di Perugia. C'è bisogno di politiche contro lo spopolamento? Questo è un problema che riguarda tutti centri storici. C'è bisogno di capire che cosa noi vogliamo fare della nostra acropoli. Nel caso in cui lo si immagini abitato da famiglie dobbiamo valutare la possibilità di agevolarle fornendo loro tutti i tipi di servizi, base e non, quali asili, scuole, supermercati, oratori. Bisogna avere una visione di città a 360° sia per le acropoli che per le periferie. Questo ragionamento lo abbiamo condiviso con Ater e ci ha condotto a studiare la figura del portiere sociale, che si occupi della “manutenzio-

Edi Cicchi Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Perugia

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INTERVISTA

Le politiche per la casa. Da Terni, progetti e prospettive

L'intervista all'Assessore alle politiche abitative del Comune di Terni Marco Celestino Cecconi sulle linee guida della nuova amministrazione

di Noemi Campanella

“Il primo problema del cittadino che non riesce più a garantire un tetto a sé e ai propri figli è quello di non sapere a che santo votarsi: ed è per questo che sto pensando ad uno “sportello unico per la casa”, che possa diventare un punto di riferimento dove cercare e trovare il bandolo della matassa tra carte, documenti, moduli, opportunità magari sconosciute...”

Quali opportunità posso arrivare per i territori dalle manutenzioni degli alloggi e dunque dall'immissione nel 'mercato' dell'Edilizia popolare nuove residenze per gli aventi diritto? Ne abbiamo parlato con il neoeletto assessore alle politiche per la casa del Comune di Terni, Marco Celestino Cecconi, che intende lavorare a politiche che non si limitino alla stesura delle graduatorie di assegnazione delle case, ma che includano interventi di manutenzione e ristrutturazione e che prevedano il ricorso all’utilizzo degli strumenti di politica urbanistica in senso ampio. Assessore parliamo di emergenza e fabbisogno abitativo, quale è la situazione a Terni? La percezione della realtà che ho ricavato in questi primi tre mesi parte dal dato di fatto, nudo e crudo, che ci viene consegnato da alcune cifre: e mi riferisco, tanto per cominciare, all'ultimo bando per l'assegnazione di 'case popolari'. Le richieste hanno superato quasi del 700% le disponibilità: 550 domande, a fronte di 80 case disponibili... Ma i numeri da soli non bastano a fotografare le cose. Penso, ad esempio, alla causa principale e più diffusa per la quale una famiglia in difficoltà economiche può rischiare di trovarsi in mezzo alla strada, ovvero lo sfratto per morosità: una circostanza in

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presenza della quale non si può neanche fare domanda (salvo che non si tratti di 'morosità incolpevole', ovvero intervenuta a seguito di perdita del lavoro e simili). Ecco perché non c'è nessuna enfasi nel parlare di emergenza, ecco perché credo che gli strumenti che abbiamo a disposizione non bastino. In un recente suo intervento lei ha affermato che: "Serve sostanza, non solo graduatorie". Ci può spiegare cosa intende? Partirei dal ragionamento al quale ho appena accennato. Che facciamo, ad esempio, con le famiglie temporaneamente impossibilitate a sostenere un canone di locazione e che dunque in teoria non potremo mai inserire in nessuna graduatoria...? Esiste un bando regionale aperto attraverso il quale, in questi casi, si può ottenere un aiuto: pubblicizziamolo, diffondiamolo, aiutiamo le famiglie ad avvalersene. Incrementiamo il numero degli alloggi disponibili, coinvolgiamo i costruttori, mettiamo mano ad un grande piano di edilizia residenziale pubblica partendo da quello che c'è, ovvero dal patrimonio immobiliare esistente ed inutilizzato. Facciamo, soprattutto, “sistema”: Enti pubblici (tutti insieme!), aziende, ATER. Il primo problema del cittadino che non riesce più a garantire un tetto a sé e ai propri figli è quello di non sapere a che santo vo-


