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PROVA Aston Martin V12 Vantage Roadster

TESTO ALESSANDRO RIGATTO FOTOGRAFIE LENNEN DESCAMPS | 82


SEX MACHINE La più entusiasmante delle decapottabili di Newport Pagnell: 12 cilindri, 517 CV, 575 Nm, trazione posteriore e un cambio manuale a 6 marce per riscoprirsi piloti. L’abbiamo provata nel contesto climatico a lei meno favorevole: ci ha estasiato! L’Engadina, nella stagione invernale, è una distesa candida di neve che si estende da Maloja al confine austriaco di Martina, concedendo ulteriori accessi solo dal Julierpass, che la collega alla capitale cantonale, Coira, e dal Berninapass, che la mette in comunicazione con la Valtellina. In questo luogo così esclusivo i guidatori più prevenuti non si avventurerebbero con una Aston Martin, sia pure equipaggiata con gomme termiche: la trazione solo posteriore, i poderosi motori aspirati dalla coppia sovrabbondante, l’altezza da terra limitata sono caratteristiche comuni a tutta la gamma di Newport Pagnell che scoraggerebbero i meno arditi. Noi invece abbiamo scelto questa regione, sovrappopolata di turisti russi, per mettere alla prova la più potente convertibile firmata da Marek Reichman,

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PROVA Aston Martin V12 Vantage Roadster il capo del design della Casa inglese, la V12 Vantage Roadster. Rigorosamente dotata di cambio meccanico a 6 marce, la roadster britannica ingloba in sé tutto quanto ci sia di più affascinante nella produzione Aston Martin: dal propulsore a 12 cilindri alla carrozzeria compatta con capote in tela, dai 517 CV di potenza massima alla possibilità di giocare con cambio e frizione, oltre che con sterzo e acceleratore, per stabilizzare o destabilizzare l’assetto, che poggia su ruote da 19 pollici con motivo a 5 razze doppie verniciate in nero lucido con rifinitura diamantata. Un’auto che ha già fatto innamorare di sé alcuni personaggi-chiave di un plurititolato team di Formula 1 che ha ben altri fornitori automobilistici. Pochi minuti dopo aver avviato il motore tramite la chiave elettronica da spingere nell’apposito alloggiamento al centro della consolle anche noi siamo innamorati dell’unica convertibile Aston Martin dotata di cambio meccanico. Nonostante le difficoltà del percorso innevato la gioia che proviamo al volante della V12 Vantage Roadster è quasi indescrivibile: procediamo a capote abbassata, nonostante la temperatura esterna ampiamente e ovviamente inferiore allo zero, gustando ogni

nota che sprigiona il plurifrazionato propulsore inglese. Una colonna sonora da brivido, che prende forma mentre l’ago del contagiri sale verso i regimi più alti. Se non fosse per la zelante Polizei grigionese si potrebbe attraversare – magari nottetempo, senza il disturbo del traffico turistico – l’intera regione in meno di un’ora. Difficile comunque “tirare” tutti i giri, le gomme invernali italiane non riescono a mordere la neve oltre un certo limite, se si disinserisce l’ESP, la mano afferra la leva del cambio alla ricerca del rapporto superiore, di pattinamenti meno evidenti, mentre ogni rotatoria è un’occasione perfetta per esibirsi in controsterzi, quasi fossimo tra i piloti ufficiali da schierare alla prossima 24 Ore di Le Mans, o del Nuerburgring. Lo sterzo è preciso, quasi granitico a bassa velocità (lo rende più morbido lo scarso grip sulle ruote...), i freni poderosi nonostante il largo battistrada degli pneumatici, il cambio duro al punto giusto - se scegli un gioiello così da 517 CV non sei una mammola – ma preciso e accoppiato a una frizione che ha pietà delle umane articolazioni inferiori. Ci fermiamo provocatoriamente nel parcheggio di un supermercato low-cost a Samedan, a vedere che effetto fa sulla

