Mazda mx 5

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Mazda MX-5 Skyactiv G 2.0 Sport


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Con il motore più potente e il differenziale autobloccante la roadster giapponese sa regalare emozioni anche senza raggiungere vertici prestazionali estremi. Il cambio a 6 marce ravvicinato è esemplare, l’handling è da riferimento e l’abitacolo angusto assicura... un’intimità perfetta. Tutto questo a meno di 30mila euro di Alberto Franzoni | foto Studio B12

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er divertirsi al volante non occorre spendere un capitale: con 30mila euro ci si può sedere infatti alla guida della versione più potente della quarta generazione della roadster di Hiroshima, spinta da un 2 litri aspirato da 160 CV che offre sia accelerazioni brillanti (0-100 km/h in 7,3 secondi) sia punte velocistiche di tutto rispetto (214 km/h) grazie alle quali poter affrontare serenamente anche lunghi trasferimenti autostradali. Il segreto della MX-5 sta nel riuscito mix di leggerezza, reattività e da due ingredienti ideali per una piccola racer: la trazione posteriore e il cambio manuale azionato da una leva molto corta, con marce piuttosto ravvicinate. L’attuale MX-5 adotta una scocca più sofisticata che mai, in cui le lamiere sono forgiate per il 71% in acciaio altoresistenziale e il 9% in alluminio per concorrere a determinare un baricentro ulteriormen-

te ribassato rispetto alla generazione precedente e una ripartizione delle masse quasi simmetrica sui due assali (53% sull’avantreno, 47% sul retrotreno). Lo chassis è davvero sopraffino: motore anteriore longitudinale arretrato, trazione posteriore, differenziale autobloccante meccanico, ammortizzatori Bilstein al retrotreno (con geometria multilink), servosterzo elettrico a doppio pignone, ruote in lega da 17” con pneumatici 205/45 R17. Basta questo, con un motore “gioiello” che spinge forte e consuma poco a velocità stabilizzata, a fare della MX-5 2.0 Sport un oggetto della passione e di divertimento. Un’auto da far danzare tra le curve di un percorso appenninico o alpino,

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Tra i due archetti del roll-bar trova posto il semplice frangivento in plastica, che riduce i vortici d’aria a media e alta velocità . La capote si apre e si chiude con un semplice gesto senza bisogno di pesanti e costosi dispositivi elettrici. Gradevoli i gruppi ottici con tecnologia LED.

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Scheda tecnica

Mazda MX-5 Skyactiv G 2.0 Sport Motore: 4 cilindri in linea, 16 valvole, iniezione diretta. 1998 cc Potenza massima: 160 CV a 6000 giri/min Coppia massima: 200 Nm a 4600 giri/min Trazione: posteriore Cambio: manuale a 6 marce Cerchi: in lega leggera, 7Jx17� Pneumatici: 205/45 R17 Freni: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, ESP Sospensioni: ant. a ruote indipendenti, doppi quadrilateri, retrotreno multilink. Barre stabilizzatrici Dimensioni: lungh/largh/alt: 3920 x 1740 x 1230 mm Bagagliaio: 130 dmc Serbatoio: 45 litri Peso: 1090 kg Velocità massima: 214 km/h Accelerazione: 0-100 km/h in 7,3 sec Consumo combinato: litri/100 km Co2: 154 g/km Prezzo: 29.950 euro

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I sedili Recaro impreziosiscono l’abitacolo sportivo della MX-5 caratterizzato, secondo tradizione, dal tunnel di trasmissione alto e dalla leva del cambio corta. Le indicazioni della strumentazione analogicodigitale sono chiare; lo stile della plancia riprende l’impostazione delle Mazda più recenti.

con cui pennellare le traiettorie con la precisione di un compasso, contando – grazie all’autobloccante - su un livello superiore di motricità e di velocità di percorrenza più elevate dal punto di corda in poi. Il cambio manuale a 6 marce fa dimenticare qualsiasi nostalgia per i moderni automatici o doppia frizione: innesti rapidi, corsa corta della leva, rapporti perfettamente scalati permettono di sentirsi piloti a prescindere dalla propria abilità. Un automatico è in arrivo anche sulla MX-5, ma ci sentiamo di consigliarlo solo alla clientela nordamericana... da noi in Europa la spiderina giapponese vuole essere guidata, anche in modo maschio. Perciò il suo motore ideale è questo, con 160 cavalli che non sono forse il massimo che si possa desiderare da un 2 litri atmosferico, ma che spingono con la decisione e la progressione che un’auto così richiede e con l’elasticità che la cilindrata consente di offrire. L’abitacolo e il comfort presentano alti e bassi: i sedili sono avvolgenti e integrano i poggiatesta dotati di altoparlanti “annegati” nella struttura per garantire una buona qualità di ascolto (anche “en plein air”), la capote in tela è ben fatta, apribile e richiudibile con

un semplice gesto, dal posto guida, ma la plancia in plastica rigida (però ben trattata) è sormontata al centro da un tablet touch screen fisso (per navigatore e sistema infotainment) che sporge senza senso, e lo spazio per il passeggero è davvero limitato, complice anche un rigonfiamento sul tunnel che riduce lo spazio per le gambe. Che il bagagliaio sia piccolo lo si sapeva in partenza, le serie precedenti non hanno mai eccelso in questo senso, e l’attuale modello non smentisce la fama delle progenitrici. A capote chiusa si può sfruttare un piccolo vano dietro i poggiatesta, dove abitualmente si ripiega il mantice quando si viaggia con i capelli al vento, ma la mancanza di vani portaoggetti in abitacolo (un piccolo ripostiglio tra gli schienali e un altro ancor più ridotto lungo il tunnel centrale) e l’assenza di spazio dietro i sedili complica un po’ l’esistenza, soprattutto quando si viaggia per lavoro o per una vacanza, di un weekend o di due settimane. Nonostante questi nei la MX-5 ti conquista; un giocattolo su 4 ruote accessibile, divertente e appassionante. Da quasi un milione di esemplari!

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