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tarsi: ed è per questo che sto pensando ad uno “sportello unico per la casa”, che possa diventare un punto di riferimento dove cercare e trovare il bandolo della matassa tra carte, documenti, moduli, opportunità magari sconosciute... Ater Umbria sta realizzando un piano di ampio respiro di manutenzioni ordinarie e straordinarie del proprio patrimonio immobiliare in tutta la regione, per aumentare il numero degli alloggi; è altresì impegnata in opere di recupero di luoghi che abbiano un valore sociale in modo da destinarli alla comunità. Un suo commento. Progetto meritorio, che mi auguro prenda corpo nel più breve tempo possibile: le situazioni di criticità effettivamente esistono ed è senz'altro saggio ottimizzare quello che c'è... Dal canto mio, a partire dal 24 di agosto (a poco più di un mese dall'incarico in giunta), ho intrapreso una ricognizione a tappeto degli immobili di proprietà comunale e della loro concreta utilizzabilità. In totale, sono 262, dei quali 14 erano stati inseriti in un piano di alienazioni destinate (nelle intenzioni...) a recuperare risorse per ripianare i debiti da cui questo nostro Comune, in stato di dissesto, è sepolto. Ma in tutto ciò c'è davvero qualcosa di sbagliato alla radice: le aste pubbliche (dato comune all'Umbria intera...) partono da importi ir-

realistici di gran lunga superiore alle stime della stessa Agenzia delle Entrate o Camera di Commercio che sia. E vanno deserte. E poi: vendere? Solo per reinvestire sullo stesso fronte, ovvero solo per fornire risposte all'emergenza abitativa. Ristrutturare, riqualificare, utilizzare lo strumento delle permute... Qui servono più case, non di meno! Per ripianare i debiti che le precedenti amministrazioni ci hanno lasciato in eredità, troveremo altre soluzioni.

– richiederanno. Ed un sistema di controlli più efficace sull'effettivo regolare utilizzo degli alloggi assegnati e sulle condizioni di sicurezza del contesto ambientale in cui si trovano gli immobili adibiti a questo scopo.

Quali sono i suoi programmi riguardo alle politiche abitative? In parte li ho già anticipati. Primo, incrementare il numero degli alloggi disponibili: chiamando tutti a raccolta, per un grande piano pubblico-privato. Secondo: ampliare la rete di solidarietà ed assistenza, per aiutare i tanti che mancano dei requisiti (economici!) per accedere ad una graduatoria. Terzo: informare, pubblicizzare, fare una vera operazione-trasparenza, dare una mano per disimpegnarsi fra tante burocrazie. Sullo sfondo, il principio per me irrinunciabile di una sacrosanta priorità a favore di chi ha bisogno di una casa ed è davvero radicato nel nostro territorio. Da qui, il requisito dei 15 anni di residenza che ho proposto di introdurre nel nuovo regolamento comunale sulle 'case popolari'; la modifica della legge regionale che alcuni Comuni dell'Umbria - tra cui Terni

Marco Celestino Cecconi Assessore alle politiche abitative del Comune

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ARTICOLO

Nuova linfa a Palazzo Orsini a Massa Martana Da edificio in degrado un gioiello di architettura che ospita alloggi a canone sociale e spazi per la comunità. Alla cerimonia di consegna hanno partecipato tra gli altri, Presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori, l'Assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Giuseppe Chianella e il Sindaco Maria Pia Bruscolotti.

di Noemi Campanella

Almadori: “È importante rimarcare il grande strumento che sono i POA per realizzare opere come queste. È stato un intervento dettagliato nel rispetto di tutti i vincoli, visto il valore storico e architettonico dell'edificio”.

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Può essere inserito nella lunga lista delle Realizzazioni Eccellenti (ndr). Stiamo parlando di Palazzo Orsini, storica dimora nel centro storico di Massa Martana che, grazie alla sinergia tra più enti quali Regione, Comune e Ater Umbria è stato oggeto di un'opera complessiva di restyling che ha consentito di realizzarvi sei alloggi che sono stati consegnati, nel corso di una cerimonia, ad altrettante famiglie. A consegnare le chiavi sono stati il Presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori, l'Assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Giuseppe Chianella e il Sindaco Maria Pia Bruscolotti. Presenti anche gli assessori Gigliola Peppucci e Luca Latini del Comune di Massa Martana, Giuliana Mancini, Dirigente del Servizio Politiche della Casa e Riqualificazione Urbana della

Regione Umbria, oltre a funzionari e tecnici di Ater Umbria. Gli alloggi sono stati locati a canone sociale. Palazzo Orsini era stato danneggiato dal terremoto che nella primavera del 1997 che colpì il borgo di Massa Martana. L'intervento è stato realizzato grazie a fondi disposti dalla Regione Umbria (con Deliberazione n. 1831/2010), rientranti nel Programma Operativo 2010 (predisposto ai sensi dell’articolo 3 della L.R. 23/200) ed in attuazione di quanto stabilito nel Piano Triennale di Edilizia Residenziale Pubblica. Il costo complessivo dell'intera opera è stato di € 1.032.448, di cui €838.000 grazie al finanziamento regionale e € 312.000 a carico di Ater Umbria. Per il Presidente Almadori: “È importante rimarcare il grande strumento che sono i POA per realizzare opere come queste.


