Ds 3 cabrio

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DS 3 Cabrio 1.2 THP/130 Sport Chic


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DS 3 Cabrio 1.2 THP/130 Sport Chic

Piace anche con il “tre” Diverte su strada e consuma poco: anche con il motore tricilindrico turbobenzina (abbinato al cambio automatico) la sfiziosa convertibile parigina fa valere la sua classe, grazie a finiture e contenuti raffinati che giustificano il prezzo un po’ sopra le righe. Ma l’esclusività è fatta anche di questi dettagli... di Alessandro Rigatto

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na cabriolet a tre cilindri? Solo un paio di anni fa sarebbe stata bollata come un’eresia la stessa idea di un’auto sportiva per natura con un cilindro in meno del “minimo sindacale”. Oggi invece, complice l’imperante tendenza del downsizing, un numero crescente di Costruttori sta affrontando l’argomento senza questo tabu. La stessa BMW ha messo un “millecinque” siffatto sotto il cofano della 218i Cabrio, la medesima unità motrice è finita a spingere la Mini Cooper D Cabrio (un tricilindrico a gasolio meno potente lo adotta la Mini One Cabrio D), mentre la DS 3 si vede arrivare in dote un “milledue” turbobenzina nelle configurazioni da 110 e 130 CV, oltre che in edizione atmosferica da 82 CV, sia nella versione hatchback, sia in quella Cabrio oggetto della nostra prova. Niente paura, lo diciamo subito, a beneficio soprattutto dei detrattori dei motori con un numero di cilindri dispari: qui il volano bimassa e il contralbero di equilibratura eliminano l’effetto “frullino” presente invece su vetture più “basiche”. Il marchio di prestigio del Gruppo PSA ha fatto compiere un bel salto di qualità alla sua compatta a 3 porte, con mirati interventi che hanno interessato sia il frontale sia l’abitacolo. Il musetto si presenta totalmente rinnovato, con la calandra cromata che si spinge con le sue ali stilizzate fino ai gruppi ottici, realizzati con tecnologia mista xenon-LED (e illuminazione direzionale) arricchiti dalla raffinata soluzione degli indicatori di direzione a scorrimento “inventati” dall’Audi; la fanaleria posteriore sfrutta i LED per creare un riuscito effetto 3D mentre la fiancata risulta aggior-

nata solo nella foggia delle ruote in lega, disponibili nelle misure da 16” e 17”. All’interno si respira un’aria nuova non solo per via del diffusore integrato di fragranze (presente già sulla prima serie della DS 3) ma soprattutto grazie alla plancia, ridisegnata nella zona centrale per accogliere il nuovo sistema multimediale con monitor Touch Pad da 7 pollici, dotato finalmente di una cartografia più precisa e di una connettività Bluetooth più stabile, sintonizzatore radio con ricezione delle emittenti DAB e DS Connect Box. La funzione Mirror Screen, fornita in opzione a 250 euro, aumenta inoltre le potenzialità degli smartphone e il livello di sicurezza: le principali funzioni del proprio telefono cellulare e

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Scheda tecnica |

DS 3 Cabrio 1.2 THP/130 Sport Chic

DS 3 Cabrio 1.2 THP/130 Sport Chic

Motore: 3 cilindri in linea, turbobenzina 1199 cc Potenza massima: 110 CV a 5500 giri/min Coppia massima: 205 Nm a 1500 giri/min Trazione: anteriore Cambio: automatico a 6 marce con modalità manuale-sequenziale Cerchi: in lega leggera, 5,5Jx16” Pneumatici: 195/55 R16 Freni: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, ESP Sospensioni: ant. a ruote indipendenti, post.

assale semirigido Dimensioni: lungh/largh/alt: 3954 x 1715 x 1483 mm Bagagliaio: 245 dmc Serbatoio: 50 litri Peso: 1095 kg (a vuoto) Velocità massima: 188 km/h Accelerazione: 0-100 km/h in 10,7 sec Consumo combinato: 4,9 litri/100 km Emissioni: Euro 6 Co2: 112 g/km Prezzo: 26.400 euro

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le app in esso presenti sono replicate sullo schermo dell’auto per un utilizzo più agevole. L’ambiente della DS 3 è lussuoso ma non pretenzioso: i contenuti ci sono e sono di prestigio. Per cominciare, la plancia, che sfoggia il motivo “Irresistible Paris Style” su fondo color alluminio (ripreso anche sui finestrini posteriori) e un elegante rivestimento della palpebra che ripara il quadro strumenti dai riflessi solari. Quest’ultimo dispone di una gradevole illuminazione soft a intensità regolabile. La pelle riveste la corona del volante sportivo (la

parte inferiore è appiattita per non interferire con le ginocchia del guidatore), la leva del freno a mano e il pomello del cambio EAT6, un automatico con convertitore di coppia che ben si sposa con il tricilindrico francese: questi tre elementi sono impreziositi inoltre da inserti cromati, a sottolineare l’aspetto lussuoso dell’abitacolo. Cromate, peraltro, sono anche le fasce laterali, le maniglie delle porte e i supporti dei retrovisori esterni. E qui torniamo all’esterno della vettura, dove spicca la verniciatura Whisper (una sorta di violetto metallizzato) abbinata alla capote marrone Topazio con

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In questa pagina, l’elegante plancia della DS 3 Cabrio caratterizzata da rivestimenti scuri abbinati alla plancia con il trattamento Irresistible Paris Style e agli inserti cromati su volante, leva del freno a mano e pomello del cambio automatico EAT6, provvisto di modalità manuale-sequenziale per la gestione dei passaggi di marcia. L’indole sportiveggiante della DS 3 è sottolineata dalla pedaliera in metallo con gommini posti a favorire il grip delle calzature indossate dal guidatore. La funzione Mirror Screen, opzionale, consente di duplicare le funzioni e le app del proprio smartphone sul monitor Touch Pad da 7 pollici fornito di serie sulla versione Sport Chic.

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monogramma DS. Davvero una “sciccheria”. A migliorare il comfort degli occupanti provvedono anche i cristalli posteriori bruniti: l’irraggiamento solare si riduce e l’aspetto esterno si fa un po’ più misterioso. Curioso notare come DS e Mini si inseguano alla ricerca delle soluzioni estetiche più raffinate (la rivale anglo-tedesca da poco presentata può essere equipaggiata con una capote il cui tessuto riproduce la Union Jack inglese). Su strada la DS 3 con il tre cilindri turbobenzina da 110 CV sorprende positivamente su tutti i fronti: la brillantezza non è in discussione e le prestazioni sono tali da soddisfare chi intende utilizzare l’auto sia in città sia su percorsi extraurbane, con una velocità di punta di 188 km/h che consente di viaggiare anche su lunghe tratte autostradali senza affaticare né se stessi, né la meccanica. Il cambio automatico è fluido ed effettua passaggi di marcia in modo quasi inavvertibile, confermandosi un punto di forza dell’auto, che sfoggia anche un comportamento dinamico prevedibile e sicuro. Lo sterzo, preciso e leggero al punto giusto,

permette di “pennellare” le curve come farebbe Sebastien Loeb, che con la DS 3 WRC ha vinto tre titoli mondiali rally di fila, dal 2011 al 2013. Eccellenti infine i consumi: a 100 km/h costanti si percorrono 20 km con un litro di verde e solo in città e ai 130 orari autostradali si scende verso quota 15. Valori che si spiegano con il lavoro straordinario eseguito dagli ingegneri PSA, capaci di ridurre del 35% gli attriti rispetto al precedente “millesei” aspirato grazie a interventi che hanno interessato quasi tutte le componenti del propulsore.

L’abitacolo della DS 3 Cabrio è spazioso e ben organizzato; dispone di omologazione per 5 persone, anche se l’eventuale passeggero seduto al centro del divanetto posteriore non godrà del massimo comfort. Da notare l’apertura parzializzabile della capote in tela, che può fermarsi prima del lunotto, per favorire la visibilità posteriore, o arrivare fino all’apertura del cofano baule, per un’esperienza di guida en-plein-air ancor più coinvolgente, ancorché protetta dai montanti laterali, come sulla 2CV e sulla C3 Pluriel. Anche per questo la DS 3 Cabrio viene definita “faux cabriolet”.

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