Cover story luglio

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Michela Cerruti e l’Aventador SV Roadster

Emozioni nel vento

“Ho tratto grande piacere nel guidare l’Aventador SV Roadster, con i suoi 750 CV a 8400 giri/ minuto. Pur essendo abituata alle grandi potenze dei motori da corsa, mi ha molto colpita per le sue performance da autentica auto da pista, con in più l’emozionante sensazione che dà l’essere avvolta dal rombo del vento” di Michela Cerruti foto di Stefano Guindani

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uori da uno dei box della pista Tazio Nuvolari di Cervesina (Pavia), lancio un’occhiata alla macchina, alla sua linea secca, estrema, essenziale. Poi ad alcuni particolari che attirano la mia attenzione, primo fra tutti il cofano motore trasparente. Rifletto: che ricordino la macchina di Batman oppure oggetti arrivati direttamente dal futuro, le vetture della Casa di Sant’Agata Bolognese sono contraddistinte da un family feeling legato al design aggressivo e longilineo, che le rende riconoscibili alla prima occhiata. Infatti, L’Aventador Superveloce Roadster rappresenta l’apoteosi degli stilemi e dell’estetica Lamborghini: lunga e spigolosa, ma allo stesso tempo compatta e di grande fascino. I colori accesi con

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cui è possibile personalizzare la carrozzeria possono incontrare il gusto o meno, ma la cosa incredibile del design di questa vettura è vedere come tutti gli spigoli, gli esagoni e gli angoli che si intrecciano lungo la scocca in fibra di carbonio diano luogo, nel loro complesso, a una forma perfettamente armoniosa. Mi metto al volante, dopo che i due elementi del tetto sono stati stivati nel pozzetto anteriore perfettamente attrezzato per contenerli. Il solo salire a bordo ha rappresentato per me un’esperienza unica e interessante. Tra tutte le Lamborghini di serie la Superveloce è quella che più si ispira al mondo racing, a partire dall’abitacolo e dal posto guida. L’interno, infatti, si presenta privo di ogni elemento superfluo, i sedili monoscocca rivestiti in Alcantara e i particolari

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in carbonio a vista vanno a completare lo stile essenziale tipico di una vera auto da corsa. Il comfort determinato dalla presenza dei classici optional viene sacrificato su questa Lamborghini per lasciare spazio alla sua peculiarità, che è il vero lusso che la contraddistingue rispetto alle altre supercar: la guida sportiva nella sua purezza unita all’emozione di sperimentare il suo motore V12 aspirato di 6,5 litri con 750 CV. Una musica che, grazie alla carrozzeria aperta, inonda l’abitacolo. Per farlo risuonare, il guidatore ha a disposizione tre pulsanti con i quali può modificare la guidabilità: Normale, Sport e Corsa. I fattori che più sensibilmente cambiano in base alla modalità prescelta sono l’erogazione della potenza, la prontezza dell’acceleratore e la velocità di cambiata.

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Difficile definire “Normale” la modalità segnata con tale parola: la potenza in allungo è incredibile, il rettilineo del Tazio Nuvolari diventa troppo corto per controllare la velocità massima sul cruscotto, che rivela che la SV può superare i 350 km/h. Inoltre, rispetto all’Aventador LP 700-4 Roadster, la Superveloce è stata alleggerita di 50 kg, il che ha contribuito al miglioramento dell’efficienza in frenata, che risulta efficace e sicura. Il passaggio al livello Sport comporta un aumento generale della performance, pur permettendo di restare su uno stile di guida per così dire stradale. I tempi morti nel cambio marcia si riducono, l’accelerazione rimane costante ma più grintosa. Si percepisce un sensibile aumento della coppia in basso, che però rimane assolutamente gestibile, grazie all’ottimo lavoro degli ingegneri di Sant’Agata. La modalità Corsa porta, invece, a un cambiamento decisamente più importante e permette di sperimentare la vera essenza della Superveloce che, con un rapporto peso/potenza di 2,1 kg/CV e una coppia massima di 690 Nm, richiede ora uno stile di guida molto più racing. La trasmissione ISR Lamborghini a 7 marce riduce ulteriormente i tempi di cambiata e, a ogni bruciante accelerazione, la sensazione è quella di essere letteralmente schiacciati contro lo schienale, marcia dopo marcia. Grazie al sistema di sospensioni push-rod e allo sterzo elettromeccanico LDS (Lamborghini Dynamic Steering), ciò che resta costante nelle tre modalità è la straordinaria agilità e guidabilità della vettura in curva, oltre all’efficacia del sistema frenante, che la rende stabile anche in frenate al limite della fisica. Se poi si pensa che tutto questo può avvenire a cielo aperto, l’esperienza alla guida dell’Aventador Superveloce si è confermata davvero inimitabile.

Scheda tecnica

Lamborghini Aventador LP 750-4 SV Roadster MOTORE: aspirato V12 60° fasatura variabile a controllo elettronico 6498 cc POTENZA MASSIMA: 750 CV a 8400 giri/minuto COPPIA MASSIMA: 690 Nm a 5500 giri/minuto TRAZIONE: 4WD con Haldex IV Generazione CAMBIO: 7 marce ISR; la caratteristica di cambiata varia in funzione della modalità di guida PNEUMATICI: Pirelli Pzero Corsa ant. 255/35 ZR20 post. 355/25 ZR21 FRENI: dischi autovent. ant 400 x 38, post. 380 x 38 mm SOSPENSIONI: ammortizzatori Magneto-Reologici anteriori e posteriori con sistema push-rod DIMENSIONI: lungh/largh/alt 4835-2030-1136 mm SERBATOIO: 90 litri PESO: 1575 kg VELOCITà MASSIMA: oltre 350 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 2.9 sec, 0-200 km/h 8,7 sec, 0-300 km/h 24,0 sec FRENATA: 100-0 km/h 31 metri CONSUMO COMBINATO: 16 litri/100 km EMISSIONI CO2: 370 g/km EURO 6 PREZZO: 357.000 euro (IVA esclusa) | 30


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Michela Cerruti e l’Aventador SV Roadster

Michela cerruti, Laurea in Psicologia, pilota, giornalista • International Superstars Series, Monza 2011: vince ed è la prima donna vittoriosa a Monza. • Campionato italiano GT 2012: prima donna a vincere a bordo della BMW Z4 al Circuito del Mugello. • Nel 2012 la rivista inglese Badger GP la inserisce tra le 5 donne più veloci del mondo. • Prima donna a correre nel Campionato FIA Formula E. • Prima donna e unica italiana in assoluto, dopo 39 anni, a salire sul gradino più alto del VLN Endurance Championship. • Quattro volte vincitrice nell’ultima stagione del Campionato VLN del trofeo “Die Beste Dame” riservato alle donne.

• Vittoria storica in Auto GP, Campionato con le monoposto da 550 CV a fine giugno 2014 ed è la prima volta che una donna raggiunge un tale traguardo in Auto GP. • In Formula E nel team di Jarno Trulli, debuttando nel settembre 2014 a Pechino. • Da gennaio 2015, per volere della Federazione Italiana, Michela Cerruti è entrata a far parte della FIA Women in Motorsport Commission (WIMC), Michèle Mouton Presidente, in rappresentanza dell’Italia. Lo scopo è quello di facilitare e valorizzare la presenza delle donne nel mondo del Motorsport. • Nel 2015, ha fatto parte del Team Walkenhorst e ha esordito nel VLN Endurance Championship

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con la BMW Z4 GT3, con il supporto ufficiale di BMW Motorsport. A maggio Michela ha partecipato alla 24 Ore del Nürburgring, concludendo al sesto posto assoluto. • Da aprile 2016 corre per Romeo Ferraris nel Campionato TCR International per la categoria Turismo, guidando la nuova Alfa Romeo Giulietta TCR, realizzata da Romeo Ferraris e sviluppata dalla stessa Michela Cerruti. • Per il team Antonelli Motorsport guida la Lamborghini Huracan GT3 nel Campionato Blancpain GT Series 2016. • È laureata in Psicologia all’Università Cattolica di Milano. • È iscritta all’Albo dei Giornalisti di Milano.


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