PROVA Audi S7 Sportback
TESTO ALESSANDRO RIGATTO FOTOGRAFIE STUDIO B12 (realizzate sul Circuito San Martino del Lago - Cremona) | 88
S-TRATOSFERICA! In pista o su strada la 5 porte sportiva della Casa tedesca conquista soprattutto per la capacità di esprimere prestazioni formidabili in un contesto di sicurezza e in totale relax, con un’ammirevole attenzione al contenimento dei consumi. La configurazione con portellone posteriore esalta versatilità e capacità di carico, mentre il motore V8 turbo a iniezione diretta di benzina conquista per la progressione, favorita anche dall’efficacia del cambio a doppia frizione Appena arrivata, potrebbe diventare la nuova regina dell’inverno. Perché la S7 Sportback ha le carte in regola per essere la macchina ideale per lo sportivo che desidera tanta potenza e tanta coppia, ma che vuol distinguersi anche sul piano dello stile. E qui la 5 porte di Ingolstadt riesce a giocare le sue carte migliori quanto a discrezione da un lato (ché sono pochi i dettagli estetici a distinguerla dalle meno potenti A7) ed... extravaganza dall’altro (ché la S7 - come del resto la A7 - fa ancora girare la testa, tanto agli appassionati quanto ai curiosi). In pratica: a Cortina, a Gstaad, in Engadina, a Courchevel o a Courmayeur l’auto “giusta” con cui non passare inosservati, ma senza ecces-
siva ostentazione, potrebbe proprio essere la nuova S7 Sportback. Ultima (in ordine di tempo) espressione del non certo inedito tema “combi-coupé”. Un tema, quello della “combi-coupé”, svolto con successo già negli Anni Settanta dalla Saab, con alcune versioni della 99 (e delle successive 900). E riproposto recentemente da Porsche e Aston Martin rispettivamente con la Panamera e con la Rapide. Lo svolgimento migliore e più efficace è tuttavia quello firmato Audi, Casa che è riuscita a realizzare un’auto da poco più di 50mila euro (nelle versioni entry-level della gamma A7, non nel caso della S7 provata, che già in allestimento “base” costa 89.650
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euro) che sembra una fuoriserie. Sarà per il profilo slanciato, con quella coda quasi infinita che ai più attenti osservatori ricorda quella dell’Audi 100 Coupé S degli Anni Settanta, sarà per l’alettoncino retrattile che scompare magicamente nella zona piatta del portellone posteriore, sarà per le ruote da 21 pollici (optional, sconsigliabili nella stagione invernale, dove le coperture termiche dovrebbero essere montate sui cerchi di serie da 19 pollici) questa S7 Sportback è un gioiello molto gratificante tanto da vivere quotidianamente quanto da guidare. Modello al vertice della famiglia A7 e delle Sportback di Ingolstadt, esso rappresenta di fatto il frutto di un’operazione ancor più raffinata e complessa rispetto a quella riuscita già nel 2007 con la A5 Coupé (a sua volta divenuta Sportback due anni più tardi), nel segno di Walter de’ Silva, il capo-designer del Gruppo Volkswagen. Il motivo? È presto spiegato: stavolta ci si è spostati su un gradino più alto in termini di prezzo, ma anche di originalità stilistica. Se la A5 Sportback è una riuscita trasformazione della coupé a 3 volumi, con l’inserimento di due ulteriori porte e un portellone, la A7 e la S7 Sportback sono
auto completamente nuove. E inventano dal nulla una nicchia di mercato che si colloca ben lontana, per prezzo, rispetto al mondo Panamera e Rapide (per quanto il confronto tra la S7 e le versioni V6 della Panamera non è così fuori luogo, visto che l’entry-level della 5 porte di Stoccarda si colloca a 81.614 euro),
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SCHEDA TECNICA
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MOTORE: anteriore longitudinale, 8 cilindri a V di 90°, 32 valvole, 3993 cc, turbo a iniezione diretta di benzina POTENZA: 420 CV a 55006400 giri/minuto COPPIA: 550 Nm a 14005200 giri/minuto TRAZIONE: integrale perm. CAMBIO: a 7 marce, doppia
S7 SPORTBACK
frizione, con modalità manualesequenziale e automatica PNEUMATICI: 255/40 R19 FRENI: anteriori a disco ventilati e forati, posteriori a disco ventilati SOSPENSIONI: a ruote indipendenti, avantreno a 5 bracci, 2 bracci trasversali superiori e 2 inferiori, barra
stabilizzatrice, sospensioni pneumatiche; retrotreno a bracci trapezoidali con controllo direzionale e con braccio trasversale, barra stabilizzatrice, sospensioni pneumatiche DIMENSIONI: lungh. 4980 mm, largh. 1911 mm, alt. 1408 mm PESO: 2020 kg
BAGAGLIAIO: 535-1390 litri (metodo VDA)
VELOCITÀ: 250 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 4,7 secondi CONSUMO: combinato 9,6 l/100 km EMISSIONI CO2: 225 g/km AMBIENTE: EURO 5 PREZZO: 89.650 euro
ma che è molto vicina per fascino e originalità stilistica alle due supercar menzionate. Con 420 cavalli pronti a scatenarsi, ben dosati e domati dalla trazione integrale permanente e dal cambio s tronic a doppia frizione fornito di levette al volante, le doti di versatilità e le qualità estetiche sopra le righe della più imponente delle Sportback di Ingolstadt rischierebbero di passare inosservate. E sarebbe un peccato, perché la nuova S7 è un’autentica granturismo efficace tanto sulle autobahn tedesche prive di limiti di velocità quanto sui tornanti innevati del Maloja, che i potenziali clienti italiani della sorella vitaminizzata della A7 dovrebbero ben conoscere quale ultimo ostacolo prima di raggiungere le ville e le piste di sci di St. Moritz. La S7 Sportback è un vero e proprio concentrato di tecnologia impiegato anche per nobili finalità: ne è un valido esempio il sistema “Cylinder on Demand” che disattiva quattro degli otto cilindri (due per ciascuna bancata) per ridurre consumi ed emissioni quando il motore gira a regimi medio-bassi, con carichi parziali. Più nel dettaglio, il sistema richiede che vengano rispettate alcune condizioni fondamentali per potersi attivare: la coppia motrice utilizzata deve essere compresa tra 160 e 250 Nm, il regime di rotazione del motore deve essere tra 960 e 3.500 giri,
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UN ABITACOLO CONFIGURABILE SU MISURA Sempre connessi, grazie all’hot spot disponibile in opzione, ma anche comodi e rilassati grazie agli equipaggiamenti, di serie o a richiesta, che permettono di viaggiare “coccolati” come nel salotto di casa. Le poltrone ventilate e con funzione massaggio, per esempio, permettono di arrivare a destinazione riposati anche dopo centinaia di chilometri Pelle e moquette nera. Alcantara e pelle Nappa. Alluminio sui battitacco, che possono essere illuminati. Acciaio per la pedaliera e il poggiapiede sinistro. “Alulook” per i profili della consolle e per le levette del cambio s tronic. È lusso discreto quello che indossa con elegante nonchalance la nuova S7 Sportback, autentica sportiva,
ma soprattutto granturismo di classe, dallo stile poco convenzionale ma proprio per questo ancor più intrigante, coinvolgente. Il carattere sportivo è sottolineato anche dalla strumentazione, con fondo dei quadranti in color grigio e lancette bianche. Le poltrone sportive, di serie sulla S7 Sportback, hanno fianchetti pronunciati verso l’alto per un
il refrigerante deve avere una temperatura superiore a 30 gradi e il cambio deve trovarsi almeno in terza marcia (o in un rapporto superiore). Chi siede al volante non si accorge di nulla (il “taglio dei cilindri” avviene in un tempo da 1 a 4 centesimi di secondo), salvo quando si renderà conto che il pieno di benzina Superplus dura qualche decina di chilometri in più. I dati dichiarati dalla Casa, 9,6 litri ogni 100 km nel ciclo combinato e addirittura 7,5 nel ciclo extraurbano, risentono della misurazione in condizioni da laboratorio, ma il progresso rispetto a modelli V8 turbo privi di questo dispositivo è marcato, come testimoniano i dati della sorella maggiore S6 Avant (dotata della stessa meccanica), che nella precedente versione consumava 12,6 litri ogni 100 km in media e oggi si accontenta di 9,7. In pista la S7 regala soddisfazioni a mani basse, pur dovendo tener conto di un peso che supera le 2 tonnellate, arrivando a 2020 kg con il guidatore a bordo. La trazione integrale quattro è reinterpretata in chiave più sportiva e la ripartizione della coppia tra gli assali può passare dalla condizione standard (40% all’avantreno e 60% al retrotreno) a distribuzioni più efficaci nelle situazioni di bassa aderenza (da 70% all’avantreno e 30%
miglior contenimento delle spalle, poggiatesta integrati e rivestimenti in pelle Valcona. In opzione sono disponibili i sedili comfort, equipaggiabili anche con le funzioni di ventilazione e massaggio. Gli inserti su plancia e fianchetti porta sono in alluminio spazzolato opaco, ma il cliente ha la possibilità di scegliere quelli in carbonio Atlas, in frassino marrone naturale e in impiallacciato quercia Beaufort. Gli inserti in lacca lucida nera fanno parte del
programma di personalizzazione Quattro GmbH, mentre ulteriori essenze sono disponibili nel catalogo Audi Exclusive, dove andranno ad aggiungersi presto anche nuovi abbinamenti come quello alluminio-legno Beaufort. Dal punto di vista della connettività spiccano il telefono veicolare Bluetooth e l’hot spot WLAN che consente ai passeggeri della S7 Sportback di navigare in internet e ricevere email.
al retrotreno a 20% all’avantreno e 80% al retrotreno). Inoltre il Torque Vectoring può entrare in azione rallentando le ruote interne qualora venisse ravvisato il pericolo di sbandata, riducendo il sottosterzo e ritardando l’intervento dell’ESP o blandendolo. Freni, sterzo e assetto possono essere personalizzati a piacimento dal cliente in base all’impiego che si intende riservare alla vettura. Così, ai dischi ventilati e forati (quelli anteriori) si possono sostituire i dischi carboceramici, riconoscibili dalle pinze grigio antracite anziché nere. Al servosterzo elettromeccanico può essere preferito lo sterzo dinamico, il cui rotismo epicicloidale a sovrapposizione è in grado di variare quasi del 100% il rapporto di trasmissione, cosicché nei settori limite in curva aumentano la sicurezza e il dinamismo controsterzando leggermente. Le sospensioni pneumatiche autolivellanti fornite di serie unitamente agli ammortizzatori a controllo elettronico (provvisti di calibratura rigida, complice dell’abbassamento della carrozzeria di 10 mm) permettono ampie possibilità di regolazione tramite il dispositivo Audi Drive Select, soprattutto sfruttando la modalità “Individual”. A conferma che questa S7 Sportback è proprio un’auto per individualisti!
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