AutoCapital Prove_02 feb13

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PROVA BMW 125d Msport Steptronic

TESTO ALESSANDRO RIGATTO FOTOGRAFIE STUDIO B12

WOW, CHE MUSCOLI! Abbina all’allestimento più grintoso il propulsore a gasolio più potente: la versione di punta della nuova Serie 1 a 3 porte conquista per il piacere di guida che sa offrire e per la straordinaria parsimonia del suo biturbodiesel 2 litri da 218 CV, abbinabile al cambio Steptronic a 8 marce. Buona l’abitabilità anteriore, migliorabile quella posteriore; prezzo piuttosto alto se si attinge alla lunga lista degli optional. Ma la qualità è fuori discussione | 76


Il primo quattro cilindri biturbodiesel 2 litri in casa BMW è apparso sulla Serie 1 Coupé: era la 123d da 204 CV e stabiliva nuovi punti di riferimento in termini di prestazioni e consumo, nella sua categoria e non solo. Progressivamente questa unità motrice ha conosciuto una diffusione via via maggiore e, con l’arrivo della seconda generazione del modello d’ingresso della Casa di Monaco di Baviera, è stato adottato su tutte le varianti della Serie 1, ma anche sulla Serie 5 berlina e Touring e sulla X1. Alla nuova sigla di identificazione, 25d, corrispondono potenza e coppia accresciute (218 CV e 450 Nm contro i prece-

denti 204 CV e 400 Nm), performance ancora migliori e doti di parsimonia più spiccate grazie a una serie di migliorie meccaniche ed elettroniche. Esse comprendono nuovi iniettori piezoelettrici, l’incremento della pressione di iniezione e l’adozione del programma di guida Eco Pro grazie al quale il conducente può ottenere importanti risparmi di carburante per effetto di una condotta di guida più efficiente e dell’ottimizzazione del funzionamento del climatizzatore. La Serie 1 di seconda generazione è arrivata sul mercato italiano nella seconda metà del 2012 anticipata dalla versione “M

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PROVA BMW 125d Msport Steptronic

Performance” M135i con alimentazione a benzina. Conserva le proporzioni della prima serie, ma se ne differenzia per il frontale e la coda profondamente modificati nello stile (già con il debutto della 5 porte, presentata nel settembre del 2011). L’allestimento Msport, il più aggressivo, è riconoscibile dallo spoiler anteriore più pronunciato con prese d’aria maggiorate, dall’accenno di estrattore d’aria posteriore e dalle ruote in lega leggera da 17 pollici, con le opzioni di quelle da 18” con styling specifico e dei dischi dei freni maggiorati. Il sovrapprezzo da pagare per la Msport rispetto all’entry-level (la Dynamic Unique Edition) ammonta a 3.900 euro e comprende anche i sedili sportivi e i rivestimenti in Alcantara. Il cambio automatico-sequenziale Steptronic a 8 marce, presente sulla vettura provata, costa 2.480 euro: non è poco, ma i benefici sul comfort di guida sono notevoli e la velocità di cambiata in manuale (gestita attraverso le levette al volante) è esemplare. Più lunga di 85 mm e più larga di 17 mm rispetto alla progenitrice, la nuova Serie 1 ne conserva la misura in altezza e beneficia di una migliore abitabilità anteriore, mentre risultano ancora penaliz-

zate l’abitabilità e l’accessibilità posteriori, in quanto la presenza del tunnel della trasmissione si rivela ingombrante, mentre la salita e la discesa di chi deve prendere posto sul divano posteriore sono rese complesse dal limitato scorrimento in avanti dei sedili anteriori (con movimento elettrico a richiesta: costo 460 euro). Anche il bagagliaio mostra una capacità superiore rispetto al modello precedente: siamo a 360 dmc contro i 330 della prima Serie 1 a 3 porte; sfruttando la possibilità di abbattere il divano posteriore sdoppiato asimmetricamente si arriva a 1200 dmc. Ambedue i valori di oggi sono identici per le varianti a 3 e 5 porte della nuova Serie 1 e risultano ancor più significativi grazie alla forma regolare del vano bagagli, che ne permette un ottimale sfruttamento. Optional a 290 euro il sistema di carico passante e i poggiatesta posteriori abbattibili a 70 euro. Sono nuove plancia e strumentazione: la prima presenta la consolle centrale orientata verso il guidatore, come tradizione BMW, la seconda è caratterizzata da una composizione almeno originale, viste l’assenza del termometro dell’acqua (sorprendente su una vettura dall’indole così sportiva) e la configurazione specifica del contagiri, con le posizioni “Ready” e “Off” cui corrispondono rispettivamente lo spegnimento temporaneo del motore dovuto agli interventi del sistema Start&Stop e quello completo. Molto buono il livello qualitativo: materiali e assemblaggi sono impeccabili, mentre stride un po’ – visto il listino di 39.680 euro per la versione Msport Steptronic – la dotazione di serie un po’ scarna.

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SCHEDA TECNICA

|BMW

125d MSPORT STEPTRONIC 3 PORTE

MOTORE: anteriore

CAMBIO: automatico-

longitudinale, 4 cilindri in linea, biturbodiesel common-rail, 16 valvole, 1995 cc POTENZA: 218 CV a 4000 giri/minuto COPPIA: 450 Nm a 1500-2500 giri/minuto TRAZIONE: posteriore

sequenziale a 8 marce CERCHI: 7,5Jx17” PNEUMATICI: 225/45 R17, runflat FRENI: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco autoventilanti, ESP SOSPENSIONI: a ruote

indipendenti; avantreno a doppio snodo, bracci oscillanti, retrotreno a bracci multipli oscillanti. Molle elicoidali, ammortizzatori idraulici. Barra stabilizzatrice anteriore e posteriore DIMENSIONI: lungh. 4324, largh. 1765, alt. 1421 mm

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PESO: 1400 kg VELOCITÀ: 240 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 6,3 secondi CONSUMO: 4,5 l/100 km (combinato) EMISSIONI CO2: 118 g/km AMBIENTE: Euro 5 PREZZO: 39.680 euro


PROVA BMW 125d Msport Steptronic

SPORTIVAMENTE CLASSICA Un ambiente elegante e raffinato, arricchito da materiali ricercati come l’Alcantara per la selleria e la pelle per i rivestimenti del volante. La versione Msport è quella che riflette meglio il DNA della Serie 1 a 3 porte: vanta un irreprensibile livello qualitativo, ma per arricchire l’allestimento di serie con i molti optional proposti occorre accettare un’impennata del listino o mettere in conto qualche rinuncia L’abitacolo della 125d Msport 3 porte conserva l’impostazione rinnovata già sulla 5 porte, pur con le logiche e inevitabili differenze legate alle differenti modalità d’accesso alla vettura. Bella nella sua classicità la plancia, con la consolle orientata verso il guidatore, mentre la leva del cambio a joystick è posizionata lungo il tunnel, davanti al pulsante del sistema multimediale iDrive e alla corta leva del freno di stazionamento. Sulla sinistra del selettore del cambio si trova il cursore che permette di selezionare i diversi programmi di guida, tra cui l’Eco Pro che aiuta a ridurre il consumo di carburante. Impressionante la scala del contagiri, con la zona rossa che comincia a 5400 giri/min. L’indicatore di consumo istantaneo presenta un’area nella quale la lancetta va a finire quando, in rilascio o frenata, si attiva il sistema di recupero di

energia, uno dei componenti del pacchetto Efficient Dynamics. Il monitor del navigatore satellitare (il modello Professional presente sulla vettura in prova costa ben 2.630 euro) è di tipo fisso e prevede con un ulteriore sovrapprezzo di 460 euro la trasmissione delle immagini della telecamera di retromarcia. Come sulle BMW di categoria e formato superiore sono disponibili il cruise control con funzione frenante (490 euro) e l’assistente abbaglianti (160 euro). Sulla Msport i sedili anatomici con fianchetti pronunciati sono di serie al pari del volante sportivo M, del rivestimento in Alcantara e del supporto cosce regolabile in lunghezza, ma a loro sono legati numerosi optional costosi. Tra questi, la regolazione elettrica delle poltrone anteriori abbinata alle memorie del sedile del guidatore costa 1.370 euro, il riscaldamento 360 euro.

Eccellente, come da copione, il comportamento stradale. Straordinaria la flessibilità d’utilizzo del 2 litri biturbodiesel bavarese, che vanta una progressione paragonabile a un “benzina”, visto che spinge con decisione e senza alcuna incertezza da 1500 a 5000 giri/min. Se a ciò si aggiunge la rapidità d’azione del cambio Steptronic, complice di accelerazioni fulminee, come testimonia il tempo di soli 6,3 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h (addirittura 2 decimi di secondo in meno rispetto alla variante dotata di cambio manuale a 6 rapporti), ne deriva un quadro impressionante che permette di equiparare le performance della 125d a quelle di una BMW 330d Cabrio (6,4 secondi con il cambio manuale). L’ottava marcia surmoltiplicata (0,667:1) contribuisce inoltre ad abbattere i consumi e la rumorosità. Tra le “compatte” del segmento C premium la BMW 125d prevale pertanto su tutte le concorrenti per prestazioni ed efficienza energetica: la Casa tedesca dichiara infatti una velocità di punta di 240 km/h e un consumo combinato di 4,5 litri di gasolio ogni 100 km (pari a una percorrenza media di 22,2 km/litro). Dove la 3 porte bavarese conquista al di là dei numeri è sul fronte della guidabilità, con uno sterzo preciso e sensibile, pesante al punto giusto, gestito da un volante sufficientemente piccolo (ma la corona ha uno spessore forse un po’ eccessivo) mentre i freni eccellono per

potenza e resistenza, pur presentando una modulabilità migliorabile, soprattutto a bassa velocità. Costosa al momento dell’acquisto ma economica nella gestione, la 125d Msport Steptronic rappresenta una scelta azzeccata per chi viaggia molto per lavoro e ama impegnarsi alla guida nei percorsi misti, soprattutto grazie alle qualità del motore e dell’autotelaio. Da una 3 porte a gasolio con motore 2 litri è difficile pretendere di più.

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