Cover dicembre 2016

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Romeo Ferraris

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Oltre un secolo di storia nel mondo dell’automobile. Sessant’anni di competizioni motoristiche. Vetture di serie omologate e preparazioni stradali apprezzate da clienti di tutto il mondo. E collaborazioni con Alfa Romeo, Abarth e Bentley. Questo (e non solo) è Romeo Ferraris di Alessandro Rigatto | foto Studio B12

Passione e perfezione

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Tradizione, continuità, innovazione. E soprattutto, passione. Da più di 100 anni e da quattro generazioni la famiglia Ferraris è un riferimento nel mondo dell’automobile. Dapprima a Milano quando, nel 1910, le auto in circolazione si contavano sulle dita di due mani e Natale Ferraris, nonno di Romeo, lavorava come capofficina alla Fiat, poi a livello internazionale, con la nascita della Romeo Ferraris, dapprima un’officina dedita alle preparazioni delle auto da corsa e stradali, in seguito, recentemente, un Costruttore di vetture ad alte prestazioni come il Cinquone e la Romeo S. Un’attività, quella di produttore di auto speciali, che è stata intrapresa nel 2011 dopo l’ingresso della famiglia Cerruti nella compagine societaria della Romeo Ferraris, e che si affianca al ruolo di officina autorizzata Alfa Romeo e Abarth, di Service autorizzato Bentley e di scuderia impegnata sia nel Campionato Turismo TCR sia nel Mondiale Rally dove sono stati ottenuti straordinari risultati in un lasso di tempo molto breve.

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BENTLEY SERVICE Con l’apertura del Service Bentley nella sede della Romeo Ferraris a Opera, hinterland sud di Milano, la Casa automobilistica inglese ha ritrovato un punto di assistenza ufficiale e altamente qualificato nel capoluogo lombardo, “capitale morale” d’Italia. Un ruolo precedentemente svolto da concessionarie di marche europee di prestigio che hanno accompagnato verso la Casa di Crewe nel corso degli ultimi tre decenni un pubblico di clienti più giovani, anche in coincidenza con il debutto della Continental GT. Sotto l’egida della Romeo Ferraris si è quindi riunita tutta la competenza esistente sulla piazza italiana relativamente al marchio Bentley e tutta l’esperienza ultratrentennale fornita, tra gli altri, da Venanzio Prina, Aftersales Manager del Service Bentley Romeo Ferraris, uomo legato a Bentley dal 1984, e da Matteo Covizzi, Master Technician Bentley, all’opera sulle vetture inglesi dal 2000. Un’esperienza che viene periodicamente ampliata

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grazie alle numerose giornate di lavoro che il team Bentley di stanza a Opera segue nei corsi di aggiornamento che si svolgono a Crewe, anche in relazione al lancio – sempre più frequente – di nuovi modelli, come la SUV Bentayga, per esempio. Da specialista dell’assistenza tecnica, lo staff della Romeo Ferraris dedicato a Bentley è in grado di garantire un servizio molto più completo rispetto a quanto veniva offerto in precedenza. Tra le peculiarità della struttura milanese meritano di essere segnalate l’esperienza nella personalizzazione delle vetture, anche in after-market, la capacità di eseguire una completa ricerca storiografica documentale in vista del restauro di un’auto del passato, l’esecuzione stessa del restauro di modelli d’epoca, il reperimento di vetture Bentley particolari, storiche o serie speciali di modelli più recenti. Quanto ai tagliandi di manutenzione periodica, alla Romeo Ferraris il cliente Bentley e la sua vettura vengono accuditi con tutte le attenzioni del caso, a partire dal servizio di presa e consegna dell’auto a domicilio, nell’ottica di ottimizzare i tempi di fermovettura e di ridurre al minimo o azzerare il tempo perso dal cliente. Alla Romeo Ferraris gli spazi dedicati a Bentley sono ampi e