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È stato un intervento dettagliato nel rispetto di tutti i vincoli, visto il valore storico e architettonico dell'edificio”. Per l'Assessore Chianella: “Questa di Palazzo Orsini è una riqualificazione che deve essere seguita come esempio. Ho seguito personalmente, anche come visitatore, le fasi di ricostruzione di Massa Martana che rivive come un vero gioiello, non solo nel centro storico. Le riqualificazioni nei centri storici contribuiscono a ripopolare e rigenerare le acropoli anche dei borghi più piccoli della nostra regione, contrastando la tendenza della desertificazione”. La particolarità dello stabile sta nella realizzazione di spazi, oltre agli alloggi, di diversa destinazione che sono stati presentati nel corso della cerimonia. Il Comune infatti ha deciso di destinare il piano terra di Palazzo Orsini ad Ufficio del Turismo che si integrerà con un museo che sarà realizzato presso la Chiesa di San Sebastiano. “ Il nostro obiettivo – ha spiegato il Sindaco Maria Pia

Bruscolotti – è di far conoscere ai visitatori le nostre bellezze, i siti archeologici (le Catacombe cristiane, la Vecchia Flaminia, Ponte Fonnaia), le Chiese, i Conventi, le Abbazie, gli itinerari turistici, la rete dei sentieri, i siti naturalistici, le strutture ricettive, l'enogastronomia del territorio, le sedi istituzionali, la rete dei trasporti e le attività economiche. L'edificio è stato acquisito dal Comune dopo un plurimo passaggio di proprietà tra privati che rischiava di lasciare nel degrado questa pregevole dimora storica: una ferita nel recupero del borgo di Massa, realizzato - dopo i gravi danni subiti per il terremoto del 1997 – con criteri e risultati che sono stati indicati come esemplari per una corretta ricostruzione post sismica”. La palazzina di quattro piani, all’epoca dell’avvio dei lavori, si trovava in disuso da decenni ed in pessimo stato di conservazione, con strutture murarie in parte pericolanti. Agli inquilini sono stati consegnati alloggi di alto pregio e con fini-

ture ricercate, sono stati provvisti di tutte le dotazioni impiantistiche standard e di ventilazione meccanica controllata in grado di garantire un continuo ricambio d’aria. Sono stati inoltre previsti tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche. Il progetto e la Direzione dei lavori dell’intervento è stata espletata dall’Ufficio Tecnico dell’Azienda. Ad eseguire i lavori è stata la ditta LA DUE BC Srl di Città di Castello.

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LE REALIZZAZIONI ECCELLENTI Il nostro viaggio alla riscoperta delle Realizzazioni Eccellenti che l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale ha realizzato in tanti anni della sua attività. Ristrutturazioni, riqualificazioni, manutenzioni, nuove realizzazioni, sperimentazioni, architettura sostenibile per il territorio e per il diritto alla casa.

Manutenzioni straordinarie Il restyling in via Monacchia a Ponte San Giovanni

Un esempio è nel grande palazzo con 59 unità immobiliari

di Noemi Campanella

Fu realizzato nel 1988 ed è un ottimo esempio di Edilizia residenziale Pubblica figlia del suo tempo. È il grande complesso di Perugia in via Monacchia, a Ponte San Giovanni, popoloso quartiere alle porte della città capoluogo. Il grande stabile è di proprietà di Ater Umbria. È inserito in un contesto urbano fitto di palazzi e palazzine, tra due le due arterie principali del quartiere: via della Scuola e via Manzoni, in un'area residenziale densamente popolata. La realizzazione del palazzo, ai tempi, contribuì a disegnare la conformazione urbanistica della zona. Per questo edificio Ater ha messo in campo un'opera di manu-

