AutoCapital allegato agosto/settembre 2013

Page 1

DOSSIER

ALLEGATO | AutoCapital | N° 8/9 | agosto/settembre 2013

NUOVA

UNA STORIA LUNGA CINQUANT’ANNI


Dossier

La Quattroporte vanta uno sviluppo che dura da mezzo secolo senza soluzione di continuità . Sempre all’avanguardia in tutte le versioni prodotte sia per tecnologia sia per comfort, esclusività e prestigio, oggi la berlina sportiva si presenta con un V6 che affianca il tradizionale V8 e la trazione integrale, per una sicurezza ancora maggiore su qualsiasi difficile terreno a cura di Claudio Ivaldi - foto Studio Carrer e Studio B12 |2


L’AMMIRAGLIA SPORTIVA, TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE “Quattroporte” è un nome entrato ormai nella leggenda del mondo dell’auto: da mezzo secolo identifica le ammiraglie della Casa del Tridente. Sono passati esattamente cinquant’anni, infatti, da quando la Maserati mise in atto l’inedita idea di realizzare una berlina di lusso con una meccanica sportiva. La Maserati Quattroporte ha di fatto inventato un concetto di auto con queste caratteristiche peculiari, dando origine a una particolare nicchia

di mercato, di cui è sempre stata il punto di riferimento. Gli altri costruttori di auto sportive hanno tentato negli anni di proporre vetture con caratteristiche simili, talora anche molto valide, ma senza quella convinzione e quella continuità che vi ha profuso la Maserati, della quale oggi la Quattroporte, giunta ormai alla sesta generazione, rappresenta una colonna portante. La nuova Quattroporte reinterpreta fedelmente lo spirito di berli|3


Dossier na sportiva di lusso che da sempre caratterizza le vetture che portano questo nome, e nel contempo stabilisce nuovi target a livello di prestazioni e standard qualitativi, introducendo elementi inediti e ampliando notevolmente le possibilità di scelta. La versione di punta “GTS” nasconde sotto al cofano quel V8 che da sempre è il cuore pulsante delle Quattroporte, ma come accaduto altre volte nella storia di questa ammiraglia, è disponibile anche una motorizzazione V6, che contiene il prezzo d’aquisto e i consumi, proponendo comunque prestazioni di assoluto rilievo. Entrambi i motori sono completamente nuovi, sovralimentati e a iniezione diretta, e vengono costruiti dalla Ferrari. La novità assoluta per il marchio Maserati è l’introduzione di una versione a trazione integrale, che, rendendo la vettura più sicura in ogni tipo di situazione climatica, attirerà verso la berlina modenese anche un nuovo tipo di clientela. La tradizione Maserati è rispettata anche nel lusso degli interni, dove all’artigianalità delle lavorazioni sono abbinate componenti altamente tecnologiche. La nuova Quattroporte è più grande rispetto alla precedente, ma nello stesso tempo più leggera; è più potente, ma può vantare consumi inferiori, caratteristiche queste che denotano evidenti pro-

gressi a livello tecnologico. L’obiettivo della Maserati era di creare una vettura che, a dispetto delle dimensioni importanti che una vera ammiraglia richiede, esprimesse dinamicità sia nell’estetica, sia nella guida. Obiettivo centrato: la nuova Quattroporte ha un design filante e non appare massiccia, e in strada si comporta come una vera auto sportiva. I proprietari della Quattroporte potranno farsi trasportare dall’autista in un viaggio d’affari, comodamente seduti nell’abitacolo più spazioso della categoria, circondati da materiali pregiati e dispositivi hitech, ma siamo certi che spesso vorranno mettersi personalmente al volante, per godere di quelle emozioni di guida sportiva da sempre proprie del marchio Maserati, che sulla nuova Quattroporte sono esaltate ai massimi livelli, essendo la versione GTS V8 la Maserati di serie più potente e veloce di sempre. Sul mercato ci sono ammiraglie lussuose e comodissime, ma prive di temperamento sportivo; oppure ci sono berline decisamente sportive, ma che non hanno le dimensioni, l’abitabilità e il comfort di una vera ammiraglia. La Maserati Quattroporte resta, a oggi, l’auto che, grazie a questa sua “doppia anima“, riesce meglio a coniugare queste caratteristiche apparentemente antitetiche.