distribuiti in modo esemplare per gestire nel modo migliore le strutture riservate alle supercar inglesi. Sono ben quattro i ponti specifici per le Bentley, progettati per poter sollevare vetture così pesanti e raffinate; sono presenti anche un banco-assetti particolarmente sofisticato, un banco a rulli per vetture fino a 1000 CV di potenza, anche a trazione integrale, e attrezzature nonché tester relativi ai modelli Bentley prodotti dal 1965 a oggi. Il che significa che questa struttura professionale milanese è in grado di fornire assistenza a tutte le Bentley degli ultimi cinquant’anni. Grazie alla competenza e all’esperienza della Romeo Ferraris nello sport automobilistico per gli specialisti del Service Bentley milanese è possibile assistere vetture speciali come le Supersport e le Continental GT3R. Inoltre ai clienti di vetture Bentley “preowned” la Romeo Ferraris può fornire un servizio di consulenza nell’acquisto di un’auto Bentley usata, particolarmente utile per individuare le vetture che hanno subito modifiche non visibili, come gli interventi sulle centraline elettroniche tesi ad alterare le prestazioni, specie per i modelli Continental GT e GTC con motori biturbo V8 e W12.

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Preparazioni stradali e tuning Forte di un’esperienza pluridecennale nel mondo dello sport automobilistico, la Romeo Ferraris propone una serie di personalizzazioni sportive per i modelli di auto più richiesti e desiderati, non solo dalla clientela sportiva. Elaborazioni meccaniche per propulsori aspirati e turbo, con interventi mirati sulla gestione elettronica dell’auto, tecnicamente all’avanguardia e realizzati nel pieno rispetto dell’affidabilità di ogni vettura, della durata di ogni componente e della sicurezza di tutti i clienti. A ogni potenziamento del motore corrispondono adeguate migliorie alla dinamica dell’auto ottenute con appropriate modifiche apportate all’autotelaio, all’impianto frenante, all’assetto, per godere appieno della propria vettura e sfruttarne fino in fondo le accresciute performance. Le modifiche stilistiche vengono eseguite in accordo con i desideri dei clienti, sviluppando con loro un progetto condiviso, da realizzare impiegando materiali unici, inconfondibili, esclusivi, all’insegna dell’eleganza, della sportività, del buon gusto e della compatibilità tecnica con l’autovettura. Romeo Ferraris è sinonimo di passione, potenza e sicurezza e di fascino per le autovetture stradali: è un’officina specializzata in preparazioni “road” e “racing”, nei controlli periodici e nei check-up di garanzia ed è anche Centro Abarth Racing, Officina Autorizzata Alfa Romeo, Bosch Car Service, Bentley Service.

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ROMEO FERRARIS COSTRUTTORE Dopo una pluridecennale esperienza nel settore delle preparazioni per auto sportive stradali e da competizione, all’inizio di questo decennio la Romeo Ferraris ha intrapreso l’attività di Costruttore, ufficialmente certificata dal TÜV, l’organo di vigilanza tecnica tedesco, uno dei più qualificati al mondo. La prima vettura stradale a nascere nella struttura di Opera è stata denominata Cinquone e rappresenta a tutti gli effetti la versione “road-legal” del Cinquone Corsa, una straordinaria elaborazione della Abarth 595 SS ideata da Aldo Cerruti, partner societario della Romeo Ferraris, che ha permesso di ottenere la bellezza di 320 CV da un piccolo motore turbocompresso di soli 1368 cc di cilindrata. Una racer che ha permesso alla Romeo Ferraris di affermarsi nelle competizioni “Turismo” a livello italiano ed europeo pur cimentandosi contro vetture di 2 litri di cilindrata provenienti dal Campionato del Mondo Turismo, il WTCC, come Honda Civic e Seat Leon. Il Cinquone stradale, interpretazione estrema dell’Abarth 500 caratterizzata da parafanghi allargati, fascioni maggiorati e interni specifici, con possibilità di personalizzazione virtualmente illimitate, è disponibile in tre livelli di potenza: il cosiddetto “Power Configurator” permette di scegliere tra un incremento di potenza di 21 CV (versione Scatto), di 73 CV (versione Competizione) o di 125 CV (versione Estremo). Naturalmente tutta l’auto è adeguata alle superiori prestazioni ottenute in questo modo: assetto adattato, freni maggiorati, prese d’aria e superfici radianti dalla superficie più ampia. Tutto all’insegna della sicurezza attiva (o dinamica) e dell’affidabilità, vale a dire della durata della vettura. Nel 2014 ha debuttato un’ulteriore evoluzione del Cinquone: un’auto ancora più esclusiva, regolarmente omologata per la circolazione su strada, denominata Romeo S e caratterizzata da finiture ricercate e da un livello di personalizzazione estremo, con la possibilità di customizzare ogni esemplare al 100% attraverso anche soluzioni extra-serie come le porte sollevabili verso l’alto, la selleria in materiali nobili, naturali, colori e finiture su campione. Nei programmi a breve termine spicca un’interpretazione esclusiva dell’Alfa Romeo 4C firmata Romeo Ferraris e ampiamente rivisitata sul piano estetico e tecnico, a cominciare dall’adozione del