Nelle foto lo stabile di Perugia in via Monacchia, a Ponte San Giovanni

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tenzione straordinaria importante. Vi si contano 59 unità immobiliari (sia singole che duplex) su 7 livelli, con una suddivisione in “blocchi” dell’intero corpo di fabbrica. Su tutte le facciate si sono verificati diffusi distacchi di intonaco, sia in corrispondenza delle travi, che dei solai, che delle strutture portanti verticali, con importanti problemi di dispersione termica e materiali deteriorati anche sul solaio di copertura. Per questo Ater Umbria ha redatto un progetto complessivo di recupero che prevede il risanamento del calcestruzzo e dell’intonaco, poi la tinteggiatura, la realizzazione di un sistema di iso-


lamento termico efficace con interventi sugli infissi (oramai vecchi) e la modifica dell’impianto di adduzione gas e dell’impianto elettrico in facciata. I lavori interessano pure il rifacimento del manto di copertura con anche opere di tipo strutturale e la sostituzione delle scale esterne a chiocciola prefabbricate per il collegamento dell’autorimessa interrata al piano terra. Un intervento che consente di riportare a nuovo un fabbricato, oramai datato, e renderlo, anche dal punto di vista urbanistico e architettonico, vivibile in termini di qualità. Il costo dell'opera supera i 300 mila euro ed è possibile grazie ai finan-

ziamenti provenienti dalla Legge 80/2014 (d.i. 16.03.2015 art.2 c.1 lett.a- fondi eccedenti annualità 2014 – 2017).

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LE REALIZZAZIONI ECCELLENTI Il nostro viaggio alla riscoperta delle Realizzazioni Eccellenti che l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica regionale ha realizzato in tanti anni della sua attivitĂ . Ristrutturazioni, riqualificazioni, manutenzioni, nuove realizzazioni, sperimentazioni, architettura sostenibile per il territorio e per il diritto alla casa.

Legge 80 ed efficientamento energetico a Terni

Un intervento di oltre un milione di Euro in via XX Settembre e nel quartiere Cospea, in Strada Santa Filomena

di Noemi Campanella

La Legge 80 rappresenta per Ater Umbria un viatico fondamentale per mettere in atto una serie di interventi di manutenzione straordinaria che vanno a migliorare la qualitĂ degli alloggi del proprio patrimonio. In tutta la regione. Merita di essere inserito nella nostra rubrica delle Realizzazioni Eccellenti, l'esperienza di Terni dove Ater ha messo in piedi un grande progetto in 88 alloggi, per la realizzazione di impianti termo autonomi ad elevato efficientamento energetico, generatori di calore con un rilevante rendimento termico

Nella foto uno degli stabili oggetto di manutenzione

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a condensazione, di ultima generazione. Gli edifici dove si concentrano in maggioranza questi interventi si trovano in via XX Settembre e in Strada Santa Filomena, nel quartiere Cospea. Si tratta di palazzi ed appartamenti degli anni '70 che hanno una tipologia di impiantistica oramai vetusta e non piĂš diffusa, sia per motivi funzionali che di sicurezza: il riscaldamento ad aria che, oltre a non consentire la regolazione della temperatura ambiente per ambiente, era la causa di continue lamentele da parte degli inquilini a causa


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della stratificazione dell’aria calda nella parte alta degli ambienti e a causa della polvere; le caldaie murali che, essendo installate all’interno degli ambienti (con la camera di combustione a diretto contatto con i locali) renderebbero necessarie aperture di ventilazione aggiuntive. Il progetto di Ater riguarda la sostituzione delle caldaie murali esistenti con quelle ad elevatissimo rendimento, mentre per quelle installate nelle cucine il trasferimento sui terrazzi degli appartamenti. La manutenzione riguarda anche: la realizzazione di canne fumarie esterne, collegamenti tra gli attacchi di acqua sanitaria fredda e calda della caldaia esistente e della nuova caldaia e nuove linee di alimentazione del gas metano della caldaia a condensazione. L'intero progetto equivale ad un investimento di 1.223.200,00 Euro.

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FACCIA A FACCIA. I SINDACATI.

Diritto alla casa Sunia in prima fila

“Sunia e Ater hanno messo in campo diverse iniziative che ci hanno visto solidali al raggiungimento di un obiettivo comune. I complessi di Via della Vecchia Fornace e di Via Mistigliano in Perugia , ma anche a Terni in Via XX Settembre 73/75 hanno finalmente visto lo smantellamento dell’ attuale impianto di riscaldamento, con l’ installazione di nuovi generatori autonomi e a condensazione, un intervento costoso e non scontato. Avevamo molti problemi di morosità nei fabbricati di Perugia dovuti all’ elevato costo del condominio a causa del riscaldamento centralizzato, Ater ha compreso le difficoltà degli assegnatari e ha deciso di sostenere questa grande spesa per cambiare l’ impianto”.

