Audi a4 avant

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Audi A4 Avant 2.0 TDI/190 s tronic Business Sport


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Audi A4 Avant 2.0 TDI/190 s tronic Business Sport

eccellenza e Sobrietà tecnologica

Nell’allestimento più completo la wagon di Ingolstadt sembra proprio un’ammiraglia. Motore e cambio molto validi, comportamento su strada eccellente, comfort da prima della classe e sistemi multimediali di ultima generazione per un’auto che vanta anche consumi molto contenuti di Alberto Franzoni | foto Studio B12

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a gradualmente completandosi la gamma A4, che nella sua più recente generazione ha debuttato nel 2015 introducendo la piattaforma MLB specifica per i modelli del Gruppo Volkswagen dotati di motore disposto longitudinalmente. Una autentica famiglia di modelli a benzina e turbodiesel, con motori a 4 o 6 cilindri, trazione anteriore o integrale, cambio manuale o a doppia frizione o automatico sulle varianti più potenti e carrozzeria berlina e station wagon, che a Ingolstadt chiamano Avant. Si potrebbe dire che c’è un’Audi A4 per ogni esigenza, data l’ampiezza della proposta bavarese che apre a 32.400 euro con la 4 porte 2.0 TDI da 122 CV e si spinge verso l’ignoto, visto che il listino è solo indicativo di fronte alle dozzine di pagine del catalogo degli accessori a richiesta, capaci di far levitare il prezzo dell’autovettura in prova di circa 20mila euro. Del resto, per la “nostra” A4 Avant 2.0 TDI da 190 CV (per risparmiare ci sono le varianti da 122 e 150 CV) già si parte dal top di gamma, vale a dire dall’allestimento Business Sport, con cambio s tronic a doppia frizione: 46.320 euro, che possono salire di 2600 euro optando per la versione con trazione integrale quattro. Come auto aziendale la A4 Avant in questa configurazione è forse fin troppo dotata: la Business Sport diesel da 190 CV potrebbe essere l’auto perfetta per il professionista di successo sempre alle prese con viaggi di lavoro o per l’imprenditore che ha a cuore anche il piacere di guida. Perché i 40 CV in più rispetto all’edizione

Scheda tecnica

Audi A4 Avant 2.0 TDI/190 s tronic Business Sport Motore: 4 cilindri in linea, turbodiesel common-rail, 1968 cc Potenza massima: 190 da 3800 a 4200 giri/min Coppia massima: 400 Nm da 1750 a 3000 giri/min Trazione: anteriore Cambio: a doppia frizione e 7 marce Cerchi: 7,5Jx17” Pneumatici: 225/50 R17 Freni: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco Sospensioni: ant. a ruote indipendenti schema McPherson, post. a bracci multipli Dimensioni: lungh/largh/alt: 4725 x 1840 x 1434 mm Bagagliaio: 505-1500 litri Serbatoio: 40 litri Peso: 1605 kg Velocità massima: 231 km/h Accelerazione: 0-100 km/h in 7,9 sec Consumo combinato: 4,2 litri/100 km Co2: 109 g/km Prezzo: 46.320 euro

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Nella nuova gamma A4 la sigla TDI non è mai accompagnata dall’indicazione della cilindrata, nĂŠ lascia intuire la potenza con le singole lettere colorate come accadeva un tempo. I dischi dei freni anteriori, autoventilanti, hanno un diametro di 312 mm e uno spessore di 30 mm. Le ruote da 17 pollici sono di serie e si accompagnano a pneumatici 225/50 R17, anche se sono disponibili a richiesta formati ancora piĂš generosi

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da 150 CV si sentono e si possono misurare in una ventina di km/h di differenza sulla punta velocistica, che tutto sommato rappresenta un valore poco più che teorico almeno in Italia, dove oltre i 130 orari scattano multe salate e perdita di punti sulla patente, e in un secondo e mezzo circa nell’accelerazione da 0 a 100 km/h, che l’esemplare in prova copre in 7,9 secondi e la 2.0 TDI di potenza intermedia esegue in 9,2 secondi. Numeri a parte, la A4 risulta sempre molto piacevole da guidare grazie alla migliorata distribuzione dei pesi seguita al passaggio dal motore trasversale a quello longitudinale, soluzione controcorrente per le vetture a trazione anteriore ma voluta dai progettisti di Ingolstadt anche per rendere più dinamica la guida della loro wagon d’ingresso (anche se stiamo parlando di un’auto da oltre 4,7 metri di lunghezza). Detto che freni e sterzo sono esemplari (i primi per potenza, modulabilità e resistenza, il secondo per precisione e progressività) resta da giudicare il cambio, che incontra il nostro favore soprattutto per la rapidità degli innesti, pur concedendo qualcosa in termini di dolcezza di funzionamento rispetto alla tradizionale trasmissione con convertitore che, nella gamma A4 TDI, resta appannaggio della motorizzazione 3.0 TDI quattro da 272 CV e 600 Nm sotto forma dell’eccellente ZF a 8 marce ricalibrato da Audi. Se la nuova A4 Avant non mette in mostra le sue sostanziali novità è anche perché si tratta di un modello talmente cruciale nei bilanci di Ingolstadt che i voli pindarici da queste parti non sono proprio permessi. La A4 è la gamma di maggior successo al momento in casa Audi a livello mondiale e gli stilisti della Casa dei quattro

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anelli sono stati molto abili a disegnare una vettura totalmente inedita pur senza stravolgere il modello precedente, a sua volta ben riuscito e apprezzato in tutto il globo terracqueo. Così forme e proporzioni non sono cambiate in modo marcato, pur dovendosi registrare il passaggio a linee più decise che sottolineano soprattutto la larghezza dell’auto mediante una certa “compressione” della calandra single frame e una spinta verso le estremità delle prese d’aria inferiori inserite nel fascione paracolpi anteriore, mentre dietro spiccano i gruppi ottici avvolgenti che si spingono sul portellone arrivando nei pressi della zona del portatarga. Dove la rivoluzione è totale rispetto alla precedente A4 è all’interno. La plancia totalmente inedita riprende dalla Q7 lo sviluppo orizzontale così da integrare di fatto la consolle. Essa, complice l’arrivo di un sistema multimediale molto sofisticato comandabile con la manopola posta subito davanti il selettore del cambio s tronic

(altro dettaglio ricercato: somiglia alla cloche di un jet e rimpiazza la posizione P con un apposito pulsante sul proprio lato sinistro), contiene solo i comandi della climatizzazione e pochi tasti per le funzioni secondarie della vettura, mentre quelle principali sono raccolte sulle levette devioluci e sul volante. Le bocchette di ventilazione sono raccordate tra loro in modo tale da donare continuità anche grafica al cruscotto. Sull’esemplare provato è presente l’Audi Virtual Cockpit, la ormai tanto decantata strumentazione digitale riconfigurabile che permette di scegliere a quale tipo di informazioni offrire la priorità, compresa la possibilità di avere le mappe del navigatore estese per tutta la superficie dello strumento, che ha una diagonale di 12,3 pollici. Una soluzione spettacolare che gratifica chi si accosta alla A4 Avant non solo per le sue qualità intrinseche, costruttive e dinamiche, ma anche perché rappresenta una scelta che fa status nell’ambito di tutto ciò che si trova all’avanguardia della tecnica.

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