differenziale autobloccante, atto a gestire meglio coppia e potenza. L’Alfa 4C by Romeo Ferraris è stata impreziosita nell’aspetto con numerosi particolari in carbonio, sia interni sia esterni. L’abitacolo presenta un aspetto ancora più esclusivo grazie a una particolare cura e attenzione per il dettaglio. La carrozzeria è stata evoluta sotto l’aspetto aerodinamico. I particolari sono stati studiati in modo da migliorare il controllo alle alte velocità, nel rispetto del disegno di un’auto che è destinata a fare epoca e che è già un’icona nel ristretto novero delle supersportive con cilindrata inferiore ai 2 litri. Il motore turbo di 1,75 litri guadagna da 30 a 77 CV a seconda del potenziamento fornito: si passa dalla rimappatura elettronica abbinata a un filtro dell’aria sportivo alla maggiorazione del turbocompressore e ad alberi a camme più spinti, il tutto derivato dall’esperienza maturata dalla Romeo Ferraris nelle corse con la Giulietta Quadrifoglio Verde TCR. Non si è tuttavia pensato solo alle prestazioni; è stata creata pure una serie di terminali di scarico sportivi disponibili anche con valvole gestite tramite telecomando e un assetto regolabile sia in altezza sia in idraulica, mirato a migliorare l’handling della vettura, senza mai perdere d’occhio un aspetto fondamentale: il divertimento.

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COMPETIZIONI Lo sport automobilistico è l’anima della Romeo Ferraris: il fondatore dell’azienda che porta il suo nome ha iniziato a farsi conoscere già nel 1959 come preparatore della Dagrada di Formula Junior della giovane promessa del motorsport italiano Giancarlo Baghetti, dopo aver ereditato dal padre e dal nonno la passione per la meccanica, per la tecnica, per le quattro ruote e per le corse. Una passione che viene da allora tramandata alle nuove generazioni e alle maestranze. È stato però nel 2008, con l’entrata nella compagine societaria di Aldo Cerruti, conosciuto nel mondo delle corse come Baronio, grande pilota di successo negli anni ‘70, che l’attenzione per il motorsport è tornata preminente con la partecipazione della Romeo Ferraris nelle categorie di maggior successo, come il Turismo e il GT. Già nel 2009 Aldo Cerruti e Mario Ferraris, figlio

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del fondatore Romeo, hanno vinto il titolo GT Cup al volante della Ferrari F430. In seguito, lo sviluppo del Cinquone Corsa fino ai livelli estremi ha portato alla nascita di un fenomeno vincente pur in una categoria fino a quel momento monopolizzata da vetture blasonate come le Honda e le BMW del WTCC. “Per me – spiega Michela Cerruti, figlia di Aldo e promessa dell’automobilismo sportivo italiano – il Cinquone Corsa è un’auto speciale cui sono particolarmente legata perché è stata la mia prima auto da competizione, un gioiello che mi ha permesso di constatare personalmente come qui alla Romeo Ferraris nascano oggetti “pazzeschi” per cura nel dettaglio, professionalità nell’allestimento ed efficacia in pista”. Oggi la compagine milanese ha di fronte sfide via via ancor più impegnative, come la produzione di una ventina di esemplari della Giulietta Quadrifoglio Verde TCR destinati a com-

petere nella categoria di riferimento a ruote coperte, e lo sviluppo delle Peugeot 208 nei rally, dove Romeo Ferraris segue gli sforzi di ACI Team Italia per promuovere i giovani talenti italiani come Fabio Andolfi, protagonista della stagione 2016 nel Mondiale Rally categoria WRC3. “Sono due avventure che impegnano la struttura della Romeo Ferraris in modo continuo e ai massimi livelli internazionali. Ci riempie d’orgoglio poter rappresentare il marchio Alfa Romeo nelle corse, aver condotto uno sviluppo che ha portato la Giulietta TCR a diventare un’auto competitiva e molto promettente per il futuro in un contesto in cui la presenza delle Case ufficiali rende la nostra sfida simile a quella epica di Davide contro Golia. Ed è meraviglioso constatare, girando per il mondo, quanto sia forte l’attaccamento degli appassionati al marchio Alfa Romeo” sottolineano Romeo Ferraris e Aldo Cerruti ad AutoCapital.

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LA STORIA Oltre cento anni di attività di famiglia nel mondo dell’automobile: anche se la Romeo Ferraris è nata ufficialmente nel 1959, gli avi del fondatore erano già da decenni impegnati nel settore delle quattro ruote e della meccanica. Basti pensare a Natale Ferraris, che fu capofficina alla Fiat già nel 1910. Lasciò l’azienda nel 1914 per servire la patria in guerra e, quando tornò, venne impiegato alla OM, dove trovò anche moglie. Da questa unione nacquero tre figli: Mario (papà di Romeo Ferraris), Alessandro e Giuseppe, che iniziarono tutti a lavorare come meccanici di auto o moto nelle officine dell’Italia post-bellica. Terminata l’esperienza alla OM Natale Ferraris aprì un’officina a Sarnico per la riparazione delle automobili: qui capivano di frequente i clienti americani dei Cantieri Riva che venivano in Europa e in Italia in particolare per acquistare i motoscafi più celebri del mondo. Famoso in famiglia l’episodio che vide Natale Ferraris ricostruire dal metallo pieno l’ingranaggio della distribuzione di una Buick degli anni Venti di un cliente Riva rimasto in panne, scegliendo però per essa un materiale più resistente! Romeo Ferraris ha assorbito dal nonno e dal padre la passione per la meccanica: stravedeva per questo lavoro e imparò il mestiere osservando il papà al lavoro, prima di essere impiegato come attrezzista, a soli 13 anni, in una ditta milanese di rubinetteria. Un’esperienza utile che lo portò, qualche mese dopo, ad approdare con l’aiuto del padre all’Officina Ascari di Corso Sempione a Milano, dove imparò i segreti del mestiere. Una breve parentesi alla Banca Commerciale Italiana, dove venne impiegato ufficialmente come autista di un importante dirigente, anche se nel tempo rimanente si dedicava alla manutenzione e alla riparazione dei veicoli di servizio, e ritroviamo Romeo Ferraris al servizio di Angelo Dagrada, un amico del

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INTERVISTA A MARIO FERRARIS Come avviene lo scambio di tecnologia tra auto di serie (Cinquone, Romeo, 4C) e vetture da competizione? Lo scambio può avvenire in entrambi i sensi: dove abbiamo avuto l’opportunità di sviluppare una vettura da corsa poi sono nate le preparazioni più “spinte”. Lo sviluppo di una vettura da corsa ci permette di verificare fino in fondo le potenzialità di un modello di serie e allo stesso tempo di trovarne i limiti. Quali progetti futuri possiamo immaginare per il futuro della Romeo Ferraris sia nel motorsport sia nella produzione di “special car” di serie? I nostri obiettivi futuri sia per il mondo competizioni sia per le auto stradali coincidono. In questi anni abbiamo fatto passi in avanti ma questo non basta: la continua ricerca del miglioramento è l’anima della Romeo Ferraris. La Romeo Ferraris è stata incaricata, dal promoter della TCR International Series, dello sviluppo e della costruzione in esclusiva mondiale della Alfa Romeo Giulietta per i campionati TCR nel mondo. Le TCR Series sono un campionato automobilistico fondato dall’ex direttore esecutivo del WTCC (Campionato Mondiale Turismo) e si classificano oggi come la serie più

importante e di maggior successo nel panorama del turismo mondiale (ben 13 Paesi utilizzeranno vetture con configurazione TCR per dar vita alle serie nazionali), quindi il nostro futuro nel motorsport è sicuramente l’impegno da Costruttori. Per quanto riguarda le auto di serie, le sfide non finiscono mai, in quanto amiamo modificare e progettare miglioramenti per qualsiasi nuovo modello un po’ speciale che esca sul mercato. Ora ci stiamo concentrando sulla 4C per esempio, ma di certo i nostri pensieri sono già sulla nuova Giulia QV, che già di per sé è una macchina eccezionale. Qual è l’effetto dei successi nelle competizioni nella vendita delle auto di serie e nel ricevere incarichi per la preparazione dei modelli stradali? I successi nelle competizioni mostrano al pubblico il nostro potenziale nel preparare una vettura. L’effetto positivo è duplice, ne beneficiano sia l’immagine dell’azienda sia il nostro know-how. Il pubblico può seguire i nostri successi nel mondo delle corse e rendersi conto di quale sia il nostro potenziale per quanto riguarda l’aumento delle prestazioni di un’auto e questo di certo ci aiuta ad acquisire maggiore credibilità come preparatori.

padre nel frattempo scomparso, artefice delle monoposto di Formula Junior sulle quali correvano Giancarlo Baghetti e Giorgio Bassi, tra gli altri. Questa attività lo portò ad approcciare il mondo delle competizioni automobilistiche, fino a fondare nel 1959 la Preparazioni Romeo Ferraris, una sorta di “ramo d’azienda” del Garage Massimo di Milano e, in seguito, fino ad aprire la propria prima officina, nel 1962. Grazie a interventi rivoluzionari sui motori delle Fiat 500 e delle Abarth 595 e 695 le vetturette torinesi preparate da Romeo Ferraris imbattibili nelle loro classi di cilindrata, mentre i modelli più potenti spopolavano nelle classi 1000, 1150, 1300 e 2000 vincendo tutto quello che c’era da vincere. Nel 1970 Romeo Ferraris produsse il suo primo motore, un “mille” per vetture Sport Prototipo da 165 CV a 13.000 giri/ minuto (i migliori concorrenti sono il Cosworth da 130 CV e i BRM e AMS) che, sulla Daren, consentì al preparatore milanese di affermarsi a livello internazionale. In seguito arrivò un V8 2 litri che permise ad Arturo Merzario di vincere a mani basse al volante di una Osella, mentre lo stesso motore, assemblato su un telaio Lola che Romeo Ferraris aveva acquistato da Joachim Bonnier, consentì a Giancarlo Gagliardi di ottenere altri importanti successi. Nel frattempo i motori di Romeo Ferraris trionfarono anche sul mare: dal 1966 si imposero nel Campionato Offshore dando il via a un dominio assoluto durato per quasi tre decenni, conquistando 18 titoli e innumerevoli record di velocità sull’acqua. In questo contesto Romeo Ferraris dapprima elaborò motori

Come si è arrivati all’ingresso del marchio Bentley nell’attività della Romeo Ferraris? Grazie a Aldo Cerruti, socio e grande appassionato del marchio. Aldo Cerruti, venuto a conoscenza dell’opportunità di richiedere il mandato per l’assistenza, ha intrapreso l’iter per l’ottenimento grazie anche al supporto delle persone più qualificate ed esperte sul territorio Italiano, che hanno creduto a questo progetto e lo hanno reso possibile. Dopo Abarth e Alfa Romeo, essere officina autorizzata Bentley Service è per noi motivo di orgoglio e non possiamo che essere fieri di poter lavorare su auto di così alto livello.

Iveco e successivamente progettò e sviluppò i propulsori Seatek che equipaggiavano gli scafi Gancia dei Gancia di Stefano Casiraghi e il Cesa 1882. Proprio dall’amicizia nata con il principe monegasco in occasione del titolo iridato Offoshore vinto nel 1989 prende vita la passione di Romeo Ferraris per gli orologi. Qualche esperimento, qualche riparazione amatoriale, una serie limitata di una ventina di cronografi donati dalla Lancia in un’occasione importante a clienti di riguardo, e poi produzioni artigianali sempre di qualità certosina, realizzate con macchine utensili per orologeria di precisione. Sempre nello stile Romeo Ferraris: ricerca della perfezione per il conseguimento delle migliori prestazioni.

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