AZIENDE INFORMANO
CARTA D'IDENTITA DELLO PNEUMATICO: COME LEGGERLA
ASSOGOMMA E FEDERPNEUS HANNO REALIZZATO LA CARTA D’IDENTITÀ DELLO PNEUMATICO. SI TRATTA DI UN FOGLIO DENSO DI IMPORTANTI INFORMAZIONI CHE RIVELANO PERFINO LA DURATA, IL NUMERO DELLE TELE DI CUI È COMPOSTO, LA SETTIMANA DELL’ANNO IN CUI È STATO COSTRUITO LO PNEUMATICO E TANTO ALTRO
Le scritte e i simboli sul fianco dello pneumatico hanno la funzione di fornire informazioni sulle sue caratteristiche; tra queste, la velocità di sicurezza, il carico che può trasportare, la larghezza, la direzione di montaggio, il luogo di fabbricazione e gli standard di sicurezza ai quali è conforme. A prima vista, queste informazioni, potrebbero sembrare scritte in una lingua misteriosa e indecifrabile, ma basta seguire le semplici indicazioni fornite di seguito per convincersi che questa lingua non è poi così difficile. 1 Il nome del costruttore (le principali Case costruttrici indicano anche il tipo di battistrada (Avon: ZV3 / ZZ3, Michelin: Energy/PS2, Pirelli: P6/Pzero Rosso, ecc.) 2 L’indicatore del senso di rotazione è marchiato sul fianco del pneumatico con la parola “rotazione”, “senso di rotazione”, in combinazione con una freccia. Al momento del montaggio questa indicazione deve rispettare il senso di marcia della vettura. 3 L’indicatore di usura (Tread Wear Indicator, “TWI”, ma sono possibili indicazioni differenti). Si tratta di 6 risalti presenti negli incavi longitudinali del battistrada, che sporgono dal fondo di 1,6 mm. Sono equamente spaziati tra loro e quando emergono in superficie, anche in un solo punto, segnalano la necessità di sostituire la gomma per aver raggiunto il limite di usura ammesso per legge. 4 Lo stato di fabbricazione indica il Paese in cui si produce lo pneumatico. 5 La lettera P indica che si tratta di uno pneumatico per autovetture. 6 La sezione della larghezza dello pneumatico è la distanza lineare in millimetri fra le parti esterne del fianco incrementa di 10 mm in 10 mm. 7 Il rapporto di aspetto si riferisce al rapporto percentuale tra altezza e larghezza della sezione trasversale della gomma. Serie 50 significa che l’altezza della gomma è la metà della larghezza
della sezione. Esempio di uno pneumatico: 205 - 50 - R17, quindi 205 x 50% = 102,5 mm. Più questo numero è basso, più il profilo dello pneumatico è basso. 8 La lettera R corrisponde a Radiale ed è indicato all’interno del fianco del pneumatico (punto 15). 9 È il diametro interno dello pneumatico espresso in pollici (es: 1 pollice = 25,4 mm quindi 17” = 414,8 mm) e deve corrispondere al diametro del cerchione. 10 L’indice di carico (LI) indica la portata | 132
massima dello pneumatico a una precisa pressione di gonfiaggio. Ad esempio “93” = 650 Kg (tabella A). Gli pneumatici adattati sui cerchioni devono corrispondere come minimo al valore indicato sul libretto del veicolo. Sono autorizzati anche valori superiori. 11 L’indice di velocità (GSY) indica la velocità massima ammissibile per quel pneumatico (tabella B). 12 Il codice “Dot” del costruttore è un valore che indica i dati di produzione e la sua identificazione. Le ultime 4 cifre del
numero indicavano la data di fabbricazione (per esempio “3112” = trentunesima settimana dell’anno 2012). 13 Il marchio di approvazione ECE e relativo numero, garantisce che sono soddisfatti i requisiti della regolamentazione ECE R30. 14 La parola “Renforced” marcata sul battistrada indica che lo pneumatico è rinforzato, quindi è indispensabile controllare le indicazioni del libretto dell’auto prima di sostituire lo pneumatico.
a uno pneumatico che indica 200. 18 Le lettere M+S indicano che lo pneumatico è universale o ha capacità adatte ad affrontare neve e ghiaccio, in accordo con le procedure di test ISO, ritenute adeguate e tali condizioni. Nello pneumatico universale è posto un indicatore di consumo (profondità 4 mm) negli incavi principali del battistrada che indica che al di sotto di quell’indicatore bisogna sostituire lo pneumatico per garantire la massima sicurezza di guida in condizioni normali. Pneumatici marchiati M+S (oppure M/S, invernali) possono essere montati con codice inferiore a quello indicato nel libretto dell’auto.
15 La parola “Radial” indica che la costruzione del pneumatico di oggi è fatta con i fili d’acciaio disposti radialmente. Fino agli anni ‘60 il metodo di costruzione adottava fili d’acciaio disposti diagonalmente; questi tipi di pneumatici li troviamo nelle autovetture d’epoca e sono montati con la lettera “D”.
19 L’indice di trazione indica le prestazioni di frenata sul bagnato. Quanto maggiore è l’indice, (AA, A, B e C dal più alto al più basso), tanto migliori sono le prestazioni di frenata dello pneumatico.
16 La parola “Tubeless” indica che lo pneumatico è privo della camera d’aria. Soltanto in caso di foratura si può inserire all’interno dello pneumatico, in via del tutto eccezionale, una camera d’aria.
20 È l’indice di resistenza al calore e viene indicato con una lettera (A, B e C dove A indica il valore più alto di resistenza al calore).
17 L’indicatore di usura segnala a chi compra uno pneumatico la sua durata: l’indicazione 400, ad esempio, dichiara che quello pneumatico durerà il doppio rispetto
21 È l’indice di carico massimo trasportabile dallo pneumatico.
22 È la pressione massima di gonfiaggio dello pneumatico.
Tabella A kg LI
63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87
272 280 290 300 307 315 325 335 345 355 365 375 387 400 412 425 437 450 462 475 487 500 515 530 545
LI
88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112
kg
560 580 600 615 630 650 670 690 710 730 750 775 800 825 850 875 900 925 950 975 1000 1030 1060 1090 1120
Tabella B km/h GSY
Q R S T U H V W Y
160 170 180 190 200 210 240 270 300
Non guidare la vettura se uno pneumatico è danneggiato, usurato eccessivamente o gonfiato non correttamente. Evitare di contaminare gli pneumatici con i liquidi della vettura. Evitare le sgommate: le forze che si generano possono danneggiarne la struttura. Se è inevitabile fare girare a vuoto le ruote a causa di una perdita di trazione, per esempio su neve profonda o su sabbia, non superare il limite di 50 km/h sul tachimetro. Dopo il fuoristrada è bene fermarsi a controllare se gli pneumatici presentano segni di danni. Non guidare se la pressione non è corretta. La pressione va controllata a pneumatici freddi, dopo che la vettura è stata ferma per almeno tre ore. Se misurata a caldo risultasse corretta, significa che lo pneumatico è gonfiato in modo insufficiente e può rappresentare un pericolo. Se la vettura è stata parcheggiata al sole o è stata guidata in condizioni di elevata temperatura ambiente, non ridurre la pressione, ma portare il veicolo all’ombra e lasciare raffreddare gli pneumatici prima di ricontrollarne la pressione. Se durante le manovre di parcheggio si pizzica il bordo del marciapiede con una gomma, è consigliabile sottoporla all’analisi di un gommista, anche se non appaiono, a occhio, gravi danni. Non sempre, in seguito a una foratura provocata da un oggetto appuntito, lo pneumatico è riparabile. Si dovrà sentire, in proposito, il responso del gommista. In caso di foratura di uno pneumatico che non sia predisposto per percorrere chilometri in sicurezza anche se sgonfio, è consigliabile fermarsi e non procedere, neppure a bassa velocità, dal momento che anche poche centinaia di metri potrebbero provocare danni non più riparabili e determinarne la perdita.
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