La nostra intervista a Cristina Piastrelli Segretaria del Sunia della Provincia di Perugia, ovvero la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica. di Noemi Campanella

Quale è, secondo il Sunia, la situazione del fabbisogno abitativo in Umbria? La situazione del fabbisogno abitativo in Umbria è pressoché drammatica, come peraltro in quasi tutte le realtà regionali. Con la ritirata progressiva dello stato dalla produzione di edilizia sociale e dalla stessa conservazione e manutenzione del patrimonio esistente, si riduce la possibilità di abitazione a canone sostenibile. È Sempre più difficile accedere alle abitazioni, soprattutto per le generazioni del lavoro precario, per gli anziani, per gli stranieri. Impossibile anche per coloro che hanno tentato la via dell’ acquisto in proprietà dove le difficoltà a sostenere il pagamento delle rate del mutuo da parte di chi ha perso il lavoro ha fatto si che nella sola provincia di Perugia nell’anno 2017 674 sono stati gli sfratti per morosità e 98 le famiglie che hanno dovuto lasciare la propria abitazione andata all’asta. Nessuna attenzione alle classi più deboli che si sono viste espulse da abitazioni che pensavano di aver ormai acquisito in via definitiva. Sempre più sono i soggetti che fanno domanda per una casa popolare o per un alloggio a canone concordato. In quali interventi è maggiormente impegnato il sindacato?

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Il Sindacato è impegnato in vari interventi che vanno dalla richiesta di modifica della Legge Regionale per l’ assegnazione di alloggi popolari, chiedendone la revisione affinché i tempi siano più’ celeri, nonché stiamo richiedendo alla Regione dell’ Umbria che intervenga nei confronti dello Stato centrale affinché vengano sbloccate le risorse per la morosità incolpevole e rigirate a Ater Umbria per consentire di evadere anche i richiedenti e aventi diritto nella seconda graduatoria. Nell'ultimo congresso provinciale avete parlato di: “Rigenerazione urbana e affitto sostenibile: una risposta inclusiva alla domanda debole”, che significa? Altra questione posta al centro del nostro documento congressuale è la questione della rigenerazione urbana. Vale la pena ricordare che a Perugia ci sono più di settemila abitazioni vuote, ( il 10% del totale), si stima che una casa su cinque sia vuota! Le contraddizioni introdotte dalle politiche urbane neo- liberali, che hanno individuato nella città unicamente uno spazio da finalizzare alla crescita economica “ costi quel che costi”, la privatizzazione della questione delle abitazioni e più in generale i danni provocati dalla gestione della crisi sul terreno della città, hanno condotto a situazioni


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paradossali: intere generazioni escluse dal mercato del lavoro, una realtà urbana sempre più compartimentata e divisa, forme di esclusione sociale e spaziale che si intrecciano in maniera perversa. La questione della rigenerazione urbana è strettamente legata al consumo del suolo pubblico, che non deve essere zero assoluto, se si vuole però realisticamente evitare un ulteriore consumo di suolo, io penso bisogni complessivamente ripensare ad un sistema di rigenerazione urbana che non sia soltanto estetico e comunque connesso e connaturato ad un sistema di rendita speculativa che non è tollerabile, ma deve essere un modello che contemporaneamente garantisca un connubio di convivenza e di diritto alla città , con la soddisfazione del bisogno abitativo. Ne consegue che l’ affitto delle abitazioni inserite in tale contesto deve essere sostenibile e calmierato.

di nuovi generatori autonomi e a condensazione, un intervento costoso e non scontato. Avevamo molti problemi di morosità nei fabbricati di Perugia dovuti all’ elevato costo del condominio a causa del riscaldamento centralizzato, Ater ha compreso le difficoltà degli assegnatari e ha deciso di sostenere questa grande spesa per cambiare l’ impianto. Comune e Regione in questa partita ci hanno lasciato soli, un ringraziamento anche da parte degli assegnatari che , mi creda, non credevano ai loro occhi quando sono iniziati i lavori. Stiamo portando avanti altre battaglie, che seppur ci vedono in posizioni contrapposte, mi riferisco alla questione della revisione del modello di calcolo dei canoni nelle case popolari, credo che alla fine ci condurrà ad un accordo condiviso perché alla fine, il bene degli assegnatari ci accomuna.

Riguardo a questo tema. Ater Umbria sta impiegando notevoli risorse per effettuare piani complessivi di manutenzioni che consentiranno il recupero di un grande numero di alloggi, che significato ha questa azione secondo lei? Ater Umbria è impegnata in prima linea nel recupero di un grande numero di alloggi, senz’ altro un plauso va fatto a tale Ente gestore che in questi ultimi anni si è sempre impegnato in tal senso anche con risorse proprie. Nonostante le difficoltà nel reperimento di fondi , insufficienti anche per la sola manutenzione ordinaria, Ater Umbria si mostra attenta alle problematiche relative allo stato di manutenzione degli alloggi degli assegnatari cercando sempre di provvedere in tempi rapidi. Sunia e Ater hanno messo in campo una serie di iniziative? Ce ne parla? Sunia e Ater hanno messo in campo diverse iniziative che ci hanno visto solidali al raggiungimento di un obiettivo comune. I complessi di Via della Vecchia Fornace e di Via Mistigliano in Perugia , ma anche a Terni in Via XX Settembre 73/75 hanno finalmente visto lo smantellamento dell’ attuale impianto di riscaldamento, con l’ installazione

Cristina Piastrelli Segretaria del Sunia della Provincia di Perugia

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PROSSIMI APPALTI

< CITTÀ DI CASTELLO (PG)

< ACQUASPARTA (TR)

< GUBBIO - VIA FONTEVOLE

Intervento di recupero edilizio

Intervento di recupero edilizio

Intervento di edilizia residenziale sociale

Via Cesare Battisti: intervento di recupero, ricompreso nel PUC2 del Comune di Città di Castello, per il ripristino di due unità edilizie ubicate nel centro storico da destinare ad edilizia residenziale a canone sociale per complessivi 3 alloggi più altre superfici. L’edificio realizzato anteriormente al XVII secolo e rimaneggiato in data 1774, risente dei continui adattamenti subiti, prima ai fini abitativi e poi come vani di servizio dell’azienda ospedaliera.

Via Marconi: lavori di rifacimento del marciapiedi e della rotatoria su Viale G.Marconi, della sistemazione dell'area antistante l'edificio della stazione di Posta e ricompresi all'interno del programma di riqualificazione urbana per il recupero dell'edificio Ex Stazione Posta per la realizzazione di n° 5 alloggi a canone concordato ridotto del 30% (PRUACS) - CQ3

IMMOBILI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

< TORGIANO (PG) Intervento di recupero edilizio V.le della Rimembranza: realizzazione di 6 alloggi da locare a canone concordato a favore di anziani autosufficienti. L’intervento consiste nel recupero della casa colonica ed annessi diruti risalenti ai primi del XX sec. e nella realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica contenente una scala e relativo ascensore che permetteranno di raggiungere i vari alloggi.

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L’intervento è previsto nella zona già urbanizzata di Via Fontevole ed è destinato a edilizia residenziale pubblica. Presso il Servizio tecnico dell’ATER è in fase avanzata l’elaborazione del progetto.


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IMMOBILI PROSSIMI ALLA CONSEGNA < SPOLETO (PG)

< PIEGARO (PG)

Intervento di nuova edificazione

Intervento di recupero edilizio

Realizzazione di 18 alloggi in località San Sabino. Al piano interrato trovano posto le autorimesse. Un alloggio è stato previsto per persone con ridotte capacità motorie. Trattasi di intervento sperimentale volto al contenimento dei costi di gestione e ad elevare il confort abitativo; vengono messi in atto i sistemi più innovativi per la massima efficienza strutturale ed energetica.

Realizzazione di ulteriori 3 alloggi oltre i 6 già ultimati da locare. L’immobile è ubicato nel centro storico di Castiglion Fosco e consta di tre piani fuori terra, con scala centrale e copertura a padiglione. Delimita il centro storico definendo al suo interno una piazzetta.

< MASSA MARTANA (PG) Intervento di recupero edilizio Realizzazione di 6 alloggi in via Marconi per anziani autosufficienti da locare a canone sociale, integrati di alcuni vani per attività collettive localizzati al piano terra. L’accessiblità agli alloggi sarà favorita dotando l’edificio di un elevatore.

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ATER UMBRIA

Direttore Luca Federici

Consiglio di amministrazione Alessandro Almadori - Presidente Daniela Rondolini - Consigliere Andrea Pedetta - Consigliere Stefano Cecere - Consigliere Nazzareno Zucchettini - Consigliere

Collegio dei revisori dei conti Leonardo Falchetti - Presidente Anna Maria Baroni - Sindaco revisore Claudio Colonni - Sindaco revisore

Unità Operativa di Terni Annamaria Oddi - Dirigente e Responsabile Affari generali Marco Castellini - Responsabile Tecnico Valeria Trabalza - Responsabile Gestione Simona Simoni - Responsabile Contabilità e Bilancio

Unità Operativa di Perugia Luca Federici - Dirigente Marta Cardoni - Responsabile servizio Affari Generali Giuseppina Giombolini - Responsabile servizio Contabilità e Bilancio Marco Larini - Responsabile servizio Tecnico Amedeo Pompili - Responsabile servizio Gestione

Organismo di vigilanza (O.D.V.) Membri esterni Mario Guidetti Alessandro Frillici Francesco Longhi

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Membri interni Maria Antonietta Dionigi Antonella Amerini


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COMUNICAZIONE DELL’ODV (ORGANISMO DI VIGILANZA)

Si comunica che ATER ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001; si tratta di un sistema, composto da regole, procedure, risorse, che protegge amministratori, dipendenti, fornitori, inquilini e la collettività, garantendo una gestione ed organizzazione di ATER rispettosa dell'etica e delle leggi. Il Codice Etico e il M.O.G. di A.T.E.R. sono pubblicati nel sito www.ater.umbria.it; L'Organismo di Vigilanza è incaricato, tra l'altro, del rispetto del Codice Etico e del M.O.G.; chiunque vi abbia interesse può segnalare all'Organismo fatti costituenti violazioni o presunte violazioni del Codice Etico o del Modello, ovvero la commisione o sospetta commissione di uno dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; fuori di questi casi non devono essere inviate segnalazioni all'OdV, il quale, infatti, non è un ufficio reclami, un tribunale o un "poliziotto aziendale": la sua funzione è solo quella di controllo del rispetto del codice etico e del D.Lgs. 231/2001. L'OdV, grazie alle sue caratteristiche di autonomia, indipendenza e professionalità, protegge la riservatezza del segnalante, analizza le segnalazioni ricevute individuando le eventuali censure e le relative azioni correttive. L'OdV comunica direttamente al Consiglio di Amministrazione. Segnalare è un diritto, ma rientra anche tra i doveri di collaborazione il cui rispetto garantisce migliori servizi e la tutela della collettività in generale e, in particolare, di coloro che operano, forniscono o ricevono servizi da ATER. Le segnalazioni possono essere inviate per posta all’ ATER, avendo l'accortezza di indicare sulla busta: "Riservato all'Organismo di Vigilanza", oppure, per email all'indirizzo odv@aterumbria.it.

NUOVI ORARI

ORARI D’APERTURA AL PUBBLICO

Orari estivi / dal 9 luglio al 24 agosto

Orari invernali / dal 27 agosto

lunedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Mattina lunedì e giovedì dalle ore 10.30 alle ore 13.00 Pomeriggio martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00

Nome del periodico: ATER UMBRIA Progetto grafico e impaginazione: BCPT Associati Perugia Stampa: Litostampa Perugia Foto: Archivio ATER Umbria Direttore Responsabile: Noemi Campanella Direzione e Redazione: ATER Umbria U.O. di Perugia Coordinatrice: Avv. Daniela Rondolini, Consigliere di Amministratore di Ater Umbria Autorizzazione del Tribunale di Perugia n° 36 del 09/12/2011 Spedizione in abbonamento postale 70% L662/96 - DCI/Umbria - Filiale di Perugia

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Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria

sede legale e amministrativa unitĂ operativa di Terni via G. Ferraris, 13 - 05100 TERNI tel. 0744 4821 fax 0744 428127 e-mail info@ater.umbria.it pec ater.umbria@legalmail.it

unitĂ operativa di Perugia via P. Tuzi, 7 - 06128 PERUGIA tel. 0744 4821 fax 075 5000507 www.ater.umbria.it


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