|4


MASERATI QUATTROPORTE GTS:

DOTAZIONI DI SERIE E OPTIONAL

Equipaggiamenti di serie o optional senza sovrapprezzo: Cerchi Mercurio da 20” (F:245/40 R20 - R:285/35 R20), Cerchi Tritone da 19” (F:245/45 R19 - R:275/40 R19), Pinze freno color nero, Vernice Pastello, Modanature in legno d’Acero laccato (Erable High Gloss), Modanature in legno Tanganica scuro laccato (Tanganika High Gloss), Modanatura in radica di Rovere moro a poro aperto (Ash Burl), Volante in pelle, Sedili Posteriori riscaldabili a panchetta tre posti. Optional a richiesta: Cerchi Crono da 20” (F:245/40 R20 - R:285/35 R20), Cerchi Titano da 21” (F:245/35 R21 R:285/30 R21), Pinze freno color argento/blu/rosso/alluminio lucidato, Vernice metallizzata (Silver), Vernice micalizzata (nero seta, blu profondità, bordeaux), Vernice metallescente (bronzo, pietra di luna), Vetri posteriori oscurati, Tetto apribile elettrico, Selleria in tutta pelle naturale e sedili in pelle naturale (non traforata) o traforata, Selleria in tutta pelle naturale e sedili in pelle naturale e Alcantara, Modanature in legno Ebano laccato (Ebony High Gloss), Modanature in fi bra di carbonio lucida, Tavolini posteriori richiudibili, Pedaliera sportiva in acciaio inox con inserti in gomma antiscivolo, Cielo Abitacolo in Alcantara (inclusi montanti e alette parasole), Volante in pelle Beige, Volante in pelle con inserto in legno, Volante in pelle con inserto in legno e corona riscaldata, Volante in pelle con inserto in fibra di carbonio lucida, Volante in pelle Beige con inserto in legno, Volante in pelle Beige con inserto in legno e corona riscaldata, Rear Seat Entertainment con TV Tuner, Rear Seat Entertainment, Climatizzatore automatico quadri-zona, Sedili posteriori Luxury con mobiletto centrale, Sedili anteriori ventilati, Sistema audio high-premium Bowers&Wilkins, Accesso Keyless ampliato alle due porte posteriori, Hot-spot Wi-Fi in vettura, Kit fumatori, Ruotino di scorta da 18”.

|5


Dossier

La Quattroporte è una berlina sportiva dal design esterno leggero e sinuoso, che reinterpreta in chiave contemporanea i più famosi tratti stilistici della casa del Tridente. Nonostante le imponenti dimensioni della vettura, i designer del Centro Stile Maserati sono riusciti a mantenere una linea snella e pulita, che le conferisce un aspetto slanciato ed elegante. Per un marchio come Maserati, rimanere fedeli alle proprie tradizioni è fondamentale, soprattutto su un modello che ha cinquant’anni di storia alle spalle. Per questo anche sulla nuova Quattroporte sono stati gelosamente mantenuti i principali elementi stilistici che contrassegnano l’identità delle berline Maserati, come la generosa calandra, o la caratterizzazione pronunciata dei classici tre volumi, che rimangono netti e ben definiti come si conviene a una vera ammiraglia. Ma a strizzare l’occhio alla tradizione della casa sono anche i dettagli, come i tre estrattori d’aria vicino al parafango anteriore, o il simbolo del tridente con la saetta sul montante posteriore. Il muso è caratterizzato dall’ampia calandra ovale, a listelli verticali convessi e con il classico tridente al centro: quando la si vede comparire negli specchietti retrovisori, si capisce immediatamente che quella che sta sopraggiungendo è una Maserati, mentre a caratterizzare questo specifico modello ci pensano i nuovi gruppi ottici anteriori, ad andamento verticale e tecnologia a led per l’illuminazione diurna. Il cofano è importante, come su tutte le Maserati, ma lo sbalzo anteriore è corto, soluzione stilistica che cela una favorevole disposizione meccanica. La fiancata è caratterizzata da un profilo imponente e da una linea di cintura alta, ma di aspetto filante. La stretta finestratura a tre luci con porte senza telaietto, abbinata al tradizionale montante posteriore triangolare, è un’ulteriore novità che dona alla vettura un aspetto ancora più dinamico, quasi da coupé. La linea di fiancata rimane orizzontale fino a livello della porta anteriore, quindi si curva leggermen-

|6


MASERATI QUATTROPORTE S Q4:

DOTAZIONI DI SERIE E OPTIONAL

te all’insù all’altezza di quella posteriore, per poi contornare il passaruota, conferendo un aspetto muscoloso alla parte posteriore della vettura. Il terzo volume è pronunciato e lo sbalzo posteriore è generoso. La vettura ha un passo lungo, a tutto vantaggio dell’abitabilità e del comfort. Al posteriore, una linea di led delimita il perimetro dei proiettori, che ben si integrano col disegno del paraurti e sono uniti da un elemento centrale cromato che richiama le forme della calandra, sopra il quale vi è la classica scritta corsiva “Maserati“. Ulteriore accento sportivo è lo spoiler integrato nel cofano posteriore, utile a creare deportanza alle alte velocità. Questo insieme di linee conferisce un aspetto sportivo e snello alla coda, evitando di farla apparire massiccia. Gli elementi di design della vettura non hanno valenza solo estetica, ma hanno permesso anche miglioramenti aerodinamici a livello di Cx e di portanza, rispetto alla precedente Quattroporte.

|7

Equipaggiamenti di serie o optional senza sovrapprezzo: Cerchi Tritone da 19” (F:245/45 R19 - R:275/40 R19), Pinze freno color nero, Vernice Pastello, Modanatura in radica di Rovere moro a poro aperto, Volante in pelle. Optional a richiesta: Cerchi Titano da 21” (F:245/35 R21 - R:285/30 R21), Cerchi Crono da 20” (F:245/40 R20 R:285/35 R20), Cerchi Mercurio da 20” (F:245/40 R20 - R:285/35 R20), Pinze freno color rosso/blu/argento, Vernice metallizzata (Grigio Metallo), Vernice micalizzata (Nero Ribelle, Blu Passione, Rosso Folgore), Vernice metallescente (Bronzo Siena, Champagne), Vetri posteriori oscurati, Tetto apribile elettrico, Selleria in tutta pelle naturale e sedili in pelle naturale (non traforata o traforata), Selleria in tutta pelle naturale e sedili in pelle naturale e Alcantara, Modanature in legno d’Acero laccato (Erable High Gloss), Modanature in legno Tanganica laccato (Tanganika High Gloss), Modanature in legno Ebano laccato (Ebony High Gloss), Modanature in fi bra di carbonio lucida, Tavolini posteriori richiudibili, Pedaliera sportiva in acciaio inox con inserti in gomma ad alta aderenza, Cielo Abitacolo in Alcantara (inclusi montanti e alette parasole), Volante in pelle Beige con fi niture plastiche tono su tono, Volante in pelle con inserto in legno, Volante in pelle con inserto in legno e corona riscaldata, Volante in pelle con inserto in fi bra di carbonio lucida, Volante in pelle Beige con inserto in legno, Volante in pelle Beige con inserto in legno e corona riscaldata, Rear Seat Entertainment con TV Tuner, Rear Seat Entertainment, Maserati Active Shifting palette al volante in Alluminio, Climatizzatore automatico quadri-zona, Tendina elettrica posteriore, Sedili posteriori Luxury con mobiletto centrale, Sedili Posteriori riscaldabili a tre posti, Sedili anteriori ventilati, Sistema audio highpremium Bowers&Wilkins, Accesso Key-less ampliato alle due porte posteriori, Hot-spot Wi-Fi in vettura, Kit fumatori, Ruotino di scorta da 18”.


Dossier

Maserati è da sempre sinonimo di lusso ed eleganza negli interni. La nuova Quattroporte esalta questi concetti, proponendo un abitacolo molto spazioso, un vero salotto che ai materiali tradizionali abbina la presenza, discreta, di moderni componenti tecnologici. Il design degli interni ricerca la massima essenzialità, esaltando la pulizia delle linee e la funzionalità della strumentazione di bordo, abilmente mimetizzata per valorizzare le superfici, morbide e avvolgenti, della plancia e del tunnel centrale, rivestite di materiali pregiati come legno, pelle e metalli, lavorati artigianalmente come da tradizione Maserati. L’aspetto generale dell’abitacolo rimane però semplice e pulito, evitando quell’effetto barocco e ridondante che l’uso di questi materiali talvolta può creare: “La semplicità è la cosa migliore quando è esaltata dal design”, afferma infatti Marco Tencone del Centro Stile Maserati. Gli interni della Quattroporte presentano forme affusolate e avvolgenti, che conferiscono al cruscotto e al tunnel una sensazione di leggerezza. Il cliente ha vasta scelta per la combinazione di colori, scelta che può essere ampliata all’infinito con il servizio di

personalizzazione. La parte superiore e inferiore del cruscotto e le imbottiture degli interni sono rivestite in pelle Frau. Le grandi dimensioni ed il passo lungo della vettura hanno permesso un grande aumento di spazio in ogni parte dell’abitacolo, specialmente a livello dei passeggeri posteriori, ponendo la Quattroporte ai vertici della sua categoria in quanto ad abitabilità. I sedili, rivestiti in pelle, sono riscaldabili e regolabili, dalla forma comoda e contenitiva. Quelli posteriori sono anche, per la prima volta su una Maserati, sdoppiabili e abbattibili, cosa che aumenta la versatilità della vettura, ampliando ulteriormente il già generosissimo vano bagagli. Abilmente celati all’interno dell’abitacolo sono i dispositivi tecnologici della vettura, da un potente climatizzatore bi-zona con tredici bocchette di ventilazione, al nuovo sofisticato impianto audio Bowers & Wilkins, fino all’hotspot wi-fi. La maggior parte delle funzioni hi-tech dell’auto sono integrate e controllate mediante un display touch-screen situato al centro del cruscotto, chiamato “Maserati Touch Control”, mentre le impostazioni più tradizionali sono comandate da pulsanti lungo la leva del cambio.

|8


|9


Dossier La nuova Quattroporte è equipaggiata con una gamma di motori V8 e V6 totalmente nuovi, a iniezione diretta, progettati dai tecnici di Maserati Powertrain e costruiti come da tradizione nello stabilimento Ferrari di Maranello. Dopo anni di motori aspirati, Maserati passa alla doppia sovralimentazione, soluzione tecnica di cui era stata pioniera in passato. Maserati è stata infatti la prima casa automobilistica a intuire, oltre trent’anni fa, i vantaggi di una sovralimentazione con due turbine in luogo di una sola, e a proporla sulle sue auto, soluzione che è stata poi copiata da vari costruttori negli anni seguenti. Il sistema di sovralimentazione della Quattroporte GTS V8, denominato “Twin Turbo”, è totalmente nuovo e si avvale dell’inedita soluzione di due turbine twin scroll parallele a bassa inerzia, alloggiate nei collettori di scarico, che permette di abbinare la spinta propria della sovralimentazione alla fluidità di erogazione tipica dei motori aspirati: le turbine iniziano infatti a spingere fin dai bassi regimi (picco di coppia disponibile già a 2000 giri/minuto), evitando totalmente il fenomeno del turbo-lag tipico dei motori sovralimentati del passato. La

Scheda Tecnica MOTORE: POTENZA MAX: COPPIA MAX: TRAZIONE: CAMBIO: FRENI: CERCHI: PNEUMATICI: SOSPENSIONI: DIMENSIONI: VELOCITÀ: ACCELERAZIONE: CONSUMO COMBINATO: EMISSIONI CO2 : PREZZO:

sovralimentazione ha permesso di contenere la cilindrata del V8 in soli 3,8 litri, con un risparmio di quasi 1000 cc rispetto al pur ottimo V8 aspirato della precedente Quattroporte, con evidenti vantaggi dal punto di vista di riduzione di peso, consumi ed emissioni, ma nello stesso tempo ha consentito di aumentare del 39% la coppia, e di far salire la potenza fino al valore (record per una Maserati di serie) di 530 CV. Queste caratteristiche fanno del nuovo V8 Maserati uno dei motori tecnologicamente più moderni e avanzati al mondo, che può vantare i valori specifici di potenza e coppia migliori della categoria, e che garantisce alla Quattroporte prestazioni da primato: con 307 km/h di velocità massima, la nuova Quattroporte GTS risulta essere la Maserati di serie più potente e veloce di sempre (se si esclude l’inarrivabile, quanto rara, MC12 di qualche anno fa). E il fatto notevole è che raggiunge queste prestazioni consumando decisamente meno (e riducendo di conseguenza le emissioni) rispetto alla precedente Quattroporte, un’efficienza che sottolinea la modernità del progetto e sfata la vecchia idea che accostava la sovralimentazione a con-

Maserati Quattroprte GTS V8 V8 di 90°, due turbocompressori, iniezione diretta, 5 cuscinetti di banco, 3798 cc 530 CV a 6800 giri/minuto 600 Nm 2000-4000 giri/minuto posteriore ZF automatico a 8 rapporti a disco, anteriori 380 mm x 32 mm dual-cast pinze a 6 pist., posteriori 350 mm x 28 mm pinze a 4 pistoncini in lega leggera da 21” anteriori 245/35 R 21, posteriori 285/30 R 21 anteriori doppi bracci oscillanti, molle in acciaio ammortizzatori Skyhook barra anti-rollio, posteriori multilink a 5 bracci ammortizzatori Skyhook lunghezza 5262 mm, larghezza 2100 mm, altezza 1481 mm, peso 1900 kg 307 km/h 0-100 km/h 4,7 secondi 11,9 l/100 km 278 g/km 149.960 euro (IVA inclusa) | 10


Scheda Tecnica MOTORE: POTENZA MAX: COPPIA MAX: TRAZIONE: CAMBIO: FRENI: CERCHI: PNEUMATICI: SOSPENSIONI: DIMENSIONI: VELOCITÀ: ACCELERAZIONE: CONSUMO COMBINATO: EMISSIONI CO2 : PREZZO:

Maserati Quattroprte V6 S Q4 V6 benzina, twinturbo, iniezione diretta, 2979 cc 410 CV a 5500 giri/min 550 Nm tra 1750 e 5000 giri/min integrale automatico a otto rapporti ZF dischi Dual Cast ventilati e forati da 360 mm x 32 mm, ant. pinze Brembo in lega a sei pistoncini, post. pinze a quattro pistoncini in lega leggera da 20” anteriori 245/40 R 20, posteriori 285/35 R 20 anteriori quadrilatero con doppio braccio oscillante, posteriori sistema multilink a cinque bracci lunghezza 5260 mm, larghezza 1904, altezza 1480 mm, peso 1920 kg 283 km/h 0-100 km/h in 4,9 sec 10,5 litri/100 km 246 g/km 110.635 euro (IVA inclusa)

sumi elevati. Ma il merito non è solo del motore: la vettura ha il miglior rapporto peso-potenza della categoria, grazie anche a un telaio in gran parte in alluminio. Il V8 è indubbiamente l’unità che più si addice a un’ammiraglia, ma chi sceglierà la versione V6 non si troverà affatto davanti a un ripiego. Infatti, anche il V6 delle Quattroporte S ed S-Q4 è un motore totalmente nuovo, che beneficia di gran parte delle soluzioni tecnologiche innovative del V8 e ne riproduce le caratteristiche, calibrate a un’unità più compatta (tre litri di cilindrata): dall’iniezione diretta a elevata pressione, ai quattro variatori di fase, fino alla sovralimentazione Twin Turbo. I valori di potenza e coppia sono di tutto rispetto: 410 CV e 550 nm. Le prestazioni che questo nuovo V6 garantisce alla Quattroporte S sono solo leggermente inferiori a quelle della Quattroporte GTS V8 e, a sottolineare la modernità e l’efficienza del progetto, risultano in linea con quelle delle versioni di punta della precedente Quattroporte V8 aspirata. A fronte di questo, il sei cilindri riesce ad abbattere i consumi e le emissioni, e a contenere il prezzo d’acquisto delle versioni V6, rendendole un’alternativa intelligente e conveniente. Le varie versioni della nuove Quattroporte condividono il cambio, un automatico ZF di ultima generazione, a otto rapporti. Più leggero ed evoluto rispetto al precedente automatico a sei marce, permette cambiate più veloci e riesce a contenere i consumi anche grazie alla presenza di due marce di tipo overdrive. Cinque le diverse modalità di guida: Auto Normal, Auto Sport, Manual Normal, Manual Sport ed ICE.

STORICO 4X4:

LA PRIMA TRAZIONE INTEGRALE MASERATI

L’asso nella manica della Quattroporte a sei cilindri si chiama trazione integrale. Per la prima volta nella sua storia, infatti, Maserati offre anche una versione 4x4, che rendendo la vettura più sicura in ogni condizione, le aprirà nuovi orizzonti di mercato. La Quattroporte S Q4 è offerta con il V6 Twin Turbo da 410 CV e con un sistema di trazione integrale di ultima generazione, che innesta l’assale anteriore solo in caso di scarsa aderenza.

In condizioni normali, quindi, la vettura si comporta come una trazione posteriore, e parte della coppia motrice viene trasmessa alle ruote anteriori solo in caso di necessità: bastano 150 millisecondi per trasferire all’assale anteriore fino al 50% della coppia motrice, che altrettanto velocemente può essere restituita all’assale posteriore quando viene a cessarne la necessità. Per garantire la massima aderenza, una parte | 11

di coppia viene trasferita all’assale anteriore anche in fase di accelerazione piena, per poi diminuire man mano che la velocità rettilinea aumenta, consentendo alla Quattroporte S Q4 tempi di accelerazioni leggermente migliori. Questo sistema permette quindi di abbinare il piacere di guida della trazione posteriore alla sicurezza della trazione integrale in tutte le situazioni critiche, senza penalizzare i consumi.


Dossier

Avvicinandosi alla Quattroporte GTS per la prova, la domanda viene spontanea: come si comporterà su strada un’auto di 5,26 metri di lunghezza? Saprà trasmettere, pur con la sua notevole mole, quelle sensazioni sportive da sempre appannaggio del marchio Maserati? Saliamo a bordo di un esemplare grigio chiaro, con interni ghiaccio. L’abitacolo ci sorprende subito per l‘ampiezza. Proviamo a sederci dietro e lo spazio a disposizione ci permette di accavallare senza fatica le gambe. Ci mettiamo al posto di guida e avviamo il motore premendo l’apposito tasto. Dopo un piccolo ruggito di risposta, il V8 si stabilizza al minimo con un suono ovattato, che si avverte appena. Partiamo con il cambio in posizione “Normal Auto”: un filo di gas e la Quattroporte si muove dolcemente e in modo fluido, la successione delle marce è appena avvertibile e l’auto sembra incedere con un moto continuo. Siamo in città e ci godiamo il comfort che quest’auto ci sa dare alle basse velocità. L’isolamento acustico è ottimo, non udiamo nulla del traffico che ci circonda; il climatizzatore è potente, ma silenzioso; le sospensioni assorbono perfettamente ogni asperità. Il suono del motore per ora è solo un lieve sottofondo. La strada si libera un po’, e passiamo alla modalità “Sport Auto”, passaggio che viene sottolineato da un netto aumento di sound. Giù tutto

il gas: avvertiamo un’immediata e poderosa spinta in avanti. La lancetta del contagiri sembra letteralmente impazzita, continuando ad andare su e giù con un movimento isterico, segno che il cambio sta inserendo varie marce, ma non si manifesta alcun buco di erogazione: la spinta è continua e se non guardassimo il contagiri non ci accorgeremmo di tutte le cambiate. È davvero impressionante la coppia disponibile già ai bassi regimi e la facilità con cui questo motore sale di giri. In questa modalità il sound abbandona ogni discrezione per diventare un rombo pieno e cupo (senza quei fischi propri delle turbine del passato), che invade l’abitacolo, con un timbro da auto da corsa che diventa un vero boato attraversando una galleria. La comparsa di un rettilineo all’orizzonte ci invita a un ulteriore cambio di taratura: mettiamo in “Manual Sport” e il compito di cambiare passa a noi mediante i paddles dietro al volante. Saliamo fino a sfiorare il limitatore senza che l‘elettronica del cambio intervenga, l’accelerazione ci incolla al sedile (il dato dichiarato sullo 0/100 km/h è di 4,7 secondi) e le marce hanno un allungo che pare infinito, col quale si raggiungono in un batter d’occhio velocità davvero elevate. Le cambiate sono velocissime, come su un elettroattuato, ma mai brusche. Ora ci dirigiamo verso un tratto tortuoso per verifica-

| 12


re le doti dinamiche della vettura, che sono quelle che più ci incuriosiscono. La tenuta di strada è soddisfacente e la Quattroporte mostra un’agilità davvero sorprendente per una vettura di queste dimensioni. Nell’inserimento in curva lo sterzo è perfetto, non eccessivamente leggero come su altre berline, e il passo molto lungo non penalizza particolarmente la guida: al volante davvero non ci si accorge dell’imponenza della Quattroporte, che si comporta come se fosse una vettura di un metro più corta. Proviamo a farla scomporre di proposito, mettendo giù improvvisamente tutto l’acceleratore in seconda marcia, quasi da fermo. Il retrotreno accenna una scodata, che viene però immediatamente e bruscamente riallineata dai controlli elettronici, e la Quattroporte riprende la sua fulminea e stabile progressione rettilinea, mentre la spia

“MSP” lampeggia insistentemente, a ricordarci che senza l’elettronica servirebbe un vero pilota per domare questi 530 CV. Più la guidiamo e più apprezziamo questo nuovo motore: la sua erogazione è diversa da quella degli aspirati Maserati dell’ultimo decennio, perché ha molta più spinta fin da subito, ma nello stesso tempo non è irregolare e brusca come nei sovralimentati del passato: sembra davvero che con questa nuova unità si sia riusciti ad abbinare la potenza della sovralimentazione alla fluidità propria di un aspirato di cinque litri, visto che a 2000 giri/minuto arriva già tutta la coppia. Il tutto andando molto più forte e consumando meno rispetto alla precedente Quattroporte. Questo V8 è un vero gioiello di tecnologia motoristica, al quale la Maserati potrà affidarsi anche per i prossimi modelli.

| 13


Dossier MASERATI QUATTROPORTE:

UNA STORIA LUNGA CINQUANT’ANNI

Dal 1963 a oggi si sono susseguite sei generazioni di Maserati Quattroporte. Una in ogni decennio, ognuna figlia del proprio tempo ed espressione delle varie proprietà e gestioni che si sono succedute al timone della Casa del Tridente. Tutte diverse l’una dall’altra, ma unite dal comune denominatore di rappresentare il concetto di berlina sportiva di lusso che da cinquant’anni si identifica col nome “Quattroporte”. I migliori designer si sono cimentati nell’opera di vestire questa ammiraglia, diventata un’icona senza tempo.

La Quattroporte originale (1963-69, Proprietà della Famiglia Orsi) Nacque nel 1963 da un’idea del commendator Orsi, che aveva intuito le possibilità di successo di un’ammiraglia sportiva in quegli anni di boom, inventando un nuovo concetto di auto destinato a fare scuola. Disegnata magistralmente da Pietro Frua, con una linea elegante ed equilibrata, aveva interni di gran lusso. Montava un V8 di 4,2 litri, derivato dall’otto cilindri che la Maserati aveva utilizzato nelle competizioni del decennio precedente. Fu subito un successo, trovando posto nei garage di teste coronate e magnati dell’industria. La prima serie, riconoscibile per i fari rettangolari, aveva un raffinato ponte De Dion al retrotreno, poi sostituito da un più tradizionale ponte rigido. Ne furono prodotti 770 esemplari. La Quattroporte II (1974-76, Proprietà Citroën) Fu progettata in un periodo travagliato della storia della Casa del Tridente. La dirigenza francese stava disimpegnandosi dalla Maserati a causa di problemi finanziari, ma volle comunque dare una pesante

impronta al progetto, imponendo assurdi vincoli stilistici e tecnici (come la trazione anteriore e l’adozione del solo motore V6), che contribuirono a decretarne l‘insuccesso. La linea, disegnata da Marcello Gandini per Bertone, non era particolarmente affascinante, e la vettura fu poi travolta sul nascere dalle vicende aziendali di quegli anni e dalla crisi petrolifera. I soli 13 esemplari costruiti furono venduti negli anni successivi, perlopiù in Medio Oriente. La Quattroporte III (1979-1990, Proprietà De Tomaso) Progettata durante i primi anni della proprietà di Alejandro de Tomaso, fu venduta a partire dal 1979. La linea era opera di Giorgetto Giugiaro, che la disegnò secondo lo stile di quegli anni, che prevedeva linee tese e squadrate. La meccanica era quella delle precedenti gran turismo Maserati, vale a dire il V8 di 4,9 oppure 4,2 litri. A metà decennio fu presentata anche una versione iperlussuosa chiamata “Royale”. Prodotta per undici anni, ebbe un buon successo (oltre duemila esemplari venduti), e divenne famosa presso il pubblico italiano per essere stata l’auto dei Presidenti della Repubblica Pertini e Cossiga. La Quattroporte IV (19942001, Proprietà Fiat) Non appena la Maserati venne rilevata dalla Fiat nei primi anni ‘90, ci si concentrò sul progetto della nuova Quattroporte. Il grosso limite progettuale fu quello di dover utilizzare il telaio, piuttosto compatto, delle precedenti berline Biturbo. Marcello Gandini riuscì però a vestirlo con una linea decisamente attraente, che permise a questa vettura di essere annoverata a pieno titolo nella stirpe Quattroporte. I motori erano gli ormai collaudati biturbo V8 e V6 a quattro valvole, gli interni un trionfo di pelle e radica. Nel 1998 fu presentata la versione “Evoluzione”, rivista e migliorata in molte componenti, ma le dimensioni compatte in rapporto al prezzo e al nome che portava, non consentirono a questa Quattroporte di ottenere il successo che avrebbe | 14

meritato. Fu prodotta fino al 2001 in poco più di duemila esemplari. La Quattroporte V (2003-2012, Proprietà Ferrari) All’inizio del nuovo millennio la Fiat affidò alla Ferrari il compito di rilanciare l’immagine del marchio Maserati. Questo rilancio doveva passare anche attraverso la creazione di una nuova Quattroporte. La Ferrari giocò in casa: commissionò la meccanica al proprio reparto motori e il design a Pininfarina. La linea risultò un capolavoro che ottenne consensi unanimi e riconoscimenti internazionali. Inizialmente era disponibile solo col motore 4,2 litri abbinato a un cambio elettroattuato, e ottenne subito un buon successo nelle vendite, che poi si impennarono dal 2007, quando furono resi disponibili un più razionale cambio automatico e un nuovo motore 4,7 litri che, abbinato a un lieve restyling, caratterizzò le versioni “S” e “Sport GT-S“. È rimasta in produzione per quasi dieci anni, riscuotendo fino all’ultimo ottimi risultati di vendita. Con oltre 23.000 esemplari prodotti è divenuta la Maserati più venduta di sempre. La Quattroporte VI (dal 2013, Proprietà diretta Fiat Group) L’ultimo capitolo della saga Quattroporte è storia di questi giorni. A seguito dello spin-off di qualche anno fa, Maserati è tornata a essere un marchio indipendente del Gruppo Fiat, che punta sui nuovi modelli per inseguire numeri di vendita importanti. La nuova Quattroporte ha tutte le carte in regola per “sfondare“: ha ripreso più di ogni altra lo spirito di grande ammiraglia proprio del progetto originario che risale al 1963, ma nello stesso tempo si pone come una vettura tecnologicamente all’avanguardia, con dei nuovi motori che le garantiscono prestazioni di vertice, ma che deve anche rapportarsi col mondo di oggi, dove parametri come emissioni e consumi hanno importanza anche nelle auto di lusso. Un mondo globalizzato dove ci sono nuovi mercati da aggredire. La sfida è appena iniziata.


| 15



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.