Coppa oro dolomiti

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HISTORIQUE

1955. Terzo posto per l’Alfa Romeo 1960 dell’equipaggio Salvetti-Spozio. Tra i ta di F1 Arturo Merzario e il Presidente chi Damiani di Michela Cerruti

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delle Dame stata la Porsche 356 cabrio di Dolores Villani e Maria De Stefani. Il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha evidenziato la maturità raggiunta dalla manifestazione: “È stata l’edizione più bella tra le quattro che ho disputato. La Coppa d’Oro delle Dolomiti è diventata una gara molto ambita non solo dagli specialisti del cronometro, ma anche da un folto numero di collezionisti attratti da questo evento, ben organizzato e da una

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CRESCE LA COPPA La Fiat Balilla Sport del 1934 di Vesco e Guerini ha prevalso al termine di uno splendido duello ingaggiato con Mozzi e Biacca su Triumph TR2 del 1955. Terzo posto per l’Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960 dell’equipaggio Salvetti-Spozio. Tra i partecipanti l’ex pilota di F1 Arturo Merzario e il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani di Michela Cerruti

resieduta da Alessandro Casali e organizzata da Meet Comunicazione sotto l’egida di Aci Storico, con la concessione di A.C. Belluno e in collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) si è disputata la Coppa d’Oro delle Dolomiti. Vittoria sul filo di lana per la Fiat 508 S Balilla Sport di Andrea Vesco e Andrea Guerini. L’equipaggio bresciano ha strappato il primo posto ai campioni uscenti Giordano Mozzi e Stefania Biacca sulla Triumph Tr2 del 1955 che si sono dovuti accontentare del secondo piazzamento. Ottimo terzo posto per l’Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960 guidata dal duo Salvetti-Spozio, che nella due giorni dolomitica è sempre stato nelle zone alte della classifica. “Gara faticosa, affrontata in condizioni critiche - è stato il commento del vincitore Andrea Vesco - dovute ai ritmi serrati sostenuti con l'aggiunta della tappa notturna. Venerdì sera è stato il momento più critico della gara, a causa del maltempo e delle difficoltà della guida notturna. Il Sella Ronde invece - ha concluso Vesco- ci ha ripagato di tanta fatica con un panorama mozzafiato”. Ad aggiudicarsi la vittoria della Coppa

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delle Dame stata la Porsche 356 cabrio di Dolores Villani e Maria De Stefani. Il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha evidenziato la maturità raggiunta dalla manifestazione: “È stata l’edizione più bella tra le quattro che ho disputato. La Coppa d’Oro delle Dolomiti è diventata una gara molto ambita non solo dagli specialisti del cronometro, ma anche da un folto numero di collezionisti attratti da questo evento, ben organizzato e da una

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1 Vallivero-Camusso su Mercedes Benz 300 SL del 1956. 2 Vesco-Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934. 3 Salvetti-Spozio su Alfa Romeo Giulietta Sprint 1960. 4 Bercellesi-Kryhanutsa su Triumph TR2 del 1955. 5 Nessi-Nessi su Austin Mini Cooper S del 1965. 6 Mozzi-Biacca su Triumph TR2 del 1955.

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1 Capelletti-Zappa su Jaguar XK 120 OTS Alluminio del 1950. 2 Ferrari-Sala su Bugatti 37 del 1927. 3 Amenduni-Marchetti su Fiat Laureati Prototipo Sport del 1952. 4 Gazza-Borri su Chevrolet Corvette C1 del 1958. 5 Pocobelli-Pocobelli su M.G.A. A del 1956. 6 Bruni-Bruni su Lancia Aprilia Sport del 1947. 7 Pinchebeck-Bryant su Jaguar XK 150 S del 1958. 8 Calletti-Rappini su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1959.

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squisita ospitalità. Ottimo il periodo scelto per lo svolgimento della gara”. Molti applausi per Arturo Merzario, sia a Cortina sia lungo tutto il percorso. L’auto più datata in gara è risultata la Lagonda Bentley del 1925 dell’equipaggio Luca Patron e Elena Scaramuzzi, seguita a due anni di distanza (1927) Dalla Bugatti 37 di Bruno Ferrari e Elio Sala. In gara anche Giuliano Canè con la moglie Lucia Galliani, plurivincitori di varie edizioni della Coppa d’Oro. Le verifiche tecniche, 8

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come è tradizione, si sono svolte in Corso Italia mentre la mattina successiva si sono radunati i gentlemen e sulle auto incolonnate in “griglia di partenza” è stata effettuata la punzonatura, uno dei momenti delle edizioni storiche. Come allora, il punzone di piombo ha sigillato le vetture che hanno potuto prendere il via, dando vita a due giorni di avvincente agonismo sportivo. A raccontare con dovizia di particolari i particolari delle auto in gara la voce della giornalista Savina Confaloni. Alla corsa erano ammesse vetture costruite tra il 1919 e il 1961, ma è stata prevista anche una categoria speciale riservata alle auto realizzate tra il 1962 e il 1965 di particolare interesse storico. Tante le novità di questa edizione, prima fra tutte la tappa notturna che tra Passo Giau, Caprile (con sosta per la cena) e Cernadoi ha visto gli equipaggi misurarsi lungo i luoghi di montagna più belli nei dintorni di Cortina. Il percorso, come è stato sotolineato da molti concorrenti, ha regalato la possibilità di ammirare gli incantevoli paesaggi fatti di roccia e di cielo delle Dolomiti, le montagne più belle del mondo.


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