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PROVA Aston Martin V12 Vantage Roadster

gente questa esclusiva roadster, indubbiamente l’Aston Martin più sexy degli ultimi anni: un paio di ricchi teenager moscoviti vorrebbe saltare a bordo cavandosela con un rotolo di banconote da 1000 franchi, due maestre di sci appena scese dalle piste del Corviglia rimpiangono la mancanza di un boyfriend sufficientemente danaroso. Osserviamo la Roadster V12 da tutte le angolature: splendida, anche se l’abbinamento cromatico nero metallizzato-nero rispettivamente per carrozzeria e capote è fin troppo discreto per un’auto che non merita di mimetizzarsi tra le altre. L’abbondante grigliatura del cofano motore, già apprezzata sulla coupé, non viene sufficientemente evidenziata con questo accostamento di colori, che tra l’altro fa confondere anche i raffinati elementi esterni in carbonio, quali lo splitter anteriore, il diffusore posteriore, i bordi delle prese d’aria, i gusci dei retrovisori esterni, i contorni dei fari e i fregi laterali. A Samedan entriamo nel proving ground appositamente allestito dalla Aston Martin per le prove dinamiche riservate oggi alla stampa e dall’indomani ai clienti, attuali e potenziali. Qui, su un mare di neve e ghiaccio liberato da ogni pericolo, è pos-

sibile portare al limite la V12 Vantage Roadster, perfettamente avvolti nei sedili anatomici rivestiti in pelle pieno fiore (in opzione c’è il misto pelle-Alcantara). Giusto il tempo di accorgersi delle raffinatezze della decapottabile inglese, dotata di sedili elettrici con memorie, maniglie delle porte rivestite in

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SCHEDA TECNICA

|ASTON MARTIN V12 VANTAGE ROADSTER

MOTORE: anteriore, 12

marce

cilindri a V di 60°, 48 valvole, 5935 cc POTENZA: 517 CV a 6500 giri/minuto COPPIA: 570 Nm a 5750 giri/minuto TRAZIONE: posteriore CAMBIO: meccanico a 6

ZR19, post. 295/39 ZR19 CERCHI: ant. 9Jx19”, post. 11Jx19” FRENI: anteriori e posteriori a disco ventilati, ESP SOSPENSIONI: a ruote indipendenti, avantreno e

PNEUMATICI: ant. 255/35

retrotreno a bracci elastici, triangoli trasversali doppi, molle elicoidali barra stabilizzatrice anteriore e posteriore DIMENSIONI: lungh. 4382 mm, largh. 2022 mm, alt. 1240 mm PESO: 1760 kg BAGAGLIAIO: 145 litri

fibra di carbonio, inserti in Piano Black su plancia e consolle, connettività Bluetooth, navigatore satellitare e avvisatore acustico di prossimità gestito tramite i sensori di parcheggio, ed è già tempo di confronti con le altre “eye-catching” Aston Martin. Per lottare contro il cronometro su un percorso dove il controsterzo è la regola la V12 Vantage Roadster non è l’auto da scegliere, se si vuol prevalere: ma la sua bellezza, la capacità di far riscoprire il piacere di una guida diretta, maschia, la manualità che richiede in ogni operazione sono fattori di scelta non meno importanti, soprattutto per quei clienti che desiderano ritrovarsi con il sorriso stampato sul volto ogniqualvolta salgono a bordo della loro GT preferita, avendo possibilmente un percorso entusiasmante sul quale cimentarsi. Che si tratti dell’Engadina o di una autobahn tedesca dove spingersi ai 305 km/h di velocità massima che la scheda tecnica della V12 Vantage Roadster promette. A quel punto, il fastidio della flintstoniana leva del freno a mano, alla sinistra del posto guida e dalla corsa indistinta, diventerà un particolare insignificante nell’esaltante esplosione di emozioni positive che la convertibile inglese sa regalarci.

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SERBATOIO: 80 litri VELOCITÀ: 305 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 4,5 secondi CONSUMO: combinato 14,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 388 g/km AMBIENTE: Euro 5 PREZZO: 197.626